a history of violence regia di David Cronenberg USA 2005
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a history of violence (2005)

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locandina del film A HISTORY OF VIOLENCE

Titolo Originale: A HISTORY OF VIOLENCE

RegiaDavid Cronenberg

InterpretiViggo Mortensen, Maria Bello, Ed Harris, William Hurt, Ashton Holmes

Durata: h 1.30
NazionalitàUSA 2005
Generethriller
Tratto dal libro "A history of violence" di John Wagner e Vince Locke
Al cinema nel Dicembre 2005

•  Altri film di David Cronenberg

•  Link al sito di A HISTORY OF VIOLENCE

Trama del film A history of violence

Tom Stall vive felice con sua moglie e i loro due figli in una piccola cittadina dell'Indiana. Una serà però la loro esistenza idilliaca verrà a mancare quando Tom sventa un tentativo di furto nel suo ristorante uccidendo i due ladri...

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Voto Visitatori:   7,10 / 10 (392 voti)7,10Grafico
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Voti e commenti su A history of violence, 392 opinioni inserite

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bstefi79  @  05/01/2006 21:02:38
   8 / 10
Asciutto, ritmato nel suo progredire lentamente, di spessore e grande significati. Non voglio aggiungere molto al commento di Constantine, che condivido appieno. Vorrei solo menzionare due momenti che ho trovato straordinari all'interno della pellicola. In primis la scoperta di un amore vero, fatto di carnalità, odio, disprezzo e masochismo, rispetto alla "favoletta" del passato. L'attrazione animale e la sottile goduria della violenza che fanno da substrato nella moglie. Combatte la violenza, allontana Joe, dice di amare Tom. Ma in realtà si è innamorata di lui perché dentro "l'uomo più bravo che abbia mai conosciuto" lei ha sempre visto anche Joe. E quindi: comprendere, leggersi dentro, odiarsi, rifiutare la tragica realtà. Ma scoprire di amare sempre la stessa persona, senza la logica del politically correct.
Viggo con la sola espressione del viso, senza estremismi o esasperazioni di sorta, riesce a rendere evidente la differenza tra Joe e Tom. Ma, finalmente, la regia di un maestro non vuole separare le due personalità, ma farle interagire. Basta col sogno americano. Harris e Hurt magnifici senza coscienza.

gothic82  @  05/01/2006 20:52:02
   4 / 10
Ah era un thriller?!
L'inizio devo ammettere non era malvagio, poi tutto a un tratto la situazione è degenerata: il padre di una tranquilla famiglia stile "sogno americano" si scopre essere un killer professionista della malavita organizzata di Philadelphia; il figlio, dopo una inutile parentesi in cui picchia il bullo della scuola, partecipa ad una strage di mafiosi sul praticello di casa sua e il bello è che la cosa passa inosservata alle forze dell'ordine; a proposito di queste, volevo sottolineare anche la presenza nel cast dello Sceriffo che, ritrovatosi immerso in un caso di pluriomicidio, gentilmente esce di scena per andare non si sa dove (e non lo si vedrà più) in quanto dispiaciuto di aver azzardato l'ipotesi che un padre/buon uomo/barista, che ha iniziato ad ammazzare malavitosi così come se piovese, nascondesse qualche scheletruccio nell'armadio. Ma non è finita, dopo che il nostro "eroe" ha praticamente debellato la piaga della mafia torna dai suoi cari, i quali non fanno una piega al rientro di Rambo ma, anzi, la piccola bambina sfuggita al "Villaggio dei dannati" gli apparecchia pure il posto....beh, buon appetito!

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Ultima risposta 28/01/2006 23.54.32
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Bert  @  05/01/2006 19:28:46
   5 / 10
Film deludente. Mi aspettavo molto, dico la verità, mentre invece le lacune (in special modo nella seconda parte e nel finale) sono tante ed evidenti. Bravi interpreti non riescono comunque a farmi apprezzare appieno questo lavoro di Cronemberg, che non riesce a sfruttare al meglio le potenzialità del film, e che anzi lo fa cadere in un prodotto poco originale e spesso noioso. Un'occasione sprecata.

luca  @  05/01/2006 16:27:52
   4½ / 10
Sopravvalutato.
Cronemberg ha fallito ancora ! Dopo il noiosissimo Spider ecco un film che non ha nè capo nè coda : i propositi sono buoni, l'inizio è convincente, ma i continui cambi di ritmo e la totale mancanza di tensione afflosciano la storia, di per sè poco originale. Le scene di violenza risultano fuori posto, inserite al solo scopo di tenere sveglio lo spettatore, annoiato dal ritmo sonnolento del film. L'ultima parte è completamente fallimentare , l'assurdità della trama ha il suo culmine con la comparsa del fratello Rich e dei suoi scagnozzi, le cui gesta sono state sottolineate da un esplosione di risate in sala....e per un film con quei presupposti non è un buon segno...
la scena finale della famigliola felice attorno alla tavola è a dir poco patetica, da Mulino Bianco. Non capisco come Cronemberg goda di tanta buona stampa e per quali motivi sia considerato uno dei registi piu innovativi e controcorrente degli ultimi anni : ci ha presentato un'opera incompleta, un action movie visto e rivisto.... che delusione!

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Ultima risposta 09/01/2006 00.51.51
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éowyn_3  @  04/01/2006 16:06:16
   6 / 10
la prima parte mi sembrava buona, poi qualcosa nello svolgimento dei fatti non mi ha convinta, forse mi aspettavo qualche risvolto più interessante. tutto sommato si guarda.

diego83  @  03/01/2006 23:10:12
   6½ / 10
primo tempo innovativo e promettente.secondo tempo recitivo e deludente..tutto sommato sufficienza piena.

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Ultima risposta 21/01/2011 22.07.39
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Northpoint  @  03/01/2006 23:01:07
   7½ / 10
E' particolare, scorre abbastanza lentamente , anche se poi il finale è praticamente troncato. Non è un film per tutti, e certamente la vicenda in sé non è molto diversa da altre che si sono viste in giro, però mi è piaciuto.
Non mi sarebbe dispiaciuto approfondire il dopo storia, quando Tom ritorna...
Bella prova di Viggo Mortensen che dimostra di saper fare il suo mestiere anche con un film in cui non recita con un cavallo :D. Battuta a parte, era dura uscire dal personaggio di Aragorn e restare in piedi (così come per tutti i protagonisti del Signore degli Anelli).
Perfetta la colonna sonora, non invadente ma giusto giusto a sottolineare qualche momento particolare.

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Ultima risposta 04/01/2006 17.34.05
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kekkolorusso  @  03/01/2006 20:25:44
   7 / 10
a me è piaciuto!
forse l'unica pecca è che si rincorre con troppa fretta il finale
in reltà di fatti da dire ce ne stavano tanti ma alla fine è tutto un pò frettoloso......,ma harris e mortensen sono uguali!?!

benluan  @  03/01/2006 15:49:05
   7 / 10
Soggetto non proprio originale ma film condotto con mano sicura. Qualche eccesso di violenza e qualche situazione al limite della credibilità (ad es. la reazione del figlio con i compagni che lo insultano..). Ottimi gli interpreti con una nota particolare per il cattivo W. Hurt.

Beefheart  @  03/01/2006 14:57:50
   5 / 10
Delusione che nasce più dalle aspettative tradite che non dal film in se che, oggettivamente, ha tutti i tratti del thriller più tipico. Abbastanza da appassionare gli amanti del genere. Personalmente, vista la firma, mi aspettavo qualcosa di più e invece l'estrema linearità della trama, la prevedibilità degli eventi, la totale mancanza di originalità nella rappresentazione di un po-più-di-qualcosa (per non dire "tutto") di già visto, mi hanno deluso.
Il cast non è male, il soggetto nemmeno e Cronenberg è una garanzia(?), eppure...

O.D.  @  03/01/2006 12:44:56
   7½ / 10
Bel film davvero..., lo trovo molto ben strutturato e pur non essendo un fan di Cronenberg (non almeno uno di quelli che hanno visto tutti i suoi film) devo ammettere che la storia mi ha coinvolto.
I film di questo genere mi piacciono sempre..., piuttosto lenti ma lineari senza troppi fronzoli che arrivano alla fine e ti rimani inchiodato alla sedia fino a quando le luci della sala non si accendono...
Bravi attori e sensualissima Maria Bello...., mamma mia quand'era vesdtita da Cheersleader era una spettacolo!!!!!!!!!!!!
:)
Mi sono piaciute anche le musiche di Howard Shore (qualcuno si era accorto?) noto per essere il compositore della musiche del Signore degli Anelli, poche note ma messe nel punto giuto ed il tema principale mi sembrava proprio azzeccato.

Bel film....

Vegetable man  @  03/01/2006 10:53:34
   7½ / 10
Eccessivamente lineare, e la conclusione sbrigativa mi ha lasciato un po' interdetto. Ciò nonostante è un film con un suo perchè, originale e molto più profondo e interessante di tutti quei dubbi rifacimenti da libri/remake di vecchi film che girano al giorno d'oggi. In un cinema in carenza di idee, Cronenberg mi ha, tutto sommato, sorpreso in positivo.

pardossi  @  02/01/2006 19:33:19
   7 / 10
Molto crudo e originale due ingredienti che in un film come questo danno il tocco in più.

Basta leggere la regia per andare sicuri a vederlo.

kiteneomare  @  02/01/2006 17:21:34
   8 / 10
Ottimo film, ottimo Cronenberg, ottimi attori (oltre al protagonista segalerei i due magnifici cattivi Ed Harris e W.Hurt).Per me è da inserire nel novero delle sorprese del 2005 insieme a Lord of War.
Costruito come un western, ti coinvolge, ti seduce e ti colpisce con continui pugni allo stomaco.
Da vedere e rivedere!

morettino  @  02/01/2006 13:07:04
   4 / 10
Sinceramente un film ke ha significati nascosti e profondi ma nel genere thriller in cui è stato inserito secondo me non vale nulla, trama noiosa, attori scadenti specie la bambina!! seconda parte del film veramente soporifera! io come thriller l ho trovato veramente poco coinvolgente e il classico finale ke non c'è lascia molto a desiderare!! non raggiunge la sufficienza x me

Massimiliano73  @  01/01/2006 04:03:17
   4½ / 10
Ammazza che delusione.....................
Film banalisimo dove si sà già la fine dopo 15 minuti.
Orrendo , sconsigliatissimo!

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Ultima risposta 05/01/2006 14.42.02
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento Giordano Biagio  @  31/12/2005 19:24:55
   9 / 10
Film capolavoro. Ambientato nel presente con uno stile vicino agli anni '40.
Sceneggiatura che tiene sempre in tensione preannunciando, con invisibili significanti, anche nella quiete tempeste di inquietudini.
Personaggi dai profili psicologici essenziali ed empatici grazie a ruoli professionali in cui lo spettatore si riconosce. Modulazioni espressive dei volti ben tagliate nei momenti decisivi della trama.
Scene di erotismo ben dosate che intervengono nei momenti più opportuni del film quando appare necessario comunicare un contrasto emotivo forte e legato: prigioniero dei vincoli matrimoniali. Vincoli da cui la coppia non può fuggire nonostante la grave minaccia in arrivo.
Buona la credibilità delle scene.
Ricche le metafore che fan riflettere.
I traumi del passato o l'inadeguatezza della propria immagine vissuta nell'adolescenza ritornano e tormentano proprio quando si è incontrata la felicità. La felicità è una porta aperta allo sconosciuto che è in noi, un punto debole in cui si incunea il fantasma di quello che eravamo prima.
Occorre intervenire, impegnare ogni energia per tenere a bada i ricordi che si fanno sempre più ossessivi. La felicità ha un costo molto alto ma la forza protettiva che crea a sua difesa è tremenda: nessun fantasma del passato sembra poter aver la meglio.

aiemmdv  @  30/12/2005 23:06:21
   5½ / 10
Mi aspetto da Cronenberg molto di piu' ke un film "normale".Storia troppo lineare e ke non offre nulla di eccelso.Insomma senza infamia ne' lode

dominick  @  30/12/2005 16:42:39
   7 / 10
Filmetto discreto. Ma da Cronenberg ci si aspetterebbe qualcosa di più...

Azrharn  @  30/12/2005 15:18:56
   7 / 10
E' difficile fare qualcosa di nuovo ormai, questo film centra in parte l'obbiettivo, si ha l'impressione che il regista prenda troppo spunto da tarantino e anche da kubrik; forse non è cosi, in ogni caso la violenza domina come regola di vita violenza da condannare ma che può rendere anche giustizia.

Invia una mail all'autore del commento federex  @  30/12/2005 14:08:34
   9 / 10
imprescindibile.
Cronemberg non invecchia, migliora.

Marmot  @  30/12/2005 11:59:27
   6½ / 10
Bello all'inizio, ma poi un po' inconcludente...

testadilatta  @  30/12/2005 10:34:45
   8 / 10
premetto ke il film mi è piaciuto molto. buona la sceneggiatura, ottimi gli attori, situazioni forti ed emozionanti, un film ke fa riflettere; poi c'è la regia: devo dire un film ben diretto. ma se non avessi saputo prima ke dietro la makkina da presa c'è un certo mister Cronenberg non avrei mai pensato ke A History Of Violence fosse un suo film! Cronenberg ha seguito un suo stile durante tutta la sua filmografia. questo AHOV, pur buonissimo film (ce ne fossero!) non è un suo film, non ha il suo markio di fabbrica. E' come se Tarantino fosse stato il regista de La Guerra Dei Mondi...

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Anakin  @  29/12/2005 11:09:21
   6½ / 10
Una situazione inaspettata trasforma un uomo in eroe nazionale, ma ciò farà riemergere anche un passato di violenza che avrebbe voluto dimenticare e nascondere. Poco a poco si renderà conto che per tornare ad essere Tom e seppellire definitivamente Joy, deve fare ricorso a Joy... anche se la vita di Tom non sarà più quella di prima.
Trama piuttosto lineare e neanche tanto originale, ma supportata da una regia leggermente superiore alla media.
Purtroppo Cronenberg (che avrebbe potuto fare molto meglio con un poco di sforzo in più) fa largo uso di clichè tipici dei film sulla famiglia americana: tutti si alzano dal letto a consolare la bambina che si sveglia in preda agli incubi; il figlio preso di mira dal bullo-*****tto della scuola per futili motivi; la moglie innamorata del marito come il primo giorno (ha tutta la mia approvazione la Bello vestita da Cheerleader che si alza la gonna, meno lei che dice a lui: "sei l'uomo + buono del mondo"). Troppo perfetta la situazione familiare prima del fattaccio e troppo perfetto il protagonista sia come padre di famiglia, sia come killer. Tutto ciò fa apparire il film come "troppo finto". Un maggior realismo avrebbe soltanto giovato.
Inoltre la storia più va avanti, più scade nello scontato e nel prevedibile. La parte in cui si ritrova ad avere a che fare col fratello, era una (inutile?) ripetizione di cose già accadute.

al_pacino  @  29/12/2005 02:05:45
   6½ / 10
Si trova il futuro solo se si dimentica il passato, specialmente se questo è completamente negativo. Ma certi traumi riemergono probabilmente a causa del nostro inconscio. Questa storia di violenza è descritta egregiamente da David Cronenberg.

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  28/12/2005 11:25:57
   8 / 10
Il film, dallo stile asciutto ed essenziale anche nella fotografia, ti colpisce come un pugno ( tanto per rimanere in tema) e ti obbliga a riflettere. Nella vita di tutti noi c’è un prima e un dopo ridondante, con il quale si deve interagire, la sopravvivenza dipende sicuramente dal modo in cui si affrontano gli improvvisi cambiamenti del nostro quotidiano, tanto più se inopinati e traumatizzanti.
Il passato ritorna prima o poi, non gli si sfugge. Qui esplode con una violenza improvvisa e feroce, amplificata dalla vita semplice di una anonima cittadina della provincia americana ( “Siamo gente tranquilla noi, pronti a difenderci l’un l’altro, se qualcuno cerca di farci del male” dice l’agente Sam ad un sardonico ED Harris, killer spietato). La violenza soprattutto irrompe come un cataclisma nella vita della famiglia di un uomo tranquillo, modificandone completamente i rapporti. Il figlio dapprima emula il padre-eroe, chiudendo i propri conti con un certo bullismo scolastico, poi resta vittima della propria sconosciuta aggressività , in un istinto difensivo irresistibile.

Niente sarà più come prima: è abile Cronenberg a definire il cambiamento del rapporto parentale, tra padre e figlio, tra marito e moglie ( belle le due sequenze erotiche fra loro contrapposte, in cui spicca la sensualità di una brava Maria Bello)), ed è perfetto Viggo Montersen nella parte cinico-sofferente del protagonista .Straordinari Ed Harris e William Hurt nel caratterizzare con brevi apparizioni personaggi eccessivamente cattivi e fastidiosi.

Verso l’epilogo ho sperato che il finale non fosse la solita americanata, tipo famiglia del mulino bianco. Per fortuna Cronenberg non mi ha delusa, concludendo la storia con coerenza spietata: la scena finale è carica di paura e di disperazione. “Un prima e un dopo” che si ripropone e che obbliga a risolvere le proprie contraddizioni, è il modo in cui lo si affronta a determinare la sopravvivenza, Cronenberg lo sa bene.

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Ultima risposta 28/12/2005 16.54.24
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Invia una mail all'autore del commento bonazzo-rm  @  28/12/2005 03:19:36
   7½ / 10
Il film scorre molto bene,e la lentezza che da alcuni è stata imputata a critica del film,è dovuta e necessaria per una storia poco banale,con una certa introspezione e con personaggi abbastanza complessi.
Il film pur essendo di matrice statunitense è lontano dagli stereotipi dei personaggi buoni/cattivi o giusti/sbagliati ma c'è un abbozzo di psicologia che per un film d'azione(e nonthriller) è pure più che sufficiente.
L'assenza di colonna sonora conferma questa tendenza del regista a soffermarsi sullo sguardo,sul non-detto del protagonista e sulle atmosfere che soprattutto nella seconda parte,sono molto parlanti.Insomma un bel film,sia per chi predilige l'azione americana del personaggio che non muore mai,sia per chi va alcinema perchè vuole e pretende qualcosina in più

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Ultima risposta 28/12/2005 16.22.11
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Reinas  @  28/12/2005 02:06:16
   8½ / 10
Veramente un bel film! Ci sono andato più incuriosito che invogliato e ne sono uscito estremamente soddisfatto. Non l'ho trovato per niente lento, o meglio la sua lentezza è essenziale alla logica del film, non si possono raccontare i mutamenti delle persone a ritmo di Techno! La completa assenza di colonna sonora amplifica i pensieri dei personaggi... E' molto forte nelle sue scene ma la violenza che racconta non è brutale, non infastidisce. forse perchè è la violenza alla quale tutti siamo sottoposti ogni giorno. è molto interessante vedere come un tipico eroe americano possa trasformarsi nel giro di poche ore nel mostro... Come nella nostra società è inutile gli sforzi che uno fa per cambiare vita per rimediare ai propri errori, si rimane sempre sotto scacco di un gidizio collettivo! E di fatti il poliziotto che prima lo difende poi si ritrova ad essere dubbioso... La paura di un figlio che possa seguire le proprie orme, il credere che l'essere stati delinquenti in passato non dia la possibilità di insegnare a non delinquere o comunque sia ciò che è giusto o sbagliato... Insomma il sogno americano deve essere puro... non macchiato dalla redenzione.
Tre scene memorabili: Quella di sesso sulle scale, l'incontro con il fratello, e la scena finale... quest'ultima di elevato spessore... le parole a volte non servono, anzi, possono solo far danno...

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  27/12/2005 18:43:49
   8 / 10
La vita è maledettamente bella, Tom, se hai una bella casa in una cittadina dove non succede mai nulla e gestisci una tavola calda dove tutti entrano sorridendo e salutandoti e dove anche i dipendenti ti vogliono bene… La vita è stupenda, se hai una mogliettina che ti saluta ogni mattina con un “ti amo” e indossa il costume da pompon girl per sedurti come un ragazzino – perché non siete stati adolescenti insieme ed è bello giocare a esserlo – e se hai una bella bimba bionda come il grano e un figlio adolescente tanto giudizioso da rispondere a parole al bullo della scuola che non vede l’ora di fare a botte… La vita, Tom, è uno spettacolo se a casa tua, a fianco dell’ingresso, ci sono le due lettere “E” e “T”, le vostre iniziali, se porti un bel crocifisso al collo, se vivi “il sogno americano”, quello di cui parla il tizio di Philadelphia (la città dell’amore fraterno, guardacaso…). La vita continua a essere bellissima anche se, inspiegabilmente, riesci ad ammazzare due delinquenti con freddezza da killer… ma chi se ne importa: sei un eroe che ha salvato delle vite innocenti eliminando due balordi che potevano turbare la quiete della cittadina, come hanno fatto in quel motel. E allora che importa di come hai avuto il sangue freddo di aprire la faccia di uno dei due e mirare direttamente al cuore dell’altro.
Ma se sei un eroe, Tom, chi sono quei criminali che vengono a cercarti, e perché ti chiamano con un altro nome? E com’è possibile che quell’istinto violento che ti ha colpito all’improvviso si sia propagato così velocemente nella tua bella famiglia, al punto che il tuo pacifico figlio quasi ammazza di botte il suo compagno di scuola e tua moglie ucciderebbe con le sue mani il boss che dicono tu abbia sfregiato e si lasci andare con te in un modo che non è mai accaduto prima?

E’ possibile, perché Tom è ancora quel pazzo di cui parlano i criminali e, nonostante sia andato nel deserto – come Cristo – per uccidere quel peccatore, l’ha solo stordito, e il mostro tanto potente e disturbante ha strisciato rapido anche nelle menti pure della sua famiglia, perché il mostro è – forse – dentro tutti noi, o almeno una parte di noi, e ci sono avvenimenti che lo smuovono e fanno in modo che si propaghi anche a persone insospettabili. Ma il mostro fa anche paura, come mi ha fatto paura questo film. Non perché sia efferatamente violento, ma perché scatena qualcosa di oscuro che si vorrebbe sopire. Lo fa con essenzialità, senza scomodare effetti speciali, colonne sonore da brivido, scene madri. Lo fa con lo stile di quel che potrebbe sembrare un filmino per la tv, eppure arriva dritto al cervello e fa anche fare brutti sogni. O almeno con me c’è riuscito benissimo.

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Ultima risposta 29/01/2006 12.21.27
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valemiuz  @  27/12/2005 18:20:55
   7½ / 10
Questo film mi ricorda molto Kill Bill,infatti come per il film di Tarantino questo film nn deve essere preso sul serio.Tutte le scene di violenza nn danno fastidio,perchè sono raccontate cn distacco.Lo spettatore nn è preso dal personaggio e dalla storia ma è proprio questo ke vuole il regista!Insomma se avete odiato kill bill odierete anke questo film se invece vi è piaciuto consiglio di vedervi anke questo

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Ultima risposta 05/01/2006 14.47.56
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ben4  @  27/12/2005 14:16:42
   3 / 10
a natale mancava un film di questo genere e Cronenberg ha tappato il buco...
personalmente trovato pessimo.. per nulla coinvolgente.. raccontato con distacco.. finale PESSIMO... concordo con le scene di sesso gratuito... come luscita della tipa dal bagno tutta nuda... però fa audience LOL..
di tutto il film l'unica scena che ricordo è quella della mosca che cerca di uscire dalla finestra... il resto è già nel dimenticatoio...
saluti
ps
se a qualcuno piacciono i film raccontati con distacco e senza colonna sonora vada pure :)

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Ultima risposta 30/12/2005 13.52.52
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5p1d3r  @  27/12/2005 12:45:08
   7½ / 10
Senz'altro un bel film.. sono d'accordo sul fatto che la prima parte sia + intensa della seconda.. che il finale lasci tutti sul fiato sospeso.. ma questa è una scelta del regista.. sinceramente sono stato il primo a non credere che finisse così.. ma in un secondo momento ho molto apprezzato.. perchè a volte il silenzio o anche un semplice sguardo sono meglio di molto parole...

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Ultima risposta 27/12/2005 14.29.51
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Andy MCnab  @  27/12/2005 12:30:23
   7 / 10
Questo film è molto strano...veramente...mi ha lasciato perplesso sopratutto la fine...apparte la prima scena di sesso che poteva anche starci la seconda un pò troppo gratuita...(poi potete spiegarmi perchè l'hanno fatto?)dopo tutto quello che era successo?...e poi la fine?....mah...in sostanza un buon film...

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Ultima risposta 11/01/2006 17.15.48
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Gruppo COLLABORATORI fidelio.78  @  27/12/2005 11:54:04
   6½ / 10
Mi trovo a dissentire molto fervidamente con tutti quei bei commenti che ho letto su questo film.
Sicuramente Cronenberg è riuscito a mettere malinconia visiva e alcuni degli aspetti fondamentali della sua cinematografia, ma non si può considerare il film se non nella sua interezza, perchè la verità è che questo film funziona solo fino a metà.
Bellissimo l'evento dinamico, forte, deciso, che cambia radicalmente le vite dei personaggi e avvince come davvero poche volte accade. Bellissimo anche il climax del primo atto (il momento in cui Mortensen uccide i tre malviventi davanti la propria casa con l'aiuto determinante del figlio). Ma per me il film finisce qua. La sceneggiatura, basata su una trama principale e su una sottotrama alquanto risibile (i drammi giovanili del figlio a scuola) iniziano a perdere colpi. Viene quindi infarcita di "pseudo" climax che in effetti sono solo una mera e banale continuazione di quanto visto prima e che hanno il doppio effetto di avvincere come accade in un action movie, ma al tempo stesso di cadere nello scontato. In effetti si potrebbe dire che esiste solo un secondo climax importante (la resa dei conti con il fratello) e che quindi la struttura risulti così troppo debole. Il film in generale perde struttura e diventa solo "una storia violenta". Addirittura flaccido,scontato ed esagerato lo "scontro finale" degno dei più assurdi film d'azione americani.
Per farla breve a me la sceneggiatura di questo film è piaciuta solo fino a metà, poi diventa una grande *******.
Dal punto di vista registico, nulla si può rimproverare al bravissimo Cronenberg, ma si deve valutare il film nella sua interezza. E' sostanzialmente il classico film che se fosse stato girato da uno sconosciuto sarebbe passato pressocchè inosservato, ma siccome è Cronenberg, si devono cercare significati anche li dove è evidente che non ce ne siano.
Da quello che reputo uno dei più grandi registi viventi mi aspetto mooooooolto di più.

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Ultima risposta 29/01/2006 11.49.25
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jedipower  @  26/12/2005 18:01:57
   7½ / 10
In sostanza mi è piaciuto molto anche se forse la seconda parte è meno intensa della prima. Bellissimo e bravissimo il protagonista e fantastico Ed Harris!

viagem  @  26/12/2005 15:19:40
   7 / 10
Premessa: non avevo mai visto un film di Cronenberg sino ad ora e mi pareva giusto rompere il ghiaccio il giorno di Natale per fare effetto contrasto (e non trovare coda al cinema!).
Il film parte molto bene, la prima scena è bellissima "Ho dovuto sistemare una faccenda con la cameriera..." e di una lentezza studiata ad arte. Tutto il crescendo di tensione e violenza dalla famiglia perbene tipica americana è ben realizzato e lo studio delle inquadrature è notevole. Purtroppo ho apprezzato molto meno la seconda parte del film, abbastanza scontata e assimilabile ad un normale film pulp (la scena di William Hurt chiuso fuori dalla sua reggia che tenta di aprir casa con le chiavi però mi ha fatto capottare dalle risate!). Odiosissimo il finale, da far girare le scatole.
Ottima performance di tutti gli attori.

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Ultima risposta 27/12/2005 13.34.22
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Tuko  @  26/12/2005 11:44:26
   4 / 10
il film di David Cronenberg entra di prepotenza fra le schifezze di Natale.
la banalità e la prevedibilità dei comportamenti di tutti i personaggi presenti, dallo sceriffo al protagonista nessuno escluso, un'accozzaglia sintetica di personaggi di derivazione televisiva incollati alla buona, non può prescindere dalla riuscita del film se non supportata come in alcune delle sue precedenti opere con un’architettura simile, da passaggi forzati fra coscienza ed incoscienza, nei quali la vita si svolge come un video game in cui si è manovrati dal proprio inconscio o dalla volontà di qualcun’altro. In questo caso il gioco non funziona,la “droga” del perbenismo non basta a rendere credibile una comunità uscita direttamente dal presepe di Natale, il tentativo del protagonista di assoggettarsi al Burattianio (inserirsi nella società) non appare credibile esattamente come il suo non esserlo stato prima. La sua trasposizione da angeli a demoni non è semplicemente netta e priva di sfumature ma sommaria ed artificiosa, distrurbante se inserita in uno spaccato di vita quotidiana, molto lontana dalla sottile psicologia con cui il regista aveva condito (alcune del)le sue precedenti opere.

bongha  @  26/12/2005 11:16:43
   4½ / 10
veramente brutto, la storia è banale e se togli le scene crude di violenza e di sesso "GRATUITE" , senza scopo, al film non rimane veramente niente.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/12/2005 15.31.46
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Invia una mail all'autore del commento Axel  @  26/12/2005 03:33:49
   8½ / 10
Che bella sorpresa! Soprattutto considerando che ho visto questo film il giorno di natale, con la TV zeppa di film stucchevoli e rassicuranti.
Film asciutto, lineare, ma solo in apparenza semplice…
Dopo i bellissimi commenti di Maremare, Cash, Requiem, Costantine, tanto per citarne alcuni, aggiungo soltanto che il viaggio a Philadelphia, la villa e l’incontro con il personaggio rappresentato da William Hurt, alter ego e fratello del protagonista, sembra rappresentare il viaggio e l’incontro di Paul/Joy con il proprio inconscio, con il proprio lato nero. Così come la malavita e la villa di Philadelphia sembrano l’antitesi dell’ “American dream”.
Nello stesso tempo solo il viaggio e lo scontro dolorosamente, selvaggiamente violento con il proprio passato, la propria essenza, permette il contatto terreno, carnale con la vita...

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Ultima risposta 26/12/2005 15.32.23
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alfrar  @  26/12/2005 00:34:26
   6 / 10
Questo film e'l'ennesima prova di come Cronemberg sia uno dei registi piu'sopravalutati del circuito.

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Ultima risposta 26/12/2005 15.33.19
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Invia una mail all'autore del commento angel__  @  26/12/2005 00:25:22
   5½ / 10
un cronenmberg che inizia a sentire il peso degli anni.il film è sotto tono,la storia banale e non si è fatto nessuno sforzo per creare tensione o dar modo di riflettere sulla doppia personlità del protagonista,talmente spenta è la sceneggiatura.peccato

Pasagarde  @  24/12/2005 23:39:53
   7½ / 10
E invece io la notte sogno Viggo...sempre per le scene di nudo e di sesso, naturalmente. Cmq bel film davvero, e con un ottimo finale (almeno secondo me).

MyName  @  24/12/2005 23:27:24
   7½ / 10
Non male davvero. La storia è ben scritta e diretta. Ottimi attori, persino le figure secondarie. Maria Bello si sogna di notte per le sue scene di nudo e di sesso. Viggo, col suo sguardo assente, sembra non appartenere a nessun tempo e a nessun luogo. Una attore capace di magnetismo e talento da lasciar senza fiato. Il finale un po' didascalico ma "ci sta tutto"! Buon Natale cari

andrea85  @  24/12/2005 13:24:15
   5½ / 10
il film non parte mai...la trama non è niente di che poi i cambiamenti di personalita del protagonista avvengono troppo velocemente e la parte finale dove lui sconfigge tutti è piu da film comico,neanche fosse superman.....potevano fare qualcosa di meglio

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Ultima risposta 27/12/2005 14.33.14
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maxxi  @  24/12/2005 11:41:19
   7 / 10
non ho mai visto un film di cronenberg,guardando il trailer mi ha incuriosito molto e devo dire che mi e piaciuto abbastanza sptrattutto la 1 parte bella la scena finale a tavola fatta solo da sguardi ;grande viggo mortensen...nella scena in cui uccide tutti e il figlio ascolta mi ha fatto impressione,assolutamente da vedere

enter  @  24/12/2005 11:05:52
   7 / 10
buon thriller soprattutto la prima parte ed e molto intrigante,questo film merita molto,grande viggo e grande cronenberg

Gruppo REDAZIONE maremare  @  23/12/2005 00:23:04
   8 / 10
La violenza genera mostri. Con questa citazione si sintetizza il senso e l’essenza di questo ultimo lavoro di Cronenberg. Tanto che una prima idea era quella di lasciare questa riga, scarna ed essenziale, per la gioia dei miei estimatori ed una simpatica indagine psicosociale. Ma è Natale e siamo tutti più buoni (…) Dice il vero chi rivede in questo film le tematiche care al regista canadese ed, in particolare, una sorta di “Inseparabili” in versione introspettiva. In effetti qua di un preciso meccanismo psicologico si parla e non certo di rimozione, ma di scissione. Tom ha l’anima scissa, è un uomo diviso in due: il mite cittadino e grande lavoratore di uno sperduto paesino americano e il freddo killer che ha cavato un occhio ad un potentissimo boss di Filadelfia. E’ sposato con la sensuale Maria Bello (non notate una certa somiglianza con la Unger di ‘Crash’?) e ha due figli che adora e che alleva all’insegna di ideali pacifisti. La legittima difesa nei confronti di due pazzi sanguinari, lo renderà popolare e ‘visibile’. Ecco che il passato, allora, tornerà a battere cassa, risvegliando la Bestia.
Sul piano formale e narrativo il film appare perfetto, tiene incollati allo schermo come raramente accade al cinema. Cronenberg, per riprendersi dal flop di Spider, accetta un film su commissione, ma toglie venti pagine allo script originale e attraverso un’operazione di sottrazione, mantiene l’ossatura della storia, interessato, unicamente, all’essenza della stessa, a quel nucleo ‘altro’ che irrompe con sacralità e trasforma un’ inebetito Mortensen in una Bestia dallo sguardo assassino.
Si potrebbe definire un film di ‘fondazione’, nel senso di fondere, mettere le basi, istituire. Quindi un film sulla nascita delle Istituzioni, a cominciare dalla prima: l’istituzione familiare. A ben vedere, prima dell’arrivo di Ed Harris, una famiglia nel vero senso istituzionale del termine, non esisteva. Due genitori, unicamente biologici, allevavano i figlioletti all’insegna di belle parole pacifiste, sapendo di poter contare, ce ne fosse stato bisogno, sul papà sceriffo. In questo senso emblematiche appaiono le due scene erotiche, inserite appositamente da Cronenberg nel film. Nella prima Mortensen e la Bello sono due adolescenti che si leccano fusionalmente, inseguendo pruriti in cui alcune ventenni si possono ritrovare; nella seconda, invece, irrompe la passione ‘animale’ che contagia anche la Bello e rende partecipe lo spettatore di uno dei migliori amplessi cinematografici degli ultimi anni.
Come a dire che “la violenza” è essenziale e fondante la società (“hai lasciato tuo fratello per il sogno americano” dirà uno splendido W Hurt ), la famiglia ( “se ti avvicini a mia figlia ti ammazzo con le mie mani” dirà la Bello ad un superbo Ed Harris), l’identità (“ne vuoi ancora c.oglione?” dirà il figlio ex-pacifista al bulletto di turno).

La violenza genera mostri…

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Ultima risposta 02/10/2006 01.05.46
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Requiem  @  22/12/2005 10:10:12
   8 / 10
Ottimo film che appartiene al regista in ogni suo aspetto, ma che appare al tempo stesso molto insolito per lo stesso.
Cronenberg è un film che ci parla della violenza che fa parte della cultura americana, violenza che a un certo punto trasforma un buon lavoratore e padre di famiglia in un eroe e che al tempo stesso rivela un passato oscuro che riaffiora.
Violenza che diventa il solo e unico mezzo per liberarsi di questo passato.
Cronenberg fa in altri termini un film molto politico, che si accomuna agli altri per per le atmosfere, per quanto è inquietante e diretto, per l'assoluta aderenza nello stile rispetto agli ultimi film.
Se ne discosta invece nella linearità, nella sua semplicità, nella capacità del regista di fare un film di genere sui generis, fondendo noir, western e thriller classico, discostandosi radicalmente dai film americani odierni. Trovo anzi imbecilli gli accostamenti a Tarantino e simili, in quanto Cronenberg fa di proposito una pellicola completamente agli antipodi.

Sono dunque stupide le opinioni sul Cronenberg venduto al cinema commerciale, che si concede un film di sicuro successo. Il film è durissimo, crudo, senza concessioni allo spettatore. Apparentemente classico e con una trama già vista, in realtà molto + complesso e denso di significati, e sopratutto con momenti di grande cinema.
L'incipit è bellissimo e spiazzante, anche se poi ci fa aspettare un seguito completamente diverso. Ma nella mente rimane sopratutto il pre finale con un william Hurt cattivissimo ( e bravo) , sequenza vagamente lynchana di grande impatto.

E poi gli attori. Viggo mortensen è un po' un'incognita: la sua totale inesprissività risulta paradossalmente funzionale, anche se personalmente avrei scelto un altro protagonista.
Brava la Bello, e magistrale Ed Harris, in un ruolo da Oscar. Sarebbe un premio stra meritato.

Nel complesso comunque sarei cauto nel dare al nuovo Cronenberg il titolo di capolavoro o siimili. E' un bel film, spiazzante e violento, coraggioso nella scelta del genere, e forse una svolta nella carriera del regista. Preferisco comunque di gran lunga il Cronenberg dell'immenso "Crash".

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Ultima risposta 23/12/2005 08.20.31
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phemt  @  22/12/2005 08:40:09
   7 / 10
Buona la prova registica di Cronenbreg, così come la prova del cast, l’idea non è che sia molto originale, ma è ben sviluppata anche se la sceneggiatura poteva essere indubbiamente migliore (soprattutto nella scena in cui Ed Harris entra per la prima volta nel bar) e i primi 15 minuti (escluso l’intro sui due malviventi) sono veramente terribili… Malgrado questi difetti, comunque il film è gradevole e si fa seguire con soddisfazione… Mezzo voto in più per l’ottimo finale fatto solo di sguardi…

Invia una mail all'autore del commento logical  @  22/12/2005 01:37:03
   5½ / 10
Qual è la differenza tra un film e un telefilm? Nei film gli attori costano di più, la fotografia è più bella, non ci sono interruzioni pubblicitarie, non si può cambiare canale. Ma sono tutti costi che pesano sul compenso per lo sceneggiatore che così decide di usare più copia&incolla possibile sui cliché che ha in casa da circa trent'anni insieme ad un bel pacco di fumetti. Risultato: 45 minuti di film/telefilm più inserti stile Tarantino/Oliver Stone, due scene softcore per il pubblico clerasil e finale familia vincit omnia come da accordi intercorsi con la produzione che festeggia con questo film il quattrocentesimo FinaleIdentico. Per chi si intenerisce per la trama dal grosso spessore psico-sociologico consiglio anche la lettura di Luigi Pirandello o le riflessioni di Lombroso sul brutto ceffo che non promette niente di buono.
Ma perché David Cronenberg non ricorda di avere la paternità di Videodrome o anche di Crash? Quando girava Il demone sotto la pelle e raccontava la grande estate di sesso e liberazione aveva la stessa pistola alla tempia di oggi? Gli anni ottanta segnano la nascita della Famiglia come nemesi di ogni storia; come diceva James Spader guardando il traffico spaventoso e inarrestabile dell'ennesima tangenziale: "Ma ce la faremo?"

11 risposte al commento
Ultima risposta 24/12/2005 13.18.19
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Raff.x  @  21/12/2005 13:15:38
   6 / 10
A parte il mitico Ed Harris, film decisamente sotto le aspettative soprattutto per l'assenza di una sceneggiatura forte che talvolta stenta a decollare. Peccato! :-)

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Ultima risposta 22/12/2005 20.50.32
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Gruppo COLLABORATORI paul  @  21/12/2005 00:45:14
   8 / 10
Film che se non nella tematica, è cronenbergheriano al 100% nello stile, e fa riflettere.
Difficile scrollarsi il passato di dosso, può riafforare nella nostra mente o addirittura nella nostra fisicità. La violenza serve per liberarsene, che può essere anche intesa metaforicamente parlando, ma è pur sempre violenza. Altrimenti ciò che ci tiene legati a quello che eravamo e non vogliamo più che sia, affiorerà nel momento meno atteso. Da vedere.

9 risposte al commento
Ultima risposta 24/12/2005 11.34.54
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Constantine  @  21/12/2005 00:27:58
   10 / 10
Perfetto è stato il primo commento al comparire dei titoli di coda, perfetto nella sua semplicità, perfetto nella sua completezza, perfetto nel racconto. Cronenberg sfrutta la sua enorme conoscenza stilistica e personale ad uso e consumo dell'ottima idea partorita da Wagner nel suo fumetto, sfruttandone il meglio e tralasciando il resto. La rappresentazione della violenza assolutamente onesta marca ancor di più di quello che era possibile delle miraboli scene, l'interpretazione del cast poi è da urlo, Mortensen in testa Harris Hurt e via via gli altri. Anche la colonna sonora è assolutamente in tono e tutto scorre come deve, come non si potrebbe pensare meglio... con assoluto senso. Una storia affascinante narrata da un grande regista e con grandi interpreti,un viaggio nella mente di un uomo con tutto quello che ne consegue,

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER, in due parole da applausi.

" Mio d.i.o Riche..."

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Ultima risposta 06/01/2006 12.30.32
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genrom  @  21/12/2005 00:18:28
   6 / 10
A mio avviso questo film merita la sufficienza, ma non di più. Ci sono infatti alcune scene interessanti e la storia, tutto sommato, non è niente di eccezionale.
Dargli voti tipo 8 o 9, francamente, mi pare veramente eccessivo!
Altri sono i film, gli impegni cinematografici, che meritano voti così alti. Ad oggi ha una media del 7,3... secondo me eccessiva. E' anche vero che c'è chi da 8 ai film di Boldi e De Sica, che possono anche piacere, per carità, ma di certo non meritano voti del genere. Questo film, non vorrei essere frainteso, è di tutt'altro genere e, probabilmente, spessore, ma certo non è un filmone. Senza colpi di scena, a tratti lento ed un finale deludente.

6 risposte al commento
Ultima risposta 22/12/2005 20.48.52
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Invia una mail all'autore del commento Funeralopolis  @  20/12/2005 12:53:02
   8½ / 10
È uno sguardo cinico e smaliziato, che non infrange soltanto le illusioni del sogno americano: il film va più a fondo, aspira a una visione olistica della violenza, che è un tratto caratteristico dell'umanità intera, e poggia su una struttura mirabilmente dialettica.

Gruppo COLLABORATORI bungle77  @  20/12/2005 10:48:39
   9 / 10
Come l'aspettavo questo film... qui a torino stanno facendo una rassegna su cronenberg...e nel weekend mi sono visto quasi tutti i suoi film al cinema... ieri alla rassegna c'era "Gli inseparabili"... ma non c'è l'ho fatta piu ad aspettare...e sono andato a vedere History of Violence (Inseparabili... perdonami... chissà se mai mi ricapiterà di andarlo a vedere al cinema:( )
Che dire... dopo Spider... un altro film spiazzante... che non ti aspetti... un regista in continua evoluzione... e sempre più maturo...
Una trama semplice...asciutta...priva di ogni fronzolo... niente è di troppo... un film di una perfidia unica...
Altra novità interessentissima in questo film... è la presenza di un black humor un po alla T.Kitano... che in Cronenberg era insospettabile...
io onestamente continuo a preferire altri vecchi film di Cronenberg... anche se forse stilisticamente più imperfetti.
:)

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Ultima risposta 21/12/2005 13.06.04
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KANE  @  19/12/2005 15:55:15
   8½ / 10
la linearità della sceneggiatura e la "classicità" del soggetto non devono far pensare a questo film come un mediocre triller!!
il film è molto bello realizzato con poche idee ma mmolto buone e ben realizzate!!
la regia è sobria, ma non mancano scene davvero belle!
da quelle di sesso (molto molto belle) a quelle delle sparatorie.
la violenza è cruda e semplice senza pomposità, ma sono molto efficaci!!
il ritmo non è incalzante ma gestito con intelligenza!

la recitazione rimane il piatto forte di questa pellicola!
ed harrys è formidabile, veramente ottimo! viggo mordensen molto bravo nella sua "doppia" personalità"! e un favoloso willian hurt!
si difende abbastanza bene anche la bella "bello" ;)

Gruppo REDAZIONE Invia una mail all'autore del commento cash  @  19/12/2005 15:49:42
   9 / 10
Prima o poi i traumi riafforano. per quanto una persona possa ingannare se stessa e gli altri, i traumi riafforano. E son problemi. Cronenberg analizza il momento esatto della vita di un uomo apparentemente beatificato dall'american dream: ha una famiglia perfetta, una donna che lo ama come il primo giorno, 2 bimbi carini carini con cui ha un dialogo irreprensibile. E lavora in una tavola calda, una di quelle in cui la comunità del solito paesino provinciale (in cui pare che mai nulla debba accadere) si ritira a bere caffè e a mangiar torte. ma in questa stessa tavola calda accade l'imprevisto, e con troppa e sospetta facilità il buon viggo fa fuori 2 rapinatori "che fanno sul serio".
la vicenda innesca una bomba che detonerà con l'incontro di strani personaggi che sembrano perseguitare il punitore, cercando di attribuirgli un'identità che esso stesso nega con tutte le sue forze. A sproposito si è parlato di colpo di scena; ciò che potrebbe sembrare telefonato non lo è nella logica in cui non si dà come colpo di scena. la "rivelazione" è un semplice nucleo nella sinossi del film, per cui non sarebbe nemmeno opportuno parlare di spoiler. Cronenberg non vuol stupire nè con colpi di trama (semmai di trauma) nè con effetti speciali, grazie a dhio.
Il suo è un semplice excursus in un genere che non gli compete, ma le tematiche di fondo rimangono comunque le stesse; ha ragione che ha parlato di un "inseparabili" in solitario. Ed è proprio perchè è un genere che non gli compete che gli è riuscito così bene; cronenberg, come ogni autore che si rispetti non cede alle lusinghe di un pulp a tutto spiano, e mostra la violenza con il contagoccie. In fin dei conti, vista una testa saltata le hai viste tutte: e se è vero che le sequenze prettamente violente sono pochine, va anche detto che si tratta di puri momenti in cui l'efferatezza è diluita non poco. Insomma, quando questo film è violento lo è per davvero, non si scherza. Anzi, non si scherza affatto; cronenberg, che non è uno sprovveduto, ha capito che di fronte ad un film a carattere violento ci sono solo 2 strade da seguire; la strada dell'ironia e del sorriso che accompagna ogni zampillo di sangue o la completa austerità. Vie di mezzo non ce ne sono, o si fa un ichi the killer o si gira un history of violence. E la pellicola è cupa, malinconica, claustrofobica nella psicologia e senza uscita nel suo darsi come punto di non ritorno. E la violenza, come un virus, si propaga in fretta e attecchisce bene e facilmente; quando un ineludibile lato del carattere viene solleticato dalla circostanza non solo esplode, ma lo fa nel peggiore dei modi, si veda la profonda e radicale trasformazione del figlio. E la violenza non si dà solo nel togliere la vita a qualcuno, ma anche nell'affrontare i fantasmi del proprio passato. Da notare inoltre come una delle ossessioni cronenberghiane appaia qui in grande stile: l'ossessione per il corpo e le sue penetrazioni, la corruzione della carne e la cangiante deformità nel momento del suo scempio. Tutti i masacri sono compiuti in una situazione di prossemica intima, delitti faccia a faccia e spesso a mani nude (POI con l'ausilio di armi da fuoco). una sorta di balletto sul tema di "all hail the new flash" ma al contrario: qui l'empietà e il disprezzo della carne porta comunque alla morte, ma senza epifanie di sorta. Qui si muore senza frasi retoriche, non da eroi.
la trama arriva su sceneggiatura preconfezionata, e deriva da un fumetto. Fumetto che lo stesso cronenberg si è rifiutato di leggere.
per chi pensa che il porting perfetto sia il risibile "sin city".

40 risposte al commento
Ultima risposta 28/12/2005 11.53.46
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norah  @  19/12/2005 14:09:35
   6½ / 10
Sarà perché sono andata a vedere questo film allo spettacolo delle 23.00, sarà perché faceva un freddo cane e io stavo in coma, sarà perché la tipa seduta dietro di me non ha fatto altro che ridere a squarcia gola per tutto il tempo, sarà perché ti amo… ah no, quella è un'altra storia… Ma ho trovato questo thriller piuttosto ordinario; poi possiamo sforzarci di cercare significati reconditi o interpretazioni varie, ma il film in sé non mi è sembrato nulla di speciale.
La mia sufficienza è una media fra il sette che va agli attori e alla regia, ed un cinque alla sceneggiatura.

25 risposte al commento
Ultima risposta 21/12/2005 23.29.47
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TheBride  @  19/12/2005 13:25:58
   7 / 10
A parte Viggo Mortensen che è espressivo come una lavastoviglie, l'ho trovato davvero un bel film. Una volta tanto non mi sono pentita di aver speso 7.50€ x il biglietto!

lennydee  @  19/12/2005 01:49:10
   4½ / 10
lento, noioso e prevedibile con scene di sesso e violenza che sono messe li solo per far non farci addormentare

8 risposte al commento
Ultima risposta 21/12/2005 00.40.51
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redblack  @  19/12/2005 00:18:33
   6½ / 10
mi aspettavo molto ma molto di piu' dopo aver visto il trailer.
il film non e' per niente pessimo anche se la storia mi e' sembra un po' esagerata...

andreapau  @  18/12/2005 18:59:06
   7 / 10
una storia di ordinaria violenza dietro una apparente normalità. cronemberg affronta il problema (a lui molto caro) dello sdoppiamento, ricorrendo al paradosso dell'autodifesa e della sua approvazione, quale grimaldello per svelare la bestia che si nasconde in ognuno di noi. con grande abilità nella scelta degli attori, confeziona un intreccio molto verosimile e mai scontato. la discrezione degli interpreti (tutti eccellenti), permette di concentrarsi sul messaggio senza particolari identificazioni che potrebbero scaturire utilizzando attori con personalità ingombrante. pochissimo pathos, molta rassegnazione e nichilismo a rendere ancora piu' autentica l'indifferenza nei cambi di personalità di mortensen: da quelli personali, a quelli del suo legittimo erede, costretto nella gabbia del perbenismo... i due si riconoscono parenti nel battesimo di sangue dell'eliminazione del nemico della loro serenità ed equilibrio. spietata analisi dell'umanità, ritenuta libera e lucida di scegliere il proprio destino e la propria strada... ma di poterla cambiare senza sporcarsi troppo. è sufficiente che non si sappia in giro

10 risposte al commento
Ultima risposta 17/01/2006 10.03.18
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maen  @  18/12/2005 16:30:53
   6 / 10
Io mi metto tra gli amanti di David Cronenberg e i non...
Questo perche il film è da un lato è lento...mooolto lento...e ci sono qualche belle scenetta ogni tanto ma dall'altro è molto profondo nei contenuti.
Non andrebbe visto all'una di notte altrim ci si addormenta.
Nel complesso dò la sufficenza anche per il cast che ho gradito molto:
Viggo Mortensen 6.5
Maria Bello 7.5 (troppo bella)
Ed Harris 7
William Hurt 5

Ch.Chaplin  @  18/12/2005 13:27:00
   8 / 10
ottima prova ancora di cronenberg..nn mi è mai piaciuto il genere ma lui sviluppa il suo solito hauptthema in modo singolare, alla sua maniera, sempre molto profondo e toccante...7 e mezzo sicuramente, metto 8 xkè mi sembra una media un po' bassina...

albyakos  @  18/12/2005 00:23:22
   7½ / 10
non avevo mai visto un film di questo regista e devo dire che mi è venuta voglia di vedere anche gli altri. Un gran bel film dopo tanto tempo, ci voleva proprio. Viggo é fenomenale come sempre. Molti hanno detto che il film è lento, secondo la forza di questo film è proprio la lentezza di certe parti paragonata ai colpi di scena di cambi di personalità. Un sette e mezzo pieno e meritato.

4 risposte al commento
Ultima risposta 20/12/2005 10.10.46
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Invia una mail all'autore del commento alessiostreghe  @  17/12/2005 21:21:38
   6½ / 10
Film strano... non si merita il 7 perché è sempre lento.. ci sono poki pezzi di adrenalina (apparte le scene di sesso sfrenato)...

gabriele  @  17/12/2005 13:44:25
   7½ / 10
Dopo tanta mediocrità (Mr & Mrs Smith, Elizabethtown, Broken flowers......) finalmente un gran bel film.
Da vedere

Frogger  @  17/12/2005 11:00:53
   7 / 10
La trama del film era sicuramente molto vicina a quella che si potrebbe trovare in un film d'azione.. ovviamente Crononeberg predilige raccontarci il dramma umano del personaggio con il suo lento retrogradare alla vecchia e dimenticata vita. Tuttavia mi aspettavo qualcosa in più in generale, è un buon film senza dubbio, ma non decolla mai..un Cronenberg che va fin troppo sul sicuro, molto lontano dalla schizzofrenia di opere come il pasto nudo, videodrome, ecc... che ho trovato peraltro magnifiche!

Giulio422  @  17/12/2005 01:42:09
   6½ / 10
Cronemberg è un regista a se e quindi nel giudicarlo non bisogna fare paragoni. I suoi film si sa sono sempre profondi e crudi.
In questo film la trama in se non è originale, tante volte si vede un personaggio rifarsi una vita e cercare di lasciarsi alle spalle i fantasmi del passato. Con Cronemberg come regista però la situazione cambia e bisogna sempre analizzare il lato profondo del film e di come egli voglia sempre rappresentare ogni aspetto della mente umana.
Questo è vero è il suo stile, però secondo me a tratti risulta lento (come anche spider) e quindi a volte può risultare pesante.

Edo  @  16/12/2005 20:34:27
   8 / 10
Grande Cronenberg come sempre, nella sua epopea esplorativa della mutazione umana: qui abbandona la fisicità per esplorare la mente, trasformando la violenza in arte visiva, nella sua cruda verità dell´immagine, in dettagli che sono oltre il voyerismo... sono lontani i tempi "orrorifici" del corpo che chiede nuova carne, il più diverso di tutti i suoi film (eccezion fatta per Madam Butterfly che però esplorava sempre la fisicità) che in una sorta di masturbazione mentale mia, si potrebbe intendere come un continum di Scanner (senza poteri mentali).
Comunque: fate caso alla sottigliezza (ma forse è un altra mia pippa mentale) sul fatto orecchie, naso, bocca sfigurate dalla violenza, mentre per gli occhi è solo detto (non visto appunto perchè non-occhi)... vabbè, vado in bagno a finire la pippa mentale, comunque, grande film, Cronenberg c´è tutto nella sua capaciTá visionaria, infilato dentro una storia alla Remo Williams
Grande

Giulio R C  @  16/12/2005 13:52:38
   7½ / 10
A history of violence utilizza il fatto che sia thriller solo come scusa, in realtà vuole lanciare un messaggio molto profondo. Un film toccante ben diretto

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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