Una segretaria fugge con 40.000 dollari e si rifugia in un motel gestito da uno strano ragazzo molto timido. Quando la donna viene assassinata sotto la doccia...
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Mi viene spontaneo definirlo un capolavoro, è stupendo, e non si può negare la perfezione della colonna sonora che già dai titoli all'inizio del film ci fa capire che ciò che seguirà non sarà da meno. Eccellente la recitazione, non solo dei protagonisti, Janet Leigh e Anthony Perkins ma anche John Gavin e Martin Balsam che ho in particolar modo adorato. Profondamente disturbanti i primi piani, capaci di catapultarti dentro la storia e dentro la psiche dei personaggi, alcune inquadrature, in particolare quella del giornale che più volte ricorre nella prima parte del film, i primi piani di Janet Leigh in macchina, opprimenti, soffocanti ma splendidi, o ancora i plongée così come i contro-plongée, o quelle delle scale, capaci di trasmettere un senso di soffocamento e angoscia perfettamente accompagnato dalla colonna sonora di Bernard Hermann. O ancora le inquadrature della casa vista da lontano, oscura, spaventosa, spettrale e le finestre, unica fonte di luce. Epica e memorabile la scena della vasca, con le inquadrature rapide e ossessive, l'una dietro l'altra, un flusso libero. Film che a me personalmente ha fatto paura in alcune scene, così tanto da urlare, ma che mi è rimasto dentro, forte, vivo, ricco di colpi di scena, qualche volta prevedibile, tanto da dire "ho capito cosa succederà", e aver anche indovinato, ma allo stesso tempo capace di suscitare moltissimi dubbi o una molteplicità di ipotesi. Ottima sceneggiatura, alta tensione, non solo durante il film ma anche dopo ..
Finalmente mi sono recuperata Psyco, l'originale. il remake è praticamente uguale all'originale, stesse scene, stessi dialoghi, quindi avendo visto prima il remake è come aver visto di nuovo lo stesso film, solo che questo del 1960 è in bianco e nero e gli attori sono ovviamente diversi. Più o meno dico le stesse cose dette nel remake, mi è piaciuta molto la storia (tratta da un libro) e il film è buono. Anche l'attore che interpreta il pazzo è inquietante (come la scena finale con la smorfia). io però preferisco il remake.
Era la fine del 1959, Alfred Hitchcock, reduce dal successo di Intrigo Internazionale deve trovare un nuovo soggetto per il suo prossimo film, le casa di produzione glie ne propone tanti, ma nessuno interessa veramente a Sir Alfred, che opta per realizzare la trasposizione cinematografica del libro di Robert Block: Psycho. Tutta la produzione ne è contrariata, dati gli elementi forti e macabri, tranne la moglie del grande regista Alma Reville. Hitchcock, sbattendosene altamente dei soldi si intestardisce per realizzare questo film con passione (ecco anche perché è un capolavoro), riesce a trovare un intesa con la Paramount ma solo per la distribuzione del film.
Adesso mi chiedo, come si può dare meno di 10 a questo film? Realizzato con 800.000 dollari, ovvero quanto usano per fare circa 30 secondi dei morderni Fast and Furious, Twilight o in generale americanate di poco conto. Per le riprese Hitchcock s'avvalse della troupe della serie tv "Alfred Hitchcock Presenta" per risparmiare tempo e denaro. L'utilizzo del bianco e nero ha due motivazioni principali: -Censura: Non si poteva mostrare al tempo del sangue esplicitamente, infatti quello che utilizzò Hitchcock per la famosa scena della doccia è sciroppo di cioccolato di marca bosco -Costi.
Il film si apre con una stupenda sequenza di titoli di testa realizzati da Saul Bass che vedono molti movimenti verticali e orizzontali che tagliano le scritte e che durante il film tagliano in due lo spazio. Gli stessi titoli di testa (come buona parte del film) sono accompagnati da quella che io considero la colonna sonora più bella di tutti i tempi, di sicuro è la più inquietante e spaventosa, realizzata da colui che considero il più grande compositore di tutti i tempi: Bernard Herrmann. Nella prima scena compare la località in cui ci troviamo e l'orario, con una sequenza panoramica si entra all'interno dell'albergo dove si capisce chiaramente che Marion Crane (Janet Leigh) e Sam Loomis (John Gavin) sono amanti e che si sono incontrati in albergo durante la pausa pranzo. Nella seconda scena del film Marion torna in ufficio, proprio all'inizio di questa scena, davanti la finestra dell'ufficio si vede un uomo ciccione col cappello da texano in testa, è il solito cameo del grande regista. La scena si sposta dentro l'ufficio, dove Marion incontra la collega, interpretata dalla figlia di Hitchcock, Patricia (da segnalare una frase che viene detta in questa scena :"Le emicranie sono come i buoni propositi, ci se ne dimentica appena il male è passato" una delle grandissime frasi del film. Successivamente entrano in ufficio due uomini: uno è il direttore e uno è un uomo molto ricco che deve depositare 40.000 dollari in contanti, Marion viene incaricata di andarli a depositare in banca il più presto possibile. Marion torna a casa e si prepara a fuggire con i 40.000 dollari, nella prima scena in albergo Marion viene mostrata con il reggiseno bianco, che per il regista era sintomo di purezza, dopo aver compiuto il furto viene mostrata col reggiseno nero, dato che si è macchiata di peccato (grande simbolismo d Hitchcock). La fuga di Marion (come al solito Hitchcock la fa fuggire in macchina, grandissimo elemento riccorrente del regista ripreso in moltissimi film) è una delle scene con più suspence, dato l'incontro col direttore e col riccone che la riconoscono e fanno un cenno per salutarla, oltretutto è accompagnata dalla solita grandissima colonna sonora di Herrmann. Altra grande scena di suspence avviene quando Marion si mette a riposare in macchina e viene interrogata da un poliziotto, mostrandosi molto insicura e facendo sospettare il poliziotto, che infatti la segue fino a quando si cambia l'auto, lasciandola andare poi tranquillamente, la non azione del poliziotto potrebbe essere l'inserimento da parte del regista di un McGuffin nel McGuffin, e allo stesso tempo un elemento di grande suspance. Dopo un bel po di tragitto Marion si ferma al Motel Bates, dove incontra Norman [Antony Perkins (strepitoso)] il giovane direttore del motel che la fa firmare (Marion firmerà con falso nome e falsa città) e gli assegna la stanza numero 1. Data la lontananza del ristorante Norman invita Marion a mangiare a casa sua, ma la madre di Norman si dimostra molto rude, all'antica e gelosa del figlio, non concedendogli di far entrare Marion a casa sua, quindi Norman la porta a mangiare nel suo ufficio. L'ufficio è addobbato con degli uccelli impagliati (altro elemento caratteristico di Hitchcock, infatti come si chiamerà il suo prossimo film?) inoltre altro elemento caratteristico del regista è la presenza del mangiare in un incontro importante ( cosa succede su Intrigo Internazionale quando Cary Grant ed Eva Maria Saint si incontrano?) Dopo aver finito di mangiare e di chiaccherare con Norman, Marion torna in camera e si prepara per farsi la doccia, mentre Norman la spia da un buco nel muro (elemento molto malato che inquadra leggermente il personaggio). Inoltre Marion butta i resoconti dei soldi spesi nel gabinetto, è la prima volta che in un film americano viene inquadrato un gabinetto. Subito dopo Marion entra in doccia e Norman sale a casa. E' qui che il film inizia a volare verso il capolavoro: dopo tutta la suspence creata attorno alla protagonista Hitchcock decidere di spaccare tutti i maledetti clichè di Hollywood facendo morire la sua protagonista ( e parliamo in un attrice importantissima, che due anni prima aveva recitato ne L'Infernale Quinlan con Orson Welles) dopo 40 minuti di film! Prendendo in giro totalmente gli spettatori, a mio parere il colpo di scena più bello di sempre. Il problema sta che non è solo la sceneggiatura ad essere incredibile, ma la morte di Marion in doccia è realizzata in modo perfetto: La scena della doccia: Ci sono miliardi di cose da dire sulla scena della doccia: - Si tratta della scena più famosa del cinema ( Qualcuno può negarlo? ) - Solo per questa scena, che dura 45 secondi e fu realizzata in 6 giorni di riprese, il film si meriterebbe l'oscar per il miglior montaggio dato che in questi 45 secondi ci sono 70 inquadrature. Con questa scena Hitchcock tocca i due estremi di montaggio, 12 anni prima aveva realizzato "Nodo alla gola" film che durava 80 minuti e disponeva di una sola inquadratura, a quel tempo le pellicole riuscivano a registrare solo 10 minuti ma un maestro come Hitchcock era riuscito a camuffare queste interruzioni con abili movimenti della macchina da presa. Passare da 1 inquadratura in 80 minuti ad 70 inquadrature in 45 secondi è decisamente ****uto! - Inizialmente la scena della doccia non aveva colonna sonora, Bernard Herrman senza dirlo ad Hitchcock la compose comunque, Hitchcock fu soddisfatto talmente tanto del suo lavoro che non solo la inserì, ma raddoppiò la paga del compositore. Ancora oggi il suono è famosissimo. - Durante l'accoltellamento di Marion, Hitchcock per far avere una vera reazione di terrore dell'attrice, ordinò di cambiare improvvisamente l'acqua e metterla freddissima, senza farlo sapere all'attrice. (Ma che genio era?) - Il sangue che esce alla fine è sciroppo di cioccolato di marca Bosco. (Alla faccia di quelli che spendono miliardi per gli effetti speciali). - Dopo l'uscita del film ci fu un evidente calo delle vendite delle doccie con tendina e un aumento delle vendite delle doccie con copertura in vetro perché considerate più sicure (chissà di chi è la colpa). Dopo la scena della doccia, Norman vede ciò che ha combinato sua madre e decide di ripulire il tutto, un altra persa in giro per lo spettatore è il fatto che Norman non si accorge nemmeno dei 40.000 dollari rubati da Marion e li getta nella palude assieme alla macchina, gli stessi 40.000 dollari su cui era concentrata tutta l'attenzione nella prima parte di film, un McGuffin strepitoso. Nella seconda parte di film si passa alla sorella di Marion, Lila Crane (Vera Miles) che è preoccupata per sua sorella e decide di andare dall'amante della sorella, Sam Loomis per riuscire a trovarla, nel frattempo viene seguita da un investigatore privato, ingaggiato dall'uomo ricco a cui Marion ha rubato 40.000 dollari, l'ispettore Arbogast (Martin Balsam). Arbogast si accorda con Lila e va a cercare Marion in tutti i motel della zona, arrivato al motel Bates, parla con Norman, che si mostra molto insicuro e non permette ad Arbogast di entrare in casa perché sua madre è malata. Arbogast è determinato ad entrare per scoprire qualcosa, ma prima va alla cabina telefonica ed avverte Lila che proverà ad entrare per parlare con la madre di Norman. Entrando in casa si vedono delle grandi scale (altro elemento usato frequentemente da Hitchcock), Arbogast inizia a salirla, con la solita suspence di Alfred (mostrando la porta che si apre, informando lo spettatore e facendolo sospettare e preoccupare di ciò che sta per avvenire) realizza una delle scene più inquietanti e paurose del film, con un inquadratura dall'alto riesce a far vedere la porta della camera della madre di Norman che si apre definitivamente e lei velocissima che schizza sulle scale accoltellando a morte Arbogast. Sam e Lila non avendo notizie di Arbogast da un pezzo si recano dallo sceriffo, e gli parlano dell'accaduto, lo sceriffo riferisce a loro che conosce Norman Bates e che sua madre non può aver ucciso Marion perché è morta 10 anni prima suicidandosi con del veleno. Il giorno dopo Lila e Sam non convinti delle parole di Norman vanno al Motel Bates fingendosi una coppia, mentre Sam distrae Norman Lila va ad indagare dentro casa, adesso, da quando Lila entra dentro casa alla fine del film sono i 10 minuti più belli della filmografia di sempre, suspance alle stelle, quando viene scoperto il cadavere della madre si mischia con l'orrore, Hitchcock fa muovere agli attori la luce della cantina creando un gioco di luci ed ombre paurose sul cadavere, con la solita musica terrificante di Bernard Herrmann, la spiegazione dello psicologo, ed infine il grandissimo monologo finale con la voce della madre di Norman, con un Antony Perkins da oscar e la regia di Hitchcock ancora meglio, sovrapponendo un teschio alla sua faccia e facendo finire il film con la macchina di Marion che viene ripescata dalla palude. Al giorno d'oggi il finale è super spoilerato, ma è ovvio che nessuno mai potrebbe prevederlo. In questo film troviamo non la perfezione, perché questo film distrugge decisamente la perfezione, il livello tecnico è uno dei più elevati di sempre, con l'utilizzo frequentissimo di specchi, o di inquadrature fantastiche, di un montaggio tra i migliori di sempre e di una fotografia tra le più cupe ed angoscianti della storia del cinema, la casa ed il motel bates sono passate alla storia, come il film stesso, ormai colonna portante della cultura cinematografica e che ha ispirato tutti i thriller successivi. Il punto forte però rimane la sceneggiatura, mai eguagliata da nessun film, questo film è come se sia un altro tipo di arte, non ha nulla a che vedere con il resto dei film fatti, dove il protagonista deve vincere grazie a situazioni forzatissime che si vengono a creare, o comunque come in altri film che muore solo alla fine in modo eroico, qui ogni clichè è distrutto, realizzato con 2 soldi e una troupe da serie televisiva. Ci sarebbero altre mille cose da dire, ad esempio che è uno dei primi film che ha elementi psicoanalitici, che tratta di necrofilia (come il film di due anni prima di Hitchcock "La donna che visse due volte") del rapporto madre figlio, delle madri possessive ad autoritarie che è un altro elemento utilizzatissimo da Hitchcock, di Norman Bates che è entrato nella cultura popolare ed è stato eletto dalla AFI secondo miglior cattivo dei film, della frase ed anche tag-line del film "Il miglior amico di un ragazzo è sua madre" entrato al 56° posto delle frasi celebri, delle tecniche di Hitchcock che ha comprato tutti i libri presenti in città per non far sgamare il finale, degli annunci fatti da Hitchcock per trovare l'attrice che interpretasse la madre di Norman (ricevendo anche parecchi curriculum), dello scherzo fatto a Janet Leigh facendogli trovare la signora Bates nel camerino, si potrebbe parlare all'infinito, dico solo che è un film che non si trova sul tetto del cinema, ma che l'ha sfondato: Film più bello di sempre senza dubbio.
Rivisto da poco in bluray e c'è poco da dire...considerando che è stato girato nel '60 è un capolavoro di regia, sceneggiatura e musiche! perfetta l'interpretazione di Anthony Perkins nella parte dello psicopatico. Insieme a profondo rosso forma un capostipide del genere! Da vedere e tramandare....^^
Dal momento che "tutti perdiamo la testa di tanto in tanto", assegno un voto odioso a un capolavoro indiscusso del terrore, anche per giocare un po' con un regista che amo alla follia, e che in quest'occasione si prese gioco per primo del pubblico in maniera tanto sfacciata da oltrepassare il sublime. Tutto e il contrario di tutto si è detto su "Psyco", un film che ha riscritto la tradizionale linea narrativa cinematografica, reinventandola, e che ha portato sullo schermo alcuni casi umani (Marion Crane e Norman Bates) da museo delle memorie. Se poi ci aggiungiamo sequenze ardite come poche (i leggendari sette giorni di riprese per i 45 secondi per la scena della doccia), interpreti irraggiungibili (un Perkins da brividi) e uno score al cardiopalma (il fido Bernard Herrmann), è scontato che si arrivi a fare la storia del cinema. E ridordate: "il migliore amico di un ragazzo e sua madre"!
Fantastico thrillerone hitchcockiano, talmente fantastico che purtroppo la sua fama lo precede. Dico purtroppo perchè quando l'ho visto sapevo già come sarebbe andato a finire e ciò mi ha in parte rovinato la sorpresa sul colpo di scena finale, colpo di scena che però bisogna ammettere è costruito a regola d'arte. Oltre a questa ci sono altre sorprese che indubbiamente spiazzano lo spettatore
e che lo rendono un film assolutamente rivoluzionario. Tecnicamente è girato benissimo, le musiche e le inquadrature fanno venire i brividi (ricordiamo la scena dell'omicidio più famoso del cinema), bravissimi anche gli attori.
il film è innegabilmente un capolavoro. Infatti nonostante siano passati qualcosa come 52 anni, ancora adesso si riesce a percepire la bravura del maestro del thriller: Hitchcook. la trama è abbastanza banale per la verità: una donna che lavora in un 'agenzia immobiliare, ad un certo punto sottrae 40'000 dollari ( pagati in contanti da un facoltoso cliente) e si mette in viaggio in macchina per potarli al suo amante e poter mettere a posto i vari "debiti". Nel viaggio che compirà in macchina , una sera dovrà fermarsi ( causa pioggia) ad un hotel gestito da un giovincello magrolino ed impacciato : Norman Bates. questi è magistralmente interpretato da Anthony Perkins, e secondo me lui è il pregio più grande di tutto il film. L'interpretazione fa venire veramente i brividi, soprattutto perchè l'attore riesce ad interpretare un giovane timido, impacciato ed anonimo, ma a volte ( quando dialoga con Mary caine) emerge la sua schizofrenia soprattutto dallo sguardo. Lo sguardo è davvero una cosa che mi ha messo i brividi, ed a quel punto te capisci che l'assassino su cui ruota l'intera vicenda è proprio lui. Anche l'altra attrice svolge egregiamente la propria parte e se non erro è stata nominata agli oscar come "miglior protagonista". Il film nel complesso l'ho apprezzato per i suoi tagli molto realistici che danno proprio l'idea di essere nel mezzo della vicenda. I dialoghi sono brevi, concisi, diretti, senza fronzoli che colpiscono al punto: neanche una parola è fuori posto in questo film. I primi 50 minuti di film sono praticamente perfetti, con la ragazza che raggiunge il motel. Poi si arriva alla famosissima scena della doccia, nella quale lei verrà uccisa da Norman Bates a suon di coltellate. la scena del sangue che galleggia nell'acqua e viene risucchiato nel gorgogliatore è veramente famosa. Azzeccata anche la scena dell'uccisione del detective che riesce a capire cosa succede ( a costo della sua vita). la seconda parte del film la trovo a mio parere un pò più lenta ed artificiosa , di conseguenza ho provato anche una leggera sensazione di sonno. per poi riprendersi magistralmente nel finale, con la rivelazione su Norman Bates. menzione particolare la devo fare sulla colonna sonora, che non ha nessun bisogno di presentazioni ( e che ancora adesso appare in pubblicità , sigle, parodie animate e no). in conclusione, io consiglio vivamente il film perchè lo considero un ottimo film, con molti punti di forza , un paio di colpi di scena azzeccati, un personaggio leggendario, ed un gusto retrò che potrebbe essere apprezzato dai grandi cinefili. Tra i difetti cito innanzitutto la seconda parte un pò più noiosa e lenta, ed anche la prematura risoluzione del caso. Non è il mio preferito e secondo me non è un capolavoro, ma sicuramente è un ottimo prodotto che offre inquietanti suggerimenti ed idee riguardo la complessità della psiche umana , e la facilità con cui si può commettere un omicidio.
Visto oggi per la prima volta. Mi aspettavo sicuramente di meglio ma devo anche tenere in considerazione il fatto che si parla degli anni '60 e che nonostante l'età rimane rimane un film buono. Sicuramente ha fatto la storia del cinema e merita di essere visto almeno una volta. Non mi ha convinto pienamente la sceneggiatura.
un buon film, forse un po' sopravvalutato, con alcuni buchi nella sceneggiatura, e a mio parere l' interpretazione di Perkins e' un po' troppo forzata. Non certo il miglior film di hitchcock, che almeno una volta poteva risparmiarsi il suo consueto e prevedibile cameo....
Non perdetevi la superba riedizione in blu-ray appena uscita: vi farà (ri)vedere questo film come non l'abbiamo mai visto! Hitchcock dichiarò nella celebre intervista-fiume che rilasciò a François Truffaut che solo degli scemi potevano non ridere di fronte a una storia così inverosimile come quella narrata in Psycho... e infatti il capolavoro sta tutto qua: come far rabbrividire intere generazioni di spettatori creando solo atmosfere e situazioni così malate pur in presenza di una storia che fa acqua da tutte le parti! Hitchcock dimostra in questo modo cos'è il "cinema" allo stato puro. L'uso del montaggio (solo Kubrick e pochissimi altri sapranno eguagliare o addirittura superare il Maestro) e gli arrangiamenti "terroristici" delle partiture di Hermann col suo uso mefistofelico degli strumenti a corda; per non parlare dell'assassinio della protagonista a metà film (una autentica rivoluzione narrativa per il genere valida ancor oggi) e dei giochi di sguardi e di ambiente (solo Polanski supererà il Maestro in questo), nonché l'uso del bianco e nero in maniera espressionista (dai tempi di Murnau non si vedeva più un film girato in quel modo), fanno di "Psycho" un Classico di ogni tempo, in grado di rabbrividire chiunque: chi è entrato a cuor leggero sul piatto della sua doccia di casa dopo la celeberrima sequenza del delitto? E chi non ha mai dato il volto di Anthony Perkins al suo immaginario pericoloso psicolabile serial-killer? Da urlo i titoli di testa che riprendono in forma di cartone animato le corde di violini e violoncelli "violentati" dagli spartiti di Hermann per dilaniarci orecchie e cervello. Rivedetelo sempre col piacere di rabbrividire senza moderazione alcuna.
Il commento semi-positivo qui sotto mi ha fatto spanciare più di ogni altro negativo letto, fra cui ne trovo, francamente, anche qualcuno legittimo... a confronto. Le inquadrature citate non sono che le genitrici di quelle attuali. Come la tipologia della trama, come lo svolgimento, come quasi tutto il resto. Da qua nasceva il thriller. Se non è un impagabile merito questo... Ma Psycho non è tutto qui, altrimenti dovrei fare un discorso simile a quello fatto per Rosemary's Baby. Ci sono INDUBBIAMENTE scene tra le migliori della storia del cinema, è impossibile non accorgersene anche per uno come me. Per non parlare del ritmo e dei tempi, praticamente perfetti. Cioè, è anche strano rimanere a parlarne.
Imperituro. E imperativo stare alla larga dallo squallido remake shot-for-shot.
Niente di che.. E' un film "vecchio". Io la genialità di quest'uomo proprio non la vedo. Troppe inquadrature che ti fanno rendere conto che stai guardando un film. Tanti dettagli per poi perdersi.. Dove sta la genialità? Esempio: Quando la uccide inquadra il coltello che fa finta di colpirla. o.O
Il padre di tutto il genere horror è sicuramente questo capolavoro del '60 Targato Alfred Hitchcock. Perfetto sotto ogni punto di vista, montaggio incredibile, recitazioni supebe soprattutto quella di Perkins ovviamente. Un inchino al maestro del brivido!
"Rivisto oggi si capisce presto chi è l'assassino,nonostante tutto il voto positivo va per rispetto di un maestro come hickock,e per il fatto che oggi tanti ottimi thriller senza psycho non esisterebbero,ha veramente gettato le basi"
Questo è il commendo dell'utente daniele10 nel 2005, mi sento di sottoscriverlo in pieno, anche nel voto. Aggiungo molto phatos vero nella scena finale della cantina. Giustamente un cult.
Film che ha fatto al storia del cinema e meritatamente. Opera grande, se si pensa quanto ha influenzato i successivi film di genere e quanto ancora oggi è citato nelle pellicole contemporanee. Alfred Hitchcock rivisita il libro omonimo di Bloch, reinterprentandolo e discostandosi in molti punti dall'originale, producendo così al propria opera. Film molto bello che gioca sulla tensione, sul coinvolgimento emozionale dello spettatore, riuscendoci assolutamente. Ottimo il cast, su tutti la bella Janet Leigh. Candidato all'oscar fu oscurato da un'altra grande opera come L'appartamento di Wilder. Possiamo definirlo il testamento del grande Sir Alfred, l'ultimo suo grande capolavoro.
Bella la figura di Norman Bates, ispirato ad Ed Gein che fino al '57 operò e visse della casa degli orrori. Primo e coraggioso riferimento ad una vicenda che sconvolse l'America.
Bello e interessante sia sul piano narrativo che tecnico. La trama si districa bene e il finale è scioccante e grottesco. Hitchcock riesce a coinvolgere lo spettatore e metterlo in attesa, una snervante attesa, per prepararlo a ciò che avverrà. curiosa la scelta di un film solo in bianco e nero, che, a mio avviso, accentua alcune situazioni piuttosto tetre. che altro dire, se non che è il mio preferito del maestro. Un giallo coi fiocchui, ben congegniato e a tratti inquietante e sconvolgente che mantiene sempre viva l'attenzione e, cosa importante, non risente nemmeno un po' dell'età. Veramente un thriller coi fiocchi.
scusate, curiosità assurda: ma è vero che il sangue della scena nella doccia è in realtà cioccolato fuso? Oddio...se è vero invece di essere inquietata dalla scena, la prossima volta avrò solo l'aquolina.XD
L'invenzione del genere thriller, se non del Cinema...forse esagero? Il fatto che sia stato riproposto più e più volte, è la testimonianza della perla di regia del Maestro, non a caso lo scrivo con la "M" maiuscola!
Il rumore dello scroscio d'acqua di una doccia calda, la vista e l'udito compromessi da questa quotidiana abitudine, la nudità del corpo che rende ancora più vulnerabili, un'ombra dietro la tendina, l'orrore. Una delle sequenze più spaventose del cinema di tutti i tempi (ancora oggi nonostante siamo abitutati a ben altre scene di violenza) all'interno di un film già di per se agghiacciante dall'inizio (la MDP che sorvola una città fredda, distante. Un edificio, una finestra, una camera d'albergo, due corpi che si amano, subito si percepisce un senso di distacco abissale) alla fine
(l'orrenda scoperta di Lila nella cantina della casa di Norman bates).
L'erotismo represso di Norman esplode in tutta la sua violenza, devastante nella sua banalità, non ci sono rancori personali o antiche colpe da vendicare a far crescere l'impulso irrefrenabile, è sufficiente la vista di Marion attraverso il foro di una parete del suo ufficio a far si che
subisce dalla figura materna uno sdoppiamento della personalità, una scissione del proprio io, il passato lo intrappola in una penosa ossessione.
Ancora una volta Hitchcock si rivela maestro nell'orchestrare la suspense all'interno della struttura del film, il percorso narrativo si basa sull'imprevedibilità dove quello che sembra essere non è, quell'immaginario che discosta le opere del maestro dalle tante del genere thriller e giallo. "Psyco" rientra in quella categoria di film che magari lo si è visto una moltitudine di volte, poi lo si guarda, come ho fatto io, per dare un giudizio definitivo, critico, anche con l'intenzione di smontare l'impalcatura di capolavoro che si è costruita intorno, con "Psyco" non c'è stato niente da fare, la mia opinione rimane la stessa, è un capolavoro. Guardatevi bene
48 anni fa venne partorito dal signor Alfred Hitchcock uno dei più famosi e stimati thriller-psicologici della storia(che farà da maestro a tantissimi registi),candidato a 4 oscar..parlo del lungometraggio più acclamato dalla critica e dal pubblico,un vero successo commerciale(nonostante la profondità del prodotto):"Psycho"!Chi è che non si ricorda la colonna sonora agghiacciante con quegli stridulii di violino?(un cult,come ad esempio la scena della doccia) Quello che c'era da dire l'avete già detto.. Capolavoro assoluto.
PS: Stasera proiettano su Rete4 il remake di Van Sant!!!Boicottiamolooo!! XD
con la morte della protagonista entro la prima mezz'ora
Alfred ha fatto Storia nel cinema.
Vidi questo film per la prima volta a 6 anni e rimasi veramente scosso e turbato... La scena in cui il poliziotto entra nella casa della madre ricordo che mi fece correre via da davanti allo schermo...
Le musiche esasperanti contribuiscono a mitizzare questo film...
Un gioiello...
La scena della doccia poi non ha bisogno di commenti, poteva essere una scena come tante altre e invece Alfred l'ha fatta diventare LA SCENA lavorandoci per più di una settimana.
Una scena STORICA come quella della carozzina nella Corazzata P.
Merito di Hitchcock riuscire con un misero budget a fare ciò che nessun altro sarebbe riuscito a fare.
A mio avviso impossibile dare meno di 10 a questo film
Ottimo triller. La trama è semplice e lineare, ma riesce cmq a metterti un pò di tensione. Eccezionale la prova di perkins. Alcune scene sembravano addirittura teatrali per quanto palesemente poco realistiche
come ad esempio delle morti della ragazza e dell'investigatore (che con grande stupore di tutti riesce a cadere da una rampa di scale in piedi!)
, ma non ne è una colpa vista l'epoca (anche se Kubrick anche all'epoca insegnava a tutti cosa volesse dire realistico). Molto bello il finale e soprattutto la spiegazione del finale. Regia inconfondibile. Hitchcock maestro di triller.
per l'epoca in cui è stato girato è sicuramente un capolavoro,ma io non l'ho trovato tale..la regia è ottima,anche le musiche che accompagnano le varie scene meritano effettivamente,così come l'interpretazione di perkins risulta ad alti livelli.le cose che mi sono piaciute meno sono la lentezza di alcune scene,l'interpretazione dell'attrice "protagonista".detto questo la cosa più sorprendente di tutte rimane il finale a sorpresa.da vedere per la genialità di hitchcock.
uno dei peggiori film di hitch, a parte la scena della doccia poca buona regia, trama scontata e nessuna suspence. E non dipende, per me, dal tempo. Basta vedere "la finestra sul cortile" o "notorius" per accorgersi della differenza.
Una sceneggiatura d'avanguardia (la protagonista muore dopo neanche un tempo) per un tentuoso signor thriller carico di tensione e mistero che sarà oggetto di plagi e ispirazioni massicce. Una pellicola che, nonostante un grande Perkins, sta invecchiando non troppo bene.
"Psyco" di Alfred Hitchcock è un film estremamente sopravvalutato, la trama è abbastanza semplice e allo stesso tempo improbabile (40.000 dollari dati in mano ad una ragazzina...). Fatta male la parte in cui la ragazza scappa, ai confini della realtà l'episodio dell'auto (comprare un auto non è come comprare un pacco di pasta...). Quindi film con tante "piccole" incongruenze... L'omicido più famoso del film è sicuramente quello della doccia, ma sinceramente, almeno a me, non ha suscitato grande interesse (certo è una scena "tecnica" con ripetute e differenti riprese della vasca...). In linea di massima è un film molto improbabile, ovviamente non mancano scene discrete ma, ripeto il film non riesce ad appassionare totalmente lo spettatore; complimenti alla fotografia e alla colonna sonora. L'obbiettivo di Alfred Hitchcock è quello di dare all'assassino una doppia identità, una doppia icona ma alla fine il tutto si rivela troppo forzato e un po' banale... Comunque oltre alla lunga lista dei difetti c'è qualche punto positivo del film, di sicuro un complimento al regista bisogna pur farlo almeno per l'idea del film che in seguito è stata copiata ed elaborata da altri. E' un film con scarsa tensione, eccezion fatta per alcune scene (bella ad esempio la scena dell'ucciosione del detective sulla scala).
Una struttura narrativa assolutamente perfetta, senza sbaffi, senza scene inutili per il proseguio della storia! Il tema del doppio rivisitato da Hitchcock sarà poi più volte ripreso da altri registi più o meno bravi, rivoluzionando letteralmente il modo di creare tensione!
La scena della doccia, l'omicidio dell'investigatore privato, la lama stretta dalla madre del bravissimo perkins sembra quasi colpire lo spettatore, con quel sottofondo musicale che farà storia e quel rumore secco dei fendenti mortali!
Il tutto sostenuto da una regia assolutamente impeccabile, che riesce in ogni scena a ricreare l'inquadratura perfetta, ed un protagonista
Capolavoro assoluto. Il miglior thriller di tutti i tempi. Un meraviglioso Anthony Perkins e una bravissima Janet Leigh diretti in maniera egregia da Hitchcock. Sceneggiatura formidabile,ti tiene incollato davanti allo schermo. Che dire della scena della doccia che tutti non abbiano già detto,oppure del finale stupendo. Oddio la faccia di Norman!!
sinceramento prima di vederlo mi aspettavo un vekkio horror a cui tutti danno 10 solo x la sua fama, invece (pur se privo di tutti i trucchi ed effetti speciali di oggi) questo film e stupendo, le scene di "sangue" sono le parti + divertenti per il tipo di cinema a cui siamo abituati gg
Credo sia utile spiegare solo il mezzo punto in meno: la sceneggiatura non mi ha convinto quando l'amante e la sorella arrivano al motel e cominciano a intrufolarsi nelle camere per cercare chissà cosa, "toh manca la tenda, che cosa strana".
Quando si dice il controllo totale. Comincia con una stori, se ne innesta un'altra, finisce come non te lo aspetti. Con la pellicola fa quello che gli pare, sei un burattino nelle sue mani e non vedi l'ora di continuare a farti strapazzare.
ci crederete?avevo visto prima il remake e non me la perdonerò mai che dire degli archi di hermann?capolavoro di musica,capolavoro di musica,sopratutto quando si scopre l'identità di bates travestito e la lampadina fà quei giochi d'ombra con il teschio taxidernato...beh un momento cinematografico dei più incredibili. che dire del resto,perkins perfetto,bianco e nero azzeccato,il classico modo di hitch di girare gran parte del film senza sceneggiatura,non mi stancherò mai di ripeterlo,lo trovo fantastico,la scena della doccia,il modo in cui esce bates dalla porta della doccia,anche quel particolare l'ho vissuto genialmente. tutto il film del resto è perfetto,fantastica anche l'interpretazione di balsam nell'investigatore privato..uno dei tanti capolavori messi in fila tra il 54 e i 63
non capisco tutto questo clamore e patos per questo film, si va bene c'e' la firma di hithcock ma dal mio punto di vista risulta noioso e molto anche. forse il pezzo della doccia l'unica luce in un film grigio.
Grandissima delusione!!!! E' vero che al tempo forse era innovativo ma visto oggi perde tantissimo, poca suspance in certi momenti prevedibile. Consigliato per chi è interessato alla storia del cinema chi vuole un buon thriller ( genere che tre l'altro non è tra i miei preferiti) cerchi qualcosa di più recente.
Sceneggiatura impeccabile (c'è un cambio di protagonista a metà del film senza che questo intacchi minimamente la storia), regia perfetta (atmosfera, tensione, tutto è retto con inquadrature e tempi di montaggio), attori eccellenti (semplicementi divini se confrontati con quelli dell'odioso remake).
e si la gente è strana...ho letto commenti su film antichi e molti dicono che si tratta di film vecchi, lenti, superati...ed invece per Psyco tanti elogi, tante voci che gridono al capolavoro...eppure forse è uno dei film realmente andati, psichicamente ammuffito, definitivamente svuotato di quella fama che aveva Hitchcock come maestro del genere (un genere senza maestri perchè a parer mio resta un genere acerbo, fatto di immagini che si autopropongono alla psiche per eccitarla ma attraverso piccoli segni, simboli carichi di ignoto e di paura, luci ed ombre sulla cronologia di una fine). Psyco, come tanti altri film, resta quel che è, senza lodi, scontato.
forse il miglior horror mai realizzato e siamo solo nel 1960!! il Maestro raggiunge l'apice nel trattare il complesso edipico(tema ricorrente nei suoi film)e lo fa con ottimi interpreti e con la scena della morta che ad oggi fa ancora paura... inutile poi parlare della sequenza della doccia!citatissima!! forse il migliore del grande regista inglese,sicuramente unico nel suo genere! imperdibile!
ottima pellicola genera suspence da vendere. alcune scene lo rendono oramai un vero cult-movie. chissà perchè uno dei grandi registi come hitchcock non abbia mai vinto un oscar?????????
Il vero punto di partenza del thriller moderno. Forse Hitchcock non si stava rendendo conto di cosa avrebbe significato questo film, di quanto importante sia stata la sua influenza sul genere e di quanto anticipasse i tempi. Ancora oggi Psycho resiste e spaventa chi lo guarda (su tutte la scena dell'omicidio sulle scale, roba da infarto per la perfezione con cui è girata e a mio avviso superiore alla ben più celebre sequenza della doccia), oltre ad essere realizzato in maniera impeccabile sotto tutti gli aspetti, a partire dai titoli di testa, forse i migliori che abbia mai visto, per finire con uno dei più malati ghigni della storia, puro orrore. Il personaggio di Norman Bates, assieme a quello di Jack Torrance sono l'esempio più convincente di schizofrenia che il cinema abbia mai offerto (il primo elegante, nascosto, vittima della sua stessa pazzia, mentre il secondo selvaggio, animalesco e godurioso del suo stato mentale), molto più paurosi dei mitici 'mostroni' tipo Dracula o l'Uomo Lupo, che all'epoca di Psycho si avviavano sul viale del tramonto o scadevano nella ridicolaggine. Nel 1960 nacque un nuovo tipo di terrore, molto più sottile e beffardo, e per questo molto più spaventoso: la paura arriva dalla mente malata di un nostro simile, di un uomo all'apparenza innocuo, gentile, che vi accoglierà nella sua casa come ospiti graditi, per poi scaraventarvi in pieno inferno, ma il vero protagonista non siete voi, povere vittime, è lui, solo lui!
Non di più. D'accordo, la scena della doccia è ( giustamente ) passata alla storia, e in quella delle scale il mio cuore è balzato fuori e ha fatto il giro della stanza: ma per 3-4 punti ad alta tensione ci sono una marea di tempi morti ( vedi spoil). Non è brutto, ma rispetto ad altri di Hitchcock...
Uno dei miei preferiti del grande regista inglese se non il mio preferito. Ancora oggi irraggiungibile, perfetto. Persino a rivederlo quando già si conosce tutta la verità è un vero gioiello, e non è poco! e poi tra le scene straordinarie non c'è solo la scena della doccia, ma ogni volta entra che in azione 'la madre' c'è un sussulto; e per il resto, tensione costante. Un cult irripetibile, altro che i thrillerucci di oggi...
Avevo 14 anni, ero a casa, i miei erano gia` andati a dormire. Trasmettevano Psycho in 2 serata, ho deciso di guardarlo. Mi e` bastato vedere i primi 5 minuti del film, in cui nn c`era praticamente nulla di terribilmente pauroso, solo la visione del motel con una musica nel sottofondo. Mi e` bastato questo per cambiare idea e rigare dritta a letto. Dopo circa 8 anni sono riuscita finalmente a vederlo, e devo dire che non ha deluso affatto le mie aspettative, e` un film completo: voyerismo, malattia mentale, tensione, suspance, sorpresa finale. Un capolavoro.
semplicemente perfetto!!!!!!!!!!!!!perche'non ha la media del 9??????????perche'lasciate che votino bambocci minorenni che capiscono solo gli SCARY MOVIE o i NATALE A MIAMI??film perfetto sotto tutti i profili.QUESTO E'UNO DI QUEI FILM CHE FA LA STORIA DEL CINEMAAAAAAAAAA
ogni film dovrebbe essere valutato nel suo contesto storico e probabilmente 45 anni fa psycho fece molta più impressione, ma oggi, forse abituati ad altri ritmi e più smaliziati non riusciamo ad apprezzarne appieno tutto il vecchio fascino
Non voglio parlare del film, perchè vedo che è stato ampiamente apprezzato. Voglio raccontarvi, per chi non le conoscesse, le curiosità che ruotano attorno a questo film. Psycho esce nel 1960 dopo giorni di trailer che non facevano vedere nulla del film: c'era Hitchcock che spiegava le "regole per la visione di Psycho": non si può entrare in sala dopo l'inizio del film, non raccontare per nessun motivo i particolari del film...ed effettivamente quel giorno la gente fu costretta ad arrivare in largo anticipo a causa delle file immense, rischiando di non poter entrare a film iniziato! Gli spettatori si sono seduti e hanno assistito ad una prima mezz'ora di buon thriller hitchockiano su una ladra, con la loro eroina preferita, identificata da tutti come la protagonista...poi subentra Antony perkins, personaggio apparentemente secondario...e poi la doccia, e l'omicidio...e il primo tempo finisce! La protagonista del film che muore a metà film?? Vi potete immaginare che cosa ha signficato nel 1960? Uno shock per gli spettatori, che in sala si saranno guardati dicendosi: e mo che c'entra? Non era lei il cattivo??? Il resto lo sapete, l'immersione negli oscuri meandri della psiche. Scusate se mi sono dilungato, ma forse non tutti avevano visto gli speciali del dvd!!! :-)
questo film è stato uno dei motivi per cui ho iniziato ad amare il cinema.non è solo un thriller innovativo (etichetta assai limitante in un'opera del genere), ma un vero poema(con tanto di note ironiche sottili) visivo sull'alienazione, sulla solitudine. i personaggi positivi mostrati in maniera conformista e volutamente piatta(la sorella di marion e sam loomis, il fidanzato; nonchè sceriffo, moglie ed umanità varia), mentre i due diciamo "negativi"(che poi sono i veri protagonisti, oltre alla presenza della "madre"), hanno umanità, paure e sogni delusi da esprimere.Si denota una introspezione e una vena filosofica che eleva il thriller ad esperienza psicologica. il film oggi non può fare certo l'effetto shock di 45 anni fa(anche perchè copiato, citato e rivisitato ininterrottamente), ma la sua atmosfera resta unica ed eterna. le scene di omicidio sono stilizzate e grafiche, quasi astratte; i dialoghi hanno un senso di claustrofobia evidente, e i personaggi sembrano tutti in gabbia..; l'inquadratura finale vale da sola metà dei film di genere fatti dopo...io mi commuovo sempre. ...le innovazioni di quest'opera sono immense, ed è ridicolo cercare di sminuire il valore dicendo che non fa più paura, che è superato, e banalità varie.questi son commenti da blockbusterdipendenti.... uno che osserva il film con occhio esperto, non può non trovarlo almeno emozionante, oltre al piacere di vedere un'opera d'arte cinematografica come poche.
Non me ne vogliano gli estimatori del grande Hitchcock, non è che lo abbia sempre apprezzato in tutti i suoi film, tranne che in due o tre. Ma questo è un vero capolavoro. Straodinario. L'horror nella sua forma più pura. Sdoppiamento della personalità, ossessione ed ambiguità. Sembra un incubo, invece è una realtà alienata ed assassina. La sequenza nella doccia e il voyeurismo rimangono un cameo. In definitiva: un capolavoro che dà infiniti spunti per altri film che seguiranno, senza mai riuscire ad eguagliarlo.
se dovessimo giudicare la maggior parte dei film cn okkio non critico, ma nostalgico, sarebbe grave. io giudico qst film x quello ke è. 1 thriller mediocre. il colpevole si capisce fin da subito, la storia non coinvolge. la recitazione è buona, ma nn eccezionale. ps ho visto anke psycho 2, mi astengo dal votarlo xkè finirei cl dargli l'identico voto dato a costantinho e compagnia
La trilogia di Pshyco non mi ha mai affascinato così come i lavori di Halfred Hitchkock in generale. Palesato il valore che può avere tale film il giudizio negativo dipende solo dal "piace" "non piace"
Per me il miglior film di Hitchock, il genere è ovviamente riservato a nicchie di estimatori ed io non ci esco matto ma non si puo discutere su Psycho.
Senza ombra di dubbio il miglior film thriller della Storia del Cinema e uno dei migliori di Hitchcok. Il ritmo è altissimo per tutta la durata dell'opera e la tensione, nonostante il film sia di ben 65 anni fa, è palpabile. Psycho ha letteralmente cambiato questo genere distruggendo le basi (quando mai prima di questo capolavoro la protagonista moriva dopo appena quaranta minuti di pellicola?!) e rifondandolo completamente. Straordinaria la sequenza della doccia, che con i suoi 20 secondi (sperondo di non sbagliarmi) ha anch'essa radicalmente cambiato la Storia del Cinema. Indimenticabili anche la sequenza dell'omicidio dell'investigatore e l'epilogo. Per finire vorrei solamente aggiungere la grandiosità di un regista come Hitchcock in grado di sfornare capolavori su capolavori: "Rebecca", "Notorius", "La finestra sul cortile", "La donna che visse due volte" "Gli uccelli", ecc. e sempre diversi l'uno dall'altro.
il film visto oggi è sicuramente difficile da considerare un capolavoro..........visto 45 anni fa forse si! premesso questo........non sono rimasto molto impressionato da questa pellicola anche perchè è facilmente intuibile come vada a finire ! comunque da vedere e conservare perchè ha fatto storia!
Normann,la mamma...Normann,o la mamma.La mamma.No no,Normann.O forse LA MAMMA. Quando dice :" L'amico dell'uomo,e' sua madre",mi vengono i brividi. Sicuramente il piu' grande thriller che la storia del cinema abbia mai prodotto.Quel suo scavare cosi' a fondo nell'inconscio umano..Magnifico.
Film emozionante ma forse un pò scontato.La scena dell'omicidio nella doccia è strepitoso e di urli convincenti come quello della protagonista nn si erano mai sentiti, e penso che mai si sentiranno.Preferisco però altri film di hitchcock (la finestra sul cortile).Bello.
sicuramente uno dei film più noti del genere. ma se devo esprimere un giudizio del tutto personale (perchè di questo tipo di giudizio qui si tratta), ritengo questo film parzialmente ridicolo e davvero troppo datato (e non per un fattore puramente anagrafico).
La pellicola in bianco e nero aumenta la paura che già cè nel film. Grande regia e grandi attori 9 perchè è inferiore secondo il mio modesto parere ad altri capolavori come Il silenzio degli innocenti o Misery
Ho appena visto l'opinione del signor Marcolino qui sotto e voglio immediatamente rimediare Caro Marcolino io penso che tu non debba votare questo film perchè se non ti piace questo film vuol dire che non ti piace il genere thriller - psicologico Tu dici il film non fa molta paura però forse non ti sei acorto che è un film del 1960 E poi, paragonarlo ai 13 spettri? Scusami ma vien veramente da ridere Cioè, il trhiller per antonomasia, un capolavoro dei più grandi registi di tutti i tempi lo paragoni ad un obrobrio come i 13 spettri? Come ho già detto se non ti piace questo film vuol dire che non ti piace proprio il genere e quindi se devi vederne altri simili ti prego di non entrare più in questo sito e scrivere altre *******te Non riesco a crederci: paragonare Psycho a I 13 spettri tsk
e questo sarebbe un capolavoro????????? Ma fatemi il piacere Ma stiamo veramente dando i numeri Preferisco nettamente i 13 spettri nonostante sia un'altra schifezza ma almeno ti da un po' di suspance in più... Qui la scena più terrificante è quella sotto la doccia ma terrificante per modo dire intendiamoci Mi spiace andare contro gli altri a me non è piaciuto proprio
Mi dispiace andare contro molti, ma sono d'accordo con Inn10.. Sicuramente il film è una colonna portante del cinema mondiale..ma al giorno d'oggi non fa affatto paura. Scene come quelle della doccia, fanno solo sorridere.
Sarà un capolavoro come dite ma secondo me dal punto di vista delle emozioni è terribilmente datato e trovo che 40anni sono pochi perchè un'opera d'arte possa ritenersi datata. Un capolavoro anche se prodotto molti anni fa dovrebbe darti le stesse emozioni che ti darebbe se fosse appena concepito o per lo meno gran parte di quelle. Ho trovato invece che Psycho sia scontato dall'inizio alla fine e che non dia neanche quel minimo di tensione che un thriller dovrebbe dare. E' vero 40 anni fa magari faceva un altro effetto ma noi lo votiamo oggi. Trovo invece che altri film ritenuti capolavori e inclusi nella Top25 di questo sito mantengano inalterata la loro forza come per esempio shining e il padrino oppure Gli uccelli del grande maestro.
Hitch si ispira ad Ed Gein: praticamente il primo pazzoide serial killer documentato, che travolge e sconvolge la famiglia media borghese e perbenista dell'America degli anni 50 ( Lo stesso pazzoide che ispirerà anni dopo la creazione di 'Buffalo Bill', il killer seriale de ' Il Silenzio degli innocenti' ). Pur 'Ammortizzando' la cruda realta' dei massacri del 57, Il maestro riesamina ed effettua una propria interpretazione personale di quello che potrebbero essere le cause che portano un uomo a trovare normale se non perfettamente naturale massacrare i propri simili. Crea quindi un individuo misterioso ed inquietante, descrivendone la psiche in maniera rigorosa e maniacale …. ottenendo una pellicola monumentale. Immagini , attori, musica e trama sapientemente dosati da un formidabile ( se non geniale ) regista che sforna una delizia ancora fragrante dopo piu' di 40 anni dalla sua uscita. Ennesima dimostrazione di come non sia necessario mettere un megawatt di casse nei timpani per farti sobbalzare dalla sedia....un monito ai moderni mediocri registi che pensano al botteghino.
Sono molto affezionata a questo film, uno dei primi che ho visto di Hitchcock e che ha fatto un po’ da iniziatore alla mia passione per il cinema. Oggi ammetto di non riuscire a vederlo, tanta è la tensione che provoca, già solo nelle prime scene del furto. Grandissimo il personaggio di Perkins, tanto che lo stesso attore ne rimase talmente coinvolto, da segnargli il resto della carriera.