Gigione va in tournee e Jo Donatello, che vorrebbe andare con il padre, è costretto a rimanere a casa. Passeggiando per la città incontra un amico con due giovini pulzelle, di cui una ovviamente deve toccare a Donatello, che la incanta con la più pallosa e retorica canzone d'amore smielata. La ragazza però è in pena per "tutte quelle persone che combattono per la libbbertà", perciò Donatello si offre di fare il pilota in una serie di corse clandestine che non abbiamo il piacere di vedere. Su tutta l'operazione vigila Don Franco, sinistro uomo dal fare camorrista che prende il giovane innamorato sotto la sua protezione. Di ritorno dalla trionfale serie di concerti Gigione scopre che Donatello è invischiato in un brutto giro, e dopo un inconcludente confronto con Don Franco, pensa bene di andare in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo per chiedere la grazia a Padre Pio. La grazia viene ottenuta immediatamente, visto che Donatello, vincendo TUTTE le corse, raggranella i soldi che servono appunto per "le persone che combattono per la libbbertà": la ragazza può così partire, dopo una sveltina con Don Franco, e Donatello può andare addirittura ad incontrare il padre sotto la statua del Santo di Pietrelcina.
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