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Dove sono i premi oscar?...forse li hanno nascosti perchè ne erano troppi!...Il film più bello che abbia mai visto, regia perfetta, scenografia perfetta, cast perfetto, colonna sonora perfetta...in una parola: PERFETTO!
Se non do 10 al mio film preferito non lo darò mai più. C'ERA UNA VOLTA IN AMERICA non è un semplice film di mafia, è il miglior film di mafia ed è il miglior film drammatico di sempre. (Soggettivamente ovvio) Ha pochissimo in comune con altri capolavori del genere come Il Padrino e Scarface, perchè questo è più che altro un film sul tempo, sull'amicizia, sulla storia dell'America del novecento e degli emigranti italiani, sul potere devastante della ricchezza e della ricerca della gloria personale. E' un dramma che avrebbe potuto far invidia a Shakespeare. Leone (il mio regista preferito) lascia il cinema con un'ultima opera immortale ancora più bella dei suoi precedenti capolavori. Ogni dettaglio è curato nel minimo particolare e si percepisce un'epica enorme in ogni piccolo gesto dei protagonisti, guidati dal miglior De Niro e da un grande Woods. Molti sostengono che sia troppo lungo e in molte parti noioso, ma per me è anche questo che permette di affezionarsi ai vari personaggi (Noodles su tutti), facendo vedere scorci di vita "vera". Non poteva essere più breve anche perchè in poco più di tre ore e mezza ci viene fatta vedere una vita intera, raccontata in maniera divina con molti flashback e flashforward. Il finale è in grado di dare all'intero film un giudizio ancora maggiore, rendendo il film immortale.
opera magistrale del grande Sergio Leone. Certo, l'Italia nel periodo che va dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni settanta ha prodotto grandi registi, De Sica, Fellini, Antonioni, Petri, Germi, per citarne solo alcuni, ma Leone è un'altra cosa, il nostro autore dal respiro più internazionale. Storia magistrale, epica, commovente, sull'amore, ma, soprattutto, sull'amicizia, sugli infiniti passati e sugli infiniti futuri che un uomo attraversa lungo il cammino della vita, prima che il destino ti prenda per mano e cambi per sempre la storia degli eventi. Non credo avremo mai più un regista capace di toccare le nostre corde più intime con tale forza. Superbo.
Si, ok ... ottimo film !! anche se il mio consiglio è di guardarlo con un pò di bicarbonato a portata di mano perchè in alcuni momenti diventa veramente pesante e lento !!! sotto questo punto di vista si poteva fare decisamente meglio .. qualche taglio qua e la non avrebbe tolto nulla ad un film che comunque merita!!!
Che dire! Questo non è un film, questo E' IL FILM!!! Un autentico patrimonio dell'umanità. qui tutto è perfetto. L'ultima regia del maestro Sergio Leone, forse l'ultimo regista italiano che ci ha rappresentato magnificamente a Hollywood. Nonostante la durata di 4 ore, non annoia mai grazie, secondo me, alla semplicità delle battute che non ricalcano ancora quella retorica di fondo che si può incontrare nei film attuali, grazie alla regia tipica di Leone con le sue meravigliose inquadrature da primo piano, grazie ad una ottima scenografia che ci porta in quegli anni della storia americana, grazie alla magnifica prova d'autore di Robert De Niro e di James Woods (senza escudere gli altri), grazie alla superba colonna sonora di Morricone. E' il mio film preferito e credo che non c'è ne sarà nessun altro che possa raggiungere questo livello!!
Be', di questo capolavoro si è detto tutto. Io posso solo aggiungere che, a parte la regia, la fotografia, le scenografie che illustrano dettagliatamente quell'America di quel tempo, il montaggio... quello che più trovo azzeccata è proprio la sceneggiatura, quella storia che qualcuno qui trova noiosa e insignificante. Invece, è proprio lei ad essere diversa da qualsiasi altro film. Questo non è un film sulla mafia, su gangster & Co.. La gagliofferia dei ragazzi, che poi diventeranno mafiosi, è solo un pretesto per il vero messaggio del film, e cioè di un'amicizia vera, come solo le amicizie che iniziano nell'adolescenza possono essere. Noodles ama il suo amico Max, quasi lo venera, fin dal primo minuto. Max è quello più scaltro, è quello che sa sempre cosa fare. In fondo, Noodles si ritrova a fare il malavitoso grazie a Max; forse, se non l'avesse incontrato, dopo qualche anno, magari anche di reclusione giovanile, si sarebbe messo a posto. Amava Deborah, ma era attratto dalla vita spavalda che gli offriva Max. Non sapeva decidersi: avrebbe voluto decidere. Ma poi viene travolto dagli eventi. Proprio quando sembrava essersi deciso a mollare Max e seguire la sua Deborah, arriva il pestaggio della banda rivale, ed in quel preciso istante, lì per terra, Noodles e Max si legano indissolubilmente. Tale è l'amicizia per Max, che Noodles è anche pronto a tradirlo, pur di difenderlo.
Così che, quando scopre che in realtà è Max ad averlo tradito, e che ha vissuto la sua vita al posto suo, che si è preso persino la sua amata Deborah, non riesce più a connettere, non sa cosa fare per una volta di più nella sua vita. Ma neanche una delusione così grossa, riuscirà a scalfire quell'adorazione, quell'amore che Noodles prova e proverà sempre per Max. Noodles non riuscirà a vendicarsi e lascia Max, ormai uomo politico in decadenza, al suo destino.
In questo film, c'è tutto: l'amicizia, l'amore, il disincanto dell'adolescenza, la critica alla politica e ai poteri forti, la ricchezza, il benessere, il potere, il tradimento, la spietatezza, la delusione, il sesso, forse unico sfogo e mezzo per uomini ormai talmente induriti dalla vita, da non provare altro piacere. Insomma è un film da guardare molto attentamente. Data la sua lunghezza, non è certamente da prendere alla leggera, certamente non giova guardarlo con, magari, la pancia piena di lasagne, alle 10 di sera. Quel che voglio è che è un film complesso; ogni battuta, ogni dialogo, ogni situazione non è messa lì a caso. Tutto è congeniato per poter capre a fondo la fine del film. È un film da guardare a mente aperta, senza orologi vicino. Per finire, la versione originale rende l'atmosfera dell'epoca ancor meglio del pur ottimo doppiaggio italiano. Gli attori sono più sé stessi (e ci credo), quindi più naturali e spontanei.
L'ultimo capitolo della trilogia del tempo è oggettivamente un capolavoro (se dovessi dare un voto impersonale metterei probabilmente 9 o 9 e 1/2... ma se volete voti oggettivi andate a prendervi un'enciclopedia del cinema e non state a leggere il commento dell'ultimo pirla che l'ha visto una domenica sera!). Sebbene la regia sia un qualcosa di incredibile, come al solito (Leone riesce a rendere epico un uomo che gira il cucchiaino in una tazzina di caffè), è sicuramente il film di Leone che ho apprezzato di meno. Ripeto, è splendido, ma non mi ha coinvolto come qualsiasi altro suo film (a dire il vero devo ancora vedere il colosso di rodi). Questo perchè probabilmente sono talmente affezionato ai suoi western (sebbene giù la testa alla fine non sia propriamente un western) che questo cambio mi ha un po' spiazzato. E' sempre un bene che un regista sappia rinnovarsi, ma è un dato di fatto che il film non mi ha entusiasmato come i lavori precedenti. Vuoi appunto l'ambientazione che personalmente non ho molto apprezzato, vuoi per i personaggi (attenzione, non gli attori: il cast di questo film è perfetto e l'interpretazione degli attori è da oscar.. mi sto riferendo proprio ai personaggi di per sè).. In sostanza il film è più "realistico" e contemporaneo degli altri, ma personalmente meno interessante. De gustibus. Musiche splendide, manco da dirlo, sebbene anche su questo profilo ho preferito tutti i lavori precedenti della coppia Morricone/Leone, ma la colonna sonora è la conseguenza dello stile/ambientazione del film, che non poteva essere più adatta, e proprio per questo le musiche non potevano essere altrettanto evocative come quelle che accompagnavano un western: le musiche di questo film sono il risultato di un'ambientazione anni '30. Ed è stato fatto benissimo.
La più grande delusione fin'ora, visto la media e la reputazione di 'sto film. Eccessivamente lungo e lento, è di una noia disarmante. Per non parlare del ruolo vergognoso della donna, vista peggio di un animale da monta. La trama scarna e confusa, oltreché vuota, non aiuta lo spettatore a rimanere concentrato sul film, e se poi ci aggiungiamo la sua storia "sempliciotta" il polpettone noioso e pesante è servito. Insomma... 3h.30 di sbadigli, in cui la cosa più sorprendete è vedere come Sergio Leone riesce a parlare del nulla per così tante ore. Eccessivamente sopravvalutato.
Memoria. C'era una volta in America è il film della memoria. La memoria di un regista cresciuto nel mito dell'America osservando i suoi film, raccontando attraverso i suoi western le gesta di cavalieri solitari. C'era una volta in america è la memoria di un uomo distrutto dal rimorso di un tradimento. Strutturare un film di questa durata a flashback che si sovrappongono fra di loro è un'impresa ai limiti del concepibile. Eppure, malgrado questa cronologia sfalsata, il film possiede una fluidità narrativa straordinaria, impreziosita da una delle più belle colonne sonore mai scritte per un film. I registi, come tutti gli uomini, nascono, invecchiano e muoiono ma Sergio Leone se n'è andato troppo presto. L'unico, almeno per quanto mi riguarda, in cui è presente il rimpianto (memoria) della perdita.
Epico. Vogliamo parlare di „C'era una volta in America" di Sergio Leone? Magnifico, un film che ha fatto la storia, e non è solo gangster, ma anche drammatico, romantico, e perché no, una commedia. La storia di alcune vite vissute a 360 gradi, personaggi tutti indimenticabili che vengono presentati dalla giovinezza alla senilità. Si comincia assaporando la voglia di vivere dei ragazzi con le loro delinquenze e si finisce col provare il senso d'insoddisfazione e i rimorsi insieme agli anziani protagonisti. E quindi, ecco la super-produzione durata più di un decennio, con la grandiosa regia di Leone ed Ennio che fa la cornice con la sua Musica divina. "C'era una volta in America" fu applaudito e stimato a Cannes, e se non sbaglio è il secondo film più lungo del mondo dopo "Via col Vento". Sergio Leone ha fatto un gran film dietro l'altro, ed è un vero peccato che durante la sua carriera ne abbia girati solo sette.
questo film è di una bellezza rara se non unica. la colonna sonora firmata dal solito immenso Morricone mette la cornice a una grande regia, che personalmente considero La Grande Regia. quasi 4 ore di film che comunque a mio modo di vedere non appesantiscono mai la storia, specie considerando che i momenti lenti e le scene che si protraggono a dismisura, sono la caratteristica che più amo nei film di Sergio Leone. la New York degli anni Venti e Trenta è una cosa sublime. grazie ancora Sergio.
Lo scopo di un film è quello di raccontare una storia , questo film fa di meglio , te la fa vivere ... tutto stupendo , dalle musiche alle interpretazioni
Il film è notevole, notevole la ricostruzione dell'epoca (sembra veramente di vivere in quel periodo durante il film), ottime le interpretazioni, De Niro su tutte... Ma 3h38 sono veramente un mattone! L'ho dovuto vedere in due puntate, la trama non è così articolata da giustificare una tale lunghezza e ci sono dei tempi morti abbastanza lunghi, soprattutto nella prima parte.
Un racconto lento, ma potente che ci fa capire l'immenso abisso che separa le infinite vite possibili, dal singolo percorso che il destino volenti o nolenti ci riserva.
Grande film, solenne e profondo come piace a me. E´ la storia di un'amicizia la cui forza travalica qualsiasi confine. Se proprio voglio trovare un difetto, quella pagliuzza che impedisce il 10, é questo: a volte i lunghi silenzi e i primi piani insistiti risultano secondo me eccessivi e rischiano di avvalorare la tesi del manierismo di Sergio Leone. Ma é un difetto da poco, tanto che tolgo solo mezzo voto. Da vedere assolutamente.
C’è una cosa che ho sempre rimproverato al cinema di Leone, ovvero una certa tendenza al sontuoso, che spesso mi ha reso l’impressione di un qualcosa di troppo costruito, manierato, e di un’opera che vorrebbe, soprattutto mediante l’abbondanza, dichiararsi a tutti i costi un capolavoro. Tale aspetto già lo s’intravedeva ne “Il buono, il brutto e il cattivo”: la scena del ponte, ad esempio, corale e solenne, e carica di pathos, sarebbe di sicuro apprezzabile se isolata o se contenuta in un diverso contesto, ma inserita all’interno di un capitolo “del dollaro”, m’è parsa una forzatura e un’impropria divagazione. E infine un preannuncio. Più ancora, questa sontuosità, s’è manifestata in “Giù la testa”, dove la figura del pistolero solitario s’é andata dissipando, anche politicamente, nell’affresco di una collettività e di un’intera nazione.
Ma trova il suo culmine e la sua conclusione in “C’era una volta in America”. Ecco, non vorrei soffermarmi a elogiarne i pregi, che senza dubbio ci sono e che bene sono stati evidenziati da altri; piuttosto ho preferito indicare cosa non mi ha convinto: il trasbordante, il dispersivo, il ridondante, il troppo ambizioso, il vasto ma non profondo racconto di una e di tante memorie; e quel ritmo lento e incantatorio che, specie nel prologo e nel finale, riprendendo certe cadenze che s’erano trovate in “C’era una volta il West”, viene decisamente ostentato.
Ho sempre prediletto un cinema essenziale, che sapesse, con poco, raccontare molto - e non intendo in quantità - anche d’un solo aspetto o d’un piccolo particolare.
Capolavoro di Sergio Leone. Film bellissimo, non ci sono parole. Grandissimo dipinto di un'epoca nella quale già dalla prima gioventù si imparavano tante cose. Il personaggio interpretato da De Niro può essere considerato uno dei migliori ritratti cinematografici della storia, ha segnato un’epoca. Musiche di Morricone azzeccate, e Sergio sperimenta il suo grande talento nella struttura narrativa. Anche se molto lungo il film non risulta pesante. Da vedere davvero...più volte
.....Leone colpisce ancora.e questa volta lo fà confezionando un film dove tutto sembra vero e ti immedesimi in situazioni e ambientazioni........veramente magnifico con interpreti fantastici e musiche da oscar.........da non perdere mai quando passa in tv.......
Il Sergio Leone che mi ha commosso per quasi 4 ore di film.Un emozione continua..un Robert De Niro magistrale.Bellissimo poi rivederlo ed essere fieri di aver avuto registi di questo calibro.L'American Gangster e l'American History secondo il nostro Re Dei Western e' stratosferico.Eccezionale.Di Glaciale Bellezza.Come molti hanno scritto..merita piu' di dieci...
andrò in controtendenza rispetto al voto di molti utenti ma secondo me questo film non è così stupendo come lo definite...partendo dal fatto che il film è inutilmente lungo e lascia molti spazi morti, de niro si è bravo ma recita sempre allo stesso modo la cosa che mi ha colpito di più sono le musiche di morricone
Riscrivo da capo i miei giudizi, per fare in modo che i miei voti dati ai film siano il più equilibrati e proporzionati possibile.
E' troppo riduttivo chiamare "capolavoro" un film come C'era una volta in America. Questo film è un'opera d'arte, un colosso realizzato da uno di quei rari geni di cui il cinema non può fare a meno, Sergio Leone. Si parla sempre e "giustamente" di geni come Scorsese, De Palma, Coppola e Kubrick. Ma Leone? Dov'è la fama che spetta di diritto ad un genio come Leone? Non dimentichiamo che Leone è stato il regista italiano che ha sfidato l'america con la sua arma più brillante, il western. Quanto a C'era una volta in America, credo che Leone abbia raccontato ben 60 anni di storia americana come meglio non avrebbe potuto qualsiasi altro regista americano. Una regia magistrale, una colonna sonora straordinaria, un Robert De Niro alla sua migliore interpretazione (insieme a Taxi Driver), questi sono gli ingredienti di quest'opera d'arte. Ogni singola scena, ogni singola musica, sono oggi elementi irremovibili dalle nostre menti: 1) quel telefono che squilla all'inizio del film che batte nella testa di Noodles; 2) il passaggio da un Noodles trentenne perdente ad un Noodles sessantenne ancora avvilito dal passato sotto la musica incalzante dei Beatles; 3) la morte di Dominique; 4) il rapporto fra Noodles e Max che a tratti sfiora la più sfrenata complicità ma allo stesso tempo rivela un filo di doppiogioghismo e di tradimento; 5) e poi naturalmente il sorriso finale di un Noodles ormai sfinito dall'oppio. Proprio quest'ultima scena conferisce all'intero film quell'alone emblematico che ha costretto tutti noi a non dormire quella notte per cercare di capirne il significato. Cosa significa il sorriso di Noodles? 1) L'oppio ha messo K.O. Noodles, ormai rassegnato alla scomparsa dei suoi amici.; 2) L'oppio ha proiettato in Noodles la fantasiosa visione di un futuro catastrofico che gli rivela il tradimento di Max; 3) Il sorriso di Noodles altro non è che il sorriso di Sergio Leone, soddisfatto per aver portato a termine, dopo 13 anni di programmazione, la sua opera d'arte. C'era una volta in America è Sergio Leone. Sergio Leone era il cinema.
Non so da dove iniziare. Inizio col dire che C'era una volta in America è un film colossale,imponente e pieno zeppo di emozioni. Che la regia di Leone è perfetta e lenta senza mai annoiare e alcune sequenze non le dimentichi più dopo che le hai viste. Che le musiche di Morricone sono tra le più belle della storia del Cinema ed è la quinta o sesta volta che lo scrivo quando parlo di una sua colonna sonora. Che gli attori,dal perfetto De Niro al sorprendente Woods per passare ai ragazzi che li interpretano da ragazzini fino a TUTTI gli interpreti sono meravigliosi. Che l'aria ambigua del finale e del film in generale è azzeccata e ognuno può dare un interpretazione personale di un finale meraviglioso da pelle d'oca.
Leone dirige un capolavoro,non solo il suo capolavoro. Si avvale di scelte tecniche perfette e di una storia semplicemente perfetta. Tutto è perfetto e come detto il fatto che il finale sia cosi aperto è un ennesimo punto in più per il film.
Noodles ha immaginato tutto riguardo quello che gli succederà? Personalmente credo di no,il suo sorriso oppioso è un sorriso libero dai rimorsi e certamente felice,si dimentica di tutto il dolore infertogli o che si è inferto da solo e,forse,dopo aver dichiarato al Senatore che il suo amico Max è morto trent'anni prima, ora la sua condizione è libera da rimorsi come quando la sua testa era ottenebrata dall'oppio.
Sono incredibili gli argomenti trattati in maniera cosi poetica da Leone nel film e non ne elenco neanche uno se non quello fondamentale dell'amicizia tra i due protagonisti,amicizia che resterà sincera fino alla fine da parte di uno dei due.
Leone ha girato 10 ore di film ma decise (meno male) di tagliarne la maggior parte e nonostante questo la trama è molto comprensibile e non ha falle. Nel suo progetto iniziale avrebbe voluto dividere il film in 3 parti da 3 ore ciascuna. Forse è un bene che sia uscita questa versione,comunque le restanti scene sarebbero una chicca imperdibile ma impossibile da reperire. Peccato che gli Americani abbiano rivalutato solo successivamente la pellicola a causa dei tagli del produttore che ridussero il film a due ore con la conologia "normale". Praticamente il film perse di senso e perse anche soldi ai botteghini. Recuperò consensi con la versione originale anche in America dove moltissimi lo riconsiderarono e lo considerano un capolavoro.
Magari è solo un impressione ma mi sembra che nella famosa scena dello scambio delle culle ci sia una citazione ad Arancia meccanica non solo per la scelta de La gazza ladra come sottofondo ma anche perché uno degli amici di Noodles beve una bottiglia di latte e Leone indugia su questa scena.
Crudo e violento,passionale ed elegante,emozionante e commovente è uno dei più bei film della storia del Cinema. Sono uno dei tanti che lo dice,di conseguenza sono sicuro di non sbagliarmi.
mah vi diro,adoro i film mafiosi e di questo genere.. pero questo non ha entusiasmato come altri del genere (il padrino, quei bravi ragazzi..ecc)..il film e bello e cmq da non perdere ma non tanto speciale.. naturalemente consigliato cmq..
Ogni volta è come la prima volta! E l l ho visto parecchie volte! Va giù come un bicchiere d acqua senza annoiarmi mai! Una delle migliori, forse la migliore, storia d amore e amicizia di sempre! Non può non piacere! Per come la vedo io è una delle migliori pellicole del cinema mondiale! Da avere per forza in videoteca! Grande Morricone! e Grande Leone che purtroppo non ci regalerà più pellicole del genere! Comunque a livello di attori qui giganteggiano tutti! A partire dai pilastri ad arrivare ai ragazzini, oramai adulti che già qui avevano un gran talento! Da vedere obbligatoriamente
che dire di questo film..... e il film piu bello della storia del cinema..... un film che nonostante la sua lunghezza (4 ore) non annoia mai..... senza difetti senza mai cadere nel banale o nello gia visto.... con un cast eccezzionale tra un De niro in una delle sue piu grandi interpretazioni e un James Woods che deve forse la sua carriera a questo film..... stupenda storia d' amore e tradimenti con un finale a dir poco SPETTACOLARE!!!!!!!!!! grazie Sergio Leone
film assolutamente da vedere. E' una pietra miliare del cinema e del cinema ITALIANO. Uno degli ultimi film con la F maiuscola di un regista italiano. C'è poco da commentare il film dice tutto da se, dal cast alla regia alla sceneggiatura. voti altissimi a tutto
Quasi ho paura a commentare quest'Opera d'Arte, nella mia modesta esperienza non ho mai visto niente di così incredibilmente.... bello? è poco... perfetto? non basta... Non lo so com'è, so solo che mi viene dal cuore. Bisogna solo vederlo per capire quello che ha creato Leone. Per me il film dei film, il Padrino è da dieci... questo di più, non basta il 10. é semplicemente il più grande di tutti. GRAZIE SERGIO.
Il più grande sforzo registico di Sergio Leone, capace di realizzare un film narrativamente labirintistico, che abbraccia quasi 50 anni di storia americana. Noodles sarà per sempre un personaggio cinematografico indimenticato. E' una pellicola che ondeggia sulle straordinarie melodie di Morricone e tocca tanti argomenti disparati: amicizia, morte, virilità, violenza, paura ma anche tradimento. C'era una volta in America è l'America e, in particolare, luomo Noodles interpretato da un ottimo De Niro. Applausi
Il film potrebbe risultare pesante se non ci si lascia trasportare dalle vicende e dai personaggi. Detto questo,è tutto perfetto: il cast eccezzionale che recita da dio, sceneggiatura, scenografia, montaggio e musiche tutte curate nei dettagli. Sergio Leone racconta la storia di una vita (fuori dall'ordinario) e sforna uno dei più grandi film di sempre!!
"Ho rubato la tua vita e l'ho vissuta al tuo posto. T'ho preso tutto. Ho preso i tuoi soldi, la tua donna, ti ho lasciato solo 35 anni di rimorso. Per la mia morte. Rimorso sprecato. "
Il più bel film della storia del cinema, il mio preferito in assoluto.
C'era una volta in America rappresenta tutta la potenza visiva, uditiva, espressiva, comunicativa che il cinema possa dare. Ogni immagine è un'emozione, un romanzo storico, una storia d'amicizia, un tradimento, un film d'amore, un thriller da ricostruire ma alla fine altro non è che un trattato sulla disillusione della vita.
Traspare il bisogno di comunicare un'umanità in tutto il suo candore dell'infanzia (capace di rinunciare a un primo approccio sessuale per un pasticcino alla panna) fino alla sua corruzione della vita,e si salva solo chi mantiene viva la potenza dei ricordi del suo passato, gli unici in grado a mantenere vivi i proprio valori.
Leone spazia nei generi, riesce a costuire un film storico e un gangster movie ma in realtà costruisce il suo film come un puzzle da ricostruire secondo la migliore tradizione del cinema giallo. E' veramente un lavoro straordinario, può peccare di una eccessiva lunghezza considerando che è un film che merita attenzione per comprende in pieno le sfumature del finale ma non è prolisso. E' proprio la riflessione sull'uomo quello che rende quest'opera superiore ai suoi illustri colleghi come Il Padrino o i vari Scorsese.
Poi musiche da antologia e un De Niro mai visto così in forma.
A tratti onirico..........un grande Leone (peccato che abbia fatto così pochi film!)
Once upon a time...Sergio Leone. Probabilmente uno dei + bei film di tutta la storia del cinema, un epopea ambientata all'epoca del proibizionismo che vede sotto gli occhi di un poeta, la vita la morte e i "miracoli" di un gruppo di amici che col tempo si ritrovano a controllare tutto il mercato mafioso di new york e anche la politica locale. Leone ci lascia la sua ultima opera confezionata come una bomboniera di matrimonio, di quelle belle, che non apri per mangiarti i confetti per paura di rovinarla. Grandissimo cast, arricchito da una sceneggiatura unica nel suo genere e dalle musiche del + grande compositore del 20esimo secolo. La pellicola assume secondo me ancora + importanza, dato che si è distaccata dagli scismi e meccanismi della lobby hoolywoodiana, per creare un genere tutto suo. Non un normale "gangster movie", ma un "gangster poetic movie". Applausi.
La consacrazione assoluta di Leone tra tanti altri film di altissimo livello (per lo più western però).
Impareggiabile capolavoro gangster che fà leva sull'intersecazione tra tre diversi piani temporali; solo così però, con questo tipo di montaggio, il film di Leone può essere considerato un capolavoro; le persone invece che han visto la versione americana per esempio, montata cone un canonico film e monca di molti minuti peraltro, oltre a non capirci moltissimo della trama, han considerato questo un brutto film.
Memorabile anche la colonna sonora di Morricone, perfetta ed indicata. Tanti bravissimi attori (c'è pure il Burt Young dei vari Rocky ma Joe Pesci lo si vede solo per pochisismi minuti però), ottimo make up (il grande Bob De Niro pare invecchiato davvero nelle sequenze del presente!), posso passare come presunti difetti solo il leggero exploitation (o la troppa attenzione al dettaglio) di certe scene (come lo stupro o, meglio, gli stupri) ed un certo e troppo italiano compicimento di certe sequenze (la banalità del mangiare il dolcetto spettante ad un'altra persona, per esempio).
Ad ogni modo l'opera più alta tra tantissimi grandi traguardi di un vero maestro del cinema.
Finale aperto a metà strada tra il crudele, l'anacronistico ed il sardonico.
Il film non è granchè.Massima stima per il grande Sergio Leone (un grande davvero), ma questo è un film modesto. Al massimo gradevole, se non fosse stato inutilmente lungo. Sceneggiatura traballante a tratti stupidotta a tratti morbosa (Leone fissato con gli stupri..). De Niro al solito capace di 2 massimo 3 espressioni... Morricone: bè lui non si discute, sempre grandissimo.
Un bel film, ma non un gran film. Sopravvalutatissimo, si avvicina appena ma non raggiunge la grandezza di PER UN PUGNO DI DOLLARI. Non è un capolavoro neanche nella carriera degli attori (VIDEODROME lo è per Woods, e PHENOMENA per Jennifer Connelly).
Film leggenda sul quale è già stato detto tutto. Sergio Leone, in onore del suo film testamento, si cimenta in una sfida più grande di lui andando a sfidare Hollywood con risorse sicuramente più limitate. De Niro e Woods sono strepitosi. Il finale lascia l'amletico dubbio se si sia tarttato di mero sogno oppiaceo o di realtà ripercorsa indietro nel tempo
Grande film che non esito a definire epico dell'insuperato e insuperabile Sergio Leone,nonche suo testamento artistico.3h38 di amicizie e tradimenti,di emozioni ineguagliabili,di talento registico cristallino,dimaestoso connubio tra immagine e suono,in definitiva di grande cinema.Una gigantesca rappresentazione dell'epopea umana in tutte le sue sfaccettature,un viaggio straordinario che trascende il tempo e rimarra'per sempre negli annali del cinema mondiale.
Giù la testa: l'uomo si genufletta al cospetto della sua odissea ed imperitura Storia e Mutamento (temi amati e privilegiati particolarmente dal regista).Il ricordo, la reminiscenza diviene il mezzo per conoscere, apprezzare, dolersi e, infine, amare.L'amore pervade il cuore piangente di questo capolavoro.Quando Noodles si specchia nel vetro d'un bar d'epoca e si vede tramutato in uomo adulto, ma, soprattutto, resta stupefatto nell'ammirare che gli occhi della sua anima sono sempre gli stessi e la sua memoria intatta, allora significa che l'uomo, forse, ha in sè qualche forma di innatismo, che lo rende divino. Grazie, Sergio.
E' il Leone che preferisco, quello che sfida i grandi film americani e mette in piedi un'opera di tutto rispetto e del tutto diversa dalla produzione precedente
Il testamento di Sergio Leone è la sua opera più matura e complessa, che si avvale soprattutto delle straordinarie interpretazioni di Woods e De Niro e delle solite eccezionali musiche firmate Morricone
uno dei film più belli della storia del cinema e inoltre mi inorgoglisce molto il fatto che sia stato Sergio Leone a realizzarlo, il più grande regista italiano di sempre...De Niro e Woods straordinari..indimenticabile
Davvero un bellissimo film!!!! L'ho visto due volte e lo rivedrei ancora 1000! Fantastico l'intreccio del film ed il personaggio di De Niro! Da vedere assolutamenteeeeee!!!
Spaventato dalla lunghezza eccessiva, ho aspettato anni per vederlo. Beh, a parte i primi 20-30 minuti dove si brancola un pò nel buio, lo scorrere del film si fa avvincente con i primi flashback dell'infanzia. Le scene memorabili si sprecano e non c'è niente che non sia perfetto, regia, musiche, interpretazioni. Tutto. Anche il finale, che lascia aperta una porta per fantasticare e ti permette di ripensare al film e scervellarti un pò.
Questo è un film!Su questo splendore del cinema non c'è molto da dire..film attori perfetti e storia perfetta.Vorrei solo essere nato prima per andare al cinema a vederlo in anteprima!!
opera cinematografica in perfetto stile Leone.la prima parte è perfetta in tutto,mentre la seconda a mio modesto parere risente un po' di lentezza e di troppi momenti statici e riflessivi.ottimo cast e belle musiche di Morricone che accompagnano perfettamente le splendide scenografie e la stupenda fotografia ritraente una grigia america anni '30 nell'era del proibizionismo.
Beh, che dire...da italiani dobbiamo essere orgogliosi del maestro Leone, non il "RE della giungla", ma il "RE del CINEMA"! L'immedesimazione provata durante la visione di questo film è stata superiore a qualsiasi altro movie.
hanno già detto tutto e di più .......................CAPOLAVORO! lo so, come commento è stringato ma su questo film è , come ho detto prima stato detto tutto quindi...........