agora' regia di Alejandro Amenabar Spagna, USA 2009
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agora' (2009)

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locandina del film AGORA'

Titolo Originale: AGORA'

RegiaAlejandro Amenabar

InterpretiRachel Weisz, Rupert Evans, Max Minghella, Ashraf Barhoum, Oscar Isaac, Yousef 'Joe' Sweid, Manuel Cauchi, Clint Dyer, Amber Rose Revah, Richard Durden, Sami Samir, Charles Thake, Homayoun Ershadi, Harry Borg, Michael Lonsdale

Durata: h 2.08
NazionalitàSpagna, USA 2009
Generedrammatico
Al cinema nell'Aprile 2010

•  Altri film di Alejandro Amenabar

•  Link al sito di AGORA'

Trama del film Agora'

Egitto, IV secolo d.C.: ad Alessandria d'Egitto l'astrologa e filosofa Hypatia deve lottare per preservare tutti il sapere del suo antico mondo. Nel frattempo, il suo schiavo Davus è combattuto tra l'amore che ha per lei e la possibilità di guadagnare la libertà convertendosi al Cristianesimo.

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Voto Visitatori:   7,24 / 10 (164 voti)7,24Grafico
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Voti e commenti su Agora', 164 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR rain  @  15/12/2024 19:37:54
   5 / 10
Polpettone storico sul solito contrasto religione/scienza, con personaggi scritti piuttosto superficialmente -anche la stessa Ipazia- e una rappresentazione fin troppo cinematograficamente romanzata e semplicistica di tutto ciò che avviene (basta vedere come Ipazia trova le risposte ai grandi quesiti).

stratoZ  @  23/03/2024 14:30:30
   7 / 10
ATTENZIONE POSSIBILI SPOILER

Agorà è un film affascinante sia per l’ambientazione che per la narrazione, andando a svariare con le tematiche e destreggiandosi tra le guerre religiose del tardo impero e la ricerca scientifica in un periodo in cui i mezzi a disposizione erano esigui.
Prendendo spunto dall’interessante personaggio di Ipazia, astronoma avanti sui tempi per troppo tempo dimenticata dalla storia, il film fa un excursus sull’affermazione della cristianità e le persecuzioni anti pagane, con una curiosa riflessione sul ribaltamento delle posizioni: i cristiani inizialmente considerati martiri durante l’impero gradualmente diventano i carnefici dopo la crescente popolarità della religione che vedrà sempre più persone schierate in sua difesa.

Ma non manca di approfondire anche il lato scientifico, con la continua messa in dubbio dei sistemi vigenti fino a quel momento, non mancano le scene in cui si mostra quanto i mezzi fossero improvvisati, basti vedere la scena del carico tirato dall’albero della barca per vedere in che punto atterrasse, però Ipazia gioca col dubbio, va contro i dogmi, rielabora le teorie e riprende anche vecchi modelli ormai messi al bando. La perdita del progresso e dell’identità, come si vede nella dolorosa scena della distruzione della biblioteca, resetta gli impegnativi progressi fatti fino a quel momento, riportando il mondo indietro di millenni oserei dire, come si vede nell’epilogo dato che si dovrà aspettare Keplero per la riformulazione di simili teorie.

Amenabar mette in scena una discreta ricostruzione del periodo, a metà tra il fascino dell’antico Egitto e la fase decadente dell’Impero romano, ad oggi forse si nota l’uso della computer grafica per molte ricostruzioni che sembrano un po’ troppo pulite, lisce e di una perfezione che sa di finto. La regia segue un modello abbastanza classico, da colosso storico americano che si concede scene ad ampio respiro, tra cui le varie scene di massa scandite dai campi larghi e dai dettagli nei duelli a cui prestare più attenzione, con una discreta epicità di fondo e un buon pathos che accompagna le vicende.

In gran forma il cast ma, la Weisz si ruba tutta la scena col suo personaggio carismatico, un po’ geniale un po’ incompreso, un po’ lo stereotipo del genietto troppo avanti per il tempo in cui è vissuto ma per fortuna non è un fattore sottolineato al punto di dar fastidio.

E’ una visione interessante, di un soggetto non notissimo, con una messa in scena di buon livello.

Crabbe  @  23/12/2016 15:55:35
   4 / 10
Amenabar è un bravo regista, però qui ha voluto fare il passo più lungo della gamba con questo tentativo goffo e storicamente nullo di rappresentazione del mondo pagano.

Light-Alex  @  01/06/2015 23:52:31
   8½ / 10
Eccellente lavoro di Amenabar. Un film che fa riflettere sul senso profondo del pensiero scientifico: mettere in discussione ogni convinzione. Vagliare con logica e raziocinio i pensieri essendo pronti a rimescolare le carte in tavola. Una verità è tale solo fino a prova contraria. Tutto ciò si oppone alla verità dei dogmi, verità imposta dall'alto, intoccabile ed immutabile.

Un film che di certo non lascia una buona impressione sulle religioni, ed in generale capovolge le carte in tavola rispetto alla visione tradizionale del cristianesimo vittima dei martiri, mentre qui ci viene mostrata la relatività di quella fase storica, dove una fede da prima forte poteva diventare in meno di un secolo quella perseguitata.

Vera o non vera la lettura della vicenda sinceramente a me poco importa. E' l'antitesi tra pensiero umanitario logico e cieco fanatismo, il reale succo del discorso. E questo è decisamente reale.

La vicenda umana può apparire più debole di fronte a queste grandi tematiche messe in gioco, ma devo dire di averla trovata comunque interessante.
Rappresentazione storica molto valida, costumi, esterni, interni. Cast all'altezza: Rachel Weiz fulgida, Max Minghella rappresenta benissimo il travaglio che percorre il suo personaggio.

Un film che ti fa venire voglia di capire il mondo e gli altri uomini.

william sczrbia  @  11/01/2015 11:05:42
   7 / 10
GianniArshavin  @  07/05/2014 14:51:12
   7 / 10
Tralasciando tutti i discorsi sulla religione e sulla storia che si possono estrapolare da questa pellicola , onde evitare di accedere dibattiti difficilmente gestibili su un sito internet , quel che rimane di "Agorà" è un film storico di grande livello , un colossal europeo costato ben 50 milioni.
Il primo aspetto vincente di "Agorà" sono sicuramente la location e le scenografie , maestose e accuratamente scelte per rappresentare al meglio la città di Alessandria D'Egitto. Amenabar è bravo nel gestire la mdp fra strade polverose , centinaia di comparse e monumenti enormi, tutti elementi che aumentano di parecchio il coinvolgimento e la sensazione di trovarsi li con i personaggi.
I guizzi in regia ci sono e l'autore spagnolo si dimostra a proprio agio anche in un contesto molto diverso rispetto ai primo film.
La trama racconta le gesta della filosofa Ipazia , personaggio storico un po' dimenticato, omaggiato qui dal regista e interpretato ottimamente da Rachel Weisz. La vicenda è abbastanza interessante , soprattutto grazie ad una protagonista molto intrigante, spesso e volentieri voce fuori dal coro in un mondo prettamente maschilista.
Il ritmo non è elevatissimo e mancano significative svolte nella narrazione , ma tuttavia l'opera si lascia guardare fino alla fine senza annoiare eccessivamente.
I personaggi di contorno pur non essendo granchè caratterizzati svolgono bene il compitino.
Sicuramente l'aspetto più controverso del film sono i messaggi e il significato stesso dell'opera , causa di grandi diatribe anche in fase di distribuzione.
Ricapitolando "Agorà" è l'ennesimo ottimo lavoro di Amenabar , ormai una certezza e non più una sorpresa.

marcogiannelli  @  30/01/2014 13:05:41
   7 / 10
Interessante trasposizione della storia di Ippazia e dell'Alessandria piena di religioni contrastanti tra loro..peccato perchè l'unica convincente di tutto il cast è la protagonista, anche se l'attore che interpreta Ammonio non se la cava così male..

Horrorfan1  @  21/01/2014 20:12:13
   10 / 10
Ho visto che questo film ha relativamente pochi 10: ne aggiungo uno io, ed è un voto sentito!

Film validissimo sia come tale, che per il messaggio che trasmette.

Gruppo COLLABORATORI julian  @  28/09/2013 14:46:04
   4 / 10
Ammorbante peplum che proclama la superiorità delle scienze alle ideologie e alle religioni. Seguendo la più comune tradizione di film biografici che romanzano storie di grandi uomini, le più importanti scoperte del mondo sono state fatte guardando la propria stanza, notando un oggetto e dicendo "Oh cazz.o, ecco come funziona !".
Valium.

Romi  @  21/09/2013 20:24:55
   6½ / 10
Agora è un film il cui messaggio dovrebbe essere una presa di posizione netta contro ogni forma di fanatismo o integralismo religioso. Ma, ad una attenta osservazione, non si può non capire che l'intento è quello di mettere in cattiva luce la Chiesa (tanto di moda al giorno d'oggi). Poco male, se si pensa che grandi registi come: Bunuel, Pasolini, Almodovar hanno infierito duramente sulla Chiesa, a nello stesso tempo non si può negare che ci hanno regalato veri capolavori, ricchi di sensibilità anche religiosa. Non si può certo negare, ad esempio, che il "Vangelo secondo Matteo" sia una grande opera ricca di rispetto nei confronti della figura del Cristo o del cristianesimo. Il film di Amenabar non scandalizza di certo, anzi ben venga il fatto che si possano portare a conoscenza accaduti controversi che hanno avuto per protagonisti i cristiani (che di cristiano avevano ben poco). Ma la stonatura sta nel fatto che si sostiene la tesi discutibile che l'ateo è l'uomo veramente libero e che tra fede e ideologia non c'è differenza. Agorà, quindi, non lo definirei un film prettamente storico, ma un film a tesi. Già si è visto con "Mare dentro" la verità stava solo da una parte. Infatti la verità sembra che stia solo dalla parte di Ipazia, scienziata geniale che si contrappone alle intolleranze religiose fra pagani, cristiani ed ebrei. Inizialmente sembra che il regista sia equidistante nell'evidenziare questi fanatismi. Mano mano che si procede non si può non comprendere che in base ad una classifica degli orrori sono proprio i cristiani a vincere il primato di aguzzini. Una sequenza significativa è quella in cui i pagani cercano di salvare il salvabile dalla biblioteca prossima alla distruzione da parte dei cristiani. Questo perché unici difensori di un sapere che verrà corrotto dai cristiani. Ma è davvero così? Non occorre essere degli storici per notare la forzatura che il regista fa della storia, capovolge quello che in realtà il Cristianesimo porterà al mondo Classico. Cioè la salvezza di centinaia di scritti ricopiati dai monaci cristiani, i quali per amore della bellezza e del sapere trasmisero anche opere pagane pur non essendo totalmente aderenti al messaggio cristiano. E sicuramente avrebbero salvato anche l'opera di Ipazia se fosse giunta loro. Insomma il regista nella sua rappresentazione del mondo antico sceglie la via più semplicistica, cioè l'analogia col mondo di oggi. I Cristiani erano i Musulmani di oggi, stesso integralismo, ignoranza, cieca violenza e desiderio del potere. Infatti il Vescovo Cirillo è descritto come un sicario o un mandatario di violenze, non importa se le fonti storiche attestino il diverso. Amenabar dimentica o non sa (o fa finta di non sapere) che la maggior parte dei cristiani non era affiliata ai parabolani e non ammette che gli ideali dei pagani non si basavano sul rispetto degli schiavi, per la diversità, l'amore per il sapere. Insomma una forzatura basata su un illuminismo olimpico che molto probabilmente non è mai esistito. Mezzo punto in più per la bellezza della scenografia e delle interpretazioni.

7 risposte al commento
Ultima risposta 13/02/2015 00.14.51
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MonkeyIsland  @  27/06/2013 14:32:18
   7 / 10
Ricostruzione storica notevole, buon ritmo e una superba Weisz rendono piacevolissima questa pellicola.
Amnebar si conferma un gran regista.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  20/03/2013 18:13:08
   6½ / 10
Ipazia è una figura dimenticata di cui si sa pochissimo, Amenabar la ritrae come una paladina della filosfia martire del fanatismo religioso, probabilmente lo è stata, al pari dei ben più noti Socrate e Bruno.
Il film in sé non è gran cosa, il cast non brilla e la sceneggiatura divaga troppo dalla protagonista azzardando una ricostruzione dello scenario di Alessandria, buona invece la ricostruzione con la computer grafica.
Se lo scopo era gettare luce su una figura dimenticata, l'obbiettivo è stato raggiunto nonostante la modestia dell'opera.

adrmb  @  09/02/2013 23:45:01
   8½ / 10
IV secolo d.C. Guerre tra fanatici religiosi, morte, orrore, sangue.
Un solo nome emerge da questo polverone: Ipazia, voce portante della razionalità, della ragione, anello di congiunzione col mondo classico, le cui opere vengono barbaramente censurati e distrutti. Anche ad Ipazia verranno tarpate le ali, donna di coerenza, donna da ammirare.
Bella la fotografia e regia, bravissima Rachel Weisz.

gemellino86  @  10/01/2013 21:44:19
   8½ / 10
Splendido ritratto di una donna piena di risorse. Interessante dal punto di vista narrativo e personaggi riusciti. Sono del parere che questi film dovrebbero farli più spesso. Bravissima Rachel Weisz.

topsecret  @  08/01/2013 17:04:46
   7½ / 10
E' un film che colpisce per la durezza di sentimenti e per la ferocia di situazioni biasimevoli che fanno riflettere e lasciano un senso di rabbia e confusione che dura ben oltre la sua conclusione.
Buonissime performance attoriali, Rachel Weisz dimostra ancora una volta la sua abilità oltre alla innegabile bellezza, una regia ispirata e una storia che non lascia scampo per tutti quei momenti citati prima che emozionano e coinvolgono.

Mpo1  @  05/01/2013 01:33:51
   8 / 10
Tutte le religioni sono solo fonte di intolleranza, odio, violenza, fanatismo, guerra, e questo film lo mostra chiaramente.
La (vera) storia di Ipazia ci mostra quanto ancora oggi ci sia bisogno della possibilità di poter pensare liberamente, di dubitare di tutto, di poter rimettere ogni cosa in discussione.
E se i vecchi peplum hollywoodiani ci mostravano i cristiani sempre come i "buoni" e le vittime dell'altrui violenza, in questo film abbiamo finalmente una rappresentazione più vicina alla realtà...
Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR bellin1  @  04/01/2013 21:17:12
   7½ / 10
Gran bel film storico, che ti lascia davvero con tanti dubb. Il personaggio della filosofa astronoma Hypatia (che non conoscevo) è davvero ben ricostruito come d'altronte tutto l'ambiente dell'epoca: è un tutti contro tutti a livello di religione, con l'unica certezza che non sempre purtroppo in nome di giusti ideali sono corrisposti giusti eventi. Merita senza dubbio una visione, il finale "televisivo" è ben fatto a livello emozionale: bravo Amenabar, bravissima Rachel Weisz.
Complimenti.

Piu che buono. 7 1/2

mauro84  @  04/10/2012 00:44:05
   7 / 10
ottimo film storico su Alessadria d'egitto.. una locazione ottima.. costumi ottimi.. bella fotografia sancita da ottimi attori che donan una trama coinvolgente.. un trama dove fede e religione si scontrano.. sulla via della nascente cristianità.
per chi è appassionato di sto genere vale la pena di vederlo!

desertoceano  @  21/08/2012 00:25:10
   5 / 10
La scenografia é da sogno, la trama é intrigante ma personalmente questa film- biografia é da vedere una volta solo e basta.

Signor Wolf  @  06/07/2012 10:50:03
   7 / 10
Diocleziano aveva capito tutto

Trixter  @  02/06/2012 23:43:37
   7 / 10
Ricordo che di Agorà fu ritardata l'uscita nelle sale cinematografiche in quanto la pellicola 'disturbava' le alte sfere vaticane (almeno così si disse). Chissà, forse un fondamento di verità c'è. Ammetto di non conoscere perfettamente il frangente storico narrato da Amenabar, certo però che il film è estremamente affascinante: tecnicamente superbo, con ottima fotografia, spettacolari ambientazioni e bravi attori, sui quali spicca incontrastata una fantastica Weisz.
Va detto che i Cristiani, coi loro abiti neri, sembrano una via di mezzo tra i Guerrieri della Notte ed una banda di Black Bloc, ma al di là di questo l'intensità con cui il regista racconta i radicalismi e le estremizzazioni religiose fa presa sullo spettatore e lo trascina, senza pause, fino ad un esito tanto atteso quanto struggente, in cui a prevalere sarà l'ottusità di chi non vorrà o saprà comprendere. Nel complesso, Agorà è un bel film, coinvolgente e ben confezionato e merita senz'altro una visione.

DarkRareMirko  @  28/01/2012 21:32:43
   8½ / 10
Più che buon lavoro dall'Amenebar di Tesis; Rachel Weisz è strepitosa, la ricostruzione scenografica ottima, la storia è interessante e poco conosciuta e la regia è al solito professionale.

I dialoghi semplicistici e le caratterizzazioni non memorabili un pò si notano, ma probabilmente rendere il film più ostico riguardo alla comprensione non avrebbe giovato molto (leggasi, meno gente che va a vedere il film e meno soldi che entrano).

Da non perdere.

freddy71  @  06/01/2012 08:03:37
   7 / 10
bello il film...ancora più bella hypatia.....grande donna ce ne vorrebbero di donne così.....

Clint Eastwood  @  28/12/2011 18:43:59
   6½ / 10
E' piuttosto anonimo quest'ultimo titolo di Amenabar, regista che c'ha sorpreso molte volte al punto da considerarsi una garanzia. Qui lo è ancora, ma un po' meno.
Il racconto procede come dovuto e l'ambientazione fa presto a notarsi per le riprese in grande, ma lo stile è fin troppo hollywoodiano e l'approccio mira abbondantemente su certi sentimentalismi che si vedono spesso nelle fiction o nei film di bassa lega. Infatti delle volte si ha la sensazione che è proprio un film tv a puntate per la banalità delle riprese e poco studio della messinscena; luoghi comuni e prevedibilità nei svolgimenti.


- Ma chi era ?
- Era uno schiavo una volta ... (Aspasio lo schiavo di Ipazia, forse il personaggio più affascinante dell'intero film, sicuramente il più saggio)

Un dialogo/una scena banale ma che comunica più di ogni altra frase elaborata e che secondo me racchiude il senso del film - la libertà dell'individuo sotto ogni punto di vista.

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Invia una mail all'autore del commento Gondrano  @  28/12/2011 13:22:39
   7 / 10
Buon film di un regista che io considero un grande, contro il fondamentalismo, da qualunque parte esso provenga.
Splendida la fotografia e sprazzi di genialità amenabariana qua e là.

Fratuck89  @  22/11/2011 19:41:18
   5 / 10
confusionato, esagerato, i cristiani svolgono il ruolo di "demoni assetati di sangue", poco serio, una delusione.

6 risposte al commento
Ultima risposta 23/09/2013 16.25.25
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laconico  @  07/11/2011 02:03:00
   8 / 10
Un gran bel film che merita di essere visto... e meditato. Coglie con spietata esattezza una delle prime pagine nere del Cristianesimo (e non certamente l'ultima), ritrae quella che dovette essere una sconcertante realtà, al di là delle edulcorate rappresentazioni dei primi cristiani come poveri e indifesi agnellini. La nuova religione s'impose con la spinta di una violenza non solo ideologica. Coraggiosa la scelta di questa pellicola di non ammorbidire i fatti storici, ne viene fuori un quadro raccapriccianti di questi primi fautori della religione di Gesù di Nazareth. Bellissime le ambientazioni, ottima la regia, buone le prove attoriali. E naturalmente viva Ipazia, eroina del libero pensiero, attualissima ancor oggi!

plackbull  @  06/11/2011 17:27:05
   7½ / 10
complimenti... proprio un bel film

Atomico  @  15/10/2011 23:06:30
   9 / 10
Il voto reale è 9.12 qui approssimato a 9.00

Per amare questo film bisogna sentire la magia del mistero dela natua e il fascino della scienza. Altrimenti non si può né apprezzare ne capire la bellezza presente in molti dei dialoghi presenti, né la dinamica che muove Hypatia.

L'amore per la conoscienza, la lotta per la libertà di pensiero, la fede nella ragione e nel diritto di mettere tutto in discussione: questi sono gli ideali che questa donna abbraccia e fa propri in maniera quasi poetica.

Molto bello anche il tema dell'amore rappresentato da due sentimenti forti e puri nutriti da uomini tanto diversi tra loro, eppure entrambi incapaci di dimanticare questa donna di scienza.

Splendida è anche la ricostruzione di come sia possibile scoprire che è la terra che gira intorno al sole con tutte le problematiche filosofiche ad essa connesse.

clint 85  @  05/10/2011 16:20:37
   5 / 10
Storia monotona e pallosa. ll film non decolla praticamente mai!
BOCCIATO

kako  @  31/08/2011 03:27:30
   9 / 10
tematiche molto interessanti come i conflitti religiosi e il rapporto fede-scienza trattati attraverso la storia (romanzata) di un personaggio storico poco noto, interpretato in maniera eccellente da una bravissima Rachel Weisz. sotto la sapiente regia di Amenabar i cui film mi piacciono sempre di più. Inoltre la ricostruzione della scenografia e dell'ambientazione storica risulta ottimamente realizzata, curata e garantisce al film un tocco in più molto importante per il genere.

isaber  @  21/08/2011 19:46:09
   7 / 10
I film storici di solito mi piacciono, e di questo ho apprezzato la scelta del personaggio di Hypatia, non molto conosciuto. Straordinarie le riprese della folla e la ricostruzione della città, costumi compresi. Non mi hanno convinta molto i dialoghi e comunque, per chi conosce la storia di Hypatia, il finale non sarà certo una sorpresa

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magicrut  @  25/07/2011 10:49:55
   8½ / 10
sarà che mi piacciono i film storici, ma questo film mi ha proprio intrigato! ha tutti gli ingredienti giusti al posto giusto. ottimo!

JOKER1926  @  24/07/2011 03:35:00
   4½ / 10
La sua cinematografia, in senso numerico, non è immensa, ma dopo quattro lavori indovinati Alejandro Amenabar, nella fattispecie, si accaparra l'etichetta di regista "con le palle", ma il senso di strafare, ahimè contagia troppo e troppi.
E dopo anni di grandi film, "Apri gli occhi", "Mare dentro", per fare esempi, il buon regista si cimenta in un pseudo Kolossal in cerca della suprema, definitiva affermazione.
Non è un peccato, bensì pura evidenza affermare che "Agorà" è un prodotto altezzoso in cerca di applausi mai sussistiti.
"Agorà" tratta tematiche poco invoglianti, poi sviluppate nei peggiori dei modi possibili. Anzitutto da dire che nella sceneggiatura manca elasticità, il tutto si aggira intorno a situazioni di violenza e di rivolte cafone, nell'intermezzo, troviamo le gesta di un'astronoma che si danna nelle spiegazioni del sole, della terra…
Sceneggiatura in pratica troppo prevedibile, senza il minimo dinamismo, la regia cerca di nascondere le falle della stessa attraverso un gioco (monumentale) di effetti speciali che lasciano, effettivamente, ciò che di effimero trovano.

"Agorà" è una mezza por cata, alle volte questa tagliente dialettica funge da migliore esempio, perché l'etica si usa, indubbiamente, ma non si regala.

.Kia90.  @  26/06/2011 20:36:42
   8 / 10
Un gran bel film, apprezzabile specialmente dagli amanti del genere.

Una Rachel Weisz incantevole che interpreta un personaggio dimenticato o per altri sconosciuto... Una vita dedicata alla scienza e alla ricerca della verità, una donna che ha voluto mettere in discussione tutto il suo sapere, quello che la Chiesa non ha fatto e non farà mai.

Un fanatismo imbarazzante quello che viene mostrato, e ancor più imbarazzante è sapere quali personaggi oggi chiamiamo Santi.
Per concludere, un finale straziante che mi ha commosso e che ho preferito alla versione reale... Il contrario sarebbe stato troppo, insieme a tutto il resto.
Onore a una grande donna.



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Constantine  @  21/06/2011 00:09:12
   8 / 10
La pellicola di Amenabar seppur appesantita da alcuni difetti imputabili, centra in pieno l'obiettivo che si prefissa e per questo merita un elogio maggiore, in quanto il tema trattato ha spaventato più di un "creatore" e fa parlare molti di questi in maniera accorta, spesso, più sicura. Perchè criticare la religiosità oggi è ancora un forte tabù. "Agorà" invece non fa prigionieri. E' un film che pone al centro l'essere umano, privo di distinzioni di qualsiasi tipo; che dà una spallata ad ogni credenza religiosa; religione che pone rivalità, astio ed incomprensione tra i popoli ed offusca la mente ed il bene comune. Ogni religione rappresentata non fa altro che contorcersi su se stessa, per poi finire preda degli stessi errori. Infine un Alessandria lume della filosofia, si ritrova ridotta ad un campo di battaglia e poi a poco più di un recinto del bestiame. Un film che vuole far riflettere. In una ricostruzione affascinante si muove un cast che non ho proprio digerito, a partire dalla protagonista; avrei preferito volti meno telegenici ma più credibili. Salverei, di poco, Minghella (Davo) e Barhom (Ammonio). Seppur trattando una storia nota, quella del pensatore che viene perseguito per le proprie idee, nell'opera di Amenabar c'è di più.

"Voi non potete mettere in discussione quello in cui credete, io devo."

elmoro87  @  13/06/2011 12:10:40
   6 / 10
Storia molto ben delineata da Amenabar e ricca di spunti interessanti, primo tra tutti la ricostruzione storica un pò parafrasata della presa di potere di Alessandria da parte dei cristiani; di grande impatto sono le riprese che passano da una visione satellitare alla biblioteca di Alessandria in un continuo stringimento di campo, davvero molto suggestivo... Per il resto c'è da dire che anche se la storia procede senza salti tra fanatismi religiosi e scoperte fisiche sul movimento terrestre intorno al sole, il tutto sembra anche alquanto finto a cominciare dall'ambientazione, in cui si ha a più riprese la sensazione che sia meramente un set cinematografico... Il film è senza dubbio apprezzabile, ma possiede alcuni nei che si vedono e penalizzano il lavoro finito.

Invia una mail all'autore del commento Andre82  @  09/06/2011 11:11:34
   6½ / 10
Promosso per la scenografia, è un film a cui manca qualcosa per far fare il salto di qualità. Finale del tutto inaspettato.

ilcippo  @  25/05/2011 20:58:19
   8½ / 10
Bellissima ricostruzione storica dello sfacelo causato dalle religioni ai danni dell'umanità e della scienza, tutt'ora in corso purtroppo...un plauso particolare alle magnifiche scenografie e costumi.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  23/05/2011 13:30:56
   8 / 10
Splendida rievocazione storica di quell'Alessandria d'Egitto "invasa" dall'arrivo delle nuove religioni...Religioni che per radicarsi nella socita' usano la violenza delle spade che ovviamente non rappresentano la realta' della Parola che portano ai pagani!
Tra una schermaglia e l'altra ecco affiorare Hypatia...filosofa con un unico desiderio prima di morire...quello di capire il moto della terra e del sole!
Forse è riduttivo definire questo film "peplum" poiche tratta vari temi e il bravissimo Amenabar con la sua astuta regia ci fa seguire le vicende da vari punti di vista!
Splendide le panoramiche dallo Spazio fino a zoomare sulla biblioteca d'Alessandria come se l'occhio della protagonista cercasse di scovare il significato alle sue ricerche!
Gran bel film!

Ciuicchio  @  18/05/2011 14:14:46
   6 / 10
Il trailer e la locandina promettono che si assisterà ad un colossal; le dimensioni "bilbiche" non si avvertono se non nel nome del luogo dove è ambientato il film: la biblioteca di Alessandria.
Il finale colpisce perchè è realmente inaspettato.

dave89  @  13/05/2011 22:47:43
   7½ / 10
bel film.da vedere.

trickortreat  @  07/05/2011 15:59:42
   10 / 10
Agora è un film lento, veramente, ma che riesce a farti apprezzare in modo completo il personaggio di Ipazia, una figura importantissima nel panorama storico, e non solo. Mi è dispiaciuto molto vedere che questa bellissima pellicola sia stata molto penalizzata per la sua durata, anche perchè, seppur di 2 h, scorre meravigliosamente e la storia si fa sempre più interessante. Amenabar, dopo lo splendido The Others, ci regala nuovamente emozioni dando una buona prova registica, mentre Rachel Weisz risulta perfetta nel suo ruolo. Mi è piaciuta molto anche la ricostruzione storica con un'Alessandria D'Egitto da mozzare il fiato. Promosso a pieni voti

marfsime  @  05/05/2011 23:17:53
   6½ / 10
Pur non essendo un film adatto ai miei gusti devo dire che è di buona fattura..realizzato molto bene con ottimi costumi e belle scenografie e soprattutto si vede finalmente il cristianesimo dal suo lato più oscuro anzichè da quello dei perseguitati. Probabilmente è un pelino troppo lungo e vive alcuni momenti di stanca ma nel complesso non è male..promosso.

draghetta1989  @  03/05/2011 10:07:58
   7 / 10
mi ha colpita molto questo film; non è un capolavoro ma il tema trattato è interessantissimo e spinge ad una serie di riflessioni sul binomio religione-progresso non indifferenti. ciò che più mi è piaciuto nel modo in cui è stata girata questa pellicola è che per una buona volta si è messa da parte la retorica per effettuare una rappresentazione più sincera in cui ad esempio le religioni sono poste tutte sullo stesso livello, permettendo di notare come tutte in fondo,nessuna esclusa, abbiano per molti secoli impedito all'uomo di esprimersi e di gettare le basi per quel progresso che sarebbe potuto arrivare molto prima.
Hypazia, donna geniale del IV secolo dopo Cristo matematica, filosofa e astronoma che anticipò di circa 1000 anni le teorie di Galileo è vittima del fanatismo, del potere religioso e del clima di terrore che la chiesa ha sempre creato intorno a se per assoggettare e schiacciare gli uomini e il libero pensiero in nome di una "volontà di divina" che in realtà altro non ne mai stata se non la mera volontà dell'uomo stesso di sentirsi potente e pure legittimato; legittimato anche ad uccidere. E' appunto molto interessante questa contrapposizione presente nel film tra il desiderio di conoscenza e di innovazione incarnato nella bella ma intelligente filosofa e il bigottismo maschilista ottuso e fanatico dei religiosi, peccato però che la questione non sia stata approfondita come invece avrebbe dovuto, specie nei tratti caratteriali dei personaggi che rimangono piuttosto abbozzati e anche nelle teorie di Hypazia di cui si sono approfondite solo quelle astronomiche e in modo anche un pochino defilato, mentre quelle filosofiche hanno il tempo che trovano. avrei preferito che si lasciasse perdere le situazioni sentimentali, che poi tra l'altro potrebbero anche essere romanzate per quanto ne so, e trattare meglio le altre questioni. E' cmq un buon film con una ricostruzione scenografica perfetta e attori all'altezza con alcune scene davvero evocative che colpiscono come macigni, per esempio il finale straziante nella sua "follia",meschinità ed empietà e la distruzione della biblioteca di Alessandria tanto vergognosa quanto controproducente per tutto il sapere millenario che vi era custodito.

sestogrado  @  24/02/2011 07:49:55
   6 / 10
lode innanzitutto subito alla volontà di trattare un argomento così importante come il freno che il cristianesimo ha imposto sulla cultura, diverse volte nell'arco dei secoli. Ipazia di Alessandria è stata una raffinatissima matematica che aveva intuito ben 1000 anni prima di Copernico la posizione degli astri nel sistema solare e il piano orbitale ellittico della terra. veramente bella e gustosa la ricostruzione della meravigliosa biblioteca d'Alessandria, tempio del sapere antico, che qualora sottratta all'ignoranza e all'avidità dei cristiani, avrebbe permesso certamente di gettare le basi per un accelerazione scientifica e tecnologica di cui oggi scontiamo un gravoso ritardo. polemiche a parte il film di fondo brilla ma soffre per l'ostinata volontà di inventare intrecci e desideri amorosi (beh di certo con la Weitz, Ipazia non potrebbe essere meno desiderabile!) e per uno sbilanciamento complessivo verso gli episodi violenti. un plauso comunque per la scelta del soggetto

tenchi059  @  28/01/2011 23:39:03
   7½ / 10
Originale, ben recitato, coinvolgente.

david briar  @  15/01/2011 23:40:10
   6½ / 10
"Agorà" è un film storico abbastanza attendibile anche se con qualche libertà , innanzitutto è un'aspra critica a qualcunque fanatismo religioso e a pensieri estremisti .
Tanto per cambiare Amenabar si dimostra un regista di grande qualità , la sua regia è bella e funzionale , buone anche le scenografie , i costumi , la fotografia e la colonna sonora .
La pellicola pena di difetti di sceneggiatura : i personaggi appaiono troppo semplici , a parte la protagonista , e la loro caratterizzazione è superficiale e gli è data poca importanza .
La storia è sufficientemente coinvolgente , anche se ci sono punti un po statici e lievemente trascinati .
Il cast generalmente è all'altezza , anche se ci si affida troppo alla Weisz , discreta ma non eccezionale come hanno detto in tanti .
Forse dal regista Premio Oscar di "Mare dentro" ci si poteva aspettare di più , ma nel complesso la pellicola raggiunge gli obbiettivi .
Davvero emozionante è il finale , perfetta commistione fra regia , colonna sonora e montaggio .
Inferiore anche a "The others" , a cui ho dato 7 , quindi obbligatoriamente qua do un voto minore .

"Agorà" l'ho visto a scuola , e lo consiglio , nonostante i suoi difetti riesce ad essere memorabile

-Uskebasi-  @  12/01/2011 14:20:08
   7½ / 10
Maestosa ricostruzione storica di un mondo e un periodo governato più dalla stupidità che dalla religione, che porta alla luce un personaggio interessante e colpevolmente sconosciuto. Il lavoro di Amenábar è tecnicamente ed esteticamente divino (tanto per rimanere in tema), e ha come punto di forza le riprese aeree spesso estese in spaziali, quasi a dirci che lassù qualcuno ci ascolta; ottima e suggestiva è la scena in cui si sente dall'universo la musica d'amore suonata da Oreste per Ipazia. Non so perchè però non si entra molto in empatia con i personaggi e il comunque bellissimo finale a livello emotivo poteva dare anche di più.
Bene la Weisz nel ruolo di Ipazia.

paride_86  @  29/12/2010 02:23:05
   7½ / 10
Molto curato e ben girato, "Agorà" è un film difficile e non adatto a tutti perché narra una storia di scienza, filosofia e religione senza romanzare la vicenda con sentimentalismi, eroismi o toni epici che tanto piacciono al grande pubblico e che caratterizzano successi al botteghino come "Il Gladiatore", "Braveheart" o i peplum di qualche decennio fa, tanto per citare dei film in costume.
La storia di "Agorà" è quella di Ipazia, pensatrice libera che dedicò la sua vita alla filosofia e all'astronomia, lapidata, scorticata e fatta a pezzi dai cristiani di Alessandria per empietà.
Il film scorre piacevolmente anche se rimane un po' ingessato, e si fa notare per il bel lavoro sui costumi e per la capacità degli attori.
Le teorie di Ipazia, a noi sconosciute, vengono arbitrariamente descritte come simili a quelle che saranno poi le conclusioni di Galileo, altro pensatore perseguitato dalla Chiesa.
Insomma, "Agorà" è un film molto interessante e merita di essere visto, pur non essendo un capolavoro.

7219415  @  07/12/2010 20:27:35
   5½ / 10
despise  @  06/12/2010 15:25:12
   7 / 10
E' comunque un bel film di un ottimo regista (Thesis, Apri gli occhi, the others)
anche se i pareri degli utenti sono molto discordanti: c'è chi lo ritiene un capolavoro, chi solo un esercizio di stile fine a se stesso molto pretenzioso ed impreciso... io dico che tratta un soggetto storico molto particolare e ben trattato, non conosco la storia vera della filosofa Hypatia, ma qualcosa questa pellicola la lascia ed è quindi in definitiva un lavoro da apprezzare.
Molto curato sia nelle sceneggiature, nei costumi, nelle inquadrature...
anche se il ritmo latita, vale la pena vederlo almeno per farsi un'idea.
Complimenti a Rachel Weisz, qui davvero incantevole.

Manu90  @  02/12/2010 20:03:33
   5½ / 10
Deluso, molto deluso. Era da un bel pò che volevo vedermelo, ma tra una cosa e l'altra non ci sono mai riuscito. Ieri finalmente me lo sono guardato, e ci son rimasto un pò di m***a. Lento, fin troppo lento. Oserei dire un film sconclusionato. Si salva nel finale, diventando molto drammatico e quindi suscitando un pò di emozioni... Occasione mancata da Amenabar.

calso  @  29/11/2010 09:02:46
   7½ / 10
Bellissimo racconto con una trama avvincente soprattutto per chi ama la storia e la scienza...Rachel Weisz sempre più convincente, ottima interpretazione...ambientazione curatissima e ricreata benissimo in ogni particolare....da vedere

vale1984  @  28/11/2010 21:04:31
   7 / 10
film piuttosto curato, bella scenografia...un film intenso, pieno di spunti e di prospettive diverse...la storia è inteserrante anche se in alcuni punti non convince fino in fondo...bellissimo il personaggio della protagonista.

ValeGo  @  21/11/2010 16:55:11
   6 / 10
Avevo molte aspettative su questo film perchè il ruolo delle donne nell'antichità è trattato pochissimo e la figura di Hypatia,figura di indubbio fascino, si prestava benissimo allo scopo..ma c'è qualcosa di stonato nel film che gli fà guadagnare una sufficienza piena ma niente di più.

Febrisio  @  07/11/2010 11:48:07
   6½ / 10
Bellissima ricostruzione delle scenografie. Dialoghi semplici, e più comuni alla quotidianità, tralasciando sfarzosi citazioni. Trovo la scelta azzeccata. Agorà è sicuramente un opera maestosa, che stranamente ha avuto una complicata distribuzione. Per quanto offra molti spunti positivi che ci soprenderanno, possiede la maggior parte dei problemi nella sua sceneggiatura, sviluppando poco qualsiasi personaggio. Vien mostrato un personaggio che tratterà con superficialità, come fa altrettanto con i suoi compagni di lavoro e vita, e ancor meno tratta della città. È essenziale, troppo. In aggiunta, un minimo dettaglio, il balzo temporale quando si comincia ad esser coivolti dall'atmosfera, lascia un po spaesati. Per quanto sia solamente un dettaglio, mi ha infastidito perdere tutta l'attenzione. Oltre tutto questo rimane apprezzato come vien mostrato nella sua semplicità, il modo come il cristianesimo attraeva i suoi adepti, e li faceva cadere nella sua trappola poco etica, sfruttando un ignoranza generale.

In conclusione consiglio Agorà a tutti quanti. La maggior parte però, abbandonati dal fascino iniziale, avrà la sensazione che questo film manchi di qualcosa; insipido.

NB: un altro piccolo dettaglio che mi ha dato fastidio innervosendomi:
i veloci sottotitoli color bianco, spesso su sfondo chiaro non riuscivo a leggerli. Proverò con dei fondi di bottiglia, ma penso che il problema non varierà.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento agentediviaggi  @  28/10/2010 22:23:47
   8 / 10
Il periodo descritto è stato poco visitato dal cinema e il modo in cui viene descritta la vicenda rende Agorà uno dei migliori film storici di sempre.
Non so quanta accurata possa essere la ricostruzione dell'Alessandria del IV secolo, ma sicuramente è molto credibile la narrazione (sempre attuale) dei conflitti religiosi tra le varie anime della città. Non ho ravvisato una chiara accusa al cristianesimo come si dice in giro, quanto piuttosto un j'accuse al fondamentalismo religioso, che produce danni enormi alla convivenza multirazziale e alla cultura a prescindere dalla divinità adorata.
Stilisticamente eccellente, impreziosito dalla performance convincente della bella Rachel Weisz, Agorà è un'altra scommessa vinta dal talentuoso regista spagnolo, che finora non ha sbagliato un colpo, affrontando tra l'altro sempre temi differenti con risultati sempre straordinari. L'unica pecca se vogliamo è avere esagerato nell'agiografia della scienziata Ipazia attribuendogli con diversi secoli di distanza la previsione del movimento ellittico della terra attorno al sole e ad aver inventato una storia d'amore non ricambiata del suo schiavo convertito al cristianesimo.

Invia una mail all'autore del commento Gualty  @  19/10/2010 14:46:22
   8 / 10
Molto curato, forse fin troppo nella sua perfezione estetica, un poco pacchiano in alcune scelte e molto arrogante la maggiorparte del tempo. Tuttavia l'intento è onesto e la passione non viene soffocata dalla scenografia imponente e dalla sceneggiatura a volte un po' forzata. La recitazione è notevole, posata come si addice a una ricostruzione di tal fattura ma non congelata.
Questo film, e in parte anche una valutazione storica obiettiva, suggerisce che il cristianesimo, a differenza delle precedenti religioni pagane - e dell'ebraismo stesso - sia una forma culturale al tempo stesso intollerante e proselita, combinazione fatale per il progresso e la Pax ( ( da notare il simbolo acronimo di cristo, la P a croce Χριστός che in caratteri latini assomiglia a Pax - ripresa al contrario dalla telecamera ) ).
Così in pochi anni Alessandria da fiorente città di cultura si trasforma in poco più che un granaio e una stalla.
Certo, è un messaggio forte e in buona parte provocante e provocatorio, ma ... coraggioso e ben dispiegato in questo Peplum non comune.
Forse fin troppo ambizioso nel voler trattare così tanti temi in un'unica piazza.

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Ultima risposta 19/10/2010 14.46.54
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RideTheLightng  @  16/10/2010 16:25:28
   8 / 10
Molto bello, bella fotografia, bravi attori.

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KILL 74  @  14/10/2010 10:46:50
   5 / 10
Bella la fotografia, ma il film mi è apparso noioso.....

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  13/10/2010 17:11:38
   7 / 10
Violenza inestinguibile,guerre di potere e abusi legittimati da appigli a sfondo religioso,"Agorà" è un drammatico scenario che torna a riproporsi da tempo immemore, uno dei tanti vergognosi episodi in cui religione e scienza si sono fronteggiate con esiti sanguinosi.
Film dal maestoso impianto scenografico degno di un pomposo kolossal Hollywoodiano, è ambientato nel IV secolo d.C. ad Alessandria d'Egitto,allora rinomato centro culturale di cui fiore all'occhiello era la fornitissima biblioteca.
Una cultura percepita come possibile impedimento al diffondersi della cieca obbedienza e della ragione,quindi da estirparsi mediante fanatismi religiosi finalizzati ad oscurare qualsiasi altra forma di culto o pensiero.
Pagani,cristiani ed ebrei confinati all'interno delle stesse mura cittadine per una convivenza minata con maligna sagacia, in principio da schermaglie verbali quindi con spietate persecuzioni.
Amenabar romanza,sovrabbonda in alcuni punti,in altri diventa prolisso ma se la cava nello spaziare tra il racconto storico e quello esclusivo di Ipazia,un' eccellente Rachel Weisz,geniale astrologa,matematica e filosofa,attorniata da personaggi cui difetta la giusta dose di incertezza in una descrizione a volte troppo omogenea.
Il film non vuole essere denigratorio verso il mondo cristiano,ma in generale verso tutte quelle religioni provocanti estremismi utilizzati per motivare le masse a schiacciare qualsiasi voce fuori dal coro.Nello specifico la contrapposizione non avviene solo tra diversi culti,ma soprattutto nei confronti del mondo scientifico,in un duello atavico che vede opposte sudditanza divina e raziocinio.
Ipazia è da intendersi come una femminista della prima ora,la sua coraggiosa ribellione in un tessuto sociale in cui è il potere maschile a dominare la spingerà ad un sacrificio inevitabile, nel nome di un credo che oltrepassa i dogmi religiosi mosso da una coscienza impossibilitata ad assoggettarsi a precetti reinterpretati a piacimento.
Energico nella rappresentazione della condizione all'interno della quale il cristianesimo riesce ad attecchire con furia, Amenabar, pur eccedendo in una certa "pulizia" scenica, rende merito ad una storia già molte volte raccontata,quella dell'eroe perseguitato da poteri incontrastabili,declinando però il tema con buona personalità e immergendoci in una storia sufficientemente coinvolgente.

Wally  @  10/10/2010 23:38:16
   7½ / 10
Chissà come mai non se ne parla sui libri di storia di tutto ciò! '_'
Come al solito l essere umano si dimostra per la bestia che è... Sempre in nome di queste religioni!
Io sono sempre in grande dubbio su quel che c'è e su quel che c'è stato ma di certo se un Dio è esistito e esiste non vorrebbe assolutamente che i suoi cristiani si comportino in questa maniera!

Ogni giorno che passa odio sempre di più la razza umana! Disgustosi!

PS Il tipo che si fa dare i punti in testa urla, sbraita e si dimena dal dolore! BAH! A me ne hanno dati 12 sulla tempia e 8 nel mento una settimana fa e stavo zitto! FEMMINUCCIA!

Parsifal  @  12/09/2010 21:33:24
   6 / 10
Il tema sempre attuale tra ragione e religione .... libri contro croci....(in Egitto ci sono stato e le croci Copte le ho viste cancellare 3000 anni di storia!!) .
L'uomo è questo a volte durante la sua storia ha scelto la via peggiore quella del regresso della cieca obbedienza a dogmi discriminanti questo è stato uno dei primi casi.Il film tratta quest'argomento in maniera un pò semplice ma bisogna anche capire che potenzialmente povrebbe essere proiettato nelle scuole e queste renderebbe questo neo un pregio.
Quindi ho dato un 6 media tra l'idea/scenografia e realizzazione/occasione persa.
Comunque meglio vederlo(anche solo per vedere l'uomo cosa fa da sempre).

Riddler  @  21/08/2010 15:54:20
   7½ / 10
Un film che vale la pena essere trasmesso a scuola. Che merita di essere divulgato e conosciuto. La figura della martire viene mostrata in tutta la sua delicatezza, fermezza e debolezza. Umana, vittima di bestie feroci, proseliti di una fede a loro sconosciuta. Ottime le riprese, quasi magiche, sicuramente d'atmosfera. Eccellente la caratterizzazione della protagonista e buoni tutti gli altri personaggi, senza infamia e senza lode. Avvince e stupisce. E soprattutto spiega, insegna, spinge ad una riflessione a cui tutto dovrebbero essere portati. Pensare veramente a ciò in cui si crede. Che sia una religione, un ideale o una semplice supposizione. Pensare e raggiungerla. Ma soprattutto realizzarla, andare a fondo. E forse sacrificarsi.
Ultimi momenti del film drammatici e assolutamente idonei alla visione. L'unica pecca, personalmente, è il ritmo un po' lento che prende il film verso metà della sua durata. Alcune scene che mostrano sicuramente ottimi scenari, ma per troppo tempo.
Da vedere, comunque.

The Deep Ocean  @  21/08/2010 01:13:13
   9 / 10
"Sinesio, voi non mettete in discussione quello in cui credete. Voi non potete, io devo."
Queste parole danno solo una pallida idea dell'immenso valore e spessore della figura di Ipazia. Una donna che è stata in grado di anticipare le rivoluzionarie scoperte di Galileo, Copernico e Kepler (Keplero è italianizzato). Di diversi secoli. Ipazia è una figura importantissima della storia: grandissima filosofa (e lei era una vera filosofa, poichè "amava la conoscenza"), geniale scienziata e astronoma dalle incredibili capacità, Ipazia era una donna davvero fuori dal comune. Ipazia. E Ipazia non viene neanche citata dai libri di testo, è una cosa scandalosa.

Ma ora veniamo al film.
Questo titolo ci propone un ritratto di ciò che era Alessandria d'Egitto, il fulcro della conoscenza del tempo, con la sua immensa biblioteca. A volte sfugge un po' dai margini, ma tutto sommato riesce a essere abbastanza fedele. Agorà ha il grande pregio di offrire numerosi spunti di riflessione ed è impossibile non fermarsi a pensare dopo la visione del film. Innanzi tutto ci sono alcune figure chiave, nel film. L'immensa Ipazia, Davo il suo schiavo perdutamente innamorato, incapace di resistere alle tentazioni e capace di une grande pietà, il vescovo Cirillo, disumano e spietato, ossimoro in parola e atto, il prefetto, incapace di prendere una decisione e assumere una posizione definitiva.
E poi ci sono tutti gli altri personaggi, di contorno, ma ugualmente umani. Perchè di questo in fondo tratta il film, dell'umanità. In senso stretto, e in senso lato. L'umanità, folle e delirante, a parte qualche rara eccezione, capace solo di seguire le folle (scusate il gioco di parole) e i leader più folli di loro. E l'umanità, l'umanità dei personaggi che sono distrutti da questa violenza e, tuttavia ammirati ed estasiati dalla perfezione logica dell'universo.
Poi il regista ci dà una descrizione molto veritiera della cristianità. Disincantata, crudele e fredda, ma veritiera descrizione. Una cristianità ossimorica, che parla di misericordia e fratellanza, e poi è capace delle peggiori atrocità.

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Ipazia, martire della scienza, riceve un omeggio in questo film, degno di essere visionato da tutti, un film che ci regala immagini di rara bellezza e ci fà pensare, cosà non da poco al giorno d'oggi.
Assolutamente immensa l'attrice protagonista, bellissima e perfettamente immersa nella parte di Ipazia, personaggio davvero complesso, che ha potuto riprendere vita grazie alla sua splendida interpretazione.

movieman  @  21/08/2010 00:30:40
   8½ / 10
Davvero un film eccellente che mostra quanto una religione fondamentalista (in questo caso il cristianesimo) non si trasformi in uno strumento di potere, facendo leva sul popolo che è solo in cerca di una speranza, ottenendo così ogni cosa. Ed è proprio così che il cristianesimo ha fatto, sopprimendo ogni religione diversa, ogni forma di innovazione, privando della libertà le persone, diventando intollerante. Per fortuna attualmente la situazione è cambiata, anche se non completamente e non dappertutto. Un altra tematica importante è ovviamente il blocco causato dalla chiesa nello sviluppo scientifico, come dimostrato in questo film. Per quanto riguarda la recitazione io direi splendida, in particolare Rachel Weisz. Ambientazioni ben realistiche e ottime le riprese dall'alto sulla folla, come per mettere in evidenza l'irrazionalità che spingeva l'uomo a compiere orribili crimini in nome di dio. Molto interessanti anche le inquadrature generali sul nostro pianeta che riescono a rendere bene l'idea di come la terra continui il suo ciclo incurante delle vicende umane.

sama84  @  19/08/2010 16:18:40
   8 / 10
Film molto bello sotto tutti gli aspetti: storia, scenografia e recitazione; ma soprattutto negli ultimi due punti.
La storia è stata ovviamente romanzata, ma Amenabar è comunque riuscito a raccontare in modo suggestivo i gravi crimini che i cristiani avevano fatto all'epoca: la distruzione della biblioteca di Alessandria, i soprusi contro gli Ebrei, i parabolani...

Fantastica la figura di Ipazia!


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davmus  @  11/08/2010 12:52:25
   7 / 10
Interessante la rappresentazione di un pezzo di storia da vivere come ben rappresenta il film!

Estonia  @  11/08/2010 12:44:39
   5½ / 10
In Agora si rielaborano i fatti storici, trasfigurandoli e romanzandoli, per avvalorare argomentazioni indiscutibilmente importanti e legittime relative a tematiche attuali: il cristianesimo, così come ogni altra religione, è potenzialmente fonte pericolosa di fondamentalismo e intolleranza. Ma l'inevitabile tranello di una simile operazione è la troppo facile schematizzazione, la tendenza a banalizzare e semplificare, proponendo situazioni e personaggi fasulli e poco credibili. Nonostante le laccatissime ambientazioni, l'impianto narrativo viene impoverito da un didascalismo che smorza ogni vera tensione emotiva. Suggestive le visioni dall'alto a mostrare il moto forsennato degli individui in lotta come il brulichio senza scopo di tanti insetti impazziti.

marco9777  @  29/07/2010 10:18:57
   7½ / 10
un bel film.
non posso certo esprimermi sull'attendibilità storica; sta per certo però che è fa riflettere. regala spunti sull'uomo e, avendo a presto la nascita del cristianesimo come religione di stato, ci racconta altro: le passioni, le curiosità, le sopraffazioni..
attrice protagonista decisamente credibile, nella parte e di una bellezza indiscutibile.
Vale la pena vederlo indipendentemente dagli impegni che avete già preso. distite tutto, e godetevi il film :-)

Shawn  @  29/07/2010 00:05:24
   6 / 10
Non male, ma a mio parere manca un qualcosa per rendere questo film veramente bello. Nei punti clou il regista sembra perdere la capacità di tenere alta l'attenzione del pubblico per riuscire a mantenere invece la concentrazione sul filo logico della trama.

Silver  @  13/07/2010 03:37:00
   8 / 10
Il Cristianesimo, una delle più grandi piaghe dell'umanità. Questo film lo mostra.

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Gruppo COLLABORATORI Gabriela  @  23/06/2010 09:49:22
   6 / 10
Amenabar realizza un grande spettacolo visivo, una bella ambientazione, una perfetta città di Alessandria, una magnifica libreria ... ma li rimane.
Non sappiamo chi sia il vero protagonista della storia; i personaggi non vengono completamente delineati e non riusciamo ad identificare la natura di ciascuno di loro.
I veri protagonisti sono l'intolleranza religiosa e la lotta tra fede e scienza, i due temi principali affrontati dal film.
Grande spettacolo, ma personaggi freddi.

Noodles_  @  17/06/2010 00:01:04
   7 / 10
Mah, che dire... A mio parere non si tratta sicuramente un film da bocciare, e nello stesso tempo non è un film che quando finisce ti fa sentire sbalordito. E' un film storico (e se non altro ha il pregio di far conoscere un personaggio molto interessante, trascurato dalla storia e quindi ignoto ai più), che tratta un tema cruciale nel cammmino dell'umanità (DASEMPRE attualissimo) in modo tutto sommato sobrio e rispettoso, e che invita a riflettere (altro punto a favore). Gli si può imputare una certa freddezza, o una certa mancanza di approfondimento, che l'argomento sicuramente esige, e questo anche per me è stato motivo di delusione.
Impossibile, almeno per me, rimanere insensibili alla grazia straripante di Ipazia: non so come è resa dal doppiaggio, ma "vederla"recitare in lingua originale è stata per me, per tutto il film, la maggior fonte di emozione. Una donna fragile, coerente, acuta e coraggiosa.
Comunque un film che sono contento di aver visto.

1 risposta al commento
Ultima risposta 17/06/2010 00.06.37
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nikemilenium  @  14/06/2010 19:26:35
   8½ / 10
un film che tutti dovrebbero vedere , un tema che non e finita ancora oggi... consigliato !

caio78  @  10/06/2010 13:22:31
   4 / 10
troppo di nulla!

1 risposta al commento
Ultima risposta 21/08/2010 15.48.17
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Dexter '86  @  09/06/2010 18:56:52
   7½ / 10
“Voi non potete mettere in discussione quello in cui credete, io devo”
Questa la convizione che è costata la vita ad Ipazia e questo il messaggio che Amenabar ha fatto suo ed ha cercato di trasmettere in questa sua opera.
Il risultato è pregevole, molto suggestiva la ricostruzione dell'Alessandria dell'epoca con una bellissima fotografia ed una regia che in diversi punti cerca il virtuosismo.
Perfettamente nella parte Rachel Weisz che in ogni inquadratura riesce a trasmettere la passione messa nell'interpretare questo personaggio.
Tra gli aspetti negativi c'è purtroppo la sceneggiatura che ricorre spesso ad una eccessiva semplificazione dei dialoghi e di alcuni passaggi narrativi dando a tratti una sensazione di freddezza e distacco specialmente nella parte iniziale.
Nel complesso rimane un film da vedere, anche soltanto come spunto di riflessione per iniziare a porsi delle domande e contemplare tra le possibili risposte quel dubbio tanto caro ad Ipazia.

crimal9436  @  08/06/2010 17:58:17
   8 / 10
Un 8 per il fiume di pensieri successivo alla visione di questo film. Stimolante

Dan93  @  08/06/2010 17:44:25
   6½ / 10
discreto film che parla di un tema molto importante...a tratti pesante e poco coinvolgente

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Speciale SHOKUZAISpeciale SHOKUZAI
A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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