La storia è ambientata in un futuro distopico, nella terra di Panem, dove un tempo sorgevano gli Stati Uniti. Lì un regime totalitario obbliga gli adolescenti a partecipare ad una sorta di crudele reality show, dove questi sono costretti a sfidarsi all'ultimo sangue. Protagonista è Katniss Everdeen che si offre volontaria per sostituire la sorella minore, prescelta per prendere parte alla trasmissione.
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Avvincente e molto entusiasmante nonostante il ritmo un po' lento all'inizio. Bravissima la protagonista e anche gli altri giovani attori mi sono piaciuti tanto. Ottima la parte finale.
L'idea di base di "Hunger Games" non è originale ed è abusatissima ma la trasposizione di Gary Ross del primo romanzo della serie scritto da Suzanne Collins è tecnicamente e coreograficamente ben realizzata. La prima parte interessante e meno scontata del previsto con il sorteggio dei "tributi" dai dodici distretti, la preparazione per la sfida nella vasta arena e le interviste ai ragazzi, dove non passa inosservato un eccentrico e ruffiano Stanley Tucci nella parte di "Caesar Flickerman". La seconda parte all'interno dell'area dei combattimenti perde un pò di mordente soprattutto per la pecca di aver osato poco nelle scene in cui sono protagonisti giovani ragazzi e ragazze ma il film è in particolare destinato ad un pubblico molto giovane. Jennifer Lawrence giovane ma già attrice esperta e lo dimostra nei panni dell'eroina protagonista "Katniss Everdeen", supportata da un ricco cast che comprende tra gli altri "Peeta Mellark" Josh Hutcherson, la coloratissima Elizabeth Banks, il mentore Woody Harrelson ed il villain principale, il presidente "Coriolanus Snow" interpretato dall'indimenticabile Donald Sutherland. La sequenza più triste quella di "Rue" - Amandla Stenberg, che qualche lacrima l'avrà fatta scendere... "Hunger Games" esordisce nel grande schermo nel migliore dei modi, con un pò di sangue in più sarebbe stato ancora migliore...
Sono sicuro che il libro sia molto avvincente. Il film con Lawrence ottiene un mezzo punto in più, ottima recitazione. La storia è intrigante, e il finale è soddisfacente lasciando spazio ad altre domande che avranno una risposta nel seguito. La sceneggiatura è fatta bene per cui per me il film vale la pena vederlo almeno una volta. La visione dell'autore della storia è attuale e vicina a certe realtà, il regista e i collaboratori sono riusciti a creare un'atmosfera futuristica mischiata a una più rustica e selvaggia grazie anche agli ottimi costumi e trucchi usati.
Sempre apprezzato, soprattutto come capostipite. Regia pulita, molto semi-documentaristica (i movimenti di camera traballanti a rendere il tutto come se fosse in presa-diretta). E' semplicemente interessante come tutta la parte emotiva sia perfetta sui personaggi, già da questo capitolo.
L'ho visto due volte il primo capitolo degli Hunger Games, tutto sommato è un buon film, non racconta nulla di sensazionale ma si lascia guardare. Racconta la crudeltà umana in un lontano (ma non troppo) Nord America, dominato da lusso e ricchezza per l' 1% della popolazione, mentre nel resto del Regno (nel film vengono citati 12 distretti) povertà e disperazione. La prima parte del movie, dal punto di vista della trama, può risultare un pò lento, con particolari leggermente superflui e che, in un certo senso, possono "annoiare" lo spettatore. A circa metà del film, l'azione si riaccende con la scesa dei concorrenti nella spietata arena. Pellicola cruda, ma senza contenuti altamente volgari. Il regista ha saputo riprendere una sorprendente normalità in ciò che il film tratta: morte, disperazione e una continua ricerca di salvezza. La fotografia e le inquadrature sono fatte abbastanza bene, ma a volte mi sono sembrate imprecise. Il cast è abbastanza azzeccato, Jennifer Lawrence convince abbastanza, stessa cosa per il resto del cast, l'unico a non convincermi è Woody Harrelson. Insomma, un buonissimo inizio per la saga degli Hunger Games, vedremo come saranno gli altri.
Eccomi a recensire questo primo capitolo di questa saga, recuperato in tv. Trama particolare, giochi mortali, molto belli come scenografie, effetti speciali e azione mirata e giusta. Tutto bene ciò che va bene !
Jennifer Lawrence: diva, una gran attrice, permomance, carisma e fascino Lenny Kravizt: famoso per cantare, non sapevo che ere anche "attore" Josh Hutcherson: buon comprimario fino a metà film, ci sa fare
Il regista scrive questo primo capitolo, anche senza leggere il libro, fa capire tante cose, le narra bene al punto giusto, esalta l'azione e gli effetti speciali son curati. Visto che poi gli altri non li ha fatti, forse ha peccato in qualcosa.
Film consigliato, un buon inizio di saga !! Goduto fino in fondo !!!
Particolare film d'azione che dovrebbe essere violento ma non lo è. A parte la protagonista i personaggi sono tagliati con l'accetta e non sfruttati come dovrebbero essere. Scenografie ben fatte e buon uso di effetti speciali. Nel complesso più che sufficiente.
Sinteticamente: "Running Man" per bambini. Cinematograficamete siam giusto un pelino sopra la soap opera vampiresca di Twilight. Il paragone con altri film/romanzi distopici è semplicemente improponibile: qui il mondo distopico è giusto uno sfondo, non è parte integrante del film, è un pretesto per raccontare la storia. Intendiamoci, tecnicamente e visivamente è ottimo: la fotografia è molto bella, alcune scene son oggettivamente di un certo impatto visivo. Già il cast si regge sostanzialmente solo sulla relativa bravura di Jennifer Lawrence, che, da sola, fa quel che può, in quanto è affiancata da attori totalmente inespressivi. Si aggiungono, a peggiorare le cose, personaggi piatti e stereotipati e scene d'azione girate volutamente in modo caotico per lasciar solo "intuire" la violenza senza mai farla vedere in modo esplicito. Infatti, più o meno regge per la prima mezz'ora/tre quarti d'ora di introduzione e minima (ma proprio minima) caratterizzazione dei personaggi. Diventa invece di una noia mortale proprio quando si pena dovrebbe tener incollati alla poltrona.
Vuole moraleggiare, ma non si sa dove voglia andare a parare. Pompato ed sopravvalutato all' inverosimile. Reparto tecnico ottimo, ma sul resto meglio sorvolare.
Ad una parte che presenta i meccanismi dello show business in salsa fantasy con la protagonista ripete almeno 5 volte che non riesce a piacere alle persone, ne segue un'altra di azione, intervallata da tanti dialoghi didascalici ed inutili. Senza parole per l'uomo muschio.
Un buon prodotto di intrattenimento, ambientato in una società distopica del futuro dove la violenza la fa ancora da padrona, assumendo questa volta le sembianze di un estremo reality show. Violenza ed atmosfere cupe la fanno da padrone, eppure la parte migliore è la prima dove vengono introdotti i personaggi e ci vengono spiegate le regole del gioco. Uno dei primi film, se non il primo, in cui il talento della Lawrence inizia a mettersi in evidenza.
Film dalla trama assolutamente non originale, con l'aggravante che la violenza è praticamente assente (la storia è un torneo all'ultimo sangue) e la regia è pessima, le scene d'azione sono montate in modo frenetico e confusionario.
Paradossalmente è la seconda parte del film che soffre momenti di staticità e particolari poco curati, quando invece l'azione dovrebbe essere maggiormente concentrata e ficcante. HUNGER GAMES è il classico blockbuster rivolto a un pubblico giovane, capace anche di coinvolgere chi ha qualche anno in più, discretamente confezionato e capace di offrire una visione coinvolgente e appagante dal punto di vista dell'intrattenimento puro e semplice. La durata è l'ostacolo maggiore che, personalmente, frena un po' la voglia di scoprire cosa c'è nei successivi capitoli, ma tutto sommato si procede abbastanza speditamente, eccezioni a parte, tanto da non compromettere il giudizio finale e creare una certa curiosità.
Film di mestiere tratto da un libro orrendo e scopiazzato. Classica operazione studiata a tavolino, ma da persone che il cinema lo conoscono e lo sanno fare: mettici pure una caterva di grandi attori anche in parti di scarsa rilevanza ed ottieni un blockbuster degno di questo nome.
Avendo letto il libro prima di vedere il film mi sono decisamente rovinata la visione. Il libro è anni luce dalle solite porcherie per adolescenti e dipinge un mondo disperato, morente, invivibile e l'aria che si respira per tutta la lettura è di un opprimente insostenibile, per non parlare della violenza e della morte, descritta sempre nei più macabri dettagli. Il film purtroppo, complice il solito bisogno di evitare di vietarlo ai 14enni, taglia e adatta a suo modo togliendo di fatto tutto che di buono c'era nel libro e rendendolo il solito prodotto per famiglie. Come se non bastasse la regia e la sceneggiatura non sono proprio all'altezza e la telecamera spesso corre impazzita pur di non mostrare nulla, provocando solo fastidio. Per non parlare poi del personaggio di Peeta, nel libro era il personaggio più interessante e meglio descritto, nel film non si capisce come ragioni e pare quasi un doppiogiochista... La Lawrence poi è un'attrice di talento come poche al momento ma è una chiara scelta di marketing visto che la protagonista della storia è quanto di più lontano da lei esista, altro fatto che mi ha molto infastidito almeno inizialmente. Insomma magari potrà essere apprezzato da chi non ha mai letto il libro ma io non posso non bocciarlo.
Se un film si giudica anche in base al cast e alla regia, "Hunger Games" ha tutti gli elementi per essere bocciato. Il fatto stesso che alle spalle non ci sia un regista come si deve la dice lunga. In secondo luogo, la scelta degli attori: a parte Jennifer Lawrence, il protagonista maschile non ha la faccia per fare l'attore, manca di totale carisma ed è assolutamente inespressivo. Per cui, finché c'è lei tutto va bene, ma quando è lui a entrare in gioco tutti i limiti vengono fuori. Non lascio commenti al secondo perché non ce l'ho fatta a finirlo ma se questo è da 3 il secondo è da 2.
Folla in delirio per schifezze pseudo-adolescenziali e pseudo-fantascientifiche. In più, cosa ancora più grave, aggiungere QUEL titolo ("1984", un capolavoro del Novecento che andrebbe letto e riletto e studiato come si deve, alla faccia di tutti i mediocri autori osannati dalla critica - mi riferisco non solo a quelli italiani, segno che la critica accademica coccola alcuni autori prediletti e altri invece li snobba ingiustamente), o anche soltanto osarne un seppur minimo paragone, è una bestemmia indicibile. PATETICO. Tenetevi alla larga. Durata esagerata per un film del genere.
Ho visto prima Maze Runner ed adesso ho capito da che film ha preso spunto :-) Bella storia, originale anche se trovo alcuni personaggi e situazioni un po' fastidiose (vedi spoiler). Finale che apre le porte al secondo film...
Mi ha intrattenuto a dovere! Il film è ben confezionato: la prima parte lenta e drammatica, la seconda più veloce, forse troppo, ma direi meno curata. Non ho ancora visto gli altri episodi ma lo farò anche perchè questo primo non sta su da solo, o meglio, sarebbe incompleto senza un seguito. Molto brava Lawrence e i co-protagonisti. Il gioco vero e proprio è la parte più noiosa. Un appunto alla morale: non è credibile che in un futuro prossimo la civiltà organizzi un gioco del genere, troppo crudele! Ora scusate ma ho da fare una telefonata inutile di lavoro col mio nuovo cellulare made in pakistan, confezionato da un bambino che muore di fame...
Sicuramente il regista non puo' non aver preso spunto dal film di fantascienza "L implacabile" con il buon Shwarzenegger..almeno per quanto riguarda l idea del "reality" mortale. Alla fine e' un buon film, in qualche modo ricorda il successivo "Divergent". Attori bravi, la Lawrence, Harrelson e Tucci (anche se qui ha un ruolo minore) non li scopro certo io. Un plauso alla scenografia, forse eccessivi i due sequel
Pensavo fosse più noioso, e invece non mi è dispiaciuto affatto. Avendo letto il libro ho notato che la storia è stata resa molto bene, l'atmosfera è quella giusta e anche i personaggi sono stati ricreati bene. La Lawrence non male ma poteva fare un po' meglio. Mi è piaciuto invece un sacco Stanley Tucci nel ruolo del presentatore. Molto in bolla. Carina anche la colonna sonora. Insomma, non mi ha deluso come pensavo.
Il film raggiunge la sufficienza esclusivamente per l'impegno scenografico, i costumi colorati e variegati e la buona interpretazione dell'attrice principale. Per il resto già nel 1987 il buon vecchio Arnold ci aveva deliziato il palato col film l'implacabile che se volgiamo è meno curato nei dettagli ma di ben altra pasta. Speriamo nei sequel.
Mah. Non è di certo un prodotto malfatto sotto il lato tecnico, il problema si trova nella struttura. E non mi riferisco all'aver copiato "Battle Royale", ciò va difatti ricercato nei libri da cui è tratto questo film, ma sotto molto altro. Film di una lunghezza eccessiva per ciò che vuole mostrare, ciò si può notare nelle troppe inquadrature futili, con dei personaggi banali e poco carismatici, a partire dalla protagonista interpretata da una gelida Jennifer Lawrence (mediocre interpretazione la sua) e la seconda parte scade nel patetico. Bocciato.
Pellicola oserei dire più fantasy/fantascientifica,che d'azione,ovviamente a mio parere-Purtroppo,non mi ha emozionato in nessun frangente,la protagonista è come un guscio vuoto,non è carismatica e non mi ha trasmesso nulla di positivo,nota negativa per colei che è il fulcro del film.La storia è davvero inverosimile,una guerra dove uno solo resterà in vita,dove in finale ci potremmo ritrovare con un adolescente di 17 anni di 90 kg,armato,contro una bambina di 11 anni,armata di scarpette rosse,che prega il mago di Oz di aiutarla...Capisco che è un film,però davvero siamo alla frutta.Ragazzini che non sanno nulla della guerra si ritrovano ad ammazzarsi in una sorta di giochi senza frontiere.Un "The Condemned" versione teen..Guarderò il secondo capitolo,perchè nei vostri commenti ho letto che "Ha una logica,sarà tutto più chiaro"-Nel frattempo,personalmente,nè sconsiglio la visione,non è un action,è solo un'assurdità,una banalità di puerile manifattura-
Ma veramente hanno fatto una trilogia di questo film? Mi è bastato vedere il primo; gli altri eviterò di vederli. Il film parte benino, ma poi si perde malamente; doveva essere una battaglia sanguinolenta e invece sembra di vedere "spy kids", non dico ci volesse lo splatter, ma un po' di tensione, affiatamento lo si doveva sentire, ma i "cattivi" fanno solo ridere, 7 come film per bambini 2 come film per adulti, un bel 4 ci sta tutto
A loro tempo, due giganti come Frank Zappa (I'm The Slime) e John Carpenter (They Live) avevano già chiarito il concetto: la TV (quella "commerciale" in special modo) è lo sterco dell'Occidente. Se intesa, dunque, come estrema metafora di un fenomeno che ha corrotto coscienze e costumi del (supposto) mondo civilizzato, la storia di "Hunger Games" funziona. Se, invece, cercaste solo due ore di svago al cinema, l'efficacia del film risulterà direttamente proporzionale al degrado intellettivo e culturale cui la visione assidua di "reality", "fiction" e telefilm scadenti vi ha ridotto. In sintesi: si può vedere, ma si può anche perdere. Convincente la giovane protagonista Jennifer Lawrence. Voto: 6
Film per un pubblico adolescenziale e anche di bocca buona (conosco molti adolescenti che una ciofeca simile non la reggerebbero). Il film è nettamente diviso in due parti, con la prima passabile da 6.5, la seconda un tripudio di idiozia, melensaggine, e puro nonsenso (da 3). Ho faticato moltissimo ad arrivare alla fine, e alle smancerie finali tra i due ragazzi con gli unguenti miracolosi mi sono detto: "Non ce la posso fare". Finale insopportabile. La "critica sociale" del film è talmente evidente, continua e insincera che perde totalmente di significato dopo poche scene. Bocciato, vedrò il seguito (o almneo ci provo) per verificare se dopo aver toccato il fondo si inizia a scavare.
Mi è parso che Peeta avesse tradito Katniss, visto che si era alleato col gruppo dei cattivi e li aveva aiutati a trovarla. Leggo su Wikipedia che Peeta avrebbe dato "indicazioni errate" per trovare Katniss.. errate? Talmente errate che la trovano e la costringono a salire sull'albero. Quella sale sull'albero, e.. non riescono a colpirla? Fosse stata a 30 metri di altezza. Ma era a pochi metri, e le tirano delle frecce e non riescono a colpirla, nemmeno a ferirla? Che ridere.
La ragazzina di colore appare magicamente sull'albero di fronte a Katniss. Come ci è arrivata? Svolazzando dal cielo? Il giorno prima non c'era.. Cos'ha fatto, ha visto che c'era un crocicchio interessante in quella zona (il gruppo dei cattivi che assediava Katniss sull'albero) e ha detto: "Cavoli, non mi posso perdere questa scena, mò mi arrampico su un albero di fronte pure io"? . Che ridere (2).
Katniss che improvvisamente decide di cambiare atteggiamento verso Peeta (che fino a quel momento l'aveva tradita) solo a seguito di un annuncio del Grande Fratello... del tipo: "Ah ok, adesso si può vincere in due, quindi decido di innamorarmi di Peeta e vinciamo insieme". Che ridere (3).
Cosa sia successo a Peeta per cui ha la gamba ferita, non ci è dato sapere. Magari farci vedere? Chi l'ha ferito, e perché? Sono stati i suoi ex amici?
Sinceramente non mi ha fatto impazzire..forse perché prima ho visto le parodie e poi l'originale..però nonostante ciò la curiosità dei sequel c'è sperando sia migliore di questo
Una patacca colossale, il cui successo mi fa venire voglia di rinchiudere l'umanità intera in un'arena e farla scannare fino alla fine. Dopo un prologo lento, noioso, inutile (non si spiega nulla) e lungo 1 ora, si spera di assistere al nucleo dell'opera: la Battle royal (ogni riferimento al film giapponese non è affatto casuale). Con sdegno indicibile, basta la prima scena della corsa alla cornucopia per capire l'antifona: la violenza viene nascosta scientificamente. La caccia continua nel modo più assurdo: un gruppo si coalizza e va in giro come se fosse in campeggio, senza nemmeno pensare ad ammazzarsi a vicenda per eliminare avversari scomodi. Come se non bastasse, la disparità viene accentuata dalla "regia" che spara dardi infuocati sulla disgraziata mentre la braccano in 5! Nessuna decisione scomoda viene presa, perché il destino fa in modo che sbocci l'ammmore più squallido della storia. Passi per il fatto che lui era cotto di lei, ma lei quando si innamora esattamente? CONCLUSIONE: un film senza coraggio, che si spaccia per essere d'azione per attirare più fessi possibile al cinema. Con una produzione così ricca, sarebbe stato uno spettacolo focalizzari sull'addestramento, sulle abilità e sullo scontro. L'assenza di sangue, sempre ben schivato dalla telecamera mossa alla caxxo di cane, non è compensata da nient'altro. Il mondo distopico è la fiera del kitsch, gli attori famosi fanno tristezza, la storia d'amore è penosa. Mezzo voto in più del nauseante Twilight.
Premetto sempre che leggo i libri, tutti, e che stavolta il film non deluce proprio per niente! Anzi ... è visibilità pura dell'essenza dei libri. Di più, dato che il lignuaggio di un film riesce ad andare oltre. Come distopico è notevole e allegorico. Abbraccia anche tematiche storiche, rimandi sia all'epoca greco-romana (ad es. mito di Teseo o "panem et circenses") che ai campi di concetramento nazisti, alle società capitaliste ecc. Si nota bene il tutto sia nella scenografia che nei costumi, oltre che nello svolgimento della trama. Intrpretazione della Lawrence che crea suspense come il film ... Bella la colonna sonora ...
Vaccata clamorosa e due ore e un quarto buttate. Avrei dovuto interromperne la visione non appena iniziavano i primi sbadigli. Anzi era meglio riguardare L'implacabile.
Se la cava abbastanza bene tra i film distopici, però ho avuto la sensazione che il potenziale sia rimasto in parte inespresso. Specifico di non aver letto il libro/i, per cui mi baso solo sulla pellicola.
L'introduzione lascia un po' perplessi perchè sbrigativa, ma a breve spiegherò meglio perchè. La seconda parte è più interessante forse perchè mescola parti più movimentate ad altre sicuramente più significative dell'introduzione: c'è la preparazione alla battaglia, c'è l'aspetto mediatico del gioco visto come reality, c'è ovviamente una storia d'amore (anche se un po' atipica) e c'è anche un lungo lato action. A proposito di questo aspetto, il film quindi si dilunga troppo in battaglie per la sopravvivenza, dedicando poco spazio alla spiegazione del contesto storico/sociale all'inizio. Questo sbilanciamento non mi ha convinto, a maggior ragione in considerazione della durata non proprio esigua (2 ore e 20 circa) che avrebbe potuto essere sfruttata meglio.
In ogni caso, la pellicola nel complesso è abbastanza scorrevole e offre qualche interessante spunto di riflessione...
In un futuro distopico, in cui le varie città sono divise in distretti, ciascun distretto è costretto a mandare due prescelti, una ragazza e un ragazzo, nella capitale per gli annuali Hunger Games, un sadico gioco di sopravvivenza trasmesso ovunque in diretta televisiva. Fra i contendenti c'è Katniss, una ragazza abile tiratrice con l'arco, che finirà per cambiare le regole del gioco... Se la saga di Harry Potter ha fatto da apripista a una serie di adattamenti fantasy che ne risultavano una più copia carbone dell'altra, questo Hunger Games può essere considerato allo stesso tempo un'evoluzione di tale processo e, a sua volta, l'apripista di un fenomeno molto simile nel genere della fantascienza distopica. Un fenomeno che, alla luce di recenti uscite alquanto scadenti, sembra aver già stufato gran parte del pubblico per la sua ripetitività. E anche se dicono che il primo prodotto di un genere sia il migliore, per me non è questo il caso. Per mettere le cose in chiaro, non ho nulla contro la critica sociale e la satira in stile Truman Show. Anzi, oltre all'ottimo riscontro di critica e pubblico, era stata proprio la prospettiva di unire il genere dell'azione fantascientifica con l'elemento riflessivo ad attirare la mia attenzione su questo film, non certo la popolarità dei romanzi, che non ho mai letto. Naturalmente, il messaggio che Gary Ross e compagni volevano esprimere era chiaro fin dalla lettura della sinossi, ma nonostante tutto, speravo comunque in un paio d'ore di intrattenimento intelligente. Mai smentita fu più cocente. Hunger Games risulta far parte di quella categoria di film che non si possono considerare né belli, né brutti, ma solamente una pura perdita di tempo; questo perché, a differenza di un film bello o brutto, questo non ti lascia dietro neanche un minimo di impatto, neanche uno straccio di emozione una volta terminata la visione. Non c'è molto da dire sul lato tecnico, forse intenzionalmente povero, come a voler sottolineare un generale clima di degrado; al massimo, si segnalano in negativo qualche attacco di Parkinson da parte degli operatori della hand-cam e degli effetti speciali che definire pacchiani è quasi un complimento.
Sul serio, l'effetto delle fiamme che "escono" dal vestito non poteva essere fatto un po' meglio? E che dire dei cani che i protagonisti affrontano alla fine, che già risultano finti di notte, figurarsi se avessero ambientato la scena di giorno.
Ma questo è l'aspetto del film che mi ha infastidito di meno. Il vero problema è che il film non fa nulla per rendere più sottile il messaggio di critica sociale che vuole esprimere: esso è talmente evidente, così sbattuto in faccia fin da ancora prima dell'inizio della visione, che ogni scena creata allo scopo di sottolineare questo concetto risulta irritante per come sembra prendere il pubblico per una masnada di imbecilli incapaci di capire le ovvie "allusioni". E', in altre parole, un film che quello che ha da dire, lo dice ancora prima di iniziare, eppure continua a dilungarsi sullo stesso concetto per apparire più intelligente di quanto non lo sia davvero. Non aiuta a creare il benché minimo coinvolgimento un ritmo pachidermico, la cronica assenza di qualsivoglia scena d'azione o di suspence, e un cast che fa di tutto per rendere antipatici e piatti i personaggi raffigurati. Jennifer Lawrence non fa altro che vagare con una (e dico UNA) espressione facciale per tutti i 130 minuti di durata.
Insomma, ogni attimo che è in scena, esibisce una smorfia che sembra urlare: "Guardatemi, sono una povera ragazza che non farebbe male a una mosca costretta a uccidere da una società ingiusta! Provate compassione per me, ve lo impongo! Che società crudele, guardate come soffro! Guardate quanto dolore provo!"
A parte il fatto che, con quella sua faccia da bambolina preconfezionata, non mi è mai stata simpatica, il punto è che la sua interpretazione è tutto, fuorché naturale. Sembra quasi che voglia costringere il pubblico a provare pietà per lei e che ignori che il modo migliore per esprimere tutto ciò è un qualcosa di spontaneo piuttosto che studiato a tavolino. I comprimari non se la cavano neanche per sogno: si passa da un Liam Hemsworth messo lì solo per il suo legame di parentela con il ben più talentuoso fratello Chris a dei cattivi incolori, fino a un cammeo di Donald Sutherland che, con tutti i fallimenti cui a preso parte negli ultimi anni, mi stupisce che non abbia ancora preso in considerazione l'idea di ritirarsi. E tutti caratterizzati da un trucco e un abbigliamento risibili, quasi ridicoli per quanto sono esagerati. L'unico che si salva è il sempre strepitoso Stanley Tucci, vero mattatore della pellicola, cui (giustamente, visto il suo ruolo) viene affidato fin troppo poco spazio per i miei gusti. Così, con queste povere premesse, il film si trascina per una durata che, ben presto, sembra farsi infinita, fra interminabili scene di dialogo, patetiche scene di pianto e dolore e, come sempre, la solita sottotrama romantica che, ormai, ha davvero rotto i cosiddetti. Una mistura micidiale: di solito non mi addormento mai quando guardo un film, penso sia una cosa proibitiva, specie se di quel film vuoi in seguito esprimere un giudizio, ma stavolta ci sono andato vicino più di una volta. In definitiva, Hunger Games è un film di cui i motivi del successo che ha avuto, francamente mi sfugge di fronte alla sua intrinseca banalità: non mi ha lasciato nulla, solo un gran senso di vuoto e di noia, obiettivo raro da raggiungere per un film quando si tratta du un appassionato di cinema come me. Godetevi i seguiti, se vi va, ma per quanto mi riguarda, la mia esperienza con questa saga inizia e finisce qui.
Questo primo capitolo di Hunger Games mi ha un po' spiazzato. Da una parte sono rimasto affascinato dalla storia di fondo, dalle scenografie, dai costumi (vedi Capitol City) e dalla bella e brava J. Lawrence. Dall'altra parte ho trovato angoscianti alcune scene del massacro tra ragazzini. Ma d'altronde questi sono gli Hunger Games, puro spettacolo, come sentirsi completamente soddisfatti di fronte ad una carneficina?
Hunger Games è senza dubbio originale, un film che si lascia guardare, anche se per me è a tratti fin troppo cruento.
Filmetto vedibile ma che certo non ha nulla di memorabile... a tratti pure stupido specie riguardo all' entrata in scena di alcune belve create al computer che ridicolmente assumo sembianze reali.
Sulla scia di Battle Royale, il primo capitolo di una epopea ben più strutturata, sebbene zoppicante. Forte il contrasto tra poetica selvaggia e glitter, con omaggi evidenti a Rollerblade. Forte anche il contrasto tra i diversi toni, dal sociale al comico, dal politico alla lirica, forse non proprio amalgamati. Il seguito sarà strutturato meglio e realizzato con più passione e sentimento.
Di una banalità disarmante; un tema ampiamente sfruttato da lavori precedenti (Battle Royale per dirne uno) utilizzato malissimo, senza approfondimento della maggior parte dei personaggi. Al centro la solita, melensa, storiella d'amore. Dialoghi di una stupidità inaudita. Di positivo, alla fine, c'è solo Jennifer Lawrence.
L'unico difetto lo dico subito: questo film è diseducativo e socially scorrect.. chiudere dei teen-ager in un bosco e costringerli a massacrarsi tra loro, non so fate un po voi..
Dimenticate quanto detto sopra, il film è uno spettacolo:
-l'atmosfera di oppressione e sudditanza del popolo verso questo regime dittatoriale è resa alla perfezione -gli attori tutti bene, anche le molte comparse(ma quanto han speso in vestiti?!) -la storia fighissima e possiede un qualcosa di selvaggio e primordiale che ti incolla allo schermo
Ottimo film ed ottimo inizio per una delle migliori saghe degli ultimi tempi. la Lawrence mi piace molto come attrice e qui interpreta un personaggio davvero affascinante. Molto bello anche lo stile visivo imposto al film e le musiche .
Bella l'idea di fondo anche se troppo inflazionata, fino alla preparazione della battaglia tutti contro tutti ci siamo abbastanza, poi sinceramente è tutto troppo banale compreso il finale alla Walt Disney.. la Lawrence si conferma una buona attrice in crescita (brava anche nel recente American Hustle)..
Un buono spunto non c'è che dire. Lo scenario orwelliano è sempre molto attraente e Hunger Games ci si butta di petto. Difficile non legarsi al viso di porcellana di Jennifer Lawrence, perfetta nei panni di una moderna e combattiva Cenerentola. L'aspetto negativo del film è quello di lasciare l'aspetto politico-sociale troppo ai margini, dando il 90 per cento dello spazio alla realizzazione dei giochi, effettivamente la cosa meno interessante del plot narrativo. Ciò rende Hunger Games un buon film per i giovani, ma difficilmente apprezzabile da un pubblico adulto. Eppure, emotivamente questo film ha delle potenzialità inespresse.
Sinceramente non ho proprio capito tutto il clamore attorno a questa pellicola (anche se fortunatamente mi sembra che la media di fs si sia stabilizzata su un valore numerico poco più che sufficiente, perciò senza esaltare più di tanto questo Hunger Games) Ai miei occhi è un normalissimo film d'azione senza nessuna particolare qualità che lo distingua da altri del suo genere. Anzi, sono state presentate premesse per qualcosa di più ma ma mai sviluppate. Nonostante i tempi non mancassero, direi: io, con questi contenuti, l'avrei fatto durare una ventina di minuti in meno, ci sarebbero stati meno tempi morti e un po' di adrenalina in più. Al di là della protagonista, veramente bellissima ed un'attrice niente male, sul serio non ho trovato nulla di memorabile. Pare che il sequel sia meglio, quindi speriamo in bene per quest'ennesima trilogia fantasy..
ottimi effetti speciali..storia interessante anche se non proprio originale (ho visto molti spunti presi dal manga battle royal)..attrice protagonistra brava e bellissima
Senza infamia e senza lode, forse perchè togliendo l'ottima fotografia e l'ambientazione futuristica, la trama del gioco al massacro è una cosa strasfruttata nel cinema e quindi la scarsa originalità ne condiziona di sicuro il giudizio ; resta cmq che non annoia e che tranne qualche parte morta il film scorre abbastanza veloce, ma lo classificherei in quella categoria dei "monovisione"
Molto bello tutto quello che viene prima degli Hunger Games. La storia di un mondo diviso in distretti, la mietitura, la preparazione, l'attesa, la tensione dell'inizio dello spettacolo... poi però arrivano i giochi e vederli o non vederli è forse la stessa cosa. E' prevedibilissimo stabilire chi morirà, quando morirà e come morirà, ed è un grande peccato. Manca il dramma e l'emozione se non nel momento migliore del film, la morte di Rue. Manca il sangue e la cattiveria, in altre parole ha il difetto di World War Z. Non puoi permetterti di avere un'anima così brutale e straziante e poi mostrarti come un prodotto Disney. Devi assolutamente sporcarti. Il Battle Royale candido e incontaminato, il Mortal Kombat censurato.
come già detto da qualcuno , il libro (e a sua volta il film) fa pensar molto a battle royale (che adoro), ma per quel che ho visto il film anche se un pò scontato in alcune scelte non mi ha annoiato , c'è di meglio in giro (ma anche molto di peggio), buone le prove recitative secondo me , le musiche ,la fotografia, anche se ho preferito il 2° ...
Diciamo che non mi è dispiaciuto. Di certo i giochi di morte non sono una novità nel modo cinemtografico, ma non è questo il problema. L'utilizzo della macchina a mano per questo genere di film non la trovo molto azzeccata. Molte scene sono malconcepite e troppo frettolose, specialmente all'inizio del film in cui si dovrebbe quanto meno elicitare il contesto della narrazione. Il tutto si concentra fin da subito sulla protagonista del racconto mettendo eccessivamente in ombra tutto il resto del cast.
Non ho letto i libri, ma nonostante tutto sembra una storia avvincente, pertanto, il 6 se lo merita in quanto almeno è riuscito a mettermi la curiosità di approfondire.
Battle Royale come ben si sarà capito, è insito nell'ispirazione di questo film. Almeno, così a me è sembrato. Devo dire che mi aspettavo una tamarrata e invece ne esce un buon film d'azione, certo non imprevedibile, ma indubbiamente buono. Merito sia della bella trama che della splendida e brava Jennifer Lawrence. Non so se sia uscito con l'intenzione di farne un sequel, che ho da poco visto al cinema e, raro caso, superiore a quello precedente ossia questo. Un buon film che vale la pena di visionare, almeno per prepararsi al seguito che merita decisamente di più.
A me è abbastanza piaciuto. Ammetto che mi aspettavo di meglio dalla grande pubblicità e dal grande successo che ha avuto, però è un film fatto molto bene tecnicamente e la trama mi è piaciuta. il libro non l'ho letto, quindi non so quanto il regista sia stato fedele al libro, ma il film mi è piaciuto. Brava Jennifer Lawrence. La parte che mi è piaciuta di più è stata la lotta di sopravvivenza nella foresta. Per me è da vedere, anche se mi aspettavo di meglio.
Molto soddisfatto, scorre piacevole. Nonostante la lunghezza, molte parti secondo me vengono svolte troppo rapidamente. La caratterizzazione dei personaggi in questo ne è un esempio.
è la saga di hunger games , l'inizio. non posso fare il rapporto con il libro ma il film è bello , all'inizio mi ricordava l'implacabile di schwarzeneger ma poi mi sono accorto che è tutta un'altra storia.ben fatto e appassionante. sutherland superlativo come sempre
Niente male, film dalla trama molto interessante anche se in parte scopiazzata dal più famoso Battle Royale. A differenza della versione giapponese alquanto splatter e priva o quasi di un'introduzione storica, questo film si presenta molto ricco di romanticismo. A mio parere troppo. Nelle due ore si è più concentrati sui sentimenti dei protagonisti che non sullo svolgimento del gioco. Deludente la fine che mette una premessa scontata per una seconda puntata. Lo vedevo meglio sviluppato a serie televisiva che non a film. Nel complesso però è passabile, bellissimi lavori in 3D per la città futuristica.
Un film decisamente ben realizzato, con buone caratterizzazioni, personaggi caratterizzati a dovere e situazioni piuttosto difficili, in un contesto comunque non facile e che fa saltare all'occhio anche numerosi contrasti non solo a livello di interazion tra diversi tipi di personaggi, ma anche più prettamente visivi: passare da un ambiente rurale e a tratti spartano o comunque selvaggio e di sopravvivenza ad uno talmente chic da scivolare nel barocchismo più assoluto e mantenere una simile alternanza per buona parte del film crea e rende ben evidenti non pochi disagi e diverse contraddizioni, facili da capire e da interpetare in numerose chiavi di lettura (e di critica anche di fenomeni odierni ed attuali, come anche il romanzo da cui è tratto punta a dare). Si può obbiettare che in effetti certe situazioni avrebbero forse dovuto essere portate un po' più al limite e che la protagonista in altri contesti ed in altre circostanze sarebbe dovuta morire in almeno due o tre occasioni differenti, ma l'economia del film non ne risente particolarmente e il grado di coinvolgimento resta comunque molto alto e il risultato è un film che intrattiene ed attira per tutta la sua durata.
Mi aspettavo un filmone, sul serio.. la trama mi aveva incuriosito parecchio e all'inizio prometteva bene, poi.. poi.. boh.. mi è sembrato di essere stato catapultato alla fiera del buonismo e tutti i partecipanti (che si giocavano la vita) sembravano scout ad una scampagnata.. tutto raccontato con superficialità, tutto scontato e politicamente corretto, nonostante il film poteva essere un discreto mezzo di denuncia contro alcuni atteggiamenti verso gli esseri umani, trattati come carne da macello.. Non discuto la regia e l'aspetto stilistico del film, ma tutto il resto mi ha proprio deluso. Per non parlare poi del finale Walt DIsney.
Prma parte noiosetta a tratti ma abbastanza guardabile, la "preparazione" è a tratti interessante e il bravo Harrelson aiuta a immergersi tra le regole e gli espedienti che saranno ipoteticamente sfruttate nella seconda parte, quella dove finalmente i protagonisti lotteranno per la loro sopravvivenza immergendosi in un inferno laddove non si sarà più spazio per il buonismo o la carità.
No, cancellate l'ultima parte. Proprio quando il film dovrebbe pigiare il piede sull'accelleratore e finalmente tutto quanto preparato in precedenza deve arrivare al culmine ci si impantana. La protagonista sola e smarrita dovrebbe per sopravvivere far capo a tutte le sue risore e a qualsiasi mezzo pur di sopravvivere e i dilemmi politici e morali dovrebbero essere il fulcro del film. No, il fulcro è la sua capacità di amare tutti e di salvare tutti, la sua carità, la sua santità, il suo altruismo.E la battaglia? Nulla, qualche graffio qua e là, qualche escoriazione, qualche punturina, qualche morto mai inquadrato (o quasi, quando serve per far scattare la lacrimuccia deve esserci) ecc.
Ok, il film è un film "per tutti", non mi aspetto certo Apocalypse Now (che poi con una trama del genere farci un film crudo e violento non è che sarebbe così sbagliato), però la cosa più fastidiosa della seconda parte del film sono i deus ex machina come se piovesse. Tutte le situazioni "difficili", tutte le possibili implicazioni morali, tutta l'angoscia si risolve in due secondi netti con un gioco di prestigio. Tutto è bianco o nero, zero sfumature, casomai la protagonista diventasse qualcosa di più trasformandosi in un personaggio realistico.
- Ne deve rimanere solo uno? Come facciamo con la bambina di colore? Mica la può uccidere "un buono", magari per sbaglio. Non sia mai, facciamola uccidere dal cattivo/a di turno che si è no si vede 2/3 volte. Pianti a go go.
- Il ragazzo di colore ti salva solo perchè eri amica della bambina. Mica può succedere che lo ammazza uno dei due protagonisti o che ci sia qualche "decisione difficile". Naaaaa. Facciamolo morire in due secondi ucciso dagli animali.
- gli strateghi uccidono e salvano come e quando gli pare e piace, giusto, è un accusa ai reality e a un mondo che cambia le regole come e quando gli pare e piace, proprio come il film.
- Ferisci alla mano il cattivo, facendolo cadere tra le belve (centrarlo in testa sarebbe troppo splatter) poi quando cade e cominciano ad azzannarlo lo uccidi subito per non farlo soffrire.
- I due protagonisti sono innamorati, come si fa? Mica uno può uccidere l'altro. Cambiamo le regole del gioco (e del film) e facciamo che se ne salvano due. No se ne salva uno perchè così deve essere, no se ne devono salvare due perchè si amano. Ok, il pubblico vuole che l'amore vinca, che ci frega, salviamoli entrambi.
Insomma un film che vuole essere un accusa a tante cose ma che in fondo è così all'acqua di rose che non offende e da fastidio realmente a nessuno, tutto puntato sulla protagonista e il suo scegliere sempre la decisione giusta e mai quella sbagliata, un filmettino che si guarda senza troppe pretese in pratica. Una specie di After Earth con meno voragini di sceneggiatura e più deus ex machina e con attori più decenti.
Consigliato a chi vuole un film d'avventura che vuole commuovere e mostrare il coraggio e l'altruismo dei protagonisti (ma che lascia in secondo piano tantissime cose), sconsigliato a chi cerca un film dalle tematiche scomode o che con un idea di partenza abbastanza interessante si aspetta qualcosa di più che un film adolescenziale con una protagonista carina.
Non ho letto il libro ma ho trovato il film abbastanza riuscito, anche perché ero scettico prima della sua visione. Sceneggiatura ben realizzata con un'ottima Jennifer Lawrence.
Non è malaccio. Solo ha la pecca che l'atmosfera generale sa di posticcio, tutto poco credibile, non ci si riesce a immedesimare nè nei personaggi nè nella storia. Però nel marasma di mediocrità in cui versa ultimamente il cinema, si salva per una sceneggiatura abbastanza originale.
Il mio voto è condizionato dal fatto che conosco BATTLE ROYALE, libro dal quale l'autore di Hunger Games ha spudoratamente preso spunto! Hunger Games punta tutto sulla protagonista, a discapito di tanti temi da trattare che invece fanno da cornice, come la tirannia dello stato sovrano ed i conflitti sociali nei distretti sottomessi dal quale ogni anno vengono prelevati 24 ragazzi/e per partecipare al gioco. Nonostante ciò il film riesce comunque ad intrattenere lo spettatore per tutta la sua durata. Ottime le ambientazioni, i costumi e la recitazione dei protagonisti principali; mentre viene lasciato poco spazio agli altri partecipanti al gioco che finiscono per fare solamente da comparse! Se vi è piaciuto e non l'avete ancora visto o letto, buttate un'occhio su Battle Royale!