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ricostruzione storica della vita di corte della regina Elisabetta I d'inghilterra... dovizia di particolari in un periodo storico oscuro poichè parliamo del 1600 . Il film è comunque interessante e piaceole seppur ad alcuni risulterà pesante non ho provato questa sensazione . Su Cate Blanchett non ho più aggettivi ... insuperabile e la mia attrice preferita .. la adoro..
Leggermente meglio del predecessore (anche perché mi riesce difficile immaginarmi un film più noioso del primo), ma comunque niente di esaltante. Anche la durata (quasi venti minuti in meno) hanno fatto la loro parte. Sempre inarrivabile Cate Blanchett che qua ho trovato ancora più ispirata rispetto al precedente.
La Regina Elisabetta I d'Inghilterra è stata una sovrana dalla personalità enigmatica e affascinante che nei suoi quarantacinque anni di regno ha dovuto fronteggiare diverse situazioni critiche sia sulla scena nazionale che internazionale. "Elizabeth - The golden age", racconta la storia di un'era inglese in cui diversi sfondi di ambito politico, religioso e personale si sono intrecciati fino a creare una situazione realmente difficile da sostenere, il cui peso è ricaduto quasi interamente sulle spalle di una sovrana che sin dalla nascita non ha mai avuto vita facile, e proprio per questo ha dovuto sviluppare una personalità molto forte per opporsi in maniera radicale ad ogni avversità del destino. Questo film è il seguito di "Elizabeth" che nel 1998 che lanciò Cate Blanchett sulla scena del cinema internazionale. Un'opera di forte impatto estetico, resa ancor più vivida dalla straordinaria interpretazione dell'attrice inglese, perfetta nelle vesti di una delle icone storiche più celebri della sovranità inglese. Probabilmente, se ci fosse stata un'altra attrice al suo posto, Elizabeth-The golden age sarebbe stato semplicemente un film discreto. Ottima la prova di tutto il cast che oltre alla già citata Cate Blanchett, vediamo recitare il grande Clive Owen, Geoffrey Rush e la mia splendida attrice australiana Abbie Cornish. Il film si struttura su due piani, quello storico-politico e quello interiore-sentimentale della regina. Le due parti risultano perfettamente bilanciate, e ciò che ne consegue per la visione è un buon ritmo narrativo. Accuratissime sono le ricostruzioni delle ambientazioni. Straordinaria fotografia. Poche, ma giocate intelligentemente, le scene di battaglia, il confronto navale fra le due potenze europee si svolge infatti tutto nel finale in un'atmosfera eroica e epica. Un'opera che si colloca quindi a metà fra il film storico e la fedele biografia.
Rispetto al primo capitolo "Elizabeth - The Golden age" guadagna soprattutto in spettacolarità e coinvolgimento, Cate Blanchett si conferma nuovamente perfetta nella parte della Regina Vergine, qui forse ancora più brava rispetto al primo film nel descrivere perfettamente il carattere difficile di Elisabetta. Molto belli anche i costumi e le scenografie, con un bell'uso dei colori.
La più grande nota dolente è Clive Owen, il suo personaggio che dovrebbe essere in qualche modo il più affascinante del film risulta interpretato malissimo, senza un minino di spirito, completamente apatico e di certo non aiutato da dialoghi pessimi, banali e troppo retorici. Peccato per questa nota stonata perché per il resto è davvero un bel film.
che brutto film! non è un film storico visto che si inventa un triangolo amoroso dal nulla, non è un film d'azione visto che hanno sprecato l'occasione di fare una grande battaglia navale (vedi master e commander) le ambientazioni poi sono ridicole: sembra che la gente viva nelle cattedrali e che l'imperatore di spagna sia una specie di invasato Lord Voldemort!
Sinceramente mi aspettavo di meglio. sicuramente in confronto al primo Elizabeth è fatto meglio tecnicamente, i costumi di Elizabeth sono stupendi con dei colori meravigliosi, anche i costumi degli altri sono ben fatti, le ambientazioni più superbe, la stessa Regina è esteticamente più dirompente, finalmente il belloccio di corte è un gran bell'uomo (non come l'attore del primo film), però sta povera Regina sempre sola. La trama non mi ha entusiasmata e speravo che ci fossero molte più scene di battaglia e invece si vede poco e niente (anche se la battaglia navale è stata fatta abbastanza bene). Peccato, se ci fosse stata più azione gli avrei messo un voto più alto!
Come il primo capitolo, rimane uno dei film storici più ben fatti, grandi le battaglie in mare ,grandi interpretazioni dei protagonisti, Cate sublime. The golden age come il primo Elizabeth, son film da vedere e rivedere non solo per la fotografia eccezionale ma per la storia che non stanca mai. Davvero imperdibili.
Il primo mi è piaciuto di più. Questo seguito calca troppo la mano nella retorica e nel già visto. Sempre brava la Blanchett. Guardabile ma niente di entusiasmante.
Come nel precedente episodio, l'estetica vince sulla sostanza e sulla corretta storicizzazione dei fatti. Tuttavia c'è qualcosa in questo film che ammalia e seduce, e non si tratta solo della splendida Cate Blanchett, o dei fastosi costumi di scena. Nonostante qualche pecca nei contenuti, "The Golden Age" è un film che coinvolge lo spettatore con la sua proterva protagonista.
non mi è del tutto dispiaciuto ma non l'ho trovato neanche un granché... sulla storia dell'età d'oro di Elisabetta I e la sconfitta dell'Invincibile armada spagnola di Filippo II ho solo i miei ricordi scolastici e nulla più, però mi è cmq sembrato che molte cose siano state appositamente romanzate per una versione cinematografica autobiografica ma poco veritiera. il film si lascia guardare tranquillamente nonostante il ritmo un po' lento, specie nella prima parte, ha i suoi principali meriti nella fotografia (incantevole), la scenografia, i costumi (meravigliosi), l'interpretazione del cast ( la Blanchett e la Morton su tutti) e per alcune riprese e trovate registiche davvero seducenti ed evocative ( maria stuarda che si prepara alla decapitazione con rara dignità, elisabetta I ripresa dall'alto mentre cammina sulle mappe geografiche, la regina che osserva il rogo delle navi spagnole da un'altura battuta dal vento della notte...); tutti pregi che si fanno notare e lasciano il segno quelli prima descritti, ma il film ha anche i suoi lati dolenti, il già citato ritmo, la presenza di scene inutili, i tormenti sentimentali della regina che dopo un po' divengono fastidiosi e ininfluenti nello svolgersi della vicenda, e soprattutto il desiderio registico di voler raccontare le diatribe politico-religiose tra le due grandi nazioni del momento in modo decisamente troppo "di parte"... gli spagnoli hanno una rappresentazione frettolosa e poco approfondita, sembrano delle marionette e paiono solo i cattivi di turno: la questione era indubbiamente più complessa e meno stereotipata di così forse meritava un'analisi più appropriata. la media più giusta tra pregi e difetti a mio parare è un sei e mezzo. film mediocre, poteva riuscire molto meglio.
Kapur, come la brava ma sprecata Blanchett, ha svolto il compitino realizzando un film senza infamia e senza lode che si lascia guardare tranquillamente, anche se a volte si rischia di perdere un attimo il segno. Di eccellente ricordo solo i costumi.
Non mi è dispiaciuto affatto ma secondo me è un gradino inferiore a Elizabeth più cupo e dominato dagli intrighi di corte che mettevano in risalto maggiormente gli attori. Qui invece la trama è leggermente più fantasy, più epica e, Blanchett a parte, gli attori vengono più sacrificati. Tuttavia, come ripeto, la visione è stata piacevole.
Elizabeth è l'unico personaggio a evolversi nella vicenda: da regina austera e sicura di sé a donna fragile ed emotiva all'inverosimile. Gli altri sono statici e, grazie anche alla prestazione di Cate Blanchett, risultano comparse marginali eccezion fatta per Clive Owen, splendido e attraente nel rappresentare l'impossibilità di amare una donna così forte e decisa a sposare la sua patria.
Bello come film, ma mi è piaciuto meno del primo perchè in questo film non si vede solo la parte di Elizabeth regina, ma anche la sua parte di donna. Mostra le sue paure, le sue debolezze, cede alla tentazione di baciare sir Walter, perdona il tradimento di Bess e si vede che gli manca l’affetto.
Visto al cinema e ci son rimasto veramente.... affascinato. L'ho trovato godibile dal lato dialoghi/attori, sublime in costumi. Un risultato nel complesso un po americanizzato, in cui però la storia vien raccontata in modo piacevole senza intoppi o sgradevoli sensazioni. La Regina Elisabetta, sinonimo di grande Donna, da vedere!
lo ho visto cn la scuola ed è di una noia mortale..l'unica cosa che si salva è lo splatter presente in una quantità che va da 1 a 1o:1.5 è la dose presente nel film.... noioso! NOIOSO! NOIOSO! noioso!
Bellissimo, coinvolgente e per niente noioso, musiche straordinarie e una sceneggiatura azzeccata fanno di questo film secondo me uno dei migliori degli ultimi tempi. Non perdetevelo.
Bel film, ottime sceneggiature e costumi e un'interpretazione da Oscar di Cate Blanchett. Unica nota dolente è Clive Owen, che con i suoi discorsi appesantisce il film e annoia..
un polpettone imbevibile: macchinoso, manieristico, freddo; con una sceneggiatura senza capo ne coda. bah... si salva, comunque, l'interpretazione della Blanchett. solo quella.
questo film mi ha conquistata piu' del primo, ottima sceneggiatura, costumi, fotografia e la blachett che dire...perfetta! tanto eterea quanto umana, un'icona di stile e classe bellissimo il suo commento..
in risposta al "pirata" Owen che le dice di aver conquistato una terra nel nuovo mondo ed averla chiamata "virginia" in uso onore e lei..." e quando convolero' a nozze le cambiera' il nome in "coniugatia"?!"... veramente una grande attrice
Sequel all'altezza del primo capitolo, forse anche leggermente superiore per i costumi e le scene di battaglia, assenti nel primo. Grande la blanchett, come sempre.
Media troppo bassa. Il film è un'eccellente confezione di un abito di lusso che non ha fronzoli ma è di seta purissima. Diversissimo dal primo lavoro di Kapur su Elisabetta. Formalmente elegante, potente nel dipanarsi della narrazione, a tratti epico. Splendida la fotografia. Kapur è bravissimo a tenere le redini di un film storico avvincente senza rinunciare al romanzo degli affetti privati della regina. Va visto, senza pregiudizi. God save the Queen.
Un sequel avvincente, ben recitato, che ha nell'impatto visivo il suo punto di forza. Oscar ai costumi, ma non mi spiego il perchè non sia stato asssegnato anche al primo Elizabeth, cast buono, atmosfere cariche di pathos....insomma, nel complesso un buon film.
Girando per la rete ho trovato alcune critiche su questo film e tutte riguardanti l’unica cosa che non ha convinto anche me: la sceneggiatura. Eh si… perchè se non fosse stato per alcune falle nella sceneggiatura, questo film sarebbe stato un capolavoro. Sarebbe inutile commentare i costumi, gli attori, le locations, le (splendide) musiche, la regia e il montaggio accattivante. Tutte queste cose sono trattate alla perfezione e, se ci aggiungiamo che l’incipit e la fine della pellicola sono meravigliosi (ma, dopotutto lo è anche il resto), viene da mordersi i gomiti per la sceneggiatura che, pur non essendo tutta da buttare ha un grande problema di fondo che proprio non è andato giù a tutti quelli che hanno visto il film: in un film storico non si può tracciare una linea così netta, dividendo i buoni dai cattivi; non ha proprio senso! Tuttavia, come ho già detto qualche riga sopra, non si possono negare la bellezza, la perfezione e la maestria di tutto il resto, che ci regalano un film bello ed emozionante.
E' un bel film storico, che ha il suo punto di forza nell'interpretazione della splendida Blanchett, una delle migliori attrici in circolazione su piazza. Fantastica la scenografia, superbo il montaggio così come la musica sacra che accompagna le vicende del film, sicuramente riuscita anche la contrapposizione con i talebani del 500, gli spagnoli, o per lo meno così sono stati fatti apparire dal regista anglo-indiano. Sicuramente ci sono le semplificazioni e le esigenze commerciali, però si guarda con grande piacere e poi la Blanchett fa dimenticare ogni piccolo difettuccio.
Decisamente più sentimentale del precedente, questo secondo capitolo della storia regno di Elisabetta I colpisce per la magnificenza dei costumi e la magistrale interpretazione di Cate Blanchett, che ci mostra una regina innamorata, ma troppo legata alla sua Inghilterra per lasciarsi andare a sentimenti umani.. Bellino bellino...
Secondo me un pò troppo enfatizzata la figura della regina rispetto alla realtà storica, forse per mettere in risalto le straordinarie doti dell'attrice protagonista, cmq un degno sequel... anche se nn mi ha stravolto il giudizio è positivo!
Il flm si appoggia sulla sicurezza interpretativa di una Blanchett sempre più convincente, su scenografie e costumi superbi, sulla fotografia incantevole, per il resto vacilla proprio nella sceneggiatura, pur restando un film godibile.
Un ottimo film prendendo in considerazione alcuni aspetti tecnici e la recitazione della Blanchett, un pessimo prodotto guardando alla sceneggiatura e ai mancati approfondimenti storici. 6-6,5
ahhhhhhhh finalmente un ottimo film dopo tante ca....te che ho visto!!!!superba la blanchett,meravigliosa la scenografia,fantastico il montaggio.forse pecca di qualche errore storico (mi risulta che elisabetta non sapesse cavalvare......)ma nel complesso il film ,,per me,,e'un capolavoro.mi spiace la media bassa...ma si sa.....non ci basta piu'nulla e ci sentiamo tutti teste fini nel trovare il pelo in un uovo.......
Completamente d'accordo con piernelweb, forse è mancato l'accento sulla lotta sanguinosa per il trono di Elisabetta I, cmq alzero' il mio voto per la bravura dellla Blanchett,
Spettaccolare e di matrice tipicamente Hollywoodiana, "The Golden Age" è il seguito del più riuscito "Elizabeth" del 1998. Si lascia vedere più per la bravura della Blanchett e per l'ottima qualità delle scenografie e dei costumi che per la sceneggiatura o per l'abilità narrativa di Shekhar Kapur. Nella prima parte la regia calca la mano sulle tresche amorose di corte, sconfinando troppo spesso in un discutibile tono romanzesco, mentre nella seconda metà eccede nella visione epica della regina e dei personaggi principali cercando apertamente il consenso del pubblico più sprovveduto. Tutto sommato le incertezze e i tormenti della vergine Elizabeth, che fanno da elemento portante del film, sono ben calibrati mentre è inguardabile Clive Owen in un personaggio senza definizione e tirato giù col gognometro. Accontenterà maggiormente il pubblico femminile.
Non è riuscito a convincermi fino in fondo!!!!!!! Lo ho trovato a tratti perfino noioso !!!! Però non posso dire che è un brutto film ma di certo non consiglierei di vederlo!
Così così. Elizabeth the golden age è un film riuscito solo in parte. Tra i maggiori pregi vi sono le scenografie, l'interpretazione della Blanchett e i costumi. Le pecche invece sono parecchie, dalla sceneggiatura a tratti indecente, ai dettagli storici poco curati. Poteva essere migliore.
Dopo il fortunato primo capitolo il regista anglo-indiano Shekar Kapur torna ad analizzare ed illustrare la vita della Regina Elisabetta. Questa volta viene affrontato in particolar modo il periodo storico che vide l’Inghilterra protestante contrapposta in battaglia alla Spagna cattolica e papista. Ciò che ne esce è un film affascinante ma imperfetto,leggermente inferiore al precedente ma nel complesso ben girato ed interessante a livello di contenuti. Il regista si concentra soprattutto sull’approfondimento del carattere della sovrana,donna forte dotata di grande intelligenza ed arguzia,ma anche passionale e desiderosa di vivere un’esistenza che non sia regolata esclusivamente dagli impegni e dagli obblighi che la corte e la sua figura le impongono. Cate Blanchett è eccezionale finendo con l’oscurare tutti gli altri attori compresi l’esperto Geoffrey Rush ed il fascinoso Clive Owen,per l’occasione più simile ad un moderno Errol Flynn che ad un pirata al servizio di Sua Maestà.A tenerle testa la sola Samantha Morton,ottima nella sofferta interpretazione di Maria Stuarda. Kapur snellisce la narrazione affrontando superficialmente alcuni snodi ed avvenimenti storici,prediligendo puntare l’obiettivo più sulle vicissitudini della sovrana che sul contesto in cui essa si muove,inoltre tende a romanzare palesemente alcuni punti e rappresenta gli spagnoli in maniera molto faziosa,dipingendoli come arroganti e violenti.Il finale appare molto veloce e probabilmente essendo anche il momento meno statico e più spettacolare della pellicola avrebbe meritato forse un trattamento migliore.Ottimo il lavoro svolto su scenografie e costumi(questi premiati con l’Oscar),per un buon film che sembra essere un po’ penalizzato dall’indiscutibile e convinta attrazione di Kapur nei confronti del personaggio.
Bel film sulle debolezze e le paure di una grande Regina e sul conflitto tra Inghilterra e Spagna..Mi aspettavo di più per quanto riguarda la battaglia data la grande preparazione..
Il contesto storico in cui regnò Elizabeth fu molto importante dal punto di vista politico e culturale non a caso fu definita l'età d'oro; tutto questo viene poco contestualizzato dal film, che si riduce a trattare solo della vita personale della regina. Capisco ke il film è basato proprio su Elizabeth ma secondo me gli elementi storici (non indifferenti) sono stati trattati in modo marginale.
Bel film. mette bene in risalto tutta ladurezza di una donna che deve dimostrare al suo paese di avere attributi pur volendo invece amare e lasciarsi andare alle emozioni che qualsiasi donna prova. ma lei è Elisabeth, la Regina di Inghilterra e non si può permettere questi....lussi. Forse l'aspetto dedicato alle battaglie è stato trattatato in modo superficiale, ma questo film non voleva, secondo me, sottolineare l'aspetto storico ma solo contestualizzare il momento esaltando i tratti caratteriali di Elisabeth ed il suo rapportarsi agli altri.
L'ho visto gratis, l'ho sconsigliato a tutti. banale nella storia, quasi ridicolo nella conrapposizione tra i buoni inglesi e i perfidi spagnoli/scozzesi/cattolici. Belli i costumi sontuosi e le scenografie (quelle autentiche, le ricostuzioni in Computer grafics sembrano un videogame, tipo 300).
Buon film, che si può considerare eccellente se ci si immedesima completamente nella dimensione psicologica e biografica che voleva dare il regista, trattando con attenzione il rapporto vita privata e pubblica della regina. Visivamente uno dei migliori degli ultimi tempi: fotografia, luci e costumi di prim'ordine.. Unica annotazione da fare, premettendo che il regista si schiera nella visione sotorica apertamente dal lato inglese e il film va così interpretato, è forse la eccessiva caricaturizzazione degli spagnoli..
Sicuramente un gradino in meno rispetto all'originale. Ma non delude, almeno personalmente. Può esser lento, a tratti soporifero...ma è un film storico. La storia della grande Regina Inglese capace di rissolevar le sorti di una Nazione Intera. L'ho visto in Lingua Originale in Inghilterra, quindi del doppiaggio Italiano non so assolutamente nulla. La Cate che non demorde, brava nel suo ruolo dando alternanza di umori a questo personaggio.
Prima di criticare (con un po' di superficialità) bisognerebbe comprendere l'intenzione di chi realizza il film e in questo caso di chi scrive la sceneggiatura. Credo che non ci sia errore più grande ( ed anche evidente) di voler a tutti i costi classificare questo film come storico. Questo è un film psicologico - biografico e come tale non si propone di dare chissà quale verità o interpretazione storica. questa è la forza del film, la sua portata epica, universale del resto la polarizzazione spagna- inghilterra è un effetto cercato, non un errore da biasimare, ma un pregio da elogiare la fotografia non è sempre all'altezza della sceneggiatura un meritato 7,5
Buon film vale la pena di vederlo. Dal triller mi aspettavo più azione, più dinamicitià, invece a volte il film era un po stancante. La storia è solo della regina, non ci sono riferimenti esterni. Però tutto sommato è stato un bel film.
Buon film che ha dalla sua un ottimo comparto tecnico, una regia ispirata ed un Cate Blanchett in stato di grazia. Purtroppo tali lati positivi sono controbilanciati da una sceneggiatura non sempre ispirata, e da una visione troppo estremizzata delle figure storiche. Rimane comunque consigliato.
chiunque voglia vedere questo film deve tener conto di 3 cose: - si deve amare la storia ed avere consapevolezza di quello che sta accadendo - si deve aver visto il primo..e soprattutto deve essere piaciuto come genere - si deve accettare il punto di vista protestante del film...essendo ambientato in inghilterra è logico ke x renderlo un film storico debbano rispettare il pensiero religioso di quel determinato contesto
detto ciò io ho amato questo film...l'unica pecca era il pubblico al cinema con me ke nn voleva altro ke scene di guerra ed azione e che nn aveva la minima idea di quello che stava vedendo
Film piatto subito all'inizio fino alla metà circa, poi si riprende concludendosi con la buona realizzazione della battaglia finale. Per questo e per il lavoro del regista di portare sullo schermo la storia e i suoi particolari della regina Elizabeth posso regalare la sufficienza a questo film, comunque si poteva fare meglio sicuramente.
I film storico biografici difficilmente riescono. Si tratta di storie che trovano una dimensione più adatta in uno sceneggiato a puntate. In questo caso, sono ottimi i costumi, le scenografie e l'interpretazione della Blanchett. La sceneggiatura è discreta, ma un pò fiacca.
belli i costumi, stupende le scenografie... ottimi gli attori, rush su tutti... il film tuttavia dopo un ottimo inizio incalzante un po' si perde e in alcuni tratti risulta un po' lento.. tutto sommato niente male
un po' più di battaglia e un po' meno di problemi amorosi della regina avrebbero reso il film, a mio parere, molto più interessante. visivamente è davvero molto bello e ben fatto... però mentre la ricostruzione storica è accettabile non lo è altrettanto l'analisi dei dubbi interiori della regina...
mandare a morte o meno la cugina, regina cristiana
buttata lì solo per cercare di dare un volto umano a quella donna che invece in fondo si rivela comunque una pazza. simpatica la figura del re filippo di spagna
Ottima Cate Blanchett. Clive Owen è di una fissità insopportabile (credo che sia nato privo di qualche muscolo facciale) ma per fortuna la natura lo aiuta ed è sempre bello da guardare. La ricostruzione storica e i costumi sono molto ben curati. Ciò che non mi è piaciuto affatto è la parzialità del racconto a discapito degli spagnoli: Filippo II era solo bigotto e un tantino fobico, non certo un deficiente visionario!
DU PALLE!!!! Questa è la simpatica sintesi dopo la visione di questo film. Già avevo delle riserve prima di vederlo, dopo che l'ho visto ero straconvinto di una cosa: questo film potevano anche non girarlo, il mondo non se ne sarebbe mai accorto. La storia è lenta, macchinosa in alcune parti, gli attori sono l'unica nota positiva di questo film che però non decolla perchè ha il ritmo di un bradipo con dissenteria. Speravo almeno in qualche bella scena di battaglia, ma niente, solo quella scassaballe della regina Elisabetta piena di sè come un tacchino a Natale che comanda tutto e tutti perchè gli gira cosi. E poi perchè gli anglosassoni devono essere sempre bravi e tutto il resto del mondo è cattivo e malvagio? Perfavore qualche volta fate un film in cui c'è un pò di equità storica, diamine! Prendete lezioni dal Clint Eastwood, un patriottico repubblicano che però ha girato un film come lettere da iwo jima.
A me il film è piaciuto perchè fa respirare maledettamente l'aria di incertezza spirituale che dominava l'inghilterra in tal periodo. Magistrale l'interpretazione di Cate Blanchette, la quale riesce a contornare il suo personaggio di mistero, ambiguità ma anche umanità.
Molto bella l'interpretazione di Cate Blanchett e di Owen che salvano il film in "extremis". Ottimi anche i costumi e la sceneggiatura,seguiti da dialoghi poveri e una lentezza inutile. Mi aspettavo un film storico a tutti gli effetti,lo trovato più che altro biografico,merita comunque una piena sufficenza
una cate blanchett maestosa, ma un clive owen decisamente fuori contesto; un periodo storico decisamente affascinante, ma una sceneggiatura debole e monocorde... insomma, un film che non manca di difetti, soprattutto anche per una mezza storia d'amore noiosa e caratterizzata decisamente male! inoltre la storia non è rispecchiata al massimo, e il regista, che inizialmente sembrava pendere verso un film decisamente femminista, finisce per rendere quasi ridicola la figura di 'elizabeth', con quell'orgoglio spiccante da ragazzina delle scuole medie! peccato, poteva essere un bel film, ma si salva solo per una protagonista che rapisce decisamente la scena e una fotografia bella e solare!
Il film è il secondo episodio di una trilogia ma in questo caso non si avverte la solita caduta di qualità rispetto al precedente. L'interpretazione degli attori è sempre magnifica come lo sono le scene ed i costumi. La regia non perde una battuta e la fotografia vale da sola la pellicola, tanto che si potrebbe godere il film pure ad audio spento, senza mai annoiarsi, perché ciascun fotogramma è prezioso come un quadro fiammingo. Ricordare la scena della decapitazione di Maria o quella della battaglia navale rischia di non rendere giustizia a tutte le altre.
Tutto al massimo, allora? Un punto dolente (molto) in realtà c'è ed è pure macroscopico: si tratta della sceneggiatura. Come già il primo, questo secondo episodio è sfacciatamente fazioso: tutti i Cattolici sembrano diavoli e, per contro, tutti i Protestanti sembrano angeli e questo, semplicemente, non è verosimile. Nessuno scrupolo impedisce di sottacere o addirittura di falsificare i fatti, pur di avvalorare quest'impressione e non è questa la migliore credenziale per un film che vorrebbe essere "storico".
Così viene rappresentato come sacrosanto il processo contro Maria Stuart, nonostante le prove presentate in tribunale contro di lei siano state ritenute dubbie sin dall'epoca dei fatti e dubbio è pure il ruolo che la stessa Elisabetta ebbe nella vicenda; la tempesta, che inflisse gravi danni all'Armada, infuriò prima ancora della battaglia, sicché gli Inglesi ebbero la buona ventura di affrontare un nemico, che era già stato indebolito dal fortunale, la giusta sequenza degli avvenimenti viene però stravolta nel film, pur di dar lustro al valore inglese; il re di Spagna Filippo II appare come un pazzo delirante, nemmeno fosse Hitler in persona; infine è ridicola l'insistenza sulla verginità di Elisabetta, quando Sir Francis Drake fu notoriamente il suo amante carnale.
Il regista difende una sceneggiatura così miserevole, sostenendo che alla fine del XVI sec. un'ondata di furia fondamentalista si stava abbattendo dai paesi cattolici contro quelli riformati e che proprio nella condanna di "ogni" fondamentalismo sta l'attualità del racconto di questa vicenda. Ma se questo vuole esserne lo spirito, siamo sicuri che il film renda un buon servizio alla causa che vorrebbe sostenere? Può una valida ed efficace condanna di "ogni" fondamentalismo consistere in una menzogna propagandistica o dovrebbe semmai trovare forza e valore proprio nell'amore per la verità? La verità, che in questo caso è la grande assente. L'esaltazione ideologica ed acritica di un personaggio e di una vicenda, come la sceneggiatura del film appare, non è essa stessa il germe di un altro ed opposto fondamentalismo?
Comunque, se nonostante una sceneggiatura così confusa, si lascia la sala con gli occhi sazi di bellezza, questo vuol dire che la costruzione cinematografica è così straordinaria da far perdonare la pochezza dei contenuti.