vicky cristina barcelona (2008)

beh...ragazzi nn so perkè il mio woody abbia affrontato qsto tema..però a me faceva ridere scarlett johanson dp qll ke kombinava...nn posso svelarvi nulla però è intrigante sto film...barcellona poi nn la kredevo kosì bella..penelope si kala nel ruolo in maniera ottima..certo nn è bello km gli altri film d woody però davvero interessante..da vedere!!

Commedia sì, ma anche dramma libertino/amoroso, questa ennesima variazione alleniana sul mondo dei sentimenti.
Anzitutto, è bene premettere che non si tratta in senso stretto di una storia di ménage à trois: infatti, i protagonisti sono molti di più, sono come pedine che entrano, o escono, dal gioco delle combinazioni di coppia e dei destini di vita.
Poi, a un certo punto, le apparenze si rovesciano: chi pareva forte e determinato in amore, si scopre debole e mutevole; chi, invece, pareva fragile e vittima, diventa forte e senza esitare abbandona l'altro (o gli altri).

SPOILER
È tutto qui il succo del film: scoprire drammaticamente che ciò che, nella nostra vita, pareva solido, stabile per sempre e sicuro, non lo era affatto. Scoprire che i piani di matrimonio ormai ci vanno stretti, ma non abbiamo più il coraggio di tirarci indietro, per paura di osare ma anche di ferire.

Chiari i richiami e gli omaggi a "Jules and Jim", ma anche a quella letteratura europea tra Sette e Ottocento che esibiva crudeli intrecci e tradimenti amorosi, più che il semplice elemento erotico.
E infatti, la contrapposizione tra la vita "pratica" e borghese (ossia americana e puritana) in amore, viene raccontata a momenti come un romanzo di formazione, positivo per alcuni e drammatico per altri.

SPOILER

In conclusione, un film abbastanza malinconico e amaro, sebbene svolto con i toni lievi della commedia. Ma non è un Allen che vuole far ridere, tutt'altro, invita sempre a meditare sulla difficoltà delle scelte che decidono la nostra vita.
Ultima nota: la vera protagonista del film, accanto a Scarlett, più che Penepole Cruz, è senz'altro Patricia Clarkson. Javier Bardem, pur adatto al ruolo, è rovinato da un pessimo doppiaggio.

Commedia senza dubbio riuscita con alcuni importanti spunti di riflessione, Woody Allen è sempre lui anche se Match Point e Sogni e delitti volavano su piani decisamente più elevati. Ottima Penelope Cruz, Javier Bardem un pò pesce lesso......nel complesso più che sufficiente.

Non mi ha convinto molto. Personaggi sempre uguali a loro stessi (sin dalla descrizione ad inizio film è palese il carattere di ognuno), che non hanno un minimo di crescita psicologica in tutto il film. Lo salvo per la splendida Penelope Cruz, bravissima a portare sullo schermo quello che è l'unico personaggio complesso ed interessante di questo film.

Sono sconcertato da molti commenti. Soprattutto da alcuni. Ancora esiste gente che dice: Allen non fa ridere. Ma andate a vedervi Boldi/De Sica se volete ridere. E sicuramente il livello culturale è di vostra competenza.
Fatta questa doverosa premessa andiamo al Film. Non è sicuramente il miglior Allen. Ma è un film godibilissimo. Una sorta di Jules e Jim in chiave moderna. Con una splendida Barcelona e un cast eccezionale. Sottile l'equilibrio del menage a trois che ispessisce e interseca splendidamente la psicologia dei vari personaggi. Tecnicamente qualche taglio del regista (o del montatore) non mi ha convinto del tutto. Per nulla prevedibile come pensano in molti è da vedere. Buona visione.

Mi è molto piaciuto, bravissimi gli interpreti, un passo in avanti rispetto agli ultimi Allen. Estremamente simpatici ed indovinati i personaggi.

Non ho capito dove Allen vuole andare a parare...racconta una storia tipo soap opera,una commedia che poteva durare anche ore e ore perche tanto si sapeva che non sarebbe finita mai!
Io non trovo lodi per questo film...mi ha anche annoiato

Mi ha delusa questo film...mi aspettavo la rinascita cinematografica di Allen ( che ultimamente si è allontanato dal filone nevrotico-intellettuale che tanto piace e molto lo contraddistingue).

Una bella fotografia ,mediterranea ,solare ,fa da sfondo ad una vicenda intricata che propone allo spettatore una rilfessione sull'amore, sull'equilibrio che in questo va cercato, ma nn propone alcuna risoluzione.

Una conclusione filmica affrettata e che nn ha dato risoluzione alcuna al problema.

Un film che tanto ha promesso ma poco a dato.

Troppe "star" per un cielo troppo stretto di una vicenda godibile ma non memorabile.
Guardabile, non è comunque uno dei migliori Allen.

sn da poco uscita dalla sala in cui ho visto questo film, e devo dire che mi ha lasciato proprio un bel "sapore".
Bellissima la musica iniziale, che già lasciava presagire che ci trovavamo davanti a un bel film, con una trama scorrevole e dei bravissimi protagonisti!
La Cruz supera tutti secondo me.

buon film di allen che ultimamente mi aveva un pò deluso.
trama non eccellente ma personaggi interessanti. bravi gli attori, bravissimo Bardem nel riuscire bene in tutti i suoi ruoli, sempre differenti (questo non è un paese per vecchi, mare dentro,...)personalmente mi è piaciuta molto penelope cruz.
la trama come ho detto, non l'ho apprezzata molto, ma il fim scorre bene, a tratti divertente, è un film comunque da vedere per passare un paio d'ore piacevolmente

ancora una volta Woody ci regala uno spaccato di vita mondana tinto dalla sua filosfia di fondo. 2 persone che si amano ma non riescono a stare insieme, l'instabilità nei rapporti affettivi, la tortura ed i dolori dei sentimenti, l'eros che fa parte della natura umana.
Il tutto interpretato da 2 grandi attrici, tra cui spicca la Cruz, che recita nella sua lingua, e dalla "mitica" Scarlett sempre piu' BONA!!!

ottime interpretazioni per una storia difficile ma molto reale...

Film che fa molto riflettere sui rapporti uomo donna e molte delle loro sfaccettature. Del tris di belle attrici la più interessante per me è la Hall che però non compare in locandina ma solo nel titolo. Ma la battuta sul test proiettivo di personalità ha fatto ridere solo me???!!!

Mi è piaciuto molto, anche se non supera altri film di Allen

Senza infamia e senza lode. Più che buona la recitazione ma la trama è piena zeppa di luoghi comuni sulla vita, sull'esistenza, sull'amore. Non consigliato.

Il film è veramente bello, Woody Allen riesce a raccontare e dirigere una commedia divertente e che fa riflettere.
Sicuramente una commedia non per tutti non credo che Vicky Cristina Barcellona sia un film per quel classico pubblico che vuole vedere una commedia e basta, ma è per chi vuole una commedia e sa che da quel film potrebbe nascere una storia ricca di dialoghi.
La sceneggiatura è molto interessante dialoghi veramente indovinati.
La fotografia è bella, sullo sfondo della città catalana vi sono un sacco di inquadrature accurate.
La direzione che dire Woody Allen già ho detto tutto.
Le interpretazioni c'è da fare una riflessione su ogni singolo personaggio.
Juan Antonio:
Una interpretazione profonda e a tratti comica incarna il modello del bel tenebroso spagnolo in cerca delle turiste.
Cristina:
Quando commentai Scoop di Woody Allen dissi che il ruolo perfetto per Scarlett Johansson era un ruolo comico un ruolo dove era l'ironia e la comicità a prendere piede nella sua interpretazione e non quando ad esempio si cimenta a fare quel ruolo da gatta morta come in Match Point.
Qui in Vicky Cristina Barcellona non è proprio ai livelli insopportabili di ruolo di Match Point ma neanche a quelli comici di Scoop, diciamo che vi è una giusta via di mezzo, questo è il terzo film che fa con Allen è da una terza interpretazione diversa l'una dall'altra, sicuramente la migliore delle tre interpretazioni in tre film diversi.
Vicky:
Il personaggio di Vicky è molto dolce e allo stesso tempo molto frenato, frenato da qualcosa che neanche lei conosce ma è proprio questa la bellezza del conoscere questo personaggio nel mentre che il film scorre, piano piano che il film va avanti conosci sempre piu cose di Vicky. Una lode all'attrice che interpreta Vicky e ai suoi occhi. Credo che questa sia l'attrice più intensa e comunicativa di tutto il film, questa attrice parla con i suoi occhi. Ogni primo piano fatto a Vicky e ogni inquadratura stretta sugli occhi di Vicky è un comunicare anche senza parlare.
Maria Elena:
Penelope Cruz è stata truccata come una folle nel film, ma riesce sempre a tenere il suo fascino e la sua bellezza oltre che la sua bravura in questo film. Personalemente non amo quando Penelope Cruz nei suoi film si cimenta in scene di lite perchè non mi piace come grida, vidi anni fa Blow dove ebbe un litigio e ricordo che non ebbi un ricordo piacevole. Qui a diverenza dell'altro film e che grida in spagnolo nella sua lingua madre e non è neanche doppiata quindi diciamo che puoi apprezzare la novità del fatto di sentire un'attrice che normalmente in tutti i film è doppiata qui invece la senti con la sua voce.
Considero questo film veramente bello una commedia diversa e insolita.

Non passerà alla storia, questo è sicuro. Però il film è piacevole e poi c'è Penelope ... da sola il prezzo del biglietto!.

Da fan di Woody Allen devo dire il suo film più inutile,più noioso e più brutto!!Davvero il crollo di un regista ........mamma mia!

carino!!..

Dopo l'Inghilterra Allen si trasferisce in Spagna e fa un altro di quei film semplici-minori che ha fatto dopo il bel "Match Point".
A dirla tutta la tappa spagnola è proprio quella meno riuscita dei quattro film.
Si tratta di una commediola semplice semplice, in cui viene raccontato di due turiste che si innamorano di un pittore a sua volta innamorato della sua ex moglie (mezza fulminata).
Niente di nuovo insomma per il regista di new York, e in più il tutto è condito da una fotografia da spot della città catalana (con relative visite alle attrazioni del luogo).

Sembra quasi un film di relax "Vicky Cristina Barcelona", girato per puro divertimento, con 1000 batture riuscite, però alla fine una bella delusione.
Tutto è poi appesantito da un doppiaggio assurdo e inutile.
Consiglio i fanatici estimatori di Allen (come me), di non andare a vederlo in sala, ma di aspettarlo in dvd e vederlo in originale.

La prima cosa che ho pensato alla fine del film è che è giunto il momento che Allen torni a New York.

Grande Woody! Un altro piccolo capolavoro, semplice, sobrio e allo stesso tempo complesso ed engmatico. Grandi attori, bellissime atmosfere e grande regia. I dialoghi poi...

assolutamente da vedere
le atmosfere i personaggi creati,
i dialoghi...woody allen dopo match point mi ha colpito di nuovo!!!

L'Europa e l'America non sono mai stati così uniti e così distanti alo stesso tempo. Film perfetto, magnifico, equilibratissimo, con gli attori egregiamente distribuiti su una sceneggiatura sobria, potente, leggera e profonda assieme. I quattro attori protagonisti sono assolutamente perfetti, su tutti forse brilla una eccellente Penelope Cruz che entra al secondo tempo, ma sono tutti magnifici. Non scambiate l'assenza di una trama grossa con un film minore: la vita è piena di piccoli grandi eventi che la influenzano più di tutti. Questo film è bellissimo.

Un film divertente come la maggior parte dei film di Woody Allen, lo consiglio a chi è sempre piaciuto il genere dei suoi film. Buone le interpretazioni della Cruz di Bardem e della Johansson. Carino e dirventente

Molto noioso, e trama inutile, forse non lo ho capito,
però a mio parere il peggior film di woody mai visto.

Vicky Cristina Barcelona è sicuramente un buon film, ma niente di più. Allen ci racconta le divergenze sentimentali di due amiche che incontrano, in vacanza, un affascinante torero con un'ingombrante ex moglie (una strepitosa Penelope Cruz). La vera protagonista del film è Vicky perché è lei che deve affrontare se stessa trovandosi a fare il bilancio sentimentale della sua vita. Eppure le parti più lente del film sono proprio quelle che la riguardano, e alla fine la sua storia passa in secondo piano davanti alle tragicomiche avventure del restante trio che, seppur divertenti, sono fini a se stesse. Il personaggio di Cristina, poi, è privo di uno spessore consistente ed il finale lascia a bocca asciutta.

A me è piaciuto.
Perdonatemi, ma non mi riescono le dotte recensioni, specie dopo aver visto questo film. Esso infatti ha lasciato in me un piacevole stordimento, come quello che si ha dopo il risveglio da un sogno (...un sogno di mezza estate o, in questo caso, di mezzo autunno).
Chissà se fra qualche tempo mi avrà lasciato qualcosa. Perchè questo è il problema di ogni film: il sedimento che deposita nell'anima è ben diverso da ciò che appare alla prima impressione. A volte non lascia niente, altre volte lascia di più dello sperato.

Ma è Allen? Siamo sicuri? Carina però la canzone...

Il film inizia e praticamente non si arriva mai al punto...stai lì aspettando che succeda qualcosa che non accadrà mai...l'unica attrice degna di nota nel cast è Penelope Cruz, il suo personaggio è l'unico che da un po' di scossa al film e poi è interessante vederla recitare nella sua lingua.
Non so cosa mi abbia spinto a vedere questo film, non mi è mai piaciuto Woody Allen...

Un film abbastanza insensato,la storia non sarebbe neanche troppo banale ma la recitazione dei singoli non è un granchè,Bardem lo trovo inespressivo e inadatto al ruolo,la Johansson bella ma sottotono, l'unica a dare una scossa al film è la Cruz che si mostra all'altezza.Cast penalizzato anche dalla storia forse non banale ma dalla quale ci si aspetta qualcosa che non arriva mai.Molto in calo rispetto al buon Match Point.

Non è stato un gran film.

Un film basato su luoghi comuni e con un a voce fuori campo abbastanza irritante.

Diventa interessante solo dopo la prima mezz'ora di pellicola; alcuni risvolti potevano essere interessanti, ma il finale ha vanificato quel poco di buono che poteva offrire questa pellicola

Non mi hanno convinto neanche le performance della Johansson e di Barden

Rimane una buona interpretazione di Penelope Cruz che fa alzare il voto di mezzo punto.

Diciamolo, una schifezza autentica. E poi noioso.

Il tema dell'amore per luoghi comuni .
E come potrebbe affrontarlo un trentenne idiota.

Penelope Cruz interpreta la parte di una povera deficiente,
la Scarlett non sa di niente, la bruna mi sembra la meglio.
Bardem ,bohh, dovrebbe essere il bel tenebroso, ma mi sembra non ci
creda nemmeno lui.
Sceneggiatura banale e' dir poco.
E non ho nemmeno sentito l'odore della Spagna.

E c'era chi criticava i film londinesi di Allen: ma quelli sono
capolavori al confronto.
Il bello che la Repubblica lo promuove :
non oso pensare come siano i film bocciati......

piu ke un film di allen sembra 1 film di aldomovar.... non mi è sembrato nulla di esaltante, una commedia carina si ma nulla + ... sufficenza piena grazie a quelle topolone di scarlett e penelope davvero 1 piu bella dell altra

Commedia gradevole con un grande cast, bellissime ambientazioni e musiche, che però a tratti risulta un pò "tirato per le lunghe". Fosse durato una ventina di minuti in meno ne avrebbe guadagnato parecchio, a mio avviso.

il peggior Allen di sempre

Questo film di Woody Allen è proprio rilassante: dal punto di vista estetico, grazie ai bei e bravi protagonisti (a me sono piaciuti tutti, e Bardem doppiato da Pedicini e' incredibilmente affascinante) e alla scenografia, grazie alla frizzante colonna sonora, e grazie ai dialoghi,che non sono ironici a livello dei film newyorkesi, ma a tratti si difendono bene e il film riesce anche a divertire.
Consigliato

E' un film sciatto e superficiale, pone delle questioni ma non le risolve, la voce fuori campo insistente e abusata risparmia scene importanti e costringe ad avere una cognizione netta dei protagonisti, non c'è spazio all'interpretazione degli stati d'animo. il film si risolleva con l'arrivo sulla scena di penelope cruz, unica nota positiva insieme a bardem, fantastici insieme.
il resto è una marchetta a favore del turismo catalano e qualcosa anche x l'industria automobilistica italiana (fiat, alfa e lancia e nient'altro).
quasi del tutto assente l'umorismo tagliente e acuto tipico di allen, mi aspettavo molto di più...

Non amo l'Allen impegnato nè amo l'Allen non comico,quindi non sono proprio un fan, certo che obiettivamente il film è fintamente provocatore, oleografico e superficiale.

Una marchetta turistica del governo spagnolo sicuramente molto riuscita.
Il film è frivoletto e pur durando poco...........è troppo lungo.
Il cinema romantico-minimalista di Allen in questo caso si regge sui bellissimi e bravissimi protagonisti e la loro ricerca dell'amore (o passione?) viene resa da bellissime interpretazioni sopratutto dell'infinita Penelope Cruz.

Certo che le basi proprio del film sono labili, non si può costruire un intero film su questi circoli amorosi è normale che dopo un'ora continui a guardare l'orologio, con sceneggiature tanto labili non ci si meraviglia che Allen fa un film all'anno.

Non amo i film quadro per me ci deve essere una storia o affrontare almeno una tematica, qui è tutto tremendamente frivolo, scialbo e sopratutto superficiale e inconcludente.
TROPPI LUOGHI COMUNI CRIBBIO!
Non è da buttare e Allen ha fatto di peggio, a tratti si lascia vedere ma dopo poco stanca

Premettendo che di Allen non so un chèzz, devo dire che questo film mi è piaciuto abbastanza. A partire dalla stupenda ambientazione, l'atmosfera, i colori, un bel lavoro di regia e un quartetto di attori niente male e splendidamente diretti, soprattutto la Cruz. La storia è forse banalotta e con il passare dei minuti ti aspetti un qualcosa in più che non arriverà mai ma tutto sommato l'ho trovato piacevolissimo da guardare. Niente di che insomma, ma un'occhiata gliela si può dare.

Non saprei dire se la psicologia clinica ha già codificato e dato un nome a quella sindrome per cui si continua a riporre fiducia ed illimitato credito in una persona o in un amore, anche dopo ripetuti tradimenti e quando sai già che ne verrai deluso.
Sono almeno una decina d'anni che mi riprometto di non guardare più i lavori di Allen e alla fine, spinto da vane illusioni, ci ricasco, con il solo risultato di andare incontro alle gesta di un fantasma o, a esser generosi, di un pallidissimo imitatore.
Non chiedo di tornare all'età dell'oro ma potrei riciclare uno dei commenti ai precedenti per questa ennesima inconsistente tappa della tournée europea, priva di un qualsiasi appiglio alleniano e condita da una scrittura televisiva su sfondo da cartolina. Cast sballato, bardem in versione gigante e bambine, Johansson non (leggi mai) pervenuta e la Cruz a tentare di salvare il salvabile.
Come probabilmente avevo già suggerito, forse Allen dovrebbe dar seguito a quelle che sono le sue recenti considerazioni autocritiche sul suo cinema recente, vista ancora la stima di cui gode (e che merita), piuttosto che abbandonarsi ad un un senile declino.

Piatto e insapore come una Paella senza riso. E ci voleva proprio Penelope Cruz - nei panni della nevrotica e "caliente" Maria Helena, a tentare (inutilmente?) di risollevare le sorti di questo film, onestamente uno dei punti piu' bassi della carriera di Allen: penosa commedia sentimental-turistica, da cartolina illustrata, dove il regista ci rifila praticamente tutti i luoghi comuni sulla Spagna e l'Europa mai visti al cinema.
"Come mai tanto interesse per la cultura catalana?" si chiede il torello Barden mentre impalma e si contende le due americane (la bruna e la bionda) e verrebbe voglia di rivolgere lo stesso quesito proprio ad Allen.
O magari desiderare, dopo questo film, che nessun regista americano varchi il suolo europeo per i prossimi cinquant'anni, come minimo.

Un tempo, anche nei momenti meno felici, i dialoghi erano il punto di forza dei suoi film: beh stavolta, sorretti da una sceneggiatura scritta con la mano sinistra, fanno sinceramente pena...
se è vero che Allen non è piu' quello di trent'anni fa, occorre ammettere che un film come "Manhattan" non lo vedremo mai piu'
Un regista transfugo che sembra improvvisamente aver scoperto Jean Negulesco, il che è francamente sconcertante anche per chi conosce quel famigerato regista ("Tre soldi nella fontana", presente?).
E poi ok, dovrebbe essere anche una riflessione sull'arte e l'eros, ma non si va oltre il risibile gioco degli equivoci o degli scambi di camera/letto.
Il breve fotogramma di "L'ombra del dubbio" di Hitch è il classico specchietto per le allodole.
Senza contare che, nel 2008, un castissimo bacio saffico suscita qualche inutile prurito promozionale (di corsa... tutti a vederlo).
Ma di questo film non rimarrà alcuna traccia, per fortuna

un buon film..certo avrei preferito un pò + di azione,movimeto,gli manca un qualcosa in + perchè in certi momenti rischi di annoiarti..ma nel complesso si può dire ke è un film guardabile..sceneggiatura ottima e bravissimi gli attori..poi javier bardem è fantastico!
Bravo Woody Allen ke ti fa capire nei suoi film i casi della vita e come vanno a volte le relazioni(in generale).

Il punto più basso toccato da quest'artista. Film inutile, non fa ridere (salvo 2 battutine), non coinvolge, irrita, è fozato ed improbabile, ci sono scene buttate lì a casaccio.

SPOILER

Un altro piccolo capolavoro dell'instancabile genietto...
Situazioni e dialoghi che solo Allen sà creare,dove succede sempre cio che non ti aspetti. La colonna sonora è totalmente azzeccata,lieve e fugace,la scenografia è di per sè bella ma Allen la rende ancor piu efficace,Bardem è un mostro di bravura e la Cruz sembra che recitare sia naturale come respirare. Una sceneggiattura fantastica con un grande ritmo,dove ogni cosa sfiora la perfezione...
Che altro dire.....???

E’ tornato il nostro vecchio Woody, questa volta con nacchere e chitarra, a dirigere una divertente commedia sul tema dell’amore, sempre analizzato attraverso le consuete introspezioni sul rapporto donna/uomo. Certo non ci sono dialoghi al vetriolo come nei suoi classici film newyorkesi, d’altra parte è assente il suo personaggio che ne era il fulcro, tuttavia la commedia decolla subito con la leggerezza dell’ironia alleniana. Il film è godibile per intero e chi ama il regista non può non apprezzare questo ritorno agli antichi stilemi. Purtroppo Allen cade nell’ambientazione, presentandoci una Barcellona stereotipata, da depliant turistico che proprio non convince. Indovinato, invece il cast, frizzante e convincente, ad eccezione della Johansson, la cui monoespressività è evidenziata dall’esuberanza interpretativa della Cruz e di Bardem, davvero bravi. E così ancora una volta ci si chiede: “ma cosa avrà mai intravisto nella Johansonn, Woody Allen, per farla assurgere a propria musa ispiratrice?”

Premetto che non amo le voci fuori campo quando raccontano quello che già si vede .. e le riprese della Barcellona conosciuta sono quasi sempre sempliciotte e poi non si poteva andare su Los Inhumanos, Nacha Pop, Mojinos Escozios e qualcosa di più emotivo dal punto vista musicale.... forse Allen non è un amante della Spagna e non ha pensato di diventarlo per fare questo film ..

.. va beh, Woody ha fatto in fretta, doveva fare un film su Barcellona e l'ha fatto. Non aveva già un trip psicosessualfilosofico da proporre e infatti si vede.

La sceneggiatura è scarna, sorretta dalla voce fuori campo e da qualche intellettualismo qua e la ...
... però quanto mi ha divertito, mi ha alleggerito, questo film è una specie di carezza romantica, è un buon bicchiere di vino de rioja alta, poi le donne sono splendide e fa niente se la scarlett è un po' al solito stereotipata, anche il marito della mora lo è, ci sono tante altre riflessioni interessanti, c'è la cruz che fa vedere quanto è più brava di tutti gli altri del cast, c'è qualche battuta niente male ... c'è gusto per il bello, o almeno gusto per ricercarlo.

Poi non importa capire come fa il padre poeta mai pubblicato a vivere e come fa Javier a pensare solo a quadri, donne, vino, aerei, gite in campagna ... l'importante è cosa pasa, no?
E pasa qualcosa de piacevole. No, non sono errori, sono Veneto. W lo spritz. ;-)

è Woody Allen, puro e semplice, sella sua straordinaria capacità di raccontare una storia in cui amore, romanticismo, aspettative, dubbi e provocazioni si intrecciano splendidamente. Ottimi gli interpreti (su tutti Patricia Clarkson, che non conoscevo, e la Cruz), buon ritmo per una commedia sentimentale, il cui genere spesso pecca proprio in questa caratteristica; nel doppiaggio italianao avrei addirittura evitato i sottotitoli nelle scene parlate in spagnolo, i duetti Cruz-Bardem sono fenomenali e ci saremmo messi ancor più, come spettatori, dalla parte dell'attonita protagonista femminile! Nel complesso molto buono

Film messaggio di Woody Allen che sul piano estetico mostra un po' la corda.

Allen riflette sulla crisi delle generazioni tra i 25 e 35 anni, le loro difficoltà ad amare, a vivere dentro dei sentimenti chiari e onesti, l'erotismo insaziabile che porta a cambiare frequentemente partner diventa l'alibi per non riconoscere la propria crisi di identità.

Film con trama un po' debole, bella la foografia di Oviedo e Barcelona, Allen si salva in corner come intellettuale, intellettuale di razza, trasmettendo messaggi forti e diretti a cui crede sinceramente.
Belle e attraenti le donne del film.

Woody sfona un'altra delle sue ultime commedie, ed è con piacere che si scopre questo suo "Vicky Christina Barcelona"...film piacevole, simpatico, sorprendente e "caliente" al punto giusto senza mai sconfinare nel volgare. Strane situazioni amorose nel giro di un'estate.
Woody gioca sulla sensualità delle due dive: da una parte Scarlett, sensuale come dolce bambolona tutta curve, e dall'altra Penelope, spagnola passionale e quanto mai attraente.

Molto gradevole

Un altro colpo a segno per il geniale Woody Allen, abile dietro la macchina da presa quanto lo era di fronte. Un film innanzitutto e come sempre piacevole, recitato ottimamente e con dialoghi intelligenti e briosi. Ma anche una riflessione sull'amore e sulle passioni, sui rapporti umani e sul fascino di una avventura. Woody Allen non si accontenta di raccontare un triangolo amoroso, ma costruisce addirittura un quadrilatero! E lo dipinge con una tale leggerezza e nochalance che forse nessun regista riusciva a fare dai tempi del Jules & Jim di Truffaut. Persino Bertolucci, con il suo the dreamers, aveva scavato nel lato più morboso e perverso della triplice passione amorosa. Grandissime le protagoniste e il protagonista, ognuno a modo suo: se la Johanssonn è come al solito più sensuale di un bocciolo di miele, lo sguardo sornione del latin lover catalano Javier Bardem è irresistibile. La Cruz, dal canto suo, è il vero "peperoncino" di tutta l'intricata vicenda. Una sola parola: delizioso, divertente, intelligente. Come il Regista.

A me è piaciuto molto. Penelope è troppo brava come attrice....
è divertente vedere la trasformazione delle 2 amiche dove all'inizio sembrano completamente diverse m,a alla fine risultano identiche e dove nessuna sà ciò che vuole veramente. Barcelona poi è troppo bella!!

In una Barcellona un po' troppo stereotipata e da cartolina Allen, ancora una volta, mette in scena l'enorme gamma cromatica di quel sentimento detto amore. Una commedia leggera, divertente, rilassante e non troppo pretenziosa. Il finale poi mi è molto piaciuto.
Buona la fotografia ed eccellente il cast a partire da uno straordinario Bardem, perfettamente nella parte, per passare ad una divertente Penelope Cruz. Meno convincente Scarlett Johansson.

interessante dall' ininzio alla fine...attori e ambientazion e ottimi

E finalmente Allen fa un film davvero buono, con una storia intrigante e superbe interpretazioni, Bardem, Cruz ma soprattutto Hall su tutti (Rebecca Hall, la Vicky del film).

Largamente al di sopra delle mie aspettative iniziali, ma l'Allen che amo è lontano anni luce. Il sette lo meritano la fotografia e l'interpretazione di Bardem e della Cruz (e il piacere di aver ritrovato Chris Messina che ricordavo con affetto nel contesto di Six Feet Under).

Un film senza molte pretese che non tradisce le poche aspettative dello spettatore; diciamocelo, nessuno si aspettava un capolavoro. Ci si aspettava un film piacevole, basato molto sull'immagine, che punta molto sulla bellezza delle attrici e della location; e alla fine così è stato.

Ben riuscito a mio parere il contrasto fra lo stile di vita americano e quello europeo, naturalmente (ma volutamente) esasperato, forse un po' fastidioso ed eccessivo l'aspetto "spot" del film: si era detto che doveva essere una lettera d'amore a barcellona, però c'erano dei tratti veramente da pubblicità :)


SPOILER

Ottimo Bardem, come sempre, e una Penelope Cruz aggressiva e accattivante, che potrebbe con buona probabilità diventare la nuova musa di Woody.

I primi 15-20 minuti passano piuttosto gradevolmente, visto che risulta intrigante ed originale nella sua storia...col passare dei minuti il tutto scema...verso la fine prevale più la noia per dei tratti un pò piatti!

Molto belle le immagini e le riprese di Barca.

Buona prestazione di Penelope (che è sembre bella da vedersi... :-) )

Film gradevole e ben girato....Bellissima anche l'atmosfera...Ottimi gli attori...Vale davvero i 6 euro del biglietto

"Vicky Cristina Barcelona" mi ha ricordato molto, come impostazione, "Jules et Jim" di Truffaut: c'è una voce narrante che fuori campo descrive le "peripezie" sentimentali dei protagonisti, e un triangolo amoroso; con la differenza che gli elementi di quest'ultimo sono due donne e un uomo, a cui inoltre si aggiunge un quarto soggetto femminile, legato dall'esterno al rapporto trilaterale. Anche il protagonista maschile, che costituisce il perno centrale attorno al quale ruotano gli altri personaggi, sembra speculare alla Catherine di "Jules et Jim", riproponendone la stessa tensione conflittuale verso esperienze sentimentali nuove, da un lato, e le certezze del legame con la sua ex-fidanzata, dall'altro: due dimensioni così inconciliabili, a causa della gelosia e dell'egoismo insiti nella natura umana, che determineranno ineluttabilmente lo sfaldarsi del triangolo. Al termine di questa esperienza, ognuno tornerà sui propri passi, ma con la consapevolezza dell'impossibilità di vivere liberamente l'amore, a causa dell'inestricabile rete di fili che lega ogni soggetto ad altri soggetti.
E’ il Woody Allen dell’ultimo periodo, quindi meno sarcastico e meno conciliante rispetto a quello della prima fase. Anche in "Vicky Cristina Barcelona" si trovano dialoghi venati da una certa dose di ironia, ma sono lontani dai risultati caustici che caratterizzano le opere più datate del regista di New York; e il pessimismo, che da sempre connota la cifra “alleniana”, sembra aver perso quel barlume di speranza che, nei film precedenti, ne costituiva una sorta di valvola di sfogo.
Personalmente prediligo l’Allen del primo periodo; riconosco, tuttavia, che anche questo "Vicky Cristina Barcelona" è un’opera che, per gli svariati spunti di riflessione che offre, si presenta molto interessante.
Bravissimi tutti gli attori protagonisti. Ma una particolare nota di merito va a Penelope Cruz, che ci regala una prestazione davvero superlativa.

Non conoscendo bene il cinema di Allen (premetto che faccio parte di quelli che ha trovato Match Point piuttosto scialbo e inconcludente) non mi dilungo certo a discutere il valore e la posizione di quest'ultimo lavoro nella sua filmografia ma ho trovato questo "Vicky Cristina Barcelona" una commedia veramente deliziosa.

In una frizzante Barcelona (magnificamente dipinta durante la stagione estiva), il regista newyorkese racconta l'intreccio tra le storie di tre donne e un pittore catalano caratterizzando splendidamente i personaggi in una maniera più unica che rara.

Il cast ci mette del suo dove le bellissime Cruz-Hall-Johansson impersonificano magnificamente tre tipologie di donne e il "caliente" Barden (superati i primi dieci minuti in cui ci si chiede dove abbia lasciato la bombola con l'ossigeno e la pistola ad aria compressa) rappresenta l'artista bello e dannato ma al tempo stesso con le sue debolezze umane.

Pellicola leggera ma estremamente piacevole.

Con la sua fedele tavolozza di sentimenti, Allen scrive e dirige una pellicola del tutto simile ad un ritratto, la cui "mezza tinta" è la leggerenza, l'assenza di pretese. Ti sfiora per poi andar via come un soffio di quel vento caldo, tipicamente estivo; ti circonda con colori(fotografia perfetta) e musiche dalle tinte catalane e al termine, semplicemente, relega il tutto ai ricordi, limitandosi a chiudere la parentesi aperta ad inizio film.

Perfetta anche la prova degli attori. Magnifica la Cruz. (C'è solo un problema : Javier Bardem. Ormai lui per me è solo ed esclusivamente Chigurh).

Woody eccezionale. Barcellona magica. La Cruz sensuale .....e le altre due meravigliose....il tutto forma una cornice a una storia fatta di passione, sesso e amore....
Inferiore rispetto a match point .... ma pur sempre gradevole.
Spagna caliente.

Baci

Film eccezionale sotto molti punti di vista : superba recitazione, in primis Penelope Cruz e Xavier Bardem che spolverano uno spagnolo quasi "teatrale"; frasi che si ripetono volutamnte durante tutto l'arco del film come la figura dello ZOMBIE e dell'uomo "comune" e banale... ironia allo stato puro, regia impeccabile e ottime scelte musicali che ripescano la tradizione chitarristica classica della Spagna (Albeniz...)! ANDATELO A VEDERE,UN FILM PER CHI VUOLE RIDERE E RIFLETTERE.. per gli altri ,come l'amico del commento sottostante , aspettate un nuovo Natale con De Sica!!! buaaaaaaa.....W il vero cinema e la VERA musica!

Woody pretende di raccontare l'amore e la passione tra razionalita' e irrazionalita', tra il controllo dei sentimenti e l'abbandono dei sensi, ma ne esce un film spento, monotono, che non parte mai. per tutto la durata si ha l'impressione che deve succedere qualcosa che purtroppo non arriva mai. Anche la storia e' banale con personaggi decisamente poco caratterizzati e questo per il maestro Allen e' decisamente inusuale.
Sicuramente un film da evitare. Ed anche Woody Allen puo' sbagliare un film.