Trama del film Rebel moon - parte 1: figlia del fuoco
Una pacifica colonia ai margini della galassia si ritrova improvvisamente, e senza motivo, minacciata dall'ingente esercito del tirannico Reggente Belisarius. L'ultima speranza per la sopravvivenza delle popolazioni della colonia è una donna con un passato misterioso, cui viene affidato il compito di setacciare i pianeti vicini per raccogliere i migliori guerrieri, assieme ai quali organizzare la resistenza contro la minaccia del tiranno.
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Questo progetto era ed è a tutti gli effetti il tentativo di un nuovo franchise e, soprattutto, un blockbuster originale e stand-alone, considerando le due parti assieme. Quindi si può ben capire lo spreco di tutto ciò, perché se neanche un blockbuster originale è in grado di creare qualcosa di nuovo e innovativo (a livello di mitologia, a livello visivo-grafico, eccetera) allora parliamo del funerale del cinema dell'intrattenimento. In questo caso non lo facciamo solo perché trattasi di un prodotto di Netflix, il cui stile culturalmente televisivo sovrasta quello di Zack Snyder e che gli impone, inoltre, una serie di tagli e l'assenza di sangue, i quali, in realtà si avvertono molto poco, rispetto ai tanti altri esempi di rimaneggiamento produttivo. Quindi poche scuse: REBEL MOON - PART ONE: A CHILD OF FIRE vive di citazioni pop e simbolismi che più banali non si può, e non per modo di dire; il personaggio femminile dovrebbe essere un personaggio forte solo per il suo broncio, ma decisamente non basta; i dialoghi e le piccole soluzioni di trama sono scontati e prevedibili, per quanto, appunto, televisivi; lo spazio cosmico è ricreato veramente male. Se c'è una cosa che questo film ci dice è che siamo in un momento storico in cui il pescare dal mondo vintage dello sci-fi non è la soluzione né la risposta al decadimento del cinema mainstream dominato dai VFX. C'è un motivo se nei migliori film "tripla A" la cura e l'inventiva nei costumi è primaria. E c'è un motivo se l'assenza di tute, addosso a personaggi che, pur essendo di aspetto lo stereotipo dell'americano medio, in realtà vivono in un'altra galassia e vagano nello spazio, è una cosa superata.
No, non ci siamo proprio. Come hanno fatto notare già altri utenti, questo film è un coacervo di idee e scene scopiazzate malamente da altri film, da Star Wars, Dune, I Sette Samurai fino a Harry Potter, Mad Max e Matrix. La storia poi è proprio banale e per nulla avvincente. Tutto già stravisto. Manca completamente di originalità e inventiva. Si arriva alla fine stremati e molto molto annoiati. Di certo non guaderò la seconda parte!
Rebel Moon è come una frittura di pesce di cui conosci tutti i sapori. Nell'immaginario collettivo dei film di fantascienza puoi trovare un po' di tutto anche se il collante più forte non è certo un film di fantascienza, bensì I Sette Samurai di Kurosawa. Penso che Rebel Moon si volesse sviluppare in questo modo: prendi una buona protagonista poi gli affianchi personaggi con un loro sviluppo ed una loro personalità definita. Peccato che Zack Snyder non faccia nulla di tutto ciò e passa da un arruolamento all'altro con una semplice introduzione al personaggio, una scena d'azione dedicata e sotto con il prossimo. Snyder a livello visivo ha un suo stile, lo ammetto. Visivamente i suoi film sono ben curati, ma con tante slow motion un tanto al chilo non significa che la sequenza è epica, anzi può sortire l'effetto opposto del fine a sé stesso. Ha una storia vista tante volte, ha un gruppo di personaggi a cui non riesci a dare spessore, protagonista esclusa, ed il risultato è piatto con una povertà di idee disarmante. Nulla impedisce a Snyder (finché gli danno i soldi) di costruire un mondo dalle ceneri di Star Wars, ma non in questa maniera.
- Star Wars - Colonello Landa - I sette samurai - La fondazione di Asimov - Dune - Mad Max - Harry Potter - Halo
Frullati male.
Aggiungo che il problema più grande poi è sempre lo stesso: Snyder che imperterrito copia se stesso.
Ricordate tutte le battaglie social idiote nate dietro a questo pseudo autore? "lasciategli fare quello che vuole, non lo castrate". Bene, Rebel Moon è il risultato.
Sa tutto di visto e rivisto. Richiamo continui a decine di film che lo hanno preceduto, da Star Wars a i magnifici 7 , passando per Dune e Matrix, originalità pari a 0. Un polpettone con una sceneggiatura piena banalità da prima media. Non parliamo poi degli effetti, volutamente esagerati e stroboscopici, e dell'uso esagerato (ma che palle) dello slow motion. Un pubblico maturo ne dovrebbe, giustamente, stare alla larga.