traffic (2000)

TRAFFIC è sicuramente il miglior film sulla droga e sul narcotraffico di sempre, non solo perché ci regala tre prospettive sulla lotta al cartello, con tre storie una più interessante dell'altra, ma anche perché nel farlo si cimenta nell'esplorazione di un linguaggio cinematografico innovativo, dove la camera a mano ed un montaggio sonoro "alterato" creano sequenze che non sono mai discorsive in ciò che mostrano ma raccontano le cose in maniera eterea, impressionista, come trattandosi di un vago ricordo, facendo rimanere impresso sullo schermo solo frasi, parole, volti e vaghe sensazioni.
Stiamo parlando quindi di un film clamorosamente importante, uno di quelli che veramente celebra il cinema post-moderno come farebbe un vero e proprio manifesto artistico. In tanti casi, questo stile verrà identificato per la sua presa sul pubblico e verrà declinato per farne del brutto cinema. Ma Steven Soderbergh, invece, in questo capolavoro, con tre stili di fotografia diversamente netti, ci regala in un colpo solo: una storia su mercenari e crimini umani in Messico (con il più bel seppia mai visto al cinema); una storia sulla protezione testimoni (con personaggi indimenticabili); una storia sulla politica americana per l'antidroga (e sull'incoerenza di questa nella realtà sociale).

Nulla di nuovo, ma ben fatto. Buono il cast, anche il Brad Pitt dei poveri

Mah 4 oscar per questo film mi sembrano un tantino esagerati. Vero che intrattiene abbastanza, ma la fotografia multicolor non mi ha convinto troppo e la camera perennemente traballante, senza alcun ricerca di stile o qualità. Le storie si intrecciano, non ci si annoia, ma non c'è neanche troppi eventi sconvolgenti, fino al finale che non fa nè caldo nè freddo. Soderbergh regista sopravvalutato. Miglior nota del film Benicio Del Toro, bella prova la sua.

Il traffico di droga in vari livelli, raccontato in tre diverse storie ed in altrettante cromature d'immagini. Questo è cinema commerciale ai massimi livelli, ottima sceneggiatura, grande regia ed un cast da urlo. Difficile chiedere di più.

Su Soderbergh pochi, me compreso, avrebbero scommesso qualcosa all'alba del nuovo millennio, tanto più se si considera che la sua opera più celebrata, "Sesso, bugie e videotape", è – a mio parere - anche uno dei film più sopravvalutati della storia del cinema. Ma Hollywood a volte fa i miracoli, e così anche Steven Soderbergh, come altri registi modesti come Curtis Hanson, Taylor Hackford o Ang Lee, è riuscito a tirarsi fuori dalle secche della routine commerciale e a realizzare un film di fattura pregevole. Da lì in poi Soderbergh ha proseguito una carriera fatta di alti (pochi) e bassi (più numerosi), ma intanto questo risultato ha dimostrato come si farebbe molto meglio a studiare i film piuttosto che gli autori. Perché se questo film lo avesse girato – che so – Michael Mann tutti starebbero a parlare di una poetica personalissima che accomuna tra loro tutte le sue opere e che, letta in controluce, rivela l'esistenza di un universo cinematograficamente concluso. Invece "Traffic" è di Soderbergh e, tra "Sesso, bugie e videotape", "Delitti e segreti" e "Erin Brockovic", non si sa proprio dove piazzarlo.
Ci limitiamo perciò molto più opportunamente a evidenziare l'originalissimo uso del colore, sporco, desaturato e virato seppia nelle scene girate in Messico, naturalistico e brillante in quelle statunitensi; il taglio secco, conciso, quasi documentaristico dettato da montaggio e cinepresa, che fa di "Traffic" il "Braccio violento della legge" del 2000; l'interpretazione magistrale di Benicio Del Toro, un volto scorsesiano che non può passare indifferente. Il tutto è miscelato in una composizione corale che, se superficialmente fa venire alla mente il solito Altman, in realtà rivela la presenza comune a gran parte del cinema americano contemporaneo di una grammatica fatta di storie polifoniche, di traiettorie che si intersecano, di conflitti tra caso e destino. Certo, tra i vari blocchi narrativi di "Traffic" qualcuno è meno riuscito di altri, come ad esempio il dramma familiare del giudice anti-droga Wakefield; ma una volta tanto il connubio hollywoodiano spettacolarità-moralismo funziona e il film, sorretto oltretutto da uno stile, come si diceva, azzeccatissimo, riesce a raggiungere un apprezzabile equilibrio tra speranza e pessimismo, tra vittoria e sconfitta, tra utopia e disillusione, risultando in fondo più realistico di tutte le altre opere girate in precedenza sullo scottante argomento della droga.

Traffic è composto da parti che compongono un quadro complessivo e multicolore sulla droga. Dal produttore, passando per il distributore fino al consumatore finale e dall'altra parte coloro che combattono il fenomeno, tra fatti e parole. Un quadro d'insieme dalla struttura verticistica di cui osserviamo i vari passaggi e le loro interconnessioni con un buon ritmo offerto da Soderberg, tanto che le quasi due ore e mezza di durata non si sentono neppure. Malgrado la buona struttura e la presenza di un cast di primordine, Traffic cade anche in qualche schematismo, complice anche la vastità della tematica affrontata e le moltissime implicazioni ad essa collegata. Malgrado questo il film si fa valere, i personaggi vengono seguiti nella loro evoluzione e le interpretazioni perfettamente all'altezza.

Regia pessima (premio Oscar?!), veramente insopportabile sempre alla ricerca del colpo ad effetto ad ogni inquadratura per non parlare dell'uso dei colori. Molto meglio dal lato della recitazione, anche se la trama comunque non fila sempre via liscia e come detto da altri prima di me l'intreccio delle storie è sviluppato male.

Uno dei tanti film sul tema, sotto alcuni punti di vista anche interessante, ma gli aspetti positivi sono quasi totalmente vanificati da una regia odiosa.

Un buon film, che risente solamente della sua pomposità. Il cast è ottimo, forse troppo ricco per tener desta l'attenzione sul tema principale. Su tutti bravissimo Benicio del Toro.
In generale consigliato più per distrarsi che altro.

Vi piacciono le storie sui narcotrafficanti? Godete nel vederli smascherati? Siete rimasti affascinati dall'operazione "Albatros" e considerate Gianfranco Franciosi un eroe nazionale? Ammirate i registi che osano filmare in stile documentaristico? Non disdegnate le trame intrecciate e i finali alternativi? Avete il palato fino e la pretesa che i protagonisti vengano doppiati come si deve, magari da Francesco Pannofino, Cesare Barbetti e Luca Ward? Sì? Allora questo è il film che fa per voi :)

Buon film drammatico incentrato interamente sulla droga,ottimi attori da Michael Douglas a Don Cheadle a Benicio Del Toro,buono lo svolgimento,uniica pecca è un po' lungo.

Ben recitato da tutti gli ottimi attori, ma non mi è parsa chissà quale storia. Sarei per un 6/7, ma non potendo darlo, questa volta arrotondo per difetto.

Sopravvalutato. Non è neanche brutto come gli altri film di soderbergh, ma a mio avviso tutti sti oscar non li merita per nulla, forse solo quello per il montaggio, che trovo che sia la cosa più riuscita del film, e secondo me Benicio Del Toro ha fatto interpretazioni molto migliori di questa

Buon film con una trama abbastanza coinvolgente e ben recitato.
Consigliato!

Cast eccellente e fotografia d'atmosfera che danno un tocco apprezzabilissimo a questo film.
A me è molto piaciuto, studiato, ben intrecciato, magistralmente diretto e perfettamente interpretato.
Lo sviluppo della trama è ottimo, tiene perfettamente incollati allo schermo e la storia che racconta diventa ben presto interessante.
Ottimo.

Altro film pieno di storie sconnesse che non si incrociano mai.
Il tema della droga è affrontato in modo frivolo, con la classica ragazzetta figlia del capo anti-droga che ovviamente finirà per essere la peggio fattona di tutta America o quasi per le disattenzione del padre...
Le altre due storie sono una con Del Toro nelle vesti di agente che è l'unico che da brio alla pellicola con un'ottima interpretazione, l'ultima parla di due poliziotti di uno è Don Cheadle sempre alla ricerca del pezzo grosso della droga.
Aggiungo che ho trovato un sacco di scene ridicole.


SPOILER

Validissimo film sul mondo della droga analizzato in tutti suoi aspetti, attraverso un thriller-drammatico, dove si toccano tre storie, tutte ben realizzate e rette da ottimi interpreti. Regia originale e molto riuscita, così come il montaggio che unisce le tre storie. La durata potrebbe essere un po' eccessiva, ma non stanca, in quanto il ritmo non cade mai e tiene alta l'attenzione. Apprezzabile anche la scelta di colori che caratterizza le tre storie.

Film contraddistinto da una pessima fotografia. la storia è a tratti avvinvence e in altri momenti troppo noiosa. Il risultato che ne esce è un film privo di forza, che scade nella retorica e nella famiglia americana come centro del "bene assoluto". Bravi gli attori, su tutti un grande Tomas Milian, che purtroppo Soderbergh fa uscire di scena troppo presto, e questa è un altra sua colpa, forse la più grave. Alla fine direi che film e regista siano effetivamente sopravalutati.

Carino ma troppo lungo...

Non amo Steven Soderbergh in linea di massima anche se qualche film è piacevole...ma sopratutto non amo la fotografia nei suoi film!
Si passa dal giallo/arancione al azzurro/blu saturi e un pò sgranati...poi il montaggio è schizzato...
La storia è piuttosto interessante comunque e Del Toro piuttosto bravo così come Michael Douglas...
Abbastanza bello

Per quanto mi riguarda al film darei due voti... dal punto di vista tecnico è ottimo, dalla regia al montaggio fino agli attori stessi, tutti molto bravi (Del Toro in primis). Ma in quanto a coinvolgimento emotivo l'opera di Soderbergh mi ha lasciato del tutto indifferente. Troppo lungo forse, ma anche noioso in alcuni tratti. Sufficiente, non di più.

Benicio ruba la scena a tutti.

"Traffic" è un film dal triplice intreccio.
Messico. Javier Rodriguez (Benicio Del Toro) è un poliziotto onesto, integro, che si trova a fronteggiare le sabbie mobili dello spaccio di droga e della corruzione.
Washington. Robert Wakefield (Michael Douglas), che ha fatto della lotta agli stupefacenti la sua bandiera, tanto da diventare capo del dipartimento antidroga, scopre che la giovane figlia ha il vizio dell'eroina.
San Diego. Helena Ayala (Catherine Zeta-Jones) è la moglie di un ricco uomo d'affari che, incastrato dalla confessione di un trafficante, viene arrestato per traffico di stupefacenti. Cosa arriverà a fare la donna per evitare che la sua famiglia e la sua vita siano messi a rischio?

Col suo titolo decisamente esplicativo, "Traffic" si occupa di vite diverse, tutte variamente coinvolte nei loschi affari del narcotraffico. Le triplici ambientazioni (polizia, politica, crimine) costituiscono le coordinate entro cui si agita un mondo deviato e pericoloso, dominato da morte, perdizione e soldi. Un vortice in cui è difficile mantenere la propria integrità: "nessuno ne esce pulito", come recita la locandina del film.

"Traffic" ha il limite non tanto della durata (anche se sono comunque quasi due ore e mezza), quanto piuttosto di alcuni rallentamenti eccessivi. La scelta delle trame intrecciate contribuisce solo parzialmente a snellirne il peso. Da questo punto di vista, farà molto meglio il successivo "Crash" (2004).
Abbastanza interessante la storia legata allo spaccio di droga, con tutte le relative vicende ed implicazioni morali, ma anche qui il successivo "Blow" (2001) riuscirà a risultare più intrigante.

Nel complesso si ha l'impressione che la regia di Soderbergh e il cast stellare contribuiscano a rendere buono un film che, altrimenti, sarebbe semplicemente passabile.
Per quanto riguarda il regista, due osservazioni: sagace la scelta di variare i colori a seconda dell'ambientazione delle scene, e molto accattivante l'uso della telecamera.
Per quanto riguarda il cast, era lecito aspettarsi recitazioni più incisive dagli attori coinvolti. Grandi nomi che però non lasciano più di tanto il segno. Vero è che Del Toro merita una menzione a parte, ma anche per lui le sue prestazioni indimenticabili restano altre (ad esempio si potrebbero citare al volo "21 grammi", "Snatch" o "Sin City").

Film interessante, ma non imprescindibile.

Sicuramente un film di un certo spessore che tratta temi seri, come quello della droga, in maniera intelligiente e mai scontata.
La recitazione degli attori è tutta ai massimi livelli e l Oscar a Benicio Del Toro è molto meritato...

Mi sento di dare un 6 a questo film perchè nonostante tutto mi ha annoiato parecchio come film... è molto anzi troppo lento.

Comunque un film da vedere

in genere non mi piacciono i film che sovrappongono più storie che corrono quasi sempre parallelamente, tranne che per incrociarsi per un attimo; ed infatti la struttura proposta anche qua, non mi ha entusiasmato.
buon film, interpretato ottimamente, che però a mio avviso non eccelle in nessun reparto in particolare.

Discreto film sul mondo del narcotraffico.
Buona sceneggiatura, bene anche il cast, particolare la fotografia. Forse è eccessivamente lungo ma comunque sufficiente.

Non eccelso film sulla droga che racconta la storia di alcuni spacciatori. Sicuramente un buon lavoro di Soderbergh ma siamo lontani dal capolavoro. Meritato l'oscar a Del Toro. Il finale mi ha lasciato perplesso.

Benicio del Toro vale la visione del film, uno dei miei attori preferiti della storia. Poi trama e fotografia, intrecci, e tutto quanto, un ottimo film, ma Benicio è troppo superiore.

Gran bel film sul traffico di droga, tema già ampiamente trattato in numerosi film, ma che qui trova una dimensione nuova grazie all'intreccio di più storie che vedono persone completamente diverse tra loro per idee ed estrazione sociale, vivere lo stesso problema con occhi e dinamiche differenti. Bella la fotografia, che cambia stile a seconda dell'ambientazione (più nitida e precisa negli Stati Uniti, rarefatta e "scolorita "in Messico), che forse avrebbe meritato un altro Oscar.

Un capolavoro cinematografico e, senza entrare nel merito della tematica poliziesca sempre indicativa, interessante ed esemplare le caratterizzazioni e le ambientazioni volutamente distinte con sapienziale uso del colour. bravi tutti gli interpreti: tutti protagosinisti. Belle e brave soprattutto le interpreti femminili: dalla bellissima Catherine Helena del Pozzo alla meno appariscente ma non per questo meno importante Ana Maria Inmaculata che con i suoi stivaletti bianchi sembra invece quasi aleggiare vitale in ambiente pur ostile di land e di letamaio (i colori aranciati, green e bruciati di land o di Mexico o di Colombia: irrilevante il luogo contando unicamente l'ambientazione). La regia ha saputo anche e proprio nell'uso del colore tra il bleu e il green orange cogliere questi aspetti di mondi così diversi e lontani tra loro. Mondi normalmente incomunicabili.

Regia ottima e alquanto originale.

Uno sguardo sul mondo del narcotraffico e le relative conseguenze; il tutto esposto con un certo stile e caratterizzato da un'atmosfera molto soft, quasi dispersiva.

Bravissimi anche gli attori, specialmente Benicio Del Toro.

Tra gli Stati Uniti e il messico si intrecciano storie di droga, a volte poliziesche, altre drammatiche.
"Traffic" è sicuramente un film onesto e interessante, girato con maestria e con la partecipazione di bravi attori. Non mi è piaciuto molto lo stile registico che adotta Soderbergh, seppur coerente per tutta la durata del film.
Una storia di droga a tutto tondo, che va dallo spacciatore al consumatore finale.

Discreto, ma di poca sostanza. Buon montaggio, buon intreccio d storie ma non è riuscito comunque a coinvolgermi più di tanto.

"Traffic" è un gran film , dai tratti documentaristici , che parla della guerra al narcotraffico .
Fondamentalmente si sviluppano 3 grandi storie , ed una quarta minore :
in messico , javier rodriguez , poliziotto incorrutibile , resta coinvolto in una rete di corruzione capitanata da un generale ; a san diego il boss del narcotraffico carlos hayala viene arrestato con l' accusa di spaccio , e lascia la moglie sola e disperata , e per giunta incinta ; negli stati uniti il nuovo capo dell' unità antidroga
lotta contro lo spaccio , ma scopre che la figlia stessa è tossicodipendente ; la quarta storia , che si intreccia con la seconda , è quella di due bravi agenti con la missione di proteggere un testimone chiave .
La trama a episodi di questo film è molto coinvolgente , soprattutto grazie ai grandi interpreti , al montaggio (oscar meritato) e alla bellissima fotografia , che cambia filtro a seconda dell ' episodio (inspiegabile il mancato oscar).
Ottima la sceneggiatura , vincitrice dell ' Oscar , e buona la competente regia di sodebergh , che ci regala diverse scene e inquadrature memorabili .
A mio parere la storia migliore è quella ambientata in messico , con protagonista Benicio Del Toro ( che a mio parere è anche il vero protagonista della pellicola ) , poichè è l' episodio più sincero , più sensibile , ed è anche quello che conclude il film .
Molto bello anche l'episodio ambientato negli Stati Uniti , con un buon Michael Douglas ; meno riuscito è invece l'episodio di San Diego , il più cinico e il meno coinvolgente , seppur con protagonisti la brava Zeta-Jones e il passabile Dennis Quaid .
La quarta storia minore , anche se potrebbe essere equiparata all ' episodio di San Diego , non è meno importante , poichè vede come protagonisti due bravi agenti(uno dei due è lo straordinario Don Cheadle) che svolgono il proprio operato senza cedere mai alla corruzione , e non si arrendono mai nella guerra alla droga . Son quelli dell ' episodio di San Diego i cattivi del film , che vincono immoralmente .
Un film epico , da non perdere assolutamente , che fonde diversi generi cinematografici , con tratti fortemente drammatici , per tutti i gusti .

Tre fotografie diverse, tre sfumature diverse e tre storie intrecciate per raccontare cos'è il narcotraffico.
Un film decisamente ambizioso ed eccessivamente lungo.
Un cast davvero eccellente soprattutto Del Toro e una regia curata.

Un cast di tutto rispetto (con Don Cheadle e Del Toro in forma smagliante e un Milian sempre idolo anche da vecchio) per un film lungo, ma seguibile senza troppa fatica.
Vicende diverse con un unico denominatore comune si intrecciano in maniera molto convincente, grazie ad un ottimo abbinamento tra l’abilità recitativa dei personaggi e le scelte vincenti del regista.

Ottimo film. I personaggi sono (penso volutamente) un po' portati al limite, ma l'impatto è notevole.

SPOILER

3 storie,tutte legate alla droga,che si intrecciano per una realizzazione tecnicamente validissima ma forse penalizzata un pò da un ritmo eccessivamente lento in alcuni frangenti.

stupenda la fotografia incentrata su tonalità cromatiche differenti in base alla storia raccontata e altrettanto stupenda l'ultima scena...

Bellissimo, un racconto sul narcotraffico sorprendente.
Il film si divide in tre storie una diversa dall'altra, ma con il stesso fine, la realizzazione seppur duri quasi due ore e mezza e sempre su alti livelli, non ci si annoia e lo si segue alla grande. Il film racconta in maniera molto cattiva e crudele tre storie: fatte di corruzione e droga, si può sentire nel film anche uno stato di drammaticità fortissima, soprattutto sulla storia di Robert Wakefield, dove la figlia attraverso il baratro della tossicodipendenza.
La sceneggiatura e la fotografia sono buonissime: in alcuni tratti mi hanno ricordato il film di Rodriguez Grindhouse, molto reale devo dire, buonissima anche l'idea di realizzare 3 scenografie diverse (una per ogni storia) e con l'utilizzo di colori azzecatissimi.
Insomma a me è piaciuto alla grande, e consiglio vivamente la visione.

Come sotto: Mi ha colpito per il realismo attraverso il quale il regista descrive la diffusione della droga nel mondo, che non può aver fine in quanto oggetto di interessi economici spropositati. Azzeccata anche la scelta degli attori con un Benicio Del Toro notevole.
Difetti: tr lungo e noioso a tratti, mezzo voto in meno x qst

il narco-traffico raccontato attraverso un ingarbugliamento di storie e personaggi diversi e simili tra di loro
bella l idea della contrapposizione di colori della pellicola, uno freddo e l altro caldo
perfetto il cast, ma la storia lascia troppi buchi per essere un capolavoro.
il film rimane comunque una positività nella filmografia di Soderbergh

splendido film di soderbergh. scena finale da incorniciare.
riuscitissimo

Sicuramente un buon film dove spiccano la regia per come ha saputo intrecciare tutte le storie di cui si narra all'interno e Del Toro che mi è piaciuto molto nell'interpretazione!!

Bel film veramente,mi stupisce vedere che a molte persone non è piaciuto.
Ho molto apprezzato la regia e gli attori.
Molto interessante il modo in cui le varie storie vengono raccontate per poi ricongiungersi in un'unica grande realtà.

Quoto Tony in tutto, dal giudizio sul film fino all'osservazione su Don Cheadle-faccia triste.
Non so, credo che per tutti valga la regola che il primo condizionamento di un film derivi dal titolo, ovvero se non si sa cosa si vuol guardare il primo filtro con cui scartare prodotti è proprio il titolo.
A me titoli come "ipotesi di reato" o "accusato di omicidio" o "in fuga da questo e cos'altro" o sinestesie idiote tipo "il profumo dell'odio" o termini inglesi secchi che non ti fanno pensare a niente (tipo Traffic appunto) mi tengono lontano un miglio dal film in questione, sul quale non torno a meno che non mi sia espressamente consigliato da qualcuno.
Traffic è un buon film però, bisogna ammetterlo. Non paragonabile ai lavori di Inarritu, come azzardava qualcuno, anche se lo schema di narrazione è lo stesso: il messicano però tiene insieme i suoi personaggi con legami più intimi e profondi (solitudine, dolore), qui il collante è semplicemente il traffico di droga e c'è poco di poetico.
Il cast coinvolto è titanico e dietro la macchina da presa c'è Soderbergh, uno che ti accontenta ma mai niente di più. La sua idea più apprezzabile per Traffic è quella di utilizzare varie tonalità di colore per le diverse storie: il rosso per quella di Benicio (come a indicare qualcosa che scotta), il blu per la triste storia di Douglas.
Cmq vale un pomeriggio dai.
Grandi, come al solito, Benicio Del Toro (un vero duro) e Luis Guzman (sempre coinvolto in film sullo spaccio e chissà perchè).

SPOILER

Cast eccezionale per un film che però non è riuscito a coinvolgermi. Benicio del Toro è una macchina da guerra (è uno dei migliori attori in circolazione), Don Cheadle con la sua faccia da padre cui hanno ucciso i figli nella culla è perfetto per il ruolo del poliziotto frustrato,Michael Douglas se la cava bene nel ruolo dello zar antidroga. Tuttavia il film a tratti è lento e annoia. Buon film "di droga".

Mah non mi è piaciuto, Douglas troppo mollaccione in questo film, trama ben fatta ma troppo lento come film

buon film

Bel film veramente, con un intreccio ben riuscito e alcune scelte di regia veramente apprezzabili soprattutto nei colori e nelle ambientazioni. Un film coinvolgente e ricco di spunti su una società come quella americana. A mio avviso in certi momenti appare un pò troppo lungo ma nel complesso resta un ottimo film. Del Toro veramente molto bravo in questo ruolo. Da vedere.

Ottimo cast e bel connubio di storie che si intrecciano, un film potenzialmente molto molto bello se non fosse davvero lento per i miei gusti. Le storie ci sono, gli attori pure...ma purtroppo ha un'ora di troppo.

Tre storie ben raccontate che si intrecciano avendo come unico punto in comune la droga. Un film più che discreto, realizzato sapientemente, che si avvale di un grande cast di attori tutti molto validi. Buona anche la fotografia.
Merita la visione.

Secondo me attori bravissimi e coinvolgenti. Realizzato molto bene con colori mirati agli stati d'animo dei protagonisti. Uno dei migliori film di Soderbergh a mio avviso. Da vedere.

Miglior film di Sodebergh in assoluto, ispirato a due miniserie (aventi tra l'altro titolo omonimo) di qualche anno prima rispetto al suo anno di realizzazione; meritatissimi i 4 Oscar vinti.
Non so perchè, ma ho creato collegamenti tra questo film e Babel di Inarritu, non solo perchè entrambi ottime opere ed entrambe strutturate e suddivise in 4 storie.

Le suddette 4 storie non son mai banali e ti prendono in modo assurdo; ottima anche la fotografia, praticamente alla Vittorio Storaro, visto che ognuna è resa riguardo ai colori e, appunto alal sua fotografia, in modo differente.
Grandi tutte le interpretazione di tutto l'ottimo cast, incluse quelle di Douglas e della Zeta-Jones, a tratti ambigue e rese al meglio.
Grandi anche Del Toro (giustamente premiato con L'Oscar) e Quaid.

Memorabile per resa visiva l'ultima scena del campo illuminato, nonchè assolutamente indicata.

Capolavoro.

SPOILER

ritengo anch'io steve soderbergh uno dei registi piu sopravvalutati del cinema contemporaneo eppure ammetto che questo film è semplicemente bellissimo meritatissimo l'oscar per la regia.

Kolossal corale sul mondo della droga tra messico e USA su chi la usa, chi la spaccia e chi la combatte.
Duro, efficace e articolato ... con un folto cast di attori e caratteristi.
La parentesi messicana con Del Toro e Milian è sublime.
Da non perdere!

Nessuna particolare nota di merito, un film che si guarda volentieri per il ritmo celoce della trama, che però non è certo originalissima.
Un thriller abbastanza political correct visto i temi ...

un buon film fatto da storie intrecciate apparentemente lontane. la saturazione del colore rosso e blu, più che una genialata sembra fatta apposta per far credere allo spettatore di vedere qualcosa di mai visto e bello....

esagerati i premi assegnati, con la stessa formula ci sono altre pellicole più riuscite

Fotografia differente per ognuno dei mondi che si intrecciano nel grande universo della droga.
Forse questa è l'unico particolare degno di nota in un film che ha fatto incetta di oscar, ma che ho trovato quantomeno noioso e inutilmente complesso... ma Soderbergh deve avere dei santi in paradiso.
Ottimo come sempre Benicio Del Toro, ma non bastano poche note positive a rendere Traffic un bel film.

Uno dei film più sopravvalutati di sempre, almeno dal punto di vista degli oscar.
è un filmetto discreto,per passare un po' di tempo (forse troppo) nelle piovose e gelide giornate invernali..
Finale da rivedere, non mi ha convinto per niente, anche se molti ritengono che sia il suo punto di forza...davvero non capisco..
Di sicuro Soderbergh ha fatto lavori MOLTO migliori rispetto a questo mediocre film..

Film quasi discreto che è ambientato tra il Messico e gli Stati Uniti e ha come argomento il traffico di droga. Qualcosa sicuramente è surreale e non mi è piaciuto tanto il finale.

film bellissimo!
grande la ricostruzione del mondo della droga a livello politico pubblico e familiare!
stupendo è il finale... anzi i tre finali delle tre storie ( il poliziotto che entra nella casa dello spacciatore solo per lasciare una cimice e continuare a combattere;M. douglas e la moglie che partecipano con la figlia alle sue riunioni; i bambini messicani che giocano nel campo di golf costruito per tenerli lontani dalla droga) che danno speranza e voglia di non arrendersi

Lo vidi al cinema quando uscì e non mi piacque + di tanto.
Ambizioso, ma, non troppo riuscito, come molti dei film di Soderbergh.
Troppo lungo e spesso inutilmente pretenzioso, Traffic è comunque uno dei migliori del regista.
La parte migliore è quella in Messico. Ma la parte con Michael Douglas è scontata.

Film di otima fattura tecnica ed espressiva. Montaggio superlativo, ottimi incastri tra storie e grande intelligenza di contenuti. Oscar meritati.

Ottima l'idea dei colori linguaggio: il messico giallo e la metropoli americana blu. Come se il giallo rappresentasse il sole caldo e il blu il tiepido cielo azzurro.

Splendidamente recitato. Il film è un gioco di orchestra dai ritmi superlativi che raramente riesce. Bravo Soderbergh.

Ho visto due volte la sequenza di Benicio Del Toro per capirla bene. E' un bellissimo film che rispecchia a pieno il mondo della droga. Oscar alla regia, al montaggio, a Benicio Del Toro e alla sceneggiatura meritatissimi.

Sicuramente un bel film, con un buon cast, una fotografia significativa e una sceneggiatura appunto da oscar però in alcuni punti è davvero troppo lento e le 2 ore e mezza sembrano troppe.

bello anche se a mio avviso su questo tema c'è di meglio.. e poi in alcuni punti è un pò noioso

Carino, la scena della donna che arriva nel furgone a portar la merenda è il top!

un bel film, ma poteva essere realizzato meglio!

Mi è piaciuto, senza però entusiasmarmi. Troppi quattro Oscar. Assolutamente immeritato poi quello alla sceneggiatura. Troppe storie, del resto abbastanza scontate, anche se ben cucite insieme e senza il parossismo di Syriana. C'è denuncia della questione mondiale del narcotraffico, documentario romanzato, dramma, thriller, giallo giudiziario: forse un po' troppo.
Il generale messicano è Thomas Millian!!!! o sbaglio?
Per il resto vedere lo spoiler

SPOILER

E' un buon film, fintamente autoriale che sa però i tasti giusti da toccare per vincere l'oscar.

Quattro percorsi narrativi si intrecciano in una struttura corale alla Robert Altman,per un film che racchiude in se il meglio e il peggio del cinema americano:oceanico nella durata e nel cast,coraggioso,girato con notevole intelligenza ma purtroppo spesso ripetitivo e mortificato da un'eccesso di schematismo.Magnifiche invenzioni visive(vedi il giallo dello sporco e sudato Messico,il blu della pulita e legale Washington,e l'arancione della San Diego processuale),vengono ripetute fino alla nausea finendo per perdere gran parte del loro potenziale espressivo,mentre sceneggiatura e cast risultano l'arma vincente:tesa nell'intreccio e brillante nei dialoghi la prima,ottimo e ben assortito il secondo,con la perfetta coppia di genitori tormentati interpretata dal duo"Duglas-Irving"e il devastante Benicio Del Toro,perfetto nel ruolo dell'eroe provinciale.Da vedere.

in questo film le trame sono un po' contorte
Il film denuncia il problema della droga, ma non lo risolgono e per questo e molto realistico
in fine e un bel film da vedere

Formalmente ben realizzato, con una bellissima fotografia, ma un disastro per quanto riguarda i contenuti. Il problema principale è che le storie grondano retorica, le trame sono pessime e tutto puzza di puritanesimo americano. DelToro interpreta il solito stereotipato personaggio del "duro dal cuore d'oro", e anche la maggior parte degli altri personaggi è insopportabile. Il finale buonista fa cariare tutti i denti. Con Soderbergh è sempre così: lo stile accurato si contrappone al pessimo contenuto.

Estremamente lungo e inconcludente! Personaggi realizzati malissimo..

Il film ha una trama assolutamente interessante, attuale, di denuncia e di documento di un fatto che ci tormenta tutti. Molto ben girato, anche con una fotografia molto particolare. Ottimo cast, però non scorre facilmente. C'è qualcosa che doveva renderlo un po' più... sprint. Insomma, si tende spesso a perdere l'attenzione.

non capisco perche' il film non abbia ottenuto ottimi voti...
racconta in maniera stupenda il mondo della droga americana visto a 360 gradi con l'occhi del poliziotto,del giudice,del consumatore,dello spaciatore,del produttore.unico neo che ne puo' limitare il successo e' che per apprenderlo in pieno bisogna rivederlo piu' volte perche' le varie storie che si intrecciano non sono facili.bellissima la scena finale con il campo da baseball finalmente illuminato...meritati i premi oscar,imperdibile!!!!

ottima pellicola di soderbergh,con una grande sceneggiatura e una stupenda fotografia.non capisco davvero i voti sotto il 6.è un film di due ore e mezza mai banale e che si segue alla grande,le storie sono intrecciate ad arte e non ho trovato una sola recitazione scarsa.
grande don cheadle.

Credevo di aver già commentato questo film, uno dei più bei polizieschi che abbia mai visto.
La morale del film è che per combattere la droga non servono i politici, ma educazione e mentalità corretta.
La droga si combatte nelle case insegnando e stando vicini ai propri figli e dal punto di vista dello stato togliendo le condizioni di strada che fanno nascere il problema, dando una alternativa al drogarsi.
Non con la politica e le chiacchere.
Film estremamente realistico, con il mitico Tomas Milian, Benicio, Michael e addirittura una Catherine che recita!

Bel film di denuncia sociale.
Il film osserva da più angolazioni il problema sociale, molto sviluppato in America, chiamato "Droga" ..però viene fatto attraverso la visuale di diversi soggetti che con compiti diversi (per combatterlo o farlo proliferare) rientrano nel traffico delle sostanze stupefacenti.
Buona l'interpretazione degli attori, ma a tratti la pellicola risulta un pò confusionaria, rendendone non sempre gradevole la visione..
Cmq film da vedere..

Come voto personale avrei dato 8, perche' io 10 e 9 non li do mai a nessuno, gli ho messo il massimo per alzargli la media vergognosa che questa eccellente pellicola, premiata da 4 meritatissimi Oscar, non merita.

Mi ha colpito molto, tra i tanti commenti negatiivi che avete assegnato al film, il seguente:

"a me sto film ha fatto troppo schifo...e io nn credo d essere una stupida che nn capisce i film...
ma questo film era troppo brutto.l'ho visto 3 volte e mi sono sempre addormentata"

Cioe' un film ti fa schifo, ti fa addormentare, e tu lo rivedi ben 3 volte???

Credi male, ragazza: sei una stupida che non capisce i film, percio' in questo sito - tu come tutti gli altri che hanno parlato male di Traffic - non dovresti proprio metter piede. Datevi all'ippica, perfavore.

Traffic e' quasi un'epica sulla corruzione dell'Occidente: un racconto sul mondo della droga che si snoda su piu' livelli, con diverse storie parallele dai diversi colori, che si incastrano mirabilmente grazie ad una regia che abbaglia. Grandioso.

Davvero mirabile questa pellicola di Soderbergh, e superba interpretazione, come al solito, di Benicio Del Toro. Da vedere assolutamente.

Non capisco la media,il film è diretto veramente bene e ha un cast grandioso.geniale l'idea di caratterizzare il Messico con colori caldi e gli USA con quelli freddi.
9 1/2 alla storia di Benicio Del Toro
8 1/2 alla storia di Catherine Zeta-Jones e Dennis Quaid
7 alla storia di Michael Douglas.

Peccato per il finale.