la mala educacion regia di Pedro Almodovar Spagna 2004
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la mala educacion (2004)

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locandina del film LA MALA EDUCACION

Titolo Originale: LA MALA EDUCACIÓN

RegiaPedro Almodovar

InterpretiGael García Bernal, Fele Martinez, Daniel Gimenez-Cacho, Lluis Homar, Francisco Boira, Javier Camara

Durata: h 1.45
NazionalitàSpagna 2004
Generedrammatico
Al cinema nell'Ottobre 2004

•  Altri film di Pedro Almodovar

•  Link al sito di LA MALA EDUCACION

Trama del film La mala educacion

In una scuola religiosa degli anni 60 Ignazio ed Enrico scoprono l'amore, il cinema e la paura. Padre Manolo, il direttore e professore di letteratura della scuola, è sia testimone che partecipe delle loro scoperte. I tre si rincontreranno altre due volte una alla fine degli anni 70 e l'ultima negli anni 80. Questi incontri cambieranno vita e morte di alcuni di loro.

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Voto Visitatori:   7,00 / 10 (110 voti)7,00Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
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Voti e commenti su La mala educacion, 110 opinioni inserite

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Filman  @  05/06/2020 19:27:02
   9 / 10
Immaginiamo di assistere a quegli intrighi a sfondo pansessuale tipici dei film di Pedro Almodovar trattati come fossero un thriller hitchcockiano. Immaginiamo poi che lo stesso Pedro Almodovar diriga questo film bio-meta-cinematograficamente, usando come protagonisti cineasti che trattano la sua stessa categoria di film e che poi scoprono di essere all'interno di uno di quei film. Consideriamo poi l'idea che questo film costituisca una denuncia sociale e culturale al mondo ecclesiastico e alla società bigottamente ecclesio-centrica. Ribaltiamo infine questo punto trasformando tutto in un universo di rapporti d'amore ed erotici che riconciliano il mondo intorno con la natura sessuale dei protagonisti. Veramente difficile non considerare LA MALA EDUCACIÓN un capolavoro del ventunesimo secolo.

kafka62  @  18/04/2018 11:51:38
   6 / 10
Nel cinema di Almodovar non sono mai mancati omosessuali e travestiti, eros e thanatos, melodramma e passione, corpi esibiti, corpi che si desiderano e corpi che si possiedono. "La mala educación" non sembra a prima vista fare eccezione, contenendo tutti questi elementi (e in più un altro leit-motiv almodovariano, il film nel film, questa volta un lacrimoso melò claustrale). In realtà, il risultato è meno convincente del solito, perché ne "La mala educación" l'atmosfera è torbida e malsana fino al parossismo (a partire dall'episodio della pedofilia nel collegio cattolico di cui sono vittime Ignacio ed Enrique bambini), la trasgressione non è mai liberatoria (ma viziata da droga, delinquenza e malattia) e il desiderio sessuale è utilizzato per scopi loschi e perversi (abuso di minori, ricatti, sfruttamento). Per farla breve, si sente moltissimo la mancanza dell'ironia che ha reso famoso il regista spagnolo e che avrebbe permesso a questo ambiguo noir di raggiungere un soddisfacente equilibrio di leggerezza e di distacco critico. Impaludato nel fango dei suoi personaggi, Almodovar si mostra interessato soprattutto a mettere in scena un complicato intreccio che vuole riecheggiare classici come "La donna che visse due volte" (l'inattesa visita di Ignacio al regista Enrique, che aveva sperimentato con lui sedici anni prima, ai tempi del collegio, l'iniziazione all'amore omosessuale, e la successiva scoperta che non di Ignacio si tratta ma del fratello Juan) e "La fiamma del peccato" (la congiura tra Juan e l'ex padre Manolo per uccidere Ignacio), ma che trova i suoi principali motivi di interesse essenzialmente nell'esplorazione pirandelliana del rapporto tra realtà e finzione (il confine tra le due è alquanto labile ed è affidato alla attendibilità e alla veridicità delle rievocazioni e dei ricordi che accompagnano la storia), tra arte e verità (in fondo il soggetto altro non è che la realizzazione del film che stiamo vedendo, e tutto il resto, raccontato da attori o da personaggi che hanno cambiato la loro identità, è una sorta di sceneggiatura di volta in volta modificabile, che non lascia mai percepire con assoluta obiettività quello che realmente è successo nel passato). Al di là delle perplessità sopra esposte, resta comunque indubbia la perizia registica di Almodovar, che costruisce immagini raffinate, dalle forme e dai colori smaglianti, e sequenze di forte impatto emotivo (il viso di Ignacio, con un rivolo di sangue che gli scende dalla fronte, il quale si spacca letteralmente in due per lasciare entrare l'inquadratura successiva; i volti dei due bambini che si trasformano in quelli di Ignacio ed Enrique adulti; la morte di Ignacio, con la testa che cade al rallentatore sulla macchina da scrivere e i tasti schiacciati alla rinfusa che si intrecciano tra loro), conferendo così al film una sua incontestabile dignità artistica.

Grungeman  @  12/03/2016 22:05:11
   7½ / 10
Noir tragico e al contempo ironico e ben girato, mi ricorda un pò tornatore nello stile.
Bravissimo Garcia Bernal.
Un film tra il noir, la malinconia, il metacinema(bella idea e gran sopresa) e la libertà sessuale.
Vale la pena vederlo almeno una volta.

pernice89  @  25/01/2016 14:00:46
   7½ / 10
Film un po' strano, raccontato in modo particolare, con diversi sbalzi temporali e misti tra realtà e finzione. Tutto sommato a me è piaciuto, bravo Bernal e bella la colonna sonora. Consigliato a chi piace Almodovar, che ha uno stile tutto suo.

Goldust  @  21/07/2015 17:05:26
   5½ / 10
Sono un pò in fastidio nel giudicare questo film, che devo ammettere a fine visione mi ha lasciato un pò interdetto. E' una pellicola che vorrebbe stupire, se non addirittura scandalizzare, molto più semplice da seguire di quello che potrebbe sembrare ma che purtroppo non riesce a mantenere un equilibrio credibile tra quello che dice e sul come lo dice. Sono come dicevo in fastidio perchè la costruzione di una storia collocata su diversi piani temporali, che mescola in modo così disinvolto realtà e finzione l'ho trovata molto interessante, così come ho trovato in parte il cast ( Bernal ad esempio è eccezionale, specialmente quando è strizzato nei succinti panni di Zahara ). Eppure ci sono cose che non mi sono andate giù: non mi è piaciuto l'espediente con il quale il regista genera la sua mala education del titolo, ovvero il ( mi viene da dire ) solito prete di turno che si macchia di abusi sui minori in quello che è un bieco luogo comune che si poteva anche evitare; e non mi piace l'universo anormale di Almodovar, in cui non c'è spazio per gli eterosessuali perchè tutti sono omosessuali o travestiti. Stesso discorso per il sesso, ostentato e volgarizzato senza un minimo di tatto nè di misura.
Dopo l'elegantissimo "Parla con lei" è un deciso passo indietro.

Asterhyperion  @  28/12/2012 19:53:31
   1 / 10
Orrendo.

mi rendo conto di dover ampliare la risposta.... orrendo.

personaggi stereotipati al massimo:

il travestito, cosa fa? il travestito. cioè si comporta 24 ore su 24 da travestito, non mangia, non dorme, non pesta una kakketta per terra... schiavo del suo personaggio, come poi TUTTI i personaggi

trama SCONTATISSIMA, noiooooosa all'inverosimile

poi ho capito che è un film di fantascienza, uno di quelli dove muoiono tutti, in questo caso sono morte solo le donne e gli uomini a cui piacevano le donne si sono suicidati dal dolore.

non lascia niente se non un lungo... impietoso... sbadiglio

genki91  @  21/09/2012 17:31:34
   10 / 10
Vado controcorrente alla massa e dico che secondo me, questo, è uno fra i migliori film di Almodovar.
Crudo, forte, da spezzare il fiato. Una pellicola artistica dotata di una trama e di una sceneggiatura eccellenti. Personalmente credo che vada guardato da gente che apprezza il regista perché può piacere molto o non piacere per niente. Il mio 10 è giustificato dal fatto di aver saputo trattare un argomento assai delicato, con una drammaticità ancor più forte. Non è un film per tutti. E intendo con questo che è un film che fa ragionare. Non adatto a omofobi e bigotti. E' adatto, al contrario, alla gente capace di aprirsi il cervello e ragionare un attimo in più. Ripeto, per me si rasenta il capolavoro sul genere trattato.

ValeGo  @  27/05/2012 22:24:59
   7½ / 10
Interessante la tematica degli abusi sui bambini all'interno di ambienti religiosi, il film si segue bene, bravi gli attori, colpiscono i colpi di scena e l'alternarsi dei piani narrativi che si intrecciano e interscambiano perfettamente. Da vedere

7219415  @  23/05/2012 18:55:43
   7½ / 10
Pedro non delude mai!

gemellino86  @  28/02/2012 10:18:07
   8 / 10
Non il miglior Almodovar ma è senz'altro un film che fa riflettere sulla realtà di certe cose crudeli che prendono di mira i bambini. Un po' difficile da seguire ma se ci si mette d'impegno lo si apprezza. Non per tutti.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  13/02/2012 22:38:36
   7½ / 10
Non il miglior Almodovar ma interessante e pieno di spunti.
Dalla lettura di un paio di commenti deduco cose inquietanti: c'è tanta omofobia spesso neanche repressa, e soprattutto un'ignoranza abissale sul regista spagnolo.
La Mala Educaciòn non può essere criticato per la trama che non vuole essere di alcuna denuncia: non è un film sulla pedofilia, ma ne parla. Almodovar racconta storie incentrate sulla passione, storie che non vanno codificate seguendo alcun paradigma sociologico. Spesso risultano anche forzate e quasi irrealistiche, come in questo caso, ma vedete, tutto rientra nel suo stile così melodrammatico stile '50.
Come con Labirinto di Passioni il buon Pedro torna ad interessarsi di una storia d'amore omosessuale che ha del torbido, tra finzioni e cinema nel cinema.
Forse troppo autocelebrativo e compiaciuto, non ho ravvisato alcune "scena forte". Le scene di sesso gay se fossero state etero sarebbero passate inosservate. Quello che ho visto è che Almodovar valorizza eroticamente il sesso maschile in questo caso, rendendo l'ottimo Bernal un omosessuale dall'incredibile carica erotica.
E inoltre: mi piace moltissimo l'uso dei colori che utilizza lo spagnolo.

Ma in questo caso, dopo due ottime prove come "Tutto su mia madre" e "Parla con lei", è un passo indietro.

4 risposte al commento
Ultima risposta 20/02/2012 10.00.24
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sonoalessio  @  09/12/2011 12:50:10
   2 / 10
manuale su come buttare via 1 ora e mezza della propria esistenza. una pellicola che vorrebbe passare
1)per capolavoro anticonformista
2)per capolavoro di denuncia perché normale che se in un film ci sono un prete e dei bambini OVVIAMENTE il prete è pedofilo e cattivo.
mi ha fatto venire davvero il voltastomaco.
una tortura incredibile finirlo.

baskettaro00  @  14/10/2011 12:57:37
   7½ / 10
primo film visto di almodòvar,a qualcuno può risultare volgare o di cattivo gusto ma è un buon film,la trama nel finale si fa complicatuccia ma poi tutto vien spiegato,le recitazioni son buone e la regia è bella,caratterizzata da colori vivaci e molto accesi,non nascondo però che in alcuni punti è molto lento,ma il problema si può risolvere vedendolo in più parti,come ho fatto io.

SKULLL  @  05/04/2011 05:07:20
   8 / 10
Buonissimo film. Da Almodovar ci si aspetta sempre sesso non proprio ammiccato, donne in crisi di nervi e risate. Qui l'aria è certamente più seria. Questo film è più nero e tocca temi che possono infastidire. Per questo forse non per tutti. Sulla "volgarità esplicita" che alcuni segnalano: Almodovar semplicemente mostra realtà senza troppi fronzoli, e nel caso di amori omosessuali, fà esattamente quello che fanno i suoi colleghi registi in caso di amori eterosessuali: inquadra sederi, tette e coppie che si divertono o si amano.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  09/09/2010 09:36:07
   6½ / 10
mmmm, non so, non mi ha convinto. Soprattutto il finale mi ha lasciato assai interdetto. Ma anche i personaggi sono assai dimenticabili (a differenza dell'Almodovar medio in cui, anche in film poco riusciti come Kika, riesce a regalarci personaggi indimenticabili).

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  05/09/2010 12:36:31
   7 / 10
Non funziona del tutto. Molto ossessivo, molto crudo, molto oscuro in alcuni passaggi di sceneggiatura.
Un buon film comunque, interessante e magnificamente colorato. Tuttavia manca della solita e irripetibile verve degli splendidi personaggi di Pedro, i quali sono pervasi (pur nella terribile e disperata condizione in cui versano) da una grazia unica, dal potere dell'amore e della speranza.
In questo strano film i personaggi mi sembrano un pò più falsi, e il tuo un eccessivo manierismo di uno stile che Almodovar aveva fatto già suo.
Resta da notare comunque una maestria ormai consolidata e un Bernal in stato di grazia.

Invia una mail all'autore del commento eddiguff  @  13/01/2010 17:10:58
   7 / 10
Presente e passato che si intrecciano quasi su due piani sovrapposti. Il film è certamente da vedere, ma Almodovar non appare ispiratissimo. Darei un 7 meno; tolgo il meno perchè il titolo è bellissimo.

topsecret  @  30/10/2009 17:39:23
   7 / 10
Sarò matto ma Gael Garcia Bernal truccato da donna assomigliava (un po') a Julia Roberts.
A parte questa divagazione senza senso, parlando del film devo dire che mi è sembrato avesse una trama ben strutturata e poco prevedibile. Buone le prove offerte dagli interpreti così come i dialoghi e la regia.
Una pellicola cruda, cinica e dotata di un ritmo non eccelso ma che permette una visione lineare e tranquilla.

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Ultima risposta 09/09/2010 12.19.23
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Ciaby  @  11/10/2009 17:09:35
   10 / 10
Capolavorissimo.

Una cruda e disperata tragedia tratteggiata da elementi gialli e umoristici.
Almodovar fotografa una trama originalissima con il suo solito, brillante ed affascinante stile registico, conficcando nel cuore dello spettatori immagini dure, bellissime, poetiche. Arte.

Recitazioni e musiche bellissime.

Lory_noir  @  09/09/2009 19:37:00
   7½ / 10
Alla maniera classica di Almodovar, anche se il termine classico affiancato a questo regista sembra un ossimoro. Mi è piaciuto molto, dall'inizio alla fine... sembra quasi tridimensionale nel complesso. Lo consiglio anche se non batte Tutto su mia madre.

JOKER1926  @  05/06/2009 23:58:18
   3 / 10
"La mala educacion" è sostanzialmente un film assai mediocre.
Comunque prima di entrare in modo prettamente integrale nel commento della pellicola è importante delineare un pensiero sul regista de "La mala educacion"; Pedro Almodovar è a Mio avviso un regista andante che cerca in modo a dir poco insolente e volgare di farsi celebrare nelle vesti di un intellettuale, per Me il regista spagnolo è solo un "filosofo vagante" che cerca di coinvolgere, annebbiare il pubblico con storie vuote e piatte "avvolte" in un sontuoso (e allo stesso tempo inutile) lavoro tecnico presentando una cangiante fotografia composta da un mare di vivacissimi colori.

"La mala educacion" attraverso una sceneggiatura improponibile e molto mediocre narra l'incredibile e viscida (per ovvi motivi) storiella di gay, i personaggi del film sono avvolti in una sorta di "passione" e si accoppieranno ad incrocio, ovvero ci sarà una sorta di "intreccio" sessuale… il tutto è davvero penoso…
Quindi una insulsa, insignificante e quasi blasfema "storia" viene "enfatizzata", romanzata dal regista con artificiosi (e ovviamente inconcludenti) passaggi, richiami fra il presente e il passato intersecando episodi veri con episodi fittizi.
I personaggi inoltre sono molto bizzarri e sinceramente anche molto antipatici, alcuni sfiorano il trash involontario; è davvero difficile dunque trovare pregi, positività in questa scialba pellicola, manca una morale, un nesso logico, la noia a volte sarà determinante nel quadro delle globali negatività della pellicola.

"La mala educacion" è un film da censura, Almodovar inoltre muove in modo molesto ed arrogante critiche verso la chiesa, da essa (secondo la mente della regia) si genera la malattia dell' omosessualità e altri "perversi" concetti (porcheria allo stato integrale… film da eclissare)…
Inoltre (ancora!) la pellicola potrebbe essere una squallida mossa sociale/politica almanaccata in modo subliminale da Almodovar, il regista vuole (sotto tanti aspetti) giustificare, tollerare il movimento gay... Pellicola ripugnante…

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Ultima risposta 13/02/2012 16.48.33
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Mpo1  @  16/05/2009 00:11:23
   8½ / 10
Prima di tutto c’è da dire che, al contrario di molti che ritengono questo film inferiore ai due precedenti, per me “La Mala educacion” è il migliore tra i film che Almodovar ha realizzato nell’ultimo decennio (e anche più). Il problema è che molti da lui si aspettano sempre il solito film di donne che alterni risate e lacrime, come “Tutto su mia madre” (ed infatti dopo “La Mala educacion” Almodovar è tornato ad accontentare la massa con “Volver”), quando invece “La Mala educacion” è un film molto più interessante.
Un altro luogo comune sul film è che il suo tema principale sia la denuncia della pedofilia all’interno della Chiesa; in realtà, la storia delle molestie del prete nei confronti del ragazzino è solo una parte del film, e neanche la più importante, anche se quella su cui i media più si sono concentrati. Inoltre, la “cattiva educazione” del titolo non ha tanto a che fare con questo, quanto con il fatto che il prete non mantenga la promessa al ragazzino (di non allontanare il suo amico) e tradisca così la sua fiducia.
Il film poi diventa un incrocio tra un noir citazionista e un’opera meta-cinematografica che intreccia realtà e finzione, presente e passato, scrittura e cinema, sovrapponendo ruoli e personaggi in un impasto affascinante.
Leggere alcune recensioni ci dice molto non tanto sul film quanto su una mentalità bigotta che fa ancora fatica a sparire… o perlomeno sul malcelato imbarazzo che certi temi continuano purtroppo a provocare…
L’unico difetto del film è il finale, che giunge improvviso quando invece si avrebbe voglia di vedere di più, di saperne ancora, e forse una maggiore durata e un maggiore sviluppo della storia in questo caso avrebbe giovato all’opera.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  01/05/2009 00:24:44
   5 / 10
Stavolta Almodovar si è spinto un po' troppo oltre...Lo preferivo quando "nascondeva" l'argomento o quando attraverso una metafora onirica ti faceva capire cosa stava succedendo nella realta'!
Qui c'è poco da immaginare...tutto ci viene brutalmente mostrato!Il suo sembra piu' uno sfogo contro l'educazione clericale ai tempi del collegio che un vero film di Almodovar!Insomma un semplice film di denuncia tempestato di volgarita' anche troppo eccessive!
Non mi ha lasciato nulla!

John Carpenter  @  28/04/2009 14:09:32
   7 / 10
E' il primo film che vedo di Pedro Almodovar, e devo dire che mi è piaciuto. La prima parte è molto coinvolgente, mentre la seconda sembra più ad un thriller. E' un film particolare in quanto la fotografia è molto luminosa e i colori assai "vivi", e il montaggio ti obbliga a stare davanti alla tv fino alla fine, perchè perdersi una scena significherebbe non capire più nulla della pellicola. Molto complessa e ricca di spunti, anche se spesso ripetitiva.
Da vedere.

John.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  19/12/2008 23:56:31
   8 / 10
Un noir atipico questa Mala Educacion. Un film dalle tematiche forti, tanto quanto le passioni che avvolgono la pellicola.
Una rete di amori, di tradimenti e opportunistiche azioni. Un film controverso e antitetico sotto alcuni punti di vista. Magnifici i colori vivi e accesi della pellicola in piena contrapposizione con gli eventi torbidi e oscuri narrati da Almodovar.
Regia molto buona così come la trama, che personalmente, mi ha appassionato e ho trovato ben costruita. Interessanti gli spunti e le riflessioni che questo film lascia soprattutto il tema del diverso e dell'accettazione di questo. Ma anche la tremenda solitudine dell'emarginato sociale, odiato e sfruttato anche dai parenti più stretti. Un film al "femminile" anche se le donne non ci sono, soprattutto per la sensibilità con cui Almodovar ci presenta questa cupa storia di passioni.
Ottima la prova del cast e del giovane Gael García Bernal, belle le musiche e gli ambienti.
Film molto bello, consigliato

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  13/11/2008 14:50:13
   7 / 10
Non male come trama, anche se penso che il regista si è servito di questo film per soddisfare i suoi ormoni. Certi momenti sono particolarmente coinvolgenti, per fortuna senza arrivare al limite dello scandalo. Si nota una certa cura nella fotografia, e i colori naturalmente, simbolo del cinema di Almodovar, sono raggianti. Gli attori sono abbastanza in parte.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  30/01/2008 13:20:43
   5½ / 10
Almodovar si perde in un gioco di rimandi, tra presente e passato, fra fiction, autobiografia e ciò che gli sarebbe piaciuto essere.....
Abbastanza confuso, non tanto nello svolgimento, IMPECCABILE, piuttosto nella conclusione, che lascia abbastanza insoddisfatti.
La mala educacion è un film volutamente confuso, che non punge, piacerà agli amanti di Almodovar perchè ha tutte le caratteristiche del suo cinema, ma che nello stesso tempo non regge il confronto con i suoi capolavori

wega  @  04/10/2007 21:43:08
   7½ / 10
non ho visto molti film di almodovar ma è palese la controversia dei suoi film.
le prime volte non riuscivo a finirlo ma con più attenzione l'ho trovato veramente un buon film con delle buonissime interpretazioni.tematiche interessanti e assolutamente dei nostri tempi.
E' un regista creso prima o poi mi dedicherò a pieno

marco9777  @  29/09/2007 14:26:25
   6 / 10
un film senza infamia è senza lodo.
come dire, bellissimi gli attori, bella la storia.. ma.. possibile che si ricerchi sempre il "nero" , il "triste" volendo fare il capolavoro del secolo?
Mi piacerebbe essere nella testa del regista per sussurrargli "sai che la vita può anche essere bella? basta la magia del sogno".
Traspare dai suoi film come un bambino in cerca di consolazione.
Meno ribellione e stravaganza, e più solarità e normalità.
Questo suggerire di dire allo psicanalista che segue Almodovar

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Ultima risposta 10/07/2010 20.13.23
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rensu  @  23/08/2007 15:21:15
   9 / 10
stupendo. mi ha veramente colpito .uno dei migliori di almodovar. forse il piu.. "noir" con una storia complicata . comunque veramente un bel film. non sono gay ma gael garcia bernal è veramente un attore che non si puo non guardare

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Ultima risposta 21/09/2012 17.33.51
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Vitali95  @  02/08/2007 12:08:22
   9½ / 10
Un bel film per essere spagnolo... trama ben intrecciata cn un paio di colpi di scena... da vedere

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Ultima risposta 20/08/2009 10.10.12
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Angle  @  27/04/2007 08:23:04
   7 / 10
Io credo che questo film non sia da buttar via. Nonostante mi nauseino i personaggi che si ingroppano, spompinano ecc...
interessante, tocca un argomento abbastanza delicato(abusi sui bambini da parte di finti religiosi). Ben strutturato

Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  20/04/2007 12:30:27
   5 / 10
Un ritorno triste al suo primo stile. Lontano dai fasti dei due capolavori, Almodovar sputa fuori un film innocuo e pesante, con poche idee veramente valide e tantissime banalità.
Un film banale che cerca la poesia forzatamente trovando solo l'inutile e il clichè.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Zazzauser  @  03/04/2007 21:49:58
   6 / 10
Deluso ed attonito da questo film di Almodovar. Le sue pellicole mi sono sempre piaciute. Inserire personaggi omosessuali e trans (ampiamente presenti nel magnifico "tutto su mia madre") li ha resi più vividi nel film del 1999, ma non in questo, dove Almodovar ci va giù troppo pesante, scade nel quasi- voyeurismo e sembra "divertirsi" (sappiamo in che senso) nel mostrare i lati più nascosti ma anche più espliciti dell'omosessualità - che non nascondo mi abbiano dato un po' fastidio, ma non perchè sono di tipo omosessuale ma perchè esagerano e travalicano la necessità (anche se non ci sbatte il sedere di Gael Garcia Bernal in primo piano è lo stesso...)
La storia non è avvincente come le altre - non dico debba essere alla pari della potenza emozionale di Parla con lei, ma i personaggi sono molto meno interessanti ed affatto profondi, la trama, priva di quella vena di umorismo che tanto rendeva eleganti le altre pellicole di Pedro (Volver su tutti, ma anche Todo sobre mi madre) non è in grado di compensare la faciloneria col quale sono descritti i personaggi.
Secondo me avrebbe dovuto approfondire molto di più la parte dell'infanzia dei due protagonisti, che invece si limita a poche scene poco significative.
A pensarci bene non è neanche un brutto film perchè è seguibile, però da Almodovar è giusto aspettarsi molto di più.

1 risposta al commento
Ultima risposta 02/04/2011 04.03.43
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lesaripresa  @  14/02/2007 10:16:01
   7½ / 10
Carino questol fIlm!!
a me ha appassionato tanto ..ecco diciamo che Almdadovar tratta spesso i temi che per moltii ora sono ancora taboo....(storie di gay..trans etc...)
Alcune scene un po forti (quella del prete) ma da vedere!!!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR agentediviaggi  @  25/01/2007 10:07:53
   7 / 10
Almodovar me gusta mas quando parla delle sue magnifiche donne che in questo noir ambientato tra omosessuali. Anche se la sua regia è stata come al solito superlativa, l'ambiente che rappresenta è molto squallido la figura del prete e anche di Angel sono da vomito. Una trama ben congegnata per una storia triste tra pedofilia, ricatti e bassezze di ogni tipo.

renee  @  20/10/2006 23:23:28
   8 / 10
..a me piace un sacco questo film.....e almodovar l'ho iniziato a conoscere con questa pellicola...i suoi film sono sempre particolari e le trame contorte, ma questo è a mio parere anche superiore a "tutto su mia madre"...la storia di enrique e ignazio mi ha appassionato da subito!!..lo consiglio..

pabren  @  01/10/2006 23:28:09
   5½ / 10
non raggiunge la sufficienza , noioso e lento la storia troppo tirata ,è quasi un film di genere non sembra neppure girato da lui,con questo film è come scivolato su una buccia di banana eppure il precedente parla con ela era veramente molto bello

Lara°  @  05/09/2006 13:58:56
   7½ / 10
Ho imparato ad apprezzare Almodòvar da qundo mi è capitato tra le mani questo film! regia originale.. bello l'uso dei colori della scenografia! cmin tutti i suoi flm del resto.. secondo me è da vedere!

claudihollywood  @  20/08/2006 13:14:56
   8 / 10
Ottimo, superiore a mio parere a Volver...però è vero...da omosessuale qual è Almodovar potrebbe evitare di affrescare questo mondo come fatto solo di trans e checche.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  27/07/2006 12:52:17
   7 / 10
Un buon film anche se ritengo che Almodovar sia un pò troppo sopravvalutato.

quaker  @  07/07/2006 15:08:17
   7 / 10
Film che non mi ha assolutamente entusiasmato. Anzi un po' deluso: sceneggiatura a dir poco farraginosa e sgangherata; storia improbabile, recitazione così così.
Vorrebbe forse scandalizzare, ma finisce con l'essere scontato e noioso.
Non ho visto altri film di Aldomovar, ma se tanto mi dà tanto...

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Ultima risposta 12/11/2007 22.00.15
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Epicuro  @  08/06/2006 12:32:14
   1 / 10
Premetto di non essere moralista: ma io non approvo il modo di far cinema di Almodovar (un altro di quegli pseudo-intellettuali che pretendono di dominare sulla scena artistica, magari, essendo spagnolo, pretendendosi erede di Buñuel!), sia da un punto di vista prettamente cinematografico, ma pure dal punto di vista contenutistico: il suo modo di trattare l'omosessulità (tema più che dignitoso) è estremamente grottesco, e quindi risulta molto deplorevole, quasi che il regista (omosessuale anch'egli, credo) avesse paura di parlare di omosessualità in maniera più spontanea, come se si trattasse della cosa più normale possibile (cosa che seppe fare mirabilmente Pasolini).

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Ultima risposta 18/11/2007 13.22.20
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Anders Friden  @  02/06/2006 16:09:34
   8 / 10
Gran film. Ispirato a dei fatti veri e rivisitato da Almodovar in chiave dramatica molto pesante e crudo. L'attore protagonista straordinario, da allibire.

Diames  @  21/05/2006 14:30:32
   8½ / 10
A mio modesto parere questo film segna l'apice artistico della carriera di Almodovar (fino ad oggi...). Molto ambizioso e riuscito nell'intento. I vari piani narrativi sono assolutamente funzionali alla storia e per niente gratuiti. Ci sarebbe davvero molto da dire su questo film, così tanto che non val neanche la pena di cominciare. Secondo me uno dei migliori film degli ultimi anni. Consiglio di vederlo in spagnolo (con sottotitoli, eventualmente); ne vale la pena (il doppiaggio fa perdere molto all'intensità della pellicola).
Il modo in cui, nel corso del film, si delinea sempre più a fondo la personalità del prete è magistrale. L'idea di far interpretare a più attori, a seconda del piano narrativo, lo stesso personaggio è non solo azzeccatissima, ma anche gestita in modo eccellente.

martasuperstar  @  10/05/2006 23:41:57
   8 / 10
un film intenso, drammatico, che fa riflettere su quanto ci sia dietro al perbenismo della società, a quale degrado essa possa arrivare. le scene più forti sono legate non all'idea dell'amore omosessuale ma alla perversione e alla impassibilità di alcuni suoi personaggi. non posso fare paragoni con altri film di almodovar perchè non ne ho visti, ma questo mi è piaciuto molto.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  04/04/2006 22:02:14
   8 / 10
Tanto colorato nella fotografia, quanto "nero" nella caratterizzazione dei personaggi. Non ci sono mezze misure, in questo film di Almodovar: la passione abbatte tutte le barriere, anche quelle che non vorremmo mai veder cadute. La passione plasma i personaggi e li trascina in vortici di negatività e abiezione assoluti.
Nessuno dei personaggi maschili si salva e ognuno riesce a tirare fuori il peggio di se stesso.
E la passione non può prescindere da elementi "forti" come le scene di sesso, il travestitismo, i dialoghi dissacranti che tanto scandalizzarono i "benpensanti" all'uscita del film. Ma non è possibile ragionare solo sul piano della trasgressione: la passione richiede crudezza, ha bisogno di questi strumenti per essere espressa.
Crudezza e ironia nerissima sono gli ingredienti principali di questo dramma, condito anche di critiche contro la morale cattolica che impone la colpa e la punizione come strumenti principali dell'educazione (la mala educacion).
Ancora e sempre, invece, Almodovar lancia uno sguardo tenero e rispettoso nei confronti dei personaggi femminili, in omaggio alla madre salvatrice e adorata.

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Ultima risposta 29/07/2006 22.50.26
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Invia una mail all'autore del commento bobo94  @  19/03/2006 13:48:47
   7 / 10
Film che non stupisce e non incanta, ma come al solito si lascia guardare con quello stile classico Almodovariano, che da attenzione all'aspetto psicologico, ai personaggi elaborati e anche alle ambientazioni. Ottima la fotografia, Bravi i protagonisti. Trama in effetti un po' elaborata, ma non impossibile.

Crimson  @  17/03/2006 19:27:20
   7 / 10
Il film ha veramente moltissimi pregi, e per certi versi m'è piaciuto moltissimo. Tuttavia devo ammettere che mi aspettavo sicuramente di più per quanto riguarda lo sviluppo della storia nella seconda parte, e il finale non è proprio il massimo. Comunque l'idea di fondo è molto buona così come i temi trattati. Il regista dopo "parla con lei" continua a trattare aspetti della società "scomodi" (vedi la vicenda del prete..) e in questo centra in pieno il suo obiettivo, a giudicare anche da quanti perbenisti sono rimasti scioccati da alcune scene assolutamente tranquille. Bè non hanno visto l'Almodovar degli anni '80 che prima del successo con "donne sull'orlo di una crisi di nervi" (diciamocela tutta, uno dei film più belli ma anche il più "commerciale") trattava spesso certi temi e ricorreva a scene anche più "forti" che in questo film.
Un encomio particolare ai due attori principali. Dopo "Legami!"(da quando Banderas si è trasferito a Hollywood) gli attori maschili dei film del regista non sono mai stati così bravi (il fondo è stato toccato con Miguel Bosè..).
Belle le scene in flashback. Almodovar comunque in forma.

tatum  @  16/03/2006 23:40:39
   7½ / 10
Non male. Da molti criticato e ritenuto non il solito almodovar. Invece basta vedere la fotografia e le ambientazioni per capire che si tratta di lui. Il ritmo è più brioso del classico ritmo a cui ci aveva abituato e la costruzione, aiutata da un ottimo montaggio è assolutamente credibile.

Invia una mail all'autore del commento catenanm  @  16/02/2006 23:16:47
   8½ / 10
Il film l'ho visto con un frocio che mi viene dietro e con altre due mie amiche che cercavano di salvarmi il c**o nel vero senso della parola...cmq a parte questo inizio poco allettante film fatto bene, molto bello anche nella trama. fantastica/o quel/la ragazza/o che continua a dire "frocia"

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  25/12/2005 03:10:11
   7 / 10
Beh...non è tra i miei preferiti di Almodovar. Alcune scene sono molto suggestive, soprattutto la parte iniziale...ma sinceramente ho trovato che la trama fosse troppo complessa. Sembra che il regista si sia impegnato a creare un intreccio tanto intricato....inserendo diversi piani di realtà che alla lunga confondono un pò. Alcune scene poi sono un pò troppo gratuitamente provocatorie. Ho preferito la semplicità di tutto su mia madre sinceramente..cmq da vedere, Almodovar ha sempre un sacco di cose interessanti da dirci.

Invia una mail all'autore del commento cinefilo malato  @  08/12/2005 20:54:49
   7 / 10
Interessante, ma da prendere per quello che è: un film fatto per provocare.

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Ultima risposta 04/10/2007 21.48.31
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folletto007  @  23/10/2005 13:54:37
   7 / 10
Mi è piaciuto molto come Almodovar affronta certi temi...peccato che avendolo visto in spagnolo non abbia capito tutti i dialoghi alla perfezione.

Giulio R C  @  21/10/2005 08:36:40
   5 / 10
L'idea del cinema dentro il cinema rende la narrazione alquanto caotica e difficile da seguire, e (inevitabile conseguenza) genera noia. Non stupisce più di tanto. 5 abbondante.

lord vampire  @  18/10/2005 12:45:12
   9 / 10
duro e complesso per il tema trattato lascia l'amaro in bocca come sempre

Gruppo REDAZIONE maremare  @  29/06/2005 09:15:38
   8 / 10
Un Pedro in versione 'rielaborativa' sforna un noir griffato.
La critica è più contro la sete di arrivismo della società odierna che, come strombazzato da più parti, contro l'istituzione religiosa.
Un film molto bello, forse solo un po' irritante quando si 'frocizza' troppo.

manubs  @  05/06/2005 17:57:02
   5 / 10
troppo ingarbugliato, poco chiaro al punto da tralasciare la trama per capire i personaggi... da rivedere due volte per capirlo senza interrogativi alla fine. non male l'idea ma sicuramente fatto male, tante cose non si capiscono, tanti sentimenti non sono ben espressi.

2 risposte al commento
Ultima risposta 21/10/2005 08.39.53
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Alec di Kerry  @  27/05/2005 05:05:22
   9 / 10
L'ho trovato un bellissimo film, intenso, drammatico, a tratti davvero conturbante. Temi forti, scabrosi se vogliamo, ma la vita è fatta anche di queste cose e mi inchino davanti a questo grande regista che in fatto di coraggio e verità forse non è secondo a nessuno. Il suo stile a parer mio è inimitabile. Gli attori recitano tutti magnificamente, la regia è ottima, le musiche sono azzeccatissime. Insieme a "Todo sobre mi madre" è il mio film preferito di Almodovar.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR pompiere  @  26/05/2005 17:08:29
   4 / 10
Noiosissimo, pretenzioso, senza sorprese. Almo è a corto d'ispirazione e per giunta sembra confuso: troppa carne al fuoco che si brucia dopo 20' di "cottura".
Regia quasi nulla a parte i titoli di testa.
Pronti a coprirsi la bocca dagli sbadigli. :-O

Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  29/04/2005 20:29:10
   7 / 10
Mi è piaciuto tanto forse più di "parla con lei" e "tutto su mia madre"...in ogni caso al di là di paragoni improponibili un buonissimo film che resta crudo ma godibile fino alla fine. Da vedere!

sestogrado  @  13/04/2005 13:05:05
   7 / 10
bella storia di denuncia sociale pervasa dal vero e profondo significato della passione amorosa. cast multigenerazionale con la solita piccla macchia (ma questa è una visione soggettiva) che il ruolo del sesso maschile è totalmente annichilito o addirittura assente; bellissima la musica e splendidi i soliti e mai stancanti colori almodovariani.. assolutamente da vedere

vale46  @  09/04/2005 16:25:43
   8 / 10
film intensissimo e pieno zeppo di introspezioni mentali. in una Spagna cattolicissima, denuncia coraggiosa di Almodovar che illustra e spiega come anche il clero sia formati da uomini e come al cinismo umano non ci sia mai fine. sembra provocatorio e paradossale, ma alla fine non fa nient'altro che descrivere lati oscuri della realtà umana che non tutti vediamo o che comunque facciamo finta di non vedere, come le usurpazioni mobbiste o il cainismo fratricida... da gustare

Anita  @  21/02/2005 17:08:36
   9 / 10
Solo Almodovar puo' trattare certi argomenti senza essere banale o cadere nella volgarita' e negli stereotipi. Un film sulla passione e sulla cattiveria umana nuda e cruda. Da vedere!

bstefi79  @  07/02/2005 02:33:15
   8 / 10
Mi avevano parlato di un film con scene davvero scandalose, erotiche, pesanti. Io mi sono trovata davanti un film sulla cattiveria umana, sull'istinto al Male che esiste in ognuno di noi e che vola oltre lo stereotipo del "buono" e del "cativo". Non è il sesso il punto centrale del fim, è il nichilismo cosmico, la sconfitta dei buoni propositi.
Grandi attori, grandissimo regista.

8 meritatissimo

Invia una mail all'autore del commento alex78  @  01/02/2005 23:10:23
   8 / 10
bel Film. complimenti

bussisotto  @  01/02/2005 12:18:40
   8 / 10
Pedro Almodovar si conferma ancora una volta regista geniale e visionario.
Splendido film, un gioco di scatole cinesi, con la consueta vena dissacratoria.
Indigna e coinvolge.Emozionante.

Invia una mail all'autore del commento tycooko  @  18/12/2004 00:51:39
   7 / 10
Non capisco perché questo film abbia destato più polemiche di un, che ne so, "Indiscreto fascino del peccato" (sempre di Almodòvar), ambientato in un convento di suore lesbiche, focose e drogate. Questo vi sembra più "accettabile" o "normale"?
Vi dico io cos'è che ha fatto scottare le sedie di molti signorotti per bene: il nostro governo è di destra, bisogna - QUINDI - tenerci buona la Chiesa, adesso che Almodòvar è ormai un regista acclamato e Zapatero è al potere teniamo gli occhi bene aperti.
Innanzitutto ci tengo a precisare (in quanto ammiratore di Pedro Almodòvar) che il regista non è nichilista (non nega, cioè, l'esistenza di un qualunque valore), ma semmai iconoclasta (non accetta i valori imposti dalla società). Ogni suo film, infatti, è sempre pervaso dal sentimento, i suoi personaggi sono trascinati dalla passione. Dunque per Almodòvar l'amore è un valore fondamentale. Anche la libertà lo è, d'espressione e d'azione, visto che (lo constato con una vena d'ironia, badate bene) in quasi tutti i suoi film almeno un personaggio fa uso di droghe (leggere o pesanti che siano; il regista non è un ragazzino comunista a favore della marijuana o un hippie a favore degli acidi).
Se ciò può sembrare amorale o può sgorgare nel blasfemo (mi riferisco proprio a quest'ultimo film) non è per una follia snob di Almodòvar, ma ha una ragione solidissima e storica: il suo cinema nasce dalla movida post-franchista. Un movimento, cioè, "sesso, droga e rock n' roll" alla spagnola.
Con questo non dico che è giustificabile agl'occhi di un moralista, ma solo che è comprensibile.
Comunque quest'ultima pellicola non è tra le migliori del regista, ma è un film godibile e pieno d'idee (per altro non ispirate al governo Zapatero. Sapete com'è, nessuno riesce a pensare, scrivere, farsi pagare e girare un film nel giro di un anno, quindi quando Almodòvar stava pensando a La Mala Educaciòn in Spagna Zapatero non sapevano neanche chi fosse...)
In definitiva, carino, nulla più che dilettevole.

ALEX  @  05/12/2004 21:29:02
   9 / 10
E' proprio vero: Almodòvar "continua a fare il regista con la stessa passione di sempre"!

Invia una mail all'autore del commento Totiuss  @  28/11/2004 03:03:41
   7 / 10
Eh si, Pedrino ha deciso di stupirci con una storia che si intreccia non poco, e magari alla fine vi lascia pure qche dubbio (che pero' dovreste fugare presto).
Certo, tutti maschi nel cast....e poi omosessualità, pedofilia sono temi seri. Ma Almodovar li tratta con maestria come sempre. Senza cadere nel banale. E poi scusate....ma la fotografia nei film di Almodovar, per me vale da sola il prezzo del biglietto.

acol  @  25/11/2004 19:10:06
   9 / 10
Almodovar ha creato un film difficile, la cui complessità sembra talora "ingarbugliare" il lavoro stesso del regista. Resta comunque un film sincero, importante, decisamente sopra la media di quanto si produce e si vede. Da rivedere più d'una volta perché tanti aspetti possono sfuggire al primo impatto. Semmai, senza voler essere bacchettone e seza alcuna motivazione di censura ma per una forma di cautela, data l'esplicità e la complessità stessa, ne avrei limitato la visione ai maggiori di 18 anni

G.di Montmirail  @  13/11/2004 22:04:19
   2 / 10
Credo che in molti si aspettassero la solita vena dissacrante non priva di una
certa originalità,invece dal punto di vista cinematografico il film non è niente più
che un noioso esercizio di maniera.Il trucco sta nell'aver scelto un titolo adatto
a solleticare i luoghi comuni dell'anticlericalismo,mentre poi il regista va oltre ,
molto oltre, fino a mostrare e lasciare una sensazione di vuoto assoluto.
In questo senso paradossalmente il film ha dei meriti perchè lascia intravedere
l'essenza della cultura nichilista anche ai suoi più convinti sostenitori.
Non a caso perfino il giornalismo più avvezzo a sparare a zero al minimo sentore
d'incenso ha consigliato a Pedro di non esagerare ,perchè potrebbe produrre
l'effetto opposto ,tanto sono farseschi e stereotipati i suoi personaggi.
In definitiva sono veramente soldi buttati.



31 risposte al commento
Ultima risposta 29/11/2004 22.06.39
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gbgbgb  @  10/11/2004 20:21:12
   3 / 10
grande delusione

1 risposta al commento
Ultima risposta 13/11/2004 13.53.14
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éowyn_3  @  08/11/2004 17:36:35
   8 / 10
da seguire con un po' di attenzione per l'intreccio, grazie al quale cmq il film nn risulta mai noioso. davvero molto bello, lo consiglio.

Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  06/11/2004 15:09:30
   8 / 10
Una bella storia, nonostante il tema, girata con grande bravura. Complimenti ad Almodovar, che dopo l'eccezzionale Parla con lei ci regala un altro bel film.

5percentnation  @  05/11/2004 13:06:24
   7 / 10
Ok, Almodovar ha fatto un altro bel film con una bella storia, molto forte, bellissime scene, stupendi colori, personaggi assurdi (almeno per i miei standard provincial-popolari), situazioni grottesche etc. Ma quando farà UN ALTRO film?

Noemi  @  04/11/2004 19:47:15
   8 / 10
Tremendamente bello! Sono indecisa tra mettere un 8 ed un 1, perché per il voto che darei io è "Film magnifico, ma evitalo a tutti i costi".
Almodovar è stato bravissimo, ma è un film traumatizzante: non voglio fare la figura della bacchettona moralista, ma questo film è veramente... neanche violento... non saprei come dire... cmq terribile!
Alla fine gli metto 8 perché Almodovar è un mito, il film è fatto benissimo... e Bernal è veramente un gran bel ragazzo ;-)), però non so se consigliare veramente di andarlo a vedere.

Spero che qualcosa di quello che intendevo dire si sia capito! :-)

12 risposte al commento
Ultima risposta 15/11/2004 15.54.04
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  04/11/2004 16:08:46
   6 / 10
E' un noir no? Vibrante finchè si vuole ma non all'altezza del miglior almodovar secondo me paga il confronto con opere a cui è in un certo senso affine come "la legge del desiderio" o "l'indiscreto fascino del peccato" Se ci penso su, poi, mi rendo conto che la (l'omo) sessualità esibita del film è un atto di coraggio, specialmente pensando a quante ******* hanno sparato addosso a un film come "o fantasma", anni fa (che era splendido manco a dirlo) tuttavia qui il fascino del peccato sconta e condivide con padre manolo tutta la sottilissima barriera tra amore puro e sopraffazione tra desiderio e stupro ma non è solo un'opera anticlericale, per quanto le immagini - bellissime - del collegio ispirino indignazione e paura, qui il cinema di almodovar si piega su se stesso. da una parte vorrebbe identificare le radici del bene e del male a un mero qualunquismo, dall'altro l'eterno femminino del regista - o l'insostenibile pesantezza di essere uomini - finisce col diventare maniera, a cominciare dai travesta tossici e dacadenti, cui l'autore toglie forza e respiro continuando a ostentare la loro mise in scene Ma in fondo il film parla del fallimento del ricordo, inteso sia come identità sessuale che attraverso il faro abbagliante del desiderio proibito/perduto quasi il vettore della sofferenza come mezzo di libertà espressiva mi è piaciuto il film? abbastanza tuttavia...

1 risposta al commento
Ultima risposta 06/04/2005 22.17.40
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Invia una mail all'autore del commento Morfeo  @  04/11/2004 09:50:12
   7 / 10
Un bel film, anche se non al livello degli ultimi due devo riconoscergli una che comunque non era un lavoro facile da portare a temine.
Mi è piaciuta molto la figura del regista, forse l'unico personaggio che rimane coerente in tutta la storia, ed in effetti assomiglia alla donna dei suoi ritagli che si butta tra gli alligatori.
Bernal è un ottimo attore, dopo amores perros e i diari della motocicletta ha dimostrato di reggere una parte che era difficilissima

nabucco  @  02/11/2004 18:39:45
   8 / 10
Niente di scandaloso, un grande film di Almodovar, autocelebrativo, intelligente, bello, thriller cervellotico nello stile del genio di Madrid.

2 risposte al commento
Ultima risposta 13/11/2004 13.55.21
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MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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