suspiria regia di Dario Argento Italia, Germania 1977
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suspiria (1977)

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locandina del film SUSPIRIA

Titolo Originale: SUSPIRIA

RegiaDario Argento

InterpretiJessica Harper, Stefania Casini, Flavio Bucci, Miguel Bosé, Barbara Magnolfi, Susanna Javicoli, Eva Axén, Udo Kier, Alida Valli, Joan Bennett, Renato Scarpa

Durata: h 1,38
NazionalitàItalia, Germania 1977
Generehorror
Al cinema nel Febbraio 1977

•  Altri film di Dario Argento

Trama del film Suspiria

Suzy Bannon, una ragazza americana, arriva in Germania per iscriversi ad una famosa scuola di danza, ma la sera del suo arrivo, sotto una pioggia implacabile, accade qualcosa di strano...

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Voto Visitatori:   7,96 / 10 (335 voti)7,96Grafico
Voto Recensore:   9,00 / 10  9,00
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Voti e commenti su Suspiria, 335 opinioni inserite

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Cruella  @  10/10/2024 11:22:13
   10 / 10
Il mio cult tra tutti gli italiani di genere, insieme a L'Aldilà. Suspiria ha tutto ciò che mi piace in un horror, realizzato nel lontanto 77. Non c'è da dire altro

zerimor  @  31/08/2024 19:33:20
   9 / 10
Suspiria, primo film della "trilogia delle tre madri" diretto dall'estro di Dario Argento, nonché uno dei migliori horror della storia. Dal punto di vista estetico siamo nell'iperuranio, con quei colori intensi e quel linguaggio esoterico difficilmente reperibile altrove, sia allora che oggi.
Una delle più belle pellicole sulla stregoneria.

Wilding  @  25/02/2024 09:27:46
   7 / 10
Un classico, quando Dario Argento era il Maestro del giallo/horror italiano. Adrenalina sempre alta, atmosfere e musiche eccellenti. Si "spegne" un pò nel finale ma resta ancora un film apprezzabilissimo.

stratoZ  @  12/02/2024 15:14:33
   8 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Ho avuto il piacere di rivedere Suspiria restaurato in 4k in sala, ora parto dal presupposto che io sono l'ultimo fan di Dario Argento, che trovo la sua filmografia degli ultimi 35 anni, almeno, a livelli infimi e che obbrobri come "Il fantasma dell'opera", "Giallo", "La sindrome di Stendhal", "Dracula 3D", "Il cartaio" e compagnia bella non li rivedrei nemmeno con una pistola puntata alla tempia, però, però c'è da essere onesti riguardo questo periodo in cui Argento era in splendida forma e ci ha regalato diverse opere di valore, se "Profondo Rosso" è il suo thriller migliore, "Suspiria" è uno dei suoi pochi horror che ho adorato davvero, l'altro è "Phenomena", non ritengo nessuno di questi film un capolavoro, tuttavia li ritengo tutti e tre filmoni con una leggera preferenza per "Suspiria" e la sua enorme suggestività, siamo dalle parti del cinema esperienziale, quest'opera non è tanto attaccata alla flebile narrazione, quanto gioca con i sensi dello spettatore tramite una serie di trovate tecnico-registiche di valore straordinario.

Susy è una giovane ragazza che dall'America arriva a Friburgo in questa antichissima e rinomata scuola di danza per perfezionare la sua arte, fin da subito all'arrivo in questa vetusta struttura si capisce c'è qualcosa che non va, con l'omicidio di questa allieva che era stata recentemene espulsa, da lì in poi Susy e la sua compagna Sara inizieranno ad insospettirsi ed indagare sugli avvenimenti ambigui che stanno accadendo.

Il plot in sommi capi è questo, molto molto basilare, però Argento e il resto della troupe si superano nella rappresentazione, realizzando una messa in scena semplicemente sublime, a partire dalle prime sequenze, sempre accompagnate dall'ossessiva musica dei Goblin che diventa preponderante e crea delle forti sensazioni ansiogene, erano gli anni del prog - in realtà il movimento era già in calo nel 77' - e i Goblin prendendo spunti dal genere, a cui già appartenevano, perfezionano il loro stile adattandolo a questa pellicola dall'ambientazione esoterica e dalle suggestioni lisergiche.
Queste splendide musiche si uniscono alla fotografia meravigliosa di Tovoli, che assieme alla regia di Argento e alla splendida scenografia, fatta di particolari tra il gotico e il barocco, pareti affrescate, forti tinte dal sapore sovrannaturale, creano un mondo a parte, il fascino magnetico della componente visiva sembra uscire dalla pellicola e immergere lo spettatore in questo incubo dai colori pop che ai più ferrati sul genere ricorderà molto il Bava degli anni sessanta, la preponderanza del rosso, ma anche le luci verdi in punti impensabili, il blu notte così saturo, creano questo mondo suggestivo ed esperienziale, alcuni momenti mi sono sembrati anche prendere spunti dall'espressionismo, come quando Sara esce dalla stanza e si perde per i corridoi per scoprire da dove provengono i passi, con quelle pareti schiaccianti quasi a deformarsi, con quella luce rossa che assieme al nero forma una bicromia tipica del viraggio delle pellicole del muto, con la colonna sonora dei Goblin che non lascia spazio alle parole ma sono alle espressioni, un momento altissimo fatto dal pulsante fascino del terrore, della morte, dell'esoterismo.

Ma sono tante le sequenze a questi livelli, vogliamo parlare di quando dormono nella sala attrezzi? Con quella luce rossa dietro il separé che lascia intravedere le sagome e il disturbante sospiro della strega? Oppure i numerosi momenti nei corridoi caratterizzati da quel rosso acceso?

Argento non è Hitchcock, ma ne prende grossi spunti, genera una tensione non fortissima ma costante per tutta la pellicola, eccetto alcuni punti in cui vuole accelerare, detta i tempi, dilata al momento giusto, come Hitchcock informa sempre prima lo spettatore rispetto ai personaggi, accentua la componente voyeuristica, come accade in quella splendida scena finale in cui Susy scopre tutta la verità spiando attraverso le tende la congrega di streghe, finale strepitoso in cui la tensione sale agli apici e ci regala anche bei tocchi di gore.

Non è un film perfetto, pecca di alcune ingenuità narrative e dei personaggi tendenzialmente macchiettistici con cui è difficile empatizzare - non ho trovato delle interpretazioni così eccezionali, specie nelle ragazzine protagoniste - e alcuni momenti possono far discutere - la morte di Sara ad esempio, quando si butta nel filo spinato, mi sembra abbastanza impossibile che non l'abbia visto prima, ma anche il momento dell'attacco del pipistrello che è uno dei momenti che può mostrare gli anni della pellicola - però è un film dal fascino intramontabile, una pulsante opera colma di tensione e fascino visivo, colmo di onirismo e di un surrealismo che progressivamente distacca sempre di più dalla realtà, un punto di passaggio del cinema horror che viene ispirato e ispirerà in futuro. Argento non raggiungerà mai più questi livelli, anzi andrà parecchio in basso col tempo, ma Suspiria è un film eccezionale, poco da dire, esperienza visivo-sensoriale semplicemente straordinaria.

Norgoth  @  02/09/2023 13:10:40
   7 / 10
Atmosfera, ambientazioni e musiche sorreggono praticamente tutto il film, dando al tutto un'aspetto sinistro e vagamente inquietante.
Purtroppo non si può dire lo stesso della storia e dell'approfondimento dei vari personaggi, dei quali avrei voluto vedere uno sviluppo maggiore. Il tema stregonesco è sempre interessante e si possono tirare fuori delle ottime cose, qui però sembra quasi di contorno, in secondo piano, rispetto al reparto audio e visivo.
Ho sempre pensato che Argento Dario sia sempre stato un po' sopravvalutato, forse troppo idolatrato da un certo tipo di pubblico, e Suspiria non mi ha fatto cambiare idea in tal senso.
Ciò non toglie che sia un buon film nel suo genere, soprattutto a livello estetico e musicale.

Godbluff2  @  01/11/2022 21:07:12
   8 / 10
Il mio film preferito di Argento, autore che non amo particolarmente e che ha dimenticato come si gira un film da trent'anni a questa parte (forse di più), ma che nei suoi anni migliori ha avuto il merito di sviluppare uno stile iconico, nel bene e nel male, ed immediatamente riconoscibile alla prima inquadratura.
"Suspiria" segna il passaggio dal "giallo all'italiana" fortemente venato di macabro al puro orrore macabro e grottesco, che accentua ulteriormente quella vena gustosamente trash già spesso presente nel suo cinema precedente.
Il cinema di Argento, soprattutto di questo Argento, è cinema dell'eccesso, non vive di equilibri o chiaroscuri, vive di esaltazione totale, di esagerazione.
Di questo, "Suspiria" rappresenta l'esempio più lampante (insieme al fratellino meno riuscito "Inferno", ancora più delirante ma molto meno affascinante), è un film costantemente sopra le righe, che urla ogni sua caratteristica stilistica, estetica, di messa in scena e ciò lo rende in qualche modo splendidamente opprimente, tambureggiante e, nei suoi eccessi, funziona a meraviglia.
Tutti gli elementi in gioco contribuiscono alla costruzione di questo mood delirante: l'allucinata fotografia di Tovoli getta lo spettatore in un vortice di colori forti, netti, estremamente saturi, separati nettamente tra loro, privi di sfumature e in forte contrasto reciproco; il rosso, colore della follia e del sangue, domina affiancato dal blu e dal giallo; "Suspiria" è un film dalla colorazione incredibilmente "vivace", strabordante, una secchiata di vernice che ricopre tutto, personaggi compresi, trasforma tutto in tinte rosse che esasperano la sensazione di follia, delirio, incubo, atmosfera onirica e irreale.
I Goblin, dal canto loro, compongono il loro lavoro più sperimentale creando una delirante sarabanda di suoni, urli, versi gutturali, sussurri, risatine, tastiere e percussioni ossessive, un comparto sonoro che a volte penetra nella diegesi, colonna sonora e suono ambientale allo stesso tempo, dopo un po' si confonde tutto e spesso ci si chiede se quei suoni morbosi li sentiamo solo noi come accompagnamento o proprio in quel momento li sentono anche i personaggi, assieme ai nevrotici sussurri effettivamente diegetici sparsi in certe sequenze da incubo. Un sabba grottesco talmente perfetto per il film che risulta, anche su disco, la mia opera preferita della band.
Naturalmente effettistica e coreografie degli omicidi occupano un altro spazio fondamentale. Qui lo stile di regia e di montaggio è già quello tipico argentiano, solo che fa un passo in più verso l'eccesso, il grand guignol è pieno di grottesca fantasia e le forze misteriose trucidano le loro vittime in modi sempre più ricchi di inventiva e, se possibile, più assurdi che in passato, ma il bello è proprio questo. I fiumi di sangue dunque si uniscono all'orgia di colore del film.
Cercarci dentro una trama naturalmente sarebbe impresa ingenerosa verso un film che punta su tutto tranne che su un racconto solido.
Questo marasma eccessivo riesce ad inquietare, quantomeno a lasciare un martellante senso di ossessività e di macabro che non esce facilmente dalla memoria (come i rantoli di Helena Markos).
Da notare la presenza di un cast piuttosto lussuoso nonostante in "Suspiria" non sia nemmeno la splendida performance attoriale la colonna portante. Ci sono attrici importantissime ripescate qui, con gli anni d'oro ormai alle spalle, come Alida Valli (piuttosto efficace nel ruolo, indubbiamente) e Joan Bennett, non esattamente le prime due che passavano di lì per caso; anche il trentenne Flavio Bucci (protagonista per Petri ne "La proprietà non è più un furto" pochi anni prima) aveva già preso parte a diversi altri buoni film di quell'ultimo decennio (il più duro e cupo) dell'epoca aurea del cinema italiano (il più importante probabilmente "L'Agnese va a morire" di Montaldo).
Con "Suspiria" e il suo delirio febbrile il cinema di Dario Argento raggiunge la cima più alta a mio gusto, ma comincia anche una discesa a rotta di collo, qui è su un livello mai più avvicinato in seguito.

2 risposte al commento
Ultima risposta 02/11/2022 10.32.28
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BigHatLogan91  @  18/09/2022 00:33:30
   9½ / 10
Capolavoro del genere horror. Atmosfere e musiche eccezionali.

narko80  @  02/05/2022 04:25:39
   5 / 10
Adoro quasi tutti i primi film di Argento ma questo non riesco a
Digerirlo.

maxi82  @  15/02/2022 19:28:04
   8 / 10
Per essere un film anni 70 e davvero notevole,la tensione le scene la suspance i colori e la splendida colonna sonora non può che essere un capolavoro di quei tempi

pak7  @  18/10/2021 10:21:11
   7 / 10
La potenza visiva di questo film è incredibile: l'accostamento continuo di colori forti, a volte anche contrastanti, è uno dei punti di forza di questo film, girato a metà anni 70, ricordiamolo.
Pecca la sceneggiatura, però.
Il Film è monocorda, ma attira letteralmente l'attenzione.

Alpagueur  @  14/10/2020 10:41:10
   9 / 10
Questo film è sempre stato uno di quelli che mi ha più attratto dello stile di Dario Argento. La colonna sonora (Goblin) è adeguata e trasmette il disagio e la tensione costantemente durante tutto l'arco del plot. I colori sono sorprendenti e sono usati correttamente, con enorme enfasi sui colori primari, in particolare il rosso. La fotografia è superba, soprattutto perché Dario Argento si è sfidato a rendere ogni inquadratura diversa, facendo sì che il film fornisse sempre qualcosa che non ti aspetteresti. Questa miscela di colori gloriosi, cinematografia esperta e un profondo senso di paura nella colonna sonora lo rendono un must-see eccellente che tutti dovebbero provare almeno una volta. In questo film ci sono anche alcune tra le scene horror più terrificanti che io ricordi (le prime due sono state copiate in "Quella villa accanto al cimitero" e "L'aldilà"): 1) Pat, che dopo essere fuggita dall'accademia di danza nella quale studiava, ancora sconvolta e tremante, si avvicina alla finestra della stanza perché le sembra di aver visto qualcosa nell'oscurità, mentre fuori piove a dirotto e il vento ulula e quando accosta una lampada al vetro per assicurarsi che fuori non ci sia nessuno, due occhi si spalancano nel buio; 2) il pastore tedesco che improvvisamente azzanna alla gola il padrone cieco 3) la vicina di stanza di Susy (Sarah) che resta imprigionata nell'intreccio di filo spinato prima di finire sgozzata da un coltello (nella prima e nella terza scena si vede anche l'impressionante braccio della strega) Insomma un cult che ha fatto la storia del cinema horror. Per me il secondo in assoluto dopo "Halloween, la notte delle streghe" di John Carpenter, a cui ho dato 10. Nella mia personalissima classifica dei film di Argento l'ho messo al quinto posto (ma solo perchè preferisco sempre il giallo all'horror), quindi avrei dovuto dargli meno, però come horror è il mio secondo preferito quindi sono "costretto" a dargli 9, anche per non distanziarlo troppo dal capolavoro di Carpenter. Nel 2018 c'è stato il remake di Guadagnino, ma il confronto è improponibile.

Effeverde  @  16/04/2020 08:11:12
   10 / 10
Voglio farvi una confidenza, in tutta sincerità: ogni tanto, anche adesso che sono tutto sommato grandicello, mi capita di pensare alle musiche, alle immagini e alle scene di questo film prima di addormentarmi. Il risultato è che me la faccio letteralmente sotto, motivo per cui il 10 parla da sé.

lo156  @  19/03/2020 19:07:48
   8 / 10
Il film presenta trovate registiche davvero notevoli e una messa in scena degna di Hollywood, peccato soltanto per la trama un po' sempliciotta.
La scena girata nella palestra con quella luce rossa è favolosa!

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  17/03/2020 17:28:22
   7 / 10
Uno dei vertici della filmografia argentiana. La pochezza della sceneggiatura è ampiamente compensata dal talento visionario di Argento, che dirige un film notevole per scenografie e fotografia, che creano un'atmosfera memorabile. A distanza di decenni rimane un prodotto visivamente ottimo.

76mm  @  25/11/2019 13:03:54
   6 / 10
Bello da vedere quanto brutto da ascoltare.
Argento si libera per la prima volta dall'obbligo di mantenere un minimo sindacale di logica e di coerenza narrativa e sperimenta la goduria assoluta di poter dare libero sfogo alla sua indiscussa (ai tempi) abilità registica senza doversi minimamente curare di creare un plot credibile e dei risvolti di trama minimamente plausibili.
Sì ok però…
Il motivo per cui non abbia mai preso in considerazione l'ipotesi di collaborare con un bravo sceneggiatore rimane per me un mistero.
Alcune soluzioni narrative di questo film anche.
20 anni fa lo consideravo un capolavoro del genere.
10 anni fa un gran bell'horror.
Adesso l'ho molto ridimensionato.
Colpa mia? Può darsi.
Comunque credo che non lo guarderò più.

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Ultima risposta 29/11/2019 12.40.33
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jek93  @  26/08/2019 10:10:48
   7½ / 10
Uno dei migliori film horror degli anni 70. Unica pecca: lascia decisamente troppe domande senza risposte.

druss86  @  31/01/2019 00:17:21
   8 / 10
Si sentono gli anni ma resta un capolavoro assoluto...suoni e colonna sonora da 10 , il film datato fa scendere di 2 punti un 10 che negli anni della sua uscita si sarebbe meritato a mani basse.

VincVega  @  12/01/2019 01:02:16
   7 / 10
Rivedendo "Suspiria" di Dario Argneto ho notato quanto non sia invecchiato benissimo al contrario di "Profondo Rosso". Visivamente eccezionale, ottime musiche dei Goblin, atmosfere ben fatte, ma la trama è troppo basic ed il finale veramente buttato li.
Parere personale, Guadagnino col remake supera l'originale, dando più consistenza alla congrega delle streghe, qua solamente abbozzata.

krystian  @  10/09/2018 10:36:49
   8½ / 10
Visivamente ed esteticamente impressionante, le immagini e le inquadrature rasentano la perfezione registica, non mi sorprende che ancora oggi alcuni registi si ispirino a Suspiria. Eccezionale di conseguenza la fotografia molto satura e opprimente, quasi onirica a metà tra il sogno e l'incubo, ci sono delle trovate registiche davvero geniali giocate sulle ombre e luci. Ultima, ma non per importanza, la colonna sonora, direi fantastica.
L'unico difetto è la storia troppo sempliciotta e il finale esageratamente affrettato.
Non è possibile che lei…

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biagio82  @  07/08/2018 16:30:22
   8 / 10
beh, uno dei capisaldi di argento (e del cinema italiano in generle)
argento scrive e dirige uno dei suoi horror migliori, mettendo in scena una storia classica, ma riempiendo la storia di semplici, ma azzeccatissime intuizioni, che ne innalzano il valore.
primo fra tutti nascondere una congrega di streghe in una scuola di danza, che subito evoca le danze nella foresta intorno ai falò durante i sabba.
ma anche il prendere ispirazione dal suspiria de profundis, Thomas de Quincey, per dare il nome alla strga madre e da cui poi creerà un trilogia, Mater Suspiriorum, la madre dei sospiri, che entra in scena sempre accompagnata da un respiro pesante, che tanto inquieta sia la protagonista che le altre allieve della scquola
argento poi mette in scena tutta la storia con una fotografia incredibilmente accesa la dove ci si aspetterebbe il buoi più più assoluto, con scene dove dominano i colori più disparati, il blu, il verde, ed anche il rosso del sangue, che immerge il tutto in un contesto onirico, quasi fiabesco, creando scene che purtroppo non ricreerà più nei film a venire.

tarr97  @  19/06/2018 12:58:24
   9 / 10
SUSPIRIA dopo PROFONDO ROSSO è il secondo capolavoro di dario argento un livello estetico e tecnico che mai piu' raggiungerà. con citazioni ai classici disney la scena di Pat che scappa nella foresta è ispirata alla scena di BIANCANEVE E I SETTE NANI (1937). in cui Biancaneve scappa terrorizata nella foresta o la scena in cui Pat vede attraverso la finestra gli occhi di Mater Suspiriorum è ispirata alla scena della BELLA ADDORMENTA(1959) dove malefica appare nel buio del camino con i suoi occhi gialli.il film parte con calma ma tu grazie al ambientazione e le musiche riesci già a capire lo stile del film.suspiria è un film dove devi entrare nell' abientazione farti prendere dalla assurda realtà che c'è nel film , sia umana che narrativa che visiva. il film è semplicemente magnifico il livello di sceneggiatura è perfetto. non si cerca mai la verosomiglianza. c'è un lavoro di luci e di fotografia che è fantastico siamo ad un livello di fotografia che si rifà al cinema espressionista tedesco e alla pop art. luci eccesivamente sparate colori primari , luci verdi,rosse,viola ,gialle. e che non sono mai realistiche. ricorda parecchio I TRE VOLTI DELLA PAURA (1963) OPERAZIONE PAURA (1966) di Mario Bava. molto probabilmente argento aveva al epoca collaboratori fantastici è un idea di cinema che all' epoca era sconvolgente. suspiria visto al giorno d'oggi a parte qualche piccolo particolare (il pipistrello di plastica, il sangue a volte un po finto) è piu' moderno dei film horror di oggi. vale 10 volte i vari Saw, Insidious . è ARTE PURA. ci sono vecchie dive come Alida Valli. Dario Argento riesce a mettere qualcosa che a l'epoca non si era mai visto. il montaggio alternato, i piani sequenza, le carrelate nei corridoi. suspiria sà dare ansia. ed è paragonabile a Shining di Kubrik. suspiria ebbe un sucesso immediato con la bellissima colonna sonora dei goblin. un film semplicemente perfetto

Plinius  @  12/01/2018 16:00:16
   8 / 10
Fiabesco, onirico, il film è pervaso da colori saturi ed inquadrature veramente suggestive. Colonna sonora firmata Goblin ossessiva come non mai, i primi 10 minuti sono da antologia dell'horror. Finale troppo affrettato, forse.

AlessandroRM  @  30/12/2017 18:11:13
   7 / 10
Capolavoro horror o meno, questa pellicola ha delle intuizioni estetiche uniche, davvero azzeccate (che ho ritrovato in parte anche nella pellicola successiva "Inferno").
Le architetture, le luci, le musiche, gli attori, pure gli gli abiti...e la stessa locandina originale del 1977 concorrono all'unisono al racconto di questa favola nera.
Lo vidi per la prima volta in TV in bianco e nero (un secolo fa).
Ero adolescente e mi spaventò moltissimo.
Non so quale sarebbe stato l'effetto se, quella prima volta, avessi visto Suspiria a colori e magari al cinema!...

Scuderia2  @  07/10/2017 11:24:59
   5 / 10
Argento ci porta in un'accademia di danza per portarci a scuola di colorazione.
Rosso, verde, giallo e blu accesissimi, buttati in faccia agli attori e disseminati nelle scenografie fiabesche.
La livrea è intensa, lo scheletro e l'apparato no.
Trucco ed effetti scadenti, omicidi ridicoli, filo spinato che si vede benissimo che è comune fil di ferro…ma che senso ha una stanza piena di filo spinato?
Ho visto 3 film di Argento; in due ci sono le larve: sarà un appassionato di pesca.
Larve che qui si generano da provviste alimentari deperite messe in soffitta….io le ho sempre messe e viste in cantina….
Dialoghi da mani in faccia: ….venga a VEDERLO in ospedale se non ci crede….(detto al pianista CIECO il cui cane ha azzannato il paggetto insopportabile).
Il film non fa paura, non genera tensione, neanche quando si esagera con la manopola del volume.
Forse un po' di ribrezzo generato dal pipistrello che rantola sul pavimento e per la sogliola buttata nel cesso.
Bello il titolo.
Bella Stefania Casini, meglio della protagonista dagli occhi grandi e dalle sopracciglia di più.

mainoz  @  13/08/2017 14:28:22
   7 / 10
Parliamo di 40 anni fa esatti, devo dire che e' un buon horror se paragonato a molti di quelli moderni. Gia' la bellezza della protagonista basta e avanza per vedere questo film...Gli ingredienti del film horror ci sono tutti, personaggi inquietanti (Il cieco, l inserviente),sangue a Fiumi, lunghi corridoi, temporali continui, passaggi segreti... Il tema delle streghe e' un tema trattato poco sul Grande schermo, ma a dire Il Vero anche in questi film e' solo accennato. Le musiche e la regia sono ottime, I soliti classici primi piano di Argento..., buona anche la scenografia. La caratterizzazione Dei personaggi e' pressoche' inesistente, e tutto e' incentrato aulla musica, gli sfondi Dai colori intensi e le 4 morti lunghissime e interminabilii. Queste morti lente ed altre scene sfiorano il grottesco.Tra Il cast un giovanissimo Udo Kier in Una piccola parte dello psichiatra, attore che ritrovo spesso e volentieri in tanti film horror.

Peanuts02  @  20/07/2017 10:27:59
   10 / 10
Allora, con che cominciare per descrivere quanti traguardi raggiunga questo film?
E' un'apoteosi, è un trionfo dopo una lunga ma graduale salita, è un tripudio di colori e regia, è un tripudio di Argento, ma l'Argento in piena forma che ci ha dato Profondo Rosso e L'uccello dalle piume di cristallo.
Chi critica e boccia questo film lo fa perché lo ritiene sciocco e privo di logica. I personaggi fanno cose incomprensibili e soprattutto il sangue finto è troppo rosso.
Ma sapete cos'è Suspiria?
'Un horror'
sì, sì, è un horror, e ancora oggi fa la sua figura, ma che altro è?
'Un film di Dario Argento?'
certo, ma che altro ancora?
'Un film italiano'
No, non è questo il punto!
Suspiria è, aldilà del contesto horror, una fiaba, ma soprattutto Suspiria è la concretizzazione su pellicola dell'incubo.

Perché si tratta di una fiaba?
Lo ha confermato lo stesso Dario Argento: Suspiria deve tantissimo al patrimonio lasciato da Walt Disney e a classici quali Biancaneve e i sette nani o La bella addormentata, e le ispirazioni sono piuttosto evidenti in certe scene.
Per esempio, gli occhi che fissano Pat dalla finestra sono palesemente presi dalla bella addormentata, quando Malefica spia Aurora dall'ombra del camino, oppure il decoro di cristalli a forma di pavone che orna la stanza della Mater Suspiriorum è chiaramente un riferimento al pavone posto sul trono di Grimilde in Biancaneve e i sette nani.
Ma che cosa intendo esattamente a definire Suspiria una fiaba in stile Disney? Sebbene le atmosfere e i personaggi siano piuttosto differenti, Argento adotta il linguaggio e la logica dei primi film della Disney, ovvero la logica delle emozioni.
Se vediamo il principe che giunge da BIancaneve nella bara non ci interessa sapere come abbia fatto ad arrivare, perché ci basta già sapere c'è perché in questo modo viene soddisfatto il nostro desiderio di felicità, o meglio, il desiderio di vedere il lieto fine.
Se in Suspiria vediamo Sarah che si avventura nei corridoi della scuola conscia dei pericoli non ci interessiamo a domandarci il perché di ciò, perché in quel momento siamo talmente tesi ma anche incuriositi da lasciare pure che vada per poter vedere il proseguimento degli eventi.
E ciò si collega anche alla seconda natura di Suspiria: quella dell'incubo.
Quando sogniamo, non ci interessiamo di comportaci in modo logico,ma lasciamo che sia il nostro stesso sogno a guidarci verso percorsi che non conosciamo neanche ma che siamo noi stessi a creare. E questo avviene in Suspiria, dove abbiamo un'esplosione di atmosfere disturbanti, macabre, colorate ma terrificanti e scioccanti.
Come diceva il grande H.P. Lovercraft, la paura è il sentimento più forte di tutti, e difficilmente si riesce a restare indifferenti alle atmosfere da incubo che Dario Argento ci ha saputo ricreare con una minuzia e cura dei dettagli da antologia. Ogni inquadratura è unica e diversa dalla precedente, i corridoi si insinuano all'interno dell'accademia di danza prima con fare dritto e deciso, poi quasi deformandosi nel gran finale, ed è impossibile non notare neanche un minimo di ispirazione alle opere dell'espressionismo tedesco visto l'uso di colori accesi e violenti, che cozzano con quella che dovrebbe essere l'atmosfera sporca ed oscura dell'horror tipo.
Inoltre, ma è una mia supposizione, Argento sembra essersi ispirato anche ai quadri di Edgar Degas per donare alle sue ballerine quel tocco di surrealismo che accresce il senso di angoscia ed inesorabile distacco dalla realtà.
Vogliamo poi parlare della scelta di porre le maniglie delle porte tanto in alto? Sublime a dir poco, senz'altro una ciliegina sulla torta in questo film da incubo (in senso buono).

VI lamentavate del sangue argentiano, troppo rosso e brillante, ma non capite che ciò si ricollega al desiderio di Argento di impressionare lo spettatore.
La violenza di Dario Argento è molto particolare. A tratti è di uno splatter molto realistico, ma nel maggiore dei casi si tratta di uno splatter molto irreale e strampalato. Ad esempio:
(SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER SPOILER)

In Profondo Rosso la madre di Carlo muore decapitata dalla sua stessa collana. Ora, sappiamo che in una situazione normale una collana si sarebbe spezzata, ma non in un film di Argento, perché sapeva che quella era la morte che più avrebbe impressionato il pubblico, "accontentando" così il desiderio di paura dello spettatore (ancora una volta, la logica delle emozioni)

E se quindi il sangue argentiano è così è perché Dario Argento sa che si stamperà nella memoria dello spettatore per sempre, e aveva ragione.

Infine, è interessantissimo l'uso dei colori che Argento riesce ad attuare nel film, reduce da Profondo Rosso.
In questo film, il linguaggio dei colori è piuttosto semplice ma proprio per questo risulta di facile comprensione allo spettatore, essendo basato su archetipi molto antichi.
Quando sulla scena predomina il verde (ad esempio quando Sarah sta per essere aggredita) sappiamo che il personaggio corre un pericolo o che qualcosa incombe sul personaggio dal punto di vista psicologico, mentre tendiamo sul rosso quando sta accadendo qualcosa di terribile. E' una sottolineatura dell'ovvio? Sì, lo è, ma è una sottolineatura fatta a regola d'arte.
Quando Suzy entra nel taxi i colori le passano addosso con fare caleidoscopico, a presagire il caos che si scatenerà attorno a quel personaggio
Ed infine la pioggia, simbolo per eccellenza della purificazione, fa come per lavare via tutti quei colori che ci hanno perseguitati donandoci così una pacifica visione.

Ad ogni modo, suspiria è un capolavoro di atmosfere, di recitazione, di violenza, di colori ma soprattutto di stile ed estetica.
Curare lo stile e l'estetica è qualcosa di eccessivamente superficiale? Sì, ma se viene fatto in un film con delle morali che non vengono espresse in favore appunto dello stile e dell'estetica, ma Suspiria si offre fin dall'inizio come una tela bianca su cui Argento deve gettare le pennellate del suo genio visionario.

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Italo Disco  @  28/02/2017 17:38:50
   10 / 10
Lo zenit del cinema argentiano: abbandonata la pista sicura del giallo all'italiana che lui stesso aveva reinventato e portato al successo, si butta a capofitto nell' orrore puro. Già in PROFONDO ROSSO si era percepita una svolta verso lidi più fantastici, che qui vengono messi in primo piano data la presenza delle streghe, ma quello che mi ha sempre colpito di questo lungometraggio è l'esaltazione degli omicidi, il gioco di luci, la continua inquietudine che non cala mai, la padronanza della situazione e quella specie di "delirio controllato" che il regista non riuscirà più a tenere al guinzaglio nei film successivi compreso INFERNO, che adoro. Attori perfetti e musiche dei Goblin eccezionali. SUSPIRIA contiene diverse citazioni di altre pellicole come il bagno di Susy e Sarah nella piscina ripreso da IL BACIO DELLA PANTERA, me ne accorsi subito perché vidi entrambi i "baci" prima di SUSPIRIA, ma anche quest'ultimo è stato fonte d'ispirazione, per non dire copiatura, per altri registi tant'è che l'attacco del cane lupo al cieco (scena stupenda e bravissimo Bucci) è stata ripresa praticamente tale e quale da Lucio Fulci per il suo capolavoro L'ALDILA' - ...E TU VIVRAI NEL TERRORE! Sono andato al cinema a vedermi la versione restaurata per il 40° anniversario e devo dire che ne sono rimasto soddisfatto, anche se ho letto in diversi forum tante critiche. Lo stesso Simonetti dice la pista audio nella recente riedizione era mono mentre all'epoca l'avevano registrata in stereo. Comunque per vedermi per la prima volta i titoli di coda sono dovuto andare al cinema, visto che nel mio dvd non ci sono ma c'è solo la scritta fine, probabilmente è la prima edizione in dvd come ho letto su Wikipedia, infatti lo comprai nel 2003. Tra l'altro leggo sempre su in internet che in alcune versioni digitali in home-video manchino alcune battute che Helena Markos dice nel finale, una di queste edizioni sarebbe quella allegata ai quotidiani l giorno/la nazione/il resto del carlino, per la collana "i 100 film della nostra vita" uscita fra il 2006/07. 11° posto in classifica in Italia nella stagione 1976/77 incassando 1.430.000.000 di lire dell'epoca nelle città capozona.

CyberDave  @  02/02/2017 10:52:03
   8½ / 10
Visto decine di volte, ora rivisto anche nella versione restaurata del 2017.
Che dire, un film invecchiato benissimo, che racconta perfettamente cos'è un horror e come si crea spavento e tensione. Argento tiene tantissimo a questo suo capolvoro, spesso ha dichiarato che sia il suo film preferito, non mi trovo d'accordo, per me Profondo rosso e Tenebre gli sono superiori, ma non è questo il punto, qui parliamo di un film che ha fatto scuola in tutto il mondo, impeccabile sotto tutti i punti di vista, quasi.
Inquadrature azzeccate, musiche perfette, trama semplice e spiegata poco, per non cadere forse nel grottesco, questo un grande pregio a mio parere, gli omicidi sono 4, tutti gestiti bene, con dose di splatter, spavento, tensione che sfociano in scene davvero da brivido.
Avrei cambiato leggermente il finale, ma sono dettagli

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Ripeto, sono dettagli, che però non permettono di elevarlo al livello dei suo due film che preferisco, citati sopra.
Resta comunque un grandissimo film, da vedere e rivedere ache a distanza di cosi tanti anni.

Colibry88  @  23/08/2016 13:08:19
   7 / 10
Uno dei film di Dario Argento che ho visto più volte (oltre a Phenomena e L'Uccello dalle Piume di Cristallo). Certo vi sono innumerevoli incongruenze ed esasperazioni (*) ma nel complesso il film si fa seguire ed incuriosisce parecchio. La fotografia, come già detto, è sublime; l'intera pellicola è pervasa da colori caldi ed inquietanti. La scuola di danza di per sé è un luogo inquietante e disturbante. Non lo reputo un vero e proprio capolavoro ma di certo è un ottimo prodotto!


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Nic90  @  29/07/2016 17:46:07
   6½ / 10
Sicuramente un film ricco di suspance e con delle belle musiche,ma il tema della stregoneria non e' molto di mio gradimento.
Resta comunque un film consigliato nel suo genere,forse unica pecca la scontatezza perche' sin dall'inizio si capivano molte cose...

DitaAppiccicose  @  05/06/2016 13:27:57
   9 / 10
Film che contende a "Profondo rosso" la palma di massimo capolavoro per Dario Argento, "Suspiria" per Argento è un'incursione nell'horror che fa abbastanza eccezione nel complesso della sua filmografia, anche contando i lavori spesso scadenti degli untimi venticinque anni, ma così rilevante da far identificare il suo autore più con l'horror che con il cinema giallo. I soliti difetti di trama e le solite incoerenze qui sono accantonabili di fronte alla maestria che Argento dimostra nell'inscenare gli omicidi, soprattutto quello della prima ragazza. Scena questa che, per me, è il top delle scene violente di tutto il cinema di Argento, nonostante si veda palesemente e senza che venga dissimulato che tutto quel sangue è inchiostro. A contribuire a rendere "Suspiria" uno dei massimi capolavori dell'horror italiano sono poi, al solito, la musiche dei Goblin ed il colore peculiare che possiedono arredamenti, luci, vestiti, la scenografia in generale: un colore ( il rosso in particolare ) che era dato da una pellicola che oggi non esiste più, ma ovviamente non è certo solo per questo che ad Argento un film così non è più riuscito... A quasi quarant'anni dalla sua uscita, "Suspiria" la sua buona dose di paura riesce ancora ad infonderla...

fabio57  @  31/05/2016 10:09:10
   7 / 10
A metà tra thriller e horror, è il film che catapulta il regista nel filone del soprannaturale, abbandonando momentaneamente quello del giallo psicologico per il quale Argento aveva una predisposizione naturale. I risultati sono controversi.Premettendo che, le musiche e la fotografia sono estremamente suggestive, bisogna però riconoscere che la sceneggiatura è zoppicante e lacunosa Nel complesso comunque il film è godibile. Ovviamente si chiede allo spettatore una sospensione della logica razionale, come succederà per il successivo "Inferno" ancora più inverosimile.

Hellbound  @  06/04/2016 20:44:22
   5 / 10
Mi son deciso a vederlo dopo aver letto molti commenti positivi, ma son rimasto stupito, in negativo putroppo. Le musiche sì sono davvero perfette e inquietanti, ma risultano praticamente l'unica cosa inquietante e paurosa del film; Dopo un inizio 'col botto' che promette bene, il film si disperde e risulta privo di tensione e troppo noioso. Gli omicidi sono al limite del comico(vedi spoiler), il finale e la struttura in sè lasciano molto a desiderare così come i dialoghi, buona l'ambientazione. Pensavo molto meglio.

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jason13  @  24/03/2016 05:27:46
   10 / 10
Commentare negativamente uno dei migliori film di Dario Argento e' un qualcosa di paranormale e di incopetenza. Suspiria resta un film strepitoso e non ha eta'.

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TheLory  @  23/03/2016 19:52:49
   3 / 10
Non so come lo avrei giudicato ai tempi della sua uscita, probabilmente con un "Ueee-ueee-ga-ga-gaaa" visto che è del '77, ma vedendolo oggi non si può che dire: SCHIFEZZA IMMONDA!!!
La trama è elementare e per 1 ora e 20 è tutto un susseguirsi di sciocchi eventi che servono a preparare quello che dovrebbe essere il botto finale, che invece è un fiasco finale.
Il sangue finto è di una tonalità assurda, sembra che sia stato girato dopo che gli attori si sono fatti una spaghettata capperi e pomodoro.
Bello il mitico motivo musicale, quello sì.
Attori scarsi, da soap opera (ma non Il Segreto, che lì recitano meglio).
Rimarrà un mistero come Argento abbia fatto i soldi con questo (e altri) pattume.

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enigmista  @  30/10/2015 14:50:42
   7½ / 10
Buon film. Colonna sonora tra le migliori in assoluto. Alcune scene davvero angoscianti. Uno dei migliori di Dario Argento, secondo me, elegante, ben fatto, coinvolgente.

Eneru  @  28/09/2015 18:00:50
   7 / 10
Film ricco di misteri e suspance che non fanno altro che confermare la bravura di Dario Argento, purtroppo essendo stato girato molti anni fa alcune scene d'effetto non sono rese tali dalla scarsa verosimiglianza.

Filman  @  18/09/2015 17:23:48
   8 / 10
SUSPIRIA è uno straordinario punto di non ritorno per Dario Argento che affronta un proprio proseguimento filmico passando da un semi personale giallo all'italiana ad un horror eccentrico, mantenendo alcuni comun denominatori, tra cui, soprattutto, il carattere slasher dei suoi thriller, distinti anch'essi da una macchia di sanguinolenta violenza. L'aggiunta che rende questa pellicola un classico dell'horror, ancora oggi fresco e incantevole per semplicità, è proprio il tocco Argentiano, che modella quell'atmosfera onirica e martellante, fatta da colori e ambienti e suggestioni fiabesche unite alla terrificante colonna sonora che corre ininterrotta e in armonia con le immagini sempre ricercate e smussate dal visionario regista, propositivo nel proporre il suo personale "horror gotico" composto da momenti di cinema quasi post-moderno nel suo estremo modo di esprimere il surrealismo proprio di questo gioiello visivo e sensoriale, che incute terrore in modo atipico e dilettevole.

venetoplus  @  06/09/2015 00:56:51
   9½ / 10
Capolavoro assoluto! I primi dieci minuti son caratterizzati da un uso delle musiche a dir poco devastante.. Son passati quasi 40 anni resta sempre un film di una potenza visiva totale...

ale861  @  13/08/2015 15:29:10
   3½ / 10
Un film infantile, provinciale, ingenuo, risibile. Ci sono tanti fattori che contribuiscono a renderlo un film insulso e senza senso. Con un barlume di intelligenza NON sarebbe morto nessuno (vedi spoiler). I dialoghi cretini all'inverosimile: "Susy...Sara...sono nomi di serpente". Personaggi che scompaiono: Miguel Bosè...dove va a finire? La ragazza avida e *******tta che vuole i soldi per l'appartamento? Le due protagoniste con le orecchie laser: Riescono a contare i passi in una scuola/castello enorme ascoltandoli da una stanza chiusa in uno dei corridoi....ahahhah!. Non dico nulla di un pipistrello che Bela Lugosi che si trasforma negli anni 30 sembra AVATAR. IL finale (vedi meglio spoiler) OSCENO E PROPRIO FACILE E SUPERFICIALE MA SOPRATTUTTO POCO CREDIBILE.


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antoeboli  @  30/04/2015 02:28:27
   8 / 10
La prima volta di Dario Argento nel dirigere un film puramente horror, dopo il suo profondo rosso che ingabbiava due generi(thriller/horror) contemporaneamente.
Se la trama può apparire alquanto scontata , la prima pellicola dedicata al circolo delle tre madri ancora oggi ha tanto da far vedere ai vari registi che cercano storie di stregoneria ma che mi hanno personalmente deluso (come per esempio le streghe di Salem di R.Zombie).
Registicamente è perfetto , seppur il livello di recitazione non è eccezionale e i personaggi non entrino a far parte del vostro cuore .
Ma la scenografia e la cura fotografica la fanno da padrone , dove gli interni sono surreali , e in un'ora e mezza vi sembrerà di conoscerli palmo a palmo .
Il livello ansia è alto , con qualche momento ben riuscito ,anche se il sangue non esce a fiumi risulta godibile .
Penso che per gli amanti di film horror di streghe sia uno di quei must da vedere assolutamente .

ps. da notare che nel film appare un all'epoca giovanissimo e poco riconoscibile Miguel Bosè , ancora oggi personaggio famoso in tv.

kingofdarkness  @  27/04/2015 10:40:19
   9½ / 10
Il capolavoro di Argento, nonchè uno dei film horror più tesi ed affascinanti della storia.
Stupendi, e sempre appropriati, i giochi di luce durante le scene al buio (utilizzando prevalentemente i colori rosso e verde), l'utilizzo dei flashback, la scelta delle musiche (grandissimi i Goblin) e del sonoro "ad effetto".
E' incredibile pensare a come l'atmosfera di tensione, che si respira già sin dalle prime inquadrature, riesca a persistere in modo incessante fino all'ultimissima scena del film.
Ah, cose d'altri tempi…

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  21/02/2015 01:45:41
   6½ / 10
Mi spiace per il voto...Speravo in un capolavoro, invece posso segnalare solo qualche virtuosismo alla regia. Tenebre è al momento il miglior film di Argento, a parer mio.

deliver  @  01/02/2015 18:52:25
   9 / 10
Assieme a Profondo Rosso è il film che ha decretato la grandezza mondiale di Argento, affiancandolo a Hitchcock. Sono loro due i maestri più citati e copiati di sempre (De Palma ne sa qualcosa). A rivedere capolavori del genere, verrebbe da dire che la carriera di Dario si doveva chiudere con Nonhosonno. La flessione stellare che verrà dal Cartaio fino a Dracula ci costringe a rivedere invece con nostalgia i must del suo passato, come Suspiria.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  11/01/2015 12:26:45
   7½ / 10
Uno dei migliori film firmati Dario Argento.
Stupenda la scelta dell'ambientazione nella gotica e surreale scuola di danza. Perfette le musiche, inquietanti al punto giusto.
Brava la protagonista.
Gli effetti speciali, visti oggi, sono quasi ridicoli comunque resta un buon film.

luis 98  @  16/11/2014 19:13:52
   8 / 10
Che dire uno dei pochi film di argento che mi sono piaciuti...

Anche se è un po vecchiotto è ancora piu che guardabile(di solito i film sotto gli 80 non riesco proprio ha guardarli)

Cult thriller di fine anni 70 da vedere almeno una volta

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Ultima risposta 19/11/2014 00.22.06
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dagon  @  16/11/2014 13:29:26
   9 / 10
A mio avviso il migliore film di Argento, non a caso venerato da molti registi.
Tolto il plot (piuttosto debole e con non pochi nonsense) e la solita recitazione di basso livello (ma meno che in altri film), Suspiria è un esempio clamoroso di forma che assurge a sostanza. Molto è stato scritto sulla fotografia di Suspiria, sia da un punto di vista tecnico che stilistico. Per ammissione stessa del regista molti sono i rimandi all'espressionismo tedesco (e in particolare a "il gabinetto del dottor Caligari") e a Carrol (specie negli ultimissimi minuti). Si rimane letteralmente abbacinati dall'uso del colore in questo film (che ricorda molto anche Mario Bava): Rosso, Blu, verde, giallo, saturi, accostati magistralmente per creare un'esperienza visiva con pochi eguali e per definire un'atmosfera in cui si ha sempre l'idea di una presenza maligna che incombe dall'alto. La paura è indotta attraverso non solo il sapiente e virtuosistico uso della luce e dei colori, ma anche attraverso le inquadrature geometriche (secondo me Kubrick qualche suggestione l'ha raccolta, prima di Shining), in cui ogni oggetto è posto ed illuminato con una funzione estetica, e attraverso l'uso del suono e della musica. La partitura dei Goblin è strepitosa e spaventosa. Il Blu ray rende giustizia a questa pellicola, rendendo tutte le sfumature cromatiche di Tovoli.
La scena nel dormitorio, con il rantolo dietro il lenzuolo, ancora mi mette i brividi.
Mette anche i brividi pensare che Argento dopo 30 anni abbia ritenuto che una oscenità come "La terza madre" potesse anche solo idealmente collegarsi a Suspiria...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  09/07/2014 11:23:22
   8 / 10
"Suspiria" assieme a "Profondo Rosso" segna il top della produzione di Dario Argento, un film eccellente sospeso tra horror gotico, favola ed efferatezze tipiche del cinema di paura degli anni 70/80. E' anche il capitolo che dà il via alla cosiddetta Trilogia delle Tre Madri (poi continuata con il fiacco "Inferno" nell'80 e con l'inguardabile "La Terza Madre" nel 2007).
Già straordinario per la location scelta, ovvero una scuola di danza posizionata vicino a Friburgo, nello specifico all'interno della suggestiva Foresta Nera, trova nelle invenzioni scenografiche ed estetiche volute dal regista romano dei punti di forza straordinari.
Le aspirazioni della giovane Susy si scontrano con un mondo inquietante dominato da antichi rituali, reso ancor più sinistro da scelte cromatiche evidentemente debitrici ai lavori del maestro Mario Bava con un abbondanza di giochi di luce (soprattutto tendenti al rosso e al blu) in grado di alzare sensibilmente l'asticella della tensione.
Da aggiungere alla perfezione estetica -determinata anche dalle pregevoli scenografie- l'indimenticabile e terrificante colonna sonora firmata dai Goblin, ingrediente indispensabile per la materializzazione di atmosfere opprimenti. La gestione dei tempi narrativi è notevole, Argento riesce a spaventare grazie ad un meccanismo elaborato nei minimi particolari. E' anche vero che dal punto di vista narrativo si potrebbe muovere qualche accusa, ma francamente lo script non incappa in gravi battute a vuoto. L'unico problema potrebbe risiedere nella linearità eccessiva, con relativo mistero non poi così impossibile da decriptare.
Tutto sommato la sceneggiatura, non perfetta come spesso riscontrabile nei lavori del regista romano, si lascia comunque apprezzare, anche se poi a dominare c'è l'estetica, a solleticare le percezioni sensoriali dello spettatore calato in un incubo dal sapore atavico in cui la fiaba si trasforma nel più efferato degli incubi.
Le morti spettacolari non mancano, Argento dà fondo alla sua tecnica ideando inquadrature di gran fattura, quindi ricorrendo alla fantasia macabra per creare omicidi piuttosto cruenti.
Un cult a ragione, tra i migliori horror italiani di tutti i tempi.

alex94  @  25/06/2014 10:00:00
   10 / 10
Capolavoro del cinema horror diretto da Argento nel 1977.
La trama è molto originale e sviluppata molto bene,la regia è ottima,stupenda la fotografia,molto bella anche la colonna sonora dei Goblin.
Diversi e molto originali gli omicidi presenti nel film,il migliore di tutti secondo me è quello iniziale,uno dei migliori della storia del cinema.
Ottimo anche il finale.
Unica piccola pecca di questo film è la recitazione non proprio perfetta ma alla fine questo è un dettaglio di poco conto in un opera del genere.
Insieme all'Aldilà di Fulci il miglior horror italiano di sempre.

BenRichard  @  19/01/2014 18:01:10
   6 / 10
Insomma...visto che devo essere onesto per un mio gusto personale non è che mi sia piaciuto un granchè questo primo film horror di Dario Argento...
Parte molto bene e fino ad un certo punto della trama si rende anche piuttosto interessante..ma man mano che ci si avvicina all'epilogo finale mi perde molto..sia d'interesse a livello di trama, sia di suspense...
Che sia un buon film horror anni '70 questo è certo (buone le musiche e alcune scene molto forti ai tempi, anche se a dire il vero me ne aspettavo di più durante il corso del film), infatti un 6 glielo dò ben volentieri, ancora di più perchè il primo di un genere per cui Dario Argento nel corso degli anni ha fatto storia
Però ripeto, la mia può passare benissimo per generosità, perchè alla fine del film la sensazione che provo è di un film che onestamente non è che mi sia piaciuto più di tanto

Invia una mail all'autore del commento FlatOut  @  15/01/2014 19:50:57
   8 / 10
Anni 60/80, il ventennio del cinema horror per eccellenza.
In questa parabola di tempo è vissuto uno dei capotipiti del genere: Dario Argento.
Il regista si distacca moderatamente dal suo solito filone di film iniziato con L'Uccello dalle Piume di Cristallo, puntando su un cinema molto più gotico con piacevoli spruzzi di paranormale; accompagnati naturalmente dalle favolose colonne sonore firmate Goblin, veri classici
Era questo l'Argento per eccellenza, quando aveva ancora grandi idee e grandi attrici a disposizione. Era questa l'epoca perfetta per lui; epoca sfortunatamente terminata da un pezzo.

Horrorfan1  @  15/01/2014 17:57:49
   7½ / 10
Un grande classico.

Anche se "stagionato" merita un buon voto.
Per meritare un 8 o un 9 andavano a mio avviso evitate alcune scene (il povero pipistrello che viene inesorabilmente spiaccicato o i cagnotti che cadono dalla soffitta!) e altre potevano essere fatte meglio (il cane lupo che mangia il collo/salamella di Flavio Bucci): ma nel complesso una gran pellicola, sia per l'ambientazione, sia per l'idea fantastica della strega con la... "sindrome da apnee notturne"!

krueger419  @  19/08/2013 16:29:32
   4 / 10
Odierei il cinema horror italiano... se solo esistesse.
Fatta eccezione per quel gran film di Amityville Possession, gli altri sono solo putridume venduto per oro.
Questo "coso" ne è il classico esempio.
La trama è ridotta all'osso, troppo semplice e lineare.
Omicidi neanche tanto efferati: troppo "finti", troppo surreali in questo contesto.
Possibile che non riuscissero a dare la giusta tonalità di colore al sangue finto?
Le musiche sono troppo calcate, i goblin ci vanno giù pesante, anche troppo.
È un film pieno di esagerazioni che tenta di stupire lo spettatore facendogli capire che esiste anche l'horror nostrano, ma fallisce miseramente il suo scopo e si rende anche abbastanza ridicolo.

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Ultima risposta 04/02/2017 13.58.21
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Severità  @  06/08/2013 15:14:55
   9 / 10
Con Suspiria Dario Argento è diventato famoso all'estero, in Italia invece lo è diventato per Profondo Rosso. Tutto sommato la carriera di Dario Argento parte dal 1970 e finisce nel 1990. Opera film del 1987, come dite voi, non sara bellissimo (l'ho visto e mi è piaciuto) ma a livello di regia può competere con i migliori film di Hollywood, mentre Due Occhi Diabolici e considerato il suo ultimo capolavoro. Poi gli altri film hanno rari momenti alti (2) e tanti momenti bassi (6). Suspiria è un film diretto egregiamente, con colori accesi, omicidi crudeli e non si respira mai un'aria tranquilla. Con questo film chiude al meglio gli anni 70'.

horror83  @  06/08/2013 10:52:14
   7½ / 10
mi è piaciuto! certo da come ne avevo sentito parlare mi aspettavo di meglio ma è fatto abbastanza bene! la storia mi è piaciuta molto e anche lo svolgersi del film! bravo Dario Argento, l'unico regista italiano ad aver fatto dei bei film horror. mi è piaciuto molto l'uso dei colori e anche la protagonista è brava!



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Ultima risposta 06/08/2013 13.10.58
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Spotify  @  11/07/2013 16:21:00
   8 / 10
Debutto definitivo nell'horror di Dario Argento che al primo colpo non fallisce sfornando un horror di grande atmosfera. Bellissimo il contrasto dei colori che rendono il film molto gotico per tutta la sua durata. Sicuramente il miglior horror di Argento e il più bello sulla trilogia delle tre madri. Bella scenografia e musiche bellissime. Effetti splatter ben fatti ma un po' assurdi. Il sangue si vede lontano un miglio che è vernice o chissà quale sostanza. Il finale un po' sbrigativo e buttato lì per lì ma questo non penalizza più di tanto il film. Il miglior film di Argento dopo ''Profondo Rosso''.

Leonardo76  @  27/02/2013 21:55:21
   9 / 10
Si ok il sangue ha un colore ridicolo, certi personaggi sono quasi da barzelletta (l'inserviente sordo-muto, l'insegnante nazistoide, il bambino ariano\piccolo lord), il finale l'è un po' buttato là, per girare le scene splatter si sono usate camionate di manichini ma tira e para il film fa paura ed è piuttosto originale inoltre l'edificio della scuola di danza con la sua architettura stramba riscatta certi effetti speciali da giostraio. Ottima l'attrice protagonista.
Da vedere tenendo conto dell'anno di uscita e del budget utilizzato.

ferzbox  @  13/02/2013 17:53:06
   9 / 10
Il capolavoro indiscusso di Dario Argento,il film che più mi ha colpito del regista e tra le pellicole orrorifiche più artistiche che abbia mai visionato.
Dario Argento,insieme alla moglie Daria Nicolodi,concepì questo film ispirandosi al romanzo "Suspiria de profundis" e sfruttando alcune esperienze dell'infanzia della Nicolodi(come alcuni racconti che ricordava della nonna),il tutto per realizzare,nel corso del tempo,una trilogia dedicata al mondo delle streghe del suddetto romanzo(Madre Sospiriorum-Madre Tenebrarum-Madre Lacrimorum).
Questo primo capitolo del 1977 è sicuramente il migliore di tutta la serie(nonchè il migliore di Dario Argento) e riesce a colpire lo spettatore con un terrore profondo ed esoterico,mettendo in evidenza la vera essenza di tutto ciò che appartiene all'occulto.
Ottima la scelta della fragile protagonista,che coinvolge ancora di più lo spettatore,nonchè il percorso in crescendo che Argento dirige in modo intelligente durante tutta la visione.
Da notare in particolar modo la fotografia ...i colori rosso e blu sono particolarmente evidenziati e sparati ...(lo si può notare gia dall'inizio,qundo Suzy esce dall'aereoporto)....questo grazie a lenti anamorfiche coperte con dei filtri colorati...poi se non sbaglio,sia il direttore della fotografia Luciano Tovoli che lo stesso Argento decisero di utilizzare una vecchia Tecnicolor per poter far questo, dato chegia nel 1977 le macchine da presa erano troppo avanzate per poter fare quello che avevano in mente.
Insomma,il film Horror più rappresentativo ed agghiacciante del famoso regista italiano....peccato che con i seguiti non è riuscito a raggiungere la stessa qualità...

Piccola curiosità:Quando Suzy esce dall'areoporto e sale sul taxi ha una piccola conversazione con il conducente....nel momento che l'inquadratura è posta dal punto di vista di Suzy(La soggettiva dai posti dietro)..se fate molta attenzione, vedrete che si nota il riflesso del volto di Dario Argento sul parabrezza(o forse il finestrino).....l'ho notato per puro caso mettendo un fermo immagine mentre andavo ad aprire la porta al postino...tornai in camera e mi accorsi di questo particolare...volete sapere se mi sono ****** addosso?...la risposta è decisamente si....anche perchè Dario Argento ha pure una espressione un pò mostruosa....fateci caso...

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Ultima risposta 11/07/2013 17.21.35
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Son Goku  @  31/01/2013 23:57:34
   9 / 10
Suspiria film del 1977 diretto da Dario Argento è uno dei suoi film più belli. Una fotografia veramente ottima, una regia curata e piena di dettagli, una colonna sonora ormai entrata nella storia del cinema italiano e non solo. Insomma ci troviamo all'apice della carriera di quest'uomo. Comunque, PER ME è un capolavoro.
Io vi devo una cosa: Allora Dario Argento negli ultimi tempi, è l'unico regista italiano che fa ancora il cinema di genere. Noi italiani siamo incontentabili, e vero che gli ultimi 8 film di Dario Argento non sono belli, però c@zzo almeno lui nel bene o nel male ci prova con il cinema di genere. Vi pongo una domanda: Perchè Dario all'estero c'è lo invidiano mentre qui in Italia non lo caghiamo manco di striscio?. Un'altro vizio: Non deve uscire manco il trailer di un suo nuovo film già diciamo che è merd@, ma vogliamo crescere?. Per esempio: La Sindrome di Stenthal in Francia è considerato il thriller per eccellenza, Dracula 3D a Hollywood è stato super lodato (persino Quentin Tarantino lo ha apprezzato). Poi Argento non è che i suoi difetti si sono accentuati, ma e lui che scrive i film allo stesso modo. La terza madre se usciva negli anni 70' era un capolavoro, se Profondo Rosso uscisse per la prima volta oggi sarebbe un flop, per Giallo se uscito nell'epoca d'oro sarebbe stato un successo. Dario è il classico regista vecchio stampo, che fa ancora i film come si facevano una volta. Non e che lui si involve anno dopo anno ma è il cinema di genere ad essere morto, e Dario e morto con lui. Però lui ci crede davvero in quello che fa, sa benissimo di essere disprezzato, ma ci prova comunque. E questo e da apprezzare, non da disprezzare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR carsit  @  25/01/2013 16:41:04
   7 / 10
Dario Argento è sempre stato un regista amato, ma anche molto discusso.
Prima di questo " Suspiria" avevo visionato soltanto " profondo rosso", considerandola una buona pellicola.
"SUspiria" paga dazio con un inizio sfolgorante e con un progressivo spegnersi nella mediocrità della trama ( mediocrità che viene sfoggiata in maniera assurda nelle battute finali ).
Ma andiamo con ordine...
Nei pregi posso subito affermare che ho apprezzato molto la fotografia e le scenografie. La fotografia entra prepontentemente all'interno della pellicola, la dirige, la guida e la fa esplodere all'ennesima potenza in alcune scene.
Penso che i giochi di luce blu e verdi, ma soprattutto il colore rosso, siano i veri protagonisti della vicenda. è raro vedere un horror con una fotografia così curata e così valida. Veramente una bella fotografia. I corridoi che pulsano di rosso, pulsano come un cuore, pulsano come il sangue che gronda. Un colore che rende veramente interminabili i corridoi che la protagonista deve percorrere.
Dal rosso scaturisce probabilmente la scena secondo me meglio riuscita: quella del dormitorio circondato dal telone rosso, al di fuori della quale dorme Madre Sospironium.
La scenografia è anch'essa splendida e molto curata, e l'ambientazione è alquanto azzeccata ( una scuola di danza come covo per un gruppo di streghe dominate dalla centenaria Madre Sospironium).
Molto buona anche la regia di Argento, che regala inquadrature abbastanza impegnative: la panoramica della piazza ( molto bella), le inquadrature sporgenti di balconi e terrazzi. SOno un marchio di fabbrica di Argento, che mi ricordo abbastanza anche in " profondo rosso".
Discreto il fattore splatter, per fortuna non troppo invadente ( quel sangue finto è abbastanza inquietante, ma è palesemente finto!!!!!!!!!!!!!!!).
Mi sono dimenticato di citare anche il primo assassinio, probabilmente il migliore di tutto il film ( non che ci siano tante morti, sia chiaro).
Il problema è che la pellicola perde numerosi punti sotto altri aspetti: attori, trama, finale in primis.
Gli attori sono abbastanza approssimativi.
Recitano veramente maluccio. La stessa protagonista mi era molto indifferente e parecchio insipida.
La trama è molto banale e viene sviluppata in maniera praticamente nulla per tutto il film. Non ci sono grossi progressi di trama, apparte forse i 3-4 omicidi. Che però non conducono a nulla di realmente significativo. E pensavo che un film di tale fama avesse una trama più solida e consistente.
Infine si giunge al finale che se non rasenta la cretineria, poco ci manca.
Tralasciando l'idiozia di una scena :

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER,
il finale lascia molto a desiderare :

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
Ci sono troppi elementi nel finale che danno l'idea di superficialità e di sbrigatività.
COme se il regista avesse avuto uno squacchero e volesse andare al cesso.
Infine volevo precisare che il fattore paura\ansia è pressocchè assente.
Però nel complesso premio la pellicola perchè si discosta dai soliti horror che guardo!

Invia una mail all'autore del commento nocturnokarma  @  03/01/2013 10:01:59
   9 / 10
Vetta artistica di Dario Argento. Un indimenticabile horror con sfumature fantastiche che lascia abbagliati per abilità nel creare tensione, nell'orchestrazione magistrale dei delitti (d'antologia il primo), nella musica gotica di Simonetti e nell'ottima interpretazione di Jennifer Harper.

Splendida l'ambientazione.

domiello1963  @  26/12/2012 23:21:05
   10 / 10
Una sola parola per definire questo film :

C A P O L A V O R O

prof.donhoffman  @  29/11/2012 12:47:59
   9 / 10
Un gran bel film anche se si nota che Argento non era a suo agio con l'horror.
La trama è quella di un giallo investigativo, un Mistery con in mezzo le streghe insomma.
Così sarà anche per il suo seguito Inferno.
Tecnicamente siamo a livelli altissimi però e il film di per se mi ha convinto.

alepr0  @  15/11/2012 18:11:23
   5 / 10
Avevo sentito molto parlare (e bene) di questo film e quindi ho deciso finalmente di vederlo. Devo dire che mi ha molto deluso, avevo un'alta aspettativa. Non mi ha spaventato per niente. Dunque riassumendo: trama semplicissima e abbastanza scontata, ambientazioni molto suggestive e tenebrose questo è un punto a favore, regia tutto sommato discreta ma il film è troppo lento e di conseguenza la noia ha prevalso, sonoro non mi è piaciuto granchè. In definitiva un horror che non mi ha soddisfatto. Poi il finale è bruttissimo, credevo in qualche colpo di scena invece finisce così su due piedi.

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/02/2017 11.00.15
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Risa  @  08/11/2012 21:50:40
   9 / 10
Semplicemente FANTASTICO.
Come si può porre "Profondo Rosso" al di sopra di questo film?? E' inconcepibile!
Poiché è indubbiamente SUSPIRIA il vero capolavoro di Dario Argento; ogni singolo dettaglio è accuratissimo e sublime, le musiche uno Spettacolo, e finalmente il caro Regista si è deciso a chiamare attori degni di questo nome. In sostanza, elenco tutti i punti salienti che per me contano di più in una pellicola:
Trama: 8
Colonna Sonora: 10 (da Oscar.)
Recitazione: 8 (voto che alza estremamente la media agli altri film di Argento che ahimè si OSTINA a chiamare un cast da cabaret, eccezion fatta per Max Von Sydow in Non Ho Sonno e Adrien Brody in Giallo).
Regia: 10

CONSIGLIATISSIMO!

Vlad Utosh  @  01/10/2012 15:58:23
   9½ / 10
E' proprio il caso di dirlo, un argento nel periodo d'oro mette da parte il cantone thriller e si dedica unicamente al lato horror sfornando una perla del genere.
Il bello di Suspiria è la costante sensazione di ansia che trasmette fin dalle prime battute del film con quella colonna sonora(i goblin si superano, veri e propri orchi guerrieri, superbi) martellante. Si raggiunge l'apice nella scena

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER e

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER.

Altro punto a favore è la trama che ho trovato davvero intrigante, con quell'ombra di mistero che da un tocco in più. E che dire degli ambienti? Perfetti nell'ambito di un film del genere.
Se vogliamo trovare dei difetti, il cast non è eccelso anche se non sfigura e personalmente

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
ma ciò non intacca la bellezza di un'opera imperdibile.

gemellino86  @  26/09/2012 14:51:18
   9 / 10
Per me è il miglior Argento di sempre. Un thriller costruito per far inquietare, spaventare, tenere in ansia. Tanti momenti di tensione dominano il film. Infatti è uscito due anni dopo "Profondo rosso".

TheShadow91  @  14/09/2012 01:32:27
   7½ / 10
Per quanto non lo consideri un capolavoro,è innegabile che la firma di Argento è evidentissima nelle scene di tensione del film:l'atmosfera e il sonoro che crea lui sono di una sofisticatezza unica e probabilmente non li creerà nessun altro a livelli così alti,tanto che,per quanto un ventunenne non può provare chissà quale paura,il fascino e il coinvolgimento che creano,sono invece a livelli altissimi.Per rendere l'idea di quanto abbia riconosciuto la maestria di Argento,dico solo che se fosse stato per tutto il resto non so nemmeno se il film avrebbe raggiunto la sufficienza,dato che la trama,per quanto parta benissimo,si perde nel banale(pur rimanendo curiosa)e il finale praticamente è inesistente...

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Ultima risposta 14/09/2012 01.36.21
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Charlie Firpo  @  08/09/2012 10:02:47
   6½ / 10
Il solito horror argentiano qui in versione molto "colorita" e che si salva esclusivamente per qualche scena interessante e per la colonna sonora dei Goblin , per il resto abbiamo una sceneggiatura ridicola con i soliti dialoghi insulsi , cani di attori come precisato anche dal commento precedente e un make up da quattro soldi , intanto per capirci ... per simulare il sangue hanno comperato in ferramenta un secchio di pittura rossa , quella per dipingere le pareti.

Da segnalare anche che dopo i primi minuti il film soffre di innumerevoli scene di scarso interesse e tende a diventare soporifero e a tratti noioso.

Detto questo e considerando che è una pellicola datata , comunque merita la sufficienza per la sua originalità e il mezzo voto in più va al sound dei Goblin che non sbagliano un colpo.

In conclusione se potete guardatevi Phenomena che per molti versi è un remake ottimizzato di Suspiria con attori più interessanti tipo la giovane Jennifer Connelly e con un ritmo e scenografie più curate... e se li vedete entrambi non potrete non notare le molte analogie.


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Strix  @  04/09/2012 15:12:12
   4½ / 10
mi dispiace ma proprio non ce la faccio a dare di più a questo film. mi dispiace perchè c'è da dire che il finale merita davvero tanto, il problema è arrivarci. mi sarò appisolato un paio di volte durante il film, e non mi aiuta il fatto di vedere quel sangue fosforescente, attori che sono dei CANI, dialoghi assopienti, in pratica il nulla totale in un'ora di film.. forse questa pellicola risente molto del passare degli anni, ma io non capisco come si possa definire "capolavoro". Mah.

BlueBlaster  @  06/08/2012 15:02:26
   8 / 10
Il migliore di Argento, che non è che gli abbia visti tutti....
E' una bella storia e le location sono fantastiche, tecnicamente è perfetto...darei un pò di più se non fosse che non amo i film technicolor saturi di blu/rosso...

KRIS.K  @  29/07/2012 07:18:26
   7 / 10
Diciamo che Dario ha fatto un lavoro eccezionale dal punto di vista estetico e sonoro, creando una sorta di atmosfera demoniaca perfetta,tra respiri nella notte e colori vivaci, per il resto rimane un film horror modesto che giustamente è diventato cult, per i motivi detti poco fà. Grandi i Goblin.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR dubitas  @  27/07/2012 11:21:02
   6 / 10
non è il film migliore di dario argento, ma neanche il peggiore.
Insomma un filmetto così così, con alcune buone scene di tensione ma con una trama che non riesce a mantenere un costante livello di interesse.
Il finale lascia un po' insoddisfatti ed è abbastanza sbrigativo.
Concordo con gli altri sul fatto che il gioco di colori (basato sul ''rosso)alla fine stanca un po' e rende il film un prodotto non di alta qualità.
Alcune cose potevano essere fatte meglio.

GTX33guitar  @  08/07/2012 23:38:24
   8½ / 10
Secondo me questo è il migliore film di Dario Argento...

Looklike  @  08/07/2012 00:02:09
   5 / 10
Film sopravvalutato di un altrettanto sopravvalutato regista.
Narrativa sterile, dialoghi ridicoli, scenografie ostentatamente rosse. Qualche figura grottesca qua e là per rendere l'atmosfera più straniante ma non basta. Molto graziosa la protagonista ma con evidenti carenze interpretative come quasi tutto il cast d'altronde. Morti e uccisioni quasi comiche in puro stile Dario Argento. Regia abbastanza notevole ma nel complesso non vado oltre il 5.

Dimenticabile.

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Ultima risposta 02/02/2017 11.03.35
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C.Spaulding  @  27/05/2012 16:55:21
   10 / 10
Altro capolavoro di Argento. La prima parte della trilogia "Le tre Madri "(Suspiria-inferno-la terza madre). Notevole il gioco di luce (sulle tonalità del blu e del rosso) tipico di Argento e Bava. Il film mette molta paura. Indimenticabile la scena del respiro della strega. Davvero inquietante !!!. Da vedere assolutamente.

hghgg  @  13/02/2012 19:25:22
   8½ / 10
Questo, insieme con il "gemello" "Inferno" è a mio parere il film più riuscito di Dario Argento, regista sopravvalutato quanto si vuole ma che è riuscito a regalare almeno un paio di bellissimi film. "Suspiria" è una pietra miliare dell'Horror non solo italiano, ma anche per ciò che riguarda il genere in campo internazionale. I tratti distintivi del regista sono qui espressi ai massimi livelli, in quanto passando dal giallo all'horror puro ha avuto più libertà: lo splatter spesso anche esagerato, le luci stranianti e particolarissime,la fotografia strepitosa (solo per questo vale la pena vedere questo film almeno una volta), le atmosfere davvero inquietanti, una trama appassionante nonostante una sceneggiatura certo non eccelsa. Non mancano i difetti tipici dei film d'Argento: sceneggiatura traballante con troppi buchi, dialoghi e recitazioni ai limiti dell'accettabile e finale che delude terribilmente le ottime aspettative che si erano create nei restanti 3/4 di film, sbrigativo, sembra quasi buttato lì a caso, confuso. Da notare l'eccezionale colonna sonora dei Goblin, storici collaboratori del Darione nazionale, che contribuiscono non poco a rendere le atmosfere terribilmente angoscianti. Nonostante i difetti, "Suspiria" resta un film eccellente, apice del regista e uno dei migliori horror dell'intero, e non così ricco, panorama italiano.

speXia  @  12/02/2012 00:57:53
   9 / 10
"Susy Benner decise di perfezionare i suoi studi di balletto nella più famosa scuola europea di danza. Scelse la celebre accademia di Friburgo. Partì un giorno alle nove di mattina dall'aeroporto di New York e giunse in Germania alle 22:45 ora locale... "

A mio parere il capolavoro di Dario Argento non è Profondo Rosso, ma Suspiria.
E' qui che il regista si sbizzarisce, che sfoggia il suo talento, ma soprattutto (e sarebbe il motivo per cui mi è piaciuto particolarmente) è qui che Argento abbandona il giallo e si lascia andare all'horror, precisamente quello sovrannaturale. Esoterismo, stregoneria, il Male: queste sono le tematiche a cui Suspiria ruota intorno, e a cui Argento si è specializzato prima di realizzare il film.

La trama è molto semplice, ma è curioso vedere quanti elementi della storia siano simbolici, su tutti quello della danza: la danza è una delle forme di intrattenimento preferite delle streghe, come spiega Argento, quindi è stata una scelta geniale ambientare tutto in una scuola di ballo, in cui ovviamente convivono e si esercitano molti ballerini/e. In ogni caso, la storia delle Tre Madri verrà sviluppata meglio nel mediocre capitolo seguente.

Il lato tecnico è meraviglioso.
La fotografia, con i suoi colori sgargianti in technicolor, è assolutamente indimenticabile, e supera di gran lunga Profondo Rosso. Incredibile come ogni inquadratura sia studiata alla perfezione, specialmente la sequenza, durante la scena nella Konigsplatz, in cui la telecamera piomba, come un aquila, sul pianista cieco. Inoltre, le ambientazioni dai colori luminosi danno al tutto un atmosfera magica, onirica, che è quasi fuoriluogo in un horror.
Stupende, sadiche e fatte benissimo le scene di morte. Sì, il sangue è molto "vernicioso", ma questo difettuccio è più che perdonabile.

Recitazione non troppo convincente, tuttavia gli attori in generale se la cavicchiano. Avrei preferito un cast infantile come voleva Argento, così ci sarebbe stata un atmosfera più da favola dark (e sicuramente vedere una bambina contorcersi nel filo spinato sarebbe stato più d'impatto che una ragazza qualsiasi). Molto buffa la scelta di far recitare una novantenne, tra l'altro presa da un ospizio del luogo, nel ruolo della strega!

La colonna sonora è epica, il brano "Suspiria" è veramente un capolavoro di soundtrack. Indimenticabile, con la sua melodia intrigante e la sua macabra cantilena: sospiri dall'infantile suono di "la-la-la-lalala-la".

Sinceramente, una delle cose che ho apprezzato di meno è il finale, ma non tanto l'intera sequenza finale (che è il momento migliore della pellicola), ma la fine del finale ; mi spiego meglio: mi è sembrato troppo sbrigativa la scenetta finale del film e l'arrivo improvviso dei titoli di coda, che mi hanno fatto cadere la mandibola. Altri difettucci che non permettono al voto di alzarsi un po' sono l'eccessiva semplicità della trama e la recitazione discretuccia.

Comunque, devo dire che, nonostante non ami il cinema italiano, Suspiria ha tutta la fama che si merita.
Dario Argento, di cui sono appassionato da poco, mi sorprende sempre di più e non vedo l'ora di recuperare gli altri suoi film!

6 risposte al commento
Ultima risposta 13/02/2012 22.38.35
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  17/01/2012 16:39:57
   7½ / 10
Uno spettacolo circense costantemente in bilico tra ridicolo e ipnotico.
Se ritenessimo imprescindibile, in un film, la logica narrativa, dovremmo bocciarlo. Solo chi ritenesse che i vincoli imposti dalle più elementari regole della narrazione possono essere sciolti quasi completamente, può permettersi di considerarlo un capolavoro.

Apprezzo "Suspiria" perché, con una massiccia dose di anarchia punk (non so se c'è qualcuno che abbia già definito "Suspiria" un film punk...), se ne frega altamente delle convenzioni e dei canoni, anche a costo di scivolare in goffe banalità.
L'apparato scenico è ridondante, barocco; si rimane confusi notando la perizia con cui sono curate luci e scenografie, a fronte di una direzione degli attori da recita scolastica.
Non conosco film più squilibrato e disarmonico di "Suspiria", ma credo che occorra riconoscere come vi sia qualcosa di geniale nella libertà con cui il suo regista ha ritenuto di sbizzarrirsi con gli effetti "gotici". Il film possiede un'originalità molto, molto tipizzata - pur con debiti marcati verso il Polanski di "Rosemary's Baby" e soprattutto verso Mario Bava, nell'uso del colore.
Le atmosfere "malate" della scuola di danza di "Suspiria" non smettono di lasciare echi nel cinema, si pensi a "Il cigno nero".

Le paranoie su cui Argento fa leva, scaturiscono da paure elementari che hanno radici nell'infanzia e nella prima adolescenza: sono paranoie archetipiche come la paura del buio, che corredano la fondamentale paura dell'ignoto. Sono quelle esaltate dagli spazi estranei, nascosti e sconosciuti dei grandi complessi residenziali urbani: chi di noi, smarrendosi in un edificio, non ha mai provato una vertigine che è il corrispettivo del "perturbante" in un'opera d'arte? Argento, con il suo parossismo sensoriale, fa entrare in risonanza paure elementari, ed esalta i meccanismi "panici" del panico (finendo, talvolta per farli girare a vuoto).

"Suspiria" vorrebbe anche essere una fiaba moderna (la cui resa contenutistica è - a esser buoni - zoppicante). La bambina e il labirinto: all'inizio inconsapevole dei mali che vi si celano (in qualche modo, allegorie dei vizi mondani), non può più uscirne senza averne sconfitto il mostro (ecco una giustificazione del perché non ne scappi). L'aiuterà il candore e la sua virginale purezza.

Il labirinto: non la casa stregata, non la dimora gotica. E' alla figura archetipica del labirinto infatti che alludono le scenografie, i motivi ornamentali, i corridoi ricurvi, i passaggi segreti, i pertugi, i trabocchetti...

Argento eccede nel grottesco (i vari componenti della servitù) e pecca sempre per difetto: anche se qui ha un suo stile, non possiede l'arte di nobilitare e valorizzare intuizioni che rende grevi. Tuttavia, diversi momenti/frammenti sono obiettivamente memorabili: e più di tutto, probabilmente, l'intuizione scenica che sta alla base della sequenza notturna nella Konigsplatz (appesantita dalla ridondanza: avrebbe dovuto essere scorciata).

3 risposte al commento
Ultima risposta 26/01/2012 22.05.01
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EmVallo95  @  11/01/2012 22:39:49
   9½ / 10
Per me il maestro Dario Argento ha fatto, insieme a Profondo Rosso e a Tenebre, il suo capolavoro. Regia impeccabbile, fotografia unica, incandescente di notte e nitida di giorno. Interpretazioni più che discrete, ma... quella... colonna sonora, può essere usata come oggetto di tortura per quanto terrificante, paurosa e splendida sia. Da non perdere assolutamente.

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