the wrestler regia di Darren Aronofsky USA 2008
al cinemain tvanteprimearchivioserie tvblogtrailerclassifichespecialiregistiattorirecensioniforumfeedmy
Skin Filmscoop in bianco Filmscoop nostalgia
Ciao Paul!
Ricerca veloce:       ricerca avanzatabeta

the wrestler (2008)

Commenti e Risposte sul film Recensione sul film Invita un amico a vedere il film Discutine sul forum Errori in questa scheda? Segnalaceli!

Seleziona un'opzione

Dove puoi vederlo?

locandina del film THE WRESTLER

Titolo Originale: THE WRESTLER

RegiaDarren Aronofsky

InterpretiMickey Rourke, Marisa Tomei, Evan Rachel Wood, Ajay Naidu, Judah Friedlander

Durata: h 1.45
NazionalitàUSA 2008
Genereazione
Al cinema nel Marzo 2009

•  Altri film di Darren Aronofsky

Trama del film The wrestler

Negli anni '80 Randy "The Ram" Robinson era un eroe del pro wrestling all'apice della carriera. L'incontro con il rivale Ayatollah, sconfitto il 6 aprile 1989, sarebbe rimasto per sempre nella storia dello spettacolare sport. Tuttavia, venti anni dopo "l'ariete" porta sul corpo i segni della lotta. Appesantito e decaduto, lavora part time in un grande magazzino e pratica il wrestling nelle palestre dei licei, ogni fine settimana, per la gioia dei (pochi) fan che gli sono rimasti.

Sei un blogger? Copia la scheda del film Sei un blogger? Copia la scheda del film

Voto Visitatori:   7,90 / 10 (426 voti)7,90Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
Miglior attore in un film drammatico (Mickey Rourke)Miglior canzone originale (The wrestler - Bruce Springsteen)
VINCITORE DI 2 PREMI GOLDEN GLOBE:
Miglior attore in un film drammatico (Mickey Rourke), Miglior canzone originale (The wrestler - Bruce Springsteen)
vota e commenta il film       invita un amico
Cerca il commento di: Azzera ricerca


Voti e commenti su The wrestler, 426 opinioni inserite

caratteri piccoli caratteri medi caratteri grandi
««Commenti Precedenti   Pagina di 6   Commenti Successivi »»

tarantino.linda  @  15/03/2009 15:40:23
   10 / 10
assolutamente strepitoso,meravigliosa l'interpretazione di rourke,finalmente risalito al successo,dopo una lunga discesa nel dimenticatoio.

polarsun  @  15/03/2009 14:43:00
   8 / 10
Un altro film che mi chiedo come abbiano fatto con una trama semplice a renderlo vivace e divertente. Sarà per il carisma del protagonista in cui ci si immedesima parecchio. E' quel cinema in cui il regista e l'attore è come se parlassero con lo spettatore. Una sorpresa piacevolissima. Veramente ganzo!

jhonny912  @  15/03/2009 14:40:44
   5 / 10
Invogliato dalla trama e dai voti alti sono andato a vederlo, il film è noioso e piatto, molti lo hanno definito che rimarra negli annali del cinema?!?e perchè?ce ne sono una marea di film migliori di questo !poi tutti gli elogi a rourke non li capisco, non mi ha impressionato nei panni di un "wrestler", anzi...

4 risposte al commento
Ultima risposta 22/03/2009 00.40.27
Visualizza / Rispondi al commento
Parsifal  @  15/03/2009 12:34:46
   7½ / 10
Ben tornato Mickey!
E' un buon film nel quale ho visto riflessioni esistenziali e il dramma di un uomo che nella vita ha invertito tutte le priorita' .
Salute famiglia amicizie e interessi e lui si attacca al ring/circo.
Sceneggiatura e cast sono all'altezza ...il ritmo invece...
insomma ci sono anche dei tempi morti ma nel complesso lo considero ben girato e soprattutto senza faziosita' riguardo un sport che ha piu' affinita' col circo che con altre discipline Olimpiche.
Da vedere meglio se al cinema.

somberlain  @  15/03/2009 11:02:45
   8 / 10
Non era facile rendere coinvolgente ed emozionante una trama apparentemente banale, dalla formula stra-abusata.
Darren Aronofsky, ma soprattutto Mickey Rourke, ci sono riusciti alla grande.
Nella sua semplicità è un film che cattura, privo di sbavature.

albert72  @  15/03/2009 10:04:26
   7½ / 10
film che racchiude la sua vita da vedere

peppe87  @  14/03/2009 23:04:10
   10 / 10
CAPOLAVORO che mickey rourke neanche recita

IL FILM E' MICKEY ROURKE

emozioni a non finire

e THE BOSS alla fine a farci emozionare ancora di piu

10

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  14/03/2009 19:10:19
   7 / 10
Non amo questo "sport" anzi non lo sopporto...non capisco come possa piacere cosi tanto,soprattutto agli Americani!
Se poi devo valutare questo film non posso fare altro che inchinarmi!
Intanto perche non cerca di nascondere i tanti trucchi che ci sono dietro questa disciplina...in realta',poi,non è nemmeno un film sul Wrestling,ma la parabola di un idolo della folla destinato a spegnersi...cerchera' di riprendersi le cose importanti ma restera' solamente con il suo amato ring!
Ma sul viale del tramonto c'e' anche la spogliarellista di cui è innamorato.
E il protagonista passera' dal vendere la carne sul ring a venderla dietro a un bancone di un supermercato...
Come aspetto negativo devo sottolineare i tanti momenti morti all'interno della pellicola.Per il resto il film e' promosso!!
Ottimo Rourke e indovinato il finale

andrea_83  @  14/03/2009 16:47:21
   9 / 10
Film che trasmette emozioni allo stato puro, ci racconta della solitudine di un uomo condizionata dalle sue scelte di vita.
Vorrei puntualizzare gli aspetti positivi di questo film:
1-colonna sonora intensa e "rock" al punto giusto
2-interpretazione di Mickey Rourke magistrale, espressivo con un solo sguardo o una smorfia
3-Marisa Tomei incantevole, da lodare per gli anni che passano..ma non per lei..
4-narrazione che scorre bene, ci catapulta nella solitudine di un uomo logorato dagli anni e dai combattimenti, un uomo senza amore ne per gli altri ne per se stesso, un uomo nato per combattere anche contro la propria vita,
Un uomo di una tenerezza disarmante, nonostante il fisico scolpito e i segni sul viso, trasmette un immagine debole e indifesa.
5-Alcune scene strappano sorrisi in un atmosfera malinconica e triste (vedi bimbo con il nintendo o il lavoro al Market)
6-Finale emozionante , apprezzo il velo di mistero che lascia il regista alla nostra immaginazione evitandoci il classico sproloquio.."fissero tutti felici, ammogliati e contenti.."

La PASSIONE A volte fa perdere il controllo, smarrisce la razionalità per far posto all'emozionalità..

Lizarazu  @  14/03/2009 15:30:24
   9 / 10
Mikey un vero mostro.. di bravura..

Un capolavoro, intenso, struggente, emozionante.
La sofferenza, la solitudine e la lotta di Randy, per 2 ore diventano le tue, ti entrano nelle vene sin dai primi minuti e lì' rimangono fino alla fine.

Bellissima la Tomei e strepitosa la colonna sonora.

Invia una mail all'autore del commento SaintSeiya  @  14/03/2009 12:31:17
   7½ / 10
Bel film, storia originale (vita di un wrestler) raccontata in una maniera inusuale: metafora sulla vita. Ottimo Rourke.

Consigliato a tutti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  14/03/2009 10:53:59
   9 / 10
Oggi faccio qualcosa che praticamente non faccio mai. Valuto il film da un'ottica diversa, usando il cuore e i sentimenti che questo film mi ha evocato. Tralascio per il momento la mia razionalità, l'oggettività con cui spesso mi approccio.
The Wrestler è un film magnifico. Non tanto per la storia che potrebbe sapere di già visto ma semplicemente per un'interpretazione di grande impatto.
Mickey Rourke sembra interpretare il suo declino, la sua lunga strada verso l'autodistruzione, i suoi rimorsi. Gli basta uno sguardo per raggelare, per convincerci che lui e Randy "The Ram" Robinson hanno molteplici punti di contatto. Un uomo distrutto, devastato da anni di lotta con se stesso e con gli altri sul ring (Mickey è un ex-pugile via che intraprese al fine di completare la sua autodistruzione). Non rimane nulla del bello e dannato di 9 settimane e ½, di quel Mickey Rourke che raggiunse le vette del successo alla fine degli anni 80. C'è solo un uomo che cerca con le sue grosse mani e i suoi muscoli di rialzarsi.
Un plauso per Darren Aronofsky che abbandona la regia videoclippettara di Requiem for a dream (comunque un ottimo film) e le stravaganze dell'Albero della vita per sviluppare una pellicola estremamente intima e sentita. Ottima regia che raccoglie qualsiasi espressione del tumefatto viso di Rourke e cala lo spettatore in un atmosfera calda, mai distaccata nonostante il cinismo nel raccontare il crollo umano del protagonista.
Una menzione per l'apparizione di molti wrestler ma in particolare del grande e unico Necro Butcher.
Un film magnifico peccato per il mancato oscar all'interpretazione di Rourke.

8 risposte al commento
Ultima risposta 08/04/2009 09.23.03
Visualizza / Rispondi al commento
El Piccio  @  14/03/2009 08:59:36
   8 / 10
Gran bel film!

corvo4791  @  14/03/2009 03:31:00
   9 / 10
Film molto malinconico e triste. Un vero pugno nello stomaco. BELLISSIMO.
Grande Mickey.

jimclark82  @  14/03/2009 02:33:07
   9 / 10
Letto il titolo del film, pensavo fosse una buffonata, ma incuriosito dalla critica ho deciso di vederlo, e mi sono reso conto che avrei perso un film bellissimo.
Molte sono le analogie tra la vita di Ram e quella reale di Mickey Rourke che tra l'altro è in una delle sue migliori performance (tra l'altro si è davvero ridotto male e consumato in questi anni)
Un film che trasmette davvero tante emozioni altro che genere "azione" qui si rimane pervasi da tristezza e malinconia. Merita davvero di essere visto.

sally-rossella  @  13/03/2009 22:55:17
   8 / 10
Bellissimo film.
Realismo allo stato puro,cosa difficile ormai da vedere.
La bellezza di THE WRESTLER è che ci presenta la vita di una persona,in questo caso di un campione di wrestling,senza infiocchettarla per renderla più piacevole agli spettatori,senza voler a tutti i costi regalare il lieto fine.
Un Mickey Rourke fantastico,accanto al personaggio e alle sofferenze del campione Randy vedevo lo stesso attore che porta addosso i segni del tempo e dei propri errori.
Il protagonista di questo film l'ho trovato splendido ,nonostante l'aspetto "da duro" e la propria forza fisica Randy ha un animo dolce e sensibile che non si vergogna di mostrare.Per tutta la durata della pellicola insegue le cose che ama:la figlia,la donna amata e di sfondo c'è sempre la sua più grande passione :il Wrestling ,che sembra esplodere nel finale come unico motivo di vita capace però di portarlo alla morte.
Grande film ,grandi musiche e grandissimo Mickey Rourke.

f_finocchi  @  13/03/2009 22:11:43
   7½ / 10
Film davvero ben fatto. Da vedere assolutamente. Non dò di più perchp sinceramente non mi ha colpito particolarmente. Ciao.

Dan93  @  13/03/2009 20:12:03
   8 / 10
Film molto bello ma molto lento. Il voto è giustificato da un finale spettacolare...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  13/03/2009 18:20:22
   8½ / 10
Intenso, crudo, asciutto, a tratti anche disturbante.
Un film che mette da parte i virtuosismi tecnici, puntando direttamente al sodo senza andare a cercare espedienti vari per compiacere il grande pubblico e che difficilmente può lasciare indifferenti.
La storia di Randy "The Ram" viene raccontata nel modo più realistico possibile, tanto che in alcuni punti sembra quasi di assistere ad un documentario sul mondo del wrestling semi-professionistico e se è riuscito ad appassionare me che ho sempre detestato il wrestling credo significhi che è stato svolto un ottimo lavoro.
Dovendo proprio trovare un difetto dico che i primi 10 minuti circa di inquadrature traballanti sono un po' fastidiosi, ma si superano in fretta.
Il finale inizialmente mi ha un po' deluso, ma dopo averci pensato un attimo sono giunto alla conclusione che non ci poteva essere un finale più adatto ed ora lo considero uno dei punti di forza del film.
Grande Mickey Rourke, speriamo che ci regali altri film di questo livello.

risikoo  @  13/03/2009 16:57:00
   7 / 10
Discreto film, un pò troppo lento e con poca trama per i miei gusti, ma con un grandissimo Mickey Rourke. Gran bel finale.

xxxgabryxxx0840  @  13/03/2009 16:16:53
   6½ / 10
Aronofsky è uno dei registi attualmente più considerati, ma anche in questa opera (come anche in Requiem) dimostra di non essere granché. Lo salva e lo eleva un grande Mickey Rourke, wrestler che nella vita non è capace di ottenere i successi del ring. Discreto, ma è la conferma che il 90-95% dei film che escono negli ultimi anni sono da dimenticare....forse anche nella settima arte è già stato detto tutto o quasi....

3 risposte al commento
Ultima risposta 19/03/2009 21.59.10
Visualizza / Rispondi al commento
85sarina  @  13/03/2009 13:35:30
   8 / 10
film lento ma non noioso...un grande Rourke, brava anche Marisa Tomei anche se il suo personaggio poteva avere più spazio.Da vedere

Cardablasco  @  13/03/2009 11:41:44
   9 / 10
Bellissimo,struggente,distruttivo,amaro,Rurke incredibile,da vedere

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  13/03/2009 08:45:54
   9 / 10
E' inutile che mi dilunghi, hanno già detto tutto gli illustrissimi prima di me.
Adoro il modo in cui Aronofsky disegna le sue splendide figure di falliti autodistruttivi e sono molto soddisfatta di come abbia deciso di abbandonare l' impostazione vagamente videoclippara di alcuni suoi lavori precedenti per abbracciare uno stile così realistico e asciutto.
Rourke è semplicemente un gigante.

Giulio422  @  13/03/2009 02:07:08
   8 / 10
Molto bella come pellicola, vale veramente la pena vederla, molto malinconica ma riesce bene a cattuare lo spettatore, si è scelto di tenere un ritmo basso per lo scorrimento del film e ciò a mio avviso ne giova nei dettagli

Ho apprezzato molto



Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

ottimi gli attori mi sono piaciuti tutti, Rourke poi è sempre stato un grande !!

jack2057  @  13/03/2009 01:07:45
   7½ / 10
motlo bello

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/03/2009 14.21.48
Visualizza / Rispondi al commento
faye  @  12/03/2009 22:01:23
   9 / 10
Molto bello e malinconico, mi è piaciuto molto anche per la bella prova di Mickey Rourke

THEANSWER  @  12/03/2009 16:46:15
   9 / 10
Rourke non ha preso l'oscar solo perchè lui in questo film non ha recitato. Lui nella sua vita è come quello del film: Rourke è un grande.
Strepitoso111111

LucaD2  @  12/03/2009 01:49:17
   8½ / 10
un interpretazione di rourke da oscar, film abbastanza lento ma non annoia mai.

consigliato.

pioss  @  12/03/2009 00:54:31
   6 / 10
Un'opera rigida e chiusa questa di Aronofsky. Un Rourke zoppicante di dolore, accecato di fallimenti, con un piede sul treno del trionfo ed uno sul binario della morte. Il film è una scatola chiusa pregna di contenuti soffocati. L'umanità di Ram è completamente sacrificata per il ring. Volevo entrare in quell'encefalo duro e contratto, scalfito dalle batoste della vita ma mai rassegnato, ma non sono andato oltre quell'arida chioma di un vecchio fallito dal sapore di Jack Daniel's invechiato sui tanti ring dei sogni. Una regia tutt'altro che candida, rivela attraverso asimmetrie di camera la forza dell'ariete in prima parte, per poi ricercare contenuti mancati in una seconda con l'introduzione di una figlia sottratta ad un dimenticatoio salutare nel quale si era rifugiata. Performance biografica quella di Mickey Rourke, tutt'altro che autentica, diretta con astuzia nel ricercare le cicatrici vere di un attore protagonista di molteplici sfortune. Ma se è vero che il destino dell'uomo si compie seguendo il disegno che lui stesso ha costruito nel suo tempo, a Rendy non è concesso alcun tipo di svolta, nessun grado di legame, nessun pentimento profondo al di la di quel poco rimorso accennato su di una malinconica panchina con il mare come sfondo. Le donne del film ne escono comunque vincenti, ed è cosa buona autentica. Sono più brave a riconoscere i connotati del dolore, ed a porre un range oltre il quale è bene vietarsi di uscire per non sprofondare in un pozzo senza fine. Dall'incontro con Randy provano compassione, delusione, amarezza, ed infine fuggono tagliando quel misericordioso cordone ombelicale con la consapevolezza di non potere nulla, di fronte a quella montagna di fallimenti callosi. Il film è lodevole di forte costruzione registica e buona interpretazione, ma manca di emozioni trasmesse. Si prova pena e per fortuna distacco da una persona lontana da noi, lontana da quello che vorremmo mai trovarci ad essere. Consentitemi la polemica, ma solo un depresso fallimentare cronico può permettersi di giudicare un capolavoro questo film, perchè per farlo dovrebbe trovarsi nella stessa condizione del protagonista. Il regista infatti chiude a chiave in uno scrigno i sentimenti del suo Ariete, dandoci in pasto frettolosi dichiarazioni di sensi di colpa, e buona dose di combattimento senza compromessi evidenti. Chiude il cerhio una colonna sonora di buon gusto, scritta bene come solo il Boss e pochi altri sanno fare.

4 risposte al commento
Ultima risposta 22/03/2009 16.01.08
Visualizza / Rispondi al commento
sixx  @  11/03/2009 22:06:09
   9 / 10
Dovete andare a vederlo punto.

Visto due volte sia in inglese che in italiano, la prima logicamente rende di più.

Bello bello, un livelo di umanità assurdo accompagna un perdente nella vita e un vincente in un solo ambito, il ring.

pier(pa)  @  11/03/2009 18:03:40
   7½ / 10
Buon film di Aronofsky. Di Mickey Rourke non ho mai visto niente, ma se questo dovrebbe essere "ciò che ne resta" allora devo affrettarmi a vedere i suoi primi film.

Ram è una vecchia gloria del wrestling...vecchia appunto.
Il personaggio di Rourke (a metà tra l'autobiografico e il "partecipato", ma che importa se in fondo la sua è una performance fantastica?) è costruito interamente sulla "fine" di uno sportivo inarrivabile un tempo, costretto ora a lavorare part-time come magazziniere.
Non possiamo non cogliere l'angoscia del moto inerziale che costringe Ram a continuare la sua vita da "vecchia gloria" in squallide palestre e mediocri incontri, sperando che, prima o poi, ci sia "la persona giusta" tra il pubblico. L'uomo è fallito, o meglio quell'uomo. Se l'è preso il tempo, sicuramente, e forse qualcos'altro.
Il personaggio di Rourke ci prova ad uscirne (il ritorno dalla figlia, il rapporto con la spogliaresta, il lavoro a tempo pieno), ma quello che gli resta in mano è poco più di una delusione, di un cambiamento impossibile, di una condanna a ciò che si è stati.

Credo che Aronofsky non vada fino in fondo a ciò che questo film poteva dire. Credo che Ram non sia felice di combattere un'ultima volta. Il regista non dà possibilità al suo personaggio di cambiare e, meglio ancora, non dà al contesto la capacità di provare ad accettare il suo cambiamento. Sicuramente questo è GIUSTO. Non si riesce a cogliere, tuttavia, il punto su cui questa pellicola poteva vincere.
Se, infatti, da una parte c'è la tragica missione di una "parte", di un ruolo che ci costruiamo e su cui viviamo, di un'idea su cui gli altri vivono di noi, dall'altra c'è il non esser mai definitivo del singolo, del soggetto, la possibilità di essere in talmente tanti modi (indefiniti) da non poter più essere in nessuno.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

6 risposte al commento
Ultima risposta 26/04/2009 12.45.02
Visualizza / Rispondi al commento
TheLegend  @  11/03/2009 05:55:28
   8 / 10
il film non annoia mai,rourke è fantastico

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  11/03/2009 01:58:02
   9 / 10
Che Aronofsky sia oramai fra i grandi nuovi cineasti americani lo sappiamo, qualche dubbio c'era venuto con "L'albero della vita" ma The Wrestler ci leva ogni sospetto di fuoco di paglia.

Aronofsky è un grande punto-

The Wrestler è una parabola amara e dolce sul fallimento, sui buoni sentimenti ma anche sulla incapacità di amare.
Il degrado umano portato in scena senza pietismi, eccessi o vojerismo di cattivo gusto.


Qui va detto che il merito di un grande regista è anche l'umiltà e Aronofsky ne ha da vendere, infatti riuscendo a dare questo ruolo all'unico che lo poteva fare Mickey Rourke e dandogli piena libertà.
Rourke è un grande attore e qui da la sua migliore interpretazione della carriera e pazienza se interpreta se stesso, perchè questo non toglie che Randi RObinson è li sullo schermo, che lotta, soffre e cerca di rialzarsi.

E' talmente tanto Rourke che offusca tutti e anche la regia di Aronfsky la cui trovata stilistica della telecamera a mano è ottima ma a tratti eccessiva.
GIrare interi film così è una scelta per me discutibile sebbene comprenda la volontà di dare un effetto realismo, diamico e catartico, resta sempre uno stile troppo invadente.
La Tomei invece è una vera e propria dea del grande schermo ma questo lo sapevamo già.

The Wrestler è il miglior film della stagione insieme a The Changeling, una storia di rara poesia, vera e sincera.

1 risposta al commento
Ultima risposta 11/03/2009 01.59.38
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento AxelFoley  @  11/03/2009 01:48:11
   6 / 10
Sufficienza meritata, ma nulla di più.
Buon film, abbastanza toccante e discretamente realistico, ma non ti affascina fino in fondo, è coinvolgente ma non appassionante. La trama è abbastanza è un pò troppo banalotta e non troppo scorrevole, ma nel complesso è passabile.
Bravo Mickey Rourke, sufficiente Marisa Tomei.

1 risposta al commento
Ultima risposta 19/03/2009 22.03.52
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento DonD  @  11/03/2009 01:25:03
   7½ / 10
Il film è molto bello e toccante, soprattutto la parte finale.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/03/2009 18.48.42
Visualizza / Rispondi al commento
donfabios  @  11/03/2009 01:07:13
   8 / 10
quoto simonssj, da aronofsky mi aspettavo qualcosa in più, comunque il film è molto bello.

simonssj  @  10/03/2009 21:49:59
   8 / 10
Bello sì, eccezionale no. Bello perchè Rourke tira fuori una prestazione memorabile (non so quanto autobiografica, ma sicuramente indimenticabile), bello perchè le scene in cui la telecamera segue di spalle gli attori è una genialata, bello perchè quei 5 secondi che precedono il primo ingresso di "the Ram" al bancone della macelleria sono da applausi.
Bello anche perchè c'è un'analisi, forse spicciola ma ben fatta, del mondo del wrestling professionistico e dei rapporti tra i vari protagonisti.
Non eccezionale la gestione degli altri personaggi, anche se la Tomei fa benissimo il suo e il personaggio della Wood, seppur interessante, è sembrato un pò "presentato-e-sbolognato", e considerando poi sia importante nella vicenda mi ha dato un pò fastidio. Alcune scene da brivido, altre un pò ingenue, nel complesso un bel film. Non il capolavoro che mi aspettavo, però.

Xavier666  @  10/03/2009 19:09:04
   10 / 10
l'emozione di vedere un film che è già cult nel momento stesso in cui lo vedi. Ma cosa rende un film cult? quello che trasmette, solo la storia di un wrestler che vive di ricordi e che si spinge da solo verso la sua inesorabile decadenza? Un mondo, il tempo che passa e ti corrode, il grunge che distrugge la gogliardia dell'hard rock per poi autodistruggersi da solo e far spazio al regno della pop generation, la vecchia console nintendo che che ci ha fatto da baby sitter per essere rimpiazzata dalle console di nuova generazione, gli errori che ritornano, la solitudine che ti segue, il ritorno alla normalità dopo che la sua/nostra giovinezza è stata un sogno da invincibile... Il cinema deve essere soprattutto emozione, poi per i tecnicismi ci sono i recensori. Aronosky dopo Requiem for a dream è riuscito a darmi un altro pugno nello stomaco. Questo è un 10 assoluto.

Dan of the KOB  @  10/03/2009 18:59:19
   8½ / 10
Aronofsky sì conferma uno dei migliori giovani registi in circolazione (lui, Nolan, Sorrentino e Anderson sono molto giovani e già tra i miei preferiti)! Dopo L’albero della vita (che personalmente ho apprezzato) torna con un’opera molto più lineare e sicuramente molto più “semplice”!
Bella l’idea di seguire la vita di Randy tramite l’utilizzo della camera a mano (mi ha ricordato molto Demme nel suo ultimo Rachel sta per sposarsi) e fantastiche alcune trovate come quella dell’ingresso dietro al bancone del supermarket con in sottofondo l’incitazione del pubblico sentita da The Ram!
Ma come è già stato detto da molti, il punto di forza di questo film è la prova del cast! A partire da una sempre bella e brava Tomei (ammazza come si mantiene…) ad una breve ma molto intensa prova della Wood, per finire con il mattatore della pellicola, un Mickey Rourke semplicemente fantastico!
Una prova maiuscola, in parte favorita dal fatto che la storia che la pellicola racconta è una storia che Rourke ha vissuto sulla sua pelle e nella quale ci si ritrova benissimo!
Un film davvero forte, triste e malinconico, che ci mostra come a volte sia difficile cambiare se non addirittura impossibile, che ci fa vedere che anche se ci vengono offerte delle possibilità di “redenzione” dalla vita, non sempre siamo in grado di coglierle e sfruttarle!
A volte è molto più facile e soddisfacente seguire il proprio destino, perché anche se ci porta verso l’autodistruzione, è l’unico modo per sentirsi davvero vivi!

akiastyle  @  10/03/2009 17:02:52
   8½ / 10
Grandioso, cruda e dolce amarezza. La solitudine. Bellissimo. Consigliato.
Solo una domanda: "ma il trans che impersonava il wrestler era veramente Mickey Rourke?" Scherzo ovviamente.

Rand  @  10/03/2009 12:52:12
   9 / 10
Su-per-la-ti-vo: questo è cinema...Michey rourche si prende il film in spalla e lo porta fino ad un finale imprevedibile, che potrebbe sembrare scontato ma non lo è..vedi spoiler
Mi chiedo solo: morirà o no?:) vedi finale dello spoiler...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

20 risposte al commento
Ultima risposta 23/03/2009 11.08.02
Visualizza / Rispondi al commento
suzuki71  @  10/03/2009 10:37:03
   8½ / 10
Difficilmente la solitudine di un uomo ha avuto occhi meglio espressivi di quelli di Mickey Rourke che, interpretando praticamente se stesso, dà a questa pellicola una inquietante verosimiglianza, sembrando quasi di assistere a una sorta di grande fratello piuttosto che a finzione cinematografica. Forse la trama è prevedibile e le situazioni sono scontate, ma il personaggio "the Ram" ti entra nel cuore e forse ci resta per sempre, spiegandoti molte cose e comprendendoti fino in fondo, come un amico maggiore. A me non capita mai, o quasi mai.

polbot  @  10/03/2009 09:54:52
   8½ / 10
Mediamente concordo con i giudizi sinora espressi. Un film che più ci penso , più mi piace. Misurato, non originalissimo, ma sincero. Sorprendente è che un certo messaggio venga dato utilizzando il mondo sgangherato del wrestling. Un'interpretazione da Oscar, anche se "facilitata" dal fatto che Rourke interpreta un po' sè stesso.. Da rivedere la scelta del doppiaggio..

giumig  @  10/03/2009 09:38:40
   8 / 10
bellissimo! Una delle prove attoriali piu belle degli ultimi 20 anni da parte di Mickey Rourke...e poi gli utlimi 20 minuti sono da brivido.

2 risposte al commento
Ultima risposta 12/03/2009 18.58.31
Visualizza / Rispondi al commento
mikland83  @  10/03/2009 09:15:18
   9 / 10
Difficile dare un voto a questa pellicola. La storia raccontata forse non è diversa da tante altre mai raccontate.
Qui però siamo di fronte a una delle più belle interpretazioni degli ultimi anni.
Un Rourke che non può lasciare indifferenti. Certo forse alla distribuzione degli oscar è stato discretamente ignorato, ma per quel che mi riguarda la statuina è tutta sua.
Una interpretazione da brivido, un personaggio vissuto più che interpretato, tant'è che a tratti viene da chiedersi se mediante l'artifizio della trasposizione dei soggetti non si stia raccontando una storia diversa...
Ad ogni modo un film che lascia il segno.

Invia una mail all'autore del commento Marla Singer  @  10/03/2009 09:15:01
   9 / 10
Randy "The Ram" è uno di quei personaggi che rimarrà nella mia memoria cinematografica per sempre.
Un Rourke perfettamente calato nella parte, un uomo al tramonto della sua carriera, non si vuole arrendere davanti alla realtà dei fatti...il tempo passa sia per il suo corpo, sia per i suoi affetti, e gli è rimasto davvero poco di recuperabile.
Non ci sono vincitori in questo bellissimo ed emozionoante film di Aronofsky.
Bravissimi tutti e tre gli attori Rourke, la Tomei e la Wood.
Un film che sarebbe proprio un peccato perdere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR williamdollace  @  10/03/2009 09:07:06
   9 / 10
Staccare la fotografia di quello che sei stato, non c’è spina dorsale abbastanza per la retorica e i giochi di gambe, solo affetto e solo carne malandata e non è troppo tardi per ballare con la vita per ballare con le lacrime per ballare con un cappotto imbottito dai ricordi di un passato sbagliato e non servono le cicatrici non bastano i calci volanti non sono mai bastati come non bastano i - no - e i - non puoi - solenni e brucianti e sanguinanti dentro e sotto la pelle indurita dalle lacrime in ritardo, lanciarsi dalle corde, lanciarsi fra le gambe di un palo luccicante nella doppia vita di un nome inventato oppure di un - ci sono - l’identità non è un avanti il prossimo, non è un nome sbagliato, è solo one two three four… passione per la vita e per fallire e ancora fallire ed essere se stessi senza fasciature nell’appetito per la distruzione che senti in fondo, per sfondare il muro del suono, per accogliere quel che c’è solo quello che c’è e crederci con quella consapevolezza e con quella consapevolezza salire sul palco comunque a ballare fino alla fine, a celebrare l’affetto senza la proiezione di chi non si può essere - ora né mai. Il cinema di Aronofsky che si rialza è solo cuore senza bypass di semplificazione. Hey, non è ancora finita Mickey, noi siamo qui.

1 risposta al commento
Ultima risposta 15/03/2009 17.17.09
Visualizza / Rispondi al commento
Butch Coolidge  @  10/03/2009 03:47:48
   9½ / 10
Una personalità tormentata dai sensi di colpa cerca in ogni modo una fuga dalla realtà tramite il suo alter ego che combatte la vita sul ring. Ma la vita reale è sempre lì e prima o poi la si deve affrontare e riscuotere crediti o debiti. Mickey Rourke si cala perfettamente in un ruolo che si vede mille miglia a lui congeniale in quanto stando ai suoi racconti vissuto in prima persona. Cammino senza sbocco di un' anima troppo fragile in una corazza da "combattente". i debiti si pagano purtroppo, a volte con un prezzo altissimo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gatsu  @  10/03/2009 03:33:51
   6½ / 10
Non è decisamente un grande film, di quelli che ti colpiscono per sempre, o per lo meno a me ha dato quest'impressione. E' un discreto racconto di un uomo solo che combatte con se stesso e con il suo passato. Molto prolungate e curate le riprese del regista Aronofsky che non si smentisce dopo il suo più rappresentativo film "Requiem for a dream". Poi c'è davvero un grandissimo Rourke, che recita deciso e mai lineare. Non mi ha colpito però e fino a metà film lo consideravo( durante la visione ) una scartoffia di serie B, poi qualcosa in più si vede ma resta una pellicola di medio valore.

Invia una mail all'autore del commento Shuk  @  09/03/2009 23:53:08
   9 / 10
Vedendo questo film mi sono chiesto qual'è la linea di confine tra un bel film ed un capolavoro...
Forse sarà il tempo a definire tutto ciò...forse il tempo potrà demarcare questa ipotetica linea...
Fatto sta che quest'opera di Aronofsky lascia un segno nello spettatore...
Randy vive di wrestling...si rende conto che solo sul ring riesce a sentirsi vivo...Bellissime le similitudini tra "palco e realtà",tanto per citare Liga.
Direi altrettanto entusiasmanti le posizioni della macchina da presa che ci offre il regista.
Poco curati,forse volontariamente,i rapporti con le persone aldilà del ring...
Colonna sonora stupenda...per non parlare della performance di Mickey Rourke...uno spettacolo...
Aronofsky abbandona le visioni psichedeliche di Requiem for a Dream e si lascia andare ad una trama piu' lineare,ma con un ulteriore successo...
Che dire...
ci risentiamo tra qualche anno....per sapere se The Wrestler sia un capolavoro o no...
Da vedere assolutamente...

Invia una mail all'autore del commento Don Callisto  @  09/03/2009 23:17:02
   8½ / 10
Il personaggio interpretato da Rourke "the ram" rimarrà negli annali del cinema d'autore e soprattuto mondiale.
Sinceramente me lo apsettavo + tragico, ma nel complesso la quantità di amarezza è messa in dose giusta. Film che si vede con molta piacevolezza
Marisa Tomei veramente da far venire la bava alla bocca!

(però i gusti musicali di "the ram" non mi piacciono, non si può parlare male di cobain!)

FABRIT  @  09/03/2009 18:38:54
   7½ / 10
Grande Rourke!Bellissimo film....da non perdere!

sildino77  @  09/03/2009 16:39:42
   6½ / 10
Da vero patito di wrestling e amante degli strip club, dovrei dare un bel 8 pieno a questa pellicola: ma mi limito ad una piena sufficienza in quanto penso sia stato sopravvalutato. Storia già vista, cambia solo lo sport e se al posto di Rourke ci fosse stato un Van Damme il film non sarebbe neanche stato fatto girare nelle sale cinematografiche ma direttamente in video-noleggio. Grandi le scene degli incontri: solo x veri appassionati.

2 risposte al commento
Ultima risposta 09/03/2009 17.45.53
Visualizza / Rispondi al commento
Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  09/03/2009 14:55:30
   8½ / 10
Mickey Rourke, sogno erotico degli anni '80 oggi con la faccia deforme, ritorna e lo fa alla grande con Randy "The Ram" l'antieroe che tenta di sopravvivere, un perdente che cerca di aggrapparsi all'ultimo attimo di gloria. Lui non sa cosa vuole ma ha ben chiaro quello che sa fare, la sua vita si sgretola e non ha niente a cui aggrapparsi se non alla sua unica passione.

Un film tra il documentario sul mondo del wrestling e il dramma di un uomo. La storia ci porta nel dietro le quinte di uno spettacolo diverso da quello che trasmettevano negli anni '80 con Hulk Hogan.
Nonostante la sceneggiatura sia abbastanza semplice quello che rende affascinante questo film è tutto il contorno: il decadente, povero ma leale mondo del wrestling; nonostante sia uno “sport” brutale è sorprendente lo strano cameratismo tra i combattenti e la cordiale solidarietà tra di loro.

Betelgeuse  @  09/03/2009 13:08:12
   8½ / 10
Beh - oltre ad appoggiare l'utente che ha dato 10: "perchè Marisa Tomei è una gran fig............a"

questo film è fatto molto bene.
Randy "the Ram" Robinson è sopravvissuto al suo mito.
(questo ruolo sembra disegnato a misura per Mickey Rourke)

Bloccato negli anni '80 (sfida al Nintendo un bambino che gli parla di Call of duty 4 :D ), alieno alla propria vita, incapace di relazionarsi a causa dell'ombra sotto la quale è costretto a vivere, non gli resta che fare ciò che meglio sa fare: vivere al massimo ciò che gli resta.

Un difetto ? Forse è fin troppo decadente...
Ma possiamo chiamarlo difetto ?

Bello.
CONSIGLIATO

Grumpy  @  09/03/2009 12:16:00
   8 / 10
Ci sarebbe da dire e scrivere tanto su questo film, come su di un quadro. c'è chi ci vede tantissimi significati, chi ne vede altri, chi non ne vede. Il film è semplice ma arriva davvero tanto! La vita in diretta di un uomo che ha toccato la vetta, che è stato un idolo delle folle e che adesso è un relitto. Una vita che capisce di aver sprecato seguendo la sua natura, una natura che lo ha portato ad essere solo. Le trasposizioni sul sogno e situazione americana si sprecano come è sprecato dire che Rourke è straordinario nel suo volto tumefatto .... è non trucco. Nessun attore poteva interpretare questo film meglio! Un volto ormai quasi inespressivo che quando alla fine viene segnato da una lacrima, forse la lacrima più sincera che abbia visto al cinema.....davvero colpisce e commuove!
La tomei è incredibile come sempre, non capisco come non trovi tanto spazio nel cinema visto che è una attrice bravissima, bellissima ed incredibilmente eclettica!

Mi è piaciuto e lo consiglio anche se capisco non arrivi a tutti.

bongha  @  09/03/2009 10:00:21
   7 / 10
buon film, a tratti un pò ripetitivo negli argomenti, altri, tipo il rapporto con la figlia, trattati un pò superficialmente.
Se Micky avesse vinto l'Oscar per migliore attore non sarebbe stato uno scandalo.

Invia una mail all'autore del commento ilgiusto  @  09/03/2009 09:27:34
   8 / 10
Che dire? Inutile tirare in ballo metafore politiche e disfide sociologiche, la verità è che, soprattutto se avete già assaporato il gusto dell'amarezza, la parabola di quest'uomo la ricorderete a lungo!
E ciò significa che questo è: ...fucking good cinema!

fantasydreams  @  09/03/2009 09:16:20
   10 / 10
Gli do 10 perchè Marisa Tomei è una Gran f**a

HATEBREEDER  @  09/03/2009 08:59:31
   10 / 10
Miglior interpretazione di sempre.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  09/03/2009 08:37:20
   9 / 10
Livido. Devastato. Tumefatto. Innalzato dalle folle a Dio Onnipotente per poi essere smitizzato, fino a diventare "un pezzo di carne maciullata". Come non leggere nella straziante figura di Randy "The Ram" Robinson la disfatta di un'intera nazione, la Caduta di un Impero fondato su una mera illusione di Onnipotenza? Cosa in fondo più del Wrestling può incarnare quella fede cieca verso il Sogno Americano? Se il Che è l'icona della ribellione stampata sulle t-shirt del mondo, l'Ariete è il simbolo di una atroce disfatta consumata sul ring della finzione. Come un Cristo redentore, egli porta sulla carne le cicatrici di una sadica sconfitta, fino a quel colpo quasi fatale che richiama all'11 settembre, quella "ferita inflitta al cuore dell'America". Emblematici in questo senso i due combattimenti: quello feroce contro un sadico pazzo suicida, e quello più controllato e stabilito a tavolino con il "Nemico Arabo". E così il ring di The Wrestler diviene metafora della scacchiera politica, dove i conflitti sono manipolati da abili burattinai, e gli eroi sono vittime innocenti di un sogno destinato a distruggerli, costringendoli per sempre a specchiarsi nell'"action figure" di sè stessi, in un giocattolo dimenticato. E' ora di riporre la calzamaglia a stelle e strisce, Capitan America, perchè i tuoi figli e le tue figlie, le tue mogli e le tue madri, non sono più diposti a credere al tuo abbraccio rassicurante, alle tue possenti spalle che sembravano capaci di sostenere il mondo e i suoi pericoli. Se c'è un barlume di speranza in....

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

LEMING  @  09/03/2009 08:23:08
   8½ / 10
Rourke sarà monoespressivo, ma in questo film è letteralmente monumentale, in pratica trascina il film sulle sue spalle, con un carico di frustrazioni, eccessi. amarezze e dolori. Il film mi ha fatto apprezzare il wrestling anche a me che lo odio, per cui qui si vede tutta l'abilità di Aronofsky, ad unire in sapiente misura dramma e disciplina sportiva.
Consigliato

Invia una mail all'autore del commento Stratocaster  @  09/03/2009 01:54:23
   3½ / 10
Ero profondamente incuriosito da questo film, dalle tante parole che si sono dette sopra così sono andato a vederlo.
Iniziamo con le riprese: 10 minuti buoni di utilizzo del sistema di ripresa "live" saltellanti oltretutto di spalle a mo di documentario, fanno abbastanza venire la nausea e lasciano il tempo che trovano.
Se voleva essere un film accusatorio sul pupazzesco mondo del wrestling non c' è affatto riuscito, se voleva essere un film su un ex campione in declino peggio ancora... Se voleva essere un film su come il successo ti rende schiavo.... ma per piacere, quale successo mi viene da dire?
La grandezza del personaggio quando era "all' apice della carriera" nemmeno si intuisce ed è assolutamente pretenzioso mettere due titoli di giornale su un armadietto nei titoli iniziali per far capire di che portata fosse il campione in causa.... che per altro viene subito dopo ilustrato come un poveraccio senza soldi che viaggia con uno sgangherato furgone non paga l' affitto e ha pure qualche pezzo di nastro adesivo sul giacchetto sbrindellato. Ciò non fa ne caldo ne freddo perchè non si sa che cavolo di vita avesse prima.
Compare una spogliarellista avanti con gli anni che gli fa il richiamo alla famiglia così il nostro campione si scopre un padre e così li arriva una figlia, buttata decisamente là e ricordano insieme i bei momenti?!?!?!?
Pietoso, ma il peggio deve arrivare infatti un pacchiano inutile e pietoso discorso finale sul ring, secondo il regista, serve per giustificare che sei schiavo del successo e del pubblico e quindi rischi la vita per questo. Per fortuna non ha tirato in ballo il solito "grande paese"...
Alla fine di questo discorso mi sono detto: Questo film è brutto.
E li finisce davvero.

4 risposte al commento
Ultima risposta 17/03/2009 22.13.20
Visualizza / Rispondi al commento
JOKER1926  @  09/03/2009 00:22:31
   7½ / 10
La storia di un Wrestler che ha personificato la gloria e dopo due decenni si ritrova nel vuoto di una vita (quella lontana dal ring) scialba di emozioni e di encomio; i rapporti sbrindellati con le donne (la figlia, la spogliarellista), i problemi (fisico "maciullato" e ormai appesantito), le maledette "sostanze", le birre…

"The Wrestler" di Darren Aronofsky è un viaggio nella testa di un uomo umanamente fallito, imbranato che da sempre è stato padrone dello spettacolo, del combattimento…
La rivalsa, il ritorno, il "mettersi in discussione" pulsa freneticamente nel corpo, nel sangue, nella mente di Randy, nessuno può fermare la sua matta, inarrestabile voglia di lotta, di forza, di gloria…
La massa lo acclama, il pubblico è stato sempre presente, attualmente vecchi e fedelissimi fans chiedono autografi e fotografie; Randy sa fare solo lotta (e lo dice anche al microfono nel finale), la passione è il Wrestling, il resto (la vita, la convivenza, la premura) sono elementi, concetti ignari…

Aronofsky riporta dunque nel suo prodotto una tremenda parabola discendente di un uomo che ha vissuto al massimo e che, dopo anni, risente le inevitabili e terribili conseguenze; Randy percorre a corrente alternata un tratto ruvido della sua vita, contrasti, mediocrità, incomprensioni, miseria economica accompagnano il lottatore nel vuoto totale, ma (purtroppo/menomale) c'è una strada "parallela" di pseudo salvezza materiale che cimenta Randy nella gloria, l'uomo sul ring è finalmente al centro dell'attenzione, lotta, maciulla se stesso… gode felice e beato…

"The Wrestler" è un film che nel bene o nel male farà parlare di sé, la pellicola è composta da una fotografia sporca, "buia" e inoltre le atmosfere, le ambientazioni "chiuse" deteriorano l'umore del pubblico.
Film ruvido, "macchinoso", aspro,pesante e cupo.
Nel film in questione la violenza, il sangue, la volgarità sono i pilastri del monumento concettuale del regista; inoltre troviamo un grande Mickey Rourke che praticamente incarna in modo impeccabile l'icona del lottatore: grezzo, impacciato…
Rourke è la metafora, attore grandissimo poi in declino (insomma in linea di massima come Randy)

Il film comunque nel complesso nasconde pecche ponderose, innanzitutto manca a Mio avviso quella grande, devastante, apocalittica colonna sonora e inoltre il ritmo della pellicola non è altissimo.
La pura emozione, la vera e marchiante drammaticità sono quasi sempre dei vivaci miraggi, anche lo stesso finale non entusiasma tantissimo.
Per alcuni momenti il film cade in uno stato di totale "apnea", non mancheranno scene balorde e volgari (come la scopata nel bagno) che raggiungono l'apice del Trash…

"The Wrestler" è una pellicola particolare, bisogna lodare il regista per diverse cose, innanzitutto per la tecnica (bellissime e significative le inquadrature "retro") e anche per la morale, ogni uomo nutre sentimenti, concezioni…
Randy ama lottare, la lotta, il Wrestling è tutto e precede addirittura la stessa vita e l'amore per una figlia…
La scena della macelleria, i sogni di gloria di un uomo schiacciato (ma allo stesso lodato) dal suo mestiere, dalla "sua" "folla" sono l'enfasi, essi rappresentano quel maledetto stralcio teoretico di ogni persona che cerca un senso nella vita…

Un cuore spappolato, la vecchiaia, le botti croniche non fermano ma paradossalmente spingono Randy nella pura, Sacrale gloria che fa rima con morte… Siamo al capolinea di una storia che trova gloria nel passato per esaltarsi nel presente e nel futuro, negli annali di uno sport che non muore mai magnificandosi in trionfi e plebisciti di celebrità remoti ma sempre vivissimi…

3 risposte al commento
Ultima risposta 18/03/2009 12.54.29
Visualizza / Rispondi al commento
corey  @  08/03/2009 23:47:14
   8½ / 10
semplicemente grandioso,in questo film lo è tutto,mickey rourke,la colonna sonora,la trama che è la vita in tutte le sue sfaccettature...mi sono piaciute molto le inquadrature,sembrava quasi di immedesimarsi in randy the ram e il finale l'ho trovato più che appropriato..mickey rourke ha dato tutto se stesso in questo film e mi spiace per sean penn ma l'oscar lo meritava lui,lui che è caduto tante volte e ne porta i segni evidenti in faccia e che è sempre riuscito a rialzarsi in un modo o nell'altro...brava la tomei

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Nevrotik  @  08/03/2009 21:16:23
   8½ / 10
Davvero bello e commovente, grande Mickey Rourke che in questo film da tutto.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Gruppo STAFF, Moderatore Invia una mail all'autore del commento Lot  @  08/03/2009 20:43:19
   8 / 10
Ci si potrebbe dilungare in una analisi approfondita, scomodando tecnicismi wrestlingari e cinematografici, parlare di ingenuità di trama e di un doppiaggio da denuncia, di perdenti e degrado, di oscar mancati e ritorni alla vita.
Ma se il cinema è prima di tutto emozione e questa è semplicemente la parabola di un uomo, l'immagine di una lacrima che segue a fatica il suo percorso accidentato sul volto segnato dalla vita di Rourke è probabilmente il momento più alto della stagione.

10 risposte al commento
Ultima risposta 09/03/2009 13.27.34
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  08/03/2009 20:01:43
   7 / 10
Mickey Rourke davvero improssionante,anche se la statuetta è andata all'interpretazione migliore.La prima parte del film l'ho trovata un po noiosa,nel secondo tempo mi sono svegliato.
Devo essere sincero non mi ha convinto più di tanto.Un sette per Mickey.

Gruppo COLLABORATORI paul  @  08/03/2009 16:13:32
   9½ / 10
Eccezionale, uno dei migliori della stagione. Rourke e The Ram finiscono per fondersi l'un l'altro, in una storia di perdenti che rimangono tali, al punto di diventare una sola persona. La prova dell'attore (ma non da meno è una sempre splendida Marisa Tomei) è subliminale e nonostante l'altrettanto grande Sean Penn, avrebbe meritato l'oscar. Ci si emoziona e si versa anche qualche lacrimuccia.

Straordinarie colonna sonora, fotografia e montaggio. Assolutamente imperdibile.

1 risposta al commento
Ultima risposta 08/03/2009 17.46.08
Visualizza / Rispondi al commento
Guy Picciotto  @  08/03/2009 15:49:22
   8½ / 10
Sapevo di andare sul sicuro con questa opera, ho sempre avuto un debole per Rourke, troppo spesso messo da parte dall'industria per i suoi atteggiamenti iconoclasti, sono fan di questo sport-intrattenimento da quando avevo 4 anni (pressapoco da wrestlemania 3 col la mitica sfida andre the giant vs hulk hogan per intenderci:-) e aronofsky è uno dei registi più convincenti dell'ultima generazione. Che volere di più? alla fine del film mi sono inginocchiato commosso per l'interpretazione del grande looser ribelle Mickey Rourke, come qualcuno dei critici più illuminati giustamente ha detto: "è rimasto uno degli unici veri attori a saper comunicare anche tenendo l'espressione facciale completamente immobile" se non è grandezza questa! Davvero commovente l'interpretazione corporale di Rourke, di un altro pianeta, un fare cinema che attraversa da parte a parte il corpo dell'attore, per farsi carne viva, non rappresentazione, ma la vita stessa in ciò che ha di irrappresentabile, è la stessa vita privata di Rourke sfatto dalle droghe, dagli interventi chirurgici, dagli steroidi, dalla boxe che ne hanno devastato il viso e la carne, tutto avviene nel corpo dell’attore, nei suoi movimenti oculari, nelle sue smorfie, nelle sue cadenze vocali, nelle sue ferite sanguinanti, l’assurdo diventa carne e sangue, lasciando sgomenti e stupefatti. Che gli incontri di wrestling fossero programmati prima di salire sul ring ormai lo sappiamo ufficialmente tutti da quell'evento storico dello screwjob di montreal avvenuto nel 1997, ma e proprio questo particolare a rafforzare la durezza di questo sport spettacolo, d'altronde pensiamo forse che il calcio o altri sport non siano già programmati prima che avvengano? nel wrestling lo si sa già, e la professionalità, la passione di questi atleti, la completa dedizione fa rischiare loro la vita ogni volta che salgono sul ring, sopratutto nelle leghe minori dove si pratica ancora l'extreme wrestling con tanto dii filo spinato, tavoli di legno, puntine da disegno, la maggiorparte di loro non arriva nemmeno a 50 anni, distrutti da infortuni e painkillers, ma anche in WWe la lista dei deceduti è lunga, per non parlare di gente che ancora lotta col collo fracassato come kurt angle, o stone cold steve austin che ha lottato col collo fracassato per un paio d'anni, o la leggenda dell'extreme Cactus Jack Mick Foley (l'uomo delle graffette impersonificato nel film ne è la chiara parodia, o almeno voglio sperarci caro aronofsky) e i suoi mitici voli da altezze di 6 metri con conseguente vertebre e schiena spezzati.
Loro si che si guadagnano i compensi milionari fino all'ultimo penny (almeno chi è sotto contratto con la wwe o la tna), non le mezze seghe del calcio, i loro stipendi si che sono davvero vergognosi.
Bellissimo il finale aperto. candidato a miglior film dell'anno già da ora.

Gruppo STAFF, Moderatore Jellybelly  @  08/03/2009 14:27:40
   8 / 10
Riuscire a trasformare un soggetto stantio in un'opera viva, tesa ed emozionante è sempre cosa miracolosa e lodevole. "The wrestler" è il concentrato di come andrebbe trattato un soggetto simile: grandissimi attori (su Rourke s'è già detto tutto, io vorrei invece menzionare la straordinaria Marisa Tomei e l'ottima Evan Rachel Wood) che portano sulle spalle tutta la sofferenza dei propri ruoli e grande ricerca dell'empatia col pubblico.
Appena uscito è già cult, ora, per sempre.

4 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2009 22.17.01
Visualizza / Rispondi al commento
Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  08/03/2009 13:50:06
   8½ / 10
Il voto che do a questo film lo voglio attribuire tutto ad un fantastico Rourke, in forma più che mai ( sia fisicamente che come recitazione ) e che porta avanti da solo un film non facilissimo !! Questa volta meritava veramente l'oscar come miglior protagonista!!

Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  08/03/2009 13:24:02
   9 / 10
Come Travolta sarà per sempre Tony Manero e Brando Don Vito Corleone, nel mio immaginario, da adesso in poi, Rourke sarà per sempre Randy "The Ram" , con il suo volto sofferente e la sua vita regalata al Wrestling.
Emozionante e toccante parabola di un wrestler alla fine della sua carriera che si rende conto - ma forse l'ha sempre saputo - di non essere in grado di vivere lontano dal suo pubblico e da quel mondo, quello del Wrestling, al quale non regala solo la sua anima ma anche il suo corpo, facendosi martoriare ogni fine settimana mentre la gente lo incita e lo acclama. Mentre lo guardiamo muoversi nei parametri della "vita normale" capiamo (grazie ad uno strepitoso Rourke) che Randy non ha scelta e per quanto la strada che percorre possa apparire discutibile (e che anche lui, per qualche momento, trova forse discutibile) comprendiamo perfettamente che è la sua unica via e siamo con lui fino all'ultimo sacrificio.

Girato con uno stile "sporco" e quasi documentaristico , una scelta davvero azzeccata, il film non regala particolari virtuosismi e rimane completamente al servizio della storia narrata sottolineando la bravura di Rourke e rendendola più cruda e realistica. La camera lo segue divenendo a volte il suo stesso sguardo, uno sguardo che non manca di oggettività nell'osservare la realtà di quel piccolo mondo alla quale però non si sa, e non si può, rinunciare.
Nessuna mitizzazione, nessun eroismo, se non quello di un uomo che vive il suo destino fino in fondo.

Vedetevelo, ne vale la pena.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

5 risposte al commento
Ultima risposta 09/03/2009 22.29.43
Visualizza / Rispondi al commento
phemt  @  08/03/2009 12:28:52
   8½ / 10
Randy “The Ram” Robinson alla fine degli anni 80 diventa la stella più brillante del pro wrestling dopo aver battuto The Ayatollah e aver confermato lo strapotere americano sullo straniero invasore e bastardo, stereotipo tanto caro al patriottico pubblico statunitense che affolla le arene…
Ma vent’anni dopo The Ram è un wrestler, ma prima di tutto un uomo, in decadenza: Ormai sfinito nel fisico e infiacchito da una vita colma di errori, di botte, di sangue e di steroidi tira avanti tra incontri saltuari con le indie e delusioni varie, in cerca di quel riscatto, di quella svolta che gli ridia senso alla vita, che sia il ritorno nel wrestling che conta, una donna accanto o l’amore di sua figlia!

Intenso dramma sportivo con uno straordinario Rourke, su cui il film è costruito, The Wrestler diverte, commuove e fa pensare… The Ram è morto alla fine degli anni 80, gli anni 90 non hanno avuto valore e senso per lui, la musica buona è finita con l’esplosione di Cobain, lui è rimasto solo, costretto a dormire nel suo furgone e a tirare avanti battendo ragazzotti in palestre scalcinate o dando la carne ad una cassa di un supermercato… Ha una figlia che non conosce e una spogliarellista che non lo ricambia e che non lo capisce…
Dopo un match all’insegna dell’ultraviolence in perfetto CZW style un infarto lo mette ko! E’ quindi arrivato il momento di guardare al futuro con raziocinio e cambiare strada e stile di vita…

Ma c’è qualcosa che batte nel petto del guerriero, quel qualcosa che ti fa salire un ultima volta sul ring a chiudere il cerchio di una carriera fatta per te stesso ma anche per i fans…
In quel volo finale infatti c’è l’essenza stessa di chi si porta all’estremo per sentirsi vivo, di chi prova passione per uno sport che gli ha dato tanto e poi gli ha tolto tanto, di chi riesce a trovare dentro di sé le ultime forze per poter gridare io sono qualcuno, io sono qui in alto, il pubblico lì che rumoreggia, l’avversario per terra ad aspettare la mia Ram Jam e comunque vada a finire io non mi sono arreso e se il pubblico grida ancora il mio nome e l’avversario è ancora lì per terra io non sono un fallito… Cassidy è lontana, la figlia ormai persa ma se il pubblico è lì ad inneggiare il tuo nome allora sul ring non sei il fallito che sei nella vita, lì non sei Robin il macellaio che non riesce a riallacciare il rapporto con la figlia e a conquistare una spogliarellista, lì sei The Ram e la tua ultima Ram Jam verrà ricordata da tutti, e tu verrai ricordato da tutti perché la tua vita, quella vera, si è consumata tra quattro angoli e tre corde e certe cose non le te le può togliere niente e nessuno, nemmeno un infarto…
Non per nulla Aronofsky opta per un finale apertissimo, anzi è lo spettatore che può scegliersi il finale così che ognuno possa trarre la propria morale dalla storia…

Malinconico e triste The Wrestler è un dramma dosato con perizia ed intelligenza, magari il rapporto con la figlia poteva essere delineato meglio ed effettivamente lascia il fianco a qualche stereotipo di troppo ma son peccati veniali di fronte alla drammaticità di una storia raccontata in maniera eccellente…

Aronofsky abbandona le sofisticherie dei film passati e opta giustamente per uno stile semi-documentaristico macchina a spalla e via a seguire (quasi pedinare) Rourke, scelta questa che da al film (il suo migliore fino a questo momento) una carica drammatica ancora più vistosa e permette un paio di scene indimenticabili (una per tutta il parallelo tra l’ingresso in macelleria e quello on stage immaginato da The Ram con tanto di pubblico intento a rumoreggiare)…

Momento clou la scena della session di autografi, tanto veritiera quanto assolutamente deprimente, specchio vero di quelle vite ormai perse per strada, quando vecchio e sfinito, su una sedia a rotelle o senza un orecchio, con il cuore a pezzi e un conto di banca prossimo allo zero, ti ricorda solo qualche mezzo s****to e stai lì a cercare di vendere un paio dvd o svendere una tua firma per 8 dollari…

Oltre ad un mostruoso Rourke (che malgrado il parco mosse limitato mostra di avere una buona agilità e di sapere stare sul ring) brilla anche una convincente Tomei e la sempre brava Evan Rachel Wood che però mora sembra perdere qualcosa…

Nota di demerito per la traduzione… Heel e face sono i termini base del gergo del wrestling e vogliono stare a significare cattivo e buono, ma nella nostra traduzione diventano tragicamente suola e faccia… Far supervisionare la traduzione a qualcuno con un minimo di cognizione di causa forse non sarebbe stata una cattiva idea eh?

Mancano camei di wrestler importanti (a parte Killings e Roselli) quando una partecipazione di chi ha avuto davvero un post carriera simile a quella di The Ram (tipo Randy Savage o Scott Hall o Jake The Snake Roberts) avrebbe dato qualcosina di più al film ma forse si è voluto evitare di calcare troppo la mano…

Nel complesso comunque un film eccellente, il film che avrebbe dovuto chiudere la carriera di Rocky Balboa invece chiude quella di The Ram ipotetico wrestler mai esistito ma tanto vicino a quella che è la realtà di tanti ragazzi che inseguendo il loro sogno pagano dazio al fisico…
Il suo vero nome ricorda quello di RVD e la carriera degli anni 80 è ricalcata su quella di Hulk Hogan (il poster di The Ram vs Ayatollah è uguale a quello di Savage vs Hogan, loro si incontrano a Wrestelfest III che richiama vistosamente IL match che ha cambiato la storia del pro wrestling a Wrestelmania III Hogan vs Andrè e The Ayatollah sembra ricalcato su The Iron Sheik contro cui Hogan vinse per la prima volta il titolo mondiale) ma The Ram non è mai esistito pur parlando di storie vere…
E forse servirà anche per dare più attenzione a due indie come CZW e ROH tanto diverse dal wrestling patinato in stile Stamford…

Diego delgado  @  08/03/2009 12:15:33
   10 / 10
Questo film rientra nella top 10 di Cosimo... e questo e' tutto dire ... la scena piu' bella ed emozionante

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERche filmone
Grande Mickey rourke....D3EVO SALVARE BUBAAAAAAAAAA

FORZA COSIMO

5 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2009 12.43.00
Visualizza / Rispondi al commento
scabo  @  08/03/2009 11:35:31
   9 / 10
The Wrestler - Mickey Rourke : ecco l'incastro perfetto. Concordo con chi dice che con un'altro attore il film non avrebbe reso così, anche Rourke deve ringraziare questa storia che sembra quasi autobiografica e segna la sua rinascita artistica. Il risultato è notevole, il mondo del Wrestling di serie z, la solitudine, la nostalgia degli anni 80, l'implacabile caduta fisica... tutto vissuto sempre e comunque a testa alta. Grandissimo Randy "The Ram" Robinson, sarà difficile dimenticarti!

carmus  @  08/03/2009 08:34:55
   7½ / 10
Un film dove tutti sono degli sconfitti: non solo Mickey Rourke, ma anche Marisa Tomei, la figlia di Rourke, gli ex-colleghi costretti a vendere reliquie del passato, il direttore del market sottocasa, ma anche i suoi clienti, il padrone della "casa " in cui abita, e dove le vittorie - quando ci sono - sono truccate.

Anche l'insistere in queste inquadrature da dietro sembra sottolineare la tristezza di fondo che permea tutto il film , fino al tuffo finale verso il baratro....

Davvero notevole la prova di Rourke, peccato che non gli sia valsa maggiori riconoscimenti...

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  08/03/2009 01:54:09
   8 / 10
Il film presenta una schema narrativo abbastanza lineare, ma l'interpretazione di Rourke è veramente sensazionale.
Ottima colonna sonora e sceneggiatura che, a tratti, è anche divertente.

L'epilogo è amaro, ma credo sia stato giusto così.

5 risposte al commento
Ultima risposta 09/03/2009 01.00.54
Visualizza / Rispondi al commento
Nio`  @  07/03/2009 23:28:59
   6½ / 10
Mi aspettavo qualcosa di meglio da questo film.
Ho trovato la trama abbastanza lineare e prevedibile e poco approfondito il rapporto di Randy con la figlia, bravi gli attori.

«« Commenti Precedenti   Pagina di 6   Commenti Successivi »»

vota e commenta il film       invita un amico

In programmazione

Ordine elenco: Data   Media voti   Commenti   Alfabetico

200% lupoall we imagine as light - amore a mumbai
 NEW
anime sbullonateanora
 R
anywhere anytimeapocalisse z - inizio della fineappartamento 7abambi: the reckoningbeetlejuice beetlejuiceberlinguer. la grande ambizionebestiari, erbari, lapidaribuffalo kidscaddo lakecampo di battagliaclean up crew - specialisti in lavori sporchicloudcome far litigare mamma e papa'desire' (2024)disclaimer
 NEW
do not expect too much from the end of the worlddon't moveeterno visionariofamiliafinalementfino alla fine (2024)flow - un mondo da salvarefrancesca cabrinigiurato numero 2goodbye juliagrand tourhalloween parkidduil buco - capitolo 2il gladiatore iiil maestro che promise il mareil magico mondo di haroldil ragazzo dai pantaloni rosail robot selvaggioil sogno dei pastoriil tempo che ci vuoleinter. due stelle sul cuoreio sono un po' matto... e tu?italo calvino nelle citta'joker: folie a deuxjuniper - un bicchiere di ginla bambina segretala banda di don chisciotte - missione mulini a ventola bocca dell'animala cosa migliorela gita scolasticala misura del dubbiola scommessa - una notte in corsiala storia del frank e della ninala storia di souleymanela testimone - shahedl'amore e altre seghe mentalil'amore secondo kafka
 NEW
le deluge - gli ultimi giorni di maria antoniettale linci selvagge
 NEW
leggere lolita a teheranlimonovlinda e il pollolonglegslove lies bleedingl'ultima settimana di settembrel'ultimo drinkmadame clicquotmaking ofmaria montessori - la nouvelle femme
 NEW
modi - tre giorni sulle ali della follianapad - la rapina
 NEW
napoli - new york
 NEW
nasty - more than just tennisnever let go - a un passo dal malenon sono quello che sonooutsideozi - la voce della forestapaolo vivepapmusic - animation for fashionparthenopepeter rabidping pong - il ritornorebel ridgericomincio da taaacsalem's lot (2024)saturday nightshakespea re di napolismile 2snot e splash - il mistero dei buchi scomparsispeak no evil - non parlare con gli sconosciutisquali
 NEW
stella e' innamoratastranger eyessuper/man: the christopher reeve storytaxi monamourterrifier 3the apprentice - alle origini di trump
 NEW
the beast (2024)the conciergethe dead don't hurt - i morti non soffrono
 NEW
the devil's baththe killer (2024)the redthe shadow straysthe substancethelma (2024)this time next year - cosa fai a capodanno?timor - finche' c'e' morte c'e' speranzatransformers onetrifole - le radici dimenticate
 NEW
una madre
 NEW
una terapia di gruppoun'avventura spaziale - un film dei looney tunesuno rossovenom: the last dancevermigliovittoriavolonte' - l'uomo dai mille volti
 NEW
wickedwolfs - lupi solitariwoman of the hour

1056112 commenti su 51411 film
Feed RSS film in programmazione

Ultimi film inseriti in archivio

A DIFFERENT MANL'OMBRA CHE CAMMINAMY OLD ASSSONO LILLO - STAGIONE 2THE OUTRUN

Ultimo film commentato

Ultimo post blog

Speciali

Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

Ultime recensioni inserite

in sala


ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

Ultima biografia inserita

Casualmente dall'archivio

Novità e Recensioni

Iscriviti alla newsletter di Filmscoop.it per essere sempre aggiornarto su nuove uscite, novità, classifiche direttamente nella tua email!

Novità e recensioni
 

Site powered by www.webngo.net