hereafter regia di Clint Eastwood USA 2010
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hereafter (2010)

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locandina del film HEREAFTER

Titolo Originale: HEREAFTER

RegiaClint Eastwood

InterpretiMatt Damon, Cécile De France, Joy Mohr, Bryce Dallas Howard, George McLaren, Thierry Neuvic

Durata: h 2.09
NazionalitàUSA 2010
Generethriller
Al cinema nel Gennaio 2011

•  Altri film di Clint Eastwood

Trama del film Hereafter

Il film racconta le storie parallele di tre persone, che in modi differenti hanno avuto a che fare con la morte. George Lonegan (Matt Damon) è un operaio ha una connessione speciale con la vita ultraterrena. Dall'altra parte del mondo, Marie (Cecile de France) è una giornalista francese sopravvissuta ad un'esperienza di vita e morte che ha sconvolto la sua realtà. Quando Marcus (Frankie/George McLaren),uno scolaro di Londra, perde la persona più vicina a lui, ha il disperato bisogno di risposte. Ognuno attraversa una strada per scoprire la verità, le loro vite si intrecceranno, e cambierà per sempre quello che pensano che esista – o deve esistere- nell'aldilà.

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Voto Visitatori:   6,73 / 10 (243 voti)6,73Grafico
Voto Recensore:   8,50 / 10  8,50
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
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Voti e commenti su Hereafter, 243 opinioni inserite

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DarioArgento  @  29/05/2011 14:59:27
   5 / 10
gli do 5 solo per il grande clint ,ma un film noiosissimo e nessuna sorpresa nel finale

the saint  @  27/05/2011 13:44:19
   7 / 10
è difficile che quel maledetto vecchiaccio di clint sbagli un film...

sandrone65  @  21/05/2011 10:46:16
   8 / 10
Non credo esistano altri film che, come questo, riescano a toccare il tema dell'aldilà con la stessa sobrietà, lucidità e delicatezza. In realtà il film non fa che aprire una finestra sul paranormale per proporre il tema dell'elaborazione del lutto, il risultato rimane molto "umano" e poco "paranormale". Clint si conferma quindi regista sopraffino e sensibile. La scena dello tsunami è sicuramente quanto di meglio sia mai stato realizzato da questo punto di vista. E' realistica dal punto di vista del fenomeno naturale ma allo stesso tempo estremamente drammatica ed angosciante. Pochi minuti di regia al cui confronto un film come Tidal Wave, film coreano totalmente incentrato sul fenomeno tsunami, nelle sue improbabili esagerazioni viene totalmente stracciato sotto tutti i punti di vista.

KILL 74  @  20/05/2011 10:13:22
   7½ / 10
Mezzo voto in più... per la sorpresa bel film dalla media non pensavo fosse così bello.

videovicenza  @  18/05/2011 12:03:54
   8 / 10
SUPER-CLINT FOREVER! QUEST'UOMO MI FA IMPAZZIRE,SPERIAMO VIVA CENT'ANNI! QUESTO E' UNO DEI FILM CHE MI HANNO COLPITO DI PIU'....IL SUO MESSAGGIO E' CHIARO ED IO CONCORDO QUASI IN TOTO!
EMOZIONANTE,COMMOVENTE...LA SCENA DELLO TZUNAMI E' FOTONICA!
ATTORI PERFETTI,REGIA DOC!

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/05/2011 12.08.54
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outsider  @  13/05/2011 00:20:12
   9 / 10
Clint Eastwood, regista post romantico di indubbia bravura, firma una pellicola suprema, consolatoria per chi ne avesse bisogno, indimenticabile; ma anche un pò lenta, lunga, quasi pesante a tratti.
Nulla da dire sui bravissimi attori, per carità.
La cosa importante è il messaggio e la trama. E' un'opera di un uomo maturo, pacato, sapiente, stabile, saggio; è un'opera di statura e qui la statura c'è, e tutta, eccome se c'è.

Outsider consiglierà questa pellicola a chi abbia la pazienza e la voglia di riflettere, di guardarsi dentro e di guardare al domani.

pieroscoop  @  09/05/2011 00:09:33
   3½ / 10
Mamma mia che noia, film inconsistente, mai mi sarei aspettato sto piattume.

2 risposte al commento
Ultima risposta 05/06/2011 20.39.30
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elmoro87  @  04/04/2011 09:25:36
   8½ / 10
Tutti i fanatici pseudo apprezzatori del cinema d'arte si squagliano sulle indecifrabili e incomprensibili opere di Lynch, asserendo che quel tipo di cinema è arte e non tutti la capiscono... Io ho le mie vedute che non vi sto a spiegare, anzi lo potete ben vedere se leggete il mio commento su Inland Empire; io nel mio modesto parere penso che QUESTO FILM sia ARTE!!!! Un arte ben comprensibile da tutti, un'opera maestosa di Clint Eastwood e passata fin troppo in sordina come molti dei suoi film ultimamente... Questo film è poesia allo stato puro, un film commovente e profondissimo che ti trascina nel limbo tra la vita e la morte, ti fa vedere cosa Clint, un burbero cowboy di 80 anni pensa ci sia nell'aldilà, costruito con i guanti di una fata... Bellissimo, nient'altro da dire...

2 risposte al commento
Ultima risposta 19/04/2011 18.20.35
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Vinicius  @  29/03/2011 20:37:54
   7½ / 10
Clint scende un gradino sotto ai suoi ultimi film per darci probabilmente meno emozioni e tristezza e riuscendo a farmi uscire dalla sala senza quel senso opprimente di angoscia che di solito riusciva a instillarmi(ad esempio Million Dollar Baby). Risulta comunque un film tra i più scorrevoli che per qualcuno, forse a ragione, significherà commerciale. Ma insomma, uno al cinema non ci deve andare per forza per affliggersi...

Sardello  @  29/03/2011 14:08:22
   7½ / 10
Bel drammone che scorre via che una meraviglia. Bravo Clint

Burdie  @  28/03/2011 23:03:57
   6½ / 10
antho  @  27/03/2011 14:21:09
   8½ / 10
Dopo il semi passo falso con Invictus ecco tornare il grande regista Clint! Con un Matt Damon stratosferico..

branco  @  27/03/2011 00:11:58
   7½ / 10
La prima cosa che ho pensato di scrivere é "interessante". Questo è un film interessante, molto lento ma riesce a toccare un tema molto delicato come quello dell'aldilà. Il film ti lascia con tante domande e poche risposte : Cosa c'è dopo la morte ? i sensitivi esistono veramente o sono solo ciarlatani ?
Un film da vedere.

paolomagna  @  25/03/2011 15:43:32
   6½ / 10
Film che mi ha un po deluso e che secondo me piu di quanto gli ho dato non si merita.....e credo che Clint abbia fatto regie molto ma molto migliori rispetto a questa.Film molto prevedibile e con emozioni al minimo in tutte e tre le storie...il bambino è un personaggio riproposto gia in altri film, la dottoressa alla fine rimane un personaggio piatto.....il tema della morte che qui vuole rappresentare Clint è un po scialbo...le scene alla fine non ti lasciano niente o poco eccetto quella iniziale che è di rilievo nei confronti delle altre.
Che dire un filmettino carino confezionato bene ma che ti lascia davvero poco.....comunque sia da vedere

Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  24/03/2011 15:49:14
   5 / 10
Noioso, diretto bene bella la sequenza dello tzunami, forse il problema è che dura troppo, più di due ore in cui si tratta un argomento in cui Clint è quello con maggiori dubbi e certamente non ha la pretesa di dare risposte ma non crea nemmeno domande, solo ipotesi peraltro anche un pò superficialotte.....dopo un intervento e un esperienza premorte comunichi con i morti? troppo Hollywood, Matt Damon come al solito nel ruolo, la verità è che non sono un fan di Clint, e penso che i due film con Damon siano i suoi meno riusciti, peccato perchè Damon è uno dei miei preferiti ma lo preferisco con P. Greengrass.

masterkarray  @  22/03/2011 22:16:47
   6½ / 10
Un film decente, carino per passare una serata spensierata e tranquilla.

Pochi giorni fa ho avuto l'occasione di vedere l'ultimo lavoro di Clint Eastwood, Hereafter. Non seguo molto questo regista per cui non ho ben presente le produzioni su cui si assesta di solito o il suo stile personale. Tuttavia questo film mi ha subito interessato per le tematiche trattate: comunicazione con l'aldilà, esperienze ultraterrene, cose paranormali insomma.
E io vado matto per le cose paranormali.
Il film tratta tre storie parallele di tre persone diverse.
George Lonegan, un operaio che lavora in un cantiere di San Francisco. Ha la capacità di comunicare con i morti e prima di iniziare a lavorare come operaio, faceva sedute come sensitivo. I suoi servizi erano molto richiesti dalle persone, in particolare da quelle che avevano subìto un lutto.
La storia di Marie invece mi ha ricordato i tragici eventi che stanno succedendo in Giappone; parlo dello Tsunami che ha devastato il paese. Marie è infatti una giornalista francese sopravvissuta ad un maremoto mentre si trovava in Thailandia per lavoro. Durante questo disastro ha avuto una esperienza ultraterrena lei stessa e questo la porta a rivedere il suo lavoro, le sue priorità e le sue convizioni.
Marcus è un ragazzino che vive a Londra, con suo fratello gemello e sua madre. Avendo una madre tossica, i due fratelli spesso cooperano per coprirla, in particolare salvandola dal severo giudizio degli assistenti sociali. Entrambi i ragazzi mostrano una maturità e una intelligenza fuori dal comune, e anche Marcus avrà modo di confrontarsi con il mondo ultraterreno.
Il film dunque racconta le vite di queste tre persone, che avranno tutte modo di avere esperienze con l'aldilà. La scelta degli attori è azzeccata per le parti maschili: Damon fa bene il suo lavoro e ho trovato l'interpretazione del ragazzino molto molto valida; coinvolgente, freddo e astuto al punto giusto. La donna, Marie, non l'ho trovata molto convincente invece; sarà che la sua storia non mi è parsa molto entusiasmante, comunque la sua interpretazione non mi è piaciuta molto.
Clint Eastwood con il giovane Frankie McLaren
Il film è diretto bene, le musiche non mi hanno particolarmente colpito (a naso direi addirittura che sono assenti), pochi anche gli effetti speciali; la scena dello tsunami è ricreata con grande realismo. Le scene di contatto con l'aldilà invece non sono visivamente incredibili, svolgono comunque la loro funzione. Il film in generale si lascia guardare senza troppi intoppi ma a parer mio non è qualcosa che vi rimarrà impresso negli anni a venire. Per quanto riguarda il finale...

axelb5578  @  17/03/2011 23:31:19
   7 / 10
In questo film Clint Eastwood tratta un'argomento molto impegnativo.Secondo mè lo fa in modo molto approfondito,forse troppo,al punto che i personaggi secondari sono poco curati.(vedi spoiler x spiegazione).
Il film comunque nel contesto è comunque piacevole,anche se manca di quel qualcosa che lo renderebbe un'ottimo film.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  17/03/2011 13:40:36
   6 / 10
Da Clint Eastwood ci si deve aspettare qualcosa di meglio: fa il suo compitino realizzando un film che non si lascerà ricordare per niente di particolare.

Invia una mail all'autore del commento bleck  @  16/03/2011 15:17:23
   6 / 10
I film di Eastwood mi hanno fatto sempre sgorgare qualche lacrimuccia...conoscendo il tema trattato in questo film mi sono preparato i fazzoletti...
ma non sono serviti...
Un film tutto sommato bello...ma che non ha lasciato nessun graffio sulla mia anima...
Un film bello che non balla...

Samy31  @  14/03/2011 23:47:51
   8 / 10
Da non perdere.

Alex2782  @  14/03/2011 22:04:01
   4 / 10
prima o poi il flop di clint doveva arrivare come regista, speravo di no ma non siamo macchine , mi dispiace per clint ma questo film è largamente al di sotto delle aspettative, sembra che debba succedere qualcosa invece rimane piatto nei personaggi e nulla succede.

davmus  @  14/03/2011 10:33:13
   7 / 10
L'argomento mi ispirava tanto, cosi come tanta era l'aspettativa per il film....naturalmente 7 non vuol dire che son rimasto deluso, ma dall'accoppiata argomento-Eastwood mi aspettavo più emozioni.
Cmq da vedere.

werther  @  10/03/2011 12:11:47
   6½ / 10
Molto lento e accurato nella sceneggiatura,si sente che è un film impegnativo e riesce fin da subito a catturare l'attenzione dello spettatore,mantiene l'interesse fino alla fine anche se quando deve spiccare il volo non lo fa.Il finale è tutto troppo semplice e scontato.

Febrisio  @  09/03/2011 10:20:07
   7½ / 10
Scena iniziale molto ben costruita, sebbene assai negativa. Putroppo il pensiero di quel che potrebbero aver vissuto in quei pochi istanti, si volge alla realtà indonesiana di qualche anno fa. Pace all'anima loro. Sin da subito capiremo le emozioni che proveremo; molto dure. In realtâ non visivamente dure, ma da accettare. Troveremo disseminate diverse scene carine emozionanti, sebbene molto diverse tra loro, con in comune la sensibilità di Clint Eastwood. Ad esempio la protezione dei figli verso la madre, il distacco della madre, e il suo ritorno, i due innamorati in cucina, la morte del figlio, il figlio con il sensitivo.
Il punto forte del film è sicuramente il riuscire a trattare quest'intimo, senza mai essere "frignoso". Mentre dal lato negativo avremo certe forzature degne di ScaryMovie, o Billy il coyote. (il bambino fuori dall'hotel è una risata unica, con un po tutta la frettolosità delle scene finali) Inoltre il fatto che le storie siano così lontane tra loro, fa si che lo spettatore aspetti con ansia un loro incontro. (e l'attesa è lunga)
Clint affronta un tema non indifferente, volendo indicare quasi allo spettatore che molte risposte già le abbiamo, se mai volessimo ascoltare. In conclusione Hereafter è un ottimo film, malgrado riesca a trasmettere buone emozioni, si ferma lì, non cogliendo possibilità di costruire un messaggio completo da ricordare per lo spettatore. È un film maturo per 3/4, come un pochino lo è anche Invictus. Da vedere in ogni caso.

blackmamba05  @  08/03/2011 23:40:36
   6½ / 10
Non il miglio clint, vero..ma il film a tratti è toccante...personalmente non credo nei sensitivi e mai ci crederò, ho perso mia madre da poco..e non ho certo bisogno di loro per parlarci...cmq il film seppur lentissimo a tratti è toccante..mi ha spezzato il cuore la storia dei gemellini, meraviglioso quando marcus aspetta damon fuori dall'albergo tutto infreddolito....il tema non era facile, perlomeno ci ha provato, molto meglio del piattume che regna in sala adesso, i film da oscar li ho visti tutti, indubbiamente tutti bei film, ma nessun "capolavoro"...questo dimostra un certo allineamento nel mondo hollywoodiano....
Unico appunto che non mi ha dato pace per tutta la sera:
possibile dico io candidare questo film per i migliori effetti visivi (1 scena da 5 minuti) e ancora più scandaloso premiare inception (con gli effetti visivi copiati da matrix) e lasciare fuori TRON LEGACY che ha 1 ora e mezzo di CGI ?? l'academy si è accanita contro il 3D? mah.....

ozrecsehc  @  04/03/2011 11:35:53
   5½ / 10
Forse mi aspettavo un'altra cosa ma mi ha un pò deluso

randalflagg  @  02/03/2011 18:34:50
   7 / 10
Ho sempre ammirato i film del Clint regista,restandone quasi sempre ammirato: questa volta sono rimasto leggermente deluso ma va concessa l'attenuante del tema trattato col quale era facile scottarsi,rischiando di trascendere nel banale o nel già visto. Eastwood scansa questo pericolo ma il film non decolla mai veramente dopo un inizio esaltante (la scena iniziale vale la visione dell'intero film)risultando per certi versi un po' lento e tendente stancamente ad un finale scontato. Siamo quindi lontani dal capolavoro ma rimane comunque un film che vale la pena vedere. Ottima la prova di Damon.

kossarr  @  01/03/2011 05:03:23
   8 / 10
Bello!
Ho guardato questo film senza sapere né la trama né altro e al buio mi è piaciuto molto.
Molto bravi gli attori, bella l'idea di raccontare diverse storie separate.
Clint Eastwood non si smentisce mai, meglio da regista che da attore.
Consigliato a tutti.

Delfina  @  25/02/2011 22:38:53
   8 / 10
Film al quale mi ero accostata con un po' di incertezza, visto il tema, ma assolutamente azzeccato e affascinante. Molte le suggestioni psicologiche (e anche scientifiche o filosofiche) che aleggiano nella storia.

Certo, l'argomento stesso lo renderà ostico a chi non abbia voglia di fermarsi a riflettere. Un bel film, molto superiore per es. a una pellicola ben più commerciale come "Million Dollar Baby".

Lestat89  @  23/02/2011 17:15:53
   9 / 10
davvero un film meraviglioso, non riesco a capire questa media che non supera neanche il 6 , e neanche perchè non sia stato candidato agli oscar , un film che ci fa riflettere sulla morte e sulla vita, ho apprezzato anche matt damon , grande clint non mi deludi mai ;)

6 risposte al commento
Ultima risposta 02/03/2011 08.56.20
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SoMagic91  @  20/02/2011 16:37:51
   7 / 10
Il tema fa riflettere. Consigliato.

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/07/2012 02.26.01
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Gruppo COLLABORATORI atticus  @  18/02/2011 20:41:23
   7½ / 10
La morte è 'ancora' tabù.
Come fa a spaventare l'unica cosa che accomuna ogni essere umano e che, è certo, arriverà prima o poi?
"Hereafter", molto sensibilmente, si chiede questo e molto altro; sta a noi farne poi un bilancio. C'è qualcosa di straordinario in questo film, non so se l'incredibile pacatezza di toni o la grande umanità con cui vengono descritti i personaggi. Senza andare troppo per il sottile, però, Eastwood sembra suggerire l'idea che possiamo parlare con i morti, basta trovare il veggente giusto, e questo non mi è piaciuto perché oltrepassa la linea del distacco, così come la possibilità di scrivere un libro basandosi non solo sulla propria esperienza 'sovrumana' ma anche sulle testimonianze top secret sgraffignate in un ospedale.
Ci sono pagine di struggente bellezza (mai visto un cataclisma naturale rappresentato con tanta realistica virulenza; stupenda la caratterizzazione del personaggio della Howard; felice l'omologazione spiritista alla "Ghost" anche perché, sullo schermo, come si può mai rappresentare l'aldilà?il tran tran quotidiano di due bambini più maturi della loro età e la commovente odissea di uno di loro) che si alternano ad altre francamente irritanti (la passione per Dickens; la plastificata illusorietà di un ospedale tra le montagne; il cinismo dei media; la retorica seduta finale tra il veggente e il bambino).
Eppure è un film che lascia un profondo senso di accettazione, un dolore catartico che passa attraverso il vivere dei protagonisti. Sta proprio qui il maggior interesse di un film per certi versi irrisolto, nella descrizione di come sia possibile venire a contatto con una perdita e di come riuscire a farsene una ragione. Ogniuno ha il suo modo, ma il "Hereafter" dà la possibilità di rifletterci su.
Mi ha colpito molto, mi ha urtato, mi ha emozionato, mi ha infastidito, mi ha impaurito, mi ha dato speranza.
Bravi tutti gli interpreti. Nonostante qualche falla, lunga vita a Clint!

5 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2011 13.15.11
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  18/02/2011 16:29:57
   6½ / 10
Produce Steven Spielberg, dirige l'inossidabile e sempre più sorprendente Clint Eastwood: è "Hereafter", ultimo lavoro su un tema, di certo non innovativo come le esperienze ultraterrene nella cd. "quasi-morte", ma trattato con una sceneggiatura a cerchio dove le vicende dei tre protagonisti finiscono per convergere (un pò alla Inarritu) e uno splendida soundtrack. Il demerito del regista sta nel non cercare risposte a tutti i costi e mostrarci, così come sono, le vite dei tre senza propendere per nessuna delle tesi in campo; la ricostruzione è sì toccante (e anche ricca di riferimenti alla storia (tragedie) contemporanea: dallo Tsunami in Asia all’attentato alla metro di Londra del 7 luglio 2005), ma
a raffreddare i toni e allungare i tempi un divenire logoro ci pensa una sceneggiatura incapace di giungere ad una conclusione compiuta e matura.

TheSorrow  @  16/02/2011 18:05:47
   8½ / 10
Una perla di rara bellezza, l'ultimo lavoro di Clint Eastwood.l'uomo "che ha solo 2 espressioni" sembra,con l'avanzare della vecchiaia, arrivare a porsi sempre più domande interiori.La sua immensa delicatezza sta però nel non voler assolutamente elargire facili o banali risposte,in modo da poter facilmente quietare gli animi altrui, nè nel far propri il buonismo o la mielosa astuta lacrimuccia, ma semplicemente nel voler stimolare lo spettatore, con contenuti e immagini caratterizzate da una forza quasi "umana", incontrollabile, che perfora la corazza esterna e arriva direttamente al cuore, nonostante Clint sia narratore distaccato, freddo e lucido osservatore dei fatti.Dopo Gran Torino, un altro Clint con gli occhi di chi si interroga sulla società che lo circonda, sul domani, sul proprio io:in oche parole con gli occhi di uno qualsiasi.figuriamoci se uno come lui va a farlo con superficialità!!

10 risposte al commento
Ultima risposta 08/01/2015 18.52.17
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Kitiara31  @  15/02/2011 21:39:35
   6 / 10
Stavolta il buon Eastwood non ha avuto la stessa forza espressiva di film come Million Dollar Baby o Gran Torino. La trama in alcuni punti è un forzata, alcuni personaggi sono "monodimensionali" (i gemellini sono solo buoni, matt damon è solo un'anima tormentata) ma il film scorre un po' lento. La scena iniziale è d'impatto ma non me lo vedo Clint che lavora agli effetti speciali, secondo me l'ha aiutato Spielberg.

piripippi  @  11/02/2011 16:28:41
   8 / 10
un film bellissimo davvero.una storia particolare ed un argomento impegnativo affrontato in maniera impeccabbile.parlare di persone che vogliono avere il contatto con i morti, le speranze e difficile davvero; come e difficile parlaredi chi può e non vuole parlare con la morte. io non so se credere a queste cose ma il film fariflettere e non poco.gli attori sono tutti bravi

lukef  @  10/02/2011 21:48:59
   6½ / 10
Mi aspettavo molto di più. Le tematiche sono affrontate in maniera un po' superficiale. Le tre storie forse avrebbero potuto offrire degli spunti su cui riflettere ma evidentemente questa volta Clint Eastwood non è riuscito del tutto nell'impresa. Il film in definitiva risulta piatto e inconcludente.

deralte  @  10/02/2011 17:48:25
   5 / 10
Più andavo avanti a vedere questo film e più mi chiedevo dove volesse andare a sfociare la storia.. Gli spunti che dovrebbero arricchirla sono solo accennati e non sono poi così originali.. Delle tre storie, l'inglese e la francese secondo me non dicono nulla - condite da tsunami, bombe.. e youtube - mentre quella che vede protagonista Damon poteva già bastare ed essere approfondita - anche se in questa come le altre, dialoghi e situazioni sono abbastanza stucchevoli.. Ma tanto Hereafter vincerà l'oscar per gli effetti speciali.

Leonida86  @  10/02/2011 00:39:36
   5 / 10
mi dispiace per clint ma questo film è largamente al di sotto delle aspettative.
piatto, poco coinvolgente, nonostante un tema enormemente profondo.
si vede il suo tocco in regia, ma il film non decolla mai.

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Rockem  @  09/02/2011 14:56:20
   6½ / 10
Può scatenare una riflessione o una discussione con gli amici, ma non è all'altezza dei precedenti lavori firmati dal miglior Clint. Da ripensare.

Estonia  @  05/02/2011 19:09:18
   6 / 10
Una regia asciutta e lineare per illustrare la solitudine di un uomo il cui ‘dono' di poter gettare uno sguardo sull'aldilà e di comunicare coi morti è diventato un peso insostenibile. Il percorso narrativo sui binari del paranormale conduce all'incrocio di tre storie distinte ma accomunate da una personale e reciproca ricerca di cambiamento. Da ogni fotogramma traspaiono dolore e inquietudine per l'ineluttabilità del destino, ma anche una tesi un po' forzata e poggiata sull'ovvio. L'oltreconfine della vita nella luce abbagliante e senza gravità in cui galleggiano finalmente placate le anime dei morti è una visione sicuramente poetica e colma di speranza, ma non può avere quella valenza di certezza assoluta che pare di scorgere tra le righe, e che si sublima nel finale semplicistico e abbastanza artificioso. Ne risulta una riflessione sul significato della vita che pur facendo risaltare le coordinate di un malinconico viaggio nell'inconoscibile finisce per arrivare a una conclusione estremamente squilibrata verso risposte poco convincenti. Splendida comunque la ricostruzione dello tsunami all'inizio del film.

seifier  @  04/02/2011 20:27:06
   6½ / 10
Premetto che il mio voto è molto condizionato dalle mie aspettative dopo avere visto l'ultimo film di Clint Eastwood Gran Torino... che mi è piaciuto moltissimo... Credo , cmq , che il film sia molto valido però il mio voto arriva solo a 6,5 perchè mi attendevo qualche colpo di scena in più... Appena uscito dal cinema ho pensato che fosse stato troppo piatto, e , visto il tema cui tratta, mi aspettavo qualcosa di più scenografico... ma forse attenersi alla realtà è il punto di forza di questo film...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gabe 182  @  01/02/2011 15:14:27
   8 / 10
Magnifico film firmato ancora una volta Eastwood, ma stavolta non si tratta di un spaghetti western oppure un episodio dell'ispettore Callaghan, ma di un argomento molto scottante e assai delicato: la morte.
Il regista attraverso tre storie, racconta la storia di 3 persone che hanno avuto a che fare con la morte in maniera diretta e indiretta, i tre racconti parlano di un sensitivo, di una donna che tocca l'aldilà, e infine di un bambino alle prese con la morte del suo fratello maggiore.
Il primo racconto e molto affascante, ma trattato con troppa superficalità dal regista, dei tre era quello che doveva essere trattato un pochino meglio, e poi Matt Damon in quel ruolo non ci sta, lo vedo più per un ruolo dinamico e attivo. Il secondo argomento tratta l'esperienze di NDE, un esperienza vissuta dalla giornalista francese dopo lo tsunami, come argomento e stato trattato bene, con delle chiare risposte da parte della dottoressa riguardo al fenomeno di pre morte. Il terzo invece racconta il dolore della scomparsa di una persona cara, con il piccolo Marcus che non accetta la scomparsa del fratello, questo racconto e molto toccante, un "non accettare" l'addio oppure il saluto di qualcuno vicino a noi.
Peccato per il finale troppo veloce, poteva essere trattato un pò meglio, il resto del film invece gode di grandissimi effetti speciali, soprattutto la scena dello tsunami, spettacolare come pochi, infine la scena dove si vede la pre morte e molto misteriosa e tetra.
Bellissimo e intensissimo film di Eastwood, e seppur duri due ore, scorre che è una meraviglia, da vedere.

Edredone  @  01/02/2011 13:50:11
   7 / 10
Bel film per gli amanti di 'la vita oltre la vita' ....

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/02/2011 19.20.00
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/02/2011 12:09:11
   7½ / 10
Bravo Clintone! Ha avuto la grinta di trattare un tema delicatissimo come la morte e la vita nell'aldilà, utilizzando dei toni drammatici, toccanti e poetici per tutta la pellicola. Anche se devo dire che qualcosa si poteva approfondire di più, ad esempio le visioni durante le esperienze di pre-morte meritavano più spazio. D'altro canto ho notato con piacere che Clint ha voluto aggiungere una parentesi sui falsi sensitivi, i quali truffano la gente e rovinano l'immagine misteriosa e affascinante dei viaggi astrali. Ben argomentate anche le esperienze NDE della dottoressa. Ottime le vicende di Marie Lelay e del ragazzino, mentre ho trovato quella del sensitivo un po' forzata e troppo cinematografica. Grandissima Cécile de France, che ha sfornato una grandiosa prova della sofferta Marie… anche i piccoli Marcus e Jason sono eccezionali… Matt Damon non male nella parte del timido e introverso sensitivo. Menzione speciale anche per la piccola parte di Bryce Dallas Howard, che ha un sorriso incantevole. Due ore che scorrono immediate.

Franciui  @  01/02/2011 10:14:34
   7 / 10
a me è piaciuto molto, forse perchè credo alla tematica dell'aldilà e del sensitivo, bel film, anche se a volte scorre un pò lento..

annab  @  31/01/2011 22:49:19
   6 / 10
Mi ha dato l'idea che ci fosse troppa carne al fuoco e che sarebbe stato meglio concentrarsi su un unico aspetto. Non posso dire non sia un buon film ma è come se mancasse perennemente qualcosa... E poi è strano veder sbeffeggiare da un lato il paranormale (tutti i cialtroni cui il ragazzino si rivolge) e dall'altro "esaltarlo" (il sensitivo in crisi interpretato da Matt Damon). Mi sembra quasi che manchi una presa di posizione, un'opinione fatta e finita e che quindi venga espressa con convinzione. Ottime pennellate d'autore qua e là ma nel complesso un quadro non finito.

Uninvited79  @  31/01/2011 21:35:19
   8 / 10
Un film che mostra il tema della morte in modo originale. Ingiusto candidarlo agli oscar solo per gli effetti speciali (stupefacente lo tsunami )

TheGame  @  28/01/2011 22:06:00
   5½ / 10
L'ambiguità dell'elisio, tra spiritualità e scienza, è terreno per l'annuale fatica di quel volpone di Clint che qui si sdoppia, anzi si fa letteralmente in tre, pur di far bella figura, senza mancare citazioni ad avvenimenti e drammi di attualità e smaliziati "trucchetti" accalappia consensi, epilogo ruffiano incluso...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  28/01/2011 21:19:15
   6 / 10
Dopo aver visto l'ultima fatica di Eastwood mi vien da pensare che a Hollywood, passato Inarritu e l'oscar a Crash, se non fai un film con tre storie che si intrecciano non sei nessuno. Ma forse certi scheletri narrativi basati sull'opera corale vanno lasciati a chi li sa manovrare. Oppure vanno affrontati con sceneggiature ben più solide visto che qui c'è tanta forma ma poca sostanza.

Pessima veramente la storia della francese per un ruolo che non sta in piedi, stracolma di clichè quella del bambino - anche se poi, con un bambino l'applauso bene o male lo strappi sempre - salvabile e quantomeno coinvolgente quella di Matt Damon - il conflitto interiore, il dramma di esser visto solo e unicamente come un semplice tramite, il lucro rappresentato da un familiare avido e incapace di guardare a un palmo dal propio naso - ma è davvero troppo poco, credevo si mirasse molto più in alto, mentre il profilo dei caratteri tirati in ballo il più delle volte risulta quasi ingenuo. Ok l'idea di racconatre la sofferenza di chi resta e di farlo con un film intimista, però manca qualcosa, nonostante sia un'opera molto delicata tutto mi è sembrato abbastanza superficiale.

Lo stile classico unito alla naturalezza immancabile nel cinema del vecchio Clint salvano in parte il mio giudizio, tragedie come lo tsunami o le bombe nella metro di Londra vengono inglobate alla perfezione e la figlia di Ron Howard insieme a Damon regalano 20 minuti di grandissimo cinema nell'unica sequenza che vale davvero la pena ricordare, o che perlomeno rimane impressa nella memoria. Peccato che il suo sia un personaggio minore destinato a scomparire subito dalle scene.

Sicuramente è un film che rivedrò, spesso con Eastwood ho bisogno di un paio di visioni per apprezzare fino in fondo, mi è successo anche con Gran Torino ma li eravamo su ben altri livelli. Questo dubito che avrò modo di rivalutarlo.

4 risposte al commento
Ultima risposta 29/01/2011 00.53.05
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  28/01/2011 16:22:30
   7 / 10
Ecco un film che non mi sarei mai aspettato da Clint Eastwod...anzi temevo che volesse proprio portare sullo schermo le sue divergenze religiose o il suo essere un agnostico dichiarato!
Clint pero' è uno di quei registi bravi a realizzare film anche per gli "altri" che riescono ad accumunare i pensieri e in questo caso le credenze della gente comune!
In "Hereafter" troviamo chi ha a che fare con un dono non voluto,chi si pone domande sull'aldila' e chi riesce a vedere oltre e cerca di cambiare il pensiero del Mondo su questo tema!
Come ormai da anni capita il livello tecnico del film è superlativo grazie ad un'accurata regia...
Delude in alcuni punti la sceneggiatura che non riesce ad "osare" di piu'...in particolare appaiono banali i dialoghi che ha Damon con i parenti deceduti...tanto atteso il diaologo finale con il fratellino morto quanto deludento sotto il profilo dei contenuti!
"Hereafter" rimane sicuramente un film interesante che tratta il tema della morte in modo originale e che non permette allo spettatore di individuare il pensiero del regista lasciandoci molte domande e poche risposte...com'è giusto che sia!

Leonhearth87  @  27/01/2011 02:19:09
   6½ / 10
Hereafter è un film strano. Strano non tanto per il genere a cui appartiene, ma quanto per il fatto di doverne dare un giudizio.
Facendo una rapida analisi, la prima cosa che mi viene da dire è che l'idea c'è.
C'è, ed anzi, sarebbe potuta essere ancora meglio, semplicemente è, a mio modo di vedere, sviluppata, o meglio, "incentrata" male. Per il semplice motivo che sì, alla fine è una commedia drammatica e quindi deve seguire l'intreccio dei tre personaggi, ma se avesse perso meno tempo (è il caso di dirlo) nel seguire le vicende dei due sotto-protagonisti, ed avesse invece sviluppato meglio la storia di un sempre bravo Matt Damon, e soprattutto l' "argomento" in sè , ovvero "cosa c'è dopo la morte" (che di fatto da il titolo al film), ne sarebbe potuto uscire un film molto migliore. Ed invece si dilunga tanto, pure troppo, sulla storia del piccolo bambino e della giornalista, storia che, quest'ultima, vien resa ancora meno seguibile dai fastidiosi sottotitoli che ne permeano quasi tutte le conversazioni. Ed il finale, a mio avviso, è stato lasciato un pò così, come a voler chiudere subito ed infretta.
Quindi, cosa dire come commento finale: sicuramente non un brutto film, ma da un regista come Clint Eastwood mi aspettavo molto di più. Sicuramente, ad alcuni piacerà, soprattutto ad un pubblico molto adulto. A me, sinceramente, ha lasciato un pò l'amaro in bocca, come un capolavoro che sarebbe potuto essere ed invece non è.

Noodles_  @  25/01/2011 11:43:36
   10 / 10
Dieci tutta la vita (e anche oltre…)!
Un'emozione continua, dal primo all'ultimo fotogramma, dalla prima all'ultima parola. Sono uscito dal cinema sconvolto, come non ricordo mi fosse MAI capitato prima. Vedo in media quasi un film al giorno, e questo in un colpo solo li ha spazzati via tutti. Lento? Noioso? Soporifero? Questa non è lentezza, questa è intensità. Non è la lentezza vuota, spocchiosa e autocompiaciuta di che so, un Bertolucci (chiedo scusa ai suoi fan, sarà un mio limite, ma non sono mai riuscito a vedere un suo film fino alla fine), questa è una lentezza vibrante, profonda, piena di tensione e umiltà, di chi ha tantissimo da dire, e lo dice come meglio non si potrebbe. Non un film sull'aldilà, ma sui sentimenti di chi sopravvive. Incontri che devono avvenire, ed avvengono, frasi che devono essere dette, e vengono dette (lettere che non ci devono essere lette, e così è…). Tutto con una delicatezza incredibile, con una sapienza nella scelta dei tempi e delle parole, delle situazioni e dei personaggi che mi hanno toccato veramente il cuore. Due ore VOLATE, al termine delle quali mi sono ritrovato esausto, frastornato, profondamente commosso.
E' il secondo dieci che do, e anche se lo sto votando a caldo, non ho il minimo dubbio a riguardo.
Mentre provo una grande tristezza, mista a delusione, nel vedere la media su questo amato sito.


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17 risposte al commento
Ultima risposta 29/01/2011 20.21.30
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dominus ngl360  @  25/01/2011 08:57:09
   6 / 10
action movie nn è il genere di clint e si vede pero un po di brio in qualke film ci vuole si rischia la narcolessia troppo spesso

Lucione  @  24/01/2011 12:57:31
   7½ / 10
Credo proprio che non sia il miglior film di Clint ma di certo è un film che vale la pena di vedere e che comunque ti lascia qualcosa dentro. Matt Damon convincente anche se non è un film d'azione e brava e bella Cecil de France.

NandoMericoni  @  24/01/2011 11:50:02
   7 / 10
di certo non è il miglior film di Clint ma è comunque un buon lavoro.

Tom24  @  23/01/2011 21:30:16
   6 / 10
Sembra quasi un film di Muccino.

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Ultima risposta 27/01/2011 23.30.40
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Dexter88  @  23/01/2011 14:05:46
   5 / 10
Questa volta Clint mi ha deluso.Il tema trattato di per se è già molto particolare e nemmeno un grande come Eastwood è riuscito a renderlo interessante.Ci si sapetta un colpo di scena o una svolta della storia,ma ciò non avviene mai e il film risulta lento e scontato.Penso che molti siano condizionati dal fatto che nella casella Regista ci sia scritto Clint Eastwood,con un regista qualsiasi credo che la media voto sarebbe notevolmente più bassa.

David94  @  23/01/2011 13:34:48
   7 / 10
Il film parla di un argomento molto delicato che spesso viene messo in secondo piano:La morte e l'aldilà.E' questo il motivo principale che mi spinge a consigliarlo anche se , sinceramente, mi aspettavo molto di più in particolare dal finale abbastanza scontato.

maccuse  @  23/01/2011 12:31:51
   6½ / 10
Forse mi aspettavo molto di piu...per questo son rimasto un po' deluso.
Il film scorre bene e l'attenzione si mantiene alta direi per tutto il film, forse perchè ci si aspetta sempre che accada qualcosa o qualche colpo di scena che pero' poi non avverrà...
Me l'aspettavo molto piu coinvolgente, ma forse dipende dal tipo sensibilita che uno ha rispetto all'aldila'...io personalmente non ci credo per niente e forse questo mi avra' condizionato..mah...
Credo che il voto che uno spettatore da per questo film sia molto piu soggettivo rispetto ad altri film piu "standard".
Pero in sintesi diciamo che non lo consiglierei ai miei amici, fermo restando che (come se ci fosse bisogno di dirlo) resta un film girato ed interpretato in maniera superlativa.

Sestri Potente  @  23/01/2011 10:13:41
   7 / 10
Quando esce un film di Clint Eastwood è sempre un evento, anche se questa volta il nostro "Biondo" si è cimentato in qualcosa di molto diverso dal solito.
La struttura a episodi che si intrecciano ricorda un po' i film di Inarritu e il bellissimo "Crash" di Haggis, anche se qui è stato inserito un tema non facile come quello dell'"aldilà". Hereafter merita senz'altro un voto positivo, ma risente di un'esagerata pesantezza soprattutto nella prima parte.
Forse si tratta del film di Clint Eastwood meno da... Clint Eastwood mai realizzato prima!

suspirio  @  23/01/2011 02:35:17
   9 / 10
A prescindere dal credere o del non credere nell'aldià trovo il film molto ben sviluppato. Quasi perfetto tecnicamente, con attori molto bravi non l'ho trovato lento (come qualcuno ha commentato). Per quanto riguarda la mancanza dell'approfondimento del tema dell'aldilà (che sempre qualcuno ha commentato) vorrei dire che non credo che l'intento di Clint fosse stato quello di sviluppare un film basato sulla religione, ma quello di sottolineare che ad eccezione dei veri credenti, degli atei e gli agnostici, nel mezzo ci sta la grande maggioranza delle persone che vive nel dubbio dell'esistenza del "d'ora in poi", del destiino e della verdicità di presunti sensitivi.

rob.k  @  22/01/2011 23:09:55
   3 / 10
Clint, clint, sant'iddio cosa combini? Dopo dei gran film perchè hai creato 'sta roba? Farebbe addormentare anche dopo aver bevuto un litro di caffè. Tre storie che dovrebbero intrecciarsi, invece non si intrecciano affatto se non negli ultimi secondi, e non appassionano per niente, neanche una su tre... Il tutto assolutamente vuoto, il tema della morte è trattato malissimo, che peggio non si può, tutto ridotto a qualche visione stereotipata e a presunti medium. Finale insulso, come tutto il film.

Volevo dare 4, ma abbasso di un altro punto per l'ASSURDA scelta di fare un terzo del film in francese! Cosa c'è, lo sciopero dei doppiatori? Se voglio vedere un film in francese, mi compro un DVD in francese o vado in un cinema che proietta in lingua originale. Se pago il biglietto vorrei almeno che il doppiaggio fosse completo.

16 risposte al commento
Ultima risposta 28/02/2011 12.22.29
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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  22/01/2011 10:46:03
   7½ / 10
Intenso.
Un film che bisogna metabolizzare e poi riflettere. Che ci crediate o meno alla storia dell'aldilà comunque un minimo di curiosità scatta in noi.
Già mi sembra di sentire il pensiero di Clint: "ecco a voi questo film, amatelo o odiatelo, giudicatelo o interpretatelo ma ne parlerete...."

peppepetru  @  22/01/2011 09:07:36
   6½ / 10
E' complicato commentre questo film.
Devo dire che il concetto dell'aldilà espresso durante la pellicola mi è sembrato alquanto banale e mi aspettavo qualcosa in più.
E' vero, però, che con queste tematiche è sempre complicato fare un buon lavoro e Clint ci riesce.

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Gruppo COLLABORATORI julian  @  22/01/2011 01:57:06
   6 / 10
Devo ammetterlo, anche io ho pensato che lo zio Clint fosse invecchiato, che anche a lui fosse venuto il terrore della morte con l'avanzare degli anni, ed effettivamente, un film che ha alle spalle un quarantennio di onorata carriera spesa a fare cose completamente diverse, non può far pensare ad altro.
E invece stavolta Clint è stato solo arruolato, coinvolto quindi in un progetto nato da altri, a cui ha partecipato, probabilmente, per mettersi in gioco col paranormale.
Hereafter è cmq un film allettante ma contenuto, delicato ma soporifero, ambizioso ma inconcludente. Dopo un'ora sembra che ne siano passate 3 e questo non fa del film un vero prodotto di Clint, con i quali succede invece il contrario. Rimane per tutto il tempo in bilico, tra il patetico e il genuino, senza scivolare mai nell'uno o nell'altro, senza prender parti, creando solo impressioni e mai convinzioni.
Un film ovattato, il 6 è stato creato per lui.

alexdiaman  @  21/01/2011 15:02:19
   2½ / 10
Pessimo!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Che delusione mi aspettavo un filmone ma è un filmino da buttare

14 risposte al commento
Ultima risposta 24/01/2011 12.38.31
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sildino77  @  21/01/2011 12:41:37
   5½ / 10
Visti i trailer mi aspettavo un film tipo 2012 o The day aftert tomorrow , dove il ns. eroe sensitivo ritrovava persone credute morte durante lo tsunami; invece mi sono trovato un film tipo 21 grammi o Crush: niente da dire ben fatto, ma non dovevano lanciar trailer con inondazioni e bombe alla metropolitana e tirare avanti un film di + di 2 ore sulle disavventure di 3 poveretti caduti in disgrazia a causa di contatti ultraterreni.

themoover  @  21/01/2011 11:58:50
   7 / 10
Come tutti gli ultimi film di Clint, molto pulito, elegante, tecnicamente perfetto e con la perfetta capacità di suscitare le emozioni giuste al momento giusto.

Molto interessante la parte della "cucina", e l'approccio con la nuova conoscenza giocata con la scoperta dei sapori.

Nonostante ciò, forse il ritmo poteva essere più incalzante... tutta la parte che segue la vita della scrittrice francese in alcuni tratti rallenta un pò.. che Client abbia voluto addentrarsi nei ritmi francesi contestualmente alle relative sequenze?

Effettivamente si avverte un leggero sbalzo di ritmo, quando si passa alla storia del bambino... che scorre fugace e intrigante, a quella di Matt Damon, che ha un ritmo neutro e adeguato, a quella francese, in qui si avvertono i forti rallentamenti contemplativi.

Sicuramente un bel film..."giusto" direi, tecnicamente, cinematograficamente e registicamente.

Sul modo in cui viene trattato il tema dell'aldilà, preferisco astenermi, perchè è basato comunque su credenze e congetture individuali.

codino18  @  21/01/2011 11:36:24
   6 / 10
Da amante di Clint almeno come regista, mi aspettavo di piu' devo essere onesto forse la lentezza (ma non è che Gran Torino che un capolavoro fosse tanto piu' veloce), forse il tema trattato troppo complicato, insomma non mi ha convinto.
Non che non lo consiglio, ma non lo rivedro' in tv quando passera'

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  20/01/2011 22:40:31
   8½ / 10
"Here-After", letteralmente: "Qui e Dopo". La vera sorpresa di questo film è che si parla molto poco di aldilà mentre ci si sofferma sul "dopo" di chi rimane "aldiqua", sia esso uno scampato da una immane catastrofe (la giornalista di France 2), sia esso un bambino che ha perso il suo fratellino, sia essa una mamma che non si rassegna alla perdita della figlia piuttosto che il marito roso dai sensi di colpa dopo la perdita della moglie.
Dopo un grandioso inizio di stampo spielberghiano (forse l'unico vero momento del film in cui il produttore di Eastwood ha messo veramente bocca insieme al socio di sempre Frank Marshall), il film prende una piega del tutto inaspettata, muta decisamente ritmo e si preoccupa di mostrarci tutta la sospensione psicotemporale che l'elaborazione del lutto provoca in chiunque sia passato per un'esperienza di profonda perdita. E proprio nell'alternanza tra i ritmi concitati che coincidono con i momenti del trapasso e la esasperante lentezza della quotidianità più banale, spesso da riempire come si può (anche con un improbabile corso di cucina italiana) che si gioca la profondità del film di Eastwood. Qualcuno ha criticato il finale: attenzione, l'happy end dell'iperbole scelta dagli sceneggiatori è solo apparente; il protagonista forse per la prima volta cessa di avere visioni certe riferite ad altri per entrare in quella dimensione onirica nella quale immaginiamo quel che ci piacerebbe ma che non è affatto detto che si concretizzi realmente. Non sapremo mai come andrà il loro incontro perché la realtà -come la morte- è conoscibile solo da chi la vive al momento e sfugge tanto ai "guardoni dell'aldilà" come ai sognatori dell'aldiqua. Ma guai a non porsi domande su cosa ci aspetta dopo, così come guai a rinunciare ai nostri sogni!
Un film dunque non sulla morte -che qui viene trattata serenamente come dato oggettivo da accettare e basta, anche nella sua brutalità- né sui riti che accompagnano chi se ne va crecando di consolare e di far continuare a vivere chi resta -tutti trattati con estrema delicatezza, bellissima la scena del funerale cattolico del bambino cui si alterna un rito presumibilmente indiano- ma su ciò che la morte provoca intorno a sé. Eastwood, che sta usando la sua vecchiaia come una seconda opportunità di giovinezza creativa, non ha alcuna paura di mettere in scena il dolore quotidiano che insidia e rode svuotando di senso le giornate in attesa di darne un altro non appena la ferita è sufficientemente rimarginata da permettere a chi ne è colpito di rialzare la testa e di riaprire il cuore: per questo il film può risultare insopportabile. Perché è tremendamente vero e sincero.
Una pellicola che si ama o si odia, che non ammette vie di mezzo esattamente come la vita e la morte.
Ottima la regia (come sempre), ferma la direzione degli attori, tutti ben in forma. Una nota di merito a Cécile de France la cui bellezza e bravura "bucano lo schermo", esaltate dalla provvidenziale assenza di doppiaggio che ci permette di apprezzarla in pieno. Ma toccante è anche Matt Damon e soprattutto sono i fratellini con la loro mamma davvero alla deriva. Così come terribile è l'arrivista e materialone personaggio del fratello di George, perfetto esempio di mercificazione della nostra società che ha completamente bandìto la morte dalla vita rendendoci tutti sempre più impreparati a elaborare i lutti che ci colpiscono. Grande lezione umana, prima che di cinema, Clint! Alla salute dei tuoi quasi 81 anni!

10 risposte al commento
Ultima risposta 23/01/2011 02.36.27
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axel90  @  20/01/2011 16:16:14
   5 / 10
Flop di Eastwood. Il suo "Hereafter" è uno studio poco approfondito della vita nell'aldilà attraverso l'intreccio di più persone collegate attraverso il trapasso o specifiche visioni ultraterrene. Sorprende come sempre la qualità tecnica attenta al dettaglio di Clint, le bellissime location e il cast molto in parte, ma fallisce in quasi tutta la sua costruzione meccanica e forzata, la mancanza di un emozione concreta e una approfondimento sostanziale al tema principale del film, ovvero la vita oltre la morte.

TheLegend  @  20/01/2011 16:15:26
   6½ / 10
Parte bene ma poi nella parte finale delude e in molte situazioni non sa dove andare a parare.
Attori e regia all'altezza comunque per un film che non lascia molto allo spettatore,almeno non quanto avrebbe voluto e ci si sarebbe aspettato.

debaser  @  20/01/2011 16:10:16
   5½ / 10
Una delusione completa. Il film dopo un inizio promettente si perde e si dilunga fin troppo su aspetti poco interessanti.La trama non coinvolge di certo lo spettatore,, il risultato e' un film a meta' tra paranormale e dramma psicologico senza mai decollare da nessuna delle due parti., i dialoghi risultano veramente monotoni e poco interessanti tranneforse la parte tra Mat Demon e la sua compagna al corso di cucina, il finale risulta affrettato ed inverosimile oltre che' essere una presa in giro nei confronti dello spettatore.

patt  @  19/01/2011 23:47:27
   8½ / 10
Probabilmente sto rinco.glionendo anche io appresso a Clint e a Kater, perchè è raro che un film mi commuova senza sentirmi derubata da facili sentimentalismi.
Dopo aver letto i vari commenti mi ero quasi rassegnata alla possibile delusione.. e poi la morte, ma come la racconti? E invece proprio così, semplicemente la sfiori con la vita. Con questo coraggioso tema Eastwood conferma la sua grande capacità di "filmare" il senso profondo delle cose senza clamore e quasi sottovoce arriva sempre a toccare le corde giuste. Anche il finale a me è piaciuto, non l'ho trovato affatto affrettato.

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6 risposte al commento
Ultima risposta 24/01/2011 12.26.31
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alfonsohuby  @  19/01/2011 20:05:34
   6 / 10
Dopo aver visto gli altri film di Clint Eastwood (come regista) mi aspettavo decisamente di meglio, ma non sempre le ciambelle escono col buco e in ogni caso il tema trattato era tutto fuorchè semplice... un film piacevole che si fa guardare...

forzalube  @  19/01/2011 18:11:07
   5 / 10
Decisamente al di sotto delle aspettative.
Film che puntat tutto sull'essere strappalacrime (e con l'uso smodato della musica necessaria allo scopo ci riesce pure), ma la sceneggiatura è dir poco tirata per i capelli, mentre i dialoghi sono mediocri.
Direi che si salva solo il cast.

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Norgoth  @  19/01/2011 13:44:26
   7½ / 10
Diciamo che non è il migliore di Clint, benché sia fatto bene e sicuramente superiore ad Invictus.
Clint sa toccare i tasti giusti dell'anima, però questa volta non è stato incisivo e spiazzante come in altre occasioni (vedi Mystic River, o anche Changeling).
La prima mezz'ora è davvero buona, poi si perde un po' in chiacchiere e situazioni non sempre necessarie alla trama che fanno perdere il ritmo.
Sicuramente un ottimo film, ma che probabilmente non rivedrei.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  19/01/2011 10:35:56
   7 / 10
Si vede che c'è la sua mano nella regia, ma non è un film che mi ha particolarmente impressionato, nonostante mi abbia lasciato un confortante e piacevole senso di speranza per ciò che ci aspetta dopo la morte. Tutto qui...non ci ho visto molto altro.

Larry Filmaiolo  @  18/01/2011 18:54:41
   6 / 10
non posso non dare la sufficienza perchè il primo quarto d'ora di film è veramente ben fatto e molto realistico. Per il resto mi è sembrato che la tematica venisse affrontata non banalmente, ma con una certa nonchalance di fondo, quasi a voler dire "ok, è un film sulla morte, ma chi può dire in realtà cos'è la morte?" Secondo me Clint avrebbe dovuto prendere posizione. Invece qui c'è una critica velata di tutto e un elogio velato di tutto, e non mi è stato trasmesso un vero e proprio messaggio. Il film non mi è sembrato nemmeno noioso come molti hanno scritto. Anzi le immagini mi sono passate davanti agli occhi senza lasciarmi dentro nè noia nè piacere: poco spessore. Strano.
Ribadisco che Damon dovrebbe limitarsi a film d'azione e che come sensitivo non è neanche lontanamente credibile.
Il finalino stucchevole rischia l'insufficienza ma do un 6 di stima...Clint ci avevi abituati troppo bene

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Ultima risposta 07/03/2011 09.59.37
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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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