into the wild regia di Sean Penn USA 2007
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into the wild (2007)

 Trailer Trailer INTO THE WILD

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locandina del film INTO THE WILD

Titolo Originale: INTO THE WILD

RegiaSean Penn

InterpretiEmile Hirsch, Marcia Gay Harden, William Hurt, Jena Malone, Brian Dierker, Catherine Keener, Vince Vaughn, Kristen Stewart, Hal Holbrook

Durata: h 2.28
NazionalitàUSA 2007
Generedrammatico
Tratto dal libro "Nelle terre estreme" di Jon Krakauer
Al cinema nel Gennaio 2008

•  Altri film di Sean Penn

•  Link al sito di INTO THE WILD

Trama del film Into the wild

La vera storia di Christopher McCandless, detto Alex Supertramp. Dopo aver conseguito la laurea nel 1992, Christopher decide di abbandonare ogni cosa per andare a vivere tra i ghiacci dell'Alaska...

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Voto Visitatori:   8,02 / 10 (513 voti)8,02Grafico
Miglior canzone originale (Guaranteed - Eddie Vedder)
VINCITORE DI 1 PREMIO GOLDEN GLOBE:
Miglior canzone originale (Guaranteed - Eddie Vedder)
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Voti e commenti su Into the wild, 513 opinioni inserite

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esther76  @  06/03/2008 11:41:49
   5 / 10
Oddio, chiaramente non si può non restare affascinati dalla fuga del protagonista, ma Penn lo delinea senza spessore, la voce off è pedante.
Restano alcuni personaggi secondari di grande forza, dal padre fino al vecchio Holbrook.
Stile troppo patinato e pubblicitario, esagerati i ralenti.

davmus  @  05/03/2008 15:37:20
   6½ / 10
Mah...!! I miei gusti debbono essere veramente strani, dato che dalle varie recensioni mi aspettavo un capolavoro...inceve in alcuni momenti mi annoiavo!

Nulla dire sulla fotografia, ma la storia, anche se vera......oserei dire quasi banale (un Kerouac moderno e solitario!!)

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Ultima risposta 06/03/2008 19.38.48
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Il Cacciatore  @  05/03/2008 11:23:57
   9 / 10
Veramente un bel Film.....sapevo già della bravura di Sean come attore ma come regista devo proprio dire che ci sa fare. Due ore e mezza dove ti distacchi dal mondo, paesaggi spettacolari e concezioni di vita incomparabili con la nostra società, anche se a volte un pò eccessive.
Avrei fatto durare un pò di più il primo anno del suo viaggio ma so che sarebbe stata una cosa impossibile a meno che si volesse fare un film di 4 ore.
Complimenti.

Iperbole  @  05/03/2008 01:16:33
   9 / 10
Una storia fantastica raccontata in modo eccellente.. Il film riesce a trasmettere il senso di libertà del protagonista, e l'avvicendarsi delle sue avventure ti fanno venire voglia di fare la stessa scelta che ha fatto lui.. Un film che decisamente riesce ad estraniare lo spettatore dal mondo e che offre un altra concezione di "vivere"... L'attore è davvero molto bravo, riesce a rendere il suo personaggio molto amabile; e gli scenari sono davvero molto suggestivi. Un film che vale il prezzo del biglietto... Consigliato

Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  04/03/2008 19:30:46
   7½ / 10
Il primo apprezzamento che faccio è sulla colonna sonora,di Eddie Vedder,fantastica a dir poco,buona la regia di Penn,la scenografia anche,le immagini mostrate,soprattutto per i paesaggi sono molto suggestive,non fosse per il finale mi sarebbe venuta voglia di tentare la stessa avventura del protagonista che ammetto,non mi è piaciuto eccessivamente

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Ultima risposta 17/09/2010 19.46.59
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§LifegoesoN§  @  04/03/2008 17:41:43
   8½ / 10
Davvero un film stupendo... fa molto riflettere, ma soprattutto viaggiare con la mente.
Credo che tutti all'uscita abbiano avuto voglia di prendere e lasciare tutto il caos che ci cirdonda per starsene un pò in pace con se stessi....
Veramente da non perdere, consigliatissimo ;)

branco  @  04/03/2008 15:25:16
   8 / 10
Un bel film anche se il finale mi ha ucciso psicologicamente..ma merita senz'altro di andar al cinema per vederlo..

devis  @  03/03/2008 13:28:31
   8½ / 10
Ottimo film, ottima regia e splendidi paesaggi. Un film che fa riflettere sul senso di ogni cosa e sulla dipendenza che tutti noi ormai abbiamo dei beni materiali.

Xavier666  @  02/03/2008 20:14:44
   10 / 10
Indimenticabile e pensare che l'ho visto in formato dvx in inglese... Sì d'accordo tocca vederlo al cinema, ma è semplicemente strepitoso, capisco i commenti bassi di chi non concepisce l'effetto soporifero di alcune scene che si allungano ma sono i momenti più belli, accompagnati dalla voce di Eddie Vedder... e poi mi è sembrato una lenta evoluzione del carattere del personaggio, che culmina in una frase scritta su un libro verso la fine: happiness is real only if shared.
Andate a vederlo. vabbè non tutti.

Dexas  @  02/03/2008 19:41:32
   6½ / 10
ottima regia... a volte lento molto lontano dal capolavoro.
visto i commenti...
pensavo molto meglio!!!

Marione  @  02/03/2008 14:48:45
   4½ / 10
In una parola: Noioso!Era da un pò di tempo che non vedevo gente alzarsi dai posti a sedere e andarsene un'ora prima della fine del film, ma ieri è successo.Bel messaggio di fondo(chi non ha mai desiderato la libertà) ma pecato che oltre al messaggio c'è poco o niente, mi trovo completamente daccordo con il commento di GIOVA 5\6 commenti prima del mio.
Soporifero!

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filobor7  @  29/02/2008 11:38:30
   8 / 10
Grande Sean Penn!
Epopea americana, odissea/fuga nell'America di inizio anni 90.

Io non so se ha vinto premi, ma questo film ne meritava almeno tre o quattro.

1 – Regia. Spettacolare. Un po’ ridondante, ma la storia ed i paesaggi mozzafiato non davano alternative (vorrei suggerire di NON guardare questo film in Dvd, ancor peggio in Dvx a bassa qualità, su schermi casalinghi di piccolo formato, perde per lo meno il 30%/50% della sua potenzialità)
2 - Attore protagonista. Sofferenza/gioia che si manifesta sul corpo, sul volto. Specchio della natura che lo circonda, ora amica ora spietata avversaria. Simbiotico.
3 - Attori non protagonisti. Tutti eccezionali, con non più di dieci minuti a testa delineano perfettamente caratteri e stati d'animo dei vari personaggi.(su tutti William Hurt e l'anziano che vuole adottare il protagonista).Curiosità dovuta alla mia ignoranza:chi é? Anche la sorella ha fatto un film che non mi sovviene, chiedo aiuto agli esperti di filmscoop.
4 – Colonna sonora. Realizzata espressamente per il film, semplicemente strepitosa!

Che altro dire? E’ un buon periodo, andando in una multisala avevo l’imbarazzo della scelta: i Choen, Tim Burton, Il petroliere, insomma quest’anno il cinema americano ci ha e ci sta deliziando!


Saluti a tutti.
Bor7



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Ultima risposta 06/03/2008 09.49.01
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Lord_Trashone  @  28/02/2008 22:47:18
   8 / 10
Film molto bello, profondo, emozionante.
Sapete già di quello che narra.
Avendo già letto tempo fa il libro di Krakauer sapevo già come era la storia e sopratutto l'epilogo, quindi non c'è stato l'effetto sorpresa e la lenta scoperta della storia.
Anche se è mancato tutto questo però il film è stato molto bello e avvincente, nella parte finale anche commovente e profondo. Sopratutto mi ha colpito le ultime immagini dei famigliari


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Una piccola nota personale.
Già da qualche anno faccio escursionismo e ormai sto diventando quasi "bravo": conosco un pò di cose, so come muovermi anche se il pericolo è sempre dietro l'angolo e se uno non sta attento e prudente si può far male.
Quindi un pò capisco quello che ha cosi attratto Chris a spingersi a braccia aperte verso la natura più selvaggia: quando sei lì, tra le montagne in mezzo alla natura ti senti libero, non c'è il lavoro, lo stress, il traffico, la fretta e la furia di tutti i giorni, sei sereno e in pace.
Tante cose che durante la quotidianità sembrano cosi importanti improvvisamente acquistano il loro vero valore: niente.
La felicità è dentro le piccole cose in apprenza insignificanti.

Grazie Chris.
Non sono d'accordo con tutte le cose che hai pensato e che hai fatto ma la tua profondità e il tuo animo puro restano un faro.
Ciao.

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Ultima risposta 29/02/2008 18.03.31
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Ezechiele 25.17  @  28/02/2008 16:21:33
   10 / 10
Potrei commentare il film parlado della trama, della storia di un ragazzo che fugge da una vita medio alto borghese alla scoperta del mondo, della natura, alla ricerca di se stesso.
Ma il film va oltre la trama.
Christopher McCandless col suo esempio e coraggio ci insegnano che la vita non è solo un insieme meccanicistico di leggi, di relazioni interpersonali, di semplice routine di tutti i giorni, ma molto di più. Vede la vita nella sua interezza cogliendone l'essenza stessa. In fondo ciò che conta non è quanto si vive ma come si vive.
Magnifica a riguardo è la sua riflessione finale in cui nonostante le sue condizioni, la sua precarietà, nonostante stesse andando in contro alla morte si chiede se anche gli altri riescono a vedere ciò che egli vede.
Il prezzo da pagare sarà la stessa vita, ma essa è sempre e comunque ciò che di più importante abbiamo?

Dal punto di vista cinematografico Sean Penn, Emile Hirsch, Eddie Vedder rispettivamente regia, protagonista e colonna sonora raggiungono semplicemente l'eccellenza! (ricordiamo che Emile Hirsch perde e guadagna in otto mesi ben 20 kg...) Musica, dialoghi e fotografia confluiscono insieme in unico fiume che inonda il cuore.

Quando un film così magistralmente diretto e interpretato riesce a dare insegnamenti, riflessioni e lezioni di vita allora si può ergere a capolavoro

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edwood  @  27/02/2008 11:58:08
   9 / 10
Fuggire dalla ipocrisia di una famiglia perbene, piena di macerie, che ti ha già
costruito il futuro. Fuggire dalle cose (macchina nuova, soldi in banca) per entrare nella natura selvaggia che ti ucciderà. Grande Sean Penn, riesce a mettere insieme, senza retorica, splendidi ambienti, personaggi non scontati
e le canzoni di Eddie Vedder.

Teo82  @  27/02/2008 11:47:52
   9½ / 10
Il 10 non l'ho mai dato a nessun film, perchè credo che il 10 per forza di cose non esista. E' un punto di riferimento di una scala di votazione che deve avere per forza due estremi come riferimento per una votazione credibile.
Il film è molto profondo, non saccentemente moralista, non esasperantemente critico stereotipizzando eccessivamente il mondo diviso tra cio' che è bene e cio' che è male. E' un film secondo me genuino, privo di ogni obiettivo morale prefissato e precostituito.
Mostra la natura umana che si intreccia inevitabilmente con la natura in senso piu' generale. Mostra come esistano anche persone slegate da ogni forma di materialismo, come quest'ultima tenda deformare la natura stessa umana, a robotizzarla, a esasperla a tal punto che non è piu' possibile distinguere tra valori in se e per sè, immateriali e i valori economici. E' una bella boccata d'ossigeno per una società che certamente non modificherà la propria conduzione dell'esistenza, ma che sicuramente di fronte a questa testimonianza, avrà di che riflettere.

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  27/02/2008 11:33:02
   7 / 10
Il film racconta una storia molto affascinante di coraggio e anticonformismo. Penn è troppo in soggezione rispetto a questo racconto e le necessarie autorizzazioni della famiglia del ragazzo per girarlo lo costringono ad una regìa troppo prudente. Il film però si lascia vedere con grande partecipazione ed è bello vedere raccontare una storia così fuori dai canoni consueti con la maestrìa della grande industria cinematografica americana.
Gridare al capolavoro è però eccessivo; al cinema ci sono anche al momento film che danno 6-1 6-1 a "into the wild". Penn è sicuramente meglio come attore.

roy rogers  @  27/02/2008 10:08:15
   7 / 10
bel film...... invita a momenti di riflessione...... buona l'interpretazione dell'attore che si cala perfettamente nella parte!!!Anche se lungo il film e a tratti senza colpi di scena riesce a non annoiare !!

SAmpj  @  26/02/2008 20:54:19
   10 / 10
Film veramente magico,è impossibile non emozionarsi.Le tematiche sono profonde e dentro ognuno di noi.Entrare in contatto con la natura,sognare di improntare un cambiamento radicale alla propria esistenza.Grandi le musiche del buon vecchio Vedder.La fotografia è a dir poco sensazionale.Un grande plauso a Penn e al protagonista.Dopo questo film penso che le cose possano vedersi realmente in maniera diversa.Guardatelo!
Non è privo di difetti ma mi ha talmente coinvolto che non posso non dare un 10.Le emozioni sono tutto!

"Happiness only real when shared"

gennaro  @  26/02/2008 17:30:35
   9 / 10
fuggire verso l'ignoto alla ricerca di noi stessi....alla ricerca della libertà vera......alla ricerca della felicità d'animo. le note di vedder accompagnano magistralmente lo scorrere delle emozioni.
non l'amore, non i soldi, non la giustizia....datemi la verità!
avventura e poesia

cescoxx  @  26/02/2008 15:46:48
   6½ / 10
Bello. Peccato duri troppo

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giova  @  25/02/2008 23:38:02
   4 / 10
Bella la fotografia, il resto e' spazzatura
Molto noioso
Non ho letto il libro, spero con tutto il cuore che non sia cosi'

Stereotipi e banalita' di un ragazzo complessato che ripudia la societa' che lo ha cresciuto, e scappa, MA vivendone da PARASSITA visto che non ha un centesimo (pure dalla previdenza sociale della cita' scrocca il biglietto e la branda).

1) la scena in cui brucia i dollari rimasti e' il clou , trova tutti i modi piu' stupidi con tornare nella natura

Comoda rifiutare l'auto, i soldi per la benzina, il cibo e poi SCROCCARE PASSAGGI CIBO OSPITALITA' ATTREZZATURE comprate con i tanto odiati
SOLDI e col LAVORO degli altri che lo mantengono e lo fanno sopravvivere sobbarcandosi le rogne della vita.... anche i figli dei fiori in fondo lavorano e si guadagnano il pane. Se lo scarrozzano ecc...


2) la burocrazia che sta dietro ad uno sport pericoloso come il kayak nelle rapide e' solo per raccogliere meno cadaveri (parlo da paracadutista)
Ribelle alternativo a tutti i costi (stereotipo banale)...

3) il ragazzo butta via i soldi, poi ha bisogno di questi di nuovo per comprarsi il kayak e butta via 2 mesi della sua vita bloccato in un fast food (sprecando vita selvaggia...) (quando ha bruciato i suoi dollari ha bruciato quindi pezzi di tempo della sua vita)
Ci sono tanti modi di scollegarsi dalla societa' e dai falsi valori CON LE PROPRIE FORZE .... ma DAVVERO e senza sperare che dio ci trovi un dentifricio o un panino...un pezzo di sapone...

o un pulmino arredato con stufa e razioni di cibo vestiti coperte coltellini cacciaviti ecc, o un vecchietto che ti regala machete retino canna da pesca stivali di gomma

Film stupido visionario allucinato e mortalmente noioso
(molto improbabile forzato e fantasioso)

potrei continuare per ore ad analizzare ogni dettaglio

BRAVO L'ATTORE, BELLA LA FOTOGRAFIA

28 risposte al commento
Ultima risposta 11/01/2009 02.17.32
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lennydee  @  25/02/2008 18:37:40
   9 / 10
DECISAMENTE IL MIGLIOR FILM DELL'ANNO ASSIEME AD AMERICAN GANGSTER E PER QUESTO MERITAVA L'OSCAR CHE INVECE è STATO DATO AI FRATELLI COEN. LA FOTOGRAFIA è A LIVELLI ECCELLENTI E LA SCENEGGIATURA è LINEARE E NON ANNOIA MAI (ANCHE SE A VOLTE PUò APPARIRE LENTO). LA VICENDA REALE è STATA RIPORTATA FEDELMENTE IN QUESTO FILM IL QUALE SUSCITA FORTI EMOZIONI E RIFLESSIONI SUL SIGNIFICATO DI ESSERE REALMENTE LIBERI...

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Ultima risposta 28/02/2008 17.08.27
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pynzymynny  @  25/02/2008 17:26:30
   10 / 10
Non posso dire di essere una grande intenditrice ; ma mai nessun film mi ha trasmesso tanto come Into the wild. In generale tutto il film fa riflettere sul rapporto dell'uomo con la società e con le sue mille sfaccettature ma allo stesso tempo riesce a trasmettere, grazie al rapporto tra il protagonista e la natura, il vero e troppo spesso dimenticato significato della libertà. Molte frasi di queso film toccano il cuore di un attento ascoltatore ma una delle più significative e quella detta dal protagonista in un bar........ed è in quel preciso momento che questo film mi ha completamente conquistato...che altro dire oltre che consigliarvi di non perdere un occasione di profonda e reale riflessione con il proprio io....... ciaooooooooo

Invia una mail all'autore del commento actorar  @  25/02/2008 10:55:29
   10 / 10
Film indementicabile e allo stesso tempo scioccante che ci fa riflettere sulla vita e su cosa consideriamo valori indespensabili ma che poi si rivelano solo cose futili.Bellissima la figura del protagonista oltre che ad essere di una bravura immensa e si è calato nel personaggio alla perfezione.Film crudo che però non scende mai sul patetico o sul lagnoso ma che racconta naturalmente i cambiamenti interiori di una persona giovane e del coraggio che ci vuole per fare determinate scelte(forse è piu semplice di quanto si pensa). Mozzafiato i paesaggi e il rapporto tra la natura e l'uomo.Dialoghi magnifici che ti colpiscono al cuore.Film che mi ha fatto molto riflettere e che ti lscia dentro un mondo.Addirittura ti colpisce di piu dopo un oretta che lo hai guardato.....davvero una cosa strana ma che ti pervade dentro anche dopo.....magnifica la recitazione del protagonista che del resto del cast tutti con caratterisce molto marcate e fenomenale la voce fuoricampo della sorella che ha un peso grandissimo.Bellissimo lavoro di Sean Pean e sembra che Chris abbia la dote di affascinare tutti i suoi interlocutori.Questa è la forza che tutti noi abbiamo se crediamo in qualcosa di grande.Magnifica la colonna sonora e fantastica l'idea di sottotitolare pure le canzoni perchè anche quello hanno un peso notevole.Filo conduttore del film è la ricerca della libertà e soprattutto della felicita ma come dice alla fine del film la felicità non è completa se non si vive in compagnia............Indispendabile vederlo....soprattutto ai figli di papà o a chi si sente immortale o superiore algi altri......

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Ultima risposta 25/02/2008 23.46.52
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the saint  @  25/02/2008 00:40:31
   7½ / 10
...caspita hirsch è passato dalla ragazza della porta accanto a into the wild... un pò come passare a giocare dal siena alla fiorentina. ..
gran film, che non può passare di sicuro inosservato. ti deve per forza colpire per la voglia che ha di trasmettere questa voglia di libertà e di rottura dagli schemi e dalla routine della vita quotidiana, alla ricerca di una felicità o di un qualcosa di più grande che solo alex supertramp sembra possedere!
forse un pò troppo esagerato sean penn in questa visione del 'wild'. (squartamento del cinghiale per mangiare ad esempio..) a mio avviso doveva essere un pò più 'simple' in questo.. ma è solo un parere personale!!!
struggente la fine, bella la colonna sonora, (mi è piaciuta molto la canzone finale, che trasmette proprio un senso di libertà )
la sceneggiatura dovrebbe vincere l'oscar stasera.......
l'ho pure scaricato, ma mi sembra perfetta... immagino al cinema!!!!!!!!!!

Gruppo REDAZIONE amterme63  @  24/02/2008 22:20:36
   8 / 10
Certamente è un film che non lascia indifferenti. Il regista è riuscito a far entrare la storia e il personaggio di Chris nell’animo e nella mente dello spettatore, stimolando la riflessione. Ognuno poi trae le conseguenze che meglio crede. Io però ho avuto l’impressione che ci fossero alcune “forzature” prodotte da chi narra e da chi rappresenta la nuda storia di Chris. In altre parole la vicenda è stata reinterpretata come una una critica/esaltazione dei cardini della società americana: la famiglia e la fede.
La responsabile della prima “forzatura” è sorella, la quale interpreta la fuga di Chris come una reazione alla mancata riuscita della loro unione familiare. Uno scacco che secondo lei spiegherebbe anche tutti i rifiuti di Chris di “ricaderci”, di formare a sua volta qualcosa di simile. In effetti Chris subisce una specie di “bombardamento” da questo punto di vista. In ogni situazione in cui si viene a trovare, anche in quella anticonvenzionale degli hippies, subisce il solito ritornello: “Chi è la tua famiglia? Lo sanno i tuoi genitori?”. L’esigenza del rapporto genitore/figlio ossessiona poi tutti i personaggi, sembra che non se ne possa fare a meno. Chris sembra rifiutare l’istituto in sé e per sé, anche se le ragioni per le quali “rifiuta” legami con altre persone sono legate più che altro alla sua ossessione interiore, alla sua “missione”, piuttosto che a ricordi spiacevoli. Lui comunque rimane un isolato, un “estremista” e l’esito della sua storia non fa che confermare che forse non esistono alternative all’unione fra due persone, se si vuole essere felici (“la felicità è solo condivisa”).
Sean Penn impone alla storia di Chris invece un risvolto religioso evidente in molte scene. Il privarsi di Chris di ogni bene materiale in modo completo e estremo è fatto risalire a scelte etico/spirituali (sul modello di San Francesco), non certo a idee socio/politiche. La sua figura viene dotata poi di molto carisma. Affascina solo con la presenza tutti quelli che incontra. Li incanta con le parole e con la sua forza etica (“Non sarai mica Gesù?” gli chiede una persona), tanto che tutti rimangono come soggiogati e non hanno poi la forza di ribattere e far capire all’interlocutore le contraddizioni e gli idealismi astratti di cui è intriso tutto il suo essere. Tutti anzi sembrano voler favorire questo compimento di Chris della sua “missione”, come se fosse un incontro con il “divino”. E’ evidente il risvolto panteistico di tante inquadrature di natura infinita e bellissima (forse le scene più belle del film). Il suo rifiuto di ogni edonismo lo fa assomigliare idealmente ai primi santi asceti del Cristianesimo. Il finale poi parla chiaro sulla “santificazione” del personaggio. Bisogna dire che altri cineasti hanno trattato più o meno lo stesso argomento in maniera più distaccata e oggettiva, evitando idealizzazioni postume, come ad esempio Bresson nel finale di “Diario di un curato di campagna”, o come Agnes Varda nel suo “Senza tetto né legge” (molto più aspro e disturbante di questo film).
La storia ha le sue evidenze che neanche Penn può evitare di far venire fuori. Prima fra tutti l’eccessivo idealismo di Chris (nel suo soggiorno solitario si porta dietro i libri, non necessari alla sopravvivenza). Il suo ideale è il sogno, non la realtà e lo capirà sulla sua pelle. Un altro personaggio che ci si è trovato suo malgrado (Robinson Crusoe – basato su un’avventura realmente accaduta) aveva alle spalle una vita di duro lavoro e esperienze manuali, non veniva certo dall’alta società e dall’Università. Anche i cacciatori di Jack London si avventuravano a ragion veduta e non certo allo sbaraglio. Con la “Natura” non si scherza. Tra l’altro gli uomini primitivi si erano anche accorti che si riesce a sopravvivere solo se si è in comunità, aiutandosi reciprocamente.
L’altro “difetto” di Chris è il suo egoismo affettivo, il suo negarsi interamente alla solidarietà verso gli altri per paura di “sporcare” la purezza del suo ideale e rinunciare all’idea di ascesi assoluta. I freudiani poi avrebbero pane per i loro denti nel rifuggire di Chris di fronte alla sessualità. Nonostante la “beatificazione” postuma di Penn, quel che viene fuori dalla storia di Chris, secondo me, è che l’unica maniera di trovare la propria realizzazione etica è DENTRO e non FUORI della società umana. L’alternativa è la “fuga” e un po’ come tutte le fughe nasconde sempre un po’ di vigliaccheria e io penso che Chris se ne sia reso conto, anche se troppo tardi.

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castelvetro  @  24/02/2008 20:56:41
   9 / 10
Bello bello bello...
Da andare a vedere a scatola chiusa quando siete riposati
(non c'è scritto qua sopra, ma dura 140 minuti).

Solo il fatto che sia ancora nelle sale a differenza di altri film
testimonia il fatto che comunque ci sia stato un passaparola generale
sulla qualità di questo film davvero mitico. Anche oggi la sala era piena.

Il tema è principalmente la fuga e l'introspezione di questo ragazzo,
storia realmente accaduta, che a me sta molto a cuore e affascina parecchio.

Sean Penn riesce a tenere vivo l'interesse del suo pubblico
e racconta con immagini, frasi ed emozioni questo ragazzo.

Scene da ricordare:
- il *****tto sul treno
- le nudiste e lui che indica al vecchio di andare avanti
- lui che da sopra la montagna piglia x il c.ulo il vecio

E' dura tenere in piedi e far durare un film del genere così tanto,
ma Penn ce la fa...

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILERSono davvero soddisfatto di questa visione...
Non posso fare altro che consigliarvelo ragazzi/e

Emile Hirsch (già visto ne "la ragazza della porta accanto") comunque è una
vera e propria conferma, davvero credibile! Caspita, ma quanto l'hanno fatto dimagrire?

1 risposta al commento
Ultima risposta 25/02/2008 22.52.44
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darioit  @  24/02/2008 19:25:37
   9 / 10
Per chi ha letto Siddharta di Hermann Hesse può sicuramente trovarci delle similitudini nella storia di un uomo alla ricerca di se stesso.
Da vedere e rivedere (possibilmente da soli)

pier(pa)  @  24/02/2008 12:51:43
   9 / 10
Il rifiuto clamorosamente borghese di un ragazzo appena laureato per il proprio ambiente, i propri pseudovalori, la propria insignificante famiglia. La ricerca di una libertà impossibile, il tentativo di inquinarla il meno possibile con legami umani, che alla fine del film saranno pochissimi, e per questo sinceri. Sean Penn, volontariamente o no, spazia dall'introspezione soggettiva di un rifiutante e rifiutato, passando per i più disparati sentieri d'America, fino alla bellezza della conquistata libertà (reale, vera o fittizia, falsa non importa). Questa storia impossibile, scandalosamente leggitimata dal suo ispirarsi a fatti realmente accaduti, è raccontata in un modo elegante, sublimata da una fotografia maestosa e da una sceneggiatura impeccabile. Lo scoglio della banalità del cinema americano degli ultimi anni viene qui superato. Speriamo una volta per tutte.

maxco  @  24/02/2008 11:13:14
   8½ / 10
Ciò che mi ha stupito maggiormente è il tocco insieme poetico ed appassionato con cui Penn dirige questo bel film. Bravo!

peppe87  @  23/02/2008 23:28:33
   8½ / 10
tratto da una storia vera quale quella di Christopher McCandless
il film riece a coinvolgere, paesaggi mozzafiato, bravo il protagonista.

KAFKA  @  23/02/2008 22:58:53
   9 / 10
è inutile ripetere tutto ciò che è stato già ripetuto...film affascinante,ambientazione impressionanti,strepitose,lezione di vita( forse un po esagerata)..... :) nonostante la lunga durata il film nn annoia...anzi.....
PERLA DI SAGGEZZA TUTTA DA VIVERE!!!!!!

Invia una mail all'autore del commento cupido78  @  23/02/2008 20:18:13
   4 / 10
mi dispiace ma sean penn questa volta ha toppato..un film retorico con un personaggio senza conflitti...fugge dalla famiglia borghese illustrata in maniera didascalica e stereotipata.....noioso, regia pretenziosa e a volte ingenua..drammaturgia zero!!!poteva essere un film di un'attualità sconvolgente, ma la struttura casuale e il montaggio anacronistico ne hanno fatto un irritanbte anestetico...

meglio un film italiano a basso budget che ho visto di recente...ritratti nella notte di giuseppe ferlito,trovato in dvd ,che merita attenzione per diversi motivi!!sia artistici che produttivi

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Doinel  @  23/02/2008 13:59:51
   10 / 10
Meraviglioso, un film che tocca il cuore.

yutatabuse  @  23/02/2008 12:22:59
   10 / 10
Bello davvero, ben curato dalla fotografia alle musiche, storia stupenda e soprattutto Sean Penn ha portato sullo schermo una diversa visione del mondo.
Da vedere

PaulTemplar  @  22/02/2008 12:49:33
   10 / 10
Una laurea conseguita brillantemente,due genitori della buona borghesia,un futuro spalancato con tanto di auto nuova e la possibilità di andare ad Oxford per un master.
La vita di Christopher McCandless sembra regolata sugli standard della middle class americana:successo,denaro,un'equazione sempre valida,ad ogni latitudine del mondo.
Ma Chris sente come un peso i valori luccicanti e sfavillanti della società e della sua famiglia.
E' insofferente alle lusinghe e alle sirene del consumismo.
Così un giorno pianta tutto,rinuncia a qualsiasi orpello della società civile,ad eccezione di un fucile e di poco altro,e se ne va in giro per l'America.
Nel suo viaggio incontrerà luoghi e persone,cercherà punti di contatto con gente che vive in altre realtà,ma non solo.
Il suo sarà un viaggio interiore alla scoperta del vero io,alla scoperta di una natura selvaggia,alla scoperta di tutto ciò che la vita sociale,vissuta ad alta velocità,impedisce di guardare.
Alex Supertramp,come si farà in seguito chiamare,rinuncia allo sfavillante mondo del consumismo per vivere una vita difficile,sulle orme degli antichi pionieri,in una realtà fatta di vita selvaggia e di natura ostile,di larghi spazi solitari e di paesaggi dalla bellezza incontaminata,pura.
Le tematiche affrontate dal film di Sean Penn sono tante,e fanno riflettere sulla libertà,sulla condivisione,sull'egoismo,sul vero significato della parola generosità.
Un film che parla al cuore,attraverso immagini struggenti di una natura orgogliosamente bella e crudele,in cui la figura umana finisce per assumere solo valenza di contorno,di comprimarietà.
Accompagnati dalle note spettacolose della colonna sonora di Eddie Vedder,modulate ora in malinconia allo stato puro,ora in stile country,ora ancora in un crescendo rossininano,assistiamo alla metamorfosi di un giovane che cerca la sua dimensione più autentica,più vera di essere umano.
Chris-Alex è la sfida a se stessi,è la sfida all'ignoto,è un nuovo modo di concepire la libertà.
E' soprattutto il rifiuto di una società conformista,malata nelle fondamenta;è il sogno idealizzato di vivere fuori dagli schemi,in perfetta solitudine,una rottura degli schemi classici e dell'american way of life.
Se di Chris in fondo capiamo poco,perché le motivazioni possono non appartenerci,capiamo molto di quello che man mano andrà ad incontrare.
E il viaggio di Chris diventa la metafora di esistenze umane vissute all'ombra delle grandi metropoli,o strette più semplicemente in gabbie più o meno dorate dalle quali è difficile fuggire.
Annientati dai falsi miti del progresso,gli umani annaspano in cerca di un centro di gravità permanente,senza però riuscire,volontariamente o no,a trovarlo.
Sean Penn riduce per lo schermo lo splendido libro di Jon Krakauer, Nelle terre Estreme,traendone un film memorabile.
A parte la splendida fotografia,aiutata da una location in posti selvaggi e conseguentemente assolutamente unici,riesce a girare con sobrietà e stile un film tecnicamente perfetto,un autentico capolavoro della cinematografia moderna.
Capita raramente di trovare un film in cui tutte le componenti si armonizzino e si amalgamino in maniera così precisa,chirurgica.
Penn ci riesce,consegnando alla cinematografia un'opera che resterà negli annali.
Emile Hirsch è Chris,un personaggio che sembra cucito sulla pelle del giovane attore;bene Hurt e gli altri del film.
E attendiamo il giusto riconoscimento degli Oscar ad un film davvero memorabile.

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Constantine  @  22/02/2008 02:44:28
   9 / 10
Penn era più di dieci anni che correva dietro ai diritti di questa storia e la prima cosa che traspare guardando la pellicola è il profondo rispetto e la passione utilizzati dal regista nel narrarla. L'occhio della camera non è mai critico, lascia il tempo allo spettatore di fare le sue valutazioni sull'infinità di e dei temi trattati, gli splendidi paesaggi e le musiche poi fanno il resto. Attori tutti molto in parte con un Hirsch scandalosamente ignorato agli oscar, ad Hurt poi basta mezza scena per bucare lo schermo. Davvero un esperienza questa visione, non vi toglierete tanto presto le immagini dalla mente, ne troverete subito risposta a tante delle domande che solleva, ad alcune poi, forse, la risposta non si troverà mai. Magari anche senza motivo,ma mi ha ricordato "Una Storia vera" di Lynch.

"La felicità è reale solo se viene condivisa…"


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Neptunes  @  21/02/2008 21:21:27
   10 / 10
Flea85  @  21/02/2008 12:52:54
   7 / 10
Davvero un bel film...avrebbe forse meritato di più se non si fosse dilungato così troppo...a mio avviso è troppo lento..buone le colonne sonore...anche se mi aspettavo qualcosina di più dato i commenti che avevo letto...al contrario ho trovato splendidi i paesaggi...se non vince l'oscar per la fotografia è scandaloso!!!

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Ethian  @  21/02/2008 11:50:37
   8½ / 10
film magnifico che coinvolge tantissimo. Consigliatissimo.

desi  @  20/02/2008 23:20:03
   9 / 10
Questo film è vita

xGiOv  @  20/02/2008 17:52:45
   8½ / 10
Emozionante, commuovente, affascinante, coinvolgente, reale ... MERAVIGLIOSO

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  20/02/2008 15:05:35
   9 / 10
Gran film, grandi musiche. Lento ma di una poesia indiscutibile.

thegame90  @  20/02/2008 13:39:27
   4 / 10
l'idea in sè è molto bella, peccato che poteva essere raccontata in maniera un po' più coinvolgente: è troppo lento e noioso come film.

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Kesson  @  20/02/2008 12:40:45
   8 / 10
Chi, nel corso della propria vita, non ha mai desiderato di mollare tutto, di andarsene, di ricominciare, di rinascere? Partendo da questo presupposto Sean Penn racconta la storia, vera, Chris/Alex, ma lo fa in modo molto realistico, poco patinato. Avevo già notato lo stile particolare, non convenzionale di Penn dietro la macchina da presa, nel meraviglioso, a mio modo di vedere, "La promessa", film davvero diverso, davvero fuori dagli schemi. "Into the Wild" non fa eccezioni in tal senso. Alex è un ventenne, con ideali piuttoto integralistici, che fa una scelta al limite dell'ascetismo. Decide di mollare la sua vita preimpostata, di vivere nella natura, di rapportarsi al mondo attraverso la condizione più antica e propria della nostra specie: uomo con e contro la natura, niente soldi, niente agevolazioni, nessun legame stabile. La scelta di Sean Penn è coraggiosa. Coraggiosa perchè mette in risalto le bellezze e le difficoltà, le scelte giuste e sorattutto quelle sbagliate che una scelta di vita tanto radicale, porta inevitabilmente con se. Sottolinea soprattutto i controsensi e le ipocrisie del personagio di Alex/Chris. Penn non cade mai nel "quantoèbelloessereunhippyfalloanchetuèlaveraessenzadellavita", mai. Mostra i due lati della medaglia, non vuole indottrinare niente a nessuno, racconta una storia vera, nel modo più vero possibile. La scelta del giovane protagonista è costellata soprattutto di errori, errori che gli risulteranno essere fatali e che in qualche modo lo porteranno anche a ridiscutere e rivedere le proprie scelte e i propi ideali. Penn non vuole insegnare niente a nessuno, vuole solo far riflettere.
Un bellissimo film, accompagnato da immagini suggestive e luoghi mozzafiato, condito dalle ottime e calzanti musiche del grande Eddie Vedder. Da vedere, per riflettere.

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Ultima risposta 21/02/2008 01.06.48
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paskyz11  @  20/02/2008 01:38:00
   9 / 10
film che lascia il segno!
eccellente si il cast che la regia di Sean Penn

Invia una mail all'autore del commento malocchio  @  20/02/2008 00:23:14
   6½ / 10
film piacevole ma nulla di più,ottima fotografia che riesce a mostrare la natura e i paesaggi in tutta la loro bellezza creando atmosfere uniche, ma purtroppo per me è praticamente l'unico aspetto che salva in corner questa pellicola che alla lunga racconta questa splendida storia in maniera troppo retorica e buonista.
comunque si lascia guardare e la colonna sonora è meritevole ed azzeccata

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Ultima risposta 21/02/2008 02.06.15
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Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  20/02/2008 00:21:05
   8½ / 10
sulla capacità di stupire di questo film si è già detto tanto, rimane il fatto che è raro trovare un film così, e sicuramente lascia qualcosa, non si dimentica facilmente, anche perchè tratto da una storia vera. Penn ritrae l'altro volto dell'America, che non è quello delle città. Incredibile quanto piccolo possa essere un uomo al cospetto di tutto ciò che lo circonda. Hirsch da premiare, subito.

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Ultima risposta 03/03/2008 04.59.15
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Metaldeath  @  19/02/2008 22:53:51
   8 / 10
Un film inquietante davvero...inquietante è il senso di vuoto e pesantezza che lascia dentro chiunque abbia davvero apprezzato questo film
Non è coraggioso vivere una vita da formica operaia seguendo un copione fisso formato da pochi ma salienti punti saldi come studio amore famiglia e morte...
Inquietante perchè sapevamo dentro di noi senza bisogno di vedere questo film come salvare la nostra anima...ma ce ne guarderemo bene dal farlo proprio perchè ci manca il coraggio per farlo....
il brutto è averlo mostrato in tutta la sua crudele realtà

delpolpo  @  19/02/2008 13:14:17
   10 / 10
è un film che sa evocare atmosfere infinite...dove perdersi e ritrovarsi...musica da pelle d'oca...un vero capolavoro!
Mi pento di non aver letto il libro...

genrom  @  19/02/2008 01:44:20
   5½ / 10
Sarà perchè mi aspettavo il capolavoro (leggendo gli entusiasti commenti degli amici di Filscoop) ma mi vedo costretto a narrarvi della mia delusione.
Film lento, molto macchinoso, povero di eventi e di suspance. Belli gli scenari e la musica. Non mi ha proprio convinto...

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Ultima risposta 19/02/2008 20.19.22
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robinweb  @  18/02/2008 20:33:57
   7 / 10
bel film,bellissimi scenari,bella la colonna sonora,un on the road moderno,

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  18/02/2008 16:54:22
   8½ / 10
Spettacolare Sean Penn mostra un talento eclettico tanto da sfoggiare una grande regia che ha nulla da invidiare a nomi più blasonati. La pellicola è senza dubbio una delle migliori degli ultimi anni, a metà strada tra documentario e fiction avventurosa, ha nel suo grembo tante di quelle tematiche, questioni etiche, sociali, che poche righe non sono capaci di comprendere. Come ha scritto Veltroni su Ciak, qualunque cosa stiate facendo, abbandonatela e correte a vedere Into the wild........

solitecose  @  18/02/2008 16:05:15
   4 / 10
Questo film è fatto molto bene, Sean Penn grazie ai trucchi che ha imparato durante la sua carriera hollywoodiana riesce a rendere interessante anche un'esperienza noiosa come la solitudine e l'isolamento. Detto questo, non mi pare che il film tratti di qualcosa di interessante, un ragazzo palesemente viziato, e lo si vede da come tratta i genitori, buoni o cattivi che siano, decide di donare i suoi soldi in beneficienza, quando non li brucia (per poi andare a lavorare da mac donald o da altri per riguadagnarli), non si sa perchè ma decide di non scrivere ne telefonare mai ai propri genitori ne sorella che lo venera (facendo soffrire tutti)... forse per sembrare più ribelle, non va a letto con una ragazza splendida perchè minorenne, molto meno ribelle qui, va contro tutti per fare questa cosa dell'alaska selvaggia (per vivere dentro un furgone, creato dall'uomo) per poi accorgersi che è stata una cavolata e che deve stare con gli altri.
Boh vedete un po voi, osannatelo quanto volete ma secondo me il finto ribelle protagonista rispecchia solo il finto ribelle hollywoodiano Sean Penn.
E non venitemi a dire che ha avuto coraggio o frasi simili perchè affrontare la vita di tutti i giorni, il lavoro, la famiglia, i soldi.... è molto più coraggioso che abbandonare tutto per fare niente dalla mattina alla sera.
amen

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Ultima risposta 05/09/2009 03.24.57
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carmus  @  18/02/2008 12:34:04
   8½ / 10
Una storia semplice ma raccontata in modo splendido ed emozionante, aiutata anche da una bellissima fotografia ed una colonna sonora perfetta (ed intelligentemente sottotitolata)

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Ultima risposta 19/02/2008 00.54.57
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jolie1978  @  18/02/2008 12:18:24
   9 / 10
Finalmente un film! Erano anni che attendevo di vedere un film soddisfacente sotto ogni punto di vista. Ottima la regia, la sceneggiatura, la scenografia...Fantastica la colonna sonora, eccellente l'interpretazione del protagonista. Profondo e difficile il tema. Finale non scontato e davvero emozionante.
Complimenti grandi a Sean Penn. Unica grande pecca? Il trailer. Se avessi basato la mia scelta su quello non sarei andata a vedere un film "speciale".

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  18/02/2008 10:41:49
   7½ / 10
Un road movie ispirato ad una storia vera che celebra la natura selvaggia, gli spazi aperti, il mettersi in cammino, la ricerca della solitudine. Di questo film ci sono molte cose che rimangono impresse nella memoria, innanzitutto gli stupendi paesaggi e la bellissima fotografia, poi la colonna sonora davvero perfetta, mai eccessiva. Un film che incanta per queste cose, per l'ampio respiro che Penn sfrutta nel raccontarci Chris/Alex, senza mai giudicarlo, però mostrando oltre alla bellezza tutta la ferocia della Natura che alla fine vince comunque la sfida con l'uomo.
"Natura:< Se anche mi avvenisse di estinguere tutta la vostra specie, io non me ne avvedrei.>" (Leopardi, Dialogo tra la Natura e un islandese).

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mengoni  @  18/02/2008 00:33:05
   9 / 10
Molti anni fa ho letto il libro da cui è stato tratto il film: "nelle terre estreme" di Jon Krakauer. Se pensate di leggere il libro, consiglio di risparmiarsi la fatica, in fin dei conti non è un granchè (mi riferisco alla scrittura) anche se la storia deve essere letta in una certa maniera, ovvero, come una storia realmente accaduta.
Come molti ragazzi americani degli anni '90, qui si parla di un ragazzo che scappa di casa per seguire una sua strada "spirituale", un viaggio interiore che lo porta verso la scoperta di se stesso e di ciò che lui ritiene "libertà" (o "il vero vivere").
Riconosco a Sean Penn di aver fatto proprio un bel lavoro. E' riuscito a mettere nel film quello che al libro mancava: un certo coinvolgimento per chi lo vede (legge, se si tratta di libro), un velo di "spirituale" (perdonatemi la ripetizione ma credo sia il termine più adatto), il tutto mixato con una fotografia che lascia veramente con il fiato sospeso.
Ovviamente il film non lo racconto, in primis perchè non riuscirei ad essere sintetico, altro motivo perchè non si può fare. Non lo si può fare perchè credo che ognuno si debba accostare a questo film con un proprio spirito.
Da parte mia posso solo consigliare di vederlo e di farlo in tutta comodità e tranquillità, aspettando a parlare soltanto una mezz'ora dopo che avete finito di vederlo.
Buona visione!!!


p.s.: buona anche l'interpretazione Emile Hirsch che rende veramente l'idea (me lo immaginavo proprio in questa maniera quando lessi il libro...)

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  17/02/2008 21:09:34
   8½ / 10
"Into the Wild" non è un'opera agiografica, non è un romanzo d'appendice, non è una biografia, non è un urlo sconnesso votato al suicidio, non rappresenta niente che possa assomigliare a un'esasperata ricerca di senso. Into the Wild è prima di tutto, un tributo all'umanità, un sentimento di pace irrequieta che ha portato un ragazzo meraviglioso e sfortunato a regalarci un sogno prima e poi un uomo che ha deciso di salutare con questo straordinario strumento di comunione che è il Cinema, un suo simile, un suo figlio, fratello, padre e amico che ha come tutti ricercato la vita, non il senso della vita.
Non giudicatelo dunque, nè il film nè il personaggio perchè nessuno fra loro ha sprecato un'occasione, nessuno.

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Ultima risposta 16/02/2009 21.12.18
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TIGER FRANK  @  17/02/2008 17:11:43
   8 / 10
Un potenziale Francesco d'Assisi anni '90
Sean Penn levando le parole di bocca a Buz Lurhmann gira il suo personale sun brotha moon sista

un ragazzo benestante di sicuro avvenire e di promettenti aspettative si"spoglia"dei propri averi,delle proprie sicurezze e dei beni materiali di cui dispone e dopo aver fatto 30 e 31 abbandona pure la famiglia di cui se ne guardera' bene dal far avere notizie di se'.
Questo per abbracciare una nuova vita "piuttosto" alternativa

ridotte all'osso le esigenze materiali e il superfluo(ma anche qualcosa di meno del superfluo) il protagonista abbraccia una nuova prospettiva di vita
dove la ricerca della felicita' non e' piu'data dalla sicurezza degli oggetti,da una promettente carriera lavorativa e in tutti quegli stereotipi propri della nostra cultura ma,tuttosomato,nenache dai rapporti tra le persone come afferma lui ad un certo punto....

"la felicita' e'dappertutto e ovunque in tutto cio 'di cui possiamo fare esperienza abbiamo solo bisogno di cambiare il modo di guardare le cose...."

E dove se non nella natura dove solo con te stesso la voce che hai dentro,senza i rumori e le luci della citta',la puoi ascoltare piu' forte e piu' chiara?

una ricerca ossessiva di se' e della liberta' che sconfina nella follia
un egoismo/nichilismo che ha si del folle ma un che e di infinitamente poetico

come il francesco umbro anche qui un "povero pazzo"si spoglia di tutto
e sempre si fossi Buz .......back to the roots!

qui non sono piu' le regole dell'uomo e di chris a comandare bensi' la natura che da' e che toglie e C. non puo' che prenderne consapevolezza e accettare con serenita' tutto cio' che puo' conseguirne con un pizzico di insana ed euforica follia.

Due ore e passa che non pesano e che tuttosommato emozionano.

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Ultima risposta 19/02/2008 11.17.41
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mies  @  17/02/2008 03:00:34
   8½ / 10
E' la storia di cio' che tutti noi avremmo voluto fare o che non abbiamo compiuto fino in fondo poichè governati dalla ragione. Quella ragione che il protagonista del film ha messo da parte per evitare di precludersi la possibilità di vivere.
E' la storia che nessun genitore avrebbe voluto vivere.
E' la fuga da qualcosa, è la ricerca della RISPOSTA da parte di uno che le risposte le sa tutte, ma nasconde quella vera, e la nasconde nel profondo della sua anima; guai a tirarla fuori: meglio fuggire.
William Hurt in 4 minuti e 4 espressioni riesce a dare quello che il novanta per cento degli attori non riescono a dare in una vita.
Sean Penn, regista e sceneggiatore di questa storia vera, è stato bravo, ma non eccellente.
Il film è bellissimo.

lubol  @  17/02/2008 00:12:14
   8 / 10
E'davvero bello quando un film ti resta in mente per giorni dopo che lo hai visto. HA diversi limiti, spesso è compiaciuto e compiacente, spesso didascalico, ma la colonna sonora, la fotografia,l'interpretazione di Hirsch e la sceneggiatura sono da Oscar. Mi è dispiaciuta un po' la scena finale: per fare un paragone, ha fatto meglio Van Sant con il Bob di Belli e dannati. Ma nel complesso ti commuove più volte...

elsuenopasado  @  16/02/2008 18:50:47
   10 / 10
Sean Penn "regista" con una maestria unica. Splendida fotografia, da quando ho visto il film non faccio che pensare ad altro.
Non capita spesso di lasciare la sala cinematografica con l'impressione, chiara sin da subito, di aver assistito ad un'opera di tale intensità.
Eddie Vedder, leader dei Pearl Jam, solista della colonna sonora che emoziona fino a far venire la pelle d'oca.

Cylla  @  16/02/2008 00:06:23
   9 / 10
vermente meraviglioso.. un ragazzo che ha tutto ma sente di non avere niente lascia la sua vita per viverne appieno un'altra.. nel suo percorso meraviglioso (mamma mia che paesaggi!!) incontra molta gente e con la sua semplicità e generosità arricchisce e tocca l'anima di tutti i suoi interlocutori.. colonna sonora azzeccatissima!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  15/02/2008 23:08:33
   8½ / 10
sorpresa molto positiva che esce fuori dalla mente di un regista/attore che spero faccia strada anche sul campo della regia!
cosa succede quando hai tutto ma vedi che ti manca qualcosa?qualcosa che gli affetti non ti possono dare ma che puoi cercare solo lontano,nel posto piu sperduto che si trova sulla faccia della terra!
e alla ricerca di "quel qualcosa" che parte il nostro protagonista...un viaggio di oltre due ore che ci emoziona e ci insegna ad apprezzare i doni che ci da la natura...certe le scelte del ragazzo non sono di quanto piu sano si possa trovare ma è bello anche questo!ci sta che ci siano persone nel mondo che facciano questi percorsi di vita forse proprio per aiutare noi,le nostre strade...per farci capire di tenerci stretto quel poco che abbiamo!
questo è il film che doveva sostituire "michael Clyton" nelle nomination e soprattutto il premio per il protagonista...qui lascia il segno...George Clooney(con tutto il rispetto)no!

p.s. una tiratina d'orecchi al sito che nella precedente "trama" aveva svelato il finale...

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Ultima risposta 18/02/2008 15.50.22
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Federico  @  15/02/2008 22:05:22
   9 / 10
Non si possono giudicare le scelte di quel ragazzo così come non si può sapere esattamente cosa passasse per la sua testa. Forse il "caos" a cui sono destinate le persone che passano la vita a cercare il vero senso della stessa. Alla fine queste persone sono destinate a soffrire perchè sono quasi sempre impossibilitate a condividere qualcosa. E il senso di solitudine alla fine le pùò distruggere.

Detto questo il film è eccellente, ottima la fotografia e ottima la colonna sonora.

robert75  @  15/02/2008 15:52:16
   9 / 10
Mi piacciono quei film che aiutano a riflettere, a porsi delle domande, soprattutto se le domande in questione sono difficili, esistenziali.

La risposta il protagonista la cerca in tutto ciò che non si può comprare, ma che gratuitamente si offre all'uomo, ovvero la Natura.

Questo implica un allontanamento progressivo ma deciso dalla Società e dalla gabbia mentale che questa impone all'uomo che vive nell'era della globalizzazione industriale, per rifugiarsi nelle "terre selvagge", quasi in uno stato primitivo, per ritrovare quali siano i bisogni essenziali dell'uomo e ripartire col vivere una vita non pre-confezionata, ma autodeterminata.

Il protagonista ci riuscirà solo in parte, ma secondo me, spinge chi guarda il film ad interrogarsi su ciò che siamo e vogliamo.

E non è poco.

Invia una mail all'autore del commento vlad  @  15/02/2008 15:03:42
   8 / 10
Indubbiamente, ci sono molti modi di vivere un film. Modi personali e parziali, che si rifanno al proprio vissuto e grado di giudizio. Into the wild, con la sua irruenza suggestiva e le bordate visive con cui presto doma lo spettatore, tenta di superare queste parzialità di giudizio, tenta di mettere sopra tutto qualcosa di universale: la natura. Non certo la natura da scampagnata della domenica, nealche quella natura da difendere dall'abominio umano, ma la natura come identità, come oggettività: l'essenza. E' infatti un tema essenziale, quello che spinge Christopher a trasformarsi in Alexander; non una fuga, neanche un puntiglio, semplicemente la scelta di ascoltare un consigliere piuttosto che un altro. Christopher non apprrezza, né accetta i consigli - gioghi - del mondo in cui è stato impiantato: come un abete piantato in riva al mare. Cresce male: lo iodio non gli giova, il sale lo seccca. Così, Christopher si contorce nella sabbia della sua dolorosa adolescenza; dolorante di un dolore normale, umano, non diabolico o marziano, non sanguinario: quotidiano. E senza fuggire, senza puntiglio, naturalmente, perfino senza odio, se non verso la sua proiezione medesima futura, prende e fa la cosa giusta: la cosa che sente; che poi combacia esattamente con l'opposto della "cosa giusta" che si aspettano da lui i genitori, gli amici, la società da cui si congeda. Che poi, combacia perfettamente, paradossalmente, con l'opposto della "cosa giusta" che gli suggerisce di fare, ogni giorno, la stessa natura. Ma ormai Christopher è sempre più un borghese sconfitto dalla stessa borghesia, al cospetto del magrissimo e tenace Alexander che lo soppianta. E' inevitabile, così come è inevitabile accorgersi di essere un abete nella sabbia, così come è inevitabile nascere e morire; ma tra il nascere e il morire, la cosa invece evitabile è proprio quella di vivere secondo regole cui non si appartiene. Duro da capire, eroico da sostenere, impossibile sopravvivervi. Il bello è che, quale che sia la via, non ce n'è una giusta o una sbagliata, come invece si tende a pensare in un contesto di convivenza e confronti; il bello è che la via che si sceglie è solo l'insieme, più o meno numeroso, di passi per arrivare alla consapevolezza.

Film adatto a chi usa pensare e ai timidi; lo sconsiglio invece agli incerti cronici e ai perdigiorno.

v.

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Ultima risposta 19/02/2008 19.18.35
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arfio  @  15/02/2008 11:16:34
   6½ / 10
americano, incompreso, rivoluzionario, solitario, egoista, amaro, triste.

Belle le ambientazioni.

Il mio voto è limitato dalla pesantezza e l'eccessiva insistenza nel ribadire sempre gli stessi concetti cari al protagonista.

ozrecsehc  @  15/02/2008 01:56:20
   8 / 10
film per riflettere

Simmetria84  @  14/02/2008 22:09:16
   7½ / 10
viaggio di riscoperta, dei propri limiti, della propria esistenza. un confronto costante, una ricerca sincera, per capire ciò che val la pena di vivere. Si esce dal cinema speranzosi e con voglie incontenibili di rinascere.

Consigliato per gli spunti che offre e per la qualità fotografica. Forse un pò "facile" in alcune occasioni. Attori decenti.

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Ultima risposta 15/02/2008 16.15.42
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Manux  @  14/02/2008 20:40:10
   4 / 10
brutto e noioso.....sconsigliato

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Ultima risposta 17/02/2008 00.24.22
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popoviasproni  @  14/02/2008 19:42:41
   8 / 10
Lungo, sincero, emozionante... a tratti autocompiaciuto!
Paesaggi mozzafiato per spiegare .... o forse solo raccontare le vicende di un ragazzo che scappa per ritrovarsi.

ciaggo  @  14/02/2008 19:11:33
   8½ / 10
Il film è molto bello, le ambientazioni stupende e direi, nel complesso, molto buone tutte le interpretazioni.
Ho molto apprezzato alcune idee registiche per rappresentare stati d'animo e atmosfere.
Anche i 150 minuti filano via molto piacevolmente.

naturalmente possiamo non concordare assolutamente col messaggio.
Io per esempio trovo molto banale e superficiale promuovere ad eroismo le gesta el protagonista.
Così come ritengo che scappare dal mondo e la civiltà sia l'equivalente di non combattere per quello in cui si crede...ammesso, e non concesso, che sia giusto agire sempre e comunque seguendo degli ideali.

Ma tutto questo col film non c'entra.
Il voto non può che essere molto alto.

benzo24  @  14/02/2008 14:31:22
   1 / 10
Un ribelle senza causa? no piuttosto una causa senza ribelle. l'autocompiacimento di sean penn è arrivato ai massimi storici, moralista fino all'eccesso, ci racconta la storia di un figlio di papà che cerca la libertà e lo trasforma in un eroe, in realtà è evidente invece che è uno stupido viziato pieno di contradizioni. emblematico l'incontro con la folksinger 16enne, che lui rifiuta perchè minorenne (ma come è possibile? uno che cerca la libertà si autolimita?)e poi ha pure il coraggio di dirle che se vuole una cosa basta allungare la mano e prenderla, veramente patetico.

28 risposte al commento
Ultima risposta 27/04/2012 02.50.29
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fonsor  @  13/02/2008 22:59:30
   10 / 10
Stupendo , ho letto un comemtni bellissimo di uno qui del forum ch emi ha colpito moltissimo , scusa non ricordo il tuo nome ma penso che sai ceh mi rifersco a te chiunque sia, comunque capolavoro...

3 risposte al commento
Ultima risposta 14/02/2008 18.42.04
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Zurlistuta  @  13/02/2008 21:50:26
   7½ / 10
Bel film, ha il grande pregio di nn essere banale ed avere un ottima colonna sonora.
Come difetto la lunghezza nn trascurabile e il ritmo che a volte per forze di cose è un pò lento.
Cmq da vedere.

taras bulba  @  13/02/2008 17:03:01
   7½ / 10
Storia di un ragazzo che va fino in fondo alle sue scelte.
Storia avvincente, anche se io l'avrei trattato in maniera molto più cruda, a volte è tutto troppo romantico, romanzato.
Avrei spinto molto più a fondo sull'aspetto della natura che non è sempre nostra amica, anzi.

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

HHughes  @  13/02/2008 02:38:16
   8 / 10
Caspita ci si aspettava un capolavoro ed invece si trova un film che nella prima parte scorre lento e particolarmente scontato, sembra addirittura che i motivi di fondo della ribellione del personaggio siano abbastanza frivoli.
La seconda parte invece assume una velocità diversa, si conosce meglio il personaggio che emana sensazioni molto profonde che quasi no nhanno niente a che fare con la parte precedente del film.
Molto interessanti i temi che mette in gioco, come la ricercadella felicità e la scoperta di se stessi, che vanno al di là delle frivolezze messe in gioco nella prima parte.
Voto finale otto, film comunque da non perdere.

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