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Un'idea originale, anche se un po' stramba, in parte vanificata da una sequela di comportamenti inspiegabili che rendono a tratti fastidiosa la visione. Comunque il silenzio pressoché totale è un espediente che funziona bene nel generare tensione e suspense; si poteva anche costruire di meglio, nonostante il risultato complessivo non sia affatto male.
Grande Jim Halpert: già si sapeva che era un mostro di espressività, ma che fosse anche (così tanto) capace dietro l'mdp non ne avevo idea. Soggetto fantastico, sceneggiatura con qualche problema ma che regge alla grande, buona fotografia, montaggio eccellente e montaggio sonoro semplicemente sontuoso (in un universo giusto, oltre alla nomination si prendeva pure l'Oscar, ma si sa che all'Accademy il cinema di genere fa schifo). Oltre, ovviamente, a delle prove attoriali clamorose. Qualche inciampo, certo, ma le luci coprono alla grande le ombre.
Krasinski riesce a portare a casa un risultato più che dignitoso dirigendo un film basato esclusivamente sul silenzio, perchè il rumore anche minimo sarebbe fatale. Buon livello di tensione che si sviluppa benissimo per tutta la durata di "A Quiet Place" ed il cast riesce a esprimere al meglio la situazione psico fisica in cui si trova la famiglia protagonista. Non viene spiegato molto della provenienza delle creature aliene prive di vista ma dotate di un udito sensibilissimo che sono ben realizzate in CGI. La quasi totale assenza di dialoghi viene colmata dall'ottima fotografia e dalla prova degli attori. La scena iniziale con l'attraversamento del ponte è senza dubbio quella che rimane più impressa. Buon horror fantascientifico che già ha avuto un sequel sicuramente inferiore in attesa del terzo capitolo in uscita nel 2025.
Un horror classico ambientato in uno scenario post apocalittico dove bestie soprannaturali ( dalle fattezze di Alien ) dettano legge decimando la popolazione umana. Il film ha solo una manciata di dialoghi e non sempre fila via così liscio nonostante la breve durata ma è interessante, per non dire innovativa, l'idea che trasmette di una società imperniata sul silenzio così stridente rispetto alla nostra epoca zeppa di rumori e parole. Krasinski - non un grande attore - già dai tempi di "The Office" aveva nell'espressività facciale il suo punto di forza, una qualità che è tornata utile per questa pellicola. In definitiva un prodotto medio di genere che si lascia guardare.
Sinceramente poco appassionante e abbastanza noioso, per il più del tempo si sta in silenzio con questi mostri (fatti bene, quello si) a terrorizzare la famigliola. Neanche il finale mi ha soddisfatto. Un horror piatto...
Horror con un'atmosfera notevole e "intelligente". Tensione tangibile e ben salda dall'inizio alla fine. Discrete anche le interpretazioni. Peccato per una sceneggiatura perlopiù assurda e "irragionevole".
Un thriller/horror molto interessante che va a ritagliarsi un posto importante nel cinema thrilling degli ultimi anni.
Si tratta di un film dove il regista John Krasinski mischia thriller, horror e tanto dramma. Ne esce un mix equilibrato e ben amalgamato.
Poi, e c'è il bisogno di dirlo, finalmente con questa pellicola abbiamo un qualcosa di più originale, non la solita solfa dei mostri che invadono la terra e il solito pugno di sopravvissuti che deve salvarsi. Qui la cosa è vista sotto un taglio diverso, più intimista, più privato.
La trama è ambientata nel 2020 e vede il mondo in totale sfacelo a causa dell'attacco di alcuni mostri che, seppur ciechi, godono di un sensibilissimo udito, il che li rende degli infallibili cacciatori. La famiglia Abbott, formata dai genitori e tre bambini, tra cui una femmina sorda, sopravvive come può, cercando di non commettere il minimo rumore. Infatti, gli Abbott comunicano tra loro tramite il linguaggio dei segni. Ma quando un giorno il più piccolo dei figli viene ucciso da uno dei temibili predatori, le cose peggiorano ancora di più e la famiglia si ritrova braccata dai mostri assassini.
Il film non è l'horror tipico che vuole far paura a tutti i costi. Attraverso questo "A Quiet Place", il regista vuole dirci qualcosa sul significato, sull'importanza e sul legame della famiglia. Krasinski mostra sullo schermo il dramma che gli "Abbott" stanno vivendo a causa di questi esseri. Ma malgrado ciò, i protagonisti affrontano le avversità rimanendo uniti e imparando a comunicare tra loro in maniera alternativa, anche per venire incontro alla figlia sorda. Quindi, tutto sommato, gli "Abbott" non si perdono mai d'animo e cercano in qualche modo di condurre una vita normale. Ma il momento clou che, secondo me, racchiude un po' tutta l'etica della pellicola, è il sacrificio del padre e soprattutto la sua dedica finale d'affetto alla figlia sorda, la quale si sentiva in colpa per la morte dell'altro fratello. Alla fine, nelle avversità conta rimanere uniti e se c'è una cosa certa, è che i genitori per i figli ci saranno sempre, questo vuole dirci il regista. Tutto ciò, può sembrare naturalmente fin troppo retorico, ma trattare una tematica così in un film del genere e riuscire anche a contestualizzarla bene, non è affatto roba da poco e dona originalità al prodotto.
La caratterizzazione dei personaggi è ottima: i due genitori sono tosti, non li lasciano abbattere dalla situazione che stanno vivendo e trovano sempre il modo di reagire. Insieme formano una bella coppia (Krasinski e la Blunt sono sposati anche nella vita reale). Anche i figli sono ben caratterizzati: hanno una forte personalità e hanno imparato ad affrontare il nuovo stile di vita. La ragazzina sorda in particolare è una figura importante nell'economia del film. Ho apprezzato tantissimo il suo modo di affrontare i mostri.
Il ritmo è scorrevolissimo. La storia è raccontata molto bene, in maniera dinamica. C'è una tensione persistente, si ha il timore costante che i protagonisti possano fare il minimo rumore e di conseguenza morire. E il fatto che per una parte di pellicola gli attori praticamente non parlano, fa aumentare ancora di più la suspense. Davvero originale l'idea di non far dialogare gli interpreti per buona parte del tempo, ma di farli esprimere solo col linguaggio dei gesti. Ciò provoca, come detto, tanta tensione e in più mantiene alta l'attenzione dell'astante.
Le creature sono create benissimo, davvero suggestive. A prima vista ricordano vagamente "Alien", ma insieme a quelli del film "The Mist", sono tra i migliori mostri che si sono visti al cinema negli ultimi anni. Poi il loro modo di cacciare è particolare, seppur non originalissimo (non è la prima volta dove in un film, dei mostri ciechi cacciano udendo solo i rumori), e vedere questi predatori all'opera è, in un certo senso, affascinante. La fotografia è ottima, orientata sul grigio, in stile film apocalittico. Rende bene, specie nelle scene notturne. Anche la scenografia funziona bene: crea un certo senso di inquietudine, perché è molto ampia, si, ma a parte la nostra famiglia, è completamente desolata.
La colonna sonora è splendida, uno degli elementi migliori dell'opera. Si alternano tipiche musiche da film horror a temi molto malinconici e toccanti, che nessuno si aspetterebbe di trovare in un film del genere. E ciò, in svariati casi, aumenta sensibilmente l'enfasi drammatica della pellicola.
Non scordiamoci, che la pellicola conserva anche un profondo lato drammatico, alcune scene sono molto tristi e sono amalgamate bene col resto della storia. Di certo lo spettatore non resta indifferente.
Il cast è ottimo: Emily Blunt è bravissima, una performance di grandissimo carattere. Recitare come in questa pellicola, non era affatto semplice, ci voleva tanta concentrazione. E l'attrice ha passato la prova a pieni voti, con una performance di sofferenza e pochi dialoghi. Anche le espressioni sono riuscite. Krasinski anche è autore di una bella recitazione. Non bravo come la Blunt, ma il regista/attore tira fuori tanta grinta e riesce ad essere perfettamente credibile. Un bel lavoro. I piccoli attori fanno la loro figura, dimostrando non poca personalità in dei ruoli difficili. Davvero sorprendenti e mai irritanti (come invece spesso accade con degli attori così giovani).
La sceneggiatura è buona, se non fosse per una cosa: io, personalmente, avrei voluto sapere qualcosa in più sull'origine dei mostri. Da dove vengono, quanto hanno impiegato a mettere a soqquadro la terra. Qualcosa in più su degli esseri tanto intriganti, mi avrebbe fatto piacere conoscerlo. Spero che se ne parlerà nel sequel. Per il resto, l'impianto narrativo scorre senza fronzoli, magari un po' striminzito, ma nel complesso è soddisfacente. I personaggi sono ben delineati, gli avvenimenti chiave sono sempre piazzati nel punto giusto e sviluppati in maniera credibile. Infine, il meccanismo del linguaggio dei segni regge fino alla fine, non scadendo mai nel ridicolo o addirittura nel presuntuoso. E quei pochi dialoghi che ci sono, sono scritti bene.
Il finale non mi ha convinto moltissimo: l'ho trovato tronco, oltre che un po' scontato. Peccato perché un film così interessante, avrebbe meritato un epilogo migliore. Si ha la sensazione di un'opera rimasta incompiuta.
Conclusione: film più che buono, con qualche cosa sistemata meglio sarebbe stato davvero notevole. Però la pellicola merita, ci sono tante buone idee e soprattutto c'è tensione, cosa rara nel cinema horror odierno. Complimenti a Krasinski che ha voluto osare. Consigliato.
Era dai tempi di it follows che non vedevo qualche horror con idee originali.Dopo tante pellicole tutte simili tra loro,a quiet place da una ventata di aria fresca al genere,senza disdegnare l'ispirazione dai grandi cult. Attigendo un pò da Tremors,un po da Signs,riesce a creare una storia intrisa da una buona tensione insieme ad un cast ottimo.Da mettere sugli scudi la giovane attrice che è sorda per davvero,che ha a mio avviso contribuito ancora di piu alla riuscita del film. La regia rimane di pregio,e fonda una base clamorosa per un sequel,visto che nell ora e trenta che vediamo ben poco ci viene svelato del background dei protagonisti,anzi molto poco a dire il vero.Cosi come la storia su cosa sia successo realmente non ci viene dato saperlo.
Horror che prende qualcosa da altri film già visti, ma riesce a creare una storia abbastanza appassionante e inquietante. Le creature sono sì fortissime, ma per fortuna hanno anche punti deboli… Buona recitazione ed effetti speciali ok!
I fatti: il pianeta è ora popolato da una specie poco propensa a far baldoria. Da dove siano arrivati non si sa: alieni, creature marine, fuga da laboratorio? Boh. Di certo si è arrivati alla conclusione che per stargli simpatico è meglio evitare di far rumore. Al superamento della soglia minima di decibel questi arrivano. Il bello è che non sono predatori, non ti mangiano. No, ti deflagrano, senza fare tanta differenza tra uomo, sveglia o procione. Non vogliono essere disturbati, chiaro? Una famiglia prova a sopravvivere in silenzio, giovandosi del vicino che non taglia il prato al sabato mattina ma dovendo far fronte a una situazione che a definirla limitante le si fa un complimento. Lutti e rimorsi, nascite e promesse, sacrifici e sguardi. Si parte guardinghi, si chiude caricando uno shotgun.
Niente male, abbastanza angosciante e ansiolitico; bravi gli attori in un film dove sguardi ed espressioni sono tutto quello che hai a disposizione per interpretare la pellicola. Film dove per la maggior parte del tempo regna il silenzio e diversi momenti sono anche lenti, una lentezza di attesa e di crescita d'ansia. poi succede il resto....
Nel febbraio 2014 e nel giugno 2016 i coniugi Krasinski diventano genitori d'Hazel e Violet: John cade nel panico e si chiede tardivamente s'egli possa essere un padre abbastanza buono lottando giusto per mantener'in vita le figlie in un mondo da incubo. La risposta è positiva, tant'è che nel 2018 questa coppia modello di genitorialità gir'un survival horror post-apocalittico che dovrebbe metaforizzare quanto sopra. Tra rimandi a Romero, Shyamalan e Carpenter, "A Quiet Place" impone un messaggio piuttosto pro-life e una sovrumana sospensione dell'incredulità, l'elemento più fantascientifico del film (insonorizzazione con materiale fonoassorbente: concetto sconosciuto agl'esseri umani del 21° secolo, e molt'altre scemenze).
Mi lasca leggermente perplesso vedere dei voti bassissimi per una pellicola del genere che invece a parer io merita più di quanto non si creda. L'idea di base non è originalissima...ma è originale il modo in cui viene sviluppata: non si può dire che non sia geniale usare per tutto il film il LIS. La sceneggiatura non sarà un capolavoro ma è una costante di suspance e di tensione con diverse scene che ci fanno stare con il fiato in gola e che funzionano alla stragrande. La situazione angosciante e claustrofobica non poteva essere resa meglio e butta addosso un senso di inquietudine che ci perseguita anche dopo la fine. E poi non guasta mai una riflessione sulla famiglia e su quello che siamo disposti a fare per coloro che amiamo. Aggiungendo anche una regia non frenetica ma comunque decisa come come quella di Krasinski ed una convincente prova attoriale si può giungere alla conclusione che questo "A quiet place" è un ottimo dramma fanta-horror, magari un pò particolare ed a cui farebbe bene una seconda visione (come ho fatto io prima di commentarlo) per apprezzarne meglio i piccoli, inquietanti, particolari. E poi vogliamo parlare di quanto è bella Emily Blunt?
Ho recuperato Un posto tranquillo in DVD dopo averlo perso al cinema nel 2018 e devo dire che non mi stanco mai di rivederlo. Krasinski costruisce una derivazione sul monster-movie che nonostante omaggi in più i un caso l'immortale Alien ha la capacità di creare pathos e tensione grazie a l'interazione con i quattro protagonisti e gli intrusi alieni sensibili ai suoni. La storia è semplice, partendo dai giorni dopo l'invasione mostra la vita della famiglia Lee, la tragedia iniziale
il figlio più piccolo viene tagliato in due da una creatura attirata dal suono del modellino di Space-shuttle che ha preso di nascosto con le batterie nel negozio abbandonato.
mostra l'impotenza che gli stessi genitori provano, dato che le creature sono pesantemente corazzate e praticamente invulnerabili ai proiettili. Ciò serve a mettere al centro l'ennesimo problema di sopravvivenza che accompagnerà la famiglia, la nascita del nuovo figlio con annessi e connessi. Nonostante l'incredulità iniziale Krasinski riesce a rendere tutto credibile, tra gli interpreti non sfigura la giovane Millicent Simmonds, una ragazzina sordomuta che avrà un evoluzione niente male. L'idea di trovare un "arma"
nell'apparecchio acustico della ragazzina che grazie ad un potenziamento delle frequenze fa SOFFRIRE le creature tanto da indurle a aprire il cranio dove sono protette le orecchie amplificanti e soprattutto il cervello il tutto vulnerabile ad un piccolo proiettile
Certo la situazione precipita e non sarà tutto rose e fiori, eil sacrificio
Niente male niente male...credibilità e prevedibilità non sono ovviamente parametri da considerare, ma come intrattenimento secondo me funziona egregiamente.
Non mi è piaciuto, trama risibile ma che poteva anche essere curiosa, sviluppo scontato e mal fatto, poco gore, shyamalano. Non è orribile ma è incredibilmente sopravvalutato questo film. Ignorerò l'inevitabile saga a cui seguirà.
A parte qualche assurdità ma è un film in grado di regalare una buona atmosfera horror ed una giusta dose di suspense che non guasta di certo. Nulla di particolarmente memorabile ma la visione si rende interessante, gradevole, intrattenendo lo spettatore in maniera più che sufficiente. Bellino dai
Una bomba ad orologeria nella pancia della protagonista, una serie di sequenze dove il meccanismo della tensione esplode cancellando del tutto l'effetto deja vù, e la quasi totale assenza di dialoghi per una storia che avanza solo grazie alle immagini. Peccato per il classico abuso di jumpscare nei momenti clou, ma tutto il resto vale molto. Survival con i contro*****.
(un chiodo piantato in una scala: come distruggere la platea presente in sala con tutta la facilità del mondo, con un occhio puntato a Hitchcock)
Film di una stupidità disarmante, i protagonisti con i loro comportamenti assolutamente insensati fanno di tutto per mettersi in pericolo e quindi cercare di alzare la tensione del film. Se questo non bastasse a renderlo un pessimo film, ci si mette un ritmo lento, con la noia che la fa da padrona.
L'idea è originale e si rifà al cinema muto, quasi fosse una sorta di omaggio. Anche la messa in scena è per certi versi un omaggio ai b-movie degli anni '60 e '70. E sul lato del sonoro, montaggio e della fotografia il film funziona molto bene, a metà tra il "catchy" e l'autorialità. Il vero (grande) problema del film sta nel suo lasciare aperte le scene: tutte le scene di tensione si risolvono banalmente, sembrano quasi sospese, non approdano mai ad una risoluzione, qualunque essa sia. Rimangono volutamente "aperte" come a voler anticipare quello che è il finale e che ci prospetta un inevitabile seguito. Ma la scelta non paga perchè finisce per limitare la forza d'impatto del film (tranne per l'inizio, quello si che funziona).
Finalmente mi son recuperato questo gran film, un horror, definito tale post apocalittico, molto originale sia come location, fotografia, musiche... tutto molto trascinante nei fatti, nel voler capire, sapere. Le presenze son molto interessanti e rompono quel "silenzio" irreale creatasi... Un film drammatico, ricco di suspence, di silenzio e urla...
un interessante pellicola ben designata e diretta !!
Emily Blunt: diva, superba, fascino e carisma da vendere !!! John Krasinsky: attore\regista, un gran tuttofare, una gran personalità !!!
Il regista, narrator ed attore, travolge i canoni dell'horror, scrive un dramma a tinte forti, cupo, molto silenzioso.... Fotografia e musica davvero meritevole.. Un ottimo lavoro.
Uno dei migliori film horror moderni scritti e girati ad oggi, Un gran pellicola !!!
Finalmente un horror post-apocalittico come si deve! In una societa' contemporanea dove la fonosfera e' densa, intrisa dei suoni piu' disparati, la costrizione al silenzio piu' totale pare la legge del contrappasso piu' adatta, e anche la piu' malvagia. L'elemento del rumore, del suono e' uno stratagemma narrativo non nuovo all'horror ma Krasinski si distingue per il peso che gli dá - qua il suono diviene elemento centrale: è la base per la sopravvivenza, ma la sua forzata assenza implica anche il naufragio della comunicazione verbale, la distanza emotiva, la difficoltá di comprensione; l'assenza di una sua percezione diventa morte e senso di colpa. Lo sa bene la figlia (una bravissima Millicent Simmonds), impossibilitata congenitamente sia ad evitare la morte del fratellino sia ad esprimere il peso che si porta dietro. La tensione e' sempre palpabile, il film si dipana senza alcun punto morto nonostante la rinuncia quasi totale al dialogo (fatta eccezione per la scena bellissima, il primo vero dialogo fra padre e figlio sotto alle cascate), le scene angoscianti non fanno fatica a palesarsi. Il finale aperto suggeriva un sequel che arriverá a breve: rimane la speranza che Krasinski (di nuovo regista) renda il giusto omaggio al suo film e non lo trasformi in un sequel becero. L'indubbia qualitá di "A Quiet Place" e' dimostrata dall'osceno tentativo netflixiano di cavalcare la sua onda con una scopiazzatura come The Silence di Leonetti (con Stanley Tucci). Uno degli horror piu' convincenti degli ultimi anni
bella l'idea, ottima la realizzazione e splendidamente interpretato. quando si ha a che fare con un'idea così particolare si rischia degli scivoloni incredibili, ma qui, a parte qualche forzatura comunque accettabile, il film scorre senza intoppi, lasciando la giusta dose di suspance e tenendoti incollato allo schermo. io mi sento di consigliarlo, anche solo per l'idea nuova portata su schermo.
È che non puoi mangiare patatine o cose croccanti mentre lo guardi perché ti sembra di fare un rumore incredibile. Comunque carina l'idea, adrenalinica l'ultima mezz'ora, ma non mi ha convinto fino in fondo.
Concordo sul fatto che ci siano forzature (il chiodo e la gravidanza su tutti), però lasciatemi dire finalmente, finalmente qualcosa di Nuovo che non siano possessioni, suore diaboliche o presenze maligne (non che disdegni queste tipologie di horror, nondimeno qualcosa di nuovo e originale è sempre un piacere). Il film è realizzato benissimo, c'è suspense, mistero, una fotografia perfetta, effetti visivi ottimi e la recitazione è più che convincente. Non vedo l'ora che esca il secondo capitolo!
Avevo da poco iniziato la visione del film, quando mia moglie entra in salotto e si siede accanto a me: - Cosa guardi? - A quiet place - Che roba è? - Tipo horror, credo - Ok Dopo un paio di minuti: - Ma hai tolto l'audio? - No, io non ho tolto niente, sono loro che non parlano - Perché? - In pratica la Terra è stata invasa, non chiedermi il perché e il percome perché non si è capito, da una specie aliena molto aggressiva, cieca ma dotata di un super udito, pertanto devono cercare di non fare il minimo rumore altrimenti quelli sentono e sono c.azzi - Carina come idea - Sì dai, vediamo cosa ne esce fuori Passano altri due minuti e salta fuori la Blunt, palesemente pregna - Ah quindi lei era rimasta incinta prima che succedesse tutto 'sto casino? - No - Scherzi? - No - Cioè, stanno in questa situazione qua e lei si è fatta mettere incinta? - Sì, e fra l'altro un altro figlio gliel'hanno già ammazzato… - … - … - Vado a letto - Mi sa che fra poco ti seguo Alla fine invece l'ho visto tutto, che difficilmente mollo i film in corsa, e alla fine nel complesso non è neanche così terribile…però che cavolo…gli sceneggiatori devono darsi una regolata porco cane…ma come fai a giustificare una trovata del genere?? Non è che perché è un horror allora puoi fare quello che ca*** ti pare senza doverti preoccupare di niente…un minimo di logica la devi tenere lo stesso, che diamine…che poi quella è solo la punta dell'iceberg, in realtà tutto il film è pieno di robe illogiche, però non voglio dilungarmi oltre. Mi dispiace non riesco ad essere clemente, anche se qualcosa di buono in effetti ci sarebbe anche.
Film deludente, noioso e inconcludente ma soprattutto senza significato. L'incipit non è male, però viene sviluppato poco, spesso le azioni dei protagonisti non hanno senso, la parte centrale è molto noiosa e si fatica ad arrivare al finale,
John Krasinski, oltre a essere il protagonista maschile, torna dietro la macchina da presa armandosi del suo miglior talento, creando un thriller/horror che lascia senza respiro. A Quiet Place - Un Posto Tranquillo sfrutta una minaccia aliena per creare un mondo silenzioso, dai dialoghi ridotti all'osso, in cui il più piccolo rumore può distruggere il confine fra la vita e la morte. Un meccanismo che crea una tensione di fondo che non conosce tregua, dall'inizio alla fine, derivato da una sceneggiatura praticamente perfetta in termini di costruzione. Ogni aspetto tecnico brilla di luce propria, soprattuto il comparto sonoro che gioca un ruolo attivo, esiste però anche una dimensione dei significati, dei sentimenti, che eleva il film a opera d'arte. Da vedere rigorosamente nel buio della sala, avvolti dal silenzio come dai più acuti sibili della morte.
Film dalla trama interessante molto alla "walking dead" con alcune cose poco chiare (tipo perché non vivere vicino a un fiume se il rumore dell'acqua distrae i mostri da altri rumori). Nel complesso non entusiasmante anche se il finale è riuscito.
Idea di fondo non male in teoria ma molto difficile da mettere in pratica. Infatti, ammenochè non si padroneggi la lettura del labiale in inglese, la lingua dei segni e/o la gestualità di una cultura diversa dalla nostra (ehh sì, anche il significato dei gesti cambia da nazione a nazione...), un intero film incentrato sul silenzio potrebbe già di suo comportare qualche rischio noia/ sonnolenza, figuriamoci poi se a tenere in piedi il tutto ci mettiamo una sceneggiatura a tratti improbabile che dovrebbe far quadrare tutto questo con la feroce minaccia aliena che non vede una mazza ma in compenso ci sente benissimo... Il risultato è un film poco credibile e non sempre fluido che tra punti di domanda grandi come montagne e personaggi che non sempre fanno cose logiche, si trascina verso un finale abbastanza "disarmante" nella sua semplicità (vedi spoiler).
Molto particolare ma sempre meglio di un cinepanettone.
Cioè, alieni veloci, letali e diabolici fino a quando non sentono il ronzio di un apparecchio acustico difettoso, dopodichè vanno in tilt come un flipper e si possono tranquillamente abbattere a colpi di lupara ?
Godibile questo film, la trama non e' originale pero' tiene alta la tensione fino alla fine. Un po' di splatter in piu' per quanto mi riguarda non avrebbe guastato. Bravi gli attori.
Altra visione su un possibile scenario legato alla fine del mondo... o della civiltà.... idea originale o quantomeno diversa dalle ultime produzioni.... tensione sempre latente, e buona interpretazioni degli attori "costretti" a rimanere in silenzio..... godibile...
Film tranquillo girato in un posto tranquillo. Buona l'idea di base, e la resa del sonoro (non solo le musiche) con il contrappunto tra la realtà forzatamente "insonorizzata" per ragioni di sopravvivenza, e quella per ragioni "mediche" vissuta dalla figlia femmina. Eccellente la fotografia, colori caldi e avvolgenti di una natura lussureggiante che cela la morte a ogni angolo. Molto brava la Blunt, attrice bravissima che qui lavora col marito in una pellicola fuori dai suoi generi abituali; Krasinski mi è sembrato credibile sia come regista che come attore principale, del quale per fortuna non conoscevo i passati da comico che altrimenti mi avrebbero fatto prendere meno seriamente la sua partecipazione a questo film. Altro pregio è la buona tensione generata dalla storia, e che non si fonda praticamente mai su jump-scares. Certo il film si ispira, per non dire copia altre pellicole post-apocalittiche in cui l'umanità è quasi estinta e noi seguiamo i last survivors. Poi l'ambientazione campagnola e coi campi di grano richiama sia "Signs" che "Grano rosso sangue" giusto per citarne due. Ci sono inoltre alcuni difetti di sceneggiatura, per lo più comunque perdonabili. Scena finale, beh, tamarrissima.
Non mi è chiarissimo perché i due figlioli alla fine si ficcano nel silo, anziché andare verso casa aspettano il babbo che li venga a salvare - non conoscevano la strada verso casa, fatta mille volte? Inoltre mi pare che nel finale ci sia un mostro di troppo nel bunker sotterraneo, quando tutto si allaga - che ci fa la creatura lì, come e perché ci è arrivata?
mostri sensibili ai suoni costringono i sopravvissuti a vivere nel silenzio e a parlare sussurrando solo negli spazi chiusi. Il film è tutto qui. famigliola rinchiusa in casa nei boschi, costretta a parlare sussurrando. dialoghi minimi, svolgimento scarso. Il fatto che le creature si palesino ad inizio film ammazza ogni sorta di tensione o di curiosità. alla fine di tutto il film rimane qualche scena al chiuso, una certa lentezza narrativa e poco altro. deludente.
Soggetto semplice, cast importante e soprattutto poche parole inutili ma solo fatti! Un ottimo film di genere uscito quasi in "sordina" ma che sicuramente deve essere considerato come uno dei migliori horror dell'annata. Hanno deciso di girare un seguito...che ben venga se questi sono i presupposti.
Questo fanta-horror si discosta dalla pletora di opere più o meno uguali che ci vengono presentate. Partita dalla buona idea di un nemico pericoloso, sensibilissimo ai suoni e rumori, si dipana la trama della famiglia sopravvissuta che tenta di resistere in un ambiente apocalittico. Il modo di Krasinski di intendere l'orrore è lodevole e alternativo: si inizia in media res, partendo dalla catastrofe ormai avvenuta a distanza di giorni e si focalizza in un determinato ambiente (in questo caso una fattoria e i suoi confini), si sfrutta l'idea di non parlare e di fare il minimo rumore in maniera eccezionale (tant'è che il minimo rumore molesto riuscirà a far sobbalzare qualsiasi spettatore) e mantiene vivida l'aurea tensiva e le idee che si vanno creando sullo sfruttamento del suono come antagonista principale. Ahimè, però, dopo una buona partenza, la pellicola va via via spegnendosi. Per reggersi in piedi, non solo di momenti serafici e riflessivi, nella seconda parte si agitano le acque e si attiva la parte action. Peccato che risulti così con poco mordente, meno sofisticata, affastellata da idee pigre, la stessa morale sulla famiglia unita e pronta al sacrificio pare scialba. Sembra l'inizio di una saga che potrebbe dire molto, ma dopo un inizio schioppettante sembra non osare, si adagia senza nerbo e il finale pare solamente programmato per diventare un climax per il sequel.
Uno dei fantahorror più originali e angoscianti che io abbia visto ultimamente; certo ci sono un sacco di forzature (il tanto citato chiodo, per esempio, che però mi ha fatto accapponare la pelle) e pure la storia in sé è davvero improbabile seppur fantascientifica, tuttavia è un godimento da cardiopalma allo stato puro! Vogliamo parlare poi delle interpretazioni, Emily Blunt su tutti (l'ho adorata, un'attrice capace di adattarsi a qualunque ruolo); è difficile trasmettere emozioni parlando o urlando, senza lo è ancor più, e credo che il cast ci sia riuscito! Insomma, un film con tanti difetti, ma che svaniscono difronte all'originalità e all'angosciante "divertimento" che regala. Buoni gli effetti speciali e non male nemmeno il finale. Non vedo l'ora che arrivi il sequel.
Ad oggi questo film ha una media di 7.8 / 10 su IMDB. Direi,SCANDALOSO, perchè voti simili sono stati affibbiati a veri e proprio capolavori. Qui parliamo di un blockbuster scarso.
Questo prova quanto oggi la gente sia facilmente abbindolabile con produzioni di mediocre qualità. Non mi stupisco quindi, se ad hollywood ormai ne azzeccano 1 su 100.
L'idea di fondo sarebbe pure buona, ma è irragionevole che dei nemici siano talmente sensibili ai suoni da esserne attratti pure dai più flebili. Questo porta ad una trama che per forza di cosa sarà piena di forzature ed incongruenze. E difatti troviamo il
Spoiler presenti Umani che per sopravvivere devono diminuire al massimo le emissioni di rumore e parlare il meno possibile e a bassissima voce? L'idea non è affatto male, peccato che non sia stata sfruttata in modo decente. Il film parte bene ma finisce per andare a infoltire il gran numero, già presente, di lungometraggi su mostriciattoli e ambinetazione post appcalittica. Infatti ho trovato pessima la scelta di far vedere all'inizio la minaccia che per me è il primo punto a suo sfavore, l'attenzione e la suspance sarebbe stata molto più alta evitando questa scelta. Detto questo gli attori sono buoni e i mostri fatti discretamente ma il film è pieno zeppo di incongruenze. Poi, esseri che si affidano al solo udito avrebbero questo senso ultra sviluppato e anche l'olfatto e sentirebbero o fiuterebbero il passo o il fiato di un umano a distanza, figuriamoci nella stessa stanza. 6 per un film che mi aveva fatto sperare in qualcosa di molto più interessante, anche a livello di contenuti.
Uno dei film più angoscianti che ho visto quest'anno. Inquietante dall'inizio alla fine con un'ottima tensione. Bravissimi gli attori. Finale forse un po' frettoloso.
Boh non saprei che voto mettere al film! Perché l'idea sarebbe da 9, peccato poi che finisca così.. Il regista poteva fare tante cose: - sviluppare meglio la trama Spieghi come si e' giunti ad una cosa simile, sviluppando un finale dove praticamente la scena esatta in cui finisce siamo a metà film! - poteva sennò farne una serie ( sotto certi aspetti mi ha ricordato stranger things,ma con molta più tensione), sicuramente avrebbe riscosso molto più successo! Non e' la prima volta che vedo un horror dove l'idea e' spettacolare e poi però il film si perde! una occasione buttata!
A Quiet Place è un film che funziona nei suoi meccanismi. Sa creare suspence, offre delle magnifiche sequenze, a patto di stringere un solido patto con la sospensione d'incredulità, perchè effettivamente alcune scelte, in primis il discorso stesso della gravidanza cozza pesantemente con la logica, specialmente in un luogo silenzioso come una fattoria di campagna. Se guardiamo a questi particolari non se ne esce più, se consideriamo che la sequenza stessa del parto è tra le migliori di tutto il film. E' buona l'idea di fondo del silenzio, non solo come elemento funzionale a quello stato di tensione costante che c'è nel film, ma anche per sottolineare la condizione di sottomissione dei personaggi di fronte ai predatori alieni. Un nucleo familiare che rimane sempre sulla difensiva senza avere la possibilità di attaccare, cosa che il finale ribalterà. Basta vedere lo sguardo della Blunt.
Bella pellicola che fa della suspense il suo punto forte. La scena del parto è da brividi. Bravissimi gli attori e ottima la regia. Visto il finale e il plauso della critica ci sarà un seguito?
John Krasinski al suo terzo lavoro,confeziona una pellicola che non si rivela affatto male,e che riesce a distinguersi dalla miriade di produzioni horror presenti nelle sale. A quiet place ci porta in un mondo post apocalittico dove una famiglia tenta di sopravvivere a delle feroci e letali creature aliene. Caratteristica principali di queste bestie è quella di essere completamente cieche ma sensibilissime a quasi ogni minimo rumore. E proprio questa è l'intuizione più originale del regista,costruire un intera pellicola utilizzando pochissimi dialoghi,appena sussurrati o in un luogo dove il suono della voce è coperto dal rumore di una cascata. Krasinski riesce a costruire un horror/thriller teso,forse non sempre coerente ma sicuramente in grado di incollare allo schermo,tecnicamente eccelso e ben interpretato. Saggiamente il regista rendendosi conto di non avere il budget per realizzare al meglio le creature sceglie di mostrarcele il meno possibile,tanto la tensione non va mai a calare nell'attesa del fatidico momento durante il quale inevitabilmente verrà fatto rumore. Tra le migliori uscite del anno.
Mah...un film stucchevole, di un umanesimo laido. I protagonisti che sfornano marmocchio in quella situazione, dai...troppa speranza fa venire il mal di stomaco...sembrava di star a vedere un film di Spielberg piacione...poi secondo me il fatto di aver mostrato sin da subito le bestie cecate ha tolto molto mistero al film: ha sgonfiato il mio interesse.
A Quiet piace - un posto tranquillo. Non devi parlare, ne va della tua vita. Un Horror che ci racconta qualcosa di nuovo. Una famiglia che combatte per sopravvivere, in completo silenzio. Ansia , terrore , suspense e tanto amore, che in questo incubo ad occhi aperti fa la differenza . Un posto tranquillo è un ottimo Film che ti tiene incatenato alla poltrona. Durante la visione rimani in silenzio, cerchi di non far rumore per paura di essere attaccato. Credo che questa pellicola sia riuscita nel suo intento: quello di ammutolire le sale. Ti coinvolge fino alla fine.
E' un film interessante nel suo genere, che per certi versi ha una sua piccola variante di novità, nonostante il trito e ritrito. Non ci viene spiegato nulla sul chi e sul come si è determinata l' Apocalisse, le vicende ruotano attorno al numeroso nucleo familiare che conduceva in pace la sua bella fattoria. Il fatto di avere pochissimi dialoghi unito a ciò che succede all' inizio della storia, fa migliorare le interpretazioni degli attori. Krasinski al suo primo horror fa sicuramente centro. Ed è anche un più che buon attore. La co-protagonista Emily Blunt è sua compagna anche nella vita..., e forse questo ha ulteriormente aiutato sulla performance attoriale. Mezzo punto in più. Gli umanoidi proprio per la loro cecità e per l' udito acuto, mi hanno ricordato quelli di The descent, ma questa volta hanno fattezze
di altri mondi... Le loro mascelle infatti ricordano quelle del mostro creato dal duo Giger-Rambaldi.
Come già detto tutti i clichè tipici dell' Horror vengono sapientemente usati, ed il sonoro dosato nella giusta maniera senza mai esagerare. Solo il finale potrebbe apparire un pò pecoreccio rispetto al tono drammatico di tutta la pellicola, ma secondo me è giusto così perchè
finalmente si riesce a capire che i mostri corazzati non sono invulnerabili ed anche per loro è finalmente arrivato il "tempo di morire".....
Quando un film è fatto bene e riscuote successo, darà linfa sicuramente ad un successore. Nel suo piccolo fà e farà senz' altro rumore... E' proprio il caso di dirlo...
Chissà come sarebbe la società attuale se venisse imposto di colpo il fatto di non poter proferir parola e comunicare a gesti.... E' uno spunto che fà senz' altro riflettere...
Un film del quale ne consiglio la visione. Aficionados e non...
gli esseri sono ripugnanti, ma l'idea e' quantomeno vuota. come mai la terra si e' riempita di queste cose? quale e' il loro fine?
sinceramente, sebbene abbia un ottima e dico ottima fotografia, sia ben girato ed interpretato, non riesco a distaccare questo prodotto dall'idea di noia. il finale, poi, non e' un granche'
Piacevole intrattenimento, con la trovata del film quasi privo di dialoghi. Comunicazione attraverso lingua dei segni, coi sottotitoli.
Detto questo. Un film colmo di forzature. Forse banale. Es. Era ovvio che sul chiodo nello scalino uno ci mettesse il piede.
Poteva essere più inquietante. Magari avrebbero dovuto anche spiegare il vero inizio, di tutte le altre città... La popolazione. Il film parte a storia bella che avviata e questo toglie un po' di coinvolgimento. Narra la vicenda di una famiglia solamente.
Ci sono un paio di "buchi di sceneggiatura" e una scelta incomprensibile da parte dei personaggi principali (nemmeno quelli dei film teen horror sono così scemi), tuttavia il film è molto gradevole. Ha dei bei momenti di tensione, ma il ritmo in generale è molto basso, di certo l'assenza pressoché totale di dialoghi non aiuta ad alzarlo. Ammetto che nella parte centrale ci sono alcuni momenti di noia. La cosa "peggiore" è che finisce quando inizia il bello. I mostri sono una mistura tra i Licker di Resident Evil (esteticamente) ed i Clicker di The Last of Us (vista la loro peculiarità), quindi ci si poteva sforzare un po' di più. Comunque, per quel poco che si fanno vedere, sono fatti discretamente. Discreto, ma non eccezionale.
Ci sono forzature e snodi poco credibili, ma è un film.dalla grande atmosfera e con dei silenzi lunghissimi che avvolgono e creano la giusta tensione. Mi è piaciuto molto, anche se, come ho detto, alcuni comportamenti dei personaggi sono alquanto inverosimili e che avrebbero potuto evitare o sviluppare in altro modo.
Una piacevole sorpresa questo A quiet place. L'idea del silenzio è stata geniale e innovativa, non ricordo di aver mai visto film horror dove il silenzio regnava sovrano. Ottima dose di adrenalina, ricco di suspanse e ansiogeno al punto giusto, elementi essenziali per un horror di questo genere. Difficilmente annoia, anche se è privo di dialoghi per ovvi motivi, si lascia guardare, non risulta scontato e la sceneggiatura non risulta banale, buonissima anche l'ambientazione, è azzeccata per un film come questo. Forse l'unica cosa che mi ha lasciato perplesso sono i mostri, me li aspettavo diversi e fatti meglio. Ottima la prova dei protagonisti genitori, soprattutto del padre, i figli un pò odiosi, quasi stupidi. Consigliabile.
Idea di partenza troppo bella per essere vera...e difatti la realizzazione non rispecchia le altissime aspettative che montano dopo quei dieci minuti praticamente perfetti. La gestione della tensione è sopraffina - l'aspetto migliore del film senza ombra di dubbio -, ma sono troppe le illogicità e forzature varie per spingere una trama che manco col girello riuscirebbe a stare in piedi. Non depongono troppo a favore dell'economia narrativa né lo stampo cristiano/conservatore della famiglia (chi mai partorirebbe in quel mondo?) né l'escamotage acustico per opporsi alla minaccia, una soluzione che risulta tanto banale quanto tardiva a livello proprio di realismo. Si poteva fare di più (finale compreso); tolto questo, il film intrattiene per l'ottima idea di partenza e l'innegabile tensione.
Abbastanza deluso perchè dopo l'idea (comunque non nuovissima) non sono riusciti a sviluppare bene il tutto e non si sfrutta il SILENZIO a dovere ma anzi nella seconda parte la mancanza di dialoghi ha cominciato a diventarmi pesante... Mi ha ricordato molto lo stile di M. Night Shyamalan (un pò "Signs" e un pò "The Village"). In alcuni momenti la tensione non manca ma per aspetti si rasenta il ridicolo...finale (ultima scena sopratutto) tamarro al punto che se il film non fosse finito avrei spento!
pensavo che al posto degli alieni ci fosse qualche spirito maligno o demone, però anche l'idea degli alieni non è male. Questi alieni non vedono ma sentono qualsiasi rumore e uccidono chi lo emette. Quindi chi vuole sopravvivere non deve fare rumore o cmq il minimo indispensabile. Però dopo un po' il silenzio che c'è per la maggior parte del film, intervallato solo da qualche rumore o dalla musica di sottofondo, un po' irrita e annoia. I personaggi comunicano con i gesti dei sordo-muti!
però tutto sommato la baracca regge ed è stata un idea nuova, quindi promosso!!!
A me e piaciuto...Anche se avrei preferito delle risposte (probabile che magari si vedrà nel sequel)il film si basa interamente sulla suspance e ci riesce in pieno...ci si immedesima nei bravi protagonisti..da vedere
..è sicuramente un buon film, sostenuto molto bene dalla prova recitativa degli attori protagonisti, non inventa niente a mio parere e ci sarebbe da ridire su alcune incongruenze a livello di sceneggiatura, ma visto cosa c'è in giro questo film merita di essere promosso. Creature molto ben realizzate, come idea intendo, poi sappiamo che il CGI ormai è normale amministrazione, basta darlo in mano a persone competenti.
Media sciocca per uno degli horror migliori degli ultimi anni assieme a The follow, niente meno, signori miei. Il grande Krasinsky o come si chiama, sa dosare perfettamente la tensione e centellinarla al terrorizzato spettatore, che assiste con gambe tremanti allo sviluppo di questa cupa pellicola. Perfetti gli attori e la regia. Gli svarioni che alcuni sprovveduti utenti lamentano, sono solo espedienti per rendere il film più accattivante. Allora a The others, filmone che ha fatto la storia, cosa dovremmo dare visto che i fantasmi non esistono? Uno? Due? Ma mi faccino il piacere!!!
Buon horror post apocalittico che propone questa trovata del "silenzio". A parte l'idea iniziale la realizzazione rientra nei canoni normali di un horror movie, incluso il finale per me gettonatissimo. Tutto fatto in famiglia per Krasinski e la Blunt, dura il giusto, intriga abbastanza.
Una via di mezzo tra "Signs" e la scena del seminterrato de "La guerra dei mondi" di Spielberg. Krasinski governa la suspense con estrema sapienza e il sonoro è la componente fondamentale del film. In questo senso, il film andrebbe visto in una sala con un impianto audio di livello (sperando che, però, non ci siano i soliti spettatori che fanno casino con pop corn ecc.) e lasciandosi prendere da quello che scorre sullo schermo. Innegabile l'efficacia di alcune scene. C'è una cosa che non mi ha convinto
mettere al mondo un bambino, in questo contesto, equivale a un vero suicidio, non potendone controllare i pianti e gli strepiti. La soluzione del "lo****" coperto dal materasso non mi pare risolutiva
Buon prodotto. Il silenzio, solitamente associato a pace e tranquillità, è qui orrore puro. Tecnicamente buono, crea un'ottima tensione, peccato che per certi versi la sceneggiatura risulti alquanto implausibile. Comunque godibile.
Abbastanza originale l'idea, buona regia, fotografia ed interpretazione. Peccato che il film si dilunghi fin troppo ad ambientare, a creare i contorni di questa futuro distopico, e quando c'è da arrivare al contenuto horror in realtà quasi diventa un film d'azione. Tutte le premesse sul silenzio nel finale si smontano, pare diventare il classico film di invasione aliena.
Il film presenta una bellissima idea concettuale, un'ottima fotografia e delle performance convincenti. Purtroppo, però, la pellicola appare anche piuttosto incongruente e mancante nella sua generalità, e in più il finale è tonalmente in contrasto con tutto il resto del film. Peccato.
Se sai che vicino ad una cascata puoi discorrere in serenità perchè non ti trasferisci lì accanto se proprio vuoi generare un marmocchio ululante in un mondo popolato da esseri mostruosi che sentono un batter d'ali di una mosca dall'altra parte del mondo?
No davvero, io non riesco più a guardare simili sciocchezze, non sopporto piu l'implausibilità e la mancanza di credibilità nelle situazioni proposte nei film horror, con ovviamente annessi i soliti clichè del genere che non se ne può davvero più.
In un mondo dove non puoi fare rumori di nessun tipo perchè mostri ciechi ma con un ottimo udito ti uccidono all'instante,questa geniale famigliola, dopo aver lasciato praticamente incustodito uno dei loro figli piu piccoli durante una visita in un centro commerciale a caccia di scorte, che non poteva assolutamente capire la gravità della situazione e vuole prendere un giocattolo che fa rumore (per il padre bastava "no questo no, non puoi prenderlo!") e che ovviamente combinerà un pasticcio fatale, (io ritengo personalmente responsabili della sua morte i genitori, il bimbo piccolo te lo tieni per mano mamma cara in modo tale che non faccia rumore e non sia attratto da giocattoli rumorosi in un centro commerciale!), pensa bene di farne un altro, si avete capito bene, un altro figlio che, come tutti i neonati puo piangere, frignare, etc per tantissimo tempo ma loro in qualche modo faranno, tipo murarlo in una specie di cantina dove potrà piangere quanto vuole. E già qui si dimostra con che geni abbiamo a che fare, poi abbiamo il padre mezzo sordo perchè non sente l'acqua che scorre fortemente dal rubinetto a due passi da lui, e che allagherà la casa tranquillamente. Non sente un rubinetto che scroscia acqua a tutto andare in un ambiente completamente silezioso a 10 passi da lui. CERTO. Poi c'è il chiodo che esce dalle scale in casa e con cui nessuno si è mai ferito (tutti camminano scalzi nel film, esistono scarpe di gomma o stoffa che non fanno nessun rumore nel caso lo sceneggiatore non lo sapesse) eccetto la madre, che poco prima gli resta pure incastrata una borsa e non pensa assolutamente anche solo a piegarlo cercando di non fare rumore per evitare di poggiarci un piede sopra in futuro (che accade ovviamente). Magari è difficile ma si puo fare. Poi abbiamo il solito sacrificio del padre che per distogliere una creatura che sta picchierellando su un furgoncino dove sono nascosti i figli, che non stanno facendo rumore, e che quindi con buona probabilità la creatura avrebbe smesso da li a poco ma no il padre deve sacrificarsi e farsi ammazzare. Tipico di questo genere di film al 100%
Ci sono anche altre situazioni ridicole che non stanno ne in cielo ne in terra, tipo che la figlia (che non sente e usa un apparecchio costruitole dal padre per amplificare i suoni) capisce che i suoni alti non sono apprezzati dalle creature, mentre scienziati di tutto il mondo che sanno dell'udito dei mostri, non sono assolutamente arrivati a capire una cosa del genere. CERTO.
Non tollero proprio più film di questo tipo, con scene forzate e totalmente e assolutamente non credibili. Da evitare a tutti i costi se avete un cervello funzionante e vi piace usarlo.
L'idea di base era praticamente irrealizzabile senza l'ausilio di forzature, contraddizioni e piccole stonature. E per questo il film non è consigliabile ai pignolissimi come il sottoscritto che devono, per motivi misteriosi, spaccare il capello in quattro. Ci sono infatti parecchie e sostanziali stonature nella sceneggiatura che, sinceramente, non mi rendono indulgente nel giudicarlo: spiegazioni forzate che non convincono, piccole e grandi assurdità (visto il contesto della storia) e altri particolari che non vale la pena menzionare. Lo stesso cast non ha granchè da dire, ovviamente, ma deve cercare di andare dietro alla scarica di pathos che viene ricreata, per tentare di dare un senso a uno script che vuole raccontare la vita famigliare in un mondo ormai dominato dal silenzio, dalla paura e da creature aliene. Alcuni jumpscares sono funzionanti, altri abbastanza telefonati, l'atmosfera è tesa quanto basta, lo stesso design dei mostri appare convincente e tutto sommato A QUIET PLACE si lascia guardare fino alla fine...non senza però qualche profonda e inevitabile riserva. Appuntamento con il probabile sequel nel 2019...forse.
Gran bel film, ricco di Pathos ed emozioni. Grandissimi gli interpreti in modo particolare di John Krasinski che riesce a far tutto ed anche molto bene. La scrittura della storia è serrata ed il finale molto intenso.
Un film piccolo che sa innovare il cinema senza proporre nulla di nuovo.
Ansiogeno, ben fatto, non scontato. Benissimo le interpretazioni con il linguaggio dei segni, e dialoghi ridotti all'essenziale. I mostri non sono così originali, ma il loro udito ineccepibile mette in pericolo mortale qualsiasi suono, così non sono più le immagini ad essere paurose: interessante questo aspetto nell'horror. Avrei ampliato il finale, per il resto nulla da dire.
Una piacevole sorpresa. L'ho visto a scatola chiusa e in pochi minuti sono rimasto catturato dalla vicenda dei protagonisti. Curiosità, tensione e buon ritmo.