magnolia regia di Paul Thomas Anderson USA 1999
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magnolia (1999)

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locandina del film MAGNOLIA

Titolo Originale: MAGNOLIA

RegiaPaul Thomas Anderson

InterpretiTom Cruise, Philip Baker Hall, Philip Seymour Hoffman, Julianne Moore, William H. Macy, John C. Reilly, Melora Walters, Jeremy Blackman, Jason Robards, Melinda Dillon, Alfred Molina, Ricky Jay, Pat Healy, Genevieve Zweig, Mark Flanagan, Neil Flynn, Rod McLachlan, Allan Graf, Patton Oswalt, Raymond 'Big Guy' Gonzales, Brad Hunt, Jim Meskimen, Chris O'Hara, Clement Blake, Frank Elmore, John Kraft Seitz, Cory Buck, Tim Soronen, Jim Ortlieb, Thomas Jane, Holly Houston, Michael Bowen

Durata: h 3.08
NazionalitàUSA 1999
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2000

•  Altri film di Paul Thomas Anderson

Trama del film Magnolia

Earl Partridge, in punto di morte, desidera dopo anni rivedere il figlio che ha seguito le orme del padre nell'ambiente della televisione, attorno a questa situazione si intrecciano le vicende di altri personaggi.

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Voto Visitatori:   7,90 / 10 (181 voti)7,90Grafico
Miglior attore non protagonista (Tom Cruise)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior attore non protagonista (Tom Cruise)
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Voti e commenti su Magnolia, 181 opinioni inserite

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76mm  @  05/09/2022 15:32:35
   6½ / 10
A tutt'oggi l'opera di Anderson P.T. a mio avviso meno compiuta.

Il regista imbandisce per il pubblico una super grigliata abbondante e succulenta, mettendo chili e chili di (teoricamente) ottima carne al fuoco.

Però poi forse si perde troppo in chiacchiere con gli ospiti mentre la carne cuoce oppure ha qualche problema con la carbonella, perché va a finire che alcuni pezzi li lascia su troppo e li fa bruciare, mentre altri li serve praticamente crudi, riuscendo purtroppo a sprecare buona parte del bendidio che aveva allestito.

Ottima la prima parte, fondamentalmente introduttiva, mentre nella seconda il discorso gli sfugge un po' di mano ed inanella una serie di scene madri senza soluzione di continuità che alla lunga arrivano ad annoiare se non proprio ad infastidire.

La pioggia di rane, che all'epoca ha fatto storcere il naso a molti, rimane, per quanto pretestuosa e didascalica, la trovata più coraggiosa ed innovativa di un film per il resto piuttosto derivativo.

Opera comunque godibile nel complesso ed ampiamente sufficiente, forse all'epoca PTA non era ancora abbastanza maturo per poter gestire al meglio una mole di materiale simile in una sola pellicola e il modello dichiarato di Altman rimane lontano.

Ad ogni modo, dopo la parentesi weird di Punch Drunk Love, il nostro inizierà ad inanellare una serie di capolavori assoluti, dimostrando inequivocabilmente un talento enorme, anche se con l'ultimo Licorice Pizza, pur valido, qualche segnale di stanchezza si inizia ad avvertire.

Il buon Tom Cruise, che in quel periodo aveva lavorato anche con Kubrick, aveva avuto forse la possibilità di dare una svolta alla sua carriera, passando al cinema con la C maiuscola…non ce l'ha fatta, ma vedendo la lista dei successi planetari inanellati da allora ad oggi senza quasi sbagliare un colpo probabilmente non avrà molto da rimpiangere, anche perché, per quanto ne abbiano detto in molti, io tutto questo gran talento recitativo non sono mai riuscito a vederlo.

weareblind  @  12/03/2022 22:52:22
   3½ / 10
Veramente osceno. Oltre 3 ore di macchietta, idoneamente arzigogolato affinché i cerebrali si esaltino

DogDayAfternoon  @  13/05/2021 22:38:50
   7½ / 10
Questo è un film che lascia il segno. Parte abbastanza in sordina, i vari personaggi sembrano avere ben poco in comune e non si capisce quale possa essere il punto di incontro delle varie storie, il fatto è che questo intreccio non c'è, o meglio non sempre, ma il filo che lega questi 9 personaggi è il crescendo sincrono di drammaticità che colpisce tutti, chi per un motivo chi per l'altro. Un malessere condiviso, che buca lo schermo e arriva allo spettatore che quasi si sente il decimo protagonista del film. L'evento atmosferico finale, seppur senza una spiegazione logica, fa un bell'effetto.

Esteticamente è un film impeccabile, dalla regia a tutto il cast, tutti e 9 i personaggi sono interpretati come meglio non si potrebbe: Tom Cruise candidato all'Oscar anche se in fin dei conti non l'ho trovato superiore agli altri 8, forse anche perché interpreta il personaggio con il quale è più difficile empatizzare e non trovare insopportabile. Il fiore all'occhiello sono le musiche, niente di eccezionale prese singolarmente, ma legate alle immagini e tra di loro in maniera perfetta.

L'ispirazione di "America oggi" è ovviamente evidente, ma a mio avviso il film di Altman ha qualcosa in più, soprattutto dal punto di vista dei personaggi, dell'atmosfera e dell'intreccio.

litoos  @  02/06/2020 18:45:42
   7½ / 10
Ottimo film di P.T. Anderson

(Questo commento è dedicato a Guido che lo disprezza)

Thorondir  @  04/04/2019 11:33:52
   8½ / 10
Film fiume a metà tra nuova Hollywood e Altman, Magnolia è opera complessa e stratificata. Mette insieme le peripezie di moltissimi personaggi e il loro incontro, casuale (o forse nulla è casuale), cercando di essere una riflessione sul tempo, il dolore, ma soprattutto il destino e l'inevitabilità delle cose. E sebbene possa non essere digerito facilmente, bisogna lasciarsi tramortire dalla sequela di personaggi, dalle musiche e dai movimenti di macchina di Anderson, che non fa mai nulla di banale (ci sono long take, piani sequenza, zoom velocissimi in continuazione). Un'opera di cinema personale che merita veramente di essere vista.

Filman  @  23/12/2018 15:02:58
   7½ / 10
Dirigendo MAGNOLIA, un film prettamente corale e ambientato nella contemporaneità, Paul Thomas Anderson si conferma un diretto discendente della New Hollywood, benché non si possa ereditare una corrente artistica nata e morta per determinati motivi o, per meglio dire, è impossibile riportarla in vita. Un'operazione coraggiosa e originale, ma soprattutto delicata e sofisticata, come quella di sviluppare un film corale propriamente detto necessita di tutta la dedizione e l'ammirazione dell'autore, sicuramente appropriatosi di una maturità invidiabile e in procinto di entrare nella élite cinematografica ma forse non ancora all'altezza di fare un film "altmaniano", caratterizzato da una narrazione collettiva e da un tema centrale quantitativamente enorme. Il compito di parlare dell'America dei guru e dei TV show fallisce, facendo emergere una storia d'amore che è il migliore dei fili narrativi proposti pur essendo interpretata paradossalmente dai personaggi più secondari, la quale a sua volta scandisce la debolezza degli altri racconti e degli altri protagonisti, accomunati dal semplice dramma esistenziale.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  28/08/2018 20:03:13
   8½ / 10
Se Linklater con "Slacker" (1991) e Altman con "America Oggi" (1993) avevano sondato la possibilità di implementare ad infinitum la struttura narrativa corale di un'opera filmica, devastando il concetto di protagonista e raccogliendo l'eredità corale e decentrata del modernismo, PTA e Tarantino facevano la stessa cosa (Quentin un po' prima), inserendosi l'uno in un discorso di cinema di genere recuperato attraverso la citazione e la superviolenza (sul modello kubrickiano), quindi in definitiva con la spettacolarità dell'immagine e la filosofia metanarrativa dello script, l'altro approfondiva il discorso della coralità ironizzando sul concetto wellesiano di caso e finzione, e spettacolarizzando il dolore dei propri personaggi attraverso gli stessi dispositivi con cui la società, eterna criticata, lo aveva cominciato a fare già a partire dalla rivoluzione produttiva ed estetica chiamata accademicamente New Hollywood: televisione, televisione e ancora televisione.
Se di impegno civile si può ancora parlare è attraverso il concetto di "Postmodern impegno", ossia un cinema che era ancora critica del presente, dell'America lacerata dalla dipendenza (Foster Wallace ci erigerà sopra l'opera più colossale mai concepita nella letteratura americana), Anderson ha l'intelligenza di non criticare i personaggi, ma solo i contesti in cui sono inseriti. Di qui la spregevolezza leggera di queste creature, soffocate dal microcosmo dei loro affetti (simbolo in piccolo del macrocosmo sociale) e meravigliosamente arrabbiate col mondo e decise ostinatamente a dimostrare qualcosa ai propri interlocutori, che a questo punto dei giochi sono proprio tutti: le donne, per esempio, nel caso del grande personaggio interpretato da Tom Cruise.
Se PTA è diventato grande a partire da questo grande film è chiaro il perché: come Tarantino, la sua abilità di criticare senza individuare un preciso bersaglio, ma facendo annegare i suoi personaggi in una confusa invettiva contro tutti fu percepito come un simbolo dei tempi che venivano, quelli della guerra di tutti.

VincVega  @  23/08/2018 12:19:00
   8 / 10
"L'America Oggi" di Paul Thomas Anderson. Non colpisce come il capolavoro di Altman, ma "Magnolia" è un film corale che convince, anche grazie all'emotività e alle caratterizzazioni dei protagonisti e delle loro storie che si intrecciano. Pellicola lunga ma che personalmente non mi ha annoiato un secondo, anche rivedendola dopo anni. Bellissimo il finale. Belle le musiche anche se talvolta invasive.

kafka62  @  26/04/2018 12:10:52
   8 / 10
Dopo i tori di "Luna papa", ecco le rane. Piovono gli animali più strani, è il caso di dirlo, nei film di questo inizio millennio. Per quanto riguarda "Magnolia", la biblica grandinata suggella splendidamente, con la sua fortissima carica simbolica, un film che è stato da troppi considerato come un semplice prodotto in puro stile altmaniano (a causa dei molti protagonisti dalle storie intersecantisi), e che è invece, ben lontano dallo sguardo impassibile ed entomologico di Altman, un personalissimo trattato sulla morale dei nostri giorni, con tanto di commossa condivisione del dolore dei suoi personaggi. Personaggi che sono legati non tanto da fili narrativi contigui, quanto da un comune stato d'animo di insoddisfazione, di privazione e di sofferenza. Non è un caso che tutti quanti, ad un certo punto del film, cantino la bella canzone di Aimée Mann, che recita più o meno "non finirà, finché non impari la lezione"; e che quando il vecchio Earl, sul letto di morte, parla dell'importanza del rimpianto, la macchina da presa passi in rassegna tutti loro, quasi a rendere onnicomprensive le sue parole.
Che cosa, allora, non finirà? Per Anderson, è la speranza di cambiare, di redimersi, di dare un nuovo senso alla propria vita, perché la vita non è mai troppo corta se anche in punto di morte ci consente di pentirci e di fare i conti con il proprio passato. Già, il passato. "Tu pensi di avere chiuso col passato, ma il passato non ha chiuso con te". Torti, recriminazioni, rancori, nefandezze, tornano continuamente a galla nel film (e sono soprattutto i figli che hanno tutti qualcosa da rimproverare ai loro padri: di avere abbandonato la famiglia nei momenti di difficoltà, di avere sessualmente abusato di loro, di averli usati come fenomeni da baraccone in qualche show televisivo), spingendo i personaggi a chiedersi finalmente dove e perché hanno sbagliato, soprattutto di fronte a una morte che assume i connotati di una estrema occasione di palingenesi morale. E non vale per gli altri, per i vivi, pensare che "tanto a noi non accadrà", perché Anderson, beffardamente, è portato a inquadrare, nell'angolo di un dipinto, la frase "…eppure è accaduto". Allora la pioggia di rane diventa il monito, rivolto a una umanità allo sbando ma non ancora dannata, a svegliarsi, a non perdere tempo, ad occuparsi finché non è troppo tardi del prossimo che si preferisce ignorare: una pioggia salvifica, pur nel suo carattere grand-guignolesco, che può anche restituire magicamente la pistola (leggi fiducia in sé e negli altri) perduta dal poliziotto.
Così descritto "Magnolia" può sembrare un film un po' troppo predicatorio, di impronta (soprattutto in quel finale alla "Grand Canyon", inneggiante alla riconciliazione, alla solidarietà e al perdono) quasi religiosa. Eppure Anderson ci tiene a distanziare il discorso da ogni sovrastruttura trascendente, mettendo nell'incipit tre episodi paradossali che testimoniano di come il caso sia tutto sommato il vero regista della nostra vita. In fondo, sembra essere la morale di questo film bellissimo, e vorrei dire necessario in un panorama culturale caratterizzato da un minimalismo sempre più invadente, le cose accadono, semplicemente accadono, e spetta all'uomo e alla sua coscienza dare un senso a questo accadere.

Alexn1  @  08/06/2017 12:23:22
   6 / 10
Film curato ma di una lunghezza e pesantezza non necessaria. Ottima prova degli attori, buono l'intreccio. Mi sembra un po' pretenzioso perché alcuni personaggi e vicende sono a dir poco surreali, è poco credibile se vuol essere una critica e lo specchio della società.

colorants  @  07/06/2017 01:09:03
   5 / 10
Alla ricerca di un film che mi possa rapire e portare con lui per tutta la sua durata ma sono, sfortunatamente, incappato in Magnolia. E dire che l'inizio mi aveva quasi stregato, ma poi l'intreccio Si comincia a formare e speri che porterà a un culmine inaspettato che ti stupisca... E invece no. Mi sono annoiato per lunghi tratti e non è una visione che consiglierei

Goldust  @  02/08/2016 10:14:09
   7½ / 10
Nove storie di varia umanità si intrecciano in una indifferente Los Angeles, storie apparentemente lontane ma che hanno più di un punto in comune l'una con l'altra e che, legate insieme, compongono un affresco corale sul male di vivere, sulla solitudine, sugli errori dei figli e le colpe dei padri, sulle speranze svanite e su quelle ancora vive. Il modello è ovviamente "America oggi" di Altman eppure lo sceneggiatore/regista Anderson vi si avvicina senza timore reverenziale e con fare antropologico, mettendo in evidenza una tecnica registica non priva di virtuosismi eppure mai fine a se stessa. Sorprende in positivo anche la già matura direzione degli attori ( a proposito, un Cruise così bravo non l'avevo quasi mai visto ), tutti alle prese con personaggi ben scritti e dalle forti personalità. Certo in tre ore di film la tensione narrativa registra qualche inevitabile piccolo cedimento, e sebbene il lirismo tanto ricercato venga raggiunto solo in alcuni passaggi - anche grazie ad un intelligente utilizzo di musiche talvolta anche un pò furbette - Magnolia è da considerarsi l'ennesimo centro nella carriera del regista.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  15/06/2016 21:14:55
   10 / 10
Magnolia è la dimostrazione del talento immenso di uno dei migliori registi americani degli ultimi vent'anni. Padri traditori, egoisti ed egocentrici e figli a loro volta traditi, bistrattati e soffocati da queste figure in fondo frustrate o disperate nel loro dolore interiore. Tante storie che si intrecciano, ma anche punti che che convergono perchè si tratta di storie simili, con poche variazione, con gli stessi errori e gli stessi rimorsi. Anderson prchestra un film con una maturità eccezionale ed una sceneggiatura solida come l'acciaio ed è attento a seguire il percorso morale dei suoi personaggi al bivio di un destino apocalittico sotto forma di pioggi a di rane. Un film emotivamente intenso, estremamente fluido malgrado la durata monumentale, dialoghi curati in maniera eccellente.

krypton  @  03/03/2016 20:27:21
   8 / 10
Magnolia è un film complesso, per sviluppi, relazioni e tematiche. Nelle 3 ore di film si ripercorre la vita, spesso drammatica, di più personaggi, tutti uniti da un sottile e sorprendente destino. Il film, brillantemente diretto da Anderson, è a tratti lento, ma è talmente ricco in contenuti (forse troppi) che lo si deve rivedere più di una volta per coglierne la vera essenza.

Sicuramente un film consigliato, ma da vedere con calma ed in tutta freschezza!

mmagliahia1954  @  24/12/2015 19:33:17
   10 / 10
Film molto lungo ma scorrevole, ben sottolineato da musiche. Il tema delle problematiche familiari e di conseguenti vite, di quelle pesanti, di dissidi e ricordi del passato, di personalita' scisse, di egoismi genitoriali, riempiono questo cult. Mio nipote mi ha fatto vedere questa opera che non conoscevo e devo dire che quel giovinotto Cruise mi sorprende sempre positivamente. E' un attore bravissimo e tocca l'animo quando fa comprendere, in questo specifico film, il motivo fondato e valido della sua grandssima e giustificata sofferenza interiore. Ci si sente vicino al giovine, alle sofferenze, alle problematiche che queste hanno innescato. Un film che rivela molto anche dei modi di vivere americani. Bello davvero. Vedetelo

marcogiannelli  @  18/12/2015 09:51:56
   8½ / 10
incipit e prologo da 10
in alcuni punti c'è un pò di stanca e di ripetitività, ma alcuni sfoghi e alcuni dialoghi sono mitici
ottime interpretazioni, su tutti P.S.Hoffmann, Tom Cruise e Julianne Moore
hanno reso insomma una trama banale, un vortice senza fine

Niko.g  @  02/05/2015 13:13:49
   5 / 10
Jim Kurring (un ottimo John C. Reilly), è un poliziotto divorziato che vede nel lavoro un'occasione di riscatto. L'incontro con Claudia gli farà riscoprire il sapore della vita. Peccato che il film non ruoti attorno a questa vicenda (l'unica credibile rispetto alle altre e guarda caso quella che chiude ottimamente il film).
Questa volontà di unire con un pretestuoso intreccio le varie storie, impedisce un corretto sviluppo delle stesse, in certi casi spingendo gli attori a recitare sopra le righe. Vedi Julianne Moore: è la moglie di un malato terminale e lei ha il senso di colpa per averlo ingannato, tradito e sposato solamente per soldi. Piange, sgrana gli occhi e contorce la bocca, ma come può il suo rimorso arrivare allo spettatore se lo sviluppo del suo personaggio è pressoché nullo?
Stesso dicasi per Tom Cruise: venti minuti dedicati alle sue performance da imbonitore. Bella prova, ma assolutamente caricaturale e del tutto avulsa dal resto della trama.
Non parliamo poi di William H. Macy, ex concorrente di un quiz televisivo che si ritrova senza lavoro e si mette l'apparecchio ai denti per conquistare il barista di un pub (?). Ha tanto amore da dare, ma non sa dove metterlo (??) … Ma che modo è?
Direi un film dalle molte suggestioni e dalle poche emozioni, pretenzioso, tra l'inconcludente e il deprimente, che vorrebbe rifarsi al già sopravvalutato "America oggi" di Altman.
Un incomprensibile fiore in locandina.
Un'enigmatica pioggia di rane.
Per cortesia basta.

https://www.youtube.com/watch?v=Js6qK6avSOY&feature=related

15 risposte al commento
Ultima risposta 16/05/2015 11.06.41
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crimal9436  @  23/04/2015 18:18:25
   8 / 10
Divertente e angosciante delirio di coincidenze

s.boffelli2  @  04/03/2015 18:21:14
   10 / 10
"Diciamoci la verità e forse usciremo vivi dal lago di piscia e ***** in cui gli altri affogano!"

Adoro P. T. Anderson, drama movie intenso, coinvolgente, mai noioso e/o banale con un super cast e un'ottima colonna sonora. Consigliato.

marimito  @  06/12/2014 09:28:12
   7½ / 10
Complicatissimo..contorto..a tratti surreale.. Intrecci per nulla banali.. Storie apparentemente sconnesse ma che conservano una base comune, anche solo un piccolissimo, flebile e sconosciuto legame.. Incluso il leit motiv di un'infanzia violata da chi sembra ignorarne il significato.. Lungo, è vero, ma bello.. assolutamente bello!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  18/03/2014 16:12:47
   9 / 10
Piovono rane.
Piovono rane dal cielo a Los Angeles, la città degli angeli.
Piovono rane dal cielo perchè mica è impossibile, è successo, fan**** la spiegazione, è successo.
Piovono rane dal cielo a Los Angeles.
E là sotto a prenderle in testa c'è un poliziotto buono che vede la vita con gli occhi innocenti di un bambino.
C'è una giovane donna distrutta dalle polveri bianche che ha paura di innamorarsi del poliziotto buono.
C'è un anchorman malato di cancro che forse è la causa delle polveri bianche della giovane donna..
C'è un bambino che vorrebbe soltanto esser tale che partecipa al quiz presentato dall'anchorman.
C'è un uomo che non ha più niente ma un tempo fu campione al quiz cui partecipa il bambino.
C'è un ex produttore, anch'esso malato di cancro, che produceva quel quiz cui partecipò l'uomo che ora non ha più niente.
C'è un guru del sesso, macho e cattivo, che si vergogna di esser figlio dell'ex produttore.
Tutti legati a tutti.
Chi più chi meno.
Prima delle rane c'era la pioggia a Los Angeles e l'aria era densa, torbida, quell'aria che anticipa il collasso.
Collasso, la crisi definitiva.
Il collasso della morte, il collasso finale che con l'aiuto del cancro sta portando via Earl e Jimmy.
Il collasso del passato, quello che sta attanagliando il guru Frank ma anche l'ex peccatrice Linda.
Il collasso della pipì che non si riesce a trattenere, forse la ribellione finale di un corpo a una mente che non vuole più quello schifo.
Il collasso della solitudine, quello che colpisce l'ex bimbo prodigio Donnie svegliandolo da sogni inutili.
Il collasso dell'amore, la crisi in vita per eccellenza, il collasso in vita per eccellenza, quello che colpisce il poliziotto Jim e la ragazza dalla vita rovinata Claudia.
Sono tutti lì, in apnea, collassati, vicini a una svolta, di vita o di morte, quello che sia.
( e poi ci sarebbe un film meraviglioso dal ritmo incredibile, dalla scrittura impressionante, capace di fermarsi a riflettere e poi partire con dei virtuosismi pazzeschi, con un montaggio di una perfezione impressionante, con quei piani sequenza negli studi televisivi, con quei personaggi prima seguiti e poi lasciati andare per seguirne un altro, con quegli sfoghi pazzeschi, quelli disperati di Julianne Moore e della magnifica Melora Walters, quello del bambino, quello al bar di un superbo William Macy, lo sfogo di tutti, quello che anticipa o cerca la liberazione dal collasso, e poi c'è lui, un impressionante Cruise, un cattivo che a 14 anni stava da solo vicino alla mamma morente di cancro, e poi ci sono dialoghi da pelle d'oca, quelli del poliziotto e di lei su tutti, e poi c'è la lacrima del presentatore prima di crollare, e poi c'è il bambino nella sua postazione che se ci fate caso dietro ha un muro con un'ala perchè è facile confondere i bambini con gli angeli, e poi c'è una figlia che piange quando vede i titoli di coda del quiz perchè quelli sono anche i titoli di coda del padre, e poi c'è la stessa figlia però che come per vendetta mentre il padre trova la morte lei trova l'amore e poi c'è un infermiere buono, l'unico che non si interseca con gli altri, l'unico che sta lì a sentire storie di dolore ed amore, e quell'infermiere è Philip Seymour Hoffman, non te ne dovevi andare così, con quella tua non recitazione, con quella capacità di portare la vita vera dentro il cinema e invece no, hai portato il cinema dentro la vita vera, con quella morte da gangster movie di terza serie, steso e pieno di droga, ma da gangster movie d'autore, di quelli che vicino il corpo trovano le foto dei figli, non te ne dovevi andar così perchè non ci hai fatto capire se non avevi capito niente della vita o ne avevi capito troppo, e poi c'è un infermiere buono che stà lì dietro, e poi c'è un film che ha così tanta vita dentro da far paura e poi...)

e poi smette di piovere

per poi piovere rane

perchè nella vita ci sono tante cose inspiegabili, tante fatalità, tanti fatti che non riusciamo a comprendere

piovono rane, come nella vita

perchè se piovesse pioggia sarebbe tutto così scontato

così maledettamente banale

Vlad Utosh  @  12/02/2014 16:26:46
   8½ / 10
Magnolia grazie alla perfetta unione tra montaggio, musica, e alla magnifica interpretazione degli attori, ci regala momenti memorabili; in certi punti una vera escalation di emozioni.
Un intreccio di storie riuscito che mantiene sempre grande interesse… in barba all'alto minutaggio.

TheLegend  @  18/11/2013 00:39:23
   8 / 10
Ambizioso ma riuscito.

TonyStark  @  14/10/2013 23:08:10
   8 / 10
Paul thomas anderson ispirato dal suo maestro Altman (vedi Shortcut - america oggi) ci propone una grandissimo film, considerando anche la giovane età del regista quando lo ha diretto. Storia e regia coinvolgenti anche se la durata è un pò eccessiva, ottime le performance degli attori tra le quali svetta quella di Tom Cruise.

7219415  @  15/08/2013 02:14:56
   7 / 10
Eccessivamente lungo! a tratti mi ha annoiato

Woodman  @  31/07/2013 10:00:33
   9½ / 10
Il grande racconto corale di Paul Thomas Anderson, regista assolutamente grande, che attinge ai lavori di Altman e si incorona suo erede.
Un grande spettacolo di grande cinema.
Rimandando ai temi biblici e domandandosi quali fatali coincidenze determinano il destino dell'uomo (l'incipit è un gioiello), il giovane regista offre una galleria di storie assolutamente intriganti e commoventi, ben orchestrate e intrecciate fra loro, mentre imperversano strani cambiamenti nelle vite degli sfortunatissimo (!) e l'insistente, epocale, magnifica colonna sonora di Jon Brion scandisce l'inesorabile trascorrere del tempo, apre le porte al cuore della magnolia, espresso oltre che nel finale e nella famosissima pioggia di rane, anche nella mirabile scena di "Wise up". Un cuore che palpita pregno di amori inconfessati, perduti, disperati. Attorno ad esso, i petali del fiore, come tante esistenze intangibili eppure vicinissime, si alternano ad accorte indagini sino a raggiungere un apice di malinconia potentissima.
Perchè del resto "Magnolia" è un film potente. Un'opera monumentale ricchissima, capace di coniugare analisi psicologica (alcuni punti davvero sono di impressionante profondità e credibilità) e ricerca stilistico-figurativa. In sintesi, la regia è perfetta.
E gli attori? Un nutrito ensemble da pelle d'oca. Julianne Moore mozzafiato (oltre che nella scena in farmacia è straordinaria anche nello studio dell'avvocato e nel congedo all'infermiere Phil). Tom Cruise indiscutibilmente bravo. Menzione anche per Baker Hall, un attore magnetico e dolente. Notevole anche Robards nel suo ultimissimo ruolo cinematografico. E gli altri? Il solo menzionare quel grandioso attore che è William H. Macy dovrebbe essere sufficiente. Tutti bravissimi, brillanti.
Indispensabile (nonchè fonte di grande ispirazione per P.T.A.) la musica di Brion e Aimee Mann, che con "Save me" non solo ci offre una delle più belle canzoni per il cinema mai ascoltate, ma anche una delle più belle ballate pop degli anni 90. Seguire poi i titoli scorrere sino all'ultimissima riga fa sembrare il tutto una poesia narrata per note. Un film che non meritava un così riduttivo commento, un film indescrivibile che raggiunge molti picchi di perfezione, un capolavoro. Un (quasi) classico.

Matteoxr6  @  02/06/2013 20:51:12
   9 / 10
Anche se la trama in sé non è certo delle più avvincenti, questo film è un capolavoro.
Pellicola dalle mille sfumature, con diversi piani di lettura, diventa una metafora complessa e per certi versi criptica.
Tecnicamente eccellente e un cast in gran forma.

-Uskebasi-  @  02/06/2013 17:32:46
   9½ / 10
Ormai dovresti sapere che non finirà. No, non finirà. Non finirà, finché non impari la lezione...

Maestoso. Mastodontico colosso scolpito da Anderson.

"So che sembra pazzesco e che io faccia la figura dello stupido come se stessi girando la scena di un film dove il vecchio morente cerca il figlio ma, mi creda, siamo in quella scena. Ora siamo in quella scena. Io credo che mettano queste scene nei film perché corrispondono alla verità. Capisce? Perché succedono veramente, e lei mi deve credere perché sta accadendo qui, in questa casa.
Questa è la scena del film dove lei mi viene ad aiutare."

I film possono essere lo specchio della vita, talvota non sono credibili, succedono cose strane, eppure anche nel suo riflesso accadono. Coincidenze, destino, poco importa. Ogni individuo la vede a modo suo, ognuno diverso dall'altro, ma tra le miliardi di differenze c'è una cosa che accomuna tutti: la morte. Arriva il momento in cui la vita ti presenta il conto, il più importante dell'esistenza, l'ultimo, e se riesci ad affrontarlo senza massacrarti l'anima ce l'hai fatta. Tutti gli errori commessi vengono a galla trascinando con loro dolore e rimpianti. La ricerca della redenzione, del perdono, per morire felici. La speranza per rialzarsi e vivere.
E' più difficile odiare un padre, o non amarlo?
"Non andartene figlio di puttàna. Non andartene!"

Anderson più che un regista è un maestro d'orchestra che accompagna costantemente i personaggi per mano, sfumando la melodia con le loro emozioni. Camera che si allontana e si avvicina a un cast stellare, capeggiato a sorpresa da un Tom Cruise immenso, senza se e senza ma, un grandissimo attore. L'intreccio di vite tormentate, tutto in una bagnata sera, 3 ore di film, praticamente in tempo reale, dove c'è dentro tutto. Se questo non è un capolavoro, la parola stessa perde importanza e significato, e non dovremmo più trovarla nei dizionari.

Prepara una lista di tutto quello che ti serve prima di dare l'addio a tutto perché, non finirà. No, non finirà. Non finirà finché non impari la lezione.
Non finirà. Finché non impari la lezione. No, non finirà...
Perciò, arrenditi.

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Paolo70  @  26/05/2013 12:04:36
   7½ / 10
Film drammatico in cui si intrecciano diverse vicende familiari. Basato sui sentimenti, significativo e delle scene che fanno pensare e riflettere. La scena surreale delle pioggia di rane. Film da vedere anche se è un pò troppo lungo, il finale risulta più scorrevole rispetto all'inizio. Buone interpretazioni da parte dei protagonisti.

Federico  @  19/03/2013 15:44:18
   9½ / 10
un film che rimane dentro anche a distanza di anni. Forse perchè costringe a guardarsi dentro.
Una colonna sonora memorabile.

Lucignolo90  @  08/03/2013 11:59:13
   9 / 10
Media del 7,9? Ma scherziamo o cosa?

Uno dei migliori film degli anni 90. PTA é un maestro nel far recitare gli attori, basta vedere Tom Cruise alla miglior prova della carriera...ben piú talentuoso qui rispetto ad Eyes Wide Shut dello stesso anno....diretto da Kubrick, mica un fesso Qualunque.

Scene come la sequenza iniziale e quella delle rane meritano di entrare nella storia recente del cinema

Ciaby  @  04/11/2012 13:29:28
   7½ / 10
Mi ero dimenticato di votarlo.

Un bel film: ambizioso e coinvolgente, nonostante la sua lunghezza. Tecnicamente, è un orgasmo, dal lato narrativo è un film che sa essere agro, divertente, dolce, tenero e cupo insieme e che regge bene, fino al finale, riuscitissimo, ma che non toglie una certa sensazione di inconcludezza, che lascia un po' l'impressione di un'operazione fine a sé stessa.
Comunque, mi è piaciuto .

C.Spaulding  @  07/08/2012 11:56:03
   6 / 10
Film sufficiente ma niente di che. Sicuramente è una pellicola ben girata e ben recitata con un cast di tutto rispetto ma la storia non mi ha entusiasmato molto anzi in alcuni punti annoia da morire....poi è troppo lungo se fosse durato di meno l'avrei apprezzato di più. Comunque il sei lo prende.....si può vedere dai !!!

kako  @  22/07/2012 20:26:15
   8½ / 10
forse poteva essere un pochino più corto, ma nel complesso la lunghezza non pesa perchè siamo di fronte a un bellissimo film, originale, diretto molto bene, con una sceneggiatura solida e dei bei personaggi, ben caratterizzati e ben interpretati (Tom Cruise sorprendentemente bravo!). Una serie di storie interessanti a volte crude e realistiche a volte poetiche, il tutto ottimamente confezionati. Mi aggrego anche io all'elogio della stupenda scena della pioggia di rane.

Crazymo  @  14/05/2012 02:00:01
   9 / 10
Film semplicemente stupendo, una poesia narrata con un ritmo eccezionale, non facendo pesare minimamente le tre ore. Grandissime le prove attoriali, rese immortali da una bellissima sceneggiatura. Tutti dovrebbero vederlo... Capolavoro!

Invia una mail all'autore del commento DjAlan78  @  18/04/2012 09:11:34
   8½ / 10
Che sceneggiatura, che prova d'attori. Magnifique!

elmoro87  @  25/02/2012 10:24:28
   4½ / 10
C'è poco da dire, non l'ho apprezzato minimamente, non mi è entrato dentro e nel vederlo mi sono annoiato da morire.. Non ho trovato interessante neanche per un secondo quello che questo film voleva dire e sono voluto arrivare forzatamente alla fine per scoprire consa contenesse in realtà... Delusione completa! Tre ore di questi contenuti li ho ritenuti eccessivamente eccessivi, alla fine non ne potevo più... Per quanto mi riguarda è un film con qualche motivo di attenzione, ma che a lungo andare non ha molto da dire...

eldar86  @  29/01/2012 00:33:30
   8 / 10
Un bellissimo film sugli intrecci della vita.
Secondo il mio modo di vedere ha il difetto di essere un po' troppo lungo. Le scene con Tom Cruise (seppur bravissimo) mi hanno dato l'impressione di essere un po' estrenee al film. Altro difetto secondo me sono le mancate scene sul "bambino rapper" (per intenderci) che sono state brutalmente tagliate (si intravedono nei contenuti speciali del film) e creano il risultato di far sembrare un bellissimo personaggio un po' calato dall'alto e "improvvisato".
Per il resto è un film molto curato con un trovata particolarissima e irreale

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER che innesca il profondo cambiamento di tutti i personaggi e che viene immessa in una sceneggiatura che vuole essere iper realistica. Molto intenso in tutte le scene e con tutti i personaggi. Peccato la lentezza, che vuole sottolinearne l'emozione, ma che ne rallenta un po' troppo il ritmo.
Rimane comunque un film da vedere assolutamente, secondo me.

franky83  @  22/01/2012 12:30:50
   6½ / 10
L'ho spezzato in 3 parti per vederlo,ci sarà un motivo....comunque la sufficienza la merita

gantz88  @  14/12/2011 09:41:44
   9½ / 10
film ke intreccia varie storie una più bella dell'altra sceneggiatura perfetta con u tom cruise fantastico finale con fenomeno reale dove in rari casi succede(documentatevi)

gemellino86  @  13/12/2011 13:25:45
   8½ / 10
Davvero un bel dramma sentimentale ma la durata eccessiva lo penalizza un po'. Finalmente vedo Cruise recitare bene (come in "Vanilla Sky") e c'è da notare una brava Moore. Fa riflettere su diversi temi attuali. Un film da vedere soprattutto per i romantici.

iokanaan  @  13/12/2011 06:15:10
   8 / 10
il senso di questo film e' che ci vuole una pioggia di rane per scuotere la gente. c'e' gente che non farebbe niente se non con una pistola puntate alla testa.... una bella piaga, una precipitazione di rospi.... un evento che unisca un mondo intero, un universo, una strada, un quartiere. o cantare tutti la stessa canzone in quel momento, un miracolo e' un idea e una coincidenza che fa ridere. Ho sempre associato questo film a Vanilla Sky, visto nello stesso periodo.
una bella sveglia, spalancare gli occhi. non potremmo essere che qui e ora. e se l'umanita' non finisce con un piagnisteo finira' con una risata, libera nos domine, fate giocare i bambini e amatevi senza condizioni

PignaSystem  @  30/10/2011 17:31:26
   7½ / 10
Film con molto Altman nelle vene che descrive varie storie bellissime con un ritmo invidiabile ed una prova d'attori non comune.

alan  @  30/04/2011 18:05:29
   7 / 10
Un film che, man mano che prosegue e dipana il suo ambizioso coacervo di variegata umanità, si accartoccia su sé stesso e non riesce ad esprimere appieno le sue infinite potenzialità.
Bello, non eccezionale, per vari motivi: le interpretazioni, talvolta convincenti (Cruise), talvolta deludenti (Moore);
le storie raccontate, non tutte allo stesso livello;
infine lo sviluppo, che confluisce in una maestosa scena che investe tutti i personaggi e li cambia irreversibilmente

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ma lascia l'amaro in bocca perché non tutto è stato intrecciato a dovere.
Il classico film a cui sarebbe bastato qualche accorgimento qua e là per diventare un capolavoro

la_gradisca  @  02/04/2011 20:50:51
   10 / 10
Un drama movie coi fiocchi.
Una sfilata di attori straordinari e una colonna sonora impreziosita dai Supertramp.
Storie lontane e apparentemente non collegate tra loro che si intrecciano e scaturiscono una ventata di ribellione e rivincita.

Oskarsson88  @  29/03/2011 13:45:51
   7½ / 10
intreccioso e dinamico film su storie di vita al di fuori dal normale, ma... che possono succedere. consigliato!

david briar  @  15/01/2011 20:57:20
   9 / 10
Riuscitissimo film corale , riesce nella colossale impresa di non annoiare lo spettatore per tre ore di durata.

Il ritmo è sempre incalzante , veloce e coinvolgente , ben scandito da un'onnipresente colonna sonora , davvero efficace , particolarmente memorabile per quanto riguarda la musica è il pezzo dove tutti cantano "Wise up" . Le note accompagnano la vicenda con costanza , tanto che pare di vedere un musical , fino al crescendo finale.

La regia e la sceneggiature di Anderson sono straordinarie : ogni inquadratura ha un preciso motivo , niente è messo là per caso , e basta guardare qualche sequenza per notare tutto l'impegno e la passione che l'autore ha messo in quest'ambiziosissimo progetto.

L'unico difetto è che nelle ultimissime scene non è del tutto chiaro e credibile nel chiudere il cerchio aperto nell'interessante inizio con tanto entusiamo.

Il cast è senza dubbio efficiente , nota di merito per un intenso e bravissimo Tom Cruise e per il toccante John C. Reilly . Fra gli altri ci sono poi un discreto Philip Seyour Hoffman e una Julianne Moore che non riesce ad essere del tutto convicente nelle scene fortemente drammatiche , ma offre comunque una prova sufficiente.

La fotografia e gli altri aspetti tecnici sono tutti buoni , spiccano , come ho già detto sopra , le ottime inquadrature del regista.

"Magnolia" , infine , è uno splendido affresco sociale , che tratta di pentimento , redenzione , giustizia e da anche un immagine particolarmente negativa della Tv e dei genitori , che sfruttano i bambini per il successo , come fenomeni.
E' un film sull'uomo , sulla vita e sulla morte , un cult , ritaglierà il suo posto nella storia del cinema .
Quasi un capolavoro.

Manu90  @  03/01/2011 15:00:05
   7 / 10
Un bel film, ma a mio avviso eccessivamente lungo. Peccato, perchè fosse durato di meno (tipo mezzora in meno) probabilmente non mi avrebbe annoiato alla fine. Il Petroliere gli è una spanna sopra a mio avviso.
Ciò che mi piace nei film di Anderson è la colonna sonora, che cresce sempre di più man mano che la situazione si fa sempre più concitata.

Lory_noir  @  03/01/2011 12:33:51
   5½ / 10
Non mi ha soddisfatto. Ho avuto difficoltà a seguire le troppe storie anche per la lunghezza del film. La pioggia di rane è stata, a mio parere, un deus ex machina un è pò troppo azzardato.

paride_86  @  05/11/2010 19:16:29
   7 / 10
Denso e lungo intreccio di storie, "Magnolia" si propone eplicitamente come un affresco sociale dell'America di oggi. C'è, appunto, chi vive il sogno americano, chi lo insegue, chi lo ha già perduto...
I temi ricorrenti sono il cancro e gli abusi tra persone, anche se a diversi livelli.
Sicuramente un film intelligente, pur se non mio ha appassionato più di tanto.
Ottimi gli attori, soprattutto Julianne Moore.

Eratostene  @  07/08/2010 18:57:44
   6½ / 10
bè..per quel che insegna il film merita tanto. La prima ora è decisamente da applausi con un ritmo incalzante e un susseguirsi di interessanti personaggi. Il film è un intrecciarsi di storie che però a mio avviso nell'ultima parte si è andato dilungando troppo, cercando di smuovere assolutamente l'animo dello spettatore. La grande durata non pesa tantissimo. Da segnalarforse la migliore prova della carrirera di Tom Cruise, il cui personaggio risulta essere il più riuscito in assoluto.

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Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  14/07/2010 00:31:34
   7½ / 10
Si tratta di un film complesso e monumentale. Per l'intera prima ora il ritmo è incalzante e, vista la quantità di protagonisti, si passa continuamente da una storia all'altra, aspettandosi da un momento all'altro che il regista ci mostri dove vuole andare a parare. Poi le storie iniziano a intrecciarsi davvero, anche se non tutte hanno la stessa intensità. Passata un'altra ora si comincia a desiderare di vedere la fine (e infatti 3 ore secondo me sono un po'troppe). La canzone cantata da tutti e la pioggia di rane mi lasciano un po'così, ma va bene lo stesso. Ho apprezzato su tutti Philip Seymour Hoffman (e forse Cruise che, però, da lì in avanti ha sempre riproposto la stessa faccia drammatica). Alla fine resta un film che affronta molti temi. Personalmente ho trovato che il più importante sia quello del perdono, verso gli altri e verso sè stessi. Peccato che alcune storie restino un po'troppo a metà. E, tra l'altro, se l'incipit preparava lo spettatore a chissà quale incredibile coincidenza finale, giunti ai titoli di coda non ci si potrà dire così soddisfatti.

sestogrado  @  19/06/2010 14:58:06
   6 / 10
lunghissimo mosaico cinematografico, talvolta noioso ma con buoni spunti. ho apprezzato molto l'interpretazione di Tom Cruise, per carità sempre la stessa mimica facciale, sempre inespressivo, però convincente nel suo crollo psicologico. mi è piaciuta molto anche Julian Moore, con la sua incazzatura facile da psicopatica. il film per il resto è di una noia mortale, anche col diluvio di rane

Invia una mail all'autore del commento s0usuke  @  10/04/2010 15:25:51
   7 / 10
Anderson racconta ma soprattutto spiega e dimostra l'amore in tutte le sue sfaccettature. Clamorosa la scena della pioggia delle rane... figurativamente eccezionale. Dal cast artistico spiccano sicuramente Julianne Moore e soprattutto Cruise.

topsecret  @  20/02/2010 17:43:56
   6½ / 10
La storia del sub ritrovato in un bosco in fiamme la conoscevo già ma mi sono sempre chiesto da dove provenisse, così pure la scena della pioggia di rane.
Il film è interessante e ben diretto, il ritmo però non sempre è fluido e specialmente dopo la seconda ora, la pellicola mi è sembrata un po' stucchevole.
Nonostante questo, le interpretazioni di un cast convincente, la caratterizzazione dei personaggi che si intersecano tra loro in una girandola di emozioni forti e la buona struttura dei dialoghi mi portano a valutare questo lavoro di Anderson positivamente, senza grosse pecche.

Cianopanza  @  07/02/2010 14:15:30
   7½ / 10
Uno dei film da vedere del decennio 90.
Ottima prova di tutti gli attori, bello e originale l'intreccio...
Catarsi nel finale biblico :)
Pecca di un eccessivo dilungarsi dei tempo, cosa che contribuisce
notevolmente al pathos e all'emozione nella prima visione, ma
tende a stancare nelle sucessive.
Per questo non ho dato un punteggio oltre al 7 1/2.
Il che per me vuol dire comunque consigliatissimo!

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  21/01/2010 20:44:30
   8 / 10
Inizio col dire che Magnolia è un film fatto molto bene,il migliore dei primi 3 di Anderson. Riesce ad emozionare in più punti grazie ad una regia che in 3 ore non fa mai sentire la pesantezza di questo film coale,difficile da gestire data la complessità di tutti i personaggi.
Anderson fa un lavoro egregio sotto questo punto di vista,aiutato da un cast che è riduttivo dire meraviglioso.

Poi Magnolia si perde in più punti,a causa di una trama scontata in più punti e forse troppo buonista. Peccato. Un bel film imperfetto.

Come detto il cast conta ua Moore brava come sempre,Hall elegante come sempre,Hoffman emozionante come sempre e altri attori feticcio di Anderson che fanno ottime interpretazioni.
Chi veramente mi ha colpito è stato Cruise,non avrei mai pensato che sarebbe riuscito ad emozionarmi.


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Finale abbastanza piatto e scontato,un pò deludente.
Comunque se questo film di 3 ore vi annoia lasciate perdere ogni film dalla durata successiva ai 70 minuti.

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Ultima risposta 27/08/2018 19.33.00
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cippilippo  @  18/01/2010 21:52:51
   5½ / 10
Questo ritengo che sia uno di quei film che meritano l'appellatvo di "film non per tutti"!..Molto particolare...lo testimonia anche l'eterogeneità dei voti....

L'inizio a parer mio è strepitoso!..alcune scene sono in effetti difficili da dimenticare e Cruise è effettivamente in gran forma..non mi è piaciuta invece la Moore, ma non sono un suo grande fan...

Ma nel complesso per me è "così così"...l'ho trovato un pò troppo confusionario ed eccessivamente lungo....esegerato direi, un pò in tutti i sensi!

gandyovo  @  11/01/2010 18:31:50
   9 / 10
vedo che i commenti sono discordanti. a me il film è sembrato ottimo.

Nikilo  @  11/12/2009 23:29:16
   4½ / 10
Sono partito con tutti i buoni presupposti, e speravo davvero di vedere un signor film, ma invece...
Mi è sembrato tutto fine a se stesso.
Troppo lungo, è troppo difficile da seguire nella sua durata ( tanto che, a circa 2 ore ho sospeso la visione ); pare essere una lunga puntata di qualche soap opera, con la sola differenza che invece di durare 30, 40 minuti, ne dura 180.
Sinceramente mi ha lasciato ben poco, salvo il buon inizio, il resto non mi ha proprio convinto e quindi sono costretto, per coerenza personale, a dare un voto assai negativo.
La sua lunqhezza non gioca proprio a suo vantaggio, perchè invece di far cogliere tutti i particolari di cui il regista a meticolosamente curato, avviene l'esatto opposto, lo spettatore al quanto annoiato, non è più interessato a seguire la storia, ma sta aspettando solo l'arrivo dei titoli di coda, per porre fine a tale supplizio.
È vero, ci sono delle buone interpretazioni, persino quella ciofeca di Tom Cruise, non mi è dispiaciuta, temo però che sia l'unico aspetto positivo di questa pellicola. Diciamoci le cose come stanno: il regista si è fatto prendere decisamente la mano, e ha voluto perciò strafare, ha voluto conferire a Magnolia, quella nota di racconto melodrammatico, e moralistico, cercando di puntare il dito contro a una società americana malata, ma poi tutto ciò, gli si è ritorto contro; ha voluto insistere fino all'esaperazione i temi trattati, tanto da portare all'irritazione e non alla riflessione. Ecco un'altra pellicola che cerca di tacciarsi per un capolavoro. Verso la parte finale, sembra esserci un leggero miglioramento, ma ora mai, è tardi, e c'è ben poco da salvare, quel che è fatto, è fatto, e alla fine quella bella maschera, si disintegra, e Magnolia si rivela per ciò che veramente è: un mattone colossale.
Mi sento in dovere, di avvertirvi, e il mio consiglio è: non vi fate abbagliare dall'alta media di questa pellicola, ho letto ben poca oggettività nei precedenti commenti, non è un capolavoro!

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Ultima risposta 29/09/2012 22.19.23
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Invia una mail all'autore del commento INAMOTO89  @  17/11/2009 22:46:27
   7½ / 10
MI piange il cuore dare un voto relativamente basso a questo film....perche' secondo me cè mancato pochissimo affinche' fosse 1 capolavoro.
L'inizio è stupendo, e le coincidenze narrate fanno gia' capire che sara' 1 film che ti terra' incollato allo schermo,,,peccato che poi questi fatti narrati centrino relativamente poco col resto della storie ( o meglio delle storie ) dato ke solo alcune delle 9 vicende proposte poi si intrecciano effettivamente.
La durata incredibilmente non si sente, ma dispiace che in 3 ore di film molte cose siano state buttate 1 po li a caso senza essere approfondite....ad esempio quando il poliziotto entra in casa della donna di colore e il bambino fa la filastrocca....bho mi è sembrata inutile ai fini del racconto,anche la storia di stanley non centra molto col resto delle vicende...peccato perche nel film ci sono momenti estremamente toccanti dal punto di vista emotivo ..2 scene su tutte :

1- quando tutti i protagonisti cantano wise up
2- quando i farmacisti dubitano nel vendere gli psicofarmaci alla ragazza

Un altra cosa che mi ha parzialmente deluso è il finale....troppo ottimista...se fosse finito in tragedia sarebbe stato uno dei film + belli di sempre....cè da dire che pero' quest'idea del lieto fine mha spiazzato, infatti mi aspettavo che

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IN conclusione è sicuramente 1 bel film, ma data la durata si potevano sviluppare meglio alcuni aspetti e soprattutto il finale doveva essere + tragico, ma questo è 1 mio modesto punto di vista :)

Gruppo COLLABORATORI julian  @  07/10/2009 00:10:54
   7½ / 10
Ed ecco il film ostico del mese.
Indeciso tra una valutazione completamente positiva e una smontatrice come quella di Ultraviolence con il quale mi trovo, in parte, d'accordo.
Il voto però è 7 e mezzo perchè, cmq lo si prenda, è un film che ha tantissimi livelli di lettura: non mi ha emozianato granchè nè fatto passare momenti sensazionali come invece ci sono riusciti i capolavori del mio caro Inarritu (a cui qualcuno ha voluto paragonare Magnolia), eppure lascia da pensare, e molto, dopo la visione.
Il tema su cui vuole incentrare la vicenda, la casualità, Anderson ce lo sbatte davanti fin dai primi fotogrammi, con la presentazione dei tre bizzarri casi di omicidio (chissà poi se sono storie vere quelle...).
Questa è l'interpretazione forzatamente imposta dalla regia che vuole il collegamento dei nove personaggi voluto o studiato dall'accidente, dalla coincidenza; ma questo, è facile accorgersene, è un film fatto di personaggi non di situazioni:
9 soggetti presi, appunto, a caso, anche se legati tra loro da qualche piccolo particolare, a rappresentare l'esemplare uomo. Sono 9 exempla di ciò che noi tutti siamo: vita costretta, rinchiusa, incasellata in una forma da cui nessuno, mai, potrà staccarci; noi stessi, volendo, non potremmo mai liberarcene e se ci riuscissimo ci ritroveremmo dispersi e riapproderemmo cmq ad essa.
La dinamicità della vita porta l'uomo a scalpitare nell'angusto spazio al'interno del quale essa è stata, volontariamente o involontariamente, racchiusa.
Questa lettura pirandelliana scaturisce specialmente da alcuni episodi ma la si può riapplicare comodamente anche agli altri:
Frank (un istrionico Tom Cruise poche volte così bravo) si è creato da solo la maschera del rimorchiatore per far fronte all'infelicità derivata da un cattivo genitore; Donnie (William H. Macy, altro grandissimo attore da tenere in considerazione) e Stanley (il bimbo prodigio) sono entrambi vincolati al programma "Cosa sanno i bambini ?" ma il primo capisce che all'infuori di quello spazio non è più nessuno, il secondo vuole scioccamente sfuggirgli per non ridursi a semplice etichetta pubblicitaria; stessa sorte tocca a Jimmy Gator, il presentatore, impeccabile uomo di spettacolo fuori, ma pessimo uomo di famiglia dentro; per Linda le conseguenze della forma da moglie infedele che ha assunto sono più tragiche, perchè la vita che ancora si muove al suo interno la porta a cambiare amori e affetti quando è troppo tardi.
Un altro manipolo di personaggi è imbevuto di Svevo: si pensi ancora a Donnie o a Jim per il quale la maschera di inflessibile poliziotto viene a sciogliersi davanti a una donna a causa della sua reale indole bonaria e ingenua. Il classico inetto inesperto di vita.
Una storia così poliedrica viene a corrompersi però con una regia troppo patetica, invadente, pronta dietro ogni angolo a tendere agguati con le cipolle, con momenti corali che vorrebbero essere lirici ma diventano imbarazzanti (e qui appunto mi ricollego con quanto affermato da Ultraviolence).
La pioggia di rane, infine, spazza via tutto. E' un evento biblico, un intervento divino o del caso, che poi a seconda di come si concepisce il cosmo è la stessa cosa. Un avvenimento sconcertante che tutti sono troppo occupati per notare, un prodigio che riporta la calma su cuori e menti.
Magnolia, credo, verrà ricordato per questo. E' l'ultima ottima carta giocata da Anderson, per il resto posso solo dire che, scusate se cito sempre loro, Inarritu e Almodovar avrebbero fatto di un soggetto simile un capolavoro.

outsider  @  03/10/2009 13:34:59
   8 / 10
Un bel film che diventa lungo.
Musica dei Supertramp ed un Cruise alternativo fantastico.

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Ultima risposta 10/05/2011 18.44.56
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Invia una mail all'autore del commento Aletheprince  @  12/09/2009 00:17:50
   6½ / 10
Con un impianto mastodontico ed una presunzione da "summa melodrammatica", l'opera di Paul Thomas Anderson si crogiola dietro ad un melenso intreccio tragico dove, a dominare contesti di miseria e di rimpianto morale per le tristi azioni umane, si erge il "caso" quale sovrano indisturbato, che si fa beffe di tutto e di tutti, anche della desolazione e del dolore transeunte. In questo ipocrita zibaldone di drammi generazionali, restano le recitazioni sopra la media degli interpreti, queste davvero ottime, che da sole sorreggono i cardini di un film davvero poca cosa quanto alla trama ed ai significati profondi della stessa. Male le musiche, davvero abusate; brillante invece la sceneggiatura, che regala comunque una visione godibile, per quanto tre ore sul groppone non siano così facilmente assimilabili...

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  30/08/2009 21:47:02
   4 / 10
Un piagnisteo di tre ore insopportabile. Una parata di situazioni familiari ultra-patetiche, che Paul Thomas Anderson vorrebbe propinarci in una veste accattivante attraverso l’(ab)uso della narrazione a intreccio (molto in voga negli ultimi anni), ma che ad un occhio attento si disvelano in tutta la loro banalità. Peggio dell’Inarritu di “21 Grammi” e dell’Arriaga di “The Burning Plain” (peraltro sceneggiatore del regista messicano): “Magnolia” si configura come un’esaltazione dei ruoli familiari nel contesto di canovacci deprimenti e melodrammatici, aggravati dall’incombenza di un Caso che –“incredibile dictu”- si trasmuta in una Divina Provvidenza manzoniana, con tanto di citazione biblica annessa. Il momento più basso però è quello della canzonetta corale, nel quale il “patetismo” di cui è permeata tutta la pellicola raggiunge la sua acmè: sorta di apoteosi della s****, dove la lagna del singolo si amplifica nella sintonia e nella sinergia con tutti i personaggi della messinscena.
Da salvare soltanto la regia e il montaggio, che perlomeno rendono scorrevole la visione.

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Ultima risposta 21/09/2009 19.52.09
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DiReCtOr  @  07/08/2009 05:51:39
   9½ / 10
Aspetti ansiosamente che tutto abbia un senso e finalmente....

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axel90  @  20/06/2009 20:32:07
   9½ / 10
"Succede" che a volte ci si presenti davanti un film bello, che ci rimane nel cuore e nella mente. "Magnolia" è quel tipo di film: intenso, potente e melodico come una poesia. Un film colmo di emozioni e sentimenti, di personaggi a volte buffi a volte tanto reali da apparire uguali a noi. Tre ore (che sfortunatamente sono tante e si sentono un pò pesare sullo spettatatore) di puro cinema, fatto per coinvolgere ed emozionare, senza mai scadere nello smelievole e nel romanticismo assoluto. Una sceneggiatura magnifica, perfetta e concisa, schietta e volgare, ma così tagliente e penetrante da risultare vera. Perfetti i personaggi (tra cui spiccano Tom Cruise e Julianne Moore decisamente fantastici). Trama sviluppata come un puzzle di storie scollegate tra loro che alla fine sembrano trovare un intreccio perfetto. Menzione a parte per il finale strano ma pieno di simboli e significati.

Come già detto nei primi minuti ci sono cose che sono lasciate al caso, al destino. Ci sono cose che non si spiegano. La "Tempesta" finale, infatti non si spiega. Avviene così, senza che nessuno sappia dargli una spiegazione , perchè in effetti nessuno ne conosce il significato. Forse perchè la vita stessa è piena di cose senza senso. Cose che "succedono".

Solo una parola: capolavoro.

McLovin  @  22/04/2009 16:58:48
   10 / 10
Una via della San Fernando Valley (Los Angeles), il Magnolia Boulevard, funge da raccordo per diverse storie. Tutte ruotano intorno ai due vecchi Philip Baker Hall e Jason Robards, entrambi malati di cancro, entrambi vivono nel rimorso per aver rotto i rapporti con i figli Melora Walters e Tom Cruise. Poi c'è il piccolo genio dei quiz televisivi trattato come un fenomeno da circo dal padre e l'ormai anziano ex genio dei quiz Donnie Smith, perdutamente innamorato di un barista. Il finale è sorprendente ed è già entrato nella storia del cinema.
Molti hanno giustamente accostato questo film ad America Oggi di Altman. di questo capolavoro Magnolia mantiene la struttura corale e l'apocalittico finale. Come tutti gli altri film del giovane Paul Thomas Anderson il rapporto padre-figlio è al centro del racconto; ma anche la malattia, la società e la televisione sono argomenti che il giovane regista affronta con un coraggio e un'ambizione sorprendenti per un trentenne. La musica sempre in primo piano a scandire le varie fasi di una vicenda che man mano che procede sprofonda sempre di più nel dramma.
Capolavoro.

Invia una mail all'autore del commento Clint Eastwood  @  22/04/2009 12:39:27
   8 / 10
Magnifico !!! E a pensare che mi sono scordato che Cruise fosse nominato agli Academy come miglior attore ... ha dato una prova geniale, specialemente nel penultimo atto.

Il ritmo del film va via via crescendo fino ad arrivare ai 3/4 della durata e diventa un pochettino pesante, momento in cui lo spettatore aspetta da più di 2 ore la grande svolta di tutti i personaggi l'intensità cala fino alla pioggia "speciale".

Ho trovato la scena del canto di tutto il cast fuori luogo, forse il regista voleva prendere una pausa ...

Rivisto per la seconda volta, confermo che è un film magnifico e da non perdere, nonostante la sua durata di 3 orette.

Secondo me questa pellicola del grande P.T. Anderson darà, cinque anni dopo come spunto, lo schema al premiato con oscar Crash - Contatto Fisico, avendo somiglianze base come la musica, vari monologhi, storie intrecciate e altro.

Wark0  @  14/04/2009 03:46:36
   4 / 10
lungo, noioso e senza senso.

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Ultima risposta 10/01/2011 18.02.55
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tabularasa  @  12/03/2009 22:36:57
   7½ / 10
bello l'inizio e la fine con le rane.sebbene lungo devo dire che non ti annoia nonostante ci siano svariate storie da seguire che corrispondo a varie sfaccettature della vita.d'altronde con l'ottimo cast non poteva ridursi ad un pessimo film.

Dan of the KOB  @  11/03/2009 18:19:34
   9 / 10
Bellissimo affresco dei mali della società moderna diretto dal bravissimo Anderson (regista che adoro sotto tutti i punti di vista)!
La solitudine, l’incomunicabilità, la diversità, l’impossibilità di vivere viste attraverso gli occhi dei vari personaggi (un cast fantastico in stato di grazia, tutti semplicemente perfetti) e le loro storie che in diversi casi si intrecciano addirittura!
Due scene entrano di diritto nella storia del cinema : il momento in cui tutti i protagonisti cantano contemporaneamente Wise Up e la pioggia apocalittica finale, dopo la quale tutto sembra tornare alla normalità, tutto viene purificato!
Semplicemente splendido!

85sarina  @  09/03/2009 00:48:11
   5 / 10
l'unico film che mi ha fatto uscire dalla sala alla fine del primo tempo..ed è stata una liberazione, di una noia mortale, sono passati anni e ancora me lo ricordo!

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Ultima risposta 10/03/2009 20.23.18
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  23/02/2009 21:42:17
   8½ / 10
Una massa di emozioni, un’esplosione di sensazioni, un capolavoro senza difetti.
Da rimanere a bocca aperta, non riesci a distaccarti dallo schermo.
Un film di perizia tecnica e sebbene la trama non sembra regalare novità, durante la visione si assapora un’infinità di stupore ed estatica botta di vita.
Ottimi il cast, le luci, le musiche, la regia e soprattutto il montaggio, che riesce a formare un ritmo solidissimo e veloce, ma allo stesso tempo lineare e connesso.
Quando le tre ore non si sentono.

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Cardablasco  @  15/02/2009 02:39:34
   6½ / 10
Il messaggio del film non è male,ottimo l'inizio con la spiegazione dei casi della vita,ma dura troppo,troppe scene secondo me sono fini a se stesse,con 2 ore di film secondo me sarebbe stato piu' apprezzato 3 ore per quello che accade sono troppe,troppe parti morte secondo me,gli attori sono stati molto bravi

everyray  @  23/01/2009 13:58:55
   9½ / 10
Bellissimo e intenso mosaico d'infelicità e di personaggi legati tra loro e che devono fare i conti con la rabbia,il senso di colpa,la solitudine ed il perdono,il tutto impreziosito da casualità ed eventi biblici con interpretazioni straordinarie ed un cast di prim'ordine!
Un film lungo e intenso con una colonna sonora che è parte integrante della storia a tal punto che sono i protagonisti stessi a cantarla in una delle scene del film!!LO CONSIGLIO VIVAMENTE!!

Drugo.91  @  04/01/2009 18:54:11
   7½ / 10
il film è bello ma...le rane?...

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Ultima risposta 17/05/2009 11.13.11
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buzzy73  @  20/12/2008 13:41:05
   4 / 10
vado controcorrente queso film proprio non finiva piu,mi sono annoiato

BlackNight90  @  13/09/2008 12:37:55
   8½ / 10
Ottimo film ma la lunghezza lo penalizza xké risulta un po' difficile seguire x 3 ore tutte le storie intrecciate tra di loro, storie peraltro molto belle e mai banali, commoventi ma mai smielate.
Bravo tutto il cast stellare, su tutti Tom Cruise (bravissimo, mi ha sorpreso) e Julianne Moore (ma io ho un debole x quella donna).
Andeson se la cava molto bene con una sceneggiatura difficile e il film non annoia mai.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

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Ultima risposta 02/03/2009 18.17.06
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antonioba  @  12/08/2008 20:20:54
   3 / 10
Mi dispiace dare questo voto ad un regista che apprezzo, ma qui ha davvero esagerato in modo a mio avviso sbagliato.A stento sono arrivato alla fine del film.

3 risposte al commento
Ultima risposta 10/09/2008 19.37.44
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