la sottile linea rossa regia di Terrence Malick USA 1998
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la sottile linea rossa (1998)

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locandina del film LA SOTTILE LINEA ROSSA

Titolo Originale: THE THIN RED LINE

RegiaTerrence Malick

InterpretiSean Penn, Nick Nolte, James Caviezel, John Cusack, Ben Chaplin, Elias Koteas, Woody Harrelson, Adrien Brody, John Travolta, George Clooney, Mark Boone Junior, John C. Reilly, Jared Leto, John Savage, Miranda Otto, Nick Stahl, Thomas Jane

Durata: h 2.50
NazionalitàUSA 1998
Genereguerra
Tratto dal libro "La sottile linea rossa" di James Jones
Al cinema nel Settembre 1998

•  Altri film di Terrence Malick

•  Link al sito di LA SOTTILE LINEA ROSSA

Trama del film La sottile linea rossa

Una pagina di storia vera. Un gruppo di fucilieri americani è in lotta con le truppe giapponesi, durante la seconda guerra mondiale, per la conquista dell'isola di Guadalcanal.

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Voto Visitatori:   8,18 / 10 (230 voti)8,18Grafico
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Voti e commenti su La sottile linea rossa, 230 opinioni inserite

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Schmitt  @  25/12/2009 03:11:22
   7½ / 10
Ragazzi provate a guardarvi BAND OF BROTHERS....
e poi ne riparliamo....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  16/11/2009 13:16:03
   8½ / 10
Più che un film di guerra credo sia un inno poetico e filosofico alla guerra stessa ma anche sull'esistenza dell'uomo sulla terra. Un film davvero diverso e lucente, un' esperienza particolare e tutta da godere. Un cast esemplare che emoziona, impressiona, stupisce così come la splendida fotografia. Credo sia uno dei migliori film degli anni '90. Da vedere.

dewolf  @  17/10/2009 03:19:29
   10 / 10
Il più bel film di Terrence Malick! Cast ottimo, fotografia eccezionale, trama ben sviluppata e molto ricca di contenuti: CAPOLAVORO!! Meriterebbe anche la lode!

Invia una mail all'autore del commento mcnapo89  @  28/09/2009 15:38:49
   6½ / 10
Film sicuramente di un certo spessore che però non riesce a tenere assieme tutti i personaggi di cui vuole parlare...sembra che la storia non abbia alcun scopo se non quello di autocelebrare costantemente le preoccupazioni del soldato di turno...."A QUALE SCOPO TUTTO CIO'?"

Invia una mail all'autore del commento bustegoal  @  25/09/2009 09:00:52
   2 / 10
Sono pacificista al 100%, ma questo film mi è sembrato la quintessenza della retorica.

2 risposte al commento
Ultima risposta 24/01/2010 20.31.52
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  11/09/2009 20:12:10
   8 / 10
Bellissimo film di Malick a tratti troppo retorico,però. Di certo il regista riesce nell'intento di mostrarci lo splendore della natura anche in un contesto terribile,insieme alle domande sulla natura dell'uomo. L'unica cosa che non capisco di Malick è la sua eccessiva pignoleria e quindi perché abbia aspettato tanti anni per rifare un film. é stato 20 anni lontano dal cinema per pensare questo progetto ma alla fine non è un capolavoro assoluto. Senza voler fare paragoni arditi,però Kubrick che di certo era un perfezionista la pausa più grande se la prese tra Full metal jacket (superiore in tutto al film di Malick) e Eyes wide shut, e sono stati 12 anni in cui si dedicò anche ad altri progetti che non videro la luce per sfortuna e rinvii. La domanda quindi è:l'eccessivo perfezionismo non ha,ironicamente,frenato Malick in questo comunque bellissimo film? Nulla da dire sul cast pieno di nomi eccellenti,tutti all'altezza,speciamente il sempre eccezionale Sean Penn.

edmond90  @  04/09/2009 09:11:23
   9 / 10
Bellissimo ma inferiore a mio avviso ad Apocalypse Now,l'inizio è troppo lento...

zerostar  @  21/08/2009 04:42:17
   7 / 10
Buon film , ottime le scene di guerra e il montaggio poi un cast eccezionale; gli avrei dato di piu' se non fosse stato per la voce fuori campo che a mio avviso e' troppo scontata e per alcune scene forse troppo lente.

DarkRareMirko  @  17/08/2009 23:02:23
   10 / 10
Prendendo in prestito ciò che ha detto Farell riguardo il regista (è l'unico che sà far parlare la natura, verissima come cosa), c'è da dire che questo THE THIN RED LINE è davvero un film straordinario, tranquillamente paragonabile coi caposaldi del genere guerrafondaio (Apocalypse now, Full metal jacket, Il giorno più lungo, Orizzonti di gloria, ecc.).

Qui però da una parte si documenta ispirandosi ad un fatto realmente avvenuto, dall'altra si critica efficacemente il non sense della guerra, cosa spinge le persone alla violenza, ecc.
Ipercast (esiston anche scene eliminate con tante altre star di prima grandezza), spiccano Penn e Caviezel.

Da antologia i monologhi dei personaggi con inquadrata la natura in tutto il suo splendore.

7 nomination, manco una statuetta; scandaloso come lo fù per The elephant man.
Malick fà bene ad isolarsi nella vita di tutti i giorni.

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Ultima risposta 16/04/2012 23.54.19
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Ciumi  @  08/08/2009 09:07:13
   6 / 10
Probabilmente, se riuscissi a eludere quella sensazione patetica che il film (curatissimo in ogni suo aspetto) mi ha trasmesso, sarebbe per me, come per molti in questo forum, una pellicola indimenticabile. Tuttavia non ci riesco. E’ un’impressione che non posso allontanare. Ed il suo messaggio arriva a me contaminato e pretenzioso. Mi infastidisce là dove dovrebbe commuovere, mi indispone là dove pretenderebbe d’essere momento di riflessione.
Saper dire tanto con poche parole è, a mio parere, la più alta delle qualità artistiche; Malick fa il contrario, si mette a parlare troppo, nella forma di un lamento che non trova le giuste parole.

8 risposte al commento
Ultima risposta 25/04/2011 02.46.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  09/06/2009 22:50:48
   9 / 10
c'è un netto significato dietro la guerra triste e cruda,non capisco i voti bassi....fa rilfettere,eccome,nella guerra gli eroi non esistono.

Sepultura  @  11/05/2009 00:56:24
   8½ / 10
Tentativo ben riuscito di analizzare la guerra da un punto di vista diverso dai soliti film, purtroppo in alcuni momenti l'ho trovato troppo "finto" e questo non mi ha convinto al massimo.

Arnold  @  12/04/2009 11:31:51
   10 / 10
"La Sottile Linea Rossa" di Terrence Malick è un film che fa riflettere. C'è la guerra, ma non c'è posto per gli eroi, non c'è nessun soldato Ryan da trovare e salvare. Solo Guerra... e morte. Un lungo e terribile conflitto senza fine da combattere, in una straziante ed estenuante attesa che libera i pensieri più profondi dei soldati. Quando l'uomo è ridotto in una condizione animale, riscopre il suo vero Io. Perchè prima di tutto il conflitto è nell'anima di ciascuno che ne fa parte, mentre la battaglia è una rappresentazione di esso. E nel film ci sono soldati costretti a superare il loro conflitto interiore in nome di ideali che paiono continuamente sfuggirgli, come a Bell (Ben Chaplin) ma a tanti altri. Alcuni di essi sono fortunati, altri molto meno, perchè la vera condanna è trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato e ognuno deve cercare di badare a se stesso, prima che la sottile linea rossa che separa la vita dalla morte si spezzi una volta per tutte. In mezzo a tanta distruzione e disperazione c'è però ancora una flebile speranza, come una piccola candela che tarda a spegnersi in mezzo a tutta quell'oscurità... l'amore o anche solo la convinzione dell'esistenza di un altro mondo, di un paradiso.
Anche se potrebbe sembrare strano, la caratterizzazione dei personaggi del film è ottima e Malick è bravissimo nel riuscire ad esaminare tutte le loro paure e le loro riflessioni. La fotografia è splendida e l'andamento in generale lento conferisce alla pellicola un ritmo pieno di pause, come se la narrazione restasse imprigionata dallo stesso fuoco nemico che rallenta l'avanzata dei soldati. Il cast manco a dirlo è eccezionale e le interpretazioni ancora di più. Spiccano per bravura Sean Penn nei panni del pessimista tenente Welsh, James Caviziel (Witt) e Nick Nolte (il duro colonnello Tall). Bellissime le musiche.
Per me è il miglior film sulla guerra.

Bathory  @  22/03/2009 18:28:57
   6 / 10
Ci ho pensato davvero tanto prima di dare un voto alla penultima fatica di Malick, ma non sono davvero riuscito ad andare oltre la sufficienza..
Più che un film di guerra è un film sulla guerra, ed è questo il vero punto debole.
I soldati, annichiliti e distrutti dal durissimo conflitto, si cimentano in riflessioni trite e ritrite, oltrechè piuttosto banali:

"Questo grande male... da dove proviene? come ha fatto a contaminare il mondo? Da che seme, da quale radice è cresciuto? Chi ci sta facendo questo? Chi ci sta uccidendo, derubandoci della vita e della luce, beffandoci con la visione di quello che avremmo potuto conoscere?" mah

E' innegabile la bravura di Malick nel montaggio e nelle riprese nella foresta, ma vedere dei soldati che rischiano la pelle riflettere e fermarsi ogni cinque secondi sull'origine della guerra e dell'odio fra gli uomini, non è assolutamente realistico..

Eccessivamente retorico e populista.

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Ultima risposta 28/08/2009 00.28.05
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il genio  @  22/03/2009 17:27:46
   8½ / 10
bellissimo film!!!l'unica cosa negativa è che a volte è un po lento...cmq da vedere

Neu!  @  22/03/2009 15:35:24
   10 / 10
Malick all'ennesima potenza. uno dei capolavori assoluti degli anni 90'... e anche un dei capolavori pi difficili da comprendere. i vari 4 e 3 non mi stupiscono affatto (a differenza di altri film), ma penso che prima di votare certi film sarebbe opportuno riflettere su quello che si è appena visto. poi finchè è un commentatore medio su un sito a non comprendere questo film uno ci può anche stare... ma se si tratta di un critico (il Farinotti, che di cinema non ci ha mai capito un *****, ma davvero niente) fa davvero rabbia. per fortuna che d'altra parte ci sono fior fior di critici che amano questo film.

thething999  @  31/01/2009 17:56:47
   10 / 10
..se questo non è un CAPOLAVORO del cinema io non so più che dire...e lo giudicate male perchè è lento??? ma provate a pensare un film che finalmente ha l'obbiettivo di colpirti al cuore quanto può farlo bene dandogli il giusto tempo, il giusto ritmo, e la giusta lentezza. E' un film che no va assolutamente visto a piu riprese, una tiratona unica, per arrivare alla fine e capire che nella semplicità solamente puoi trovare il paradiso e l'amore, ma sempre a rischio che l'inferno ti venga a cercare e ti riporti alla tua solita vita. Io mi sono semplicemente commosso. Guardatelo e apprezzatelo per l'impatto emotivo e per la fotografia, per le riflessioni. Chi vuole solo fiumi di proiettili si astenga.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  06/01/2009 17:05:09
   9 / 10
Uno dei migliori film di guerra (?) mai realizzati, un pò sdolcinate le scene di flashback, ma impareggiabile in quelle di guerra. Assolutamente consigliato.

Brundle-fly  @  11/12/2008 21:00:46
   1½ / 10
Vent'anni a insegnare filosofia, e poi se ne (ri-)esce con simbolismi da soap-opera: la natura bella, benigna e paradisiaca, l'homo cattivo, il bene come lampi di luce fra le chiome degli alberi, qualche volatile esotico, la guerra brutta-brutta poiché ci strappa dal ruolo di "family man" del Mulino Bianco, con tanto di ricordo della mogliettina in altalena. Pomposo e magniloquente da saccenza liceale, come l’Handke che vuole spacciare per poesia leggiadra e riflessione lirica la sua logorrea nel Wenders del dittico berlinese: una tantum, concordo in pieno col Mere, basta leggerne le due rece, soprattutto la seconda.
Senonché, ho trovato difficoltà nell’individuare qualche utente di fs che abbia stroncato tutt’e tre 'sti film cogliendone la comune radice. Anzi: vengono presentati come dotati d’una poetica in antitesi, tipo: “Ma vogliamo mettere con ‘Al di là delle nuvole’?”.

Discussione proseguita su:
http://www.filmscoop.it/forum/forum_posts.asp?TID=10026&KW=Rask&PN=0&TPN=2

Mauro Lanari

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Ultima risposta 26/12/2015 05.14.39
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Pitzche  @  22/11/2008 20:38:40
   8½ / 10
BELLISSIMO FILM. Uno scenario di guerra che viene usato come pretesto (o causa) per profonde riflessioni sul valore della vita, su chi siamo, che senso ha o dovrebbe avere esistere, sul valore dell'amore e in genere cio' che è bene e cio' che è male. Non è un film di guerra, affatto, ma è stato scelto uno scenario di guerra e una particolare battaglia, e non una a caso, dove si potessero mettere in rapporto d'esperienza, contrapposti come nemici, l'uomo con l'uomo, attraverso scontri corpo a corpo che potessero mostrare la follia del male nella brutalita' della guerra. Vincolati dal ruolo di soldati in una situazione che non potevano scegliere di non vivere, si ritrovano costretti a vivere l'obbligo di dover uccidere un'altro uomo, un'altro essere umano come loro, per il terrore di venire uccisi e quindi di poter morire a loro volta. Quindi quella guerra, una guerra dove sono evidenti le cause della propria azione contro il nemico, sia questa una bomba a mano, o una fucilata o un colpo di mortaio, mostra dove puo' portare l'insensatezza umana di esseri che si uccidono nonostante vivano sullo stesso "sasso" e provino le medesime emozioni e gli stessi sentimenti. Il soldato che hai conosciuto che vedi morire con le budella in mano, o l'altro che si spegne tra le tue braccia chiedendoti un'ultimo gesto di amore ci doverebbero costringere alla riflessione sul perche di tanto dolore, di tanta paura, di tanto inutile odio. E, per contrapposizione, al valore dell'amore e del bene, ad una presa di coscienza e ad un'incontro con la propria anima che puoi (ri)trovare e coltivare, anche in una guerra crudele come quella, e che si mostra mentre guida i gesti calmi, riflessivi e mai scontati, compassionevoli, altruistici del soldato Witt. Quest' uomo, anche mentre veste una divisa e in una situazione tra le peggiori che si possa vivere, in cui si potrebbe giustificare ogni azione, anche la piu brutale, ci insegna che nella vita, quando la parte profonda di te emerge e combacia con le tue azioni, la paura cessa di esistere e la vita diventa un momento soltanto, il qui e ora, senza passato e senza futuro, di gloria Divina e di eternita'.

topsecret  @  18/11/2008 16:23:23
   6½ / 10
Un film di guerra(?) incredibilmente lento, che non riesce a mantenere viva l'attenzione dello spettatore fino alla fine. Sono d'accordo con chi sostiene che un grande cast non fa di un fim un capolavoro, e questo credo che possa essere un ottimo esempio. A mio avviso, non è un film che invoglia ad una seconda visione, anche e soprattutto per l'eccesssiva durata.

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Ultima risposta 07/01/2009 17.00.00
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gambero  @  18/11/2008 16:05:58
   7½ / 10
come dissi già tempo fa un grande cast non sempre è sinonimo di capolavoro assoluto...cmq sia la sottile linea rossa rimane un gran bel film con,effettivamente,interpretazioni recitative al di sopra delle righe,su tutte uno sean penn fantastico...ovviamente trattandosi di una pellicola di guerra è molto cruda,anche se meno di altre del genere..la regia è molto buona(malick si preoccupa di far capire allo spettatore i diversi stati d'animo dei soldati),così come all'altezza della situazione sono sia la fotografia che la sceneggiatura!!!la pecca maggiore è l'eccessiva durata,che rende questo film a tratti poco scorrevole...da vedere cmq!!!bello...

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Ultima risposta 18/11/2008 16.07.33
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Manu90  @  10/11/2008 09:48:32
   9 / 10
Capolavoro assoluto del cinema bellico. In questo film non troviamo la "solita guerra", quella che ci hanno abituati a vedere registi come Spielberg o tanto per citarne uno, Oliver Stone. Qui è la forza interiore di ogni personaggio che colpisce dritto nel cuore lo spettatore. Ogni personaggio è diverso dall'altro; ognuno ha una sua filosofia sulla guerra. Una guerra che porterà alla pazzia, all'avvelenamento di chi la combatte.
Cito una frase del film molto bella: "La guerra non nobilita l'uomo. La guerra avvelena l'uomo". E Terrence Malick riesce a trasmettere alla perfezione queste sensazioni. Una fotografia eccezzionale, una colonna sonora stupenda. Malick in trentanni di carriera ha fatto solo quattro film...ma ha lasciato un segno indelebile nella cinematografia mondiale, grazie specialmente a questo capolavoro.
Insomma ora chiudo veramente il discorso, consigliando a tutti la visione di tale film, perchè difficilmente in futuro ritroveremo una pellicola che sa regalare emozioni del genere.

FraRob  @  20/10/2008 16:34:25
   10 / 10
Uno dei film più belli della storia del cinema. Toccante, capace di penetrare nel nostro intimo, di farci riflettere sugli orrori della guerra, della malvagità e crudeltà tra gli uoimini. Capolavoro.

minoidepsp  @  27/09/2008 09:46:29
   8 / 10
Diverso dai soliti film di guerra, gli stati d'animo delle persone coinvolte colpiscono e rimangono impresse nello spettatore. Lungo ma bello.

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Ultima risposta 28/09/2008 18.31.28
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smirits  @  12/09/2008 21:14:28
   9½ / 10
tra l'olimpo dei miei film preferiti.. forse il migliore... non comincio a commentare il film se nò dovrei utilizzare una pagina intera.... basta dire ke è uno dei piu poetici mai fatti.. guidato pure da una colonna sonora fantastica...

Eratostene  @  01/09/2008 18:41:10
   9 / 10
film toccante e poetico...riflette le reali paure e gli stati d'animo dei soldati

dagon  @  03/08/2008 13:11:23
   9 / 10
bellissimo. non per tutti i palati.

AMERICANFREE  @  05/07/2008 20:10:44
   8 / 10
gran bel film poetico e commovente! ottima la regia e grandissimo cast! da vedere

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Granf  @  19/06/2008 14:22:56
   9½ / 10
Mai visto un film così. Struggente, poetico, reale e introspettivo. La guerra vista con gli occhi dei soldati che la combattono, ognuno con le proprie paure, con i propri demoni.
Tutti hanno il terrore di affrontare la guerra, dai generali ai soldati semplici. Il regista queste paure le trasmette a noi, le fà diventare nostre.
Il breve viaggio dalla nave alla spiaggia, sulle barche per invadere la terra nemica è bellissimo, l'attesa e la paura sono nell'aria, bisogna combattere, non ci si può più tirare indietro.
Malick ci fa vedere il rapporto con l'ambiente che i soldati instaurano durante l'attesa di sferrare un attacco (che può durare anche dei giorni), il regista inquadra ogni singolo animale, ci fà immergere nella grandezza della natura, aiutato anche da una fotografia splendida.
Per tutto il film sentiamo le voci narranti, in sottofondo, dei soldati protagonisti che pregano, si pongono domande, si chiedono il perchè di tutto questo orrore ("la guerra non nobilita l'uomo"). Ogni volta che il singolo soldato viene inquadrato, lo spettatore scopre qualcosa di lui, del suo passato, della sua famiglia.
Un cast strepitoso, il migliore che abbia mai visto. In primis il meraviglioso James Caviezel, bravissimi anche Ben Chaplin, Nick Nolte, Elias Koteas e Sean Penn. Altre interpretazioni brevi ma molto intense di Woody Harrelson, Adrien Brody e John Cusack.
A fare da cornice a questo stupendo capolavoro, una colonna sonora straordinaria firmata Hans Zimmer.
Paragonato a film come Salvate il Soldato Ryan ed altri, che sono solo dei lunghi documentari in confronto a questo capolavoro degli anni novanta, che sicuramente è uno dei due (forse tre) migliori film sulla guerra mai realizzati.
E per ultimo un finale indimenticabile, il sacrificio del soldato Witt, per amore, per altruismo non per finto eroismo è una perla di rara bellezza.

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Ultima risposta 04/08/2008 12.02.18
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Sintetico  @  16/06/2008 14:54:46
   10 / 10
il miglior film contro la guerra mai girato. capolavoro.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  04/05/2008 13:27:19
   8½ / 10
Il racconto della battaglia di Guadaicanal per tratteggiare l'intera Seconda Guerra Mondiale. Perchè al bravo Malick non occorrono troppi eventi per narrare la formazione di un uomo in una situazione di limite. La crescita e lo sviluppo di ogni soldato sono sottolineati dalle voci fuori campo che si sposano perfettamente con l'indescrivibile fotografia e l'accurata regia.
Questi poetici monologhi interiori rendono il film molto originale e differente da tutti gli altri che parlano della Seconda Guerra Mondiale. Un film ispirato e con un cast invidiabile, sebbene non tutti recitino alla perfezione, forse anche a causa del poco spazio a disposizione.
Non credo che sia un capolavoro assoluto anche a causa dell'estrema lentezza e della lunghezza del film, è comunque un ottimo prodotto; sicuramente da vedere.

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Ultima risposta 04/05/2008 16.47.00
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gabbo  @  03/05/2008 01:26:34
   4½ / 10
Non sono riuscito a finire di vederlo. Veramente noioso, senza azioni di guerra che riescano a prendere lo spettatore. Lungo come non so cosa. Gli do mezzo punto in più solo perché c'è sean penn.

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Ultima risposta 26/04/2009 20.04.08
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rorai  @  30/04/2008 19:31:51
   8½ / 10
Un grandissimo cast per il miglior film di guerra, a mio avviso.

Harvey Ross  @  02/04/2008 20:07:22
   8½ / 10
Capolavoro di Malick; film straordinario, eccezionale! Penso che per chi conesce veramente questo regista ci siano ben poche cose da dire riguardo a film come questi..si può solamente rimanere a bocca aperta!
P.S: Un appello ai fan di Malick..perdonametemi se ho messo solo un 8 e mezzo ma personalmente nn sono un appassionato di film di guerra e penso che che questo sia il motivo principale per cui ho deciso di dare questo voto!! ciao

rapture  @  23/03/2008 15:08:20
   7½ / 10
Un film di guerra che è un inno alla vita. L'oggetto è molto interessante, però finisce con l'essere eccessivamente ridondante, la fine di Caviezel poteva essere più sintetica.. grandissimo Elias Koteas

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  18/03/2008 23:24:41
   8½ / 10
E’ possibile parlare di guerra tramite il linguaggio della poesia? Sì, Malick ci ha provato e bisogna dire che ci è riuscito. A suo modo ha creato un’opera d’arte originale, certamente non perfetta, ma affascinante e che lascia il suo segno in chi la guarda. La guerra non è l’unico argomento, o meglio sembra essere l’oggetto privilegiato per lo scopo del film: riflettere sull’origine del male e sul mistero del passaggio dalla vita alla morte (la famigerata linea rossa) e se esiste qualcosa dopo la vita. Uno spettatore “comune” soffrirà senz’altro la lunghezza e la “monotonia” del film. Secondo me così si contribuisce invece a esprimere e a chiarire meglio il messaggio che si vuole dare.
La dicotomia fra la rappresentazione materiale e oggettiva di un fatto reale e drammatico (la guerra) e la trattazione di temi spirituali, si riflette nella forma del film. E’ un film corale con tanti “protagonisti dove non c’è un’unità stringata di luogo, tempo e azione. Lo svolgersi delle scene con i relativi dialoghi è spesso inframezzato da una voce fuori campo che riporta i pensieri del personaggio oggetto della scena o addirittura riflessioni filosofiche generali, veri e propri inviti alla meditazione. Grande rilievo è poi dato all’ambiente in cui si svolge la storia: il paesaggio, l’erba, la natura, gli indigeni, gli animali svolgono lo stesso ruolo dei soldati, contribuendo in egual misura al significato del film. Viene fuori uno strano contrasto fra scene brutali, distruzioni, carneficine e lo spettacolo naturale puro, quasi incantanto, che assiste in maniera meravigliata a questo scoppio “innaturale”, quasi inesplicabile.
L’”utopia” è presentata nelle prime scene ed è la stessa che sognava Gaugin: la vita libera in una natura bella e amica. L’uomo, invece di diffondere questa utopia, cosa ha fatto? Ha distrutto anche quei pochi luoghi (La Polinesia) dove forse esisteva. Chi ha cercato di vivere l’utopia si trova così costretto a vivere una realtà opposta. Questo personaggio (di cui non ricordo il nome) però non si arrende interiormente, cerca di mantenersi dentro gentile, altruista, rispettoso dei nemici e soprattutto continua a “credere” nella spiritualità umana, in un disegno armonico e positivo che vive dentro tutti noi e che sopravvive con la morte. Lui cerca questo fuoco, questa scintilla dappertutto, nei volti dei morenti e brama quasi vivere quest’esperienza “sublime” del passaggio verso un qualcosa di puro e assoluto, che secondo lui sta dietro un evento drammatico come la morte.
Malick è l’anti-Oliver Stone. Platoon inizia con un giovane idealista che subisce l’impatto con la guerra e arriva a rinnegare i suoi principi e a diventare il contrario di quello che era. Qui invece il giovane idealista mantiene intatti i suoi principi nonostante la brutalità, anzi sembra quasi diffonderli e convincere anche altre persone (Sean Penn). Addirittura anche i “cattivi” hanno una loro voce interiore contraria a quello che fanno, tanto per confermare l’ipotesi che forse tutti hanno dentro di sé la “scintilla”. In “Natural Born Killers” si spiega che il male è connaturato all’essere umano e che anche la natura partecipa di questo principio; qui invece si nega che la natura sia malvagia o cattiva in sé, mentre il male appare come un’entità separata che affligge l’uomo ma che in sé non fa parte della sua natura.
La condanna “spirituale” della guerra è netta: “Da dove viene questo male? Perché ha avvelenato il mondo?”, “La guerra non nobilita l’uomo, lo fa diventare un cane rabbioso”. Del resto il film non ci risparmia niente di tutto ciò che è orribile e irrazionale. Altra accusata è l’ipocrisia e la fame di “gloria”. La vicenda in qualche modo riecheggia quella di “Orizzonti di Gloria” e mistifica il falso paternalismo e la retorica guerresca.
Malick si occupa solo del lato spirituale-filosofico della guerra, non indaga le cause sociali, economiche o politiche. Il suo scopo è solo quello di spingere lo spettatore a farsi delle domande, di fornire spunti di riflessione universali. Dal film non giunge alcuna risposta o soluzione, anzi forse traspare nei fatti quasi l’”inutilità” di questo approccio. I personaggi subiscono passivamente quello che gli viene detto di fare, il loro rifiuto è esclusivamente interiore e individuale e quindi non si vede come si possa in futuro debellare o eliminare un tale evento se non si indicano vie “concrete”, collettive o volontaristiche. Questa però è solo una mia considerazione personale, quello che conta è che il regista ha centrato in pieno il suo obiettivo di creare un’opera coerente, esteticamente valida e che colpisce l’animo e l’intelletto umano. Insomma vale senz’altro la pena vedere questo film.

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Ultima risposta 09/04/2008 22.41.46
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ZiggyStardust  @  12/03/2008 15:43:54
   9 / 10
Lavoro superbo di Malick che "umanizza" la figura del soldato, tema raramente sviscerato del tutto nel cinema.
Non è solo la storia di un plotone... è la storia degli individui che lo compongono e della loro psicologia. Questo è uno dei pochi film di guerra che riesce a far trasparire l'orrore e il terrore della battaglia e l'annientamento dell'individualità.
La sceneggiatura è splendida, regia impeccabile e del tutto personalizzata; ottime le interpretazioni.
Probabilmente il miglior film degli ultimi 10 anni.

Invia una mail all'autore del commento Michylino  @  10/03/2008 17:21:00
   9 / 10
Semplicemente eccellente!

Il tema trattato ovviamente spinge a provare ribrezzo e ripugnanza, ma il modo con cui è stato trattato lo esalta e ne evidenzia le capacità catartiche.

Da vedere e da consigliare! Non lo trovo per niente lento, anzi dà a certi momenti la giusta tensione e la giusta suspance.

Accettasi suggerimenti per altri capolavori del genere!!

roy rogers  @  05/03/2008 20:23:33
   7 / 10
Un grande cast!!!! Il film in se stesso bello profondo ma il mio voto si ferma al sette perchè personalmente lo ho trovato un pochino lento! Comunque rimane un bel film e vale sicuramente la pena vederlo!

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Ultima risposta 04/05/2008 15.21.17
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Cardablasco  @  08/02/2008 13:05:47
   8 / 10
Bellissimo film,poetico e struggente,ottimo cast,film molto psicologico che ci a capire quello che pensavano e vivevano i soldati in guerra,che diventavano animali

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  13/01/2008 14:50:11
   9½ / 10
La guerra: la guerra degli uomini, la guerra di un uomo, la guerra dell'Uomo. Ecco, questo è "La sottile linea rossa".

andreuzzolo  @  04/01/2008 05:24:11
   5½ / 10
Mi è capitato tra le mani lo avevo appositamente evitato, ma prima o poi...
Grande cast scenografia da oscar ma solo quello.
L'idea è quella di rapportarsi ad un film di guerra in maniera diversa, questo da un lato è meritevole ma dall'altro il cercare per forsa qualcosa di differenze può portare a qualche forzatura.
Infatti è proprio così, a mio avviso, l'idea è quella di giocare sull'accostare 2 cose completamente differenti a livello sensitivo..una leggiadra voce fuori campo con bombe urla e strazio, la delicatezza e la bellezza della natura al sangue ed alla distruzione, contrappore una cosa così violenta, primitiva, chiassosa, orrenda come la guerra a temi filosofici sulla vita...
Ed è proprio qui l'inghippo che gli americani e abncor più i registi di filosofia non ne capiscono una mazza ferrata, sono pionieri tosti gran lavoratori, non certo un popolo di filosofi.
Il danno che ne consegue è che la parte parlata...quella che dovrebbe essere davvero il film..quella che dovrebbe guidare lo spettatore nel farsi delle domande...nel pensare alla filosofia e poi farsi colpire dalle immagini durissime capendo ancor di più quanto sia assurda la guerra.....E' di una banalità e di una futilità DISARMANTE.
Una forzatura terribile come se si dovesse farlo per copione ma non si avesse davvero qualcosa da dire vi è mai capitato di dover mandare un messaggio d'amore ad una persona che non amate?a molti si ed è una rovina si trovano parole forbite per coprire la totale mancanza di sentimenti.
E qui il sentimento non c'è perchè di guerra chi ha scritto quelle cose non se ne frega nulla, 1000 domande di una stupidità assurda NESSUNO SPUNTO alla riflessione a farsi una domanda..."chi siamo noi? dove siamo? che fine ha fatto l'amore? com'è possibile che ci sia tanta vionenza? pochezza indubbia.
Si fiuta a naso in 5 minuti che chi ha scritto lo ha fatto senza alcuna idea come un sms fasullo pieni di altisonanti parole e domande filosofiche di una pochezza e di una assenza introspettiva raramente vista.
QUESTO succede quando si accoppia regia americana a filosofia..suona storto il piu delle volte.
Ecco perchè il film appare LENTO E PESANTE perchè chi parla non ha nulla da dire...
Io a questo punto avrei tolto il parlato esaltando i terribili suoni della guerra fotografare(senza parlato) l'orrore di cui è capace l'uomo.....e mettendolo a confronto con la bellezza di cui la natura è capace...
l'orrore visivo dell'uomo contro la bellezza incredibile di cui la natura è capace....senza audio a volte un immagine può direpiù di mille parole, sopratutto quando non si ha (e non interessa) nulla da dire.
Ottima fotografia grande cast grande scenografia......solo questo assenza totale di film.
5 e mezz solo per sceno foto e cast altrimenti gli avrei dato un 2 davvero

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Ultima risposta 04/05/2008 15.24.51
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options1986  @  19/12/2007 00:57:14
   6½ / 10
Questo 6+ diciamo, va per la regia e il realismo pregevoli e per il fatto che in questo film si è cercato di descrivere la guerra con un piglio diverso dal solito, concentrandosi di + sulla psicologia dei personaggi che sulle scene di guerra; detto questo sono finiti i meriti. Come molti hanno fatto notare le "profonde?" riflessioni filosofiche cadono troppo spesso nel film e lo rendono troppo discontinuo; inoltre a mio avviso mettere così tanta riflessione personale in un film dove non esiste in pratica un protagonista e i vari personaggi sono trattati superficialmente è veramente pretenzioso e fine a se stesso! come si possono capire i pensieri di qulacuno se di quel qulacuno non si sa nulla?? Ah e poi vogliamo parlare del non senso di certe riprese di 20 sec ad animali il + possibile strani o variopinti, o della presunta poeticità dei primi piani muti?? ok 1a o 2e volte ci sta e anche bene ma che ogni 5 sec i soldati si blocchino a fissare il vuoto è assurdo! La mia opinione finale è il film sia appena decente x i motivi prima elecati e che diventa un capolavoro solo per quelli che vanno a trovare un significato in ogni cosa e un diamante in ogni pezzo di carbone.

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Ultima risposta 23/12/2007 23.22.01
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manera4  @  16/11/2007 19:37:36
   8½ / 10
un capolavoro , forse un pò lento

Max78  @  12/11/2007 21:11:06
   7½ / 10
Pellicola complessa, difficile dare un giudizio ineluttabile, si tratta di un viaggio introspettivo nella coscienza di alcuni soldati, facile riconoscere il motivo dell'utilizzo della guerra come scenario per lo svisceramento dei personaggi, dopotutto quale momento + adatto dove crudeltà, follia, disagio, malinconia si aggrovigliano per dare sfogo al + disperato e straziante lamento del cuore.

A mio avviso un Bel Film, il talento visivo di Malick Crea momenti davvero intensi, e sublime la colonna sonora che ne amplifica gli stati d'animo.
Ottima fotografia, grandiosa rappresentazione della natura, dei popoli indigeni felici e ingenui a contrasto con la pazzia dell'uomo "civilizzato"

Non mi sento di elogiarlo al massimo ed eleggerlo a Capolavoro, il motivo?

Perchè come già detto da molti in tutto questo filosofeggiare a volte si cade nell'ovvietà..... ok ci sono momenti davvero idilliaci dove si riflette e parecchio, ma alcune situazioni sanno di banale di retorico, e in effetti i vari Ciceroni non convincono, non rimangono indelebili nella mente.

Possibile che tutto ciò che passi per la testa di un soldato in guerra siano riflessioni sulla vita, su ciò che siamo e dove andiamo?

penso che in mezzo a quel caos talvolta prenda il sopravvento il cinismo, l'istinto animale, la cattiveria, la paura, avrei preferito + personaggi come quello di Nick Nolte (grandioso!)
e diciamo + "Cattivi pensieri"
aldilà di quella sottile linea rossa....

sonhador  @  27/10/2007 11:40:27
   6½ / 10
nonostante la bellezza della fotografia e delle ambientazioni, la poesia, le divagazioni filosofiche e il cast stratosferico (caviezel il migliore..), rimane un film abbastanza deludente...fortemente discontinuo e un po' presuntuoso...i pochi pregi vengono riconfermati ed esaltati nel successivo 'The New World", il capolavoro di Malick.

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Ultima risposta 22/12/2007 11.52.03
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Paolo70  @  23/10/2007 17:36:38
   5½ / 10
Premetto subito che non è il genere di film che preferisco. La storia fa capire quanto la guerra sia stupida e inutile. La sceneggiatura non è male però secondo me è eccessivamente lungo per quello che vuole rappresentare e quindi in buona parte risulta noioso.

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Ultima risposta 23/10/2007 20.01.50
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Invia una mail all'autore del commento Andrix84  @  10/10/2007 17:20:41
   7 / 10
Bellissimo,anche se non è all'altezza del libro.Da vedere!

wega  @  01/10/2007 21:02:44
   9 / 10
trovo questo film fantastico.a differenza di pellicole come salvate il soldato che è per lo più un film di guerra che ci fà riflettere solo sulla crudezza della sequenza iniziale,questo è un film sulla guerra,che ci pone un sacco di interrogativi il tutto diretto e montato con un tocco di fantastico poetismo a livello visivo e in certi punti un uso sel sonoro che mi ha colpito sul serio...è un film che tocca un pò tutti i lati emotivi e sensibili di una persona,del cast non me ne frega nulla è un stupendo film ed è uno dei quali io rivedo spesso e volentieri

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  19/09/2007 12:16:42
   10 / 10
SONO SENZA PAROLE. FILM DI RARE BELLEZZA E INTENSITA'. LE RIFLESSIONI E GLI INTERROGATIVI CHE ANIMANO IL FILM LO RENDONO UNICO NEL SUO GENERE. PROBABILMENTE IL MIGLIOR FILM DI "GUERRA". OVVIAMENTE LA CLASSIFICAZIONE è SOLO INDICATIVA, PERCHE' A OPERE COME QUESTA STA STRETTA LA COLLOCAZIONE IN UNO SPECIFICO GENERE. SEMPLICEMENTE STUPENDO.

Sciamenna  @  12/09/2007 16:03:17
   8 / 10
Personalmente, non mi ha entusiasmato lo spunto di costruire una pellicola di guerra interamente, e per tre ore.., sulla tragicità del vissuto interno di un gruppo dei soldati..
Non si può però disconoscere al film un certo spessore..
Mi ha colpito, in un certo senso... fermarsi un secondo a scavare nelle ovvietà aiuta certamente a non dimenticare ed a fare in modo che non sia più..

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Ultima risposta 20/11/2007 20.02.52
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addicted  @  07/09/2007 16:57:41
   3 / 10
Mi trovo costretto a smorzare gli entusiasmi suscitati da questa pellicola, che a mio parere non merita neanche la metà degli elogi che ho letto. E' un film realizzato con supponente presunzione da un tronfio intellettualoide che crede di fare un dono al mondo filosofeggiando a vuoto sul senso delle cose durante la guerra. Arrivati alla metà del film la sfilza di bei ragazzi sotto le armi che sciorinano pensierini poetico-filosofici diventa assolutamente insopportabile!!!
E' il primo film in cui i protagonisti diventano una tortura per lo spettatore. Al centomilionesimo pensiero filosofico e alla milionesima "alba dalle dita di rosa" cominci a sperare che una bomba giapponese li faccia fuori tutti in colpo solo!!!
Vogliamo parlare di film di guerra??? Allora parliamo di "Orizzonti di gloria", "Full metal jacket", "Apocalipse Now", "La Grande Guerra" e "Roma città aperta". Lasciamo perdere questa vuota, sottilissima e insignificante linea rossa.

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Ultima risposta 03/08/2008 13.04.18
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Invia una mail all'autore del commento danieleg90  @  20/08/2007 16:00:22
   10 / 10
Per chi vuole davvero capire come funziona la guerra...

cinemamania  @  20/08/2007 10:28:52
   4 / 10
Un film di una noia pazzesca, ha solo un pregio, mi piace l'idea che si punta di più sulla psicologia del soldato più che all'azione, ma apparte questa idea l'ho trovato di una noia pazzesca.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  08/07/2007 19:15:40
   7½ / 10
Ho riscontrato in questo film un pro e molti contro.
Il pro è il realismo delle scene.
Finalmente in questo film avvertiamo un'atmosfera di sconforto, di paura, anche di codardia che avvolge i soldati.
I soldati americani, spesso e volentieri dipinti come eroi e macchine della guerra in altri film, qui sono semplici uomini che preferirebbero di gran lunga stare a casa con la moglie.
Naturalmente anche gli effetti speciali contribuiscono a rendere tutto più reale.
I protagonisti possono essere considerati tutti i soldati del corpo Charlie, ma più in particolare il soldato Witt , il soldato Bell e il sergente Welsh.
Questi, oltre al dramma della guerra, devono affrontare ciascuno dei drammi personali che li sconvolgono.
E qui arriviamo a uno dei contro: a mio parere, alcune frasi sfiorano il ridicolo, tutti quei pensieri poetici che vengono pronunciati dalla voce narrante vogliono essere profondi ma alla fine stentano ad avere un senso.
L'altro contro è il cast, oserei dire sprecato, in questo film: Clooney e Travolta fanno comparse di 5 minuti e Adrien Brody pronuncia al massimo 10 parole.
Facendo una media tra questi e pro e contro il film ottiene un sette e mezzo che è comunque un buon voto.
Perciò consiglio lo stesso di vederlo.

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Ultima risposta 11/11/2008 15.57.12
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onda  @  05/07/2007 15:08:21
   9½ / 10
Intenso film in cui la narrazione bellica diventa uno spettacolare pretesto per un'ampia e lancinante riflessione sulla natura, la decadenza dell'uomo, la sofferenza, la fragilità dell'amore e altro ancora.
Immagini splendide delle isole del Pacifico e ottimi interpreti che si cimentano in dualismi (Penn/Caviezel - Nolte/Koteas). Al centro della narrazione, il soldato Witt, portatore di consapevolezza e sensibilità superiori e il disilluso ma generoso sergente Welsh.
Lo stile di Malick, meditativo e malinconico, conferisce un pathos inconfondibile, con solo pochi momenti lievemente retorici.

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the saint  @  01/07/2007 21:38:04
   9 / 10
di film di guerra ne hanno fatti diversi , questo è veramente bello..

Invia una mail all'autore del commento piernelweb  @  16/06/2007 19:50:18
   10 / 10
Una pellicola senza precedenti di Terrence Malick, che ritrae la tragedia bellica come nessuno aveva mai osato prima. Contrapponendo al dolore/orrore della carneficina di Guadalcanal, la devastante bellezza della natura selvaggia teatro degli scontri, il grande regista texano (da oltre 20 anni lontano dalla macchina da presa) trova una profondità ed una lucidità narrativa da lasciare leteralmente senza fiato. Mentre la guerra si consuma tra vittime e carnefici, vili ed eroi, lo sguardo dell'obbiettivo cade con raffinata eleganza e stridente drammaticità "sull'antico mondo", brutalmente violentato dalla tragedia che si compie. Come una lunga pudica preghiera, la voce fuoricampo ci accompagna tra i pensieri dei giovani soldati, dapprima aggrappati ai felici ricordi di vita passata poi supplichevoli di una speranza di salvezza. Ma non c'è scampo alla guerra, solo morte o vita ad un prezzo troppo alto da pagare. Nello stellare cast (i grandi nomi hanno fatto la fila per partecipare al progetto) brilla su tutti, oltre ad un illuminato Caviezel e al disilluso Penn, uno straordinario Nick Nolte, agghiaciante e delirante ritratto del nonsense militare. Assistendo a questa opera maestosa che travalica i confine del genere, si ha l'impressione di seguire un'unica imponente e magniloquente scena madre lunga quanto il film. Da annoverare assolutamente tra i migliori film degli ultimi decenni.

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  05/05/2007 20:59:27
   9 / 10
E' un film sui soldati, più che sulla guerra. E' uno sguardo lucido e profondo sulle loro vite, sui loro sentimenti. E' poesia.

Tom24  @  22/04/2007 20:45:31
   8½ / 10
Film magnifico sotto molti aspetti, colpisce profondamente sia per il tema trattato sia per l'eccezzionalità della regia, ottima nel saper unire immagini e sentimenti, il tutto in un film di "guerra".

Non raggiunge però il capolavoro. Ho avuto la costante sensazione che mancasse qualcosa. La pellicola, pur essendo di lunga durata, non riesce a saziare del tutto lo spettatore, si ha la sensazione che per arrivare al capolavoro sarebbe stato necessario qualcosa in più. I personaggi non riescono a convincere in pieno e nel procedere della visione sembra che vengano saltati alcuni punti...

Nel complesso resta un film di grandissimo livello, da vedere.

popoviasproni  @  15/04/2007 13:18:12
   10 / 10
Un cast d'ottimi attori che fanno da sfondo ad una Natura (quella umana o quella di Dio) che sembra non abbia niente a che fare con la guerra.
La vetta cinematografica più alta mai raggiunta da un film di guerra che ne voglia testimoniare l'assurdità.
Malick finalmente crea poesia senza annoiare o stravolgere la realtà.
Capolavoro!

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Ultima risposta 23/04/2007 19.26.52
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento thohà  @  10/04/2007 10:40:09
   9 / 10
Concordo con il commento precedente, aggiungendo che è difficile far collimare un film di guerra con la poesia.
Durezza e poesia.
La paura, l'angoscia, la tensione sono palpabili. C'è poca disponibilità, da parte di un ottimo Nick Nolte, che interpreta il colonnello, alla comprensione verso i suoi uomini: "Bisogna preoccuparsi di un soldato solo quando smette di lagnarsi".
I pensieri che passano nella mente di Caviezel vengono uditi dallo spettatore: "Cos'è questa guerra stipata nel cuore della natura? Perché la natura lotta contro se stessa? Perché la terra combatte contro il mare? C'è una forza vendicativa nella natura... forse più di una".
La natura è complice nel rendere ancora più bello questo film.
Le scene di battaglia sono quanto mai realistiche e, sebbene lunghe, mai noiose.
Atti di puro eroismo che saranno ignorati; pazzia che colpisce chi è stremato dalla fatica e dal dolore, che nessuno può attenuare; giovani e giovanissime vite che se ne vanno.
"Ho ucciso un uomo". In guerra dovrebbe essere normale. Invece è atroce, sconvolgente. E anche gli odiati giapponesi sono uomini, spaventati e tremanti.
Bellissima la figura gentile del soldato (Caviezel), pietoso e col pensiero sempre rivolto a D.io.
Ottimo Sean Penn. Potente il contrasto tra i pacifici indigeni e la guerra che infuria.
Colonna musicale perfetta, mai invadente.
Non mi sono mai piaciuti i film sulla guerra.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

khallistos  @  16/03/2007 15:46:43
   10 / 10
Quando un film si trasforma in poesia.
Un capolavoro assoluto, pieno di spunti filosofici ed esistenzialisti.
Non si può non vedere!

lukanoir  @  13/03/2007 21:41:01
   9½ / 10
Il meglio di Malick dirige un incredibile cast di attori iperfamosi, ne esce sorprendentemente uno splendido film memorabile, filosofico, la voce fori campo illumina i sentieri umani dei protagonisti. Un film del genere non si dimentica, la guerra è cruda, ma il lato umano è la colonna portante del film!

DocSerg1  @  12/02/2007 14:28:50
   8 / 10
Imho la paura è la grande protagonista di questo film.

Buone prove d'attore, da parte dei protagonisti.

A tratti lento e a volte forzatamente intimista, resta un grandioso film di guerra, la cui visione pero' puo' essere difficilmente ripetuta.

"Che io ho ragione, qui lo diamo per scontato".

pdfuego72  @  06/01/2007 17:35:32
   10 / 10
Media troppo bassa per un film che rappresenta un capolavoro assoluto del genere e del cinema in generale.
Un film sulla vita e sulla morte, sull'amore e sul dolore, sulla guerra e sulla pace, sull'eroismo e sulla paura.. Un film assoluto.
Malick riesce a tenere incollati allo schermo per quasi tre ore senza alcuna caduta. Ho letto che le parti di altri attori, come Rourke e Mortensen, sono state "tagliate" per evitare di rendere il film eccessivamente lungo. Sono convinto che se anche il film fosse durato altri 40 minuti sarbbe scivolato via senza appesantire, anzi, se possibile, aggiungendo ancora qualcosa.
Da vedere.

theunforgiven  @  25/12/2006 11:46:49
   7 / 10
media a mio parere troppo alta per un buonissimo film che però non sfiora neanche le vette del genere...Fantastiche alcune scene e le voci fuori campo dei pensieri di sean penn..però poteva essere migliore..

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Ultima risposta 15/05/2007 15.21.47
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bischero  @  23/12/2006 21:52:14
   10 / 10
tra i piu' belli che io abbia mai visto, questo film è l'analisi puntuale e straordianaria dello stato d'animo dei soldati di fronte all'atrocità della guerra!
Assolutamente straordianario!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  07/12/2006 15:11:00
   10 / 10
Capolavoro di Terence Malick che riesce nell’intento di mostrare l’orrore della guerra,non solo attraverso le immagini ,ma soprattutto mediante i pensieri dei protagonisti.
Ispirato per il titolo del film da una frase di Rudyard Kipling il quale disse che a dividere lucidita’ e follia c’è solo una linea rossa,Malick ci mostra quanto sia sottile questa linea e quanto sia facilmente spezzabile.
Poesia allo stato puro,basata su pensieri e dialoghi profondi,mai buttati a casaccio ma figli di una filosofia pacifista traslata in immagini perfette,impreziosite da una fotografia eccellente ed arricchite da location naturali magnifiche,quelle delle Isole Salomone.
La natura ricca e lussureggiante fa da contraltare all’orrore che si consuma attorno ad essa,Malick come poi fara’ anche in “The new world”, la mostra in tutta la sua maestosita’ mettendo l’accento sul fatto di come l’inferno,per la stupidita’ umana,possa trovarsi anche in un luogo che assomiglia al paradiso terrestre.
Stupenda la caratterizzazione dei personaggi,ognuno con la propria storia, con i propri pensieri e le proprie paure,non ci sono eroi in questa pellicola ma solo uomini normali,impauriti,spiazzati da un orrore impensabile che Malick ci mostra con scene di battaglia eccezionali mai particolarmente crude,ma molto toccanti nel delirio della violenza e del dolore.
Bravissimi gli attori,Jim Caviezel prima disertore e poi nuovamente costretto a combattere, ci mostra il lato piu’ umano del soldato che abbandona inorridito cio’ che gli sta intorno per rifugiarsi tra gli indigeni, padroni assoluti di un mondo che non conosce guerre e vilta’,costretto a farsi forza con la fede grazie alla quale andra’ incontro dignitosamente al suo destino,bravissimi anche Sean Penn nei panni del disilluso sergente e Ben Chaplin commovente nel ricordo della moglie.
Bellissima ed indimenticabile la colonna sonora.
Un grandissimo film da parte di un maestro assoluto il cui unico difetto è quello di girare un film ogni morte di papa.

quaker  @  27/11/2006 00:23:46
   8 / 10
Bel film di guerra, di forte denunzia della assurdità della guerra, velato anche di malinconia, ma non del tutto convincente e meno bello, decisamente, de I giorni del cielo. Ci sono come delle cadute di tono, delle lentezze ingiustificate. Inoltre in qualche punto c'è un tono retorico nell'evidente pacifismo di Malick, che disturba un po'.

Crimson  @  28/09/2006 15:30:05
   10 / 10
Rientra nella mia personale top25 (ad essere precisi è tra i 15 film più belli che io abbia mai visto).
E' il Capolavoro di Malick. Questo regista fin dall'esordio ha cercato di approfondire in particolare il tema dell'evoluzione del pensiero dell'uomo, attraverso interrogativi spasmodici che quest'ultimo si pone sulla propria natura, sul mondo circostante e spesso sull'eventualità di un rapporto con un'entità superiore.
L'uomo di Malick abbonda di introspezione. Il codice comunicativo con lo spettatore è la voce fuori campo, che traduce come vengono interpretati determinati eventi, e di conseguenza come tali pensieri si riflettano sulle emozioni e sul comportamento. L'uomo di Malick non è mai uguale a sè stesso tra l'inizio e la fine della pellicola. Egli è protagonista/oggetto di una mutazione intrapsichica.
Questo preambolo vuole essere una piccola risposta alle critiche idiote che alcuni hanno mosso al film circa 'i soldati-filosofi'. Il soldato de 'la sottile linea rossa' và visto come uomo, e non è affatto difforme dalle ragazzine dei due film precedenti o da Pochaontas del film successivo.
Questo è il film più riuscito secondo me perchè il percorso analitico di Malick non poteva tradursi meglio se non tramite il tema della guerra. Gli effetti prodotti da quest'ultima sull'uomo si intersecano perfettamente con il senso del cinema del regista.
Altra critica puerile al film sarebbe l'eccessiva introspezione di più personaggi. Pensare che in realtà Malick ha ridotto considerevolmente questo dato rispetto al libro! l'interpretazione delle vicende che scaturisce da più angoli di osservazione è a mio avviso una vera e propria risorsa del film. A questo punto mi preme esprimere un punto di vista personale. Nonostante la diversificazione dei pensieri espressi dai diversi personaggi, volendo categorizzare si ha in realtà come l'impressione di due grosse tipologie di uomini: l'uomo-sognatore, che è riconducibile soprattutto nel personaggio interpretato da Jim Caviezel, e l'uomo-realista, incarnato dal personaggio interpretato da Sean Penn.
Il sognatore idealizza. Ha scoperto un mondo migliore in cui non ha visto sofferenza, umiliazione e senso del possesso (più o meno ciò che scopre il capitano Smith nel film successivo). Il 'mondo migliore' non è inteso solo come macrosocietà in cui vige il 'quieto vivere', ma può anche essere un angolo personale in cui l'uomo s'illude di aver trovato l'atarassia (e qui coincide lo spazio privato del soldato con la moglie - personaggio fantastico). Il sognatore, per quanto ammirevole, è sopraffatto dalla vita stessa. La guerra è la macchina che per eccellenza schiaccia gli ideali di convivenza e di serenità dell'uomo. Il sognatore spesso si chiede se e cosa ci sia realmente al di là dell'orizzonte. E' un punto che sembrerebbe insoluto nella cinematografia di Malick, dal momento che il suo uomo non trova mai una spiegazione definitiva e rimane col dubbio eterno. Però non assume mai una posizione netta, la sua è una costante ricerca. Spesso l'identificazione di d.i.o. sembrerebbe coincidere con la natura stessa. Avvolto in uno scenario in cui non si ritrova, il sognatore in realtà prosegue la propria incessante 'battaglia personale' e 'morale' pur riconoscendo che sarà sopraffatto. Al contrario, il realista sembra adattarsi alla situazione pur essendone sdegnato. Sean Penn spesso parla di 'luce negli occhi' che vede in Caviezel (per comodità definisco così i due personaggi, dei quali non ricordo i nomi, tanto per cambiare) adducendo che la propria ormai è persa nel tempo. Il 'sogno' (chiamiamola pure 'utopia') in lui è sparito del tutto ormai già da tempo. La soluzione allora qual è? come dice lui stesso, crearsi un'isola attorno, una protezione meramente psichica e mascherare così facendo tutto l'orrore che ha visto e a cui si è abituato. E' proprio questo uno spunto interessantissimo ma estremamente agghiacciante: egli ormai è abituato all'orrore della guerra, ne è consapevole, ma non può far altro che sottomettersi alla sua spietata legge.
Che Penn sia in realtà un personaggio positivo lo comprendiamo da numerosi eventi ("la sua medaglia glie la dico io dove ficcarsela..."), ma a livello di evoluzione del pensiero umano, preferisco di gran lunga il percorso del sognatore/Caviezel, che ha tutto il diritto di poter esclamare "sono due volte l'uomo che è in lei".

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Ultima risposta 27/03/2008 21.10.36
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Invia una mail all'autore del commento dr.slump  @  13/09/2006 14:59:02
   5½ / 10
Un film che ostenta di far capire la vita attraverso la guerra ma non prendendo in cosiderazione che nè la vita nè la guerra sono così lente.
Per questo tante candidature ma nessun oscar.

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Ultima risposta 23/10/2007 20.13.25
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tartarugo  @  20/08/2006 17:19:22
   10 / 10
Un grande film, l'angoscia e la ricostruzione psicologica della sofferenza dei soldati in guerra, meraviglioso Jim Caveziel, che grande film, meritava qualche Oscar, come si fa a non averglielo assegnato neanche uno? Grandissimo

Otto  @  20/08/2006 14:13:21
   10 / 10
Non mi soffermerò sulle qualità tecniche innegabili. Mi permetto di consigliare il film a tutti coloro che sentono dentro di se di avere la "scintilla" (citazione del film). La sensibilità del percepire nelle cose quel qualcosa in più che nessuno vede.
In American Beauty uno dei protagonisti dice: " A volte nel mondo c'è talmente tanta bellezza che il cuore sembra franare"....
Film per pochi, fortunati o sfortunati, che percepiscono più di quello che la natura comunica.
CAPOLAVORO!

carisma  @  13/08/2006 17:01:09
   10 / 10
bellissimo, introspettivo, bellissime frasi.
Il film è lento e puo' sembrare noioso, ma non è per tutti, è per persone coscienti e sensibili, non adatto ai patiti di horror o film d'azione.

Un uomo puo' fare una sola cosa, trovare una situazione che sia sua, crearsi un'isola attorno. Se non ti incontrero' mai in questa vita, almeno che io senta la tua mancanza. Uno sguardo dei tuoi occhi e la mia vita sara' tua. Dove eravamo insieme, chi eri tu ? Quello col quale ho vissuto, camminato, il fratello, l'amico. Buio da luce, conflitto da l'amore. Sono il frutto di una sola mente, il tratto di un solo volto. Oh anima mia, fa che io sia in te adesso, guarda attraverso i miei occhi, guarda le cose che hai creato. TUTTO RISPLENDE".
Uno dei film piu' belli che abbia mai visto.

9 risposte al commento
Ultima risposta 06/03/2009 20.43.10
Visualizza / Rispondi al commento
nannimatta  @  03/08/2006 11:25:03
   9½ / 10
A me è piaciuto un casino... praticamente un quadro, i dialoghi tra Sean Penn e quell'altro sono stupendi le ambientazioni pure, la musica è ferpetta...
Malick fa un film ogni 40 anni ma ne vale sempre la pena.

MichaelGemini72  @  19/07/2006 10:53:22
   4 / 10
Veramente una grossa delusione...

mi aspettavo molto di più... non bastano dei grossi nomi... delle frasi ad effetto... delle belle immagini... per realizzare un film...

non so cosa sia... la sottile linea rossa... ma di certo non è un film...

3 risposte al commento
Ultima risposta 01/10/2007 21.08.05
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR matteo200486  @  14/07/2006 00:19:06
   10 / 10
...bellissimo quasi poesia a dir poco fantastico

fagin  @  03/07/2006 22:37:44
   9½ / 10
forse un po troppo riflessivo,comunque magnifico film chissà se malick aspetterà altri 20 anni per fare un film così

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