Un giovane giornalista si fa coinvolgere volontariamente in un processo per omicidio al fine di dimostrare i loschi affari di un procuratore distrettuale (Michael Douglas), ma il suo piano prenderà una piega inaspettata…
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Un mediocre remake di "L'alibi era perfetto" del grande Fritz Lang, (film di ben altra fattura), dove l'unica cosa che si spinge oltre alla mediocrità è Michael Douglas. Peccato perchè Peter Hyams è un regista che sa il fatto suo.
Goffo rifacimento di un capolavoro di Lang, del quale però smarrisce la profondità di sguardo e la potenza di denuncia del sistema. Ne esce un thriller ibrido che non è né carne e né pesce, sempre alla ricerca del facile colpo di scena e - ahimè - spesso servito da dialoghi al limite dell'imbarazzante ( come ad esempio la chiusa finale ). Se poi si pensa che nell'originale i protagonisti erano due mostri sacri come Dana Andrews e Joan Fontaine - qui "sostituiti" con due insulsi giovanotti che manco bucano lo schermo - lo sconforto dilaga..
Sufficienza stiracchiata anche grazie ad un finale forzato ma abbastanza d'impatto.
Tutto poteva però dare di più: trama, attori, colpi di scena, critica al sistema giudiziario e denuncia all'arrivismo dei giovani (un pò come per Omicidi di classe).
Douglas nella media ma spento; Hyams ha di sicuro fatto di meglio ma il film è perlomeno vedibile, anche se per lo più poco credibile.
Tecnicamente è tutto ok e Amber Tamblyn è una bella presenza.
Film dall'inverosimile trama che dall'inizio si sa già come andrà a finire , ma nonostante tutto ( o forse proprio per questo ) riesce a far incavolare lo spettatore per la gran rabbia che fa l'immane stupidità dei due giornalisti .... Persino il colpo di scena è piuttosto prevedibile . La buona interpretazione di Douglas ( ormai specializzato in ruoli di carogna ) e la regia dell'esperto Hyams non riescono a salvare questa pellicola , che ha tanti punti deboli nella zoppicante sceneggiatura e un cast modesto . Dopo tutti i buoni legal thriller degli anni novanta il genere si è spento e non riesce più ad essere originale .
il film è carino ma non decolla mai....ottimo douglas, al limite della sufficienza gli altri....un film che sa di già visto con poco altro da aggiungere... mezzo voto in più per il colpo di scena finale.....
Un trhiller di non alte pretese ma che funziona bene nell'orizzonte dell'intrattenimento. Ritmo veloce, storia incalzante e un colpo di scena che potrà magari sorprendervi. Ad ogni modo non è realizzato male, sicché un'occhiata potete dargliela.
Non so..il finale sembra davvero "appiccato per forza" per fare un colpo a sorpresa. Gli attori, a parte douglas, non sono un granche. La storia però presenta un discreto ritmo ed una trama anche originale che alzano un po il voto di questo thriller dove un giornalista ambizioso si fa incolpare appositamente per smascherare il procuratore distrettuale corrotto.
tra l'altro nei dialoghi della requisitoria e dopo aver visto il finale ha allora un senso logico quando douglas gli dice all'imputato " puoi smentire di aver comprato gli oggetti anche prima dell'omicidio"...
Davvero scontato come da titolo, poi il finale vabbè il finale mi ha davvero fatto ridere non tanto per quanto è scontato ma per i dialoghi di una banalità mostruosa, dico solo che l'ultima battuta è uno scontatissimo f**k you. Davvero esistono serie TV con script decisamente migliori, guardate quelle.
Il film parte bene ed ha il merito di entrare presto nel vivo. L'idea su cui si basa è molto molto buona, ma purtroppo il film si interrompe proprio sul più bello:
di solito in questi casi chi compie le indagini viene ostacolato in maniera via via crescente durante il film, invece qui c'è solo la scena del garage, che tra l'altro è davvero ridicola!!
Il colpo di scena finale, seppur telefonato, aggiunge quel pizzico di suspance in più. In definitiva un buon thriller che, se realizzato meglio avrebbe potuto essere molto più bello. Peccato!
si fa seguire fino quasi alla fine, attrae come trama... ma poi il colpo finale assurdo, attaccato giusto per far tentare di restare a bocca aperta, a me a deluso molto.. l ho trovato troppo fuori luogo
film piuttosto piatto paragonabile ad alcuni film tv oppure alle puntate di qualche serie investigativa. Attori stereotipati e monocorde, recitazione di Douglas sotto tono. La trama non è male ma è sviluppata in maniera troppo televisiva e prevedibile.
'Beyond a reasonable doubt' è una pellicola in fin dei conti apprezzabile. Il soggetto è senz'altro intrigante e, per certi versi, anche lo sviluppo della trama e la sceneggiatura hanno il pregio di catturare lo spettatore, non annoiandolo mai.
Le interpretazioni, invece, non convincono pienamente, con un M. Douglas apprezzabile anche se un pò sotto tono. Alcune trovate registiche, poi, sono decisamente fuori contesto e assai poco credibili (vedi spoiler).
vedi lo sconclusionato inseguimento stradale dall'esito fatale per uno dei protagonisti oppure la presenza, con tempistica perfetta, del poliziotto di colore nel garage; pronto ad uccidere il cattivo che, con sgangherate manovre, tentava di far secca la tenace avvocatessa.
Il film sembra via via perdere mordente ma il convincente colpo di scena finale riscatta un'opera che comunque difficilmente resterà nella memoria degli spettatori. Nel complesso, quindi, una sufficienza piena per uno dei pochi legal-thriller ultimamente prodotti da Hollywood.
un 10 di incoraggiamento per un genere cinematografico abusato negli anni 90 ma che nel 21-mo secolo sembra non incontrare più il favore del pubblico, e cioè il legal thriller. Leggo commenti abbastanza stupidi di persone che ritengono il film prevedibile ma sfido qualunque dei fenomeni presenti su questo sito a dimostrare come abbiano potuto prevedere il colpo di scena finale. Aria alla bocca e fiato sprecato. Il film in se è davvero ben fatto. La regia fa il suo dovere, gli attori sono in parte e la storia riesce a non essere inverosimile. La cosa che ho trovato davvero ottima ottima è stata vedere come si parli di alcuni argomenti "tecnici" finalmente in maniera realistica e con un minimo di cognizione di causa, come nell'analisi delle immagini al computer. Davvero consigliato agli amanti del genere e non.
Un film un po' difficile da valutare, perchè sembra bello ma poi non lo è, cioè, proverò a spiegarmi. L'idea di base, quella di farsi volutamente accusare, è tanto inverosimile quanto intrigante, dà l'impressione che i presupposti ci siano. Poi però ci sono aspetti che stonano, come se la sceneggiatura alcune volte sia costretta a tappare dei buchi e a mettere degli argini, un po' per non far straripare la trama, un po' per non allungarla troppo. La suspance secondo me c'è, il film tiene incollati, ma ci sono appunto queste situazioni che a volte stonano, alcuni dettagli improbabili o forzati che fanno come momentaneamente distaccare da ciò che si guarda. Sto divagando, ma è proprio la sensazione che mi ha dato. Il finale poi è accelerato troppo per non dare qualche indizio sul fatto che ci possa essere ancora un effetto sorpresa. Gli attori non sono azzeccatissimi, il protagonista forse è il meno peggio, lei poco credibile, douglas sottotono. Nel complesso, nonostante non ritenga questo film fatto bene tecnicamente, lo consiglio perchè in ogni caso è stuzzicante e non annoia.
Thriller di bassa lega che si lascia seguire soltanto grazie ad un buon ritmo e ad alcune scene simpatiche fino ad un finale tenuto insieme con lo sputo.
Pazzesco il finale........ Non lo avrei mai pensato anche se analizzandolo una volta terminato ti fa riflettere la frase del procuratore quando gli dice al giornalista: ..........."io metto in galera i cattivi"
(farsi incriminare per poter smascherare l'avvocato)
è abbastanza folle (scusa per il plagio) anche se originale. Il finale mi ha colto veramente in contropiede ed è stata una piacevole sorpresa. Michael Douglas senza dubbio da il meglio di se quando fa la parte del cattivo (vedi anche il Gordon Gekko di Wall Street).
Alla base del film un'idea completamente folle,farsi incriminare per omicidio per smascherare un procuratore distrettuale che utilizza finte prove per vincere le cause! Il balordo finale solo in parte riesce a rendere credibile la vicenda! Poco credibile
Piacevole sorpresa, film che scorre bene, personaggi ben caratterizzati.. la trama è intricata e deve essere visto in modo molto attento e concentrato (soprattutto ai partcolari). Purtroppo ci sono alcune forzature e a volte viene spiegata la trama in modo troppo veloce.
quasi a livello di una puntata di qualche serie di fox crime. personaggi stereotipati. trama prevedibilissima dopo i primi 10 minuti. ora voglio vedere il film orignale di Lang.
Un douglas molto sottotono in un film scontato fino al midollo. L'idea poteva essere carina ma è davvero prevedibile...così come il finale...speri non sia così perchè sarebbe l'apoteosi dell'essere scontato...eppure arriva! Non è un brutto film ma non decolla, non arriva o forse si...e lo fa troppo...
Cosa spinga un regista a stuprare un'opera misconosciuta di un genio del cinema come Lang non lo so. Che sia famosa o meno si tenta di attualizzare un film di caratura superiore, col rischio di fare un fiasco. E' questo il caso di questo mestierante Hyams. Il film è di una pochezza e di una banalità disarmante, ed è impossibile una qualsiasi comparazione visto che i due film stanno su due pianeti completamente diversi. Infimo.
Soggetto articolato e stimolante, dal buon ritmo narrativo ma impacchettato in maniera convenzionale come una serie telefilmica di ultima generazione forzando a più riprese la veridicità di alcuni passaggi.
"Un alibi perfetto", film del regista Peter Hyams da Novembre 2009 nelle sale cinematografiche e' un prodotto che chiaramente non gode di ottima fama, specialmente in Italia, ma a conti fatti, il tutto risulta essere normale vista la poca particolarità della pellicola che si basa su una storiella di investigazione, di denuncia circa i soliti casi "clamorosi" di corruzione; ormai il tutto e' troppo scontato per catturare l'animo del pubblico.
"Un alibi perfetto" presenta diversi pregi, ma logicamente i difetti prendono totalmente il sopravvento, ad esempio, partiamo dalla sceneggiatura... La storia e' banale, forse un po' particolare ed intrigante in alcuni ( o meglio pochissimi) passaggi, molti gli episodi già visti, insomma troviamo la solita fase del film che si svolge in tribunale, accuse, minacce ecc... Per poi arrivare ad un finale movimentato sul piano del ritmo, magari anche con una bella dose di tensione, ma poi? La regia architetta un colpo di scena abbastanza forzato e specialmente evitabile, paradossalmente con questo piano Hyams scredita involontariamente il suo film. In fine, sul piano tecnico da apprezzare gli attori, Segnalo la discreta fotografia e il ritmo, in pratica a parte le incongruenze della trama e ripetitività contenutistica il tempo passa, il Cinema e' (anche) passatempo.
Mi chiedo come si possano produrre ancora film di questo genere.Tutto è scontato dal primo all’ultimo minuto,non vi è traccia di situazioni originali,di personaggi carismatici,ogni cosa è già stata vista milioni di volte e se poi aggiungiamo la totale assenza di suspense, determinata da un intreccio più volte non credibile, ecco che il pasticcio è bello servito.E non traggano in inganno il finale,vorrebbe essere spiazzante e abbassare sullo stesso deprecabile livello i due protagonisti,in realtà è costruito banalmente ed inserito in maniera oltremodo artificiosa,o la storia,per certi versi interessante,purtroppo basata sui più logori stereotipi del thriller. Non sono gli argomenti a latitare, quindi infastidisce vedere Peter Hyams,regista di interessanti film fantascientifici come “Capricorn One” o “Atmosfera Zero”,fallire per l’ennesima volta.Il regista tenta di porre l’accento sull’ utilizzo della giustizia come cassa di risonanza per il proprio tornaconto e la pericolosità della stessa quando gestita da individui senza scrupoli.Gli spunti vengono però inseriti in un contesto all’interno del quale girano a vuoto,non sostenuti da una storia coinvolgente e con personaggi insulsi,ulteriormente sviliti da un recitazione modesta,con Jesse Metcalfe,il protagonista,davvero fuori registro. Quel poco di interesse che riesce a suscitare è derivativo,in quanto il film è un remake di “L’alibi era perfetto”,film del ’58 ad opera di Fritz Lang che regolarmente adattato all’attuale subcultura da fast food cinematografico finisce con l’essere ridotto ad un lavoretto insipido del quale, giustamente, non rimarrà ricordo alcuno.
NON DECOLLA MAI.... PESSIMA LA RECITAZIONE DEL GIOVANE METCALFE... MONOCORDE QUELLA DI AMBER TAMBLIN.. E POI IL DOPPIATORE DI DOUGLAS FA PAURA.... QUESTO FILM DA L' IDEA DI UN DEJA-VU , NON E' UN THRILLER, NON E' UN LEGAL- MOVIE... E' UN IMPASTO DEI DUE MESSI INSIEME!! E NE ESCE FUORI SOLO UN BEL PASTROCCHIO.... NON E'ASSOLUTAMENTE SUFFICENTE!!
A parte che il processo mi è sembrato quanto di più sommario si possa realizzare, secondo me era meglio se le prove saltavano fuori all'ultimo alla fine del processo.
Nonostante tutto, a 10 minuti dal termine ci poteva anche stare una sufficienza. Però con un finale del genere, a dir poco imbarazzante, come si fa a dare più di 5?
questo film sfiora la sufficienza poichè nonostante tutto riesce a mantenere l'atteznione dello spettatore fino alla fine... ma ci sono alcuni aspetti della trama che sono veramente inverosimili...
- si poteva approfondire maggiormente il motivo per cui la tipa si fissa con il filmato dell'intervista alla donna e che la porta a scoprire il collegamento chiave con il delitto; - ma soprattutto... chi al posto loro non avrebbe fatto solo 2 copie dei DVD, bensì almeno 20?????
Per chi ne ha visti abbastanza direi che è carino ma sa di già visto, comunque i 2/3 sono girati molto bene e con una trama accattivante anche se scontata, l'ultima parte la definirei forzata e meno credibile per non dire l'ultimissima parte completamente evitabile e forzata, rischia quasi di rovinare l'intero film.
diciamo...molto socntato , doppiato malissimo. L 'unica nota positiva è come viene affrontato il fatto che la giustizia i si basa sulla credibilità, sullla bravaura degli avvocati e dei giudici che magari riescono a premiare un colpevole e non a vedere come sono realmente i fatti.
Inizio lento e noioso, tipico da film destinato al piccolo schermo. Dopo 10 minuti hai capito già dove si andrà a parare. Speravo in un finale diverso seppure gli ultimi 5 minuti gli facciano valere mezzo voto in più. Dialogo e attori (tranne Douglas), decisamente fuori luogo.
non l'ho trovato cosi' male come dai commenti precedenti al mio . all' inizio e' vero viene da dire ma che roba e' questa ??? poi invece pian piano diventa avvincente e coinvolgente. Suspance poi per il finale . direi da vedere , senza tante pretese .
Il film fatica a decollare, infatti la prima parte è noiosa e lenta ma poi il film prende una sua piega... Il finale a sorpresa (per come me lo immagginavo) compensa il fatto che io avevo già quasi intuito tutto ( non avevo visto nessun trailer e letto nessuna recensione).
Dialoghi che sfiorano il ridicolo, non possono riuscire a strappare una sufficienza. Classico caso di flim con doppia personalità, nato thriller, finito comico.
Ormai film di questo tipo o sono capolavori altrimenti non risultano molto convincenti. Sin dall'inizio si capisce che la trama scorre troppo linearmente perchè possa anche finire in quel modo. Film che comunque non annoia, ma tempo 1 mese e si è già dimenticato.
un film tv così così...se si e attenti si capisce come scorre il film e il (come si voleva fare,ma male)il sorpresone finale...orribile il doppiatore di michel douglas..
Girato come un film tv con attori scadenti, ovviamente comparati al mercato americano (in Italia sarebbero grasso che cola) se si eccettua Michael Douglas perfetto per la sua parte, rimane tuttavia un prodotto interessante e che fa pienamente il suo dovere, cioè quello di intrattenere lo spettatore per un paio d'ore. A parte ciò non ci siamo perchè il finale è davvero tirato per i capelli e raffazzonato come se fosse improvvisamente finito il budget. Non so se sia colpa del doppiaggio ma l'ultima battuta è davvero improponibile anche per un film trash sebbene non fosse questo il caso. Si poteva fare di meglio
Niente di eccezzionale;il film,dal punto di vista tecnico,non è granchè,alcune scene sono ridicole così come alcuni dialoghi. Si può anche intuire molto presto come andrà a finire tutta la faccenda. Ha il pregio di non annoiare.
Il film sembra un Tv- Movie, sia come fotografia, che come regia ed interpreti, nonostante Michael Douglas, un tempo ottimo attore oggi in declino. Un qualunque episodio di C.S.I. avrebbe fatto una migliore figura!
Sufficienza stiracchiata. Qualche ideuzza c'è, ma poi il film viene 'riempito' con delle Tavanate di routine. Avvio lento. Budget ristretto all'osso, (vederlo al cinema è inutile come vederci un episodio di Colombo, e quest'ultimo è ben meglio!). Finale mezzo telefonato e mezzo idiota.
Vabè, a prezzo ridotto e tanto per uscire, si può fare.
parta lentamente questo film sembra addirittura la solita polpetta indigesta, ma col passare del tempo sale di ritmo e diventa molto interessante fino ad un gran finale!
Remake di un noir del 1956 di Lang, "Un alibi perfetto" è un thriller senza infamia e senza lode. Diretto in maniera dignitosa da Peter Hyams con una buona fotografia e una sceneggiatura non sempre solida e convincente si dimostra un intrattenimento godibile per una sera, ma non un capolavoro imperdibile. Anche le prove degli attori sono sottotono, nel complesso una sufficienza e non oltre.
Film piuttosto mediocre, interpreti appena accettabili, lo salva la regia di Hyams, abbastanza buona per tutta la prima parte; abbastanza originale anche l'idea che sostiene la trama dà una certa suspense, non fosse per
un finale a sorpresa del tutto improbabile e incredibile, quasi a voler screditare l'impianto "contestatario" del film contro il sistema giudiziario americano.
Solo se non avete niente di meglio da fare o da guardare...
Senza infamia e senza lode, con un buon colpo di scena. Sembra essere stato concluso in fretta e alcuni passaggi sono stati trattati in modo piuttosto sbrigativo. M.Douglas in questo film è quasi un personaggio di contorno.
Avendo letto i commenti sul finale a sorpresa me lo sono bruciato dopo solo 15 minuti (mi ha insospettito la scena in cui il cagnolino preso al canile "morde" il giornalista in un attimo in cui non lo vede nessuno) :( Spoilerate please!!
Carino. la trama è interessante,ci sarebbero elementi per farne un ottimo film. Purtoppo gli attori non eccellono e alcuni collegamenti sarebbero potuti esser assai fatti meglio,specie il finale,tiratissimo per il collo. Insomma si esce dalla sala sereni...non resetera di certo nella storia questo film ma neanche nella storia delle schifezze cinematografiche... Passabile.
Io ero andato al cinema per vedere 2012, purtroppo però nn c'erano + posti liberi e così ho optato x questo... come credo tutti quei pochi che c'erano in sala x vederlo.
Il film non è male, ma neanke kissà qualche capolavoro. La storia non prende + di tanto, i personaggi non si fanno sentire, nn suscitano emozioni. La fine un po' buttata lì alla svelta, in fretta e furia.
non do 10 solo per non avere 2000 commenti x che ho dato questo voto... ma il film ti lasa a bocca aperta..cmq stra bello il finale..anche dopo 2 gg sto pensando ,, che cavolo , poteva finire..... vi lascio a voi la fine .... '' :) stra bello !!!