Perdere il treno è molto brutto. Vederlo partire con i vostri bambini e quelli dei vostri amici che dovevate accompagnare in vacanza è tutta un'altra storia… quella del folle inseguimento da Torino alla Sicilia di un padre e di un nonno tanto diversi quanto inaffidabili.
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Una boiata divertente, ma che rimane pur sempre una boiata. Come accaduto per "La befana vien di notte", anche questa pellicola tenta di cimentarsi come una commedia "fanciullesca", in cui catalizzatore principale è caratterizzato da gag superficiali e disavventure di Fantozziana memoria (il problema è che siamo nel 2023 e queste cose oramai sono assolutamente fuori periodo). Aggiungiamoci poi una presenza nuovamente fuori luogo di Fresi in un ruolo stereotipatissimo, un Giovanni Storti che da solo si riconferma mediocre (come d'altronde tutti quelli del trio quando sono da solisti) ed una caratterizzazione cartonesca generale di tutti i personaggi di contorno, che fanno della durata un bel peso. Non so come Miniero si sia cimentato in tale progetto, ma poteva fare di meglio
I due accompagnatori incaricati di portare alcuni bambini ad un campo estivo in Sicilia perdono il treno con sopra i fanciulli ... Ci troviamo davanti ancora ad un altro rifacimento di un film francese , affidato alla regia dell' esperto in remake Luca Miniero . Non conoscendo l' originale non faccio paragoni , ma questo è brutto davvero . Sembra indirizzato ad un pubblico di bambinelli questo film in cui , a fare da controcampo alla schiera di pargoli schiamazzanti sul treno , ci sono le grottesche disavventure della coppia di adulti responsabili che cercano maldestramente di raggiungerli . Purtroppo mancano le gags divertenti e si ride davvero poco e male . Ci sono forse due o tre momenti azzeccati , il resto è umorismo infantile ad a tratti irritante . Del resto , il cast di bambini non sprizza proprio simpatia e gli adulti sono ridotti a fare le stupide macchiette . Il povero Carlo Buccirosso è costretto ad agire da controllore-orco contro la vivace masnada di bimbetti urlanti , mentre Stefano Fresi e Giovanni Storti ( per una volta senza Aldo & Giacomo ) almeno riescono a starne alla larga per gran parte del film grazie all' imbranataggine dei loro personaggi . Particine di poco conto per Giulia Michelini , Massimo Ceccherini , Gigio Alberti ed Alex Besentini . Unico aspetto positivo , oltre a qualche luminosa tappa di questa pellicola on the road , è il fatto che dura solo un' ora e mezza . Ma questo non basta a salvarla dal mio 4 .
Uno spottone per le Ferrovie dello Stato travestito da commedia dove ho riso al massimo un paio di volte. Miniero sempre su un grado assolutamente mediocre perchè con un cast di attori del genere spreca quel poco di potenziale che aveva. Per cui sia nel viaggio in treno che uello più movimentato della coppia Fresi/Storti, il film non appare mai brillante e non mi ha divertito per nulla. Sembra una pubblicità del carosello di una volta solo che invece di essere lunga 5 minuti lo è per 90.
Sorrisi pochi ma tanta commiserazione per questa che è, a tutti gli effetti, una grande cacchiata, remake (totalmente inutile) di un film francese del 2021. A salvarlo, in parte, dagli improperi e dalle ingiurie spontanei degli spettatori nel vedere una porcata di sceneggiatura, è il cast di un certo nome, impreziosito da qualche cameo, che riesce a mitigare la noia con qualche scenetta simpatica. Ma non basta certamente per meritare una considerazione positiva.