the life of david gale (2003)

Secondo me il fatto che la pena di morte possa erroneamente essere comminata a innocenti non è l'argomento centrale della discussione sulla liceità o giustezza morale della pena di morte. Tutt'al più può essere un argomento a sostegno delle tesi di chi ne è contrario, ma il punto centrale è se sia giusto che la società, attraverso la giustizia dello stato, possa arrogarsi il diritto di togliere la vita a un suo cittadino.
E questo tema viene solo marginalmente toccato, mentre il film si focalizza proprio su questo fatto dell'innocenza. Se quanto meno David Gale fosse stato ignaro di tutto l'intrigo la trama avrebbe quantomeno sollevato altri temi, ovvero ci sarebbe stato l'evidente contraddizione degli attivisti che per perorare la loro causa si arrogano essi stessi il diritto di condannare a morte. E invece il film ha fallito anche in questo

reale andamento dei fatti avvenuti

[ Mi ha un po' irritato la caratterizzazione del protagonista nella prima parte del film. Un po' troppo americanizzata (e spero stereotipata).

Qualcuno mi spiega perché david gale si è fatto uccidere di proposito?

David Gale è l'essenza del genio misto alla filantropia ed allo spirito di sacrificio.

Unica pecca: il solito uomo misterioso che "ti osserva!

Penso anch’io che il finale del film sia molto forte e che gli spettatori all’uscita dalle sale cinematografiche possano rimanere emotivamente coinvolti. A dire il vero quel che mi interessa di più è che ne discutano, perché sarebbe assurdo pretendere di cambiare il modo di pensare delle persone su un certo argomento ma almeno posso cercare di stimolare le loro riflessioni. Ovviamente le impressioni e le opinioni su questo tipo di film dipendono molto dalla visione politica di ognuno e dall’approccio con queste realtà. Questo non è un film che parla solo della pena di morte, ma tocca anche altri aspetti, come la volontà di sacrificare se stessi per la causa di altri e il ruolo degli attivisti politici, che spesso arrivano a scelte estreme pur di difendere i propri ideali, quindi non penso di essere andato fuori tema.


Personalmente sono assolutamente contrario alla pena di morte ma molti sono a favore, diciamo un 50% circa, sia negli Stati Uniti che in Europa. Quel che mi preoccupa di più è invece che nel mio paese ad essere favorevoli alla pena di morte siano soprattutto i giovani.


Dei 38 stati degli Stati Uniti che ancora oggi eseguono le condanne a morte, non tutti le eseguono nei confronti dei criminali giovani. Lo fanno in Texas ed in Virginia sui 17enni e nei confronti di coloro che sono mentalmente disturbati. Penso che questa situazione, in qualsiasi società civile ci si trovi e a prescindere della personale posizione rispetto alla pena di morte, sia inaccettabile.