the interpreter (2005)

Con un'accopiata di star quali Penn e la Kidman ed un regista come Pollack era lecito aspettarsi uno dei migliori Thriller della stagione. Purtroppo The Interpreter è invece un film che delude le aspettative, la regia non è mai convincente ma piuttosto convenzionale e a tratti frammentaria, e soprattutto manca quella tensione che la sceneggiatura imporrebbe ma che Pollack non riesce mai a creare. Si arriva alla fine senza sussulti e con qualche caduta di stile (il dialogo sull'Autobus tra Silvia e Kuman-Kuman è improbabile, il pianto di Keller alla notizia della morte del fratello di Silvia è eccesivo), la conclusione abulica è abbastanza scontata. Siamo lontani dai livelli de "I tre giorni del Condor", ma anche da quelli de "Il Socio", film nei quali il regista aveva mostrato le sue doti nel raccontarci intrecci spionistici. Per fortuna la baracca è in parte salvata dai due grandi "interpreti", che confermano tutta la loro bravura e che risollevano in parte il giudizio altrimenti decisamente più negativo: Penn e Kidaman a confronto valgono in ogni caso il biglietto. Occasione sprecata.

solito gialletto collegato all'attualità, un pò moscio - sia la storia che le facce.
sean penn mi ha un pò deluso. Forse non è un grande attore, se lo fosse riuscirebbe a rendere frizzante un personaggio scontato.
Tuttavia, le riflessioni sul perdono e la vendetta non sono niente male. Almeno si è alzata un pò la temperatura.

Speravo di poter mettere di più a questo film...Nicole è come sempre fantastica, forse un po' sottotono. Sean Penn ottimo. La trama a volte depista troppo palesemente, però ottimo ritmo, ottima recitazione, regia solida. Bel film, ma niente di più, purtoppo.

Il film mi è piaciuto molto, ma alcuni passaggi non mi sono molto chiari

"The interpreter" è un buon thriller politico,simile nella struttura a quelli che andavano tanto di moda fino a qualche anno fa.
Pollack,regista dalle discrete doti,autore di grandi lavori ma anche di film abbastanza anonimi,riesce a dar vita ad una buona pellicola dove,come nella miglior tradizione del thriller,nulla è come appare ma la verita' è sempre nascosta sotto una superficie ricca di segreti ,rivelati allo spettatore in maniera non precipitosa ma sfruttando e dilatando al meglio i tempi.
Il regista poi puo' contare su due pezzi da novanta come la Kidman e Penn,perfetti nell'interpretazione di due personaggi apparentemente lontani anni luce,corrosi da dentro da un dolore diverso ma violento, ma che alla fine del film si ritroveranno sulla stessa sponda e non solo in maniera metaforica.
La trama è serrata,la regia è buona e soprattutto priva di inutili fronzoli,molto belle alcune scene tra tutte quella dell'autobus,i dialoghi sono di ottimo livello...anche perchè è proprio il dialogo la chiave di volta per interpretare efficacemente questo film,visto che è proprio il dialogo che dovrebbe stare alla base dei rapporti tra le varie nazioni,che ormai tramutatesi in una sorta di multinazionali,mirano esclusivamente ai propri interessi passando sopra a tutto come viene esplicitamente dichiarato nella pellicola.
Il film non è pero' perfetto,la trama è spesso farraginosa e poco credibile,ed il finale(eccessivamente poltically correct) non mi ha fatto impazzire,inoltre la notevole durata porta ogni tanto ad annoiarsi.
Va anche detto che la sceneggiatura è da appaludire visto che per una volta firma una love-story tra i due personaggi non convenzionale,uscendo totalmente dai soliti clichè del cinema hollywoodiano.
Nel complesso un film dignitoso,sostenuto da un buon cast e da una trama non perfetta ma coinvolgente.

nonostante sia un gran pezzo di F, in questo film la kidman ha una faccia di pesce lesso dall0inizio alla fine e il livello di recitazione e' molto basso.

il film di per se' è spiegato pure male, all'inizio la "premessa" che è volutamente "criptica" piu che criptica è confusionaria e basta.

molti passaggi del film sono scollegati, e a tratti e' lento.

in altri casi è inverosimile, tipo quando lei viene interrogata e risponde "non te lo posso dire" (si parla di questioni di sicurezza nazionale e lei se ne esce con "sono fatti miei"...sappiamo bene che in america l'avrebbero schiaffata dentro dopo due sec)....

il ruolo di sean penn e' stereotipato e inflazionato all'inverosimile
(il solito agente di polizia con il passato che lo tormenta e che beve whisly per dimenticare....viva l'originalità)

insomma, il film e' fatto male ed e' un po' senza significato.

si sono cullati sul grande cast e secondo me hanno confezionato una pellicola mediocre.

e questo e' il mio voto

mi aspettavo molto ed invece....

storia banale, lento, insulso

davvero, e non così per dire, ho fatto fatica a vederne il finale e a non addormentarmi

grande delusione

Ottimo thriller, ottima Nicole

mi aspettavo qualcosa di più..

stupendo

veramente bello,ottima regia di pollack e bravo come sempre sean penn.la storia non è niente di nuovo,ci sono tanti film su intrighi e complotti politici,però è fatta bene e soprattutto è resa comprensibile senza doversi ammazzare il cervello per capire la trama.in più non mancano momenti di tensione.da vedere

film fantastico è pieno di suspens e nicole kidman è fantastica.
in questo film c'è la tensione fino alla fine. non perdetelo

film discreto,mi aspettavo qlcosa di +esaltante,cmq...Degli attori che dire?Ottimi come sempre ma sprecati in questo film

SPOILER

Avvincente. Un bel thriller-politico. Bravi anche gli attori

Il film e' bello, bella la storia, bravi gli attori, ma.... mi e' sembrato un po' troppo lento nelle fasi centrali... peccato!!!

Un buon thriller davvero, la trama è complessa e avvincente, e i due attori ci regalano alcuni dialoghi davvero memorabili (il primo incontro tra la Kidman e Sean Penn ad esempio). Non l''ho trovato un film di propaganda: è stato girato all''interno dell''Onu, e quindi era inevitabile che non vi fossero riferimenti ai disastri e agli scandali di questa istituzione internazionale. E poi gli scopi che si prefigge sono quelli, ed è bene che qualcuno ce li ricordi.

Davvero eccezionale questo film, da non perdere. Cast superbo, trama buona, fotografia stupenda ed effetti straordinari

Uno dei più bei film che abbia mai visto.
Io non so che film hanno visto chi ha dato un giudizio sotto all'otto.

Il film funziona grazie ai due interpreti, poiuchè a livello di sceneggiatura l´ho trovato un pochino stupido (ma è nell´american way la stupidità di storie, non nel senso della storia stupida, ma relativamente alla mnatura stupida della vicenda: un pò come in Soldato Ryan quando per salvare un ragazzo perchè gli altri tre fratelli sono già morti inguerra, si vanno a rischiare le vite di non ricordo quanti altri soldati, per far si che la madre non perda tutti i figli... ma che ca(zz)o, non fare arruolare tutti e quattro i figli, co(gli)oni americani!), ma si lascia guardare e sul finale capisci una serie di cose che durante lo svolgimento invece ti chiedevi che cavolo c´entrassero...
Io l´ho visto in DVD (a Helsinki era uscito l´anno scorso), e non ho rimpianto il fatto di averne persa la visione sul grande schermo, vero e unico punto di riferimento per chi ama il cinema (e mi fanno ridere tutti i pischelletti che se la sb(or)ano in questo sito dicendo: io non ho pagato biglietto perchè l´ho scaricato, e via dicendo, perch´+e il cinema va visto al cinema... anche se effettiuvamente, nelö paradosso, la pirateria se da una parte danneggia, dall´altra funziojna perchè permette a tanta gente di vedere cose che altrimentio non avrebbe mai visto)

Un film di genere ben fatto, anche con una certa suspense. Cosa lo guasta, allora? La smaccata propaganda filo-americana, l'ideologia di fondo che vuole trasmettere, ossia che gli Stati Uniti sono un paese "democratico", che lotta per il benessere delle altre nazioni. Un intento particolarmente evidente, questa propaganda, tanto da far pensare che il film sia nato apposta per fini di propaganda.

A volte grandi registi e attori da premio Oscar non garantiscono risultati esaltanti.
E'il caso di questo politic-movie che non coinvolge lo spettatore nè per la trama nè per il ritmo.
Il tutto è salvato dal mestiere di S. Pollack che comunque svolge una regia piatta e svogliata; se avesse voluto di questa trama ne avrebbe fatto un film di grande spessore.
Un altro salvagente lo lanciano S. Penn e N. Kidman i quali sono molto convincenti in personaggi poco espressi e poco sviluppati.
Qualche idea qua e là compare ma, ripeto,da un team del genere ti aspetti ben altro.
Cotto e ri-cotto.

Non male, ma mi aspettavo di meglio...

Bel film, con la novità delle Nazioni Unite come sfondo della storia... A me è piaciuta molto l'interpretazione di Sean Penn.

Si salva per l'interpretazione dei due protagonisti e la Kidman :-)

Non male... ottimi gli interpreti...

Ragazzi che palle sto film... scontatissimo e dalla narrazione piatta... una delusione

Intenso e coinvolgente...Nicole Kidman sublime come sempre..
Le scene di sicuro impatto emotivo sono molte, il grado di tensione è giusto, il ritmo veramente buono. Imperdibile.

Non capisco le critiche di chi cerca a tutti i costi l'originalità. Quando vai a vedere un film del genere sai esattamente cosa aspettarti: agente con problemi nella vita privata, donzella in difficoltà, intrigo politico a vari livelli, lieto fine o quasi. C'è sempre un filo che li accumuna tutti.
detto questo..
Oggi ho visto in sequenza La marcia dei pinguini e questo: due robe completamente diverse :)
The interpreter mi è piaciuto, due ore appassionanti.
Bella prova della Kidmann e di Penn, anche se in alcune scene sono forse un pò *esagerati*, però bello.

assolutamente niente di nuovo. il solito filmone americano ben rifinito, retorico e scontato da far paura, e con quel quanto basta di implicazioni etico-politiche che non basta proprio. tanto ci sono i grandi nomi a garantire l''afflusso in sala. già, i grandi nomi. la kidman è sempre la kidman (se stessa, insomma, più che il personaggio che dovrebbe interpretare - io l''amo, ma insomma qualcuno dovrà pur dirlo), e penn è un po'' troppo carico (come ogni tanto gli capita - io l''amo, ma insomma qualcuno dovrà pur dirlo). e poi sidney pollack, ecco, sidney pollack chi l''ha visto?

E’ proprio il caso in cui il voto si commenta da solo: film che non appassiona, piuttosto noioso fatta eccezione per qualche raro pezzo (ad esempio quando viene fatto esplodere l’autobus) e troppo intrigato. Non capisco perché è catalogato come “thriller” (è più che altro un film d’azione) e, non essendo particolarmente amante di questo tipo di film, lo boccio, nonostante un ottimo cast da premessa che si dimostra non più che buono: sia Sean Penn che la Nicole fanno (certamente bene) la loro solita parte, che però è sempre la stessa. L’impressione che ho avuto è come quando ti devono spiegare in università una lezione difficile in cui però ti distrai o non capisci perfettamente tutto il contornino che ci sta attorno ma solo il concetto chiave che il docente ti vuole trasmettere: allo stesso modo di due ore di film segui attentamente una mezz’oretta che ti è utile per capire a grandi linee l’intrigo che ci sta sotto.

buon triller,niente di transcendentale ma comunque ben girato e con una trama abbastanza realistica e appassionante...un voto in più per la bravura dei due protagonisti(penn e kidman).

buon thriller politico con dei bravi interpreti

Buona la trama, la particolarità del film sta nella lentezza delle scene

E' strano: ieri ho scritto il mio commento e oggi non lo trovo più... o così mi è parso... (o sono io fuso o è Filmscoop che sta attentando al mio equilibrio psychofisico).
Cmq, riprendendo il discorso... sottoscrivo (non SOLO per pigrizia, se no poi s'offende...) il commento di Priss. Aggiungo che Sean Penn mi è sembrato che recitasse appena sveglio, con ancora le caccole agli occhi, ma che Nicole Kidman è favolosa, senza paragoni.

nicole kidman bravissima,mi ha fatto dimenticare quel pessimo personaggio d vita da strega..veramente stomachevole!
sean penn è 1 mito nell'interpretare certi personaggi forti come questi

gli do un sei perchè il fatto che Pollack si sia un po' ripreso dopo averci regalato perle come "destini incrociati" è già un grandissimo passo avanti, ma se mi metto a ripensare ai grandissimi film che ci ha regalato in passato c'è veramente da chiedersi il perchè di tutto questo.
La prima parte è ben intrecciata e cadenzata, ma con delle cadute di stile che francamente stonano.
Già dalle primissime sequenze all'ONU abbiamo subito chiaro di chi dobbiamo diffidare e chi sono i cattivi "nascosti" al punto che la sequenza in cui si aspetta il fax con la faccia del sicario non ha certo la capacità di creare suspance e al momento del disvelamento dei ruoli nel complotto politico gli unici spettatori che possono restare sorpresi sono quelli che si sono addormentati durante la prima parte o quelli di età inferiore agli 8 anni.

ma che ci vogliamo fare? è un film da blockbuster, ci si passa una serata all'insegna del politically correct e si dormono sogni sereni senza neanche che ci si accenda la più piccola lampadina su quanto avviene davvero nel continente nero e come il tutto venga strumentalizzato e manipolato dalla "diplomazia".
ma ad ogni modo è un film che si fa guardare, tutto sommato poteva andare peggio.

non male

la 2° parte lascia un pò a desiderare ma veramente godibile

The Interpreter non è un film che lascia il segno nella storia del cinema, ma è tuttavia un esempio di come si possa girare un film di spionaggio senza scadere nel banale e senza spreco di pallottole.
Sidney Pollack, grande vecchio del cinema mondiale (che come spesso accade si ritaglia un piccolo cameo nel film) riesce a trasportarci in una storia che potrebbe sembrare complessa e di non farci annoiare nonostante le oltre 2 ore di durata.
Ottimi anche i due interpreti principali, che hanno in comune l'inizio delle loro carriere, quando venivano giudicati non per la loro bravura ma solo per essere i coniugi di ******* e Tom Cruise. Oggi sono riusciti nell'intento (peraltro a mio modesto avviso non difficile) di oscurare la fama dei loro ex.

Lungo, cervellotico, verosimile ma un po' troppo fantasioso...
Decisamente un film mediocre

Due interpreti eccellenti e un buon regista al servizio di una sceneggiatura ben articolata e intrigante.
Sydney Pollack, il regista contro di film come "Non si uccidono così anche i cavalli?", "Questa ragazza è di tutti" e "Come eravamo", dirige con affermato mestiere, ma senza troppa passione, una storia che rientra in quel filone di thriller politici che lo hanno sempre appassionato (ricordiamo che ha diretto "I tre giorni del condor", "Yakuza" (che però meriterebbe un discorso a parte), "Diritto di cronaca" e "Il socio").
Peccato in primo luogo che l'occhio di Pollack questa volta non vada a scavare sotto la superficie e che la sua mano diriga in modo accademico e senza troppo coinvolgimento.
Altro grave punto debole di questo film è il finale e il suo buonismo di fondo, che lascia immediatamente nella bocca dello spettatore quel sapore sgradevole dell'ipocrisia forse voluta dalla casa di produzione e dalle esigenze di un mercato decisamente esausto.
La trama è comunque avvincente e quasi priva di sbavature. Il ritmo è abbastanza buono. Gli interpreti sono eccezionali.
Poteva essere un capolavoro, ma è stato ridotto a un film da cassetta.

Film discreto.
Come hanno già detto in diversi la seconda parte poteva essere migliore dopo una prima per me molto buona.. alla fine si esce dalla sala con la consapevolezza di non aver visto un capolavoro ma, tuttavia, appagati

bel film ma pokino complicato da capire la storia. Cmq belllissimo film!

E' COME MANGIARE UNA PIETANZA DI POLLO ARROSTO CON PATATE ...
SOLO CHE IL POLLO E FREDDO E LE PATATE SONO LESSE.

FRANCAMENTE UN FILM BASATO SUL "VEROSIMILE" NON PUO' CHE ESSERE MEDIOCRE ANCHE SE INTERPRETATO DA ATTORI CON LE P....

ORRIBILI:
LE COMMOZIONI DI SEAN PENN
LA SCENA DELLA TELEFONATA "DA SONNO" TRA I PROTAGONISTI.

Buono il soggetto, anche se invece che soffermarsi un pò troppo sulle vicende umane dei personaggi, avrei sottolineato maggiormente quelle del complotto e dell'intrigo internazionale.
A tratti lentissimo, ma comunque intenso con una Kidman come sempre intrigante e ambigua. Penn, forse esagera con le espressioni forti, ma comunque una buona interpretazione per lui.
Purtroppo, come detto all'inizio, andava sfruttata meglio la questione tecnica dell'attentato e, purtroppo, il film scade nell'ovvio, già nella prima mezz'ora, quando si capisce subito chi sta dietro al complotto per il falso attentato.
Comunque uno dei pochi film che ultimamente vale la pena vedere...

Bel film!!! Finalmente un thriller fatto come si deve, con una grande ( ma soprattutto bellissima!!) Nicole Kidman. Per gli appassionati del genere è d'obbligo vederlo.

Film molto bello, avvincente e realizzato benissimo!
Ancora un ottimo Sean Penn, se mai ci fosse stato bisogno di una ulteriore conferma...

Come da commento...vale la pena vederlo.....
Storia avvincente per nulla scontata e noiosa!

Bella l`idea, appetitosa"complotto all`onu" se fosse un oppera di Hitchcock!
E anche Pollak ha un nome quando si parla di suspense tinta di giallo!! E cosi` via al cinema sperando in qualcosa di nuovo, di attuale, sperando in mirabolanti colpi di scena!!
Bella la faccia di Penn, sempre poco credibile da buono, brava ma statica la kidman, deludente un pochino Pollack!!
All`ONU c`e` del marcio, e qualcuno si aspetterebbe un buono vero e un cattivo vero!!Ma il paese al centro del complotto e` una repubblica delle banane a caso!!Eppure non c`e` che l`imbarazzo della scelta per alzare il colpo
e parlare di veri paesi dove avvengono veri complotti, dove c`e` la guerra e la gente muore!!!
Dove i mercanti di morte hanno un nome e un cognome...perche` no!! forse si potevano fare i nomi!!La trama ne avrebbe giovato, un pretesto per dire qualcosa di piu`!!Per attirare l`attenzione in zone dove la gente muore come le mosche.....e a dire il vero l`attenzione viene attirata un pochino( verso un punto indeterminato dell`africa...o tutti o nessuno....tanto per dire!!)
Un po` di deja` vu`, di classico infarcimento della morale americana!!!
Forse piacera` ai giovanissimi( tanto sono loro che vanno piu` al cinema)
poco di nuovo per chi ha qualche anno in piu!!film fatto con un vecchio stampo che ha ancora il suo fascino....ma si` piu` che 6 merita un 6 e mezzo!!
Vallida l`ambiguita` dei protagonisti, deludente da morire il finale!!!

ho aspettato sino alla fine qualche colpo a sorpresa visto che per tutto il primo tempo e parte del secondo ho quasi dormito.
lento e troppo complicato senza nessun motivo se nn quello di fare confondere di + lo spettatore che oltre a non essere piaciuto doveva anche capire il ruolo degli attori che cambiava di volta in volta

Il film non è male, è fatto molto bene, Sean Penn e Nikole Kidman come al solito sono grandiosi. Purtroppo per essere un thriller non dà particolari colpi di scena, nè grandi momenti di suspence...
La storia gira bene per tutto il film e gli intrighi tengono incollato il pubblico allo schermo per arrivare al finale. Questo forse delude un pò come conclusione e per la lentezza in cui si svolge...

Riuscito a metà.

Premettiamo che Sidney Pollack un tempo è stato un grande regista e qui in alcune sequenze lo dimostra pienamente. Premettiamo che Pollack è il regista (negli anni '70), di capolavori come "Yakuza", e sopratutto "i 3 giorni del Condor". Il paragone con quest'ultimo, visto e considerato che si tratta sostanzialmente dello stesso genere, è obbligatorio.

In "The interpreter" il regista narra (come nel prototipo) di un'impiegata (qui un'interprete che lavora nel palazzo di vetro a New York), che si trova immischiata in un intrigo politico.
A mio avviso la mia parte funziona pienamente, Pollack ( che interpreta anche un ruolo nel film) tenta di aggiornare il genere e il clima politico ambiguo e incerto dei quel periodo ("I 3 giorni del condor" era importante proprio per questo, ben rappresentava l'america Post Watergate), ai giorni post 11 settempre e alla paura per il terrorismo.
Ci sono un paio di sequenze che sono dirette e montate ottimamente (compresa quella che culmina nell'attentato sull'autobus, e un paio , molto classiche in cui Penn e la Kidman dialogano).
A dire il vero , al di la del tema trattato, la prima parte è molto molto classica, Pollack non ha bisogno di strafare, e tenta (sempre nella primissima parte) di rifare + o meno "I 3 giorni del condor".

Purtroppo però le premesse non sono mantenute nella seconda parte, dove l'intrigo politico si risolve in un finale prevedibilissimo, e i sentimenti, e le vicende personali dei due protagonisti ( per altro banalissimi) prendono il sopravvento.Tutto si conclude in un finale, che arriva, come da copione, all'insegna del politicaly Correct.
Ed è bruttissimo.


Nel complesso, si può dire che Pollack fa film orribili da un sacco di anni, e quindi questo, potrebbe anche accontentarci. Vista la media dei suoi ultimi lavori, questo ne è molto al di sopra.
Però è deludente, non è incisivo, la storia funziona nella prima parte , ,a poi diventa banalissima, i personaggi infine sono scontatissimi ( e Penn è abbastanza fuori parte).
Il finale poi sembra fatto da un autore diverso da quello di "I 3 giorni del Condor".

Facciamo 6 1/2, comunque in questo stesso anno sono usciti un paio di thriller politici 60000 volte più belli di questo. Es : "The Manchurian Candidate", che è di un Jonhatan Demme ispiratissimo, ed è persino un remake, aggiornato e riletto in chiave moderna. Francamente non esiste il paragone.

Sydney Pollack è un regista vero, lo dimostra dirigendo un film senza una sbavatura formale, per il resto è un film di intrighi senza suspance di sentimenti profondi freddo come il ghiaccio. se non avete meglio da fare.

il film non comincia e non finisce, non emoziona, non sorprende e non ha alcuno spessore politico. hanno usato lo stesso stampino che usano per tutti i film sull'africa. americani...

6/7

Un buon prodotto nel suo genere, non presenta nessun difetto particolare (forse un filino lento) ma viceversa nemmeno qualcosa che gli consenta di fare il salto di qualità.

Ordinario passatempo ben realizzato.

Troppo complicato... e siccome è lento e senza un colpo non lo seguim e ti perdi i nomi dei personaggi determinanti del film!

lento, scontato, brutto.
Insipida l'interpretazione di Penn, distratta quella della kidman.
Manca totalmente la suspance e l'intreccio è assolutamente scontato.
Lasciate perdere e guardate altro, oppure risparmiate i soldi.

Mancoalicani!! Mai visto un film piu brutto. Thriller neanche l'ombra. Kidman & Penn probabilmente hanno dovuto fare questo film legati da contratti con case di produzione o, altrimenti non hanno letto il copione. Lentissimo, scontato, senza emozioni. Lui fuori parte completamente. Lo spettatore non e' coinvolto ne si riconosce in nessun personaggio. Esilerante l'elenco sul finale dei nomi delle persone : ci mancava che dicesse Nicoletta Orsomando e Alice ed Ellen Kesler. Volevo andare via dalla sala a meta' proiezione, ma non l'ho fatto per vedere se almeno sul finale si riprendeva: niente . Kidman non convince sul finale ( da del lei ad uno che dovrebbe uccidere). Land mine e' stato tradotto come mine terrestri invece di Mine anti uomo( chissa come sono le mine Marziane!!! 8 ero buttati.

Sono un po' bassina in questo periodo nel dare voti. Gli dò la sufficienza perchè comunque i due attori protagonisti, kidman e penn, sono bravissimi: Sean Penn riesce a donare ai suoi personaggi una straordinarià umanità, mentre Nicole Kidman è così bella e magnetica, che è un incanto solamente guardarla. Per il resto non riesco a capire di che genere è il film: documentaristico, di denuncia, thriller, drammatico?????. Ha la pretesa forse di riprendere da tutti questi generi, senza averne uno preciso. La pecca principale del film è forse solo quella che non ti fa emozionare, che non ti fa neanche odiare i personaggi negativi, visto che i temi sono raccontati con superficie. Non so, giudicate voi.

Grandi interpretazioni per una grandissima sceneggiatura che non cade mai nel banale! Un thriller dove finalmente i personaggi sono caratterizzati psicologicamente e un film dove il dialogo viene usato per indicare che per evitare guerre c ivuole il dialogo tra gli stati.
Ottimo lavoro

In alcuni punti lacune nei dialoghi, ma la storia non è banale (se non nella visione storica della filmografia mondiale, vecchie suocere che non siete altro!) e tiene testa agli spettatori più assonnati.

Splendita la recitazione studios-style e splendida ogni anno di più Nichole: tra qualche anno dimostrerà 10 anni di questo passo!

Un bel political-thriller con storia d'amore leggera e ben bilanciata.
Da vedere.

Come devo valutare questo film? Come intrattenimento spettacolare per le masse (8 giustificato) o la metodologia dei contenuti (4 è già troppo)?
Ammetto di essere andato a vedere "The interpreter" unicamente per gli attori. Pollack è bollito da decenni, e se non fosse per le sue splendide interpretazioni come attore (cito mariti e mogli di Allen o Eyes wide shut) stenterei a credere al rinsavimento di uno dei registi tutto sommato piu' importanti ed incisivi degli anni settanta ("Come eravamo" per es.). "Destini incrociati", "havana" o altri ancora mi sono entrati in testa come una fastidiosa emicrania da far guarire al piu' presto. "The interpreter" adotta il metodo classicista del cinema d'azione made in Usa e rispetto alle ultime opere di P. è indubbiamente il meglio congeniato, salvo che...
salvo che l'autore fa il suo corretto compitino a dovere, ma l'impressione di un'opera un po' superficiale, che gioca su emozioni facili e strumentali, è forte. Alla fine di due ore estenuanti anche se di notevole efficacia tecnica, deduco che l'America è la solita patria della salvezza e dei tribunali universali mentre nello stesso tempo dittatori africani continuano imperterriti a lapidare i loro paesi, i sogni di un popolo senza che nessuno li fermi, e solo gli interessi economici e politici divergono da un certo opportunismo (improvviso e tardivo) contro S. Hussein e il lontano e/o vicino Iraq. La kidman è una delizia per gli occhi e il cuore, come sempre, ma il suo personaggio puzza di indistinta appropriazione indebita del colonialismo sotto forma di germanesimo wasp, pertanto non sempre è credibile quando ostenta - con la classe newyorkese che la contraddistingue - la liberazione dell'Africa e "il rispetto dei morti quando non vanno mai evocati". Pure Penn, che è un grande progressista da sempre, puzza qua e là di borghesia. So che dicendo questo faro' arrabbiare qualcuno, ma forse la cosa che piu' mi infastidisce è non riuscire a scrollarmi di dosso l'impressione che "il terrorismo vada in ogni modo fermato" e allora la (cattiva) reputazione di Pollack è salva, così disinvolta e furbetta, ma non è così che si fa. Sparano a zero su Meirelles (qualcuno l'ha fatto) per il ricatto formale dei suoi script (da segnalare il prossimo incipit de "il giardiniere costante") e poi ci troviamo ad affrontare un (ex?) grande regista supportarsi stancamente al vettore del dvd domestico per una serata tutta popcorn e blando impegno socialpolitico. Ma andiamo... Il meglio di "interpreter" è affidato all'empatia del lutto tra Tobin e Silvia, testimoni di momenti di forte intensità. Anche se poi è davvero recidivo vedere l'agente dell'fbi ritrovare per flashback il filo della memoria e sorprendentemente risolvere i dubbi su Silvia, così come è incomprensibile che sia estremamente facile entrare ovunque senza essere minimamente fermati (sempre Silvia-kidman). Mi diranno che in questo modo Pollack ha voluto esibire la fragilità di una nazione che crede costantemente di essere protetta, i riferimenti all'11 Settembre etc etc ma è tutto inutile. Il peggio pero' arriva dopo: un poster a grandezza naturale della Grande Mela su cui trionfano i canti popolari africani: roba da stendere anche lo spettatore piu' pigro. Ma il gioco funziona, malgrado tutto: due ore di degno spettacolo da vedere con gli occhi ma inadatte a leggere con un certo coraggio ben al di là dello sguardo

Marco (UDINE)
Il film è ben fatto. La trama intrigante. Nicole Kidman è come sempre splendida e si conferma un'ottima attrice. Anche Sean Penn è bravo, anche se a mio avviso, non è questa una delle sue interpretazioni migliori.

Premetto che sono poco obbiettiva in quanto "adoro" Sean Penn...infatti in questo film con il suo viso "vissuto" lo trovo straordinario....ve l'ho ricordate anche in "Mystc River" ? Un oscar meritatissimo !!!!
Al contrario la Kidman proprio non riesce a fare parti "sofferte" .....
Il film scorre bene anche se alcune parti si perdono in non meglio specificate "situazioni" ma affascina...molto bravo il regista con le sue panoramiche su NewYork sopratutto la sequenza finale...molto esplicta.....ho apprezzato il fatto che i due protagonisti seppur accomunati da una sofferenza privata latente, fluttuante che li accomuna e li fa "riconoscere" non siano finiti come sempre a letto insieme....
Più importante è la stroria che vi si racconta ed il suo "messaggio" condensato in questa frase: "anche il più piccolo bisbiglio viene udito sopra i clamori delle guerre se dice la verità....".....la lotta continua della ricerca della pace al posto della guerra alla lunga paga.....

un bel triller con due bravi attori ma che fa fatica a decollare e rimane sempre a mezz aria
ps
verrà rcordato, forse, perchè è stata la prima volta che l'onu "ospita" il set di un film

non male....un po' lento forse... ma cmq molto bravi gli attori protagonisti.
un film che si lascia guardare piacevolmente anche se non lo definirei proprio un thriller.

Lunedì sera, inizio previsto alle 22:40, ma slittato oltre le 23:00 per colpa di una errata programmazione al Giometti di Ancona.
L'ora era tarda, ma ero sicuro che il film mi avrebbe appassionato.
In realtà il film ha una trama originale, ma non lascia molta suspance, è abbastanza lento e decisamente prevedibile.
Certo, la Kidman è una bella "bambolina", ma dal film mi aspettavo qualcosa di più intrigante ed alternativo.

Preferivo di gran lunga The peacemaker.
questo mi sembra una cosa mista tra Intrigo internazionale, The peacemaker e qualcosa d'altro, con la differenza che il primo era di Hitch...

All'inizio un po' noioso. L'intreccio necessario per scoprire il mandante era piuttosto articolato, ma alla fine sembra scoppiare in una bolla di sapone.

Sean Penn è bravissimo come sempre, ma è meglio che faccia sempre il cattivo e bastardo.

Il voto alto lo dò alla Kidman, che migliora con gli anni. Bellissime due scene: quando medita ad occhi chiusi con gli occhiali e le ferite sulle guance, mentre il vento le scompiglia i capelli (magicamente diventati lisci...), e al finale, osservando Penn con gli occhi carichi di commozione.........mmmmmm mi piace, che devo fare???

Bel film..niente di eccezionale ma pur sempre godibile!
grande come sempre Nicole Kidman bella come sempre :))

6.5 - Ci sono rimasto un pò male, anche perchè dal trailer mi aspettavo qualcosa di più mozzafiato. In realtà è abbastanza noiosetto, e quando è arrivato l'intervallo sono rimasto sconvolto: era passata solo un'ora, e già non ce la facevo più! La Kidman è così così, anche se bisogna riconoscerle un salto di qualità dopo Vita Da Strega e La Donna Perfetta.

bel film ma mi sono persa un pezzo:
l'ho visto in seconda serata dopo aver cenato con delle fantastiche crocchelle di patate fritte preparate da mia mamma .. mi sono addormentata sulla spalla del mio moroso.
La kidman ha recitato una parte bella e impegnativa, molto meglio che vita da strega.

Se la trama in sè appare la rielaborazione di cose già viste, la caratterizzazione dei personaggi rende questo film diverso da altri intrighi internazionali e di ottimo livello. In particolare il passato dell'interprete Nicole Kidman, che emerge lentamente come un pugnale dalla fondina, rende gli eventi realisticamente drammatici. Lei è bravissima e Sean Penn riesce a tenerle dietro costruendo un personaggio sull'orlo del baratro.

bello. Scritto bene. Diretto bene. recitato bene. w l'italietta.

un thriller talmente indietro rispetto all'attuale realtà del mondo, da risultare ridicolo lento e irritantemente esotico, superficiale e confuso, pieno di indizi disseminati lungo la trama e infine risolto con un colpo di spugna. non regge neanche l'apparato costruito sulle vicende personali dei protagonisti (un clichè che oramai cade a pezzi), e mal supportato dalle interpretazioni scadenti dei protagonisti. è triste dirlo, ma se la realtà ha superato la fantasia è il caso che i registi dei film d'azione, si diano una sveglia generale

Come dice il voto (buon Film, vale la pena di vederlo) è un film piuttosto carino, ma da come lo presentavano me lo immaginavo più avvincente, che quando uscivi dalla sala eri contento di aver trascorso un film di cui vale la pena parlarne fuori. Invece Sean Penn perde un pochino rispetto ad altri film (vedi 21 Grammi), mentre il personaggio interpertato dalla Kidman è troppo superficiale.
Ma a parte questo è un film adatto a chi vuole trascorrere una serata in santa pace, non lo consiglio a chi come me si augurava un triller serio

Finalmente un film che merita! Un film così non si può perdere: Ha un ottimo ritmo, non è per niente noioso, i dialoghi sono eccellenti, crea suspance anche senza ricorrere agli "scontati" inseguimenti da film d'azione, e le interpretazioni.... che dire... i nomi parlano da sè, non ci sono aggettivi per descriverli... Un thriller così non si vedeva da tempo!

Buon thriller "politico". Un po' sottotono S. Penn, più brillante l'interpretazione della Kidman.

fantastico film, ieri sera sono andata al cinema a vederlo e francamente mi è piaciuto molto.
Grande la Kidman e Sean Penn

Film non perfetto, con qualche caduta di coerenza (vedi controlli di sicurezza esasperati e altri nei quali la protagonista solo per essere una interprete accreditata entra ed esce ad ogni ora del giorno e della notte a suo piacimento dalla sede ONU... vabbè...) e altri di alto coinvolgimento emotivo e drammatico che meriterebbero un 10. Non è un film propriamente d'azione ma ha punte di altissima tensione pur nella loro lentezza che piacerà a chi dotato di sensibilità umana riuscirà a cogliere il vero senso del film e le scelte laceranti alle quali la vita spesso ci mette di fronte. Il finale lascia col fiato sospeso per alcuni minuti. Deliziosa la scena dell'inseguimento nella quale nessuna macchina vola o si sfascia contro altre ma semplicemente la Kidman riesce a far perdere le proprie tracce agli inseguitori perchè a bordo di una "mirabolante, imprendibile Vespa". Grande Pollack!! Primi piani a tutto spiano splendidi di una Kidman molto magra ma sempre bellissima. Penn normalmente bravo e strapieno di capelli. Beato lui... Film privo di baci gratuiti ma ricco di tenerezza e compassione umana. Niente parolacce. Incredibile!

Come thriller effetto tiepido. Come film sulla questione africana dei genocidi è interessante.
Fotografica bellissima e riprese di alta professionalità.
Racconto di grande sensibilità verso i problemi sociali africani con i quali tra l'altro siamo sempre più direttamente coinvolti.
Perché non ha funzionato il thriller? Perchè Pollak ha messo in gioco troppe questioni e persone senza poter quindi approfondire con cura l'aspetto visivo, centrale in un thriller, del gioco tra il gatto e il topo. Il filo narrativo è complicato e difficile da seguire nell'immediato. La sorpresa finale non va a fondo, non stordisce. Lo scorrimento scenico ha intoppi da struttura narrativa schizoide.
Il thriller con sfondi sociali forti non funziona. O si fa un thriller o si fa una storia sui problemi africani. Se si vuole fare entrambi le proprie ambizioni di grande regista vanno ridimensionate alla luce dei risultati.

Noioso, nn è un giallo ne drammatico o altro, molto lento.. da come lo hanno publicizzato come sempre e' una stupidata!