american beauty (1999)

Rivisto a distanza di anni la mia opinione è cambiata.Sarà anche un film ruffinao, stereotipato, costruito a tavolino, pieno zeppo di clichès e quant'altro ma resta un ottimo prodotto. La sua intrinseca forza è data dal riuscire a spiazzarti, a prenderti in giro per tutta la sua durata. Nella seconda parte (a mio avviso la più risucita) ti senti come inerme, trasportato dalla corrente di eventi e di colpi di scena a ripetizione che si suseguono.
Eccezionale la prova di Spacey, volutamente sopra le righe e pompato all'inverosimile, un attore molto spesso sottovalutato ma capace di interpretazioni mirabolanti come questa. Ottimi anche gli altri attori a cominciare dalla bravissima Bening, sempre lucida, glaciale e impenetrabile.
Finale da brividi.

eramente un gran film, l'ho rivisto oggi dopo tanti anni e devo dire che l'ho apprezzato moltissimo...uno splendido spaccato della società americana, da vedere assolutamente.

Un fulmine a ciel sereno...lo vidi per sbaglio in un soleggiato pomeriggio d'estate e ne rimasi affascinato.
K. Spacey è da oscar, la regia è meravigliosa, la fotografia è stupefacente, la musica è celestiale e la sceneggiatura non fa un grinza.
Un capolavoro del cinema americano.

gran bel film per tema, sceneggiatura e interpretazione. Come puoi essere dopo i 40: "la vita è passata è io non me ne sono neanche accorto". Dio... sei ancora giovane ma senti l' inutilità di certi ruoli e allora cosa rimane se non l' amore e le cose semplici? un sacchetto di carta che vola nel vento o l' aiuto che puoi dare a tua figlia. Il film è un bel percorso. La scena più toccante lei, disperata, che "annusa" i vestiti dell' armadio.

Il migliore di Mendes insieme a R.Road, grande Spacey e mezzo punto in più per la Suvari!

Non lo reputo questo grande film. L'ho trovato noioso per buona parte del tempo. Ho apprezzato giusto la fine e il momeno in cui Kevin Spacey si riprende la vita. Per il resto ritengo sia un film normalissimo. De gustibus

Uno dei film più belli che abbia mai visto.

Veramente un film che non lascia indifferenti dove tematiche spesso accostate alla dimensione adolescenziale vengono inscenate con grande maestria e attraverso una sceneggiatura di grande livello.Divertenti alcuni dialoghi e molto ben caratterizzati i personaggi.

Crudo ritratto di una famiglia americana, girato e interpretato benissimo. Meritano un'attenzione particolare i dialoghi e i monologhi

Quasi un 10, secondo me non raggiunto solo perchè,

SPOILER

"Potrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo."
un film che fa riflettere, una storia straordinaria... un capolavoro!!

Assolutamente sopravvalutato. Si lascia guardare, nonostante la lentezza riesce a non annoiare, ma il messaggio che vuole trasmettere (se ce n'è uno) è trasmesso molto male.

Vale la pena vederlo, decisamente, è un film molto attuale, un film che tratta di problematiche molto reali, le tratta molto bene; è un intrecciarsi di diverse storie problematiche

SPOILER che però si leggono molto bene.

Una ottima commedia, affrontata da un punto di vista piu particolare delle solite americanate, molto poco politically correct, ma coerente e mai esagerato nel messaggio, ottima l'interpretazione di Spacey.

La distruzione del sogno americano.
Buon film, buona regia, buone interpretazioni.

Film magnifico con un ottimo Spacey e una bravissima Annette Bening. Assolutamente da non perdere questo affresco di famiglia borghese americana degli anni'90.

Bel film, ritratto grottesco e sincero della società americana, denuncia il modello borghese statunitense ma nello stesso tempo ne esalta la "bellezza", nella scena finale. Divertente e da rifletterci sopra.

Capolavoro!

Certo, una mattina dei cretini si svegliano e danno così dal nulla 5 oscar a questo film, ehm scusate ma vedo i voti qua sotto senza una motivazione...


Cosa funziona in questo film? Tutto, anche quella retorica buonista della bellezza, dei rimpianti e della vita che va rivissuta, della maschera quotidiana della famiglia, perchè se l'intento era quello di arrivare allo spettatore grazie a queste tematiche il film è efficacissimo.
E' bello il modo con cui ciò viene fatto, Kevin Spacey nella sua migliore interpretazione (anche se in K-Pax personalmente mi aveva colpito di più)
è il classico uomo che arrivato a un punto si guarda intorno e si chiede in che direzione sta andando, lo stesso la moglie (anche lei bravissima)
Due persone normalissimeche cercano se stesse in mezzo a delle maschere , che si costruiscono e restano salde nella loro immobilità rassicurante (il vicino duro e nazista , il ragazzo di buona famiglia che spaccia ed ama la bellezza, una figlia che non si piace, l'amica sicura ma insicura di sè...)
Tutto questo funziona. Film da antologia.

A beh se poi dei geniacci scrivono senza argomentare che non merita la sufficienza, scusate eh

buoni gli intenti, ma non raggiunge la sufficienza.

Qualche buona idea,ma troppo poco per questa povera pellicola.

Bellissimo film davvero ottimo il significato,ottimo Spacey che si merita l'oscar per una parte che recita a pennello.
ottima la colonna sonora

Sei un’ingrata, ragazzina! Io alla tua età non avevo tutto quello che hai tu. Hai una casa tutta tua: io vivevo in una bifamiliare!

bellissimo film drammatico diretto da uno straordinario Sam Mendes e in cui risplende la maestria del grandissimo Kevin Spacey...una vicenda narrata attraverso dialoghi e sequenze splendide...splendida Mena Suvari

Film ben congeniato con ottimi colpi di scena...

Grandissimo film, che prende dal primo all'ultimo secondo!
Finale fantastico...grandissimi i personaggi!!!
Da vedere assolutamente!!!!

Finalmente un film di quelli che piacciono a me: con la trama semplice e personaggi ben delineati. Il resto è pura ricerca dell'estetica, e qui entrano in campo la messa in scena e la recitazione.

La regia è impeccabile, certe trovate sono molto intelligenti, la fotografia ottima.
L'interpretazione degli attori (su cui spicca il miglior Spacey di sempre) è molto buona e convincente, anche da parte di quelli più giovani.
La colonna sonora ci mette la sua parte: ben studiata e varia, ma d'effetto e ben registicamente studiata.

La sceneggiatura vince un oscar più che meritato: poche volte si è vista una storia semplice, ma curata nei dettagli, in cui i personaggi sono introdotti bene e si "presentano" al pubblico. Lungo tutta la storia essi saranno il perno centrale e daranno quella spinta per far diventare una commedia drammatica in un capolavoro del cinema.

A prima vista “American beauty” sembra volerci propinare la classica, quanto stancante, storia di una famiglia americana sull’orlo di una crisi di nervi. In effetti alcuni ingredienti ci sono ma dubito che i risvolti della storia possano definirsi propriamente tipici. Questo è probabilmente un film che risulta piacevole anche ad un pubblico giovane. Tuttavia il suo sviluppo, allo stesso tempo cinico e sarcastico, mi è apparso adatto prevalentemente allo spettatore più adulto. Troppi gli spunti maliziosi ed irriverenti da dover decifrare e contestualizzare. A cominciare dal titolo che, a mio avviso, oltre al significato letterale vuole trasmettere una valenza metaforica come quella delle rose coltivate dalla protagonista, forse il simbolo di un disarmante disinteresse nei confronti di ciò che è importante nella vita. La regia non è spettacolare ma funzionale alla storia e la verve, a volte leggermente macabra, è tenuta sempre alta per poi sfociare in una scena finale tanto esagerata quanto bella. Trovo l’Oscar a Spacey meritato, ma per il resto giuria di manica decisamente larga.

Sarà un film costruito a tavolino e tutto ciò che volete, ma è riuscito ad emozionarmi come poche altre pellicole. Tutto funziona in modo perfetto, dalla sceneggiatura alla caratterizzazione di ogni singolo personaggio, dagli attori alla regia che ha saputo regalare splendide immagini entrate ormai nell'immaginario collettivo. Per quanto mi riguarda si tratta di un capolavoro che non mi stanco mai di rivedere e ad ogni visione lo apprezzo sempre di più.

La recensione di questo film ha già detto tutto e non penso di poter trovare altre parole per poter dire quello che è stato scritto. Buon film che cerca di raccontarci la storia di una comune famiglia americana dall'apparente facciata felice ma che nasconde rancori e sofferenza a non finire, il tutto contorniato da una sceneggiatura molto semplice, ironica e in alcune parti lirica, che sembra molto avvicinarsi alla poesia. Regia molto buona, come la fotografia. Ma il vero fulcro del film è Spacey: un mattatore estroso e malinconico, che cerca di ritornare ad una giovinezza che ha perso per aver lasciato posto ad una crisi di mezza età, che cerca di cambiare per non essere più sottomesso ad una figlia che non lo rispetta ed una moglie che non lo ama. Essenzialmente i personaggi funzionano, ma sono tutti così stereotipati che sembrano non avere niente se non la maschera che portano (uomo di mezza età frustato, moglie sempre presa dal lavoro e senza rispetto per il marito, figlia ribelle e scontrasa, amica che pensa solo al sesso e a niente più, vicino rigido e intollerante, con la fissa di crescere un figlio, anche lui ribelle, nella tradizione americana) : sembrano quasi messi li a tavolino e oltre a poche cose che ci dicono non raccontano niente di più. Alan Ball ha cercato di far colpo su un pubblico che si lasciasse sensibilizzare facilmente da una sceneggiatura e una storia discreta, fatta di battute semplice cariche di ogni più tipo di retorica possibile, che alla fine prende ma non riesce a coinvolgere uno spettatore più attento. Il fatto positivo è il largo utilizzo dei temi trattati: se il film nasce come una critica ad una società americana egoista, che ha perso ogni interesse per le piccole cose e ama lo sfarzo e il piacere, che non riesce a trovare amore e se fantastica pensando che può ottenere tutto ciò che vuole, il film parla anche del rapporto padre-moglie-figlio, di omosessualità, di un amore proibito, del rigore e della disciplina, di una frustazione e depressione che sembra attaccare tutti indiscriminatamente... fino ad arrivare al finale quando si arriva forse all'unico momento di realtà della pellicola, dove il nostro caro Spacey si accorge che non è stato sempre così come stava vivendo, che era molto di più di una semplice tolleranza familiare e sfuriate casalinghe. Il tutto per arrivare alla conclusione che si realizza veramente ciò per cui si è destinati a vivere solo un secondo prima del nostro addio.

Film stupendo. Si mostra l'ipocrisia contrapposta alla reale, genuina natura dell'essere costretta a mascherarsi. Rappresentata anche la rassegnazione e l'impossibilità di scappare da un mondo csì. Ovviamente ottimo film da non perdere assolutamente. Ne abbiamo discusso e studiato anche all'uni!
Kevin da LODE!

mi trovo molto d'accordo con la recensione del film...film senza infamia senza lode, che vuole essere grande, ma è leggero. Una sequenza a volte piacevole, a volte insopportabile, di luoghi comuni. Sicuramente ottime e studiate al dettaglio le scene dei sogni, scene che fanno guadagnare molti punti alla pellicola e la rendono per questo una moderna opera d'arte, dal punto di vista artistico. Rimangono però le falle della trama, troppo scontata ed esasperata, così come alcuni personaggi stereotipati, sbiaditi e poveri di significato(mi riferisco alla famiglia di vicini). Forse troppe tematiche rappresentate in modo superficiale: forse era meglio concentrarsi su alcune e svilupparle meglio. O forse è proprio la rappresentazione della superficialità americana il messaggio che vuole essere comunicato?
resta un film poco più che sufficiente, a mio avviso

A me questo film non è piaciuto.
Mi è sembrato un film pieno di luoghi comuni e stereotipi, pronti a raccontarci una realtà di vita Americana di dubbia esistenza.
Insomma è un’accozzaglia (ben fatta perché non metto in dubbio che il film sia ben girato) di persone standardizzate tutte insieme.
La coppia in crisi
La figlia ribelle che non ha un rapporto con i genitori
Il marito della coppia in crisi che sogna una ragazzina
Il militare represso
Il figlio-maniaco del militare represso innamorato della figlia ribelle
Non è assolutamente credibile.
Merita un sei tirato solo per la Bravura di Kevin, al quale è toccata la faticaccia di tirare avanti tutto il film.

Kevin Spacey in tutta la sua bravura ci apre la strada in un film d'impatto e d'attacco a noi stessi. Se il mondo è come noi lo facciamo, lo facciamo proprio male! Psicologico e ossessionato film di Mendes che gli è riuscito e non poco. Mi è piaciuto molto e lo rivedo ogni volta che lo passano in tv. Da vedere.

La famiglia è uno di quei valori imprescindibili su cui da sempre poggia la società americana.Inevitabile quindi,che per sbeffeggiare questa, Sam Mendes racconti proprio le vicissitudini di un nucleo famigliare della middle class statunitense,la cui felicità è solo tutta ingannevole apparenza,soverchiata da isterismi e nevrosi derivanti da un devastante vuoto pneumatico e dall’incapacità di comunicare.Il finto perbenismo ed il voler apparire perfetti a tutti i costi denotano l’ipocrisia dilagante,schermi dietro i quali nascondere la propria vera natura,umana e quindi imperfetta,ma assoggettata al conformismo della società circostante in cui i “diversi” vengono trattati alla stregua di appestati.
“American Beauty” è un film intenso,girato molto bene,in grado di alternare momenti tragici con altri decisamente più leggeri,mostrando grande forza nel proporre personaggi a volte talmente imperfetti da risultare assolutamente reali,veritieri,capaci di scatenare terrore per la paura di ritrovarcisi o di scovare delle similitudini con i nostri conoscenti o con i vicini di casa.
L’autore tocca argomenti già affrontati da altri registi in passato,inciampa in qualche contraddizione,ma la sua capacità di non banalizzare e soprattutto di proporsi attraverso un film fresco,pregno di personalità e di lodevoli intuizioni,eccellenti a tal proposito le scene oniriche, induce ad evitare di affrontare disamine troppo severe,e forse inutili.
Il folgorante debutto di Mendes è divenuto anche la sua maledizione,utilizzato spesso come termine di paragone con i suoi lavori successivi con i quali non è più riuscito a convincere come con questa pellicola (anche se a mio modesto avviso “Jarhead” è un gran film).
Gran debutto davvero,in cui l’American Beauty del film è come quella rosa della locandina,bellissima ed attraente in apparenza,ma piena di spine pronte a pungere e ferire chiunque le si avvicini troppo.

Penso che tutti dovrebbero vedere questo film, pieno di significati, fatto di coincidenze e stereotipi cosi' reali. Personaggi speculari tra loro, in una trama fin troppo semplice e fin troppo complessa nel dettaglio, magica storia di amori bruciati, e di fantasie dei protagonisti che in un modo o nell'altro hanno il loro modo di fuggire la triste realta' creatasi tra loro, tra la monotonia di tutti i giorni.
Ottimo.

''Ho sempre saputo che ti passa davanti agli occhi tutta la vita nell'istante prima di morire. Prima di tutto, quell'istante non è affatto un istante: si allunga, per sempre, come un oceano di tempo.''
Magistrale esordio cinematografico per il regista Sam Mendes e lo sceneggiatore Alan Ball.
''American Beauty'' è un ritratto grottesco della tipica famiglia americana, una commedia nera di grande stile, diretta magnificamente e interpretata meglio. Kevin Spacey regala una delle più grandi prestazione attoriali di tutti i tempi, brava anche Thora Birch che avrà modo di riconfermarsi con ''Ghost World''.
La sceneggiatura è molto lucida, i dialoghi sono a amari e cinici, con quel filo di ironia che non stanca mai. E' difficile commentare questo film, non mi stancherò mai di vederlo, credo sia una delle pellicole più belle degli anni '90, piana di eccessi e humor, imperdibile.
Oscar strameritati.
Capolavoro.
''Dovrei essere piuttosto incazzato per quello che mi è successo, ma è difficile restare arrabbiati quando c'è tanta bellezza nel mondo.''

American Beauty è uno di quei film che ancora oggi mi lasciano perplesso. Ha tutto quello che un gran film dovrebbe avere, ma sembra che tutto sia stato fatto a tavolino, in maniera non proprio spontanea. In alcuni casi sembra di assistere ad una puntata televisiva di un noto telefilm. Il risultato è comunque ottimo, il film è gradevole, il messaggio di fondo arriva, la sceneggiatura è frizzante, gli attori sono tutti in parte...eppure non riesco a considerarlo di più. La regia di Mendes non mi ha esaltato più di tanto.

La descrizione della società americana (e non solo) al giorno d'oggi ... soprattutto della famiglia e dei rapporti che intercorrono tra i componenti... freddi e silenziosi... Grande Spacey

Questo è cinema americano in tutto e per tutto.
Mendes riesce a fare quel genere cinematografico che per me è il più complesso in assoluto: il grottesco.

Il grottesco generalemente "cade nel grottesco" non in questo caso.
Il genere, l'enfatizzare, lo stare sempre sopra le righe crea due effetti forti

1) Il film crea immaginario cinematografico e si fa ricordare

2) Il messaggio viene recepito in modo indelebile.

L'american dream viene distrutto e se certe cose ci sembrano delle esagerazioni in realtà così non è.

Non esiste paese più conformista degli Stati Uniti d'America

lascia l'amaro in bocca, una souspance che non mi ha ancora abbandonato....era la prima volta che lo vedevo..

Una foto al negativo dell'american dream.
Il più bel film americano di fine millennio scorso.

Mi mette tristezza pensare a quanto American Beauty rispecchi la realtà..in alcuni casi ovviamente!
Da vedere più volte per cogliere tutte le sfumature

Forse sa un pò di finto, sicuramente costruito a tavolino (come anche lo era per esempio Voglia di tenerezza), ma questo è un bellissimo film. Spacey è grandioso e i suoi sogni su Mena Suvari sono stupendi e molto condivisibili. Bello il rapporto tra i 2 ragazzi

SPOILER. é un film intelligente.

Filmetto costruito a tavolino, con personaggi stereotipati, frasi studiate per colpire senza possibilità di scampo, buona la regia e qualche situazione..

Quando l'ho visto la prima volta,forse perchè guardato con poco interesse non mi prese,ma dopo la seconda visione mi sono dovuto ricredere...Kevin Spacey recita davvero bene.
Finale amaro.

uno dei migliori film americani in assoluto

Oscar meritati ad un soggetto originale molto convincente, che descrive in modo intelligente e ironico personalità diverse e problematiche.

una parola: straordinario

Questo è veramente un gran film con un grande kevin Spacey e un finale che ti stupisce. Assolutamente da vedere subito.

una grande rappresentazione della società americana,ironico e spiazzante,grandissimo Spacey

Il film racconta la storia di un uomo frustrato da una vita piatta e monotona, che sente calare il desiderio sessuale verso la moglie e che invece viene attratto dalla compagna di scuola della figlia adolescente. Un film estremizzato, socialmente forte ma ironico.
Da vedere.

veramente bello.
stereotipizzazioni ed eccessi rendono surreale l'atmosfera.
estremizzazione di uno spaccato di vita americano che diverte e mette i brividi contemporaneamente.
Bravissimo Kevin Spacey

la VERA società americana...all'apparenza tutta perfetta e sotto sotto piena zeppa di problemi...

bellissimo spaccato di vita americana, ironico, crudele, poetico, ben recitato

Nonostante alcuni dialoghi e situazioni a volte decisamente eccessivi e ai limiti del reale, non si può non elogiare questo film. Una consapevole gita a ritroso, un volo arguto e sotterraneo lungo le innumerevoli farse e verità della vita. Uno specchio a forma di telecamera che punta il suo occhio lucido su obiettivi "trascurabili". Non è solo una sfida alle apparenze della famiglia borghese americana, è prima di tutto una sottile indagine che sfiora e scava nelle contraddizioni, senza presunsione. E' un inno al coraggio, è un invito a ricercare cosa sia veramente il successo. Ma non per gli altri, per se stessi. Ovvio: non c'è un sistema univoco. Per ognuno c'è in cantiere una strada, basta riuscirne a cogliere l'autenticità. Niente è assoluto, tutto è relativo e... il finale non è nient'altro che un colpo che ti sfrega il cuore.

Film originale, strano e fortemente coinvolgente.
Mi ha indotto ad effettuare una riflessione di carattere psicologico sull' uomo.
Il contesto della tipica vita di una famiglia con padre, madre e ragazza adolescente è prettamente azzeccato, in quanto provoca l' intrecciarsi delle loro situazioni e ovviamente un maggiore coinvolgimento. Questo film è in un certo senso una lezione di vita, poichè l' uomo e in particolare il ragazzo adolescente, spesso, ritiene piu' onorevole non mostrare mai le proprie debolezze creandosi, dunque, una personalità falsa, la quale, come dimostra il film, è destinata col tempo ad attribuirgli lo stereotipo del perdente. La componente psicologica emerge nel fatto che probabilmente sono proprio coloro che non mostrano il loro lato "umano" i piu' deboli e hanno continuamente bisogno di farsi accettare dagli altri, iventandosi menzogne.

sisi, è proprio un bel film, anche se a volte eccede nella stereotipizzazione dei personaggi. Nonostante tutto tiene incollati dall'inizio alla fine, e fa riflettere sulla vita e sui rapporti umani.

L' ho rivisto dopo tanti anni e mi ha emozionato ancora, è fantastico dall' inizio alla fine.

Film stupendo, non a caso premio Oscar come miglior film nel '99.
L'essenza della vita come gratificazione personale e raggiungimento della felicità viene splendidamente raccontata, in American Beauty, attraverso la capacità di saper contrastare quelle artificiose regole di una civiltà sempre più votata all'apparenza e all'ipocrisia.
Viene quindi contrapposta la reale, genuina natura dell'essere con ciò con cui ella è quotidianamente, anche inconsciamente, costretta a mascherarsi.
E' una condizione pericolosa insita in tutti noi che, nella esasperazione, può portare a tragiche conseguenze, come

SPOILER
Ottimo film da non perdere assolutamente!

Ottimo film presuntuosetto, ottimo film furbetto, ottimo film calcolato a tavolino, ottimo film stereotipato, ma pur sempre ottimo film.


Il fatto che tutto torna ad incastrarsi nei minimi particolari è palesissimo, il fatto che i personaggi troppo caratterizzati si riveleranno essere tutto il contrario di ciò che ostentano è prevedibile (Hostel Part II insegna) e già altri grandi registi avevan trattato gli stessi temi (crisi famigliari, incomunicabilità, ecc.) ma Mendes ad ogni modo realizza un signor film, impeccabile sotto tutti i punti di vista: tocchi kitsch ed originali, scene entrate nell'immaginario collettivo, grande fotografia, dialoghi perfetti attori superbi.
5 oscar strameritati imho.
Film fondamentale, che ti trasmette emozioni indescrivibili.
Megli dell'8.6 su Imdb indiscutibile.


Davvero gente, bilanciamoli meglio i voti: in altro per i film meritevoli, e stronchiam invece le *******te, su!!!

Molto profondo, e, nell'accezione del termine più celata, vitale.

Come sempre tutto inizia così,una mattina ......si potrebbe iniziare con "c'era una volta, in un paese lontano....." e come tutte le giornate qualsiasi, di tutte le qualsivoglia vite, iniziano portandosi dietro i ricordi e le sovrastrutture di anni passati nella società e nel tempo in cui queste vite sono vissute.E il film inizia così, leggero, quasi banale come le vite che racconta.Un lavoro frustrante per lui, un lavoro senza successi per lei, una figlia teenager grassottella e con un po' di complessi, una bella casa con giardino e cene con sottofondo di musica classica per sopperire al silenzio di tre persone quasi costrette a vivere sotto lo stesso tetto..Sull'altro lato della medaglia un capo str... per lui, un concorrente fascinoso e con l'ego (autocostruito) più grosso al mondo per lei, un'amica "tante parole pochi fatti" per la figlia. E in questo frullatore che è il sogno di vita americano si mescolano miserie e successi, intansegenze e trasgressioni, odio per l'altro che si rivela odio per se' stessi, desideri e impossibilità,volgia di rincorrere il tempo perso e il tempo che era....E così il tutto crolla, alla banalità di queste vite si sostituisce la profondità dell'animo umano appiattito da quel sogno di vita che tanto si vuole imitare....la vera vita la si intravede solo nelle crepe del muro o in un sacchetto che danza nel vento...fino al logico (secondo gli stretti schemi di una società autoconservatrice) epilogo in cui l'elemento di disturbo che rischia di far saltare il tutto viene pacificamente eliminato. Che dire..... stupendo.

Un film confezionato in maniera impeccabile, curato nei minimi particolari, dalla scenggiatura scorrevole e efficace a cui va sommato il valore aggiunto di tutto il cast impegnato (Spacey in testa). Però rivedendolo anche a distanza di anni ho provato la stessa scarsa empatia verso questa pellicola che, nonostante la sua perfezione, ha un non so che di incompiuto: vuole essere cattivo ma non lo è fino in fondo.

Secondo me non un granchè, dipenderà dai gusti, ma l'ho trovato un film mediocre, con una regia discreta (quindi le cose si equilibrano). Un grande Spacey, come sempre, e alcune belle trovate, ma la storia è quella che è ed io non ci vedo un così grande affresco della familia americana.

Film di una bruttezza unica. Fortuna gli splendidi attori riescono un pò a risollevarlo. Film per depressi cronici.
Scandalosi tutti i premi ricevuti.

L'esordiente alla regìa Mendes mette in scena lo sfascio della classica famiglia-tipo americana,descrivendo una società invadente e stressante che porta al totale disfacimento dei valori più tradizionali della middle class odierna.La sceneggiatura è più furba che originale,ma lo stile secco e preciso del regista rende bene una storia che pur essendo ricca di stereotipi,colpisce e fa riflettere su quello che ci circonda e che ignoriamo per quanto sia normale.I problemi che vengono a galla sono tanti:la difficoltà di comunicazione tra genitori e figli,la mancanza di dialogo che piano piano porta alla rottura della vita matrimoniale,la verginità da difendere senza sbandierarlo in giro per la paura di essere giudicati superficialmente dai propri coetanei.Quello che colpisce è che ogni problema rimane irrisolto,le discussioni non aiutano a migliorare i rapporti altrui,la mancanza di fiducia nel prossimo rimane quasi una virtù da conservare e una punizione(pratica e teorica)da incassare se viene infranta.Certi simboli metaforici sono un pò fuori luogo(l'immagine di Angela nuda ricoperta di petali di rosa,il filmato del sacchetto trascinato dal vento) e l'idea di inserire il personaggio del militare frustrato e omofobo può essere giudicato da molti una nota stonata che sbilancia il racconto;ma il film è comunque da considerare come un'opera prima promettente e ben confezionata,mai presuntuosa,specchio di una realtà dura da reggere ma più vera del vero.Grande successo di pubblico e di critica, e vincitore di 5 Premi Oscar:miglior film,regìa,attore protagonista(Spacey,bravissimo),sceneggiatura e fotografia.

Davvero un bel film, lo consiglio vivamente!!!

Ottimo film. Ha un carisma / profondita` tutta sua.

SPOILER

oscar meritatissimi per uno dei film più belli degli ultimi 10 anni.
regia e spacey superlativi, bravissimi anche gli altri attori. la storia disturba e attrae, lasciandoci riflettere con l'amaro in bocca.
uno dei miei film preferiti

Uno dei film più sopravvalutati degli ultimi 15 anni. Non mi ha coinvolto ne emozionato e a tratti mi ha perfino innervosito.
Straordinario Spacey,giustamente premiato,che però non può reggere il film da solo. Oscar regalati!

Forse criticabile per una certa stereotipizzazione della famiglia borghese americana media, il film d'esordio di Sam Mendes (5 Oscar) travolge però per la sua narrazione brillante e per la capacità di scovare e sintetizzare i malesseri e le contraddizioni della middle class attanagliata dalla necessità del business, dalle convenzioni e del rifiuto all'anonimato. Lo scontro generazionale è aspro e infarcito di menzogne: la capacità di dialogo e confronto è totalmente andata perduta e genitori e figli vivono in un'incomunicabilità assoluta tra le mura della stessa casa. Un'evento imprevisto, scuote il mediocre Lester fino a riaproppiarlo della sua identità dispersa in una vita coniugale sciapida e insoddisfacende. La morale non è però, come qualcuno ha sostenuto, che il matrimonio è la tomba dell'amore; piuttosto Mendes sottolinea come l'esigenza del dover essere socialmente appariscenti che lega l'uomo al materiale ad averci totalmente privato di quella genuinità e di quel libero arbitrio che garantiscono il proprio soddisfacimento personale. Ottimi Kevin Spacey e Annette Bening, in particolare quando i toni virano alla commedia, mentre Mena Suvari più che l'incarnazione della morbosità maschile è la perfetta icona delle occasioni amorose perdute, che riecheggiano dal passato in memoria di una giovinezza che non c'è più. Film importante destinato ad essere ricordato a lungo.

Bel film con un Kevin Spacey fantastico

grandissimo film dove si intrecciano le storie di singoli soggetti di una famiglia tipica di quest'epoca
da vedere assolutamente

Stupendo, l'ho visto un sacco di volte!!!

mi ricordo che dovettero trascinarmi al cinema per vederlo e invece mi piacque tantissimo, ottimo kevin spacey...

Incredibile Film!!!! Un'America vista in tutte le sue forme...Kevin Spacey grandissimo!!
Un film divertente e commovente allo stesso tempo!
Consigliatissimo!!!

Da una certa prospettiva,il film è mediocre,intriso di luoghi comuni,con il trito monito morale che aleggia alla fine.Quasi squallido.
Eppure,sia per Spacey(che,in qualche modo,solletica ad ogni sua prova l'animo di chi guarda),sia per buona parte dei dialoghi-ovvi ma seducenti-,il film si lascia guardare piacevolmente.

Splendido. Malizzioso e intricato al punto giusto .

un film che mi ha sconvolto....superlativo spacey