stalker regia di Andrei Tarkovskij URSS 1979
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stalker (1979)

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locandina del film STALKER

Titolo Originale: STALKER

RegiaAndrei Tarkovskij

InterpretiAleksandr Kajdanovsky, Anatoli Solonitsyn, Nikolai Grinko, Natasha Abramova

Durata: h 2.43
NazionalitàURSS 1979
Generefantascienza
Al cinema nell'Agosto 1979

•  Altri film di Andrei Tarkovskij

•  SPECIALE STALKER

Trama del film Stalker

Un metorite caduto sulla terra ha prodotto strani fenomeni in una zona, prontamente protetta e recintata dall'esercito. Per entrarci esistono però delle guide clandestine, chiamate "Stalker", capaci di condurre chiunque lo richieda fino alla "camera dei desideri". Uno scrittore, uno scienziato e uno stalker partono verso la misteriosa zona. Ne torneranno profondamente cambiati.

Film collegati a STALKER

 •  SPECIALE STALKER

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Voto Visitatori:   8,71 / 10 (280 voti)8,71Grafico
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Voti e commenti su Stalker, 280 opinioni inserite

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USELESS  @  19/04/2009 10:00:11
   10 / 10
Una delle poche opere che oltrepassa il ruolo di semplice intrattenimento per sfaccendati che è proprio della "Settima arte"...

Geoff  @  30/03/2009 17:22:57
   10 / 10
beh... potrei stare ore a digitare le riflessioni ed i pensieri che la visione di questa pellicola mi ha generato.
Oppure potrei invece tenerle per me, rispettandone la (a mio parere) sensibile profondità.
Potrei invece fare come esattamente sto facendo, e cioè invitare chiunque, tramite un incompleto ammasso di parole inconcludenti a vedere questo capolavoro.
per gli occhi e per la mente.

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Ultima risposta 30/03/2009 22.53.39
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Guy Picciotto  @  01/03/2009 12:12:26
   10 / 10
Se ben ci pensiamo, la stanza dei desideri di Stalker altro non è che il mare cosciente di solaris, la zona oscura della coscienza.
Il percorso iniziatico che conduce alla zona oscura della coscienza non è sufficiente a far regredire lo scrittore e lo scienziato allo stato di innocente incoscienza, ecco il motivo dello sconforto dello stalker nelle ultime scene, quando torna a casa dalla moglie, adagiato sul letto, in preda allo sconforto crescente capisce che i due intellettuali non trovano il coraggio di compiere l'ultimo passo ed entrare nella stanza dei desideri poichè ormai sono troppo vanitosi, troppo pieni di se, troppo disillusi, non più uomini ma alienati, incapaci di provare a poter ancora sognare, perfino l'artista è incapace a mettersi nelle mani dell'irrazionale e del mistico, pare essere questo il messaggio di Tarkovsky a quanto pare, l'uomo ormai è un mostro di vanità e superbia completamente tumulato di reale diurno, di quotidiano relativista, l'uomo, zombi sociale incapace di abbandonarsi al sogno, è la coscienza il vero problema, la coscienza ormai fa schifo, poichè ormai si è trasmutata in quella civile, è come una vecchia scarpa da cestinare, la coscienz aimpegnata, demagogica, dialettica, la coscienza paraocchiata, settaria, ideologica, im*******ta ora e sempre nel ricreativo circolo servo-padrone social mondano del porcile umanoide,
Di contro, soltanto le persone semplici, come la ragazza, possiedono ancora la forza dell' irrazionale, ovvero la coscienza disinfomata , purificata nel fuoco della modificazione perpetua, inapplicabile, indisponibile, questo mi ricorda una celebre frase di Pasolini quando diceva che le sole persone che lui ancora aveva piacere a frequentare erano gli illetterati, coloro che erano ancora puri, coloro non indottrinati da quella catastrofe chiamata stampa, e coloro che non avevano avuto un istruzione scolastica di stato.
Se nemmeno l'artista ha una coscienza pura in questa società allora si che capiamo la tristezza irrimediabile del cavaliere stalker, sorta di virgilio dantesco dell'era post atomica, e si badi bene che avere una coscienza pura non vuol dire credersi o sentirsi superiore ad altri, l'alterità non è presa nemmeno in considerazione, vuol dire invece "superare se stesso", tramontare.
O forse lo stalker si è davvero inventato tutto, i pericoli, le trappole, i fantasmi e persino la fantomatica stanza, ed in realtà egli è asservito ad una forza oscura che si cela dietro queste fantomatiche promesse, ma questa ultima ipotesi stona col finale del film dove la ragazzina riesce a muovere col pensiero degli oggetti, desiderio esaurito grazie alla zona? restano tanti dubbi che affollano una delle opere più profonde, enigmatiche e geniali mai partorite da un regista. non fantascienza come qualcuno scrisse, ma fantacoscienza.

vitocortesi  @  18/01/2009 20:17:12
   10 / 10
Questo film emana un fascino particolare che lascia senza fiato.Un viaggio all'interno dell'uomo che ne sviscera le sue paure,debolezze ed il senso dell'esistenza.Capolavoro da vedere più volte per capire pienamente la profondità dei dialoghi e le tante metafore.

Exodus  @  01/12/2008 19:38:02
   8½ / 10
E' impossibile riassumere in poche parole la complessità di Stalker: un film di una lentezza disarmante, difficile, filosofico, che cerca di indagare in ciò che si nasconde nel profondo dell'animo dell'uomo, arrivando a suscitare, più che a rispondervi, domande su... praticamente tutto, dalla fede alla psicologia, attraverso le opinioni e le esperienze dei tre protagonisti, ma soprattutto grazie alle loro debolezze, opportunamente sviscerate dalla Zona.
Bellissimo, ma molto impegnativo.

Developer  @  13/10/2008 17:40:19
   10 / 10
Sono da poco iscritto a FilmScoop e sto votando i miei film preferiti. Eccomi giunto a Stalker.

E' possibile fare un film avvincente, affascinante, mai noioso in cui la maggior parte del tempo tre personaggi girano tra campi e ruderi, privilegiando la parola all'azione? Vedere per credere.


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Erroneamente considerato un film di fantascienza.

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Ultima risposta 28/08/2010 14.05.16
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Sgt. Pepper  @  16/07/2008 16:36:11
   8 / 10
Un viaggio lento e profondo nelle diverse concezioni dell'uomo sulla vita. Non sono riuscito ad apprezzare al massimo questo film, che come ho detto è molto lento, perchè purtroppo non sono abituato a film di questo genere e capisco che per comprenderli appieno bisogna avere un pò di pratica ed esperienza; Ma cmq molto bello lo stesso anche per chi, come me, non è avvezzo a questo genere film. Consigliato

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1 risposta al commento
Ultima risposta 27/04/2009 22.11.56
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Invia una mail all'autore del commento gidansheva  @  08/07/2008 03:56:36
   10 / 10
Definirlo "film" è sicuramente riduttivo. "Stalker" è un lungo e profondo viaggio all'interno dell'essere umano. La "zona" rappresenta l'uomo, essere dall'animo complesso, dove la via più breve non è mai quella giusta (per citare il film). Al suo interno cela paure, dolore, felicità, speranze, credenze, conoscenza, tutto confuso in un miasma, in una palude dell'indefinito (l'acquitrino della "zona"). E tutto ciò genera domande, soprattutto di senso, a cui ognuno cerca di fornire le proprie risposte, arrivando così a conclusioni diverse (lo scienziato, lo scrittore, lo stalker). Qual'è la risposta (se esiste)? La ragione? L'arte? O la fede? E ancora, è possibile "non credere"? O è proprio il "credere" a renderci umani? Una cosa è certa: dal vortice dei dubbi è difficile uscire; la via più corta è per i suicidi (sempre per citare il film). La scena finale della bambina mi ha colpito tantissimo, credo che mi rimarrà impressa per sempre. Un film non per tutti, ma da vedere assolutamente almeno una volta nella vita.

mariocavallo  @  01/04/2008 09:25:11
   10 / 10
meraviglioso film....pura filosofia......struggente la storia del porcospino, fantastici i versi del padre di Tarkovskij all'inizio della seconda parte....da vedere, capolavoro assoluto.

ConnyCorleone  @  28/03/2008 23:54:56
   10 / 10
Ha cambiato il mio modo di vedere la vita...

Qualcuno  @  20/03/2008 20:24:45
   5 / 10
Tecnicamente molto buono, ma lento ci mette un po' per spiccare il volo, discutibili alcune scelte come quelle del bianco e nero per la prima parte, a tratti sembra quasi un cortometraggio, atmosfera un po' troppo vera reale poco fantascientifica, film dedicato più alla riflessione che nn all'azione, nn mi è piaciuto molto..., ma tecnicamente molto importante.
Voto severo per la tecnica indiscutibile, ma reale per giudizio ed emozioni che nn mi ha trasmesso.

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Ultima risposta 11/03/2009 18.23.42
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Raffa§  @  19/03/2008 12:58:51
   10 / 10
Tutti dovrebbero vedere almeno una volta questo film. Uno di quei veri classici che non possono mancare nella videoteca del grande Appassionato. Metafora della vita e della reale insoddisfazione continua dell'uomo desiderante. Capolavoro indiscusso di Tarkovskij con immagini capaci di creare una pace assoluta, ma non dimentichiamo il mitico Tunnel della Morte! Quanti di noi sarebbero capaci di attraversarlo e poi di aprire la famosa porta "rivelatrice". Mettete alla prova la vostra indole!

giax-tommy  @  06/03/2008 18:53:13
   8½ / 10
La voglia irrefrenabile di porsi domande a cui una risposta non c'è un viziaccio atavico dell'uomo.
Cerchiamo di razionalizzare troppo, chiedendoci troppo spesso il perché (credendo sia la domanda più importante) e lasciamo perdere domande come quando e come (soprattutto).
Con Stalker si è passati ad avere delle risposte e temerle profondamente, tanto da fermarsi al limite, sulla soglia della porta per il passaggio al mondo del vero. La nostra irrefrenabile voglia di avere domande irrisolte fa a *****tti con la nostra istintiva quanto razionale tendenza alla ricerca di una verità. Nella zona prevarica la paura del non poter più porsi domande, crearsi problemi.
Non solo. Si teme che i propri desideri, quelli reconditi, si possano avverare. Non solo i propri, ma quelli di un'umanità oramai ai limiti della sopportabilità reciproca, che altro non fa che pensare a se stessi.
Stalker è una profonda ricerca nella coscienza umana, laddove l'uomo può cercare e trovare le risposte sull'uomo, senza passare per quesiti e presunte risposte metafisiche.
La "zona", nome con cui viene indicata la zona dove si presume siano caduti meteoriti, risulta davvero mistica. Si sente il cambiamento, lo si avverte non solo per la calma assoluta che pervade questa zona, ma anche per il cambiamento fotografico. Tutto appare più limpido.
I tre protagonisti, lo stalker (figura alquanto misteriosa, accompagnatore di anime alla ricerca della felicità), il professore (laureato in fisica e ricercatore) e uno scrittore, torneranno alle loro case profondamente cambiati, consapevoli, anche senza aver ricevuto risposte.
Il film mi ha affascinato e lo consiglio soprattutto a coloro che piace la pittura. Sicuramente non lo consiglio ad una persona appena sveglia o che ha dormito poco. La lentezza è un pregio per molti versi, soprattutto perché da la possibilità di concentrarsi su inquadrature stratosferiche. Ma spesso mi ha dato l'impressione che sia stato eccessivamente diluito, e che le risposte date siano un po' troppo ostentate, rendendolo quasi privo di interpretazione in alcuni tratti.

pino08  @  12/02/2008 16:01:19
   10 / 10
Un capolavoro difficile da digerire. Un film dentro il quale ci si perde.

Fotografia e dialoghi al top.

gei§t  @  02/02/2008 15:52:59
   7½ / 10
un viaggio in una zona misteriosa ma anche un viaggio alla scoperta della condizione umana e dei desiderei di alcuni uomini diversi fra loro ma accomunati dall'insoddisfazione e dall'infelicità.

Kiroshiya1  @  28/12/2007 23:54:49
   10 / 10
Parlare di cinema riguardo a Tarkovkij è riduttivo. Cinema rimanda, purtroppo, a una produzione commerciale, in serie, a un'industria culturale che produce per la massa.
La filmografia di Tarkovsij è un'unica opera d'aerte, nel senso più classico e aristocratico del termine. E STALKER ne è solo un frammento.

onda  @  19/11/2007 12:50:57
   8 / 10
Storia pseudo fantascientifica che contiene un'allegoria religioso - filosofica (il rapporto tra la fede, la scienza e l'arte e la speranza degli umili).
Stalker è un'esperienza intellettuale, ma anche fisica, grazie alla rappresentazione della zona, luogo fatiscente e acquitrinoso, ma anche una sorta di proiezione dell'animo umano.
Fotografia cupa e ritmo lentissimo caratterizzano un film non facile, ma di notevole fascino.
Inquietante la scena finale.

Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  19/09/2007 13:15:09
   10 / 10
ALTRO CAPOLAVORO DEL MAESTRO RUSSO. LE ATMOSFERE, I COLORI, I DIALOGHI RENDONO QUESTO FILM SUBLIME. STALKER E' UNA GRANDE METAFORA DELLA VITA. UNICO.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR quadruplo  @  09/09/2007 13:35:10
   8½ / 10
Dopo la recensione, lo speciale e ottimi commenti, su questo film c'è ben poco da dire..
Consiglio solo di vederlo tutto d'un fiato, possibilmente da soli e di rivederlo poi tra una decina di anni. Ah si, e magari con i sottotitoli sincronizzati, non come il sottoscritto..

RedMosquito79  @  03/08/2007 13:42:22
   10 / 10
“Lentezza”?
Perché si parla di lentezza riguardo alle opere complesse. Forse siamo noi che, rendendoci conto della nostra incapacità di cogliere un racconto lineare, ci giustifichiamo. Ma come reagiremmo allora di fronte a certi movimenti pittorici senza esserci prima informati tramite i libri di critica? Esiste veramente la necessità di creare dei costrutti mentali, dei pattern stilistici? O sono semplicemente delle bariere alla comprensione vera? Quella individuale.
Spesso quando si discute di un lungometraggio si usa questo aggettivo con accezzione negativa. Si instaura un movimento bipolare tra i pro e i contro, molto netto. C’è la tendenza ad annullarele sfumature, le tonalità meno abusate, i bellissimi tratti di grigio o l’allegorico filtro di seppia.
Ma cosa sarebbe l’arte se la privassimo dell’aspetto riflessivo; se non ci facesse più sognare e pensare, e modificare continuamente le nostre sicurezze.
Allora, forse, sarebbe più giusto distinguere tra gioco, passatempo fragile, commedie e opere d’arte tout court. Ma non si può: non esistono confini o muri invalicabili. Il cinema non è forse gioco e presunzione al tempo stesso?
Vi propongo un semplice esercizio: vedete prima 2001 di kubrick e poi 2020: l’anno del contatto. Cinema e anti-cinema: ha importanza svelare i misteri, prima descrivere e poi spiegare tutto, procedere in maniera lineare e continua, elaborando un noioso resoconto dei fatti, secondo uno stile scolastico e rigidamente standardizzato? Dal canto mio preferisco la discontinuità.
L’uomo in genere non conosce le risposte a numerosi quesiti; ha una natura complessa e misteriosa. E allora perché ostacolare la riflessione sulla percezione di fatti e racconti complessi e non univoci?
Il cinema è un artefatto, un costrutto che da sfogo ai nostri bisogni di fuga dalla realtà prevedibile; e in alcuni casi colpisce dritto all’animo, lasciando anche interrogativi, a cui si può rispondere o dare semplicemente sollievo grazie alla soggettività di ognuno, al proprio bagaglio culturale e all’esperienza.
Cosa sarebbe il cinema, l’arte in genere se lo privassimo di tutti questi aspetti, seguendo dei percorsi già preestabiliti? cosi si rischierebbe di distruggere la fruizione sinestetica, annullando l’immaginario che solo esso può regalarci…

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Ultima risposta 08/08/2007 16.51.07
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  16/07/2007 23:04:35
   9 / 10
Chi pensa che Indiana Jones o Harry potter siano esempi di cinema qualificato collocherà senza pensarci troppo Stalker nell'anti-cinema. Film lentissimo, inquadrature immobili per minuti che sembrano ore, dialoghi filosofici ed astratti, protagonisti tormentati, e tutt'altro che belli. Eppure il fascino di questa pellicola è senza tempo. La straordinaria e misteriosa "Zona" creata dalla mente dei fratelli Strugackj (o come si chiamano) è resa in modo sublime da Tarkovskij che eccelle soprattutto nella fotografia, (che ricorda la pittura astratta) e nel colore che cangia continuamente dando luogo a una varietà cromatica di grande respiro visivo. Molto belli anche i dialoghi, soprattutto quello d'apertura dello Scrittore (dei 3 il mio preferito) che attacca il razionalismo moderno che ha inaridito il nostro mondo privandolo della poesia e della fantasia e che giustamente si rifiuta di entrare nella stanza dei desideri perchè questa realizza solo i più sordidi e inconfessabili e non quelli ipocriti, urlati a squarciagola ma non sentiti dentro. Molto bello anche il monologo dello stalker nel tunnel sul mancato appagamento del cuore umano qualunque sia la sua condizione. Altri dialoghi sono più criptici (mi viene in mente la citazione biblica dello Stalker e le parole della bambina mutante) e meritano una seconda (e magari anche terza) visione. Ma Stalker non è un film per tutti e anche per i cinefili doc non è un film per tutti gli stati d'animo.

nodonodello  @  10/07/2007 01:03:15
   4 / 10
Non è male ... l'idea è originale ma il film è un po asettico... sembra la lettura di un'opera più una storia da pellicola. Non lo ritengo un capolavoro ma un film come tanti.

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Ultima risposta 14/12/2011 03.53.58
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felym  @  22/06/2007 14:49:22
   7½ / 10
Difficile commentare un film del genere. Sembra più un libro..con le immagini. Diciamo che sono rimasto colpito da molte cose, tra cui:

LA REGIA: impressionante l'utilizzo della cinepresa da parte del regista, i primi piani, l'uso del colore e del bianco e nero e l'abbassamento di luce..mitico

LE INTERPRETAZIONI: grandioso l'attore principale. epico. ottimi anche lo scrittore e lo scienziato. brava anhe la moglie per quel poco che ha parlato. cmq in generale attori incredibili, monologhi e dialoghi lunghi e di difficile interpretazione.

LA SCENEGGIATURA: mooolto particolare e adatta solo a pochi. tanti i dialoghi, ma sublimi. lascia molto all'interpretazione personale.


Invece non mi hanno convinto molto la lunghezza di 4 o 5 scene..si potevano tagliuzzare un pò.. il finale (non dico nulla per chi non lo ha visto) e per la mancanza di ulteriori particolari sulla storia di quel momento e sulla città o altro..non si capisce granchè nel film di questo..

In definitiva un film che ti prende e ti affascina, una pellicola diversa da tutte le altre, difficilmente ve ne dimenticherete..ma che ha le sue pecche

Dr.Caligari  @  14/06/2007 16:01:12
   10 / 10
Sublime film di Tarkovskij (sicuramente il suo migliore).
Filosofico,intenso, poetico.
Uno dei più grandi film di sempre.

Crimson  @  06/06/2007 14:29:58
   9½ / 10
'La vita mi prendeva,
sotto l'ala mi proteggeva,
mi salvava, ero davvero fortunato.
Eppur questo non basta.'

Il desiderio e la ricerca, ma anche l'insoddisfazione, ed è questo il tema sul quale mi piace riflettere maggiormente. 'Stalker' è un film che cattura lentamente le proprie emozioni e riflessioni, ed evoca un processo di introspezione notevole, che và di pari passo a quello che avviene nei tre personaggi.
Tarkovskij sembra far di tutto per rendere insopportabili lo scrittore e lo scienziato, inappagati e miscredenti, e per questo arrendevoli difronte al passo decisivo. Non credo che lo stalker faccia molto di più. Si pone il limite morale a qualcosa che rientra nell'inspiegabile, e francamente arrivo persino a detestare, nel corso della terza visione del film, i tre personaggi. Sarà probabilmente che in ognuno di essi scorgo una parte della mia personalità, e il riflesso della più profonda insoddisfazione. E' questo caleidoscopio a rappresentare per me la più grande fonte di attrazione e di passione che questo film ha progressivamente svelato dentro me. Lo stalker è colui che pone interrogativi e riflessioni esacerbanti sulla vita, sull'arte, che ha trovato un senso nella sua funzione ma che non trova appagamento perchè non ha nessun feedback dagli altri, e si tormenta perchè non capiscono. Lo scrittore lo colpevolizza costantemente, ha dei saltuari pentimenti che non appaiono veraci ma come subdola autocommiserazione. Ha perso l'ispirazione, ha perso tutto, non crede che ci sia altro dopo aver verificato che tutto ciò che è tangibile non ha significato. Lo scienziato ha sentimenti di rivalsa, anche lui divorato dall'insoddisfazione. Confonde la propria aspirazione per il libero arbitrio e decide di far saltare tutto, perchè se entrassero nella stanza persone che celano desideri nascosti malvagi che cosa accadrebbe? ma anche lui cade vittima dell'incompiutezza della propria scelta.
Il personaggio che ammiro di più è così la moglie dello stalker, che secondo il mio modesto parere accetta e si rassegna agli avvenimenti, accetta la propria mediocrità, la propria incompiutezza, e vive ciò che le spetta. Ma prova insoddisfazione?
Per il resto, parlano da sole le immagini, i silenzi, i vuoti, e le parole meravigliose che si rincorrono nelle poesie di Tarkovskij padre.
Questo film è un'opera d'arte.
Per favore, se qualcuno fosse in possesso della strepitosa poesia che recita la bambina nel finale me la riporterebbe nella risposta al commento?

'I try to see the real me, but there's someone else in here'

6 risposte al commento
Ultima risposta 02/08/2007 12.55.00
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Invia una mail all'autore del commento robocock  @  02/06/2007 15:50:46
   9 / 10
8= 8= 8= 8= 8= 8= 8= 8= 8=

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Ultima risposta 13/06/2007 00.37.17
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AKIRA KUROSAWA  @  29/05/2007 12:53:13
   10 / 10
chissa quale filmetto hollywoodiano commerciale sarebbe uscito da una trama come quella di stalker, magari una zona piena di trappole assurde mostri , sangue.... sarebbe uscito di tutto , invece per fortuna cosi nn è successo. stalker sicuramente è uno dei film piu affascinanti che abbia visto, mentirei se dicessi di averlo completamente compreso , ma sicuramente nessuno puo comprendere pienamente un film cosi , simbolico e allegorico, forse l unico è lo stesso tarkowskij. la fotografia iniziale e finale, il bianco e nero come dice il grande cash color seppia , è qualcosa di una bellezza veramente unica , come la colonna sonora perfettamente in sintonia con l atmosfera naturale della zona. un capolavoro assoluto, meglio a mio avviso sia di solaris che di andreij rubliov. grazie paul per avermi fatto conoscere adrej tarkowskij

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Ultima risposta 29/05/2007 12.54.28
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Invia una mail all'autore del commento NEO78  @  29/05/2007 12:28:10
   9 / 10
Non è il caso davanti a opere come questa usare la parola "film", sarebbe troppo riduttivo.

Questo è cinema inteso come forma d'arte pura, non come i film da record al botteghino che sono creati solo per far passare un'ora e mezzo di intrattenimento. Questo capolavoro ci ricorda che il grande schermo è qualcosa di più: il cinema è anche trattare argomenti difficili e molto complessi, indurre lo spettatore a farsi delle domande e a riflettere su temi importanti e complessi.

Qui gli spunti di riflessione fioccano come in pochi altri film: argomenti come la religione, il sendo della vita, l'odio, l'amore, la felicità vengono discussi nei bellissimi monologhi e dialoghi tra i vari protagonisti del film, aiutati anche da una fotografia semplicemente perfetta e da una regia volutamente statica ma con alcune perle di movimento come nella scena iniziale, nella scena in cui la bambina cammina sulle spalle del padre e nella scena finale.

Chi non apprezza questo film è perchè intende il cinema come spettacolo visivo nel senso stretto del termine, cioè chi si mette davanti al video passivamente davanti alle immagini che scorrono senza porre attenzione al significato vero del film, cioè cosa vuole comunicarci, qualè il senso vero che il regista vuole mostrare non la storia in se stessa.

Perchè se si considera solo la storia questo film non è poi granchè: alla fine parla di tre persone che vanno in un posto che tra l'altro neanche riescono a vedere, ma se si va oltre cioè al messaggio che il film comunica allora non si può far altro che inchinarsi e riconoscere il vero valore di questa opera.

Divino Stanley  @  25/05/2007 22:06:08
   8 / 10
E' il primo film di Tarkovskij che vedo e dunque non avrei le basi necessarie per interpretarlo e commentarlo. Da come la vedo io, questo non è altro se non una critica nascosta all'ateismo comunista che imperversava nella Russia in cui risiedeva il regista. Per me dunque lo Stalker va visto come un ecclesiastico, un sacerdote con la missione di condurre la popolazione alla beatitudine (allegoricamente simboleggiata dalla Camera dei Desideri). Il Mondo degli uomini, che Tarkovskij rappresenta quasi sempre in bianco e nero, è una allegoria del peccato e della dannazione mentre la Zona va vista come la redenzione e ogni suo trabocco coincide con i rischi di ricadere nel peccato. Invece i due viaggiatori, il Professore e lo Scrittore, sono gli atei del tempo che, nonostante si fossero avvicinati alla Fede (alias Camera dei Desideri) grazie all'azione del sacerdote (alias Stalker), fuggono impauriti e pusillanimi davanti alla porta della beatitudine. Infine il cane, sebbene possa sembrare blasfemo e offensivo, è per me una allegoria di Dio: si noti che si passa dal bianco e nero al colore in concomitanza dell'entrata nella Zona che abitata solo dal cane (alias Dio) e che dopo l'uscita dalla Zona il colore permane solo in presenza del cane.

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Questo è quello che ho visto in questo film ma molto probabilmente sono in errore e, dicendo le cose come stanno, non so nemmeno se Tarkovskji fosse credente o meno.
Il film, dal punto di vista stilistico, presenta un' ottima sceneggiatura e un' ottima fotografia ma pecca in certi momenti di eccessiva lentezza ed per questo non lo ritengo un capolavoro assoluto.

Bukkake  @  11/04/2007 15:45:28
   5 / 10
non ci siamo..bella la fotografia ma il resto non convince!

11 risposte al commento
Ultima risposta 14/12/2011 03.56.06
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avastreg  @  07/04/2007 15:03:15
   6½ / 10
Dai contenuti notevoli e dalla fotografia brillante, il film non è abbastanza "universale" da essere considerato un capolavoro. E' eccessivamente lento in alcuni punti e in generale molto criptico, forse troppo ambizioso da non mantenere le promesse (a mio parere).

Per questo neanche io lo rivedrei: è da ammettere che pero' anche se non piace è un lavoro molto ben fatto e curato, e molto profondo (1 o 2 non se lo merita dai).

4 risposte al commento
Ultima risposta 15/04/2007 16.23.36
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Filippo82  @  02/04/2007 22:51:05
   6 / 10
Di Tarkovskij ho visto due film: Stalker e Solaris.

Questo a differenza del secondo (durante il quale non ho resistito he mi sono addormentato) mi ha tenuto interessato fino alla fine e sono rimasto incuriosito per tutta la durata del film.

La fotografia è veramente bella, e anche l'uso del colore nei punti chiave del film mi ha colpito positivamente.

Però se devo essere sincero non mi è piaciuto.
Riconosco il valore che il film può avere, ma se devo dare un giudizio soggettivo allora entrano in gioco i gusti personali.
Lamentarsi che è lungo non ha senso perchè tutto è funzionale alla storia, infatti durante le lunghe pause senza un dialogo ci pensano le immagini a parlare.

Comunque non c'è dubbio che sia un film poetico e con un contenuto notevole, ma non lo rivedrei neanche sotto tortura.
E' come una canzone di Battiato: bella la musica ma il testo è (volutamente?) troppo criptico, tanto da sembrare, in certi punti, fine a se stesso.

2 risposte al commento
Ultima risposta 23/04/2009 18.08.18
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hurricane  @  30/03/2007 22:19:57
   8½ / 10
Il film è senza dubbio un capolavoro, non se ne fanno più di film così anche perchè lo spettatore di oggi vuole solamente o ridere o piangere, non c'è più spazio per la riflessione.
Ha racchiusi in se molteplici elementi della vita dell'uomo: la sua angoscia, le sue paure e tutte le cose materiali negative che attraversano la vita di tutti i giorni, la guerra, il denaro, le malattie ecc...
Ti lascia veramente qualcosa, e lo scorrere lento ti da il tempo per riflettere su tutto ma solo a chi è predisposto..
E' un film con una regia maestrale e fotografia idem ma non è per tutti, è veramente un film troppo di nicchia..

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MoRnInGloRy  @  30/03/2007 18:29:23
   9 / 10
Come qualcuno in precedenza, debbo dire che in generale preferisco Bergman a Tarkovsky (nell'ambito di un tentativo di accostarli), ma voglio dare un bel voto alto a questo film che ritengo una pietra miliare al pari del settimo sigillo.
Considerazioni sul destino dell'uomo, sulla fede e sulla società inserite nell'ambito di un viaggio/veicolo verso la completa esplorazione del proprio IO. Lo stalker è l'unico che si è reso conto dell'opera maligna dell'uomo che distrugge tutto ciò che di bello esiste nella natura, che nella vicenda è vista pericolosa e capace di ribellarsi e dominarci.
Grandissima pellicola che ha in sè la forza di lasciare il segno dentro chi sa capire e apprezzare...

norfolkiano  @  27/03/2007 18:43:13
   10 / 10
è stato già detto tutto.
capolavoro sull'uomo, la sua speranza, la sua miseria.
sublime.

davil  @  22/03/2007 11:24:14
   7½ / 10
grande regia, grande recitazione, tematiche profonde e nobili, ma mentre film "analoghi" di bergman mi entrano molto di più, la "lentezza" di questo autore mi risulta un po' eccessiva e pesante. Credo sia solo questione di un mio approccio, in quanto ne riconosco comunque la grandezza, ma questo è quello che sento

Vegetable man  @  13/03/2007 22:52:51
   10 / 10
E' vero: è un film per pochi. Più che altro perchè è molto riflessivo e molto lento. Ed al di là di fotografia e dialoghi c'è davvero poco; uno scenario quasi apocalittico, che non lascia appigli visivi allo spettatore. Mi piace pensare che il cinema possa essere anche questo: che possa sfiorar le vette della poesia e toccare le corde più profonde dell'animo umano. Stalker è un film che può entrarti dentro. Se non sei predisposto però, meglio lasciar perdere. Due si da ai film che si sono compresi e non sono piaciuti, non a Tarkovskij.

lukanoir  @  12/03/2007 20:38:53
   10 / 10
Mi sento assolutamente in dovere di assegnare un 10 pieno al film, visto che qualcuno è riuscito a dare un 2 al film. Per carità ho rispetto per tutte le opinioni, anche di chi non sa vedere nel cinema il lato artistico, riflessivo, la ricercatezza dell'immagini. Un film capolavoro, forse il più indicato a chi si vuole avvicinare al cinema del grande regista russo. Un film non facile, ma in grado di smovere coscienze, di creare domande, dubbi, anche risposte e soprattutto riflessioni. Agli antipodi del cinema hollywoodiano, per nulla commerciale. Giustamente riconosciuto dai cinefili per il suo immenso valore.

aiemmdv  @  09/03/2007 18:21:07
   8½ / 10
Staordinario viaggio all'interno delle ambiguità dell'animo umano.
Un film profondo come pochi dà spazio ad innumerevoli riflessioni di carattere religioso e non solo.
Non riesco a considerarlo un totale capolavoro perchè a mio parere un po troppo lento in alcuni tratti.
ASSOLUTAMENTE DA VEDERE

Ch.Chaplin  @  19/02/2007 23:06:55
   10 / 10
completamente d'accordo con speciale e recensione e buona parte dei commenti qua sotto. un film ke ogni volta ke lo si guarda può far scoprire qualcosa di nuovo, sia sul film stesso, sia sull'esistenza umana. ero indeciso se dare 9 e mezzo xkè la prima parte è un po' incomprensibile e piuttosto noiosa, ma appena ci si abitua al ritmo è un piacere godere delle immagini e dei dialoghi ke tinteggiano la pellicola.le interpretazioni sono utili ma allo stesso tempo anke inutili, xkè secondo me ognuno di noi sarebbe in grado di trovare significati diversi, non solo alla "zona", alla camera dei desideri o alla scena finale, ma all'intera pellicola, allo stesso concetto del dover/poter "credere"..eccezionale.. una vera opera d'arte
ps: una sola cosa, x favore non paragonatelo a 2001, quello è un granello di sabbia a confronto di stalker (opinione personale)

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Ultima risposta 19/09/2008 17.31.44
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joseph mediaset  @  14/02/2007 14:52:32
   10 / 10
"Compito delle Scienze non è aprire una porta all'infinito sapere,
ma porre una barriera all'infinita ignoranza." (cit.)

APone  @  15/01/2007 02:15:45
   2 / 10
Ho scoperto questo film sulla top 25.
Ho letto commenti estasiati.
Più ci penso + mi pare di aver buttato 2 ore e 34 minuti.

Non è un film. E' un esercizio di fotografia.

E' un monologo dietro l'altro, talmente lento da farti implorare per una fine.
Sicuramente strò dicendo un eresia ma....
Forse il regista è un genio, forse in russia piacevano così i film, forse negli anni 80 i film piacevano così.
Avrei preferito che la sceneggiatura fosse rimasta sulla carta, IN UN LIBRO!
la parte + emozionante del film è la ragazzina con la telecinesi. ULTIMI 2 minuti di film.
Forse è tra i peggiori 5 film che abbia mai visto. Sicuramente uno di quelli che pagherei per NON rivedere.

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23 risposte al commento
Ultima risposta 14/12/2011 04.06.01
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Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  13/01/2007 11:46:32
   9 / 10
Gran parte del significato del film è racchiuso nei bellissimi dialoghi-monologhi, nei primi piani, nelle immagini che fanno lambiccare la mente.
La suspence è tenuta viva soltanto dalla desolazione del paesaggio, dalle ombre, dai rumori.
La ricerca dei desideri nascosti nel proprio subconscio, la paura dell'ignoto, la ricerca della verità.
Stalker fa parte di quella categoria di film che difficilmente andranno nel dimenticatoio della memoria di chi ha la fortuna di vederlo.
Una perla di saggezza che merita la visione di tutti.

Zanibo  @  26/12/2006 21:52:30
   10 / 10
E' un film da contemplare sia per la bellezza delle immagini e il fascino dei dialoghi, sia per il ritmo talmente lento da risultare a tratti immobile, ma che gli conferisce un'atmosfera unica che ti rimane dentro anche giorni e giorni dopo che lo hai visto.

Data la particolarità o colpisce e fa gridare all'opera d'arte meravigliosa, o fa schifo e non lo si guarda nemmeno fino alla fine chiedendosi (e a ragione) perché piaccia tanto agli altri...

felletti  @  09/11/2006 21:50:19
   10 / 10
Fantastico... Questo è l'aggettivo adattatto per definire questo capolavoro cinematografico. Uno dei pochi film che costringe lo spettatore a pensare e meditare su tutto cio che ci circonda. Introspettivo, psicologico e filosofico.

uplifting  @  02/11/2006 18:17:47
   4 / 10
Ho visto questo film spinto dai grandi apprezzamenti che ho incontrato nel leggere i vari commenti, visto che grazie a questo forum ho potuto conoscere alcuni capolavori che altrimenti non avrei mai visto. Purtroppo in questo caso sono dispiaciuto ma mi tocca andare contro la stragrande maggioranza dei votanti: l'idea è bella, l'impatto visivo è forte, ma il film è davvero di una lentezza che non sono in grado di reggere; soprattutto certi dialoghi che sono dei veri e propri monologhi filosofici per i quali è necessaria una predisposizione che mi chiedo in quanti abbiano. Molti han detto che il film non è per tutti, ed è verissimo (non è neanche per me, evidentemente), quindi spero di non essere aggredito per avere una opinione diversa dalla maggioranza, rimanendo questo un giudizio personale. Penso però che quando un film è realizzato in maniera tale da essere apprezzato solo da un pubblico "specifico" (al di là della distinzione tra i vari generi, non è questo ciò che intendo) allora già in partenza perde di quella universalità che lo può collocare tra i capisaldi del cinema. Quest'ultima considerazione vale per qualsiasi film, non per Stalker in particolare. Pieno rispetto per chi la pensa diversamente da me.

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Ultima risposta 24/10/2009 11.23.15
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Mpo1  @  10/10/2006 23:53:23
   8 / 10
Come altre opere di Tarkovskij, “Stalker” è un film molto più riuscito come esperienza visiva che come opera di contenuti, molto più affascinante dal punto di vista formale che per i suoi presunti significati, molto più interessante quando ritorna alla mente che durante l’effettiva visione.
Il punto di forza del film è sicuramente quello visivo. Girato in un suggestivo bianco e nero virato seppia (nella parte iniziale e in quella finale) e con rigogliosi colori (nella Zona), il film riesce a creare immagini meravigliose e una grande atmosfera, parzialmente rovinata dall’ingombrante misticismo di Tarkovskij e dai dialoghi fumosi dei protagonisti.
Ma il film può diventare interessante se ci si allontana dalla fin troppo scontata e pesante allegoria pseudo-religiosa di Tarkovskij, e se ognuno trova un personale significato da dare al film.
Trovo francamente insopportabile il personaggio dello stalker, chiuso nella sua ottusa volontà di “credere” ad ogni costo. Preferisco sicuramente il punto di vista dello scrittore e dello scienziato.

slint  @  27/09/2006 00:27:15
   6 / 10
forse come è stato scritto la visione di questo " capolavoro " rikede veramente una preparazione intellettuale adeguata,xkè io nn sono un ragazzino,ho addirittura i capelli bianki ;-) anke se ho solo 30 anni.

e qualke film credo di averlo visto,e non impazzisco sicuramente x matrix o superman,ma questo film,l'ho trovato hai limiti della sopportazione.
apparte qualke dialogo interessante e si,profondo,qualke ricercata immagine... veramente non capisco xkè questo film sia quassu' in cima,ma il mondo è bello xkè è vario...

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Ultima risposta 08/10/2006 23.00.29
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cieloduro  @  28/08/2006 20:46:49
   10 / 10
Appena visto, sono rimasto sconvolto ed affascinato da questo film. Ermetico, mistico, dalla fotografia che ti lascia a bocca aperta. La durata certo si sente ma non incide sul giudizio finale dell'opera. Un capolavoro ricco di significati e dalle immagini incredibili.

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Ultima risposta 22/08/2012 23.29.28
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  21/08/2006 09:32:37
   7 / 10
tecnicamente perfetto...fotografia, regia, scenografia ecc ecc ma sin dall'inizio il film ha una pesantezza tale da disinvogliare l'ignaro spettatore al proseguimento...magari tra qualche anno in piena crisi mistica riuscirei ad apprezzare maggiormente...

doppiak  @  20/08/2006 11:01:06
   9 / 10
forse perchè è un film strano fuori dal comune... si x questo che do nove

pietroilgrande  @  10/08/2006 11:49:14
   10 / 10
Geniale. Come scritto per altri film, la lunghezza non incide sulla qualita' di un film.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.06.23
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Titto  @  08/08/2006 03:33:56
   10 / 10
Assoluto capolavoro di tutti i tempi. Forse il film piu bello e sconvolgente che abbia mai visto.
E' ovvio che per vedere un film del genere bisogna essere preparati sia culturalmente che intellettualmente. Questo non è un film per tutti quindi i ragazzini non si facciano influenzare dai voti alti per poi rimanere delusi. Non guardatelo!!!
Ci sono tanti film alla vostra portata ma non questo. E' incredibile che esista gente talmente presuntuosa da appioppare voti bassi a questa opera d'arte e screditare un genio, sia come regista che come uomo, come Tarkovskij.

Il cinema non è fatto solo di inseguimenti e effetti speciali, ci sono dei film, come questo, in cui è obbligatorio saper ragionare ed essere maturi.

Ma siamo realisti, stiamo chiedendo l'impossibile

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Ultima risposta 06/10/2006 00.11.34
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Sampey  @  07/08/2006 01:55:01
   8 / 10
Non mi meraviglio che un film come Stalker riceva dei voti bassissimi quali 3 o 2.
Certi film non sono per tutti, bisogna avere una certa predisposizione, spirito d''osservazione e interesse cinematografico per apprezzarli.

Ps: A chi ha fatto schifo:
Non preoccuparti, a me fa schifo Picasso, ma non capisco niente di pittura.

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Ultima risposta 10/08/2006 15.19.56
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dv77  @  05/08/2006 20:41:51
   3 / 10
Come il 99,9% delle persone che hanno visto questo film, mi sono lasciato incuriosire da un giudizio generale molto alto.
Convinto inizialmente di essermi perso una delle pietre miliari del cinema, mi sono reso conto, dopo una ventina di minuti, di quanto fosse noiosa questa pellicola: un'autentica fustigazione.
Daccordo, il messaggio trasmesso è di una profondità immensa, ma ci sono parecchi punti davvero incomprensibili e poi i dialoghi, sono a dir poco soporiferi, tanto che arrivare alla fine... è un'impresa!!!
Non lasciatevi condizionare dal voto medio.
Film per pochi.

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Ultima risposta 05/09/2009 01.28.36
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Diames  @  03/08/2006 12:31:39
   9½ / 10
Un film che sfiora la perfezione (molto profondo e fotografato magnificamente), ma che è indubbiamente un po' prolisso (e verboso). Un film che va visto, almeno una volta, a tutti i costi; certo, non è detto che poi vi venga la voglia di rivederlo. Rimane comunque un capolavoro. La vostra concentrazione, messa forse a dura prova qua e là (quasi fossimo nella zona pure noi), verrà indubbiamente ripagata.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.06.55
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rovers  @  31/07/2006 12:07:02
   10 / 10
Non posso che accodarmi ai commenti precedenti. Uno dei migliori film mai realizzato, profondissimo, con una fotografia impareggiabile. Davvero alla fine ti lascia qualcosa dentro. Chi di noi avrebbe avuto il coraggio di entrare nella camera segreta? Notare che anche che non ci sono effetti speciali, ma non è per nulla un difetto nonostante si tratti di un film di fantascienza. Unico difetto, che non inficia sul voto e nel giudicare Stalker un capolavoro: forse un venti minuti in meno e sarebbe stato non perfetto ma perfettissimo.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.07.31
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Invia una mail all'autore del commento montecristo  @  23/07/2006 11:30:32
   10 / 10
Film ipnotico, magico e suggestivo. Un emozione intensa

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Ultima risposta 30/08/2006 19.07.42
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR matteo200486  @  22/07/2006 12:33:53
   10 / 10
...10 è poco... Il film più profondo che abbia mai visto... Ci sono così tanti spunti di riflessione da riempirci un libro... Veramente incredibile.... Forza Tarkovskij

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Ultima risposta 04/09/2006 10.51.08
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Tino Tinone  @  20/07/2006 01:01:11
   10 / 10
Un film che si eleva rispetto agli altri, e che puo' essere amato e capito solo da chi vuole pensare.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.08.01
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viagem  @  10/07/2006 09:56:46
   8½ / 10
Epico film sul desiderio di felicità delle persone e più in generale sulla facoltà di saper "credere", di avere una fede.
Come ho letto da qualche parte quest'opera richiede uno spettatore con ruolo "attivo": non vi è da afferrare un concetto, ma da scrutare il proprio animo; le riflessioni scaturiscono durante il film dalle sollecitazioni dei punti di vista dei 3 personaggi principali: lo Scrittore (la figura dell'intellettuale), lo Scienzato (il punto di vista razionale) e lo Stalker (colui che agisce comandato dal cuore).
Allora ben venga la lunghezza, perchè il viaggio verso la Zona è anche il viaggio dello spettatore dentro i propri desideri e la propria disperazione. Tarkoski lancia il nastro col dado e ognuno di noi trova un percorso diverso dentro sè che lo porta a comprendere cosa desidera e che speranze nutre per sè ed il mondo.
Alla luce di tutto ciò mi ha un po' disturbato l'eccessiva lunghezza di alcuni monologhi, soprattutto quello dello Scrittore, utilizzati dal registra per illustrare più chiaramente i differenti punti di vista. La forza delle immagini e la chiarezza dell'allegoria di questo film, espressa principalmente negli efficacissimi dialoghi che avvengono di fronte alla Stanza, è tale che non c'era bisogno di eccedere con queste presentazioni statiche. Lo spettatore non aveva bisogno d'altro che di ulteriore silenzio e nuovi lanci di dadi.
Ho visto il film in lingua originale che è sicuramente da preferire alla versione italiana principalmente per la voce dello Stalker, davvero accorata nell'originale russo.

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Ultima risposta 10/07/2006 19.51.08
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preston  @  27/06/2006 19:33:34
   10 / 10
Come ha scritto controsenso, un capolavoro, ma non alla portata di tutti. A chi non è piaciuto, e magari gli ha dato un voto negativo, il miglior suggerimento sarebbe di non votarlo. Farebbe una migliore figura.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.08.28
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controsenso  @  26/06/2006 09:06:13
   10 / 10
Opera di Tarkovskij davvero sublime e matura. I temi anticipati in Solaris qui trovano spazio e profondità.
Il conflitto interiore e la ricerca della felicità, la speranza e la disillusione verso l'umanità, l'aridità e la mortificazione della spiritualità e della vita, la ricerca disperata della fede, sino all'autoflagellazione... questi ed altri temi traspaiono in questa opera, ossessionata dalle piccole e grandi simbologie racchiuse in una fotografia creativa, allucinata e davvero superba. Davvero difficile raccogliere e ridire compiutamente l'infinita quantità di messaggi che travolgono lo spettatore e che maturano e si moltiplicano ad ogni visione.

Certamente un capolavoro ma non alla portata di tutti.

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Ultima risposta 30/08/2006 19.08.39
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lukemccaine  @  24/06/2006 18:11:45
   10 / 10
Capolavoro, semplicemente un capolavoro. L' effettiva lunghezza e il budget stringato con il quale è stato realizzato scompaiono davanti all' importanza delle tematiche trattate e al modo in cui vengono esposte. Da non credente, posso dirvi che questo è uno straordinario film sulla fede ( degno di fare il paio solo con blade runner ) o meglio un film sulla necessità della fede che alberga nell' anima umana. La zona è il simbolo di ciò che per definizione non può essere capito, ma solo creduto. Lo scrittore e lo scienziato non capiscono, hanno paura di ciò che alberga nelle loro stesse anime e quindi non possono essere liberi. Rimangono in bianco e nero, rimangono senza futuro. lo stalker viene invece premiato per la sua fede con la nascita della figlia, considerata dapprima una maledizione perchè mutante come tutti i figli degli stalker ma in realtà una possibilità unica speranza ( non a caso le scene con lei presente sono a colori come nella zona) per un' umanità prossima al collasso, se non propriamente evoluzionistico quantomeno spirituale. ripeto, capolavoro

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Ultima risposta 14/06/2007 00.05.18
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ITA - AUS 0-2  @  24/06/2006 16:29:11
   7 / 10
carino, vale la pena vederlo, anche se un po' prolisso

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Ultima risposta 10/07/2006 19.30.46
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tavullia86  @  22/06/2006 20:06:24
   6 / 10
è molto difficile dare un voto a questo film.....l'idea è originale e molto buona...la fotografia e l'ambientazione davvero molto belli e molto curati....ma non si può non considerare l'estrema lentezza del film(penso sia l'unico film della storia del cinema che possa essere visto a velocità doppia per più della metà della durata)...e a tratti è davvero incomprensibile....il finale poi è un pò deludente a mio parere.....6 politico

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Ultima risposta 11/09/2006 23.37.05
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Kobe  @  14/06/2006 11:58:15
   8 / 10
Sicuramente è un film dia ltissimo livello. Ciò detto ha delle pause troooopppoooo lunghe e cade spesso nel torrone pazzesco...Cmq se si è appassionati di cinema va assolutamente visto!!

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Ultima risposta 22/06/2006 01.33.24
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Gruppo REDAZIONE amterme63  @  11/06/2006 23:08:02
   10 / 10
Stalker è una grande opera di arte moderna e come tutta l’arte moderna va vista in maniera diversa rispetto all’arte tradizionale. Le opere d’arte tradizionali sono concepite dagli autori come il contenitore del loro pensiero ed hanno già un loro messaggio definito, espresso con i nostri comuni mezzi di conoscenza. Nell’arte moderna l’autore vuole che il contenitore che ha preparato venga riempito con il nostro significato, con ciò che viene generato in noi con i mezzi artificiali dell’arte (metafore, allusioni, impressioni, sensazioni) che fungono da stimoli. Invece di domandarsi “cosa significa questo film?” ci si domanda “che impressioni ho avuto? che emozioni mi ha dato? che pensieri mi sono sorti in testa?”. L’artista ci vuole stimolare a diventare parte attiva della sua opera. L’importante quindi non è capire il significato del film, ma capire e sentire noi stessi, anche nella più piccola e modesta delle emozioni. Se poi non dice niente, annoia o fa dormire, niente di male; non è necessario che piaccia e ci si può rivolgere a tanti altri bei film ‘tradizionali’.
Se uno ce la fa, vale però la pena. Per me è un capolavoro perché è così pieno di spunti di pensiero profondissimo su cui riflettere ed è adatto a chi crede in una religione, ma anche a chi non crede.
L’interpretazione non può essere che soggettiva. La mia (un po’ lunghetta) l’ho messa nello spoiler.

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biobio  @  28/05/2006 22:27:01
   10 / 10
Ragazzi... questo film mi ha distrutto. E' come una bella donna. Me ne sono innamorato dopo pochi minuti. Primo film di Tarkovsky che ho visto e al momento il più bello. Premetto che amo la filosofia e la via del pensiero. Amo anche Dostoevskij... Per chi ha voglia di sentirsi grande e sentire un fluire di amore e di vera carità cristiana, Stalker vi porterà alla scoperta di voi stessi, con semplicità disarmante. Questo film non è per niente difficile da comprendere. Il film è falsamente ermetico ma se voi vi mettete nelle condizioni di poterlo vedere con cuore aperto e pronti a farvi inondare dall'amore puro dei bambini, vedrete che Tarkovsky parla in modo assolutamente chiaro e comprensibile. Lo stalker è il bambino. Lui crede. Lui sente la speranza che gli uomini (e gli adulti) hanno perso.
Non faccio alcuna critica alla pura tecnica filmica (che è totalmente meravigliosa, in ogni suo aspetto), bensì voglio puntare al messaggio del film, messaggio che parla all'uomo, nel suo vero intimo. Tarkovsky espone un nuovo codice di pensiero, un nuovo vangelo (: forse ho detto una cosa troppo grossa...).
Questa opera mi ha così impressionato e fulminato che ho dovuto fare un lavoretto via pc, estraendo l'audio in italiano dal dvd, e creando 41 "canzoni" della durata totale di 1 ora e 45 in cui ho condensato i dialoghi e musiche del film. Poi l'ho compresse in mp3 e..... ora io ascolto stalker in auto con la mia autoradio mp3. Vi rendete conto?!?!? Io praticamente mentre guido, io viaggio, viaggio non sulla strada, ma viaggio lì, dentro L'OPERA e mentalmente rivedo tutto il film, tutte le inquadrature, le atmosfere, i dilemmi, "gli abissi psicologici", le forze deboli e forti, la flessibilità dei giovani alberi!!!!! (potete trovare il lavoretto su emule: "stalker mp3" ).

Tarkovsky e Dostoevsky sono diventati per me dei nuovi padri, dei nuovi amici che mi hanno insegnato a non avere paura degli uomini ma anzi credere ed avere speranza, proprio perchè noi uomini siamo fondalmentalmente uguali, pieni di debolezze e paure. Questa intima uguaglianza ci dovrebbe rasserenare e darci nuova forza per creare un mondo migliore.
Adesso basta. Qui si parla di STALKER!
Se avete bisogno di un sussurro d'amore per la vostra anima, guardatelo, magari di domenica mattina, belli freschi e riposati, ma guardatelo. Vi farà sentire bene.
A presto
Fabio

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Ultima risposta 01/07/2006 23.31.17
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lucakaos  @  24/05/2006 14:36:39
   10 / 10
E' estremamente ermetico e difficile, mi piacerebbe che qualcuno me lo spiegasse, perchè molti simboli e significati per me rimangono inspiegabili.
Tipo: il lupo (che c'entra?), ikl finale (perchè la bimba muove gli oggetti?), il perchè suona il telefono, oppure lo scienziato vuol far saltare la stanza. Ad ogni modo un'opera d'arte.

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Ultima risposta 30/05/2006 14.02.23
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crisantemo  @  24/05/2006 14:23:15
   10 / 10
Eccezzionalmente fotografato, eccezzionalmente diretto, eccezzionalmente interpretato. Uno dei migliori film della storia del cinema, ci fa riflettere sui nostri desideri (o paure? ossessioni?) nascosti.

quaker  @  19/05/2006 21:59:36
   10 / 10
Perchè questo film è un capolavoro assoluto (e perchè merita, comunque, il massimo dei voti).
Soprattutto perchè fa discutere e anche litigare. Le opere mediocri suscitano tiepidi giudizi, ed anche quando le valutazioni divergono, nessuno si accapiglia; basta invece vedere quanti commenti ci sono sui voti (specie quelli bassi) dati a Stalker, per rendersi conto che siamo di fronte ad un lavoro fuori del comune. Appunto ad un capo lavoro.
Inoltre, mentre tanti film, che, appena usciti, hanno fatto discutere, per essere poi dimenticati dopo pochi anni (o qualche mese) questo (che non mi risulta passi spesso in Tv, e di cui non credo sia facile procurarsi una copia) a quasi trenta anni dalla sua prima programmazione, viene visto e commentato da tanti e continua a suscitare contrasti (veri: non i soliti flames internettiani), amore assoluto, critiche aspre, specie per la durata e la lentezza, ma non lascia indifferenti.
Personalmente ritengo un falso problema quello della lentezza di un film, mentre credo che, come per tutte le opere d'arte, non sia l'altezza del tema affrontato ad imporle come capolavori.
Certo è che la non immediata percpibilità del messaggio rende un'opera comunque adatta a pochi, e che l'indugiare della macchina da presa su inquadrature fisse non sempre equivale a profondità della scelta registica.
E Stalker è, in più di una occasione, confuso narrativamente e falsamente profondo.
Il che esclude che sia un film (secondo il collegamento voto/giudizio del pannello di filmscoop) eccellente (e dunque da 9) o anche solo magnifico (e dunque da 8) ma non che sia un capolavoro e dunque che meriti il massimo.
Non è un film da consigliare, anzi è decisamente da scondigliare allo spettatore medio.
Vero infine ciò che ho letto nei commenti, e cioè che è un film da vedere diverse volte; io l'ho visto un sola volta e mi rendo conto della provvisorietà del mio giudizio. Una sola visione è del tutto insufficiente, i dialoghi sono, in particolare, estremamente complessi, il rapporto fra essi e le immagini non immediatamente comprensibile. Perciò occorre armarsi di pazienza e rivederlo più volte: senza porsi appunto il falso problema della lentezze della durata; e comunque due ore e mezzo non sono che una goccia nel mare della vita di un uomo, ed anche il più vasto oceano è una goccia nell'universo.

3 risposte al commento
Ultima risposta 13/06/2006 19.22.07
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karaberto  @  18/05/2006 16:21:27
   9½ / 10
mamma mia quant'ha fatto scrivere questo film, e quanti animi ha aizzato!

e visto quanto già è stato scritto mi limito a giustificare il mio voto per:
- lo sviluppo della storia, già di per sé profonda, che lascia molto da scoprire o indovinare
- i contenuti espressi efficacemente in ogni modo (immagini, linguaggio, suoni, simbolismo...)
- la fotografia eccellente
- la semplicità apparente della realizzazione
- la sensazione non di vuoto anche quando proprio non succede niente
e quel senso di rimanere "stalkerizzati" anche quando il film è finito da un pezzo rivela che il film ha trasmesso qualcosa

2 risposte al commento
Ultima risposta 18/05/2006 18.10.04
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nives_b  @  01/05/2006 22:54:43
   10 / 10
Come tutte le opere d'arte che si rispettano, film accessibile a pochi, a menti elevate che sanno cogliere l'ermetismo dietro il capolavoro.

19 risposte al commento
Ultima risposta 24/05/2006 15.21.19
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il.regista  @  01/05/2006 22:47:37
   10 / 10
Film per intellettuali, per amanti dell'arte, della poesia, del film muto, dello studio, del cinema. Imperdibile.

pardossi  @  20/04/2006 11:12:36
   5 / 10
Rispetto e ammiro la capacità altrui di trovare questo film un capolavoro, ma per quanto mi riguarda visto che di film ne ho visti a milioni di ogni genere credo proprio che esista una sorta d'influenza nel dare il voto, che si scosta dal reale valore oggettivo della pellicola.

Il film non è male come idea e le tematiche affrontate sono tuttaltro che leggere, il messaggio che passa è molto profondo e sicuramente fa riflettere e ti lascia la consapevolezza della visione anche attuale che il regista vuole trasmettere.

Ora veniamo al film nella sua forma fisica; La prima parola viene pronunciata dopo 10 min, i primi colori dopo circa 35min(la speranza), le lunghe inquadrature e la lentezza della camera ti mettono a dura prova (stile tanto amato dai registi russi), la miseria si palpa ad ogni inquadratura quasi a volerti far sentire sporco e pieno di insignificanti valori, infine è veramente troppo lungo e snervante anche per chi ha visto la corazzata potemkin.

9 risposte al commento
Ultima risposta 17/05/2006 13.42.47
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Invia una mail all'autore del commento Proto Sul Pero  @  08/04/2006 20:25:04
   10 / 10
Sensazioni.
Solo nella mia stanza buia, cerco un mondo che sappia d'altro e mi appoggio sconsolato su quel lavoro di Andrei Tarkovskij.
Subito mi perdo nella suadente placidità del non-spazio, dimensione esterna, nel vuoto denso, lasciando a terra ogni possibile legame logico per innalzarmi nell'estasi propria di quella splendida fotografia color seppia.
Mi muovo leggero, qui e altrove nello stesso istante, per irradiarmi ovunque e ovunque annullarmi.
Viaggio senza meta nella Zona, non-luogo dove volteggiare senza fiato, lasciando i neuroni liberi di vagare e riempirsi di elegante estasi, sintetica sensazione di libertà.
Ed ecco, luminose le traiettorie di quella stanza mi proiettano su distanze sconosciute, in un universo sempre più rarefatto.
Pulsazioni e freddi gemiti, voci fuori campo.
Sospeso mi osservo mentre lento mi scompongo e divento io stesso impalpabile, pura energia, non-umana condizione, ma qualcosa oltre, qualcosa di inafferrabile e remoto.
Mi propago e capto, ondeggio in un cielo spaziale colmo di vibrazioni spezzate.
Stato di trance.
Delirio tarkovskiano.

9 risposte al commento
Ultima risposta 27/04/2006 20.03.47
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sci-fic  @  20/03/2006 20:03:43
   9 / 10
Come dice anche il mio nick, è il mio genere preferito e stalker ne è un monumento, gli preferisco solo 2001 e blade runner, forse perché questo è un po' più ostico. Rimane comunque un capolavoro, il migliore di tarkovskij.

Tristimonia  @  15/03/2006 09:57:41
   10 / 10
Incuriosito dal romanzo dei fratelli Strugackj, ho cercato questo film.
La prima versione che ho avuto tra le mani era in lingua originale, con i sottotitoli in inglese.... esperienza indimenticabile!
Dopo averlo veduto l'ho cercato in lingua italiana, come un forsennato.
Si può definirlo di genere fantascientifico perché tratto da un romanzo di fantascienza, ma lì c'è ben altro.
Non sono un critico cinematografico. Anzi mi posso definire una persona con poca cultura. Ma posso dire che sono "uscito" da questo film cambiato.

nuvolari  @  11/03/2006 19:14:21
   10 / 10
Tarkovskij, il genio. Stelker è un film difficilissimo, ma girato in maniera semplice, senza effetti speciali, questo è il suo punto di vera forza. Film da non perdere se amate il cinema.

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