ferro3 - la casa vuota (2004)

Eccellente film di Kim Ki-duk, uno dei registi più interessanti in circolazione.
Due protagonisti che non parlano mai, questo nella cinematografia mondiale è un caso più unico che raro. Le parole degli altri personaggi risultano fastidiose, disturbano la quiete e l'armonia della coppia protagonista.
Nel film parla l'amore e l'amore non ha bisogno di parole.
Pellicola aperta, l'interpretazione non è univoca. Pleonastica la didascalia finale.

Non servono parole per descrivere una delle migliori poesie mai scritte per il cinema.

Vale quanto detto per primavera..., nonostante sia diversissimo da questo, nonostante ciò sicsente che la mano del regista è la stessa. Mi sono piaciuti entrambi allo stesso modo, pur nella diversità.

Un opera d'arte che rivela tutta la sua essenza senza l'uso di inutili parole accompagnando il tutto con una colonna sonora da sogno!!

Un film intenso ed emozionante. Con poche battute riesce perfettamente ad esprimere ogni emozione. Alcune scene sono vera e propria poesia in mivimento, difficile da dimenticare. Bellissime le ambientazioni, originale lo sviluppo e bravi gli attori.

Penso che sia una dei migliori film definiti "Artistici" o per meglio dire di quel genere che ti lascia senza parole perchè sono i sensi a dialogare con lo spettatore. Siamo arrivati alla poesia pura con le sue pause, i suoi silenzi, la sua solitudine e il bisogno d'amore che abbiamo.. Indimenticabile...

"Difficile dire se il mondo in cui viviamo sia una realtà o un sogno"
Questo film riesce a toccarti l'anima senza bisogno di inutili parole...

"All I ever wanted
All I ever needed
Is here in my arms
Words are very unnecessary
They can only do harm" ('Enjoy The Silence', Depeche Mode)

Solo nel silenzio più assoluto si può cogliere appieno il miracolo dell'amore.
L'occhio vede a 180°, il cuore vede tutto.
Difficile descrivere e definire in modo adeguato le sensazioni che provoca questo capolavoro, difficile comprendere tutti i simboli, calcolare il peso dei silenzi e degli sguardi, bisogna vedere e provare sulla propria pelle.

SPOILER

Il film migliore di Kim Ki Duk

Film molto particolare di una lentezza e di una calma estremi.
Ma non mi ha suscitato le emozioni che molti hanno provato...

SPOILER

Finalmente il film che sdradica il miei pregiudizi sul cinema asiatico.
L'amore e la solitudine sono sentimenti che vanno vissuti sulla pelle. Ogni parola diventa didascalia superflua.
Film veramente coinvolgente.

Questo film mi ha fatto innamorare (per sempre, come il vero amore) del regista Kim Ki Duk.

Come ha scritto qualcuno è poesia pura, e come tale bisogna saperla ascoltare.

Non è un film da pop-corn insomma, richiede molta sensibilità ed intelligenza, aprendosi ad un linguaggio cinematografico meno consueto nelle nostre sale.

Detto questo sottolineo che è un film avvincente (non vorrei spaventare chi legge) nel suo genere. Considerate che i 2 protagonisti non parlano per quasi tutto il film (parlano solo i co-primari) ma nonostante ciò a tratti il film trasmette una tensione incredibile!

Il regista infatti è eccezionale a tessere la sua tela e far scivolare lo spettatore in questo vortice di amore/odio/passione/violenza.

La fine del film è ciò per cui merita il DIECI, perchè il genio va sempre premiato

Capolavoro

Poesia allo stato puro. Il miglior film mai realizzato!

Un'ora e mezza della mia vita buttata nel water..non spreco neanche qualche minuto in più nel commentarlo. Non sarà il mio gnere..io lo ritengo lento, noioso e assolutamente alieno rispetto A qualsiasi realtà. C A G A T A PAZZESCAAA !!

SPOILER

Poesia pura. Immagini che si susseguono come le parole di una poesia. Kim ki-duk un genio della metafora. L'amore ci rende fantasmi?

Interessante questa pellicola, ti parla e lo fa dolcemente arrivando diritto al cuore. Una sorpresa inaspettata e raggiunge apici poetici in alcune parti. Consigliato davvero.

Il linguaggio fotoplasmatico del Silenzio. Dopo "2001" un altro passo verso il ritorno alle origini del cinema muto.

il film più bello della storia del cinema!

Sicuramente si tratta di un cinema da valorizzare: un cinema artigianale e profondo, in cui dietro ad ogni silenzio si cela un significato da scoprire e da conservare preziosamente. Non per tutti i gusti, dal ritmo "silenzioso" (e non così lento) e fortemente poetico (è un continuo susseguirsi di scorci poetici, fino all'apoteosi del fermo-immagine finale). Bella la storia, elegantissima la realizzazione. Forse il film perde un po' di fascino e mistero nell'ultima mezz'ora, ma comunque si tiene pur sempre a livelli alti. Questo è un nuovo tipo di cinema, tanto orientale quanto vicino anche ai gusti occidentali (e questo è sottolineato dal suo "successo commerciale"). Fortemente emotivo e commovente

Che voto dare ad un film stilisticamente perfetto (nulla da dire sugli aspetti tecnici, regia e fotografia in primis), nel quale i contenuti non mi hanno coinvolto come speravo? Bella sicuramente l'idea del voyerismo e della scoperta delle piccole bugie e ipocrisie della vita di tutti i giorni (come indicava un commento precedente), sicuramente più interessante la ricerca di invisibilità per poter vivere liberamente, e in questo gli ultimi 20 minuti sono eccellenti. Ma ancora non sono entrato del tutto nel ritmo orientale di certe pellicole, magari necessito di altre visioni dello stesso regista. E' un film che ti dà comunque l'impressione di essere inadeguato e di esserti perso qualcosa...

Surreale, affascinante, emozionante!
Un viaggo nell'Amore e nel Silenzio

SPOILER bellissimo!!!

Surreale qaunto interessante.
Kim mette tutta la sua anima per questo film e il risultato è davvero notevole... pochi attori per una storia davvero commovente.
Inoltre la quasi assenza di dialoghi immerge lo spettatore in un' atmosfera sublime. Complimenti.
Sconsigliato ai non appassionati del genere

Molto particolare e interessante. Un po' troppo lento all'inizio (per i miei gusti ovviamente) ma è un crescendo di fascino e interesse.

1 sulla sfiducia più totale e senz'appello. Non vi tedio con puntigliosissima spiegazione.

Mauro Lanari

una magica storia d'amore praticamente "muta"!certo non molto credibile sotto alcuni punti di vista...come credere in questo personaggio che non dice nulla ma che sappiamo che non è muto,visto che ha conseguito una laurea!
il film comunque è affascinante girato in modo da non annoiare mai malgrado non ci siano parole!
e quelle poche parole dette tra di loro assumono un importanza devastante e ti fanno emozionare...

SPOILER

sorprendente!

Unico nel suo genere, intenso, dall'emozione palabile. Difficile spiegare la magia di questo film in cui il più grande protagonista è il silenzio. Molto bello.

Ci sono film che si perdono nel finale, altri che si riscattano grazie ad un finale eccellente; questo è un grandissimo film con un finale che lo esalta amncora di più.
Mi piace Kim ki Duk: perché è un vero maestro dell'immagine in movimento, e con dialoghi scarnissimi ed essenziali riesce ad attirarti..
Che dire me li cercherò tutti, i suoi film.

....

SPOILER

Uno dei film della mia vita.

Straordinario osservare come un film privo del supporto verbale riesca a non annoiare, anzi a coinvolgere così passionalmente lo spettatore.
Il silenzio majeutico di quella stupenda e visionaria dichiarazione di poetica e sentimento finale "Ti amo" con delicato e ossimorico abbraccio fra i tre protagonisti, è un embrionale ritorno alla semplicità dell'emozione contro all'opacità e alla corruzione di ridicoli personaggi (caratterizzazione magistrale) che si muovono sgraziatamente e sguaiatamente nell'universo muto e luminoso dei due innamorati. Puri come angeli, umani come figli (l'episodio del padre è stupendo) e insicuri come bambini (l'episodio della palla da golf).
Ancor più coinvolgente peraltro quando un regista è abbastanza intelligente e sapiente da accostare alla sentimentalità esplosiva dei personaggi una finzione gustosa nella trama che non permette a chi guarda di distogliere lo sguardo dalle incredibili quiete avventure urbane di Tae-suk e Sun-Hwa per vedere come andrà a finire.

Quel silenzio parla più di mille parole!!! Bellliiiiisssiiiimooooooo

Un film che mi ha lasciato un pò perplesso, non ho capito qual'è il messaggio che kim ki duk volesse dare allo spettatore.
In qualche modo, però, il film è affascinante perchè la storia è molto originale, anche se i protagonisti sembrano due depressi cronici e non capisco come, in quello stato d'animo riescano ad amarsi.

opera di rara bellezza che conferma, semmai qualcuno ancora ne dubitasse ancora l''originalità e la raffinatezza del coreano kim ki duk
la semplice, semplicissima trama e l''azione scenica ridotta all''essenziale danno al film una grazia particolare, pudica che non scade mai nell''estetismo o nel manierismo; il silenzio così come la parola sussurrata sono scelti quali mezzi privilegiati per la conoscenza, per il conoscersi.
sembra proprio che Kim ki duk attraverso i suoi film voglia ragionare sull''impossibilità - nella società moderna (forse anche quella antica?) - sull''impossibilità o insufficienza del dialogo tra gli uomini.

opera immensa scavata nel silenzio come l''impareggiabile "isola"
stile personalissimo che a mio avviso può essere ritrovato, con le dovute precauzioni, nei libri del giapponese r. murakami

Un film sensibile e poetico, che tocca il tema dell'amore e del sentimento in maniera molto delicata e sopraffina. Memorabili le scene all'interno della prigione, dove il protagonista diventa "invisibile" e la guardia non lo trova imprecando, ma questo non è altro che un anticipo dello splendido finale che si vedrà tra poco. Nonostante queste cose positive, Ferro3 non mi ha convinto: innanzitutto l'assenza di dialoghi è pesante, in quanto necessita di uno spettatore sempre attento e vigile ad ogni minino particolare, soprattutto sugli sguardi dei protagonisti, e poi c'è una lentezza davvero esasperante. Può darsi che a una seconda visione mi ricreda e debba fare il "mea culpa", ma al momento attuale questo film non lo consiglierei a tutti.

sensazionale..il migliore di ki-duk

un film strano, che non mi ha completamente convinto! sinceramente dopo aver visto la media e letto i commenti mi aspettavo qualcosa di più emozionante ma l'assenza di dialoghi per me è veramente difficile da sopportare, seppur la pellicola duri veramente poco e seppur il messaggio sia molto più esplicito di tantissimi altri film che vogliono affrontare il tema! in definitiva, un film crudo ed estremamente reale, ma anche difficile da sopportare, soprattutto per la passività del protagonista in alcune situazioni! inoltre la tizia ha proprio na faccia da schiaffi!

Un film eccezionale, giocato su tre personaggi in maniera sapiente.
Pieno come al solito di rimandi al suo stesso cinema (senza mai autoincensarsi però) questa volta kim ki duk compie davvero un miracolo, riprendendo il classico tema del triangolo e sviluppandolo attraverso dei simboli affascinantissimi.
Eccezionale la risoluzione finale dove si dimostra di come in amore possano esistere bisogni differenti e di come sia possibile colmarli allo stesso tempo.
Molto irreverente Kim Ki Duk, a parte per il finale, appunto lieto per tutti, ma specialmente per non essere mai un regista moralista, di come al massimo siamo noi nell'avere delle preferenze, ma di come lui, invece, sia capace di compatire il dolore di tutti, anche del marito violento.

Alcune caratteristiche del cinema orientale sono portate all'estremo (la laconicità diventa mutismo e sogno e realtà si mescolano). Il film risulta quindi un pò spiazzante ma non cade mai nel ridicolo.
E' una bella favola, semplice e complessa allo stesso tempo (non sempre i rimandi simbolici sono immediati) che sembra puntare all'essenza del nostro essere, al di là delle convenzioni, delle meschinità e delle violenze del mondo.

SPOILER

CINEMA D'AUTORE ORIENTALE.
CINEMA DEI SIMBOLISMI.
CINEMA DEL SILENZIO.

Particolare o qualunquista, sincero o ridondante, superficiale o profondo... a voi la chiave di lettura!

MITICA la parte finale del ricongiungimento!

Completamente fuori dagli schemi del nostro comune modo occidentale di concepire un film.
Trama? Dialoghi? Niente di tutto questo. Solo interminabili silenzi, sguardi che valgono più di mille parole (infatti, gli unici personaggi che parlano in questo film, sono quelli "negativi": il marito, l'ispettore di polizia..)
A cosa servono le parole quando è sufficiente la bellezza delle immagini? La dolcezza dei momenti vissuti assieme nel rassicurante nido della case altrui? E verso la fine la realtà si mescola al surrealismo, e ne viene fuori un ibrido che termina con una delle immagini più poetiche del cinema di tutti tempi (a mio avviso): può sembrare impossibile concretizzare e rendere in un solo fotogramma l'impalpabile, eterea intensità del sentimento che lega due persone..beh, Kim-ki Duk ci è riuscito.

MA QUANTA POESIA C'è IN QUESTO FILM.

Stupendo.

sebbene preparato alla visione di un film non occidentalmente convenzionale,la mia pazienza è stata sottoposta ad una vera e propria prova di forza.sinceramente,al mio secondo film di kim ki duk,mi chiedo se è mai possibile che la comunicazione debba necessariamente passare per canali così angusti.cio' che mi rimane infine è sempre la stessa cosa,una sensazione di nostalgia per qualcosa di sconosciuto,per l'immensa pace e tranquillità che l'oriente di kim ki duk mi trasmette,un desiderio di viaggio suscitato dalla curiosità perquei posti quasi ultraterreni.e poi mi chiedo:ma davvero,si arrabbiano così?davvero amano così?davvero umiliano e mortificano così?credo di no.è semplicemente un regista "difficile",non è il giappone,non è la corea non è il vietnam,non è la cina.tutto,ogni particolare è un simbolo,ogni colpo d'accetta che intaglia i personaggi deve essere scrupolosamente metabolizzato,pena il rischio della banalizzazione.perchè l'accetta intaglia grossolanamente all'apparenza,ma se ci stai attento,la maestria nel taglio grossolano è immensa,da miniatore.ecco che grossolanamente viene intagliata una storia d'amore,ma non è soltanto una storia d'amore..è il caso,il fato,il destino che ognuno di noi intaglia per i propri bisogni,l'isola di approdo del naufrago.chi affoga nel mare d'amore,chi in quello dell'onnipotenza,chi nel fallimento professionale.è anche il destino indipendente,con una vita propria che un po' ci coccola e un po' ci sfotte.rimette a posto i nostri utensili in cucina ma ci osserva quando facciamo l'amore in camera da letto.è tutto cio' che va oltre la visione a centottanta gradi e negli altri centottanta si nasconde.è cio' che ci lasciamo alle spalle,che ci bussa nella schiena quando ci dimentichiamo di chi abbiamo alle spalle.è la bellezza del destino che cambia quando incontra l'amore,è il ferro tre che puo' decidere se fare il bene o il male.è la vita che continua oltre la morte ad osservarci e ci accompagna nei nostri gesti quotidiani e si prende cura di noi,delle nostre case,delle nostre stoviglie e della nostra biancheria.lasciamogli un po' di spazio,almeno quando la casa è vuota

Un film immenso: ecco quando il cinema può essere propriamente definito "arte".
Un quadro, o meglio una cornice vuota, impalpabile ma onnipresente, disperata ma piena di purezza e amore.
Troppi sono i temi e i simbolismi, troppo profonda e smisurata la poesia di Kim Ki-duk: un film che fa cambiare la visione delle cose.
Siamo proprio ad un passo dalla perfezione, meno male che esistono ancora film del genere, che in meno di un ora e mezzo riescono a meravigliare, riflettere...

Originalissima opera sull’amore di Kim Ki-Duk profonda, poetica, simbolica, affascinante, elegante e ricca di spunti… Diretta con stile rigoroso la pellicola è impreziosita da un cast perfettamente in parte e da un finale (meraviglioso) di un intensità rara…
La dimostrazione lampante che si possono comunicare tante cose senza per questo dover sprecare tante parole inutili…

bel film proprio originale...da vedere

Un capolavoro soprattutto per la bellezza delle immagine e per la straordinaria capacità di portare avanti il film senza dialoghi e comunque senza annoiare. Sublime mi sembra il termine più azzeccato

Immagini di rarefatta bellezza, immerse in un silenzio eloquente capace di amplificare le emozioni con rara forza.
Il misterioso protagonisa è un cucul0, un silenzioso parassita che trova una propria dimensione immergendosi nei nidi altrui assorbendone l'anima salvo restituirla più linda di prima dopo il proprio passaggio; sotto quest'ottica, il procedimento è lo stesso anche con la sfortunata sun-hwa: la rinviene spezzata e la "aggiusta", facendola propria.
Grandissima la potenza emotiva del

SPOILER

Dialoghi praticamente assenti, idee davvero originali, bravissimi gli attori, mi son piaciute particolarmente

SPOILER

Capolavoro assoluto di Kim ki Duk. La sensualità e i tratti pittorici del regista tracciano qui il solco più profondo e meglio scolpito di tutta la sua cinematografia. Finalmente la storia filtra perfettamente i simbolismi altrove troppo mostrati dal regista coreano e si crea un connubio perfetto tra l'oniricità stessa della storia e la realtà descritta. E' una di quelle opere che lasciano alla fine senza fiato, come un sogno scivola via leggero.
Poichè i temi trattati sembrano essere non terreni Kim ki Duk trasporta quindi alla fine la storia su un altro piano nel bellissimo e commovente finale.
E' un film essenziale, che rifiuta la parola, ma che comunica con le immagini come pochi altri hanno saputo fare fin ora.
Uno dei primi capolavori del nuovo millennio.

Molto bello, silenzioso sapientemente coinvolgente, più siete distanti dal mondo più vi catturerà nella sua originalità.

Non so quanti registi al giorno d'oggi siano in grado di fare un film senza un dialogo tra i due protagonisti, senza raccontare chi sono ne da dove vengano, e riuscire a non annoiare lo spettatore.
Kim Ki-Duk ci è riuscito, creando una storia d'amore dove a parlare sono solo le immagini, la loro poesia e la loro delicatezza.
Sublime, etereo, armonioso. Assolutamente da vedere.

E' un film difficile perchè molto originale. Da non vedere se cercate un film d'azione o con una trama sofisticata. Ad essere sinceri qlc sonno me lo sono fatto.
Io gli ho dato questo significato: meno siamo ingombranti e percettibili più siamo cercati o cmq suscitiamo il desiderio della scoperta negli altri. Se lasciamo spazio (nel film letteralmente) agli altri allora saremo notati ed amati di più.
Ma a mio parere in una società ipercompetitiva come questa non ci possiamo permettere di essere invisibili.

Ottimo film, molto poetico, elegante e leggiadro. L'amore privo di orpelli e convenzioni è rappresentato in maniera eccellente. Film molto profondo non certo da vedere come semplice intrattenimento.

Affascinante.... Stranamente non mi sono addormentata. Io amo molto i dialoghi, le narrazioni ecc.... Per cui dopo 10 minuti di assoluto silenzio mi stavo agitando. Poi mi sono messa d'impegno e ho dato a questo film una possibilità. Ecco, alla fine mi viene da dire affascinante. Romantico, certo, surreale visione dell'amore soprattutto. Il silenzio è sufficiente per esprimere l'interiorità dei protagonisti, decisamente disturbati direi..... Cmq vale la pena di guardarlo. Comprendo le opinioni negative di alcuni, xchè forse un po' stucchevole lo è....... Ma l'idea è originale, gli americani non realizzano nulla di così delicato. Ne va dato merito a questo regista. Chi non parla non viene capito, accettato, rispettato. Io, se fossi stata in lui, avrei parlato! Invece ha preferito allenarsi per diventare un "fantasma" e stare accanto a lei....... Scelta affascinante, appunto.

Come me lo aspettavo: non un film ma una poesia, non un film ma un quadro, dipindo con maestria da uno dei piu grandi artisti contemporanei. Rendere scorrevole un film senza dialoghi per 90 minuti non è impresa da poco, ma centrare anche l'obbiettivo di far trapelare tutte le emozioni dei protagonisti e tutta l'essenza dell'amore da semplici sguardi e semplici particolari visivi, è qualcosa di magnifico. Un film da vedere, soprattutto con la persona amata la nostro fianco.

le emozioni che il film regala sono tante,non c''è dubbio.ma devo ammettere che riuscire a capire a fondo i vari simbolismi di una cultura cosi lontana dalla nostra non è cosa facile.
la scelta di raccontare praticamente tutto solo per immagini è bellissima,sia perchè in questa storia le parole sarebbero state superflue,sia perchè il film riesce ad emozionare e coinvolgere senza essere pesante.e se devo proprio andare alla ricerca di un difetto,lo trovo alla fine.Mi riferisco alla scritta finale,quella sulla vita come sogno o realtà:se sei riuscito a scaldare il cuore per un''ora e mezza senza far dire una parola ai due protagonisti (a parte quel struggente "ti amo" cui segue la scena più bella del film),puoi tranquillamente chiudere senza quella didascalica scritta.
ma questi sono dettagli.il film nel suo insieme è poeticissimo;i personaggi,specie il protagonista maschile,sono più irreali che reali,tant''è che alla fine lui diventa una sorta di fantasma (bellissima metafora dell''amore).
poi è bello notare come all''inizio vediamo lui che viola continuamente l''intimità degli altri,conducendo uno stile di vita piatto.ma quando è la sua intimità a venire violata (la ragazza lo incontra quando lui è a letto),allora all''apparenza sembra non cambiare nulla,ma in realtà cambia tutto.e anche un gesto ripetitivo e abituale per lui come colpire una pallina da golf legata all''albero porta a conseguenze quasi surrali.
*****,quando l''amore arriva niente è come prima.

...che dire ci vogliono ben 49 minuti prima che si sviluppi una qualche forma di dialogo. Prima solo qualche parola pronunciata da un passante o una segreteria telefonica... Eppure, col suo ritmo lento, il film nn risulta mai noioso.Qui l'abilità di Kim Ki-duk, qui la capacità di un grande regista... Una trama che io ho trovato originale e molto bella... Un film ricco di sentimento, diretto in modo prodigioso e molto ben interpretato... A mio avviso un film quasi privo di dialoghi ma in realtà sull'importanza della parola. Una parola sempre priva di banalità... La parte finale è, a mio parere, bellissima... La scena della bilancia finale godetevela che è mitica!

SPOILER

Film originale senz'altro lento con pochissimi dialoghi ma dotato di poesia e delicatezza.

Vorrei aver la forza e la pazienza di rivedere questo film e tirar fuori tutto ciò che ha di buono ... perchè qualcosa di buono c'è.

Il film ha un suo registro .. un suo approccio.
Originale? Oddio, non convenzionale direi, ma alla fine tutta la pellicola mi risulta fiacca e retorica. Che volesse essere un affresco poetico dei alti sentimenti lo si capisce dopo venti minuti, che ci sia dell'esoterico, del metafisico, ok, sono elementi che arricchiscono il film ... ma il tutto mi risulta, come ha già detto qualcuno (pochi a dir la verità), molto stucchevole e a tratti ridicolo.

In altri film ho criticato la verosomiglianza, qui non lo farò perchè in diversi contesti (specialmente verso la fine) non è l'intenzione del regista.
Anche se nella prima parte c'è attenzione al dettaglio per essere credibili che poi viene trascurata. Ma tralasciamo questo aspetto non rilevante, che può rientrare nel tema "sogno" o "realtà".

SPOILER. Il silenzio dei protagonisti, dopo mezz'ora mi ha portato a dire "Si diranno solo ti amo". Più o meno l'epilogo è quello ... la sostanza del loro sentimento è un gioco di sguardi, un comunicare con le azioni da lei ripetute, un rispetto silezioso che li porta altrove, distanti dalle violenze del marito, dalle forze dell'ordine, dal mondo esterno ... sono quelle le loro identità .. in quel modo si sono rivelate e quindi trascendono il reale e il materiale per amarsi ... sembrava esserci traccia di un'amore universale, al di là di ciò che si è .. solo per il fatto che si esiste. Ma poi il gioco non si chiude, perchè il marito viene raggirato con un sentimento che appare per lui, ma non è per lui ... e quando cerco uno spunto, un vero impeto verso alti sentimenti o verso un qualche approccio veramente poetico o illuminato, ecco che il protagonista lancia tante palline da golf addosso al suo rivale... ho visto il marito fare la parte del fin troppo tipico insensibile e violento, da anteporre al bel giovane senza macchia, capace di vedere lontano, oltre ... forse non così lontano in verità.

Che tutto questo possa anche essere poetico, affascinante, stimolante, diverso dalla gran parte del cinema, d'accordo... ma che sia trattato bene, recitato bene, musicato bene NO .. almeno per me.
Gli attori poi, non hanno sufficienti espressioni per comunicarmi la loro forza interiore e non riescono a tenere in piedi il film.

Ne rimane un film pretenzioso, con non poche contraddizioni nei messaggi, capace di non emoziarmi, forse perchè proprio su questo e solo su questo ha puntato ... l'emozione muta... credo che per puntare così in alto, serva un tessuto narrativo dietro che stia in piedi o quantomeno un'abilità fuori dal comune.

Peccato ... c'erano le basi e le idee per fare un buon film.

Premetto di averlo visto dopo averne sentito parlare in toni entusiastici da più persone, quindi la delusione è stata forse maggiore, ma a me non è piaciuto.
Il tema è di sicuro interessante, ma realizzato male.
La consueta lentezza poetica del cinema orientale, quì è a tratti irritante, le interpretazioni dei personaggi di contorno abbastanza piatte, la fotografia niente di che e la colonna sonora insufficiente.
Con tutta la buona volontà, l'inizio della storia tra i due non sta veramente in piedi...come gran parte del resto.

Lontani anni luce dalla poetica visiva di altri koreani come Chan park wook...

OCCASIONI SPRECATA

Meraviglioso. Delicato petico pazzo.
Si trattano perfettamente i temi della libertà e del sogno, dell'amore immenso e del silenzio estremo. Mentre tutti, gli altri se vogliono possono anche parlare.

Assolutamente da vedere!!!

Veramente un bel film di un grande regista

premetto che il film mi è piaciuto... e devo essere sincero, ha raccontato l'amore tra due persone come non l'avevo mai visto quindi davvero notevole... ma un piccolo difetto a mio parere c'è: il regista è intenzionato a girare i suoi film tutti in questo modo???... praticamente MUTI.

A mio parere non è una grande scelta! (ricordare primavera estate autunno e bla bla bla)

SPOILER

leggendo i commenti mi aspettavo molto di più, e devo dire che dopo la visione sono rimasto deluso da questa pellicola, splendida nella forma ma vuota.

Kim Ki-Duk è un alieno (LoL) che vede e percepisce i nostri sentimenti dall'esterno, li assimila, li elabora e li ripropone sotto forma di queste splendide opere d'arte del cinema contemporaneo.

i due amanti pur sapendo della natura effimera della loro storia continuano a ricercare la liberta e l identificazione testimoniata dal cambiamento continuo della dimora occupata...purtroppo l esito della ricerca chiude la possibilita di una vera e propria identificazione del loro rapporto e non avendo avuto tale riconoscimento ufficiale dovranno limitarsi ai margini....originale storia d amore

non ho ancora conosciuto una persona a cui questo film non sia piaciuto,nonostante sia indubbiamente particolare per il mercato occidentale.e questo già mi spinge a dargli 10.sensibile,toccante,poetico...una sinfonia suonata molto piano,così da essere sentita solo da chi vuole coglierla.

Bellissimo.. sublime davvero...toglie il respiro... l'amore non è mai stato cosi sublimato, il protagonista riesce a scomparire vivendo solo agli occhi della donna che ama....e senza dire una parola trasmette emozioni e sensazioni che nemmeno un miliardo di parole riuscirebbero a trasmettere. Da vedere... è davvero splendido..!

la fotogenia del silenzio

E pensare che dopo la visione della Samaritana, ero un po prevenuto nei confronti di Kim Ki Duk. Gli chiedo umilmente scusa e mi prostro ai suoi piedi, anzi con la testa sotto i suoi piedi... e se vuole può anche muoversi. Non vorrei inflazionare troppo la parola capolavoro, ma questo film ti toglie il respiro... l'amore non è mai stato cosi sublimato, il protagonista riesce a scomparire vivendo solo agli occhi della donna che ama
Unico neo del film la frase finale di cui non se ne sentiva assolutamente il bisogno... Una menzione speciale per il protagonista maschile, immenso, senza nemmeno una parola comunica con la sola forza degli sguardi e dei gesti.

Sicuramente da vedere!
Ma di come me ne avevano parlato, pensavo meglio!

l'idea è incredibile come tutto il film!non ho mai visto trattare il tema dell'amore in questi termini.con profondi silenzi rende benissimo l'idea di ciò che vuole trasmetterci!fantastico

Semplice,scorrevole,appassionante,a me ha incuriosito fino al finale a dir poco stupendo...un film che ti lascia un pò perplessa..Le parole sono poche,i gesti prendono il sopravvento. Insomma sicuramente un film da vedere !

Stupendo.....Originale...... a volte le parole servono a ben poco per trasmettere sentimenti, emozioni......un film davvero valido!

Film carino,originale il fattore "muto" che devo dire nn annoia più di tanto.
Però come al solito è sopravvalutato solo perchè i protagonisti nn parlano.

Se si inventeranno un film con qualche originalità del genere sarà sempre e cmq sopravvalutato.

notevole prodotto per resa complessiva. Non un prodotto adatto a tutti, ma chi riesce a guardarlo con occhio curioso ne trarrà grandi benefici. Ul film che non segue nessuna regola, anzi, le infrange volentieri. E' sicuramente trai 10 film + originali di sempre, pur mantenendosi ai limiti della normalità.
Interessante il fatto che ci siano pochissime parole, il che fa concentrare l'attenzione sulla ritualità dei gesti.
Per sognatori....

Do il mio voto senza leggere troppi commenti precedenti, a distanza di qualche giorno dalla visione del film.
SPOILER - Mi pare di aver capito che il protagonista vorrebbe essere una sorta di eroe positivo di qualche strano tipo. Ma un eroe positivo spacca la testa a una donna che gli passa accanto in macchina con una palla da golf ? Boh!!?
Va be' che lava con cura i vestiti alla gente che subisce la sua intrusione, ma a voi farebbe piacere avere in casa il tipetto che vi lava le scarpe da ginna ?
Si scopre verso la fine del film che il nostro eroe è dotato di una agilità e prontezza ai limiti non dell'umano, ma del divino: perché pur avendo quelle doti da uomo ragno si fa gonfiare la faccia dal pugile impaurito e tremante ?

Il film è moderatamente piacevole, anche se lento, ma è davvero difficile capire ciò che di profondo (?) ci voleva trasmettere il regista....

Sono ancora commossa:non è solo un film, è una poesia,è un affresco,è una melodia, è tutte queste cose insieme.
Meraviglioso

Che bel film!!
Ringrazio chi mi ha preceduto per avermi portato a vedere questo film, che oscilla tra sublimi silenzi - poesie - e sogno.
I piccoli gesti con cui il protagonista si prende cura delle case che lo "ospitano", la sua compostezza sono indimenticabili.
Unica pecca il doppiaggio (non del protagonista..che è 'muto'), ma in particolare quello del di lei marito.

kim ki duk riesce a superarsi (vedi primavera estate...) e partorisce un gioiello di sensibilità, tipici dei film orientali i silenzi, il dialogo rosicato, e sguardi che puntano diritto al cuore, in questo ricorda il silenzio sul mare di kitano

l'ultima frase (secondo me) sminuisce un po troppo l'opera-