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Deliziosa commedia di Fatih Akim, ottimo regista tedesco inspiegabilmente poco noto. Personaggi scritti tutti benissimo, ma il mattatore è il mitico Birol Unel, attore strepitoso scomparso troppo presto.
Gradevolissima commedia per il regista de "La Sposa Turca", che confezione una pellicola divertente, leggera e spensierata. Ho una bella curiosità di recuperare anche gli altri film di Fatih Akin, un regista veramente da non sottovalutare.
Film che in certe fasi risulta divertente mentre in altre fasi risulta banale. Bravo il protagonista principale. Trama discreta anche se poteva rendere meglio.
Abbastanza simpatico e particolare ma non mi ha mai preso ma anzi un poco annoiato. Buoni i personaggi e carina la storia...la narrazione però non mi ha convinto e la sceneggiatura ha dei punti morti. Molto bravo il protagonista e simpaticissimo il cuoco nouvelle cousine. Carino ma un poco insipido.
Concordo con la media e buona parte dei commenti sottostanti, una delle poche pellicole sul mondo della cucina in grado di divertire nonostante la curva degli eventi sia prevedibile dal quinto minuto. Molto carino.
Commediola che alterna momenti di buoni spunti a momenti di calma piatta totale. Per me il regista tende a fare l'originale non riuscendoci. Alla fine è un film che lascia poco o nulla.
La metamorfosi del ristorante è trattata malissimo, in un minuto si passa dalla desolazione totale al successo. Diciamocela tutta, strappa qualche sorriso solo nelle scene del cuoco.
Davvero carino, ci si diverte senza cali particolari. I personaggi sono ben caratterizzati e ben interpretati, gli omaggi a Morrison e ai Doors evidenti sin dal titolo. Non un capolavoro ma sicuramente da vedere.
Commedia vivace che scorre via bene, personaggi ottimamente caratterizzati e attori in buona forma. Molto valide anche le musiche, peccato per qualche banalità di troppo nella sceneggiatura, comunque assolutamente consigliato
Ohhhh!Carino. Non sono un amante delle commedie, ma questa è stata veramente piacevole. Racchiude diverse emozioni, senza mai far prevalere una rispetto ad un altra. Può far strappare una risata come può anche farti appassionare emotivamente con una facilità estrema. Funziona, come i suoi personaggi.
Giudizio: "hai fottuto il fisco"... non mi aspettavo tutto ciò. Due ore volate.
commedia che non annoia mai e risulta sempre piacevole anche se viaggia sempre sul filo dell'esagerazione come piace ai tedeschi. esagerazione però che non risulta mai eccessiva da poter rovinare il film anzi gli aggiunge quel tocco di originalità in più-
Bellissima commedia firmata Akin, ambientata in una Amburgo multietnica piena di personaggi bizzarri e divertenti,fra i quali spiccano senza dubbio i 2 fratelli Kazantsakis e il barbone ahahahh davvero MITICI !! E' vero,il finale è un po' telefonato e come film non è nulla di trascendentale, pero' ci sono una cifra di scene che mi hanno fatto ridere di brutto :D
Contrariamente all’austerità del cinema tedesco Akin mette in piedi una baraonda fatta di cialtroneria e follia che ben rappresenta le esagerazioni della multietnica Amburgo. La trama non è priva di ruffianerie ed ha un epilogo prevedibile ma è resa accattivante dall’insieme irresistibile di personaggi, situazioni, dialoghi e musiche che rende “Soul kitchen” una commedia tutto sommato intelligente.
Abituata al taglio drammatico dei film di Akin (tutti meritevoli) non mi aspettavo di poter ridere così tanto. Commedia scatenata con dei personaggi irresistibili (su tutti il fratello e il cuoco) e simpatici, senza volgarità gratuita.
Soul Kitchen è una discreta commedia, tutta girata ad Amburgo, vincitrice del Leone D'Argento a Venezia. Vanta un soggetto abbastanza originale, qualche spunto divertente qua e là ed un titolo tratto da una celebre canzone dei Doors di sicura presa sul pubblico giovane, ed anche sul sottoscritto. Ma niente di più. Se ne consiglia la visione a chi vuole passare una serata modesta, osservando la vita di gente altrettanto modesta e nemmeno troppo simpatica.
Il giovane regista Tedesco, conosciuto soprattutto per "La sposa Turca", realizza,stavolta, una commedia frizzante ricca di genialate! Una sceneggiatura originale che ne fa passare di tutti i colori ai protagonisti... In effetti pensando a tutti gli avvenimenti della pellicola sembra incredibile che sia tutto concentrato in soli novanta minuti!Questo fa ben capire il ritmo del film che non puo' permettere allo spettatore di distrarsi o di annoiarsi! Folle
Ambientata in una Amburgo grigia e triste di periferia SOUL KITCHEN è una commedia ritmata, molto gradevole e anche originale. Gli interpreti sono tutti all'altezza dei loro personaggi borderline. Il locale, ambientazione principale del film e sua anima, è davvero particolare e pittoresco. Film che si lascia seguire in maniera fluida.
Grazioso e divertente. Soul kitchen non è una commedia eccezionale e a tratti pecca di eccesso di grottesco, ma è ben riuscito e fa ridere. Le ambientazioni sono ancora quelle disperate e marginali di altri film ben più drammatici di Akin (vedi La sposa turca) ma stavolta prevale un senso di leggerezza che aiuta a non provarne repulsione. Un po' tagliato con l'accetta, ma frizzante e con un ottimo cuoco. ;)
Niente di eccezionale, ma rimane comunque una buona commedia vista con occhi moderni. Una di quelle dove si ride poco, ma che sfoggiano altri piccoli spunti da trama, bella musica, personaggi e a pazzie. Simpatico l'uso in alcune scene (poche) del grandongolo. Un film sicuramente degno a rappresentare la precarietà, e contemporaneamente il coraggio di realizzare i proprio sogni.
Il regista turco Fatih Akin confenziona una nuova pellicola degna di essere ricordata: colonna sonora da capogiro, ottime prove, in particolare del protagonista, per dare vita ad una commedia meritatamente premiata a Venezia.
parte benone...alla grande...ma poi scende inesorabilmente verso la tristezza più totale. poteva essere una gran bella commedia...e invece...invece!!! non mi spiego come abbia potuto aggiudicarsi il secondo premio del festival di Berlino...o era Cannes ?! Bah...comunque sia...La stanza del figlio, di N.Moretti vinse la palma d'oro se non ricordo male...per cui, se tanto mi da tanto... ...peccato ad ogni modo...è una COMMEDIUOLA che aveva grandi potenzialità ma che non si è applicata, direbbe qualsiasi professoressa delle medie o superiori. vale la pena vederlo...ma non di certo il prezzo di un biglietto...
Veramente un film carinissimo, alcune gag sono esilaranti e la trama è simpatica ed avvincente...è stata una piacevole sorpresa ed è una commedia che vale la pena guardare...viene voglia quasi di aprire un ristorante, un pò alternativo...
film particolare ma molto carino...il proprietario di un magazzino utilizzato come ristorante dove cuocere pesce fritto e patatine è alla svolta della sua vita, la fidanzata se ne va in oriente e lui resta in mezzo a mille intrighi con il fratello in galera, il mal di schiena e un vecchio amico nel giro della prostituzione...insomma c'è di tutto...amore tradimenti e tanta cucina...carino, soprattutto il finale!
Commedia piacevole, anche se dopo un po' di versioni de "La Paloma" non se ne può più. Sviluppo un po' caotico e alla fine a parte qualche sorriso non resta moltissimo.
Amaro e spensierato, isterico e nevralgico come il protagonista, afflitto da un mal di schiena che lo schiaccia a terra sotto il peso della gravità, la gravità delle situazioni, delle sciagure e delle sferzate della sorte. Leggero e divertente nei suoi colpi di scena, nella sua comicità carnale da film muto e nello scivolare tra balli soul e deus ex machina, tra velleità registiche e una recitazione strepitosa.
Commedia perfetta, personaggi assolutamente esilaranti e improbabili. Il ritmo è sempre alto, non ci si annoia di certo, dialoghi divertenti e colonna sonora eccezionale. Condivido che nella seconda parte rischia di diventare banale e non è all'altezza della prima, rimane però un gioiellino questo film tedesco.
Bella commedia, si perde un po' nel secondo tempo, peccato perchè gli attori recitano bene e i personaggi coinvolgono, la storia parte bene ma si sviluppa lentmente e male. Da vedere comunque, ottima colonna sonora
Divertente ma a tratti ripetitivo, la seconda parte è decisamente troppo scontata e banale, convincono i personaggi ma alla lunga resta tutto abbastanza piatto. Decisamente sopravvalutato mi aspettavo molto meglio.
E' una commedia di leggerezza ed allegria ambientata in un'Amburgo di periferia ci mostra un aspetto germanico inaspettato di faticoso vivere arrabattato e squattrinato, ove la criminalita' riempie le casse e lo stato e' presente sol per le tasse. Ma tra scarsita' di euri e di debiti l' abbondanza vince dell'amicizia e dell'amor la danza. E viva il nostro mitico protagonista che impassibile resta quando le sfortune avvista!
Non sapevo, ignorante, che per sanar l'addome ci fosse bisogno di sanitaria assicurazione nella terra del germanico efficiente: la pensavo usanza di terra yankee solamente ! Mi son spassato con, del fisco, le vendette dopo che per poco esso posto fu alle "strette". Viva la trovata dell'asta, del bottone e del malore, e viva la promisquita' con la corteccia dell'amore !
Ad una trama sempliciotta e a situazioni ridicol-grottesche si contrappongono dei personaggi molto ben fatti a cominciare dal nostro protagonista, ma anche il fratello, la sua ragazza e il mitico chef! tutti ben caratterizzati!!
Eccellente. Una commedia molto intelligente, molto colorita e molto rumorosa, con una bellissima Amburgo di sottofondo. La colonna sonora è da brividi e lui il Jim Morrison di noi altri è proprio un simpaticone. Non ha molte pretese ed è proprio per la sua leggerezza in certe situazioni che lo rende irresistibile sin dai primi secondi (L'asta finale del locale è troppo stupida ma è questo l'intento no? Prendersi gioco di se stessi! E che diamine!) Da vedere molte volte, lo cercherò in lingua originale.
Non mi aspettavo chissà che da questa pellicola, invece fin dai primi minuti mi sono trovato immerso in un paesaggio grigio dal classico degrado urbano riscontrabile nella maggior parte delle periferie europee. I personaggi sono fortemente caratterizzati e si sposano alla perfezione con le atmosfere del film, creando un microcosmo affascinante all'interno del quale si svolge tutta la trama. Eccezionale la colonna sonora che vale da sola almeno un punto della votazione.
Un ristorante fatiscente dalla cucina multietnica come l'originale e strampalata fauna che lo anima, è il luogo ideale nella sgradevole periferia di Amburgo. Dopo il drammatico "La sposa turca" il regista ci offre questa divertente storia senza abbandonare il senso grottesco caratterizzante personaggi sempre un tantino borderline. Bellissimo il cocktail di musiche.
Commedia frizzante che riesce a mescolare una miriade di tematiche senza mai essere pesante.
Dalla cucina al sesso, dalla solitudine alla difficoltà di prendere delle decisioni. E poi si ride parecchio, soprattutto verso il finale. Guardatela, è un ordine.
Dopo dei bei film drammatici ecco qua anche una bella commedia. Lo stile usato questa volta assomiglia un po' a Guy Ritchie, ovviamente a mio parere. Consigliatissima!!!!
Commedia carina che riesce a strappare anche qualche risata. Mi aspettavo peggio e invece mi sono dovuto ricredere ma sono dell'idea che sia il tipico film da vedersi a casa (per il cinema preferisco spendere i soldi per qualcosa di più "sostanzioso"). Bello il mix tra cucina e sentimenti e la musica è quasi sempre azzeccata. Ps certo che uno che vede questa pellicola si fa una strana idea di Amburgo.
commedia carina che non sembra nemmeno di produzione tedesca. bravi gli attori, ma la sceneggiatura non li aiuta molto. l'idea di base è molto simpatica. alcune scene grottesche sembrano prese dai film di de sica, ma decisamente molto meglio...
Fatim Akin si conferma come uno dei registi europei più poliedrici e creativi attuali, al pari di Gondry sa creare storie divertenti e tragicomiche. Dopo la sopsa turca si lancia in un film corale, una commedia alimentare semplice ma divertente. Zinoz il greco è semplicemente irresistibile, bleimbeu idem, siparietti comici che fanno da cornice ad uno dei grandi amori del regista, il cibo. Così tutti i personaggi si incontrano e si scontrano in un microcosmo che si muove per le strade di Amburgo. quello che colpisce è la multiculturalità, greci, turchi, tedeschi, cinesi, mente il cuoco spagnolo prepara i suoi piatti eccellenti perchè"un cliente non sa mai cosa vuole, ha solo un buco da riempire, e lo riempie di schifezze!" Ma si può cucinare piatti magnifici anche con poco, basta avere passione e inventiva. Certo se poi metti la polvere afrodisiaca che ti fà avere una tigre nell'uccello i risultati possono essere inimmaginabili! Attori perfetti, dialoghi idem, musica super, soul e disco alternata. Una piccola storia per un grande film, giustamente premiato a Venezia, aspettiamo il prossimo Fatim! Pensare che l'avevo dato per perso, devo ringraziare il cinema cittadino non la super-multi-sala-iper -fica, che l'ha tenuto solo per 1 giorno! Cibo per l'anima e per la mente! Titoli di testa stroboscopici! "mi presti 20 euro?" "ho bucato la cistifellea!" "Ha fottuto il fisco, e il fisco ha fottuto lui"
Una commedia ben riuscita. Non fa gridare al miracolo ma è un'ora e mezzo di divertimento assicurato, è impossibile non rimanere soddisfatti da un film così. Leggero e scorrevole.
e quindi....MAH....QUESTA COMMEDIA DAL REGISTA DE "LA SPOSA TURCA" NON MI E' PIACIUTA MOLTO...E' GIRATO BENE,PERSONAGGI PURE AZZECCATI....PERO' LA TRAMA ABBASTANZA PIATTA...ED I DIALOGHI E CERTE SITUAZIONI ALCUNE VOLTE UN PO' BANALI,ECCO
Cibo,musica,sesso e risate in un piacevole spaccato multietnico e di conseguenza multiculturale ambientato nel nord della Germania. Fatih Akin passa alla commedia come volesse dedicare il suo ultimo prodotto ad un bulimico spettatore,mai sazio di sapori e suggestioni che condiscono un piatto dal gusto sottile ma deciso,intrigante nella sua forma delineata con l’aiuto di Adam Bousdoukos,l’ottimo protagonista. Non è un film che fa scompisciare,non sono riscontrabili gag demenziali,da considerarsi tali giusto la sequenza del funerale e della corteccia afrodisiaca,ma la pellicola ha il grande pregio di sollevare l’animo e rendere con brio una storia non originale,ma gustosa(giusto per continuare a stare in tema). C’è poi da elogiare il tocco del turco- tedesco Akin, ancora una volta più che ispirato,incisivo nel misurarsi con l’infido genere della commedia ,sfruttando cliché e situazioni note senza eccedere,manipolandone le caratteristiche peculiari con intelligenza e senso della misura. Pur prevedibile nello svolgimento (scena finale esclusa),“Soul Kitchen” è un ottimo esempio di intrattenimento leggero, ricco di sfumature pop e kitsch amalgamate con le indiscutibili capacità di un regista davvero valido. Ottima la colonna sonora,seppur sia giusto ammettere che venga utilizzata un po’ troppo di frequente,finendo con l’occupare uno spazio spropositato a discapito di dialoghi sempre brillanti e quindi meritevoli di maggior rilevanza.Altra criticuccia è da indirizzarsi alla conduzione delle battute conclusive,un po’ precipitose in alcuni sviluppi dopo una prima parte presentata con estrema coerenza,fattori che comunque non incidono più di tanto sulla buona qualità dell’opera. Una menzione la meritano i personaggi,tutti molto gradevoli.Protagonista superbo a parte,convincono il fratello combina guai Moritz Bleibtreu e Birol Unel, spassosissimo nei panni dello chef alcolizzato e pazzoide.
Bella commedia, con tanta bella musica, piena di ritmo e portata avanti con un certo stile, per i toni a volte scanzonati mi ha ricordato vagamente certi film di John Landis.
Gran bella sorpresa questo film, con alcune scene davvero esilaranti.. Tiene alta la comicità per tutta la durata non tradendo mai ..anzi.. Un piccolo/grande gioiello di umorismo..
Ritmo. Una commedia dal ritmo veloce, un congegno a orologeria dove i meccanismi del genere sono padroneggiati con grande disinvoltura. Colpi di scena, svolte fortunate, svolte sfortunate; affastellamenti di eventi, in un crescendo dove - questo fa di Soul Kitchen un film riuscito - la sceneggiatura non perde mai la bussola, sembra vivere del caos che ha creato, e invece lo domina e orienta verso una direzione precisa. Fatih Akin non pretende di dimostrare grandi tesi, di dirci grandi verità: ma nella sua umiltà intellettuale dimostra di essere un gran conoscitore, non solo di un contesto sociale (che ama, e si vede, e per questo sa farcelo amare), ma anche di "come vanno le cose". E anche questo sa dimostrarlo. Se vogliamo trovargli una "morale" (ma di piccole cose, cento, mille piccole cose, il film ne dice tante, e non banali), ho la sensazione che "Soul kitchen" racchiuda soprattutto questo significato: non privarti mai della passione con cui rincorri i tuoi desideri, i tuoi sogni, le tue speranze - anche quando, in una notte (come succede nel corso del film) li vedrai tutti cadere a pezzi. Nulla è statico, quasi niente è per sempre. Quando si è nati e vissuti nella precarietà permanente delle cose, quando questa precarietà la si apprezza (fruttuosità del caos) anche se se ricerca stabilità e punti fermi su cui costruire, non si faticherà molto a trovare nuove aperture. E' quello che il "nuovo inizio" del lieto fine (è una commedia...) sembra suggerire. Non tutto è perduto; e quello che è perduto (l'amore) può ricominciare altrove: soprattutto se era perduto sin dall'inizio, e se altrove si è saputo guardare. Con l'istinto genuino come migliore compagno di viaggio.
Opera deliziosa, intelligente, piena di verve. Il regista dimostra tutta la sua bravura cambiando genere, ma restando ugualmente sui suoi elevatissimi standard narrativi e visivi. La colonna sonora è una delle più azzeccate e coinvolgenti degli ultimi anni, e per questo alzo il mio voto di un punto. A tratti mi veniva voglia di ballare, cosa che non mi capitava al cinema dalla scena della disco ne LA 25°ORA. Questo è cinema.
Intermezzo leggero per Akin, dopo i fasti impegnati, con una bella commedia, un po' furba ma originale, divertente e ben condotta, ottimo cast su cui spicca Birol Unel che avrebbe meritato più spazio.
Assolutamente adorabile, divertente e reale questa commedia del grande F.Akin. Dopo un film come l Sposa Turca il geniale regista esordisce con una brillate commedia ambientata ad Amburgo. Il cast è perfetto,i personaggi sono ben caratterizzati e ben interpretati, una colonna sonora splendida.Le amibientaioni sono a dir poco esaltanti, Sono questi gli ingredenti che fanno di Soul Kitchen un film allegro e spassoso a tratti. Da vedere per un pò di buon umore.
Film decisamente carino, situazioni divertenti, cast simpatico e con faccie nuove, tanta bella musica. Si potrebbe ridere di piu' ma mette di buon umore.
PUNTI DI FORZA: - fotografia: molto molto bella, ogni scena è davvero un piccolo quadretto... - trama: imprevedibile, non forzata, finale non scontato.
PUNTI DI DEBOLEZZA: - sceneggiatura: bah... i dialoghi spesso mi sembravano da scuola media, i dialoghi fra il protagonista e nadine da scuola elementare... - gag: molto spesso mi ricordavano i film di Banfi o Renzo Montagnani....
Io mi sono annoiato, un po' meno nel finale, ma giusto un po'.