la sindrome di stendhal regia di Dario Argento Italia 1996
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la sindrome di stendhal (1996)

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locandina del film LA SINDROME DI STENDHAL

Titolo Originale: LA SINDROME DI STENDHAL

RegiaDario Argento

InterpretiAsia Argento, Thomas Kretschmann, Marco Leonardi, Luigi Diberti, Paolo Bonacelli

Durata: h 2,00
NazionalitàItalia 1996
Generehorror
Tratto dal libro "La Sindrome di Stendhal" di Graziella Magherini
Al cinema nel Luglio 1996

•  Altri film di Dario Argento

Trama del film La sindrome di stendhal

La detective Anna Manni è sulle tracce di un pericoloso serial killer che stupra le sue vittime prima di ucciderle. Ma il principale ostacolo nella cattura di quest'uomo è la sindrome di Stendhal di cui soffre Anna: in pratica le ragazza, davanti alla bellezza di un'opera d'arte può perdere i sensi o avere delle allucinazioni...

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Voto Visitatori:   4,48 / 10 (119 voti)4,48Grafico
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Voti e commenti su La sindrome di stendhal, 119 opinioni inserite

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Italo Disco  @  17/05/2024 18:35:19
   6½ / 10
La prima parte allucinata scorre e si lascia vedere bene, nella seconda la ricerca psicologica non è granché interessante, il titolo in ogni caso è sviante. Meglio di TRAUMA, restando all'Argento anni 90, anche la recitazione di Asia Argento m'è parsa superiore, meno quella dei suoi dirimpettai. Effetti speciali in computer grafica male, musiche di Morricone discrete. Per me non è orribile, perlomeno vedibile.

gianni1969  @  09/02/2022 23:04:02
   3½ / 10
Come rovinare un film per interessi di famiglia ,ben gli sta al caro argento,pensate a una jennifer connelly giusto per citare l'ultimo grande film di argento e mettiamola in questa pellicola,ne sarebbe uscito un film almeno sufficente,cosi' e' non solo inguardabile,ma,insopportabile. E cmq il maestro doveva fermarsi qua,invece di propinarci altre 10 schifezze,arrivati ai 60 anni il thriller/horror non riesce piu',vedere carpenter,romero,craven,cronemberg,fulci etc

Alpagueur  @  16/10/2020 12:39:11
   5 / 10
Da fan delle tecniche di regia di Dario Argento, decisamente audaci, posso trovare poco di cui entusiasmarsi nella sua produzione degli anni '90: è stato il decennio in cui il regista sembrava aver smarrito il suo genio creativo...a parte l'ottimo "Trauma", gli altri due film che ha realizzato in quel periodo erano carenti dell'innovazione e della magia dei sui lavori precedenti. "La sindrome di Stendhal", uscito 3 anni dopo "Trauma", presenta una trama tipicamente bizzarra che offre un sacco di potenziale ma non riesce a colpire nel segno in quasi tutti i modi possibili: sono sparite le scene abilmente orchestrate di violenza iperstilizzata di Argento, solo per essere sostituite da scene insolitamente pacchiane di stupro e sadismo; ci sono poche prove della straordinaria grafica del regista che aiuta a distrarre lo spettatore dal ritmo noioso e irregolare (la computer-grafica scricchiolante e il taglio e rimontaggio semplicemente non aiutano), in più il fattore di divertimento complessivo è ulteriormente ostacolato da una sgradevole performance principale della figlia di Dario, Asia. Anche la colonna sonora di Ennio Morricone sembra mancare all'appello. Con queste premesse, anche il colpo di scena finale arriva allo spettatore lento e telefonato, una sorta di liberazione.

CyberDave  @  31/03/2020 08:51:34
   4 / 10
Una prima parte veramente brutta e difficile da digerire sapendo che il regista è lo stesso di tanti altri capolavori.
Asia Argento nella sua interpretazione è fastidiosa, riesce a non rendere per niente interessante tutto quello che accade.

Nella seconda parte, dopo la scena del fiume, ho rivisto le idee e le caratteristiche dei film di Argento, però ormai non era più salvabile la pellicola, il continuare a vedere la recitazione della figlia mi ha completamente tolto il gusto del film, facendomi arrivare alla fine veramente provato.

Dopo questo film si salverà solo "Non ho sonno", il resto sarà tutto da cestinare.

gemellino86  @  25/01/2019 10:28:11
   5 / 10
Con questo film inizia il declino di Argento. Piatto e monocorde oltre che inutilmente dilungato. Ed è troppo incentrato su Asia Argento un'attrice particolarmente scarsa. Ritmo lento e fiacco.

Colibry88  @  07/06/2018 21:31:35
   4½ / 10
A malincuore mi tocca stroncare questo film di Dario Argento. È semplicemente inspiegabile come un grande artista come Argento possa aver partorito una simile accozzaglia di sciocchezze e imprecisioni anche piuttosto grossolane. Certo, la logica nel cinema "argentiano" non è mai stata ospite gradita, si sa, ma qui il non-senso e la confusione toccano vette imbarazzanti e non trascurabili. A dire il vero, qualche spunto positivo ci sarebbe anche. Il tema della sindrome di Stendhal avrebbe potuto essere sfruttato meglio e avrebbe aperto scenari più interessanti e coerenti. Purtroppo però qui la trama funziona poco. Molti passaggi appaiono forzati, incoerenti e spesso addirittura eccessivamente prevedibili. Altra nota dolente è la recinzione. Asia Argento (comunque agli inizi qui, va ricordato) è assolutamente fuori parte ed inespressiva. Il resto del cast riesce a fare anche peggio di lei, con l'unica eccezione del maniaco.

E a proposito del maniaco, stavolta Argento ci mostra il cattivo della situazione quasi immediatamente. Addirittura si trasforma in vittima, almeno sotto un certo punto di vista. Un interessante ribaltamento della situazione che però, ancora una volta, avrebbe potuto essere gestito meglio. Non un disastro ma poco ci manca. Certamente uno dei peggiori film di Argento. Peccato.

biagio82  @  07/02/2018 10:42:33
   5 / 10
peccato, la trama ed alcune intuizioni sono davvero belle peccato siano sviluppate in maniera sciatta.
di questi film salvo la realizazione tecnica delle visioni della protagonista, apparte la coumputer grafica approssimativa (e comunque un film del 96) sono comunque deffetto e coinvolgenti, ed il finale dove argento è stato bravo ad sviare lo spettatore.
ma si ferma tutto qui, tutta la parte centrale è fiacca, la recitazione approssimativa, sopratutto asia argento, che già è poco credibile come agente di polizia e con la vocetta incerta che si ritrova ha un effeto quasi ridicolo (ma non era meglio doppiarla?)
è davvero pesante arrivare alla fine, un'occasione davvero sprecata

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Ultima risposta 09/02/2022 23.08.41
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DitaAppiccicose  @  11/08/2016 21:32:38
   6 / 10
Già da alcuni anni e da almeno due film la vena artistica di Dario Argento sembrava avviarsi verso il prosciugamento: "Opera" e "Trauma" avevano mostrato dei difetti che nei precedenti lavori di Argento o non c'erano o c'erano in misura lieve.
A partire da "La sindrome di Stendhal" per Argento inizia una caduta verticale ( con appena qualche cenno di ripresa per "Non ho sonno" ) a causa della quale sembrerà che i film firmati da lui siano invece realizzati da altri.
Non c'è più, a partire da qui, quella visione "altra" che il regista aveva dimostrato di avere nelle sue opere migliori, quel "terzo occhio" che gli aveva permesso di "vedere" cose, oggetti, persone, situazioni normali in una maniera che normale non era, tanto da essere apprezzato per questo praticamente in tutto il mondo.
A partire da qui non ci sarà più niente di tutto questo e Dario Argento diventerà un regista normale, a volte capace di realizzare lavori comunque dignitosi ( tipo questo ), altre volte - la maggior parte - scivolando nell'indecenza.
"La sindrome di Stendhal" alla prima visione non mi era piaciuto, ma rivedendolo non mi è sembrato da buttare. Lo salvano una storia interessante e l'interpretazione del killer ( e poco altro: anche l'unico vero grande attore presente, Paolo Bonacelli, pare un po' sottotono... ); per contro c'è una recitazione media piuttosto scadente ( Asia, ovviamente, ma pure il collega poliziotto... ), poca tensione, una soluzione dell'enigma ( che vero enigma non è ) scontata.
L'interpretazione di una Asia Argento ventenne nei panni di un agente speciale, poi, è ridicola... Il film però nel complesso non è inferiore a tanti altri gialli italiani: soffre, come soffriranno tutti i successivi film di Argento, il paragone con l'ormai ingombrante passato del regista.

Rollo Tommasi  @  05/06/2016 09:47:21
   5½ / 10
Nella galleria degli orrori dell'Argento in fase di ispirazione atrofizzata, La Sindrome di Stendhal si colloca nello scaffale di mezzo a causa di una recitazione e di una sceneggiatura da scempio artistico.
Asia Argento colora il bagno di sangue con imparruccameti assurdi e situazioni erotiche ammiccanti che si rivelano piuttosto imbarazzanti.
L'unico che si salva è il tenebroso psicopatico Alfredo, che delizia la platea con il corpo scultoreo di un David perverso e maniacale.
Le musiche di Morricone sono lasciate allo sbando..
La sensazione è che Argento si accontenti del "buona la prima" per moltissime scene!

fabio57  @  12/04/2016 15:16:20
   5½ / 10
Passo falso di Argento che non riesce a replicare i suoi capolavori degli anni settanta, che ormai appartengono a una stagione irripetibile del regista. L'idea di partenza sarebbe stata buona, ma lo sviluppo della storia è disordinato e inverosimile, con un lontanissimo e scellerato richiamo al protagonista di Psyco, peraltro Il regista era un grandissimo ammiratore di Hitchcock, tuttavia l'assonanza non funziona e il film è mediocre.
La stessa Asia Argento, sembra poco a suo agio in questa storia.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  11/04/2016 20:53:32
   4½ / 10
Mediocrissimo film di un Argento che comincia in questo modo la sua parabola discendente. Eppure la trama potrebbe essere interessante, l'inizio è anche buono come la musica e alcune sequenze (ad esempio quando Asia "entra" nel quadro ed ha il flashback di quando era a Roma), però le recitazioni sono scadenti, la tensione non c'è assolutamente e il finale si intuisce con largo anticipo. Buchi di sceneggiatura qua e là come da prassi in tutte le pellicole del buon Argento che almeno una volta era ispirato nella regia.
Nel complesso è un film che si riesce a guardare ma a cui è impossibile regalare una promozione.

Leonardo76  @  28/02/2016 22:36:21
   4½ / 10
Film con una trama piuttosto originale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER ma che viene rovinato dalla disastrosa recitazione di Asia Argento a livelli meno che dilettanteschi. Peccato perché qualche buona idea c'era...

GianniArshavin  @  24/10/2015 13:56:15
   5 / 10
Realizzato all'inizio della fase calante della carriera di Argento , La sindrome di Stendhal è un horror psicologico dal buon soggetto non sfruttato a dovere.

Il film è uno dei più scadenti del regista , ma non è poi cosi vergognoso come dicono in tanti. Tutto sommato Argento prova a fare qualcosa di diverso, con una prima parte che segue i binari del giallo classico ed una seconda che vira sullo psicologico. Purtroppo l'aver affidato il ruolo principale ad Asia Argento depotenzia di molto la storia e se a ciò aggiungiamo i consueti buchi di sceneggiatura il risultato complessivo non può essere soddisfacente.

Lo svolgimento è ,rivisto oggi,forse prevedibile ma nel complesso la storia si lascia seguire.
Tecnicamente la pellicola si avvale di un'ottima colonna sonora ma anche di effetti visivi inutili e ridicoli ed una regia non ispirata come ai tempi migliori. I dialoghi sono spesso banali e la recitazione di basso profilo di tutto il cast non aiuta in tal senso.

Dunque un prodotto pieno di difetti francamente evitabile. Buono come diversivo senza pretese per serate soft.

Filman  @  12/10/2015 23:26:37
   4 / 10
Il film più coraggioso di Dario Argento, LA SINDROME DI STENDHAL, in modo inversamente proporzionale, risulta essere anche uno dei suoi peggiori, dimostrando le doti poco eccezionali del regista nell'ideazione e nella costruzione di una sceneggiatura, in questo caso descrivente un thriller dai risvolti psicologici che non offre mai alta tensione (e le piccole bruttezze la fanno inoltre calare) e affronta i suoi aspetti concettualmente più interessanti in modo assolutamente rozzo, sciocco e senza buongusto, tanto da far passare in secondo piano i dialoghi e le recitazioni di amatoriale livello.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  14/08/2015 00:33:10
   5 / 10
Una delle ultime opere di Argento che mi mancava da visionare (questa e io non ho sonno), potevo evitare, però è da dieci anni che volevo vederlo, è capitata l'occasione quindi ho rischiato. Chiariamo una cosa, non si vota seguendo la media, a volte però è capibile se i voti negativi abbondano, soprattutto in film come questi, veramente scarsi a livello cinematografico, e da lasciare nel dimenticatoio.
Detto questo, la sindrome di Stendhal non il più brutto film di Argento, ammettiamolo, qualcosa di carino c'è, le musiche mi sono piaciute un mondo, l'inizio è inquietante e in alcuni momenti sono riuscito pure a seguirlo, però il film nel suo complesso è noioso, palloso, prevedibilissimo, e banale, l'interpetazione di Asia è da TSO vero e proprio, scadente e patetica come pochi.
Non ho voluto esagerare con il voto, non mi sembrava il caso, sta di fatto che Argento con questo film conferma l'incredibile declino avuto dopo Opera, non possiamo negarlo, grande regista, ma con un crollo pazzesco dagli anni 90 in poi. Non cè altro d'aggiungere, io ho aspettato 10 anni prima di vederlo, chi deve ancora e vuole può tranquillamente evitare.

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Ultima risposta 19/08/2015 19.42.22
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alex94  @  26/04/2015 09:38:26
   4½ / 10
Pessimo thriller psicologico diretto da Dario Argento nel 1996.
La trama non convince particolarmente infatti nonostante alcune idee piuttosto interessanti,viene sviluppata in modo confuso,noioso e prevedibile.
Tante purtroppo le scene inutili che hanno come unico scopo quello di far raggiungere al film le quasi due ore di durata.
Completamente assente l'atmosfera e la tensione,assenza che si nota sopratutto nelle scene degli omicidi,risultano freddi,non riescono a trasmettere nessuna emozione allo spettatore.
Mediocre la regia e la fotografia,semplicemente oscena la recitazione,poco presente lo splatter.
Unica cosa decente è la colonna sonora di Morricone.
Da evitare, lontano anni luce dai capolavori passati di questo regista,sconsigliato anche agli amanti del genere.

william sczrbia  @  25/02/2015 01:02:48
   7½ / 10
A me è piaciuto

ferzbox  @  06/02/2015 19:06:13
   4½ / 10
E con "La sindrome di Stendhal" inizò il vero declino di Dario Argento,destinato a degenerare sempre di più(se non per rare eccezioni come "Non ho sonno").

Partiamo citando gli unici due pregi del film.

1)Il tema principale creato da Morricone non è male(anche se rispetto ai lavori degli anni 70 ho sentito un calo pure con lui)

2)La sceneggiatura incentrata sulla sindrome di Stendhal è interessante....o meglio,forse è più giusto dire l'idea di base,dato che lo sviluppo della parte thriller è zoppicante assai e anche abbastanza banale.

Il problema sono l'incredibile numero di difetti.

1)Asia Argento è inutile...a recitare è una vacca....

2)Asia Argento come agente di polizia è credibile quanto Alvaro Vitali vestito da Batman

3)Il livello recitativo degli attori(tranne il commissario,lo psicopatico e lo psichiatra) è a livelli vergognosi,sopratutto quello del collega di polizia; tale Marco Leonardi riusciva ad essere un poliziotto ancora meno credibile di Asia(sembrava frocetto)...

4)Troppo dannatamente lungo.....non si può incentrare una storia come questa in un ora e cinquataquattro minuti; c'erano tantissime scene inutili che rallentavano il ritmo e non davano un cazzò alla sceneggiatura.

5)La fotografia non era orrenda,ma rispetto al vecchio Argento c'è un abisso.

6)Non si parla nemmeno di una delle storie più macabre....anzi,sinceramente di tensione ce ne pochina.....quasi lo si potrebbe vedere mentre si sta a cena con la famiglia per quanto è tranquillo...

7)Il finale l'avevo capito mezz'ora prima che finisse.....ragione in più per il quale l'ho ritenuto troppo lungo...

Più che altro mi chiedo come Dario Argento abbia continuato imperterrito a far recitare la figlia.....anzi peggio...a dare il ruolo di protagonista anche nei film successivi; sono d'accordo che si tratta della figlia,ma un regista serio realizza una pellicola per il pubblico,non per far contenta la figlioletta e farsi due risate a casa......una volta era molto più professionale da questo punto di vista...ma di parecchio; addirittura per il ruolo di protagonista sceglieva attrici straniere,pensate un pò che differenza.
Non so,Dario quando ha smesso di collaborare strettamente con l'estero è calato drasticamente....

L'unica cosa che mi lega affettuosamente a questo film sono le famose riprese nella cascata dove lo psicopatico teneva imprigionata Anna; quelle cascate erano i vasconi della cascata delle Marmore che stanno esattamente a un chilometro da casa mia; ricordo ancora quando partecipai come comparsa; infatti mi vedo.....ma non vi dico dove(anche perchè penso che non ve ne freghi un benemerito....)

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Ultima risposta 10/02/2015 21.21.59
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rank  @  21/11/2014 04:56:24
   8 / 10
Bello. Il percorso della protagonista, i dubbi sul biondo assassino, la sindrome di Stendhal incastonata bene nella trama...Mi è piaciuto molto.

horror83  @  01/11/2014 09:38:00
   7½ / 10
Un buon film. Bravo Dario Argento!!!!!!!!!!!

dagon  @  08/06/2014 17:19:54
   3 / 10
Questo è uno dei peggiori dell'ultimo periodo (ventennio) Argentiano in cui le pellicole del maestro gareggiano per la palma di orrore massimo.
E sì che l'incipit sembra promettere bene: i primi 10 minuti ambientati agli Uffizi, con colonna sonora "Hitchcockiana" di Morricone, sono molto riusciti... sarà che sono senza dialoghi.... dopo 10 minuti si comincia a parlare... e lì è un dramma. Asia Argento non sa recitare, e quando deve doppiarsi i risultati sono ancora più raccapriccianti. Ma c'è chi è peggiore di lei... sì, sembra incredibile, eppure è così. Marco Leonardi è incommentabile, infatti. La sceneggiatura è sgangheratissima, il colpo di scena è intuibile da subito, ma non è questo il problema, è un susseguirsi di scene approssimative con dialoghi agghiaccianti; per di più il ritmo è lento e non c'è suspense nemmeno in una scena.... Non è ai livelli de "il fantasma dell' opera" ma ci si avvicina

SKULLL  @  07/06/2014 00:01:33
   8 / 10
La prima volta che vidi questo film, non mi entusiasmò. L'ho rivisto recentemente e l'ho assolutamente rivalutato. Mi è piaciuto tantissimo. Film unico nella filmografia di Argento, completamente diverso dagli altri film che ha diretto, ma la mano di Argento è evidente. Forse è per la sua diversità che ha spiazzato molti che sperano sempre nel solito Profondo Rosso. Io l'ho trovato intrigante, ben girato e ben calibrato sulla protagonista. Asia Argento qui è, strano ma vero, assolutamente ottima! Bellissimo film, sottovalutato. Da valutare senza pensare che il regista è Dario Argento, per non pretendere dal film che sia qualcosa che evidentemente non vuole essere.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  27/04/2014 12:45:47
   4 / 10
A suo modo è un titolo fondamentale nella filmografia di Dario Argento. Dopo Phenomena, l'ultimo buon film a mio parere, ci sono stati i manierismi di Opera, il dittico Due occhi diabolici con Romero nel quale perde il confronto con l'amico regista, il compendio per gli americani di Trauma. La sindrome di Stendhal è l'inizio di un baratro creativo e realizzativo dal quale Argento non si è più ripreso. Aldilà di una sceneggiatura scadente, il personaggio centrale di Anna manni affidato alla figlia Asia è peggio di un suicidio, dato che la figlia non è non tanto in grado di recitare in sé ma in misura maggiore affidargli un ruolo del genere. Quello che manca è quella regia favolosa che salvava in parte con ottimi guizzi visivi le sue pellicole meno riuscite. Qui è tutto piatto e assente, una sciatteria ancora oggi inspiegabile se confrontata alle pellicole fino a Phenomena. In poche parole da questo film Argento, inizio di Non ho sonno a parte, artisticamente è sprofondato.

alessioscoop  @  19/04/2014 14:19:20
   7 / 10
non mi è dispiaciuto.

Azrael  @  31/12/2013 01:30:12
   7½ / 10
Media come al solito ingiuriosa per una film che non merita di essere maltrattato come accade. Del resto si sa, siamo in Italia. Come qualcuno ha già detto, forse tra 10 anni, questo film sarà considerato un capolavoro - come successe per Profondo Rosso del resto e per i primi lavori del Maestro, da noi, osannati solo a scoppio ritardato mentre mezzo mondo celebrava Argento come un grande autore.
Va bene, di fronte alle ultime marchette (Dracula 3D, Giallo) c'è solo da piangere. Ma qui, in questo film abbiamo ancora un Argento in ottima forma.
La Sindrome di Stendhal (benché si possa discutere sull'opportunità o meno di utilizzare Asia come protagonista) racconta abilmente la psicologia, la metamorfosi di una mente che più che sdoppiarsi, muta radicalmente. Argento ci narra tutto ciò nello stile di un regista che sa penetrare la mente femminile, con annesse ambiguità. Azzeccato il colpo di scena finale. Non mi è dispiaciuto affatto e mi piacerebbe una tantum che ci si relazionasse ai film con più apertura mentale, con meno voglia di distruggere e disfare e di accodarsi alla massa.
Se devo considerare che porcherie come I Spit on your grave (parlo del remake) hanno una media superiore al 6, dico davvero che questo sito mi sta deludendo un po'. Ma è solo una mia opinione.

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Ultima risposta 06/02/2015 21.18.29
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Charlie Firpo  @  16/08/2013 14:40:42
   1 / 10
Dario se posso darti un consiglio : Tira la catena e sciacquati il cervello.

E finiscila di usare come protagonista tua figlia... non hai neancora capito che non sà recitare e che è persino meglio di lei una scimmia urlatrice presa dallo zoo ! e smettila pure con cu-li e te-tte inseriti a casaccio specie quelli di tua figlia che godi a riprenderla... mica è normale !

In conclusione tutti i tuoi film post Phenomena sono da buttare nel cesso, hai fatto 10 gradini verso l'alto e almeno 200 verso il basso.

Assurdo.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  03/08/2013 02:18:45
   5 / 10
Rivisto per caso dopo molto tempo, difficile da giudicare... sembra un telefilm giallo francese ma e'... quasi totalmente privo di brividi. Ci sono altri momenti, piu' ambiziosi, che e' piu' ingessato di un film di Tornatore. La storia ha momenti di indubbio fascino ma tra citazioni di hitchcock e referenti involontari a bataille punta tutto, troppo sull'imbarazzante gigionismo di ASIA ARGENTO, che recita davvero male. Tutta la parte fnale e' da ergastolo e toglie respiro a un thriller che poteva essere da 6 (il commissario)

Woodman  @  02/08/2013 14:27:43
   5½ / 10
Verissimo che i primi cinque minuti sono magnifici e il tema di Morricone vi è usato al meglio. Verissimo che Asia Argento è quasi imbarazzante (non era ancora una pagnocca cagnesca, quindi merita il "quasi"). E infine verissimo che questo è senza dubbio uno dei lavori meno peggiori dell'Argento degli ultimi anni. Alcune sequenze rivelano ambizione e gusto del macabro assai ammirevoli, ma la materia è trattata in modo scurrile e basso, a tratti penoso e inverosimile, specialmente nel disegno dei personaggi (assassino escluso). Lodo il soggetto ma detratto senza se e senza ma la sceneggiatura, davvero indecente. Notevole invece la spiccata sensibilità per i cromatismi e i valori figurativi, qui esasperati e isterici, che il regista ha sempre avuto per i suoi lavori. A livello grafico e visivo il film sta degnamente accanto a "Suspiria", ma per quanto riguarda il resto siamo sui binari della mediocrità, indubbiamente. Tuttavia non me ne è rimasto uno sgradevole ricordo, se Dario non avesse proseguito in peggio da qui in poi sono convinto che ora lo si considererebbe semplicemente un film minore. Merita in questo senso una visione. Chi poi viene a parlare di "assenza di logica" e "surrealismo improbabile" allora non si offenda ma non ha mai capito un caz.zo del cinema di Argento. La differenza è che una volta sapeva mascherare bene la scarsa solidità del plot con un raffinatissimo gusto dell'estetica e una profonda conoscenza della paura. Non era solo merito dei "collaboratori". Li abbiamo d'alta classe anche nel film in questione (Morricone, Stivaletti). Il problema è che Dario se n'è andato con la testa.

Film bruttamente bello o bellamente brutto.. Insomma è uno di quei film che inscenano cattivo gusto a palate ma lo sanno controllare.

Ciò non toglie che non arrivi alla sufficienza.

FranBri  @  21/04/2013 19:56:38
   2 / 10
Mamma mia che delusione. Ok che la protagonista era Asia perciò un po' c'era da aspettarselo, ma questo film è veramente una pena...e soprattutto noiosissimo...si vorrebbe salvare nel finale non riuscendo a far dimenticare l'ora e mezza iniziale. Non lo consiglio assolutamente. Insignificanti e al limite dell'indecenza alcuni "effetti speciali" utilizzati all'inizio. L'unica cosa che salvo è la colonna sonora. Una signora colonna sonora di Ennio Morricone che meritava ben altro film. Un'occasione sprecata.

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prof.donhoffman  @  29/11/2012 14:29:17
   6 / 10
Parte bene, procede ... insomma.
Argento si sforza di affrontare l'onirico per accontentare la figlia ma non è a suo agio e si vede.

MARCELUSAR2012  @  02/06/2012 20:59:03
   10 / 10
Un grande capolavoro, nel consiueto stile di Dario, sono incubi le sue storie non storie reali è inutile che la gente cerchi la logica, dovrebbe lasciarsi andare a distanza di più di 25 anni non dà segni di vecchiaia anzi adesso lo stanno rivalutando e molto, ma come al solito in Italia, non dimentichiamo che Suspiria fu odiato in Italia dagli spettatori e poi divenne il suo film più celebre nel mondo. E la critica che ora parla bene di Profondo Rosso lo stroncò come del resto la trilogia degli animali. Chi è avanti non può stare a guardare chi si lascia indietro e il tempo gli darà ragione. Tanto è vero che a Cannes ci è andato in pompa magna a Venezia nemmeno nella rivalutazione dei generi degli ultimi anni lo hanno chiamato, vergogna, continuiamo a distruggere quelli che ci rendono famosi nel mondo invece di sostenerli come fanno in tutto il mondo per i propri artisti. Buona sindrome a tutti i detrattori. Evviva questo film.

antoeboli  @  20/01/2012 06:07:44
   2½ / 10
Visto stanotte in tv per pura curiosità , e devo ammettere che facevo meglio a spegnere la televisione . Non saprei da dove partire per quanto questo film sia una c..... pazzesca alla Fantozzi .
Trama curata dallo stesso Dario Argento che parla di un serial killer che prima di uccidere le proprie vittime le stupra . Una storia che gia negli anni 90 era trita e ritrita ma nel quale cerca di dar un'impronta psicologica .
Recitazione a livelli bassissimi a cominciare dalla figlia del regista Asia che qui interpreta la poliziotta romana Anna Manni che a quanto dice il suo capo è uno dei piu apprezzati agenti nel film . solo che combaciando l età della figlia che adesso è di 36 anni , se il film è stato girato nel 1996 lei aveva a quel tempo 20 anni .
Un età che influenza negativamente il film in fatto di trama : come si può credere che una ragazza di 20 anni sia una poliziotta prestigiosa . che poi fisicamente sembra una bambina , una studentessa . per lo piu Asia ha una recitazione che gia al giorno d oggi non è il massimo ma in questo film è da abisso .
Quest' opera poi è ricordata come la prima in cui Argento sperimenta gli effetti speciali al computer , mentre prima seppur erano effetti grezzi davano un tocco di originalità .Ma neanche negli effetti digitali riesce : si vedono agli inizi del film e menomale che dopo spariscono perche forse il regista stesso si è accorto di quanto facevano schifo.
Ma la chicca peggiore è il finale che è una cosa che fa capire allo spettatore che era meglio lasciar perdere dall inizio .
Fiasco totale se pensiamo che dietro alla colonna sonora ce nientemeno che Ennio Morricone le cui musiche seppur orecchiabili non ci azzeccano nulla con sto filmaccio .

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BrundleFly  @  20/12/2011 10:43:32
   3 / 10
Ci sono 2 parole per rissumere l'intero film: IL VUOTO. Vuota la trama, vuoti i personaggi, vuota la regia e persino le musiche di Morricone non gli rendono giustizia. Vabè poi inutile parlare delle recitazioni perchè quando c'è Asia Argendo è una garanzia...dello schifo, ma anche tutti gli altri non son da meno. Gli effettacci digitali poi sono la ciliegina sulla torta.

albert74  @  30/10/2011 20:38:47
   4 / 10
mi sono rivisto ieri questo film e devo dire che è molto peggio di quello che mi ricordavo. La trama è l'unica che si salva per il resto un disastro totale. la recitazione è imbarazzante, la sceneggiatura ha più buchi di un colabrodo, le atmosfere sono praticamente nulle e - salvo i primi minuti - il film è di una noia mortale. del Dario Argento di un tempo non rimane niente. Le musiche si salvano ma la recitazione di asia argento è degna della peggiore soap opera televisiva che si ricordi.
ho dovuto fare grandi sforzi per non addormentarmi. non ci siamo proprio. questo film merita 1, il 4 è solo per il rispetto che ancora nutro (nutrivo) per questo regista.

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Ultima risposta 30/10/2011 22.56.07
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Jack_Burton  @  27/06/2011 16:12:26
   1 / 10
Se ci fosse stato 0 come voto glielo avrei dato, ma il minimo è 1...accontentiamoci. Penso che film + brutti di questo difficilmente potrò vederli, NO COMMENT, non se li merita neanche.

anthony  @  02/11/2010 15:52:17
   4 / 10
Questo è il classico Dario Argento degli ultmi 20 e passa anni.
Una trama che non sarebbe idiota se sfruttata bene (ma qui lo è nei peggiori dei modi), dialoghi penosamente imbarazzanti, una sceneggiatura buco, attori peggiori della peggior soap opera sudamericana alla "Rosa Selvaggia" (su tutti spicca un'ameba che risponde al nome di Marco Leonardi), un intreccio puerile e stupidino, situazioni al limite del ridicolo, doppiaggio osceno..
Regia piatta (tranne i primi buoni cinque minuti iniziali), stile di ripresa basso-televisivo, fotografia scialbetta e convenzionale, omicidi discreti (ma lontani anni luce dall'Argento migliore..), ambientazioni da interni Cento Vetrine Stylle.
Le musiche di Morricone, invece, non sono niente male.
...quindi, la colonna sonora e i primi cinque minuti del film fanno balzare il voto a 4.

Per il resto, il film fa letteralemente càgare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Edgar Allan Poe  @  13/09/2010 15:24:44
   6 / 10
Film di Dario Argento abbastanza passabile. L'inizio è molto interessante, con degli effetti sonori notevoli, così come la sigla di Morricone, che è sicuramente migliore rispetto a quella di "Il gatto a nove code". Un thriller che si discosta anche un po' dai soliti. Nei soliti il film finisce con la cattura dell'assassino. Qui no. Come film è un pelino superiore a "Trauma" e "Ti piace Hitchcock?", ed è quindi diciottesimo su ventidue film di Dario che ho visto (praticamente tutti, questo era l‘ultimo). Qualche omicidio pare quasi censurato, il livello di violenza è pari a "Giallo", vale a dire che il film non è troppo violento, ma neanche troppo poco. Complessivamente, come ultimo film di Dario che vedo, è sufficiente. Con il 6--, ma sufficiente.

jazztom  @  09/07/2010 03:56:36
   8 / 10
Io devo dire che mi è piaciuto. Molto. Un soggetto piuttosto originale per Argento, certo, anche se l'arte è sempre presente in tutti i suoi film, la trovata della sindrome di Stendhal la trovo molto accattivante. Per la prima volta, inoltre, il cattivo è uno stupratore prima di un serial killer. E trovo bella anche la scena in cui lo psichiatra parla con Anna, e fa sembrare che sia lui l'assassino, ma invece....

John Carpenter  @  12/05/2010 19:24:55
   6 / 10
Non mi è piaciuto. Le note positive sono la regia di Dario Argento che trovo sempre creativa e affascinante, l'inizio molto bello e le musiche di Morricone (anche se non all'altezza dei Goblin).
Ma resta comunque un film pasticciato, Asia Argento è ridicola quando apre la bocca ed è fuori ruolo (detective a 21 anni?), gli altri attori non sono molto meglio di lei, gli effetti digitali di Stivaletti molto orridi e qualche buco di sceneggiatura.
Apprezzo il rischio di Dario Argento nel proporre un film diverso dai soliti canoni del thriller, ma a mio avviso poteva essere fatto con molta più cura, perchè lo spunto era interessante e l'idea di "entrare nei quadri" era veramente fantastica.
Non lo boccio completamente, ma penso sia uno dei peggiori di Dario Argento, ma molto meglio del Cartaio e anche di The third mother.

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Ultima risposta 15/05/2010 15.37.40
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edmond90  @  30/04/2010 21:48:39
   1½ / 10
Lasciamo perdere....di una tristezza infinita

Fita8589  @  05/04/2010 17:59:02
   5½ / 10
l'idea di base mi piace moltissimo. Peccato che sia stata sviluppata male. Inoltre il film è inutilmente lungo. Molte scene sono inessenziali e noiose. Asia Argento risulta inadatta ad esprimere il decadimento psicologico di cui è succube Anna Manni.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  18/03/2010 09:49:56
   2 / 10
Tutto ciò che non dovrebbe essere un film ma quell'uomo ha saputo fare di peggio quindi lo premio.

Film girato durante il decimo anniversario dalla morte del suo ghost-cameraman.

2.

Libss  @  13/03/2010 13:16:46
   2½ / 10
Pessimo... uno dei peggiori horror di Argento. Insensato e mal interpretato.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/03/2010 13.22.47
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GodzillaZ  @  18/02/2010 20:46:40
   5 / 10
Dopo tanti anni ho deciso di rivederlo.
Al tempo non mi era piaciuto... e nemmeno oggi, ma salvo qualcosa.
Asia non è proprio pessima a parte i dialoghi. La regia, anche se non bellissima, mi è piaciuta. E la storia almeno inizialmente mi aveva anche preso.
Però: la sceneggiatura e i dialoghi sono pessimi, alcuni personaggi viene da ucciderli a parolacce (Marco), effetti speciali di Stivaletti molto poco speciali, soprattutto quelli in grafica digitale (vabbè erano una novità al tempo...), una Asia A. totalmente fuoriluogo, lei ce la mette tutta ma E' e SEMBRA una ragazzina, NON un ispettore!!! La musica di Morricone non mi ha colpito, sarà che la ripetono incessantemente. Il finale non mi è piaciuto affatto e genera incongruenza col resto del film.
Delusione (e due...)

desertoceano  @  31/01/2010 14:06:16
   1 / 10
Lo rivisto dopo tanti anni perchè mi ricordavo che da piccola mi aveva spavantato e la delusione nel rivederlo è stata pazzesca. Trama prevedibilissima. Dialoghi squallidi. Recitazione di tutti gli attori pessima per non parlare del doppiaggio che è terribile. Asia Argento ha una parlata insopportabile e le sue urla ancora peggio.!Gli effetti speciali sono ridicoli! Insomma il film è inguardabile!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  26/01/2010 15:53:04
   2 / 10
Appoggio totalmente il commento che mi precede. Lavoro inguardabile con un Asia argento strepitosa...

bulldog  @  26/01/2010 14:53:27
   2 / 10
Non l'avevo ancora votato.
Non capisco come si possano presentare dei dialoghi e delle recitazioni simili.
Qui si va oltre l'imbarazzante,inoltre sceneggiatura scarsetta....e poi la regia,dov'è??

Questo è Dario Argento,alcuni parlano di declino,sarà,ma i grandi registi se sono davvero tali non cadono in sciempiaggini simili.
I passi falsi nella carriera di un filmmaker ci stanno ma non fino a questo punto.

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Frankys  @  20/01/2010 12:16:23
   1 / 10
Ma cos'è sta roba ??
Un film mi chiedo ??
Bo !

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  20/01/2010 10:47:56
   3½ / 10
Mamma mia che brutto! La trovata di entrare nei dipinti era carina, ma è rimasta l'unica. Tutto il resto è senza idee, con dialoghi di una banalità unica. E gli interpreti? Asia Argento non sostiene il ruolo e il suo "parlato" è inascoltabile, ma peggio di lei è Marco Leonardi che sembra un ragazzino di periferia che gioca a "guardie e ladri". Pessimo veramente.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  31/12/2009 15:32:42
   4½ / 10
Argento spreca l'ennesima occasione di fare un film interessante.
La sindrome di Stendhal parte veramente bene con gli ottimi primi 10 minuti grazie anche alle musiche del Maestro Morricone,poi ci sono ottime scene di tortura psicologica e poi il vuoto. E anche le scene di violenza,per quanto non fatte male non sembrano portare il marchio di fabbrica del regista. Probabilmente la più grande colpa è da imputarsi alla scelta di mettere come protagonista la figlia Asia, che recita meglio rispetto a Trauma ma il ruolo è troppo difficile per lei e,azzardo,probabilmente il papà si è contenuto nelle scene di violenza a lei riservate (l'Argento degli anni'80 avrebbe fatto qualcosa di più morboso e disturbante).
Trauma aveva delle musiche inadatte mentre quelle di Morricone sono perfette per il film,tra le più belle dai tempi di Phenomena,e Argento che fa? Nella maggior parte della durata del film non usa la colonna sonora. Allora verrebbe da dire che Argento se l'è cercata. Ha provato a cambiare stile ma non ci riesce e invece esce fuori il film peggiore fino a quel momento della sua carriera. La recitazione è pessima,il doppiaggio pure. Mi sembrava che gli attori italiani recitassero in Inglese per poi essere doppiati in italiano. Ma che bisogno c'era di fare cosi se si sta girando a Firenze?
La storia potrebbe anche essere interessante ma c'è un buco centrale,poi ci sono personaggi caratterizzati malissimo e che a volte spariscono dopo poco senza alcun motivo apparente. Il finale è brutto e scontato.
Quando ho cominciato a vedere Inferno,Tenebre e Phenomena mi dicevo:ma non ci credo,non è possibile che un regista di film di tutto rispetto sia caduto in basso come dicono (a parte La terza madre che è orribile). Mi devo ricredere di già. Qualunque cosa sia successa ad Argento di certo lui ci mette anche di suo,non ultima la scelta di mettere la figlia nei suoi film,una figlia inadatta nei ruoli in cui recita. Asia non è la Nicolodi e comunque lei non è mai stata,tranne in un caso,protagonista assoluta dei suoi film. Ormai è tardi perché lo capisca.

bongha  @  12/11/2009 10:46:30
   2 / 10
Al limite dell'inguardabile, regia oscena, attori ancora peggio, oltre a non saper recitare non avevano neanche le parti giuste, Asia e il suo fidanzato Polizziotti? me se sembravano studenti dei ragazzi della 3C!!! per non parlare dell'assassino, io ci vedevo bene il padre di Asia nel film, avete visto che faccia?sembrava una SS.
Povero Dario, in declino assoluto, fino all'obrobrio del CARTAIO.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  20/10/2009 15:23:45
   2 / 10
Una delirante baracconata che gronda comicità e cattivo gusto da tutte le parti. Da questo momento in poi Argento non sarà mai più lo stesso. Addio.

outsider  @  30/09/2009 22:55:39
   7 / 10
Bene l'idea, forse un pò sottotono Asia ma non per sua colpa ma per il ruolo che interpreta.
Asia sbirra no!

vodici  @  18/08/2009 16:54:24
   1 / 10
Che senso ha questo film? La storia è scritta con la matita e priva di senso. Il film è tuttavia ancora peggio! Da questo momento Dario perderà tutto il suo bagaglio tecnico e artistico.

bigfoot  @  13/08/2009 20:34:26
   6½ / 10
Come per Phenomena, che è un bellissimo film, ritengo che la parte iniziale sia eccessivamente "soft" : in pratica non succede quasi niente. Per fortuna ci pensa un finale super a bilanciare un po' il giudizio finale.

LEMING  @  07/08/2009 08:29:47
   4½ / 10
Fa parte del periodo piu buio di Argento, che oramai si protrae già da molti anni (a parte la felice parantesi di Non Ho Sonno), che dire scontato banale, non crea manco tensione, il che, per chi conosce bene il Maestro, è tutto dire-
Pessimo. E poi Asia Argento, che pure possiede una sorta di bellezza dark, ma cavoli almeno la doppiassero, con la sua voce rovina tutto!

Invia una mail all'autore del commento monica83  @  05/08/2009 12:11:24
   5 / 10
Dario Argento sarà pure un genio dell'horror..ma a me i suoi film non fanno nè caldo nè freddo

4 risposte al commento
Ultima risposta 20/01/2010 01.22.13
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Drugo.91  @  17/05/2009 11:43:59
   3 / 10
ovvio thriller dal finale ridicolo, il titolo sta al film come i cavoli stanno a merenda, i morti hanno lo stesso stampo orma di tutti gli altri film del regista e diventano sempre piu prevedibili e noiosi...che è successo ad Argento?

VikCrow  @  05/03/2009 15:50:13
   6½ / 10
Forse un pò sopravvalutato; ha però un bellissimo intreccio. La sequenza dei murales viventi è strepitosa!

3 risposte al commento
Ultima risposta 27/03/2009 17.44.27
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Ciaby  @  23/12/2008 17:45:37
   5 / 10
orrenda la prima parte. il film si risolleva nella seconda, anche se c'è il rischio sbadiglio

topsecret  @  25/11/2008 16:30:09
   4½ / 10
Asia Argento fu l'unico motivo per cui, ai tempi, andai a vedere il film. Un thriller freddo ed insipido che poteva avere i requisiti per un buon film, ma che invece si perde in una trama risibile dal ritmo narcotizzante. Effetti speciali risicati. Da salvare la sola bellezza dark di Asia.

manera4  @  11/11/2008 21:08:44
   6½ / 10
Cosa non fanno i padri per aiutare le figlie. Il film sarebbe bello ma è la scelta della protagonista che non è azzeccata.

diabolik074  @  29/10/2008 14:29:08
   6½ / 10
film molto particolare superbamente diretto da Argento che purtroppo non ha ancora capito che la figlia non sa recitare, film che si discosta abbondantemente dal "classico" clichè di Argento, per questo risulta innovativo ma leggermente più macchinoso del solito. un bel finale purtroppo mezzo rovinato dall'interpretazione della figlia.

1 risposta al commento
Ultima risposta 31/10/2008 19.55.14
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paride_86  @  25/09/2008 22:57:14
   5½ / 10
Dario Argento spreca una trama interessante costruendo un film senza tensione e atmosfera. E dire che si parla pure di opere d'arte, la materia non mancava! L'errore più grande, a mio avviso, è stato affidare una parte così difficile a Asia Argento, decisamente non all'altezza del ruolo.

WrongImpression  @  13/09/2008 12:57:52
   6½ / 10
Il film non è male anche se in alcuni punti è decisamente lento e noioso. Asia Argento questa volta se l'è abbastanza cavata dato che avevo un ruolo non facile. Poi c'è anche una buona dose di violenza quindi è piu' che sufficiente anche se non è il massimo

samtam90  @  15/07/2008 19:00:14
   4 / 10
L'incipit è buono, se non ottimo. Argento punta sull'elemento onirico e centra in pieno l'obiettivo (da segnalare anche la scena in cui il killer scruta la protagonista attraverso una guancia perforata da un proiettile, chiaro riferimento [almeno credo sia voluto...] alla morte di Lombardo Radice in Apocalypse Domani). Poi, il film si perde. L'elemento di "comunicazione" tra la giovane e i quadri è interessante e suggestivo, ma poco sviluppato; il film diviene progressivamente sempre più noioso e soporifero (perfino più di Profondo Rosso: uccidetemi!) e la potenzialità vista nel prologo svanisce miseramente.

La "Sindrome di Stendhal", ancora più di "Opera" e "Trauma", testimonia il declino di Dario Argento, pur non essendo (totalmente) inguardabile come Nonhosonno e Il Cartaio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Enzo001  @  25/06/2008 17:30:03
   2½ / 10
"Il film è stato distribuito negli Stati Uniti nientemeno che dalla Troma Film, celebre studio diretto da Lloyd Kaufman e specializzato in cinema trash." (cit.)


O_O

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/10/2008 16.01.37
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AKIRA KUROSAWA  @  25/05/2008 20:03:49
   4 / 10
concordo pienamente con paul, cioè i primi 5-10 minuti girati negli uffizi con sottofondo la colonna sonora di morricone sono davvero da anologia ma dopo tutto scade, dalle interpretazioni, agli stupidi e inutili effetti splatter , al finale stupido ed inutile che tenta di imitare psyco. brutto davvero, tuttavia il meno peggio degli ultimi film di dario argento

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Ultima risposta 25/05/2008 20.20.00
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JOKER1926  @  18/04/2008 21:24:01
   7½ / 10
"La sindrome di Stendhal" e' uno dei film piu' belli di Argento, ma allo stesso tempo e' sottovalutato...
Trama particolarissima, (come lo e' gia' il titolo!) Dario e' coraggioso e presenta un film rivoluzionario, film che cambia le regole del trhiller, la fantasia, il sogno si mescola con la realta; i risultati saranno discreti...
Bella la trovata di Dario riguardo i quadri, film con una buona dose di sangue, la fotografia e' buona, la pecca del film "potrebbero" essere le recitazioni dei vari attori, ma in linea di massima direi che gli attori (compresa Asia Argento) si impegnano al massimo, quindi globalmente...
Bella, spavalda l'icona dell'assassino ( mi sbilancio... fra tutti i film del regista e' il miglior killer, sotto l'aspetto caratteriale e fisico , aggressivo e perfetto nell'uccidere...)
Film che presenta scene "V.M.18" come lo stupro (fatale stupro...) di Asia Argento, bella e importante (riguardo ovviamente il contesto del film) la metafora di Argento che "sfrutta" le sinistre rappresentazioni sul muro del luogo dello stupro...
Film che cura anche i dialoghi "informativi" ove si parla di questa sindrome...
"La Sindrome" di Dario trasmette anche una discreta tensione, film in piccola parte disturbante ( ma non assolutamente per me, modestamente parlando...), film molto violento e quasi impeccabile (sotto tutti i vari punti di vista, ottima fotografia come detto prima, suprema la dinamica, i vari passaggi del film, film strutturato in ottimo modo), film con vari colpi di scena (in cio' Dario Argento e' maestro...), ci sono delle grandi scene, ma non sto qui ad elencarle tutte!
L'ultima parte del film e' quella piu' bella, lo spettatore si aspetta il famoso "colpo" di Argento che arrivera' (e come se arrivera'...), omicidi di classe, dialoghi del film "moderni" e trasgressivi (Dario si adegua al linguaggio moderno, al linguaggio giovanile degli anni 2000...), gli ultimi minuti del film sono quasi perfetti, mentre, l'ultima scena del film e' inedita, rivoluzionaria (come accennato prima...)...
Non vi aspettate quindi un finale come" Suspiria" o "Profondo Rosso"...
Film spettacolare, Dario mescola il sogno con la realta', lo spettatore a tratti si trovera' spaesato, smarrito (effetto Dario)...
Film che dalla massa (ignorante) e' visto come un flop totale, la massa purtroppo non riesce ad apprezzare la particolarita' di Argento, questo film certo non e' un capolavoro, ma e' una piccola "opera d'arte" del regista, film che presenta nuove "innovazioni" riguardo il genere e, in futuro "La Sindrome" sara' spunto per altri registi...
Buona la colonna sonora, che si affianca perfettamente con il film, e, soprattutto con la scena finale...
In conclusione Argento riesce a mettere nel film un po' di tutto, violenza, tensione, cultura, sesso, e, ingrediente fondamentale l' "improbabilita'" , film molto inverosimile... ( grande pregio!)
E' un Dario Argento in forma, e' inutile evocare il Dario degli anni 80, quel regista e' scomparso, o meglio, e' finito quel tempo genuino...
Oggi giorno un trhiller per colpire deve essere "moderno" e logicamente (economicamente parlando) il buon Dario deve "acchiappare" qualche soldo presentando una trama "eccitante" che sicuramente, attirera' i giovani oltre ai soliti fedellissimi di Argento..!
Dario Argento non stecca, anzi confeziona un trhiller perfetto (sul piano cinematografico, film molto elegante...), il regista non ha paura di imbattersi nella novita' e come dice un proverbio... "La fortuna aiuta gli audaci"... Complimenti Dario...

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Ultima risposta 15/07/2008 19.03.48
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HGWells  @  01/04/2008 11:55:06
   3 / 10
Ma quando mai gli assassini di Argento usano la pistola? Bah, nemmeno degno di essere distribuito dalla Troma. Peccato, perchè qualche buon'idea c'era.

Topoli  @  25/03/2008 22:01:40
   7 / 10
Quello che mi fa arrabbiare è che c'è gente che da 1 solo perchè il film è di Dario Argento, il quale ci ha abituato a ben altre pellicole; appena ci presenta una pellicola che non è un capolavoro, tutti lì pronti a dare voti bassissimi e fare confronti su confronti con i vecchi capolavori quali Suspiria e Profondo Rosso. Invece secondo me questo Argento nuovo, è stato davvero una sorpresa... ad esempio i delitti sono strutturati in modo completamente diverso dagli altri film, tutto è meno studiato a tavolino, così come la sceneggiatura. L'assassino non è più un ombra invisibile che fino alla fine non rivela la sua identità. Ma il colpo di scena finale è onnipresente nei film di Dario, è qui mi ha davvero sorpreso. La trama mi è piaciuta tantissimo. Nota di demerito è, come sempre, l'interpretazione di Asia, assolutamente poco credibile nel ruolo d'ispettore, e la colonna sonora! Per il resto un film carino, veramente carino!

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1 risposta al commento
Ultima risposta 25/03/2008 22.11.48
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Davy.Jones  @  28/12/2007 20:35:06
   8 / 10
Davvero un GRAN thriller... Bravo, bravo, bravo Dario!
La trama è davvero bella e x la prima volta mi ha persino convinto la recitazione di Asia Argento...
L'idea di fare un thriller "moolto" psicologico a me è piaciuta molto ma nn a tutti cm ho visto dalla media.
Veramente bello...

Bambolacchio  @  18/12/2007 19:12:06
   3 / 10
Troppo noioso.. ho fato fatica a finirlo..

DarioArgento  @  08/12/2007 19:46:23
   6 / 10
altro stile ....anche negli omicidi.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  23/10/2007 14:20:02
   4 / 10
Questo film non è solo brutto, ma anche palloso. questo mi ha fatto incazzare più di tutto, perchè solitamente Argento è bravo a tenere sulle spine lo spettatore, mentre qui regna la noia e soprattutto la scontatezza. si capisce benissimo tutto fin dall'inizio e non è da lui. magari l'idea poteva essere carina, ma poi con l'inserimento di effetti speciali schifosi e ridicoli, l'umorismo di Argento, l'interpretazione di Asia (del resto migliorata di poco da Trauma) e degli altri attori, il porno-horror che è patetico, la sconnessione fra tematiche del film e trama, ma soprattutto la mancanza di linguaggio (che già in Opera vacillava, ma si vedeva ancora) tutto si perde in un'aberrante fiera del trito e ritrito.
In sostanza, le poche scene belle le salva Morricone con la sua musica e Firenze/Roma con le sue opere d'arte, quindi il voto è anche fin troppo alto.

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Jellybelly  @  22/10/2007 15:39:57
   1½ / 10
Argento ormai è in caduta libera, e non imbrocca un film nemmeno se questi gli va a sbattere contro. "La sindrome di Stendhal" è un film comico, recitato in modo imbarazzante e risolto dilettantescamente da u n regista che sembra l'ombra di se stesso.
Da ormai troppo tempo, però.

3 risposte al commento
Ultima risposta 27/06/2008 13.34.05
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the saint  @  14/08/2007 13:44:52
   3 / 10
questo film è più brutto di dario argento..

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/06/2008 17.43.56
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cinemamania  @  13/08/2007 10:36:21
   6 / 10
Mi piace molto l'idea di entrare nei quadri. Dario Argento è sempre un bravissimo regista.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  07/06/2007 19:17:24
   4 / 10
Ma lo spunto è anche interessante però dimentichiamo che Dario Argento è Italiano è ha dovuto lanciare una pessima figlia, va dato atto che con gli anni si è ritagliata un personaggio che le riesce bene, ma insomma dire che Asia è un'attrice è un parolone.
Ma a parte questo come film è abbastanza sconclusionato, ora dico io già di registi buoni in Italia ne abbiamo pochi ma quei pochi che abbiamo SI DEVONO PURE RIN********RE CON L'ETA'?

FORZA NAPOLI  @  30/04/2007 14:29:30
   8 / 10
GRANDE FILM, VIOLENZA E SANGUE.
DARIO E' ANDATO VICINO AL CAPOLAVORO, MA QUALCOSA ALLA FINE MANCA.
AD ESEMPIO LA MUSICA NEI FILM DI DARIO ARGENTO GIOCA LA CARTA PIU' IMPORTANTE E IN QUESTO FILM LA MUSICA FA SCHIFO.
COMUNQUE UN FILM MOLTO BUONO, MOLTO PARTICOLARE LA TRAMA E LE RECITAZIONI SONO BUONE SOPRATTUTTO QUELLA DI ASIA ARGENTO.
CMQ FINALE POCO ENTUSIASMANTE.

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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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