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Davvero impressionante...Impressionante perchè fa morire dalle risate, ma non chiude il cervello, perchè ci fa ridere ma soprattutto ci fa riflettere, e cavoli, vedermelo oggi, nel 2008, quando ormai commedia corrisponde a demenziale, mi fa riflettere ancora di piu. Ma che fine hanno fatto menti come quella di Allen? La trama è articolata ma non complessa, ma i vari eventi sono arricchiti da citazioni e frasi, che spaziano dalla politica, alla filosofia, alla logica, all'etica, alla morale, dando vita ad un calderone contenente tutta la poetica del regista. Prima di tutto la paura della morte, che a volte incuriosisce, altre spaventa, altre sembra l'unica soluzione. E come termine ad ogni paura e domanda, Allen ci vabba sù, un duetto memorabile con la morte, a chiusura di scena. Tratta anche il tema dell'amore, che in effetti è l'unica cosa di cui valga la pena parlare in questa vita, amore visto in tute le sfumature, dal puramente erotico, all'amore vero, anche se quest'ultimo appare sconsigliato dall'ideologia morbosamente cinica del regista. Infine si parla anche di Dio, Dio che Allen nn riesce ad accettare, benchè lo brami nel profondo, che appare sfuggevole, e che, quando con la comparsa dell'angelo sembra finalmente mostrarsi, si rivela un ingannatore senza scrupoli, donatore di speranze fallaci. Fede tradita dunque, il cui unico merito in definitiva, è di farci presentare al momento della morte con un sorriso sulle labbra.