Adattamento del classico di Dickens: l'orfanello Oliver fa amicizia, nelle strade di Londra, con un ladruncolo e da questo viene instradato a far parte della famiglia di ladri addestrati dal perfido Fagin.
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Adattamento al famoso libro . Ben fatto e con un magnifico Kingsley, ma anche dal taglio molto televisivo e sinceramente l'avesse diretto uno qualunque,ma Polansky qui è veramente sprecato.
Gradevole trasposizione del classico di Dickens, che comunque non è nemmeno una delle sue storie migliori. Diciamo che ho sempre trovato Dickens un grandissimo (forse il migliore insieme a Hugo) caratterizzatore di personaggi in povertà, ma poi le sue trame partono sempre interessanti e vanno scemando man mano che si prosegue la lettura.
Pertanto anche il film porta un po' gli stessi difetti, essendo tra l'altro anche parecchio lunghetto (e avendolo visto malauguratamente in tv, quindi doppia lunghezza) si fa fatica ad arrivare alla fine. E' comunque un film interessante e fatto bene, anche se visto il nome alla regia ci si potrebbe aspettare qualcosina di meglio.
Grazie alla tv, ho recuperato sto ottimo film. La trama è piacevole, è un lodevole adattamento al grande romanzo classico di Dickens. Ottima ambientazione londinese che amo sempre, ottima fotografia, fatto davvero bene. Un film drammatico che è davvero di buona fattura e ben fatto anche nelle piccolezze.
Barney Clark, veste perfettamente i panni di Oliver, degno!! Ben Kingsley, top attore, si prende il film per mano... attore Resto del cast, piacevoli comparsi, attori di seconda fascia, tutti degni di prender parte ad un grande film come questo.
Roman Polansky, un nome, una garanzia di regista, c'è lui e i film li vedi con piaceere fino alla fine.. davvero meritevole, stato di grazia!
Film consigliato a tutti gli appassionati, il miglior adattamento! da vedere!!
Veramente un gran bel film. Tecnicamente è fatto benissimo, le ambientazioni sono stupende (raramente ho visto una cosa del genere), curato nei minimi dettagli, fa proprio entrare lo spettatore in quel periodo storico e dell'Inghilterra (che a me ha sempre affascinato). Le ambientazioni sono cupe, buie, le strade piene di gente povera, i costumi fatti bene, tutto perfetto per far vedere come realmente era la vita in quel periodo. Oliver Twist è dolcissimo e l'attore che lo interpreta è stato molto bravo. La storia non la conoscevo bene e questo è il primo film che vedo su Oliver Twist. Una storia molto triste quella di Oliver, dove ad ogni sequenza si vede la vasta povertà che c'era a Londra in quel periodo, dove i poveri dovevano arrangiarsi come meglio potevano, dove c'erano più doveri che diritti, e che la parola dei bambini (specialmente orfani e poveri) non valeva niente, nessuno li ascoltava
Scelta azzeccata per Polanski girare un film simile, di decompressione quasi, dopo il Pianista. Come molti film di decompressione, però, questa ennesima versione di Oliver Twist brilla per tecnica più che per cuore: ambientazioni perfette, fotografia meravigliosa, un Ben Kingsley strepitoso e regia saggiamente classica, ma in fin dei conti niente di più. E la recitazione sopra le righe dei vari personaggi di contorno dà spesso la fastidiosa sensazione di trovarsi in una fiction costosissima, più che in un film. Compitino svolto egregiamente, tutto sommato.
Polanski in una veste talmente classica da risultare quasi strana per lui, riesce comunque a tradurre uno dei romanzi più famosi del mondo su grande schermo in modo preciso, anche se un pochino didascalico. colori e atmosfere fanno la differenza, il tocco dello stile personale del regista c'è e si vede. non entusiasmanti gli attori, che non brillano per presenza scenica e risultano tutti troppo simili fra loro. ma Dickens è sempre Dickens e la forza di Oliver Twist, vero e proprio caposaldo del genere, alla fine trionfa anche in questa versione cinematografica.
"Oliver Twist" è probabilmente il film più commerciale e se vogliamo hollywoodiano di Polanski, e il cambiamento di stile rispetto agli altri film del cineasta franco polacco si vede palesemente. Non per questo Polansky ha deluso, anzi, è riuscito a trasporre egregiamente su schermo uno dei romanzi più famosi del diciannovesimo secolo. Mettiamo in chiaro che questo non è certo il miglior film di Polanski, ne ha fatti di più belli sia prima che dopo, ma probaabilmente verrà ricordato come uno dei suoi film meno morbosi e più leggeri (anche perchè sembra sia stato realizzato per i propri figli). Il cambiamento di stile toglie poco o niente alla bravura registica di Polanski che rimane impeccabile come sempre. Scenografie e fotografia sono da urlo. Il protagonista non è molto convincente ma sarebbe ingiusto dare delle colpe ad un attore così giovane. Ben Kingsley invece giganteggia.
Bellissimo film di Roman Polanski che ha catturato in pieno la mia attenzione. Musiche stupende, attori impeccabili, storia coinvolgente, costumi magnifici, fotografia ottima e scenografia bellissima. Un film che mi ha davvero sorpreso in positivo. Da vedere e rivedere più e più volte!!!
Roman Polanski , dopo un infanzia difficilissima rilegge a suo modo , il famoso romanzo di Charles Dickens "Le avventure di Oliver Twist" del 1837-1839. Bella colonna sonora di Rachel Portman , ottimo cast (Ben Kingsley su tutti nella parte Fagin). Un film che appare ancora più drammatico ma comunque splendido. Da vedere
A me non è dispiaciuto affatto , anche se il romanzo è un qualcosa di completamente diverso ( e di superiore).. Trovo la ricostruzione scenica di Londra veramente ben fatta ; con l'aggiunta di una fotografia deliziosa ed apprezzabilissima. Di contro ho notato un pò la piattezza della trama che si sente soprattutto nella seconda parte del film, mentre la prima si segue più che bene... Il protagonista è abbastanza calato nella parte ed offre la visione innocente ( di un bambino) nei confronti di una Londra malata e colpita da una criminalità feroce!!!!!!! comunque il film è notevolmente positivo ed il voto finale non può che essere buono!!!!
Un 6 politico, solo per Ben Kingsley, le scenografie, i costumi e la fotografia. Prima parte godibile, invece la seconda parte un po lenta e noiosa con una regia piatta. Polanski ha fatto di meglio!
Mi unisco a chi loda il film per l'impressionante rigore stilistico tipico di questo grande regista,intenzionato a girare un film più adatto ai bambini per la prima volta nella sua carriera dopo i fasti del Pianista. Ma non si può dire che questo sia un film pienamente apprezzabile dai più piccini,prima di tutto per lo stile stesso da considerarsi troppo rigido e poco divertente per un ragazzino. Non che sia un difetto in ogni caso perché Polanski sa il fatto suo e la ricostruzione della Londra del periodo dickensiano descritto è mirabile,così come la fotografia e alcune interpretazioni (Kingsley ruba la scena a tutti). Il protagonista è inadatto e incolore,molti personaggi hanno purtroppo la stessa piattezza e sono appunto i "cattivi" a risultare i personaggi più sfaccettati ed interessanti,difetto troppo grande. D'altro canto,per quanto non completamente fedele al romanzo originale,tutta la trasposizione è mirabile e da criticare negativamente per il resto non c'è nulla.
Sembra che il Polanski più anziano,giunto alla fase finale della sua carriera,abbia deciso di concedere più di sé stesso nelle proprie opere in maniera decisamente più esplicita. Da ricordare è infatti il suo rifiuto a dirigere Schindler's list perché ritenuto troppo personale (i suoi genitori morirono in un campo di sterminio),ma anni dopo il polacco ci ripenserà e dirigerà proprio un film sul tema,Il Pianista. Film freddo,distaccato e proprio per questo incredibilmente intenso. Oliver Twist non può che essere un altro esplicito richiamo al Polanski ragazzino,orfano in un paese ostile proprio come il giovane personaggio creato da Dickens. Alla fine il risultato non è quello sperato,il regista ha fatto e farà di meglio. The Ghostwriter è un film splendido ad esempio,peccato sia sottovalutatissimo.
Ad una prima parte in cui vengono presentati adulti e ragazzini ostili ad Oliver,tutti quanti ossessionati dal proprio ruolo sociale e dalla forma (specie gli adulti),rinchiusi in un bigottismo spaventoso,viene contrapposta la società dei reietti in un secondo tempo, monelli ladruncoli e prostitute bambine al servizio di un avido ma al contempo gentile farabutto di nome Fagin. Oliver cercherà e troverà un equilibrio per vivere in mezzo a questi due estremi,dopo essere stato disprezzato da una società odiosa e menefreghista e dopo essere stato indrottinato sulla via del delinquere. Non sarebbe corretto dire che il mondo dei bassifondi londinesi sia ritratto posotivamente in contrasto con quello di una società borghese bigotta,in quanto il campionario umano mostratoci è vastissimo e esempi di esseri umani squallidi non mancano da entrambi i lati. Però è innegabile: l'ago della bilancia pende verso i disadattati; perché loro,come Oliver,si sono adattati a vivere in una società che li rifiuta pur non avendolo meritato,e che li sfrutta sin da bambini,soprattutto da quando sono bambini.
Di cattiveria tipica polanskiana non mancano esempi,per quanto stavolta meno espliciti ed evidenti. Invece sorprende trovare un momento come quello del faccia a faccia finale,una sequenza inaspettatamente commovente in cui Kingsley si supera e per una delle rarissime volte il cinema polanskiano si apre allo stuggimento e alla commozione perdendo quei connotati di freddezza che gli sono tipici,mostrando pietà e compatimento verso un uomo mediocre e farabutto,ma non cattivo e crudele fino in fondo. "Voi siete stato buono con me..."
Non ho letto (purtroppo) "Oliver Twist" di Dickens e quindi non posso fare raffronti fra il libro e il film. Posso però dire che Polaski con questo film dimostra tutta la sua grande arte registica. Il film è girato in maniera egregia, ottima ricostruzione, bei colori, scenografie curate, molto bene le recitazioni, la scansione delle scene, il montaggio. Tutto fatto insomma con grande mestiere, ed è il mestiere la caratteristica saliente dell'ultimo Polanski. Qualcosa di particolare salta però all'occhio: il fatto che il mondo del crimine viene ritratto in maniera più "positiva" rispetto a quello della legalità. I personaggi della prima parte (quelli dell'orfanotrofio, del commerciante di bare, del tribunale) sono tutti venali, insensibili, gretti anche se formalmente rispettabili. Invece nel mondo del crimine troviamo sì la stessa ossessione materialista, ma le persone sono più umane, più divertenti, più simpatiche, addirittura più sensibili (nel positivo – la cura della ferita – come nel negativo – la distruzione di chi si ama). Ed è così che un personaggio così orripilante, brutto, moralmente odioso, come Fegin, passi paradossalmente come personaggio da compiangere, tutto sommato non completamente negativo. A ciò contribuisce anche l'interpretazione "positiva" e umana che ne dà Ben Kingsley. Polanski quindi qui sembra quasi parteggiare proprio dalla parte del "torto". Una nota di merito al cane, forse il personaggio più simpatico (e determinante) del film! E' quindi un film che si guarda volentieri.
Grande stile. Polanski mette in mostra delle inquadrature avvolgenti, impreziosite da una fotografia straordinaria. Ottimo il controllo del ritmo narrativo. Impeccabile la caratterizzazione dei personaggi. Oliver è buono e ingenuo e, nonostante tutte le sofferenze, è incapace di provare risentimento o odio, il buio che lo circonda non prevale mai sulla luce che porta dentro di sé. Ci si commuove di fronte a questa tenerezza, non solo nel finale, ma durante tutta la storia. Polanski, infatti, rappresenta in modo sublime questa lotta dell’Innocenza contro il Male, animando personaggi che, per come sono caratterizzati, sembrano uscire da un libro di fiabe, riuscendo quindi ad ottenere un’eccellente trasposizione visiva, espressiva e di contenuto, senza alterazioni o colpi ad effetto, ma con grande maestria e ammirevole rigore stilistico. Prova eccellente di tutto il cast. Capolavoro.
Buona trasposizione del classico di Dickens. Nelle cupe atmosfere della Londra Vittoriana ottenute grazie ad un lavoro scenografico superlativo, si svolgono le avventure del giovane Oliver Twist, tra degrado, povertà, cattiveria e maltrattamenti, ma anche gentilezza, amicizia e conforto. La trama si discosta dal romanzo nella seconda parte ma risulta comunqe ben sviluppata. Bene il cast, nel quale spicca l'interpretazione magistrale di Kingsley nei panni di Fagin. Ottimi i costumi e la colonna sonora. Eccellente anche il doppiaggio italiano.
L'innocenza vista con gli occhi di un bambino. Polanski svolge discretamente la sua parte e gli attori in modo decente. Le scenografie sono il punto di forza del film.
Polanski è davvero uno dei migliori cineasti in circolazione.Una trasposizione della famosa fiaba nera di Dickens che davvero rasenta la perfezione.Tutto è curato nei minimi dettagli(vedi la ricostruzione cupa e desolata di Londra)e inoltre la storia coinvolge dal primo all'ultimo minuto.Menzione doverosa per Ben Kingsley,un Fagin superbo.
Molto realistica la versione del classico di Dikens di roman Polanski. I bambini sono veramente bravi, in un mondo di adulti che li tiranneggia e li fa assomigliare a uomini e donne in miniatura. Notevole l'interpretazione di Kingsley, che interpreta un Fagin oscuro, falso e malevolo. Musica molto coinvolgente, costumi ottimi. Le scenografie ricostruite in Republica Ceka sono veramente realistiche, danno un tocco notevole alla Londra del 1800. Una storia classica con un finale classico, ma c'è anche la velata critica ad una società che opprimeva i poveri, sfruttandoli, per poi gettarli via, in cui la pena di morte era una cura considerata necessaria, in cui il capitalismo rende la povera gente miserabile e dipendente dalla carità. Adoro i film in costume...
La storia si presta ad un rappresentazione amara della stessa. Ambientazione e personaggi tutto è ben strutturato. Forse poco adatto a bambini, anzi credo proprio non sia adatto. Forse a un pubblico a partire da ragazzi in su. L'ho trovato ben sviluppato nella trama, con la crescita e la ricerca della felicità da parte di un bambino maltrattato, abbandonato da tutti e soprattutto sfruttato e solo da pochi compreso.
Molto coinvolgente questo ultimo film di Polanski. Merita di essere visto, la regia è di classe e gli attori se la cavano tutti egregiamente. La storia è raccontata come un'amara favola, e forse questo ad alcuni ha infastidito, io invece l'ho trovato toccante e avvincente. Tra 7,5 e 8.
Un dittico autobiografico, quello costituito da 'Il pianista' e 'Oliver Twist', che davvero mi sembra riuscitissimo e di grande profilo. 'Il pianista' è sicuramente un film molto bello (come se non più di 'Schindler's List' che pecca di troppo americanismo nella descrizione del protagonista e di un finale veramente stucchevole). Questa trasposizione del capolavoro di Dickens, a mio parere, è ancora migliore. Un film sorretto da una fotografia splendida da libro illustrato, da atmosfere notturne e inquietanti, e da una recitazione (Ben Kingsley straordinario e vero erede della tradizione degli Olivier, Gielgud, Guinness) riuscitissima. La condizione dei bambini nell'ottocento era spesso questa... oggi è diversa? In certi luoghi no. Un film che parla di ogni infanzia in ogni tempo, certe condizioni non hanno età, purtroppo. Polanski (bambino cresciuto nella Varsavia invasa dai nazisti e con la madre morta ad Auschwitz) si rivede in questo monello inghiottito da un mondo al quale non riesce a sfuggire. La sua lettura risulta commovente anche perché l'autobiografismo è meno scoperto che nel 'Pianista'. La forza dei classici... quando un grande testo offre lo spunto per rileggere in filigrana il proprio passato e riconsegnarlo sotto forma di opera d'arte.
Roman Polanski riesce di nuovo a fare centro ritrasportando al cinema un pregevole Oliver Twist. Buone le ambientazioni e i costumi, discreti gli attori (tranne Kingsley che è bravissimo nella parte di Fagin). Ottima la regia, sempre essenziale e giocata molto su moltissime scene di film mute ma dal grande impatto. Nonostante coinvolga fino alla fine, spesso però si ha la sensazione di un film freddo e vuoto, dove Polanski sembra trattenersi tutto dentro per poi esplodere alla fine. Niente di nuovo, ma comunque rimane un buonissimo film.
Bel film davvero ben fatto regia impeccabile. Alcune piccole differenze nella trama rispetto al libro che però trovo ben inserite. Ottima anche la ricostruzione storica
polanski mette in scena il dramma di denuncia sociale di dickens con un' abilità fuori dal comune, sfornando un ottimo prodotto. il film coinvolge appieno lo spettatore, che tifa con tutto il cuore per oliver. non annoia mai, è ottimamente recitato da tutto il cast, soprattutto da kingsley, la regia è ottima e la scenegiattura è il punto di forza dell' intero film. una pellicola emozionante, soprattutto nel finale, da vedere.
Non mi è piaciuta moltissimo questa trsposizione cinematografica della celebre storia di Oliver Twist. Forse troppo lungo e inconsistente in alcuni punti.
Oliver Twist di Polanski. carino, anche se forse sono rimasto un tantino deluso dall'inconsistenza e dall'eccessiva ambientazione fiabesca. per il resto, nulla da segnalare.
Film di grande spessore e sopratutto di stile. Polansky fa Button meno gotico ma sempre eccessivo. Il tono fiabesco può aver infastidito, in realtà Dickens per me è fiaba, cruda a volte senza speranza ma sempre fiaba. Polansky la colora di ottimismo ma non è mai buonista o stucchevole e poi sa dirigere i bambini una dote che spesso anche i grandi registi non hanno (o credono di avere come Spielbergh)
Splendida la ricostruzione vittoriana di Londra non si dimentica
Buona trasposizione cinematografica,ma probabilmente se non fosse stata un'opera di Roman Polansky avrebbe avuto meno considerazione.Alcune scene sono davvero cupe e crude..per i bambini meglio oliver e company!
Molto bello, interessante e affatto noioso, più che buona trasposizione del romanzo di Dickens in una Londra fedelmente riprodotta nei suoi aspetti di una volta, sociali e paesaggistici.
Polanski fa rivivere l'Inghilterra vittoriana in questo film certamente non all'altezza di altri suoi capolavori, forse giustificato dal fatto che il messaggio e i modi del capolavoro di Dickens risultano non digeribili ai giorni nostri e Polanski segue abbastanza fedelmente (da quel poco che mi ricordo del romanzo che lessi molto tempo fa) e forse in modo troppo pedissequo il romanzo. La cosa migliore è sicuramente l'atmosfera lugubre e grigia di Londra, dalla nebbia del London Bridge al marcio dei quartieri malfamati, grazie soprattutto a una fantastica fotografia. Affascinantissimo è soprattutto Fagin, interpretato da un grande Ben Kingsley, il personaggio più "vissuto" e ricco di contraddizioni, che alla fine è il vero protagonista del film, mentre gli alti personaggi, esclusi Nancy e Dodger, sono un po' piatti, a cominciare dal protagonista. E' un bel film che coinvolge a sufficienza, ma da Polanski ci si aspetta di più.
INTERESSANTE DA VEDERE. FATTO MOLTO BENE PERO' CON QUALCHE DIFETTO PER ESEMPIO LA STORIA NON E' TUTTA, ALCUNI PEZZI SONO STATI SALTATI. PERO' BELLO E INTERESSANTE!!
Non si sentiva granchè bisogno di quest'altra trasposizione della favola nera di Dickens, ma vabbè. I difetti del film sono, secondo me, i difetti del libro (che però non ho letto), dato che Polanski si è mantenuto fedelissimo al romanzo: l'assenza totale nella prima parte di personaggi capaci di un minimo di misericordia, che si può giustificare solo in parte con il fatto che ci troviamo nella terribile Londra ottocentesca, rende la storia troppo forzatamente strappalacrime; la cattiva luce in cui versa per tutto il tempo Fagin, quando poi non è lui il vero cattivo. Fagin è anzi una figura complessa: oppresso da chi è più forte di lui (Sykes), instabile, perennemente in lotta con sè stesso, capace alla fine addirittura di redimersi finendo per apparire come un'ombra dell'Innominato manzoniano. Del film quindi c'è poco da dire... discreto affresco, godibile ma evitabile.
Solo vedendo questo film ho capito che Oliver &Co. è la storia Disneyana di Oliver Twist, cosa che da piccolo non avevo mai capito. A riprova di quanto detto su Fagin, nel cartone esso appare come un personaggio assolutamente positivo.
Essendo una studentessa di Lingue come potevo perdermi la trasposizione dell'opera più importante di Dickens? Premettiamo che non ho letto il libro ma conosco bene sia ambientazioni che trama, che vengono riportati nel film con estrema accuratezza di dettagli e mostrate nella loro tragicità espressa dal crudele destino dei bambini di Fagin e ancor prima nello stato in cui versano i poveri orfanelli di Bumbles. Perfetta la rappresentazione della Londra cupa e tenebrosa che Dickens tanto cita nelle sue opere, sia dal punto di vista topografico che dei suoi abitanti. Unica "pecca" il piccolo cambio nel finale....
Infatti il piccolo Oliver non viene soltanto adottato dal ricco signore ma un documento attesta anche la loro parentela, ma sicuramente sceneggiatore e regista hanno voluto eliminare questo vecchio clichè vittoriano rendendo comunque un finale che renda giustizia ai buoni e la giusta ppunizione ai cattivi!
Film drammatico che narra la vicenda di un ragazzo povero che viene avviato all'attività di ladruncolo. Purtroppo i tentativi di Oliver di fuggire da questa brutta vita risultano spesso vani. La storia viene raccontata per lo più come una favola quindi più adatta ai bambini.
Sarò una delle poche che non ha letto il libro di Dickens ma a parte scenografie e costumi questo film mi ha emozionato ben poco: unica scena memorabile l'incontro tra il piccolo e Fagin in prigione con un grande Ben Kingsley. Tutto troppo sbrigativo: a questo povero orfanello gliene capitano di tutti i colori e non fa una piega!
Un film intenso che mi ha piacevolmente colpito per l'interpretazione degli attori, per la caratterizzazione dei personaggi e per le location molto ben curate. Una favola tragica dal ritmo incalzante, che coinvolge più di quanto ci si possa attendere.
Film carino basato sul classico di Dickens. Ottima ricostruzione di ambienti e costumi, e recitazione buona. Un film gradevole che non annoia, da vedere con tutta la famiglia.
stupendo film di Polanski che riproduce sul grande schermo il bellissimo romanzo di Dickens... Ambientazione eccellente, sceneggiatura ottima e i protagonisti danno una buona prova... il risultato è un gran film di oltre due ore che non annoia un secondo e anzi trasporta lo spettatore all'interno di esso... Grande Roman!
Sarà pure lento, per carità, ma secondo me è davvero ben riuscito. Gran tocco di Polanski e ottima prova del cast...Ambientazioni tetre di gusto raffinato e realizzazione tecnica dei costumi e degli interni notevole.La storia poi è un classico. Davvero consigliatissimo..
Magari un pò lento ma tutto sommato non annoia! L'attore che interpreta Fagin sembra fatto apposta per il ruolo! Alla fine ne esce un buon prodotto ma non da raggiungere il 7!
Bellissimo adattamento del classico di Dickens in cui la parte di Oliver viene fatta interpretare magnificamente del giovane attore....Impossibile non lasciarsi coinvolgere dalla storia appassionante...Polanski è sinonimo di qualità!!
è un bel film di Roman tratto da un romanzo di carl dickens uno spaccato della londra urbana, della povertà e dell'infanzia dura in tempi non molto recenti ciononostante rimane un tema attualissimo.... peccato per gente che mette 4... sarà sicuramente qualcuno che basta vedere una sparatoria o un'effetto speciale x poter dire che un film è bello..... che è fà? l'IGNORANZA E' UNA BRUTTA BESTIA.....
Film che mostra l'altra faccia della medaglia che solitamente raffigura l'inghilterra ricca,moralista e perbenista.Qui infatti si vede il punto di vista del popolo,ovvero come andavano le cose per la maggior parte della gente e polanski rende bene il brutale e crudo realismo con cui la gente trattava altri esseri umani (sono un colpo al cuore le scene in cui i vari "padroni" di oliver credono di esser veramente convinti di essere dei benefattori magnanimi nei confronti del ragazzo che a loro parere è un ingrato). Ipocriti,bugiardi,egoisti,disumani e meschini: questi erano gli inglesi medi. Certo la recitazione degli attori non è eccellente,ma la scelta del regista sui personaggi dal punto di vista fisionomico è impeccabile: il volto angelico di oliver,quello odioso e vile di noah,quello sottomesso del padrone venditore di bare,quello viscido di fagin e soprattutto quello demoniaco e inquietante di bill. Tutti gli attori rendono al meglio l'idea dei personaggi che interpretano grazie al loro aspetto estetico e anche ad una certa bravura che comunica a primo impatto il carattere del personaggio attraverso un'espressione del viso. La sceneggiatura non è originale ovviamente essendo molto aderente al libro di dickens,ma purtroppo è anche molto aderente al film del '48. Il remake inoltre non dice nulla sulla madre di oliver e sull'uomo che poi l'adottera',personaggi un po' piu' approfonditi nel primo film.
Si differenzia dal primo per la scena finale in cui si vede la bonta' di oliver che ringrazia comunque il perfido e sfruttatore fagin perche' è stata una delle persone che ha trattato meno peggio il ragazzo.
L'ho rivisto ieri sera in tv. Un film tecnicamente realizzato in modo impeccabile, storia gradevole che incuriosisce lo spettatore abbastanza. Ne consiglio sicuramente la visione.
ho deciso di commentarlo perchè è uno dei pochi rimastomi che ho a non averlo ancora fatto..non so che dire su questo film,non mi ha preso o entusiasmato più di tanto d apoterne parlare ma ricordo sia un buon film cioè fatto sicuramente bene.
adoro dickens e leggo volentieri i suoi libri. oliver twist è quasi un compendio...commentare questo film non è facile, e ci vuole coraggio a dare 8, cmq ottimo lavoro xkè, seppur polanski non abbia un ruolo fondamentale nel firmare la pellicola, il tutto risulta omogeneo e fedele all'opera scritta. commovente e molto ben girata la storia di nancy.
Ho apprezzato molto questo film. Lungo, se vogliamo, triste, ma comunque avvincente con ottime interpretazioni. Senza contare la favolosa regia di Polanski
Bella ed interessante trasposizione cinematografica di uno dei più grandi classici della letteratura inglese. Fedele al libro, Roman Polanski non accetta compromessi, e mostra una realtà dura e difficile, specialmente per il pubblico a cui è indirizzato. Inutile dire che Ben Kingsley è perfetto come Fagin,ma anche Barney Clark è una bella scoperta.
Lascio da parte ogni paragone con il romanzo capolavoro di Dickens. Ottima la scenografia (si poteva quasi "toccare con mano" la sporcizia e il degrado dei bassifondi londinesi ottocenteschi), ottimi alcuni attori (Eden - Dodger, Foreman - Sykes e alcuni ladruncoli, oltre alla quasi comparsa ma odiosissimo aiutante del becchino), è pur vero che il film risulta a tratti noioso e che il protagonista non è proprio azzeccatissimo. Nel complesso un buon film, ma capisco chi da Polanski si aspettasse molto di più.
Un buon film che traspone in maniera più o meno fedele il capolavoro di Charles Dickens. L'incedere della pellicola risulta a tratti un pò lento ma ottime sono le scenografie e le ambientazioni della Londra ottocentesca, buona anche la prova degli attori. Il film alterna alle luci della bontà ed ingenuità del protagonista, le ombre della malvagità degli adulti, ma alla fine tutto torno nei canali della speranza e del ravvedimento. Non un capolavoro ma buon film..
Polanski rivisita il celebre racconto di Dickens, tratteggiando con cura la Londra dell'800, e animando con stile fiabesco le disavventure del giovane Oliver Twist. E' un film che rimane forse un pò troppo intrappolato nella forma e nei tempi della messa in scena, ma nel complesso il nuovo lavoro di Polanski è un'opera che coinvolge, affascina ed emoziona. Grande merito hanno fotografia, scenografia e musiche e la grandissima interpretazione di un'irriconoscibile Kingsley. Di carataura il commovente finale. Consigliato
Buon film, il soggetto non si prestava molto ad una edizione in film perfettamente attinente al romanzo (bellissimo), e Polanski, tagliando un po' qua e un po là, crea un'opera che mantiene intatto lo spirito del libro dandole però maggior brio (chi si lamenta della lentezza forse non ha letto l'originale) e caratterizzando in maniera molto azzaccata i personaggi. Non un capolavoro ma comunque un film da vedere.
Beh, è decisamente ben fatto e gli attori niente male (sopratutto il vecchietto), fedele al libro...forse un pò lungo ecco...e un pò troppo come dire "romanzato", dai toni eccessivamente "telenovelas". Ma d'altronde il romanzo è un classico...non riesco a definire quel tedio che mi ha pervaso in diversi momenti ecco.
Un film che ha il suo punto di forza nell'incredibile emotività e nello spirito che è simile a quello del libro. Ottima la fotografia, ma per chi ha letto già il libro (come me) può rimanerne un pochino deluso. Comunque, un bel film...
mi ha coinvolta molto, il voto è alto probabilmente perchè non ho letto il libro ma il film mi è sembrato bellissimo e ben fatto, è una storia tristissima (povera nancy) colma di valori fra cui spicca la fiducia. gli attori sono molto bravi, doger è 1 perfetto gentil ladro, mi ha colpito l'abilità con cui i ragazzini rubavano ma... che fine hanno fatto? cioè, sykes muore impiccato e fagin viene condannato, e loro? qualcuno me lo può spiegare? thanks a lot