the fighter (2010)

veramente uno splendido film.
lento ma mai noioso.
interpretazioni ottime....con bale sugli scudi.
ottimo.

Visto in originale, si apprezza ancora di più la prova superlativa di Bale, fantastica interpretazione. Personaggi convincenti e ben costruiti, storia semplice ma che appassiona. La regia volutamente sobria, quasi in sordina, per non soffocare le qualità degli attori. E' un bel film sul mondo della boxe, e su valori universali come il senso della famiglia, il desiderio di riscatto, la volontà di realizzare i propri sogni.

Non è il mio genere, ma anche "The wrestler" avrebbe potuto non essere il mio genere eppure mi ha fatto impazzire.
Non che c'entri molto, ma Aronofsky è anche qui, se non sbaglio come produttore.
Ma al di là del fatto che non ami i film sulla boxe, The fighter mi ha colpito solo per l'interpretazione di Christian Bale, uno che se lo incontrassi di notte avrei paura per come riesce a essere completamente fuori di testa... e forse lo è.
Per il resto grande fastidio per il gregge di sorellastre, un po' di noia per la storia che onestamente non decolla mai, un po' di delusione per com'è mediocremente americana questa storia, ancorchè vera.
Oscar meritatissimo per Bale, sospendo il giudizio per quello dato a Melissa Leo.

Gran bella storia,Bale è stato strepitoso,lo ha detto anche il vero Dicky in un intervista,grandissima storia di rivincite.Grande Mike

La regia è molto debole. La storia è niente di memorabile. Bale non mi ha convinto, è troppo esagerato nella sua interpretazione, perciò non gli avrei dato l'oscar. Secondo me recitava.
Ottima Melissa Leo.

Condivido chi evidenzia l'apparente scarso impegno nel confezionare l'opera. O meglio c'è tutto quello che potrebbe teoricamente portare ad un ottimo risultato: ottima storia, attori (tra tutti Bale) in parte e molto bravi, una trattazione mai melensa e retorica. Ma il tutto pare un po' svogliato e con poco ritmo. Ne viene fuori un compito sufficiente da un'idea sicuramente valida, peccato.

davvero notevole....interpretazione degli attori notevolmente sopra la media.

la trama è in linea con quasi tutti i film che parlano di boxe non originalissima ma scorrevole. ottimo bale

Un'interpretazione magistrale che vede l'oscar completamente meritato per Bale.
Un moderno Rocky con problemi attuali. Da vedere ASSOLUTAMENTE!

Non so se il film vale 8 ma poche volte ho visto un'interpretazione così magistrale di un attore come quella di bale in questo film.

Colpisce a destra e sinistra, lasciando il passo, arrancando arretrando, manipolando lo spazio intenso fra le costole e il costato, pugno rappreso di una famiglia urlata padrona, lanciandosi in ogni cassonetto del movimento, sibila il colpo, lascia la cicatrice senza ferire, classico come un eastwood sfrondato e aizzato contro se stesso, simulando più di ogni cosa la realtà di un sogno ammaccato.

Film ottimo, anche se penso che quasi tutto il merito sia di Bale e della sua meravigliosa interpretazione.
Se non ci fosse lui il tutto sembrerebbe più banale.

Buon film, ben recitato, ma sicuramente non indimenticabile, vista la banalità della trama.

Film meraviglioso ed emozionante. Niente di nuovo ma il meccanismo è perfetto. Strepitoso Bale che si è calato magnificamente nella parte, incredibile solo pensare che sia lo stesso attore del granitico Batman. Da vedere.

Un bel film, soprattutto per la presenza di Christian Bale che interpreta magnificamente il suo ruolo da "matto" della situazione.

E' un ottimo film, costruito bene, con eccellenti interpretazioni.
In particolare credo che, oltre a Bale, anche Wahlberg sia ben calato nel suo personaggio. Wahlberg interpreta bene questa figura di pugile, schiacciato dalla personalita' dirompente e un po' eccentrica del fratello, che cerca di emergere silenziosamente, coi fatti, da una vita mediocre e dimessa.
E' molto interessante e ben rappresentato il rapporto dei fratelli tra loro e con la madre...
Secondo me, è uno dei migliori film usciti nel 2011.
Si riesce ad entrare nella storia e a farsi coinvolgere dal susseguirsi degli eventi, arrivando a tifare per la rivincita di questi reietti energetici e assolutamente motivati al cambiamento.

abbastanza noioso....

Ottima pellicola, condita senza dubbio da un bravissimo Bale ed un ottimo Wahlberg (sebbene la critica elogi solo il primo e snobbi il secondo).
Da vedere ;)

Un grandissimo Bale non basta per innalzare il film ai livelli di cui sentivo parlare. Visto qualche tempo fa, onestamente nella mia testa ho solo la prova del grande Bale, il resto piuttosto banalotto.

veramente un bel film,meritato l oscar per Bale

Si è detto a più riprese che la forza di questo film risiede principalmente nel suo cast di prim'ordine e questo è in parte vero. Christian Bale e Melissa Leo sono veramente meritevoli dell'oscar avendo sfornato due interpretazioni pregevoli e di spessore. In particolare Bale, a cui è stata finalmente riconosciuta un'indubbia versatilità attoriale oltre alla più che rinomata capacità di trasformarsi fisicamente a seconda del ruolo, è magnetico, cattura da subito l'attenzione dello spettatore (anche perché è il protagonista morale della storia) a discapito del suo compagno di set Mark Walhbergh che cmq non sfigura totalmente e che svolge un ottimo lavoro in qualità di produttore del film. Forse è proprio la Adams quella più in ombra, sicuramente non aiutata da un ruolo piuttosto piatto anche se influente ai fini della trama (nella mia classifica personale ho trovato più incisiva, e per questo meritevole di una candidatura che alla fine non è arrivata, la prova della Kunis ne Il Cigno Nero). Detto ciò trovo che siano state ingiustamente trascurate le altre componenti del film a partire innanzitutto dalla regia che non a caso ha ricevuto una candidatura. Il lavoro fatto da David O'Russel con la camera a mano è infatti efficace quanto quello di Aronofsky e in generale si percepiscono chiarezza di idee e una certa originalità figlia di un talento decisamente inespresso (il fatto che questo regista abbia firmato pochi film e sia poco noto al grande pubblico sembra che sia da imputare principalmente ad un carattere affatto trattabile).
Il montaggio notevole, poi, unito ad una ambientazione realistica completano il quadro rendendo scorrevole una trama che altrimenti lascerebbe ben poco spazio all'immaginazione. La tematica del riscatto del perdente nella vita contestualizzata nel mondo della boxe è ormai usurata a livello cinematografico ma in questo caso ciò che rende peculiare la pellicola è l'approfondimento psicologico dei personaggi e l'empatia che si crea inevitabilmente con lo spettatore. Questa è la ricchezza del film che offre spunti interessanti oltre che motivi di riflessione per questo conserva una propria identità che lo renderà comunque unico nel suo genere

"capolavoro" forse è una parola un poco troppo grossa anche per The Fighter, ma sicuramente siamo a livelli che è molto raro vengano raggiunti. Gli attori forniscono prove decisamente di alto livello, su tutti troneggiano le prove eccezionali della Leo e, particolarmente di Bale, che dimostra una maturità artistica a me sinceramente inaspettata. Christian "Dicky Eklund" Bale riesce a scatenare una gamma di emozioni e sensazioni nello spettatore: dalla rabbia alla pena, al bisogno di riscossa, al senso di fallimento, alla gioa, al dolore che solo grandi attori riescono ad esprimere con così tanta intensità ed al contempo naturalezza. A parere mio la sua interpretazione vale già da sola la visione dell'intero film.
La storia è semplice, lineare e piuttosto scontata, ma questo non incide minimamente sul giusizio. Il ritmo resta sempre buono, anche se non mancano momenti più lenti, necessari (anzi indispensabili) per questo tipo di pellicola.
Un film sulla carta banale risulta invece molto profondo, con uno stile che ricorda i capolavori del passato. Uno stile, purtroppo, ormai in via di estinzione ucciso da maree di effetti speciali, inutili buonismi ed attori di cartapesta.
Ci vorrebbero molti più film come questo.

a distanza di diverso tempo dalla visione, l'unica cosa che mi è rimasta di questo film è la buonissima prova di bale.
non che sia brutto, ma sembra il compito svogliato di uno studente dotatissimo: c'è tutto quello che dovrebbe esserci per farne un film eccellente, ma è messo lì senza troppo entusiasmo o convinzione.

semplice e diretto, con una grande interpretazione di Bale: ecco The fighter.
la boxe intrecciata ai rapporti di una famiglia numericamente spropositata nella tipica atmosfera anni Novanta: sicuramente non originalissimo, ma molto interessante nella sua linearità.
un film da vedere.

Un film vecchia scuola, senza inutili effetti speciali o artificiali, una buona trama, un bel cast di attori veri, non i soliti belli senza capacità che lavorano solo per l'aspetto, in particolare un C. Bale che come sempre dimostra di essere uno dei migliori (continua ad essere il mio attore preferito).
Hollywood dovrebbe produrre molti più film "veri" come The Fighter

bel film, con una bella storia ed un immenso bale....sinceramente mi aspettavo qualcosa in più...cmq da vedere

Ottimo film con Bale davvero bravissimo (Oscar meritato).Una storia di pugilato non fine a se stessa.

Da vedere! Christian Bale 10 e lode! Oscar meritatissimo..

Film alla fine un po deboluccio, peccato perchè i presupposti c'erano perchè potesse essere ricordato come un gran bel film. I punti di merito indubbiamente sono Bale e la colonna sonora che è strepitosissima, Film dove viene fuori che la boxe non è solo una sequenza di violenze e cattiveria. Il film però ha delle cose che non mi sono piaciute, per esempio è molto schematico troppo retorico e vi è troppa differenza tra i due protagonisti.Da quello che posso averci capito io il regista aveva intenzione di porre l'attenzione sul riscatto morale cosa che nel film viene fuori poco mentre viene risaltata la boxe che come ripeto non è solo forza ma è anche uno stile di vita (come del resto lo è nella realtà).
Comunque non è male il film e per me è da vedere.

Gran film! :D

Trama non originalissima ma un Bale strepitoso lo rende un film imperdibile..

Davvero senza parole..e chi se lo aspettava un film cosi "vero". Bellissimo.. Da vedere!

Non è il film che ti stupisce, ma vale la pena vederlo perchè ottimamente recitato, la storia è ben raccontata anche se a tratti scontata. Non capisco Bale come faccia a modificare il suo corpo in questa maniera, ma riesce a calarsi nella sua parte in maniera magistrale rubando la scena al protagonista in tutti i sensi. A tratti è comunque un film emozionante, e le scene di pugilato alzano la media.

Esco un pò dal coro abbassando l'attuale media ma, nonostante sia comunque un film gradevole, non è riuscito a coinvolgermi più di tanto...

davvero una sorpresa, non credevo fosse così bello ed è anche una storia vera.
Tratti in comune tra Rocky e Cinderella man, davvero stratosferico Bale, Oscar meritatissimo.
Quello che affascina è la semplicità, la veridicità e la spontaneità della vita della famiglia di Ward, sembra non ci sia un copione e che tutto sia lasciato alla libera mercè degli attori

Davvero un bel film!Bravo Bale!

Bale vale da solo il prezzo del biglietto !!

Ottimi interpreti (oscar meritatissimi) per un buon film sulla storia di una famiglia americana che vive di boxe cercando di uscire dal degrado.

Film eccellente. La recitazione è sublime e la storia è fantastica. Un Bale davvero fenomenale.

Ottimo nella prima parte. Pensi di vedere un film sul pugilato, scopri una buona storia sui rapporti familiari. Finale scontato ma il film è basato su una storia vera. Buona l' interpretazione di Wahlberg e buonissime quelle di Bale e Leo (Oscar meritati).
Fratelli guantoni.

Niente di particolare,poco coinvolgente, non mi ha trasmesso granché. Interessanti alcuni temi trattati come la tossicodipendenza, ma per il resto nulla di nuovo.

bellissimo e coinvolgente

Non sono una amante del genere ma questa è proprio una bella storia.
Ottimi anche gli attori!

Sembra un incrocio tra Cindarella Man e Rocky V, Bale sembra essersi cimentato parecchio anche se non so se è un interpretazione da Oscar comunque buon per lui, Wahlberg nè più nè meno del solito, film piacevole, famiglia, carriera, affari, amore, droga, si guarda bene, ma vista la lunga serie di film basati principalmente sulla boxe richiedeva qualcosina di più per stupire.
Comunque consigliato

Una bella storia coinvolgente, esaltante ed appassionante che porta ad un lieto fine confortante anche per il fatto che è ispirata ad una vicenda reale.

Grandissima interpretazione di Christian Bale e Melissa Leo, fastidiosamente irritante per buona parte del film, come richiesto dal loro ruolo, fino al riscatto finale: un Oscar meritatissimo per entrambi come migliori attori non protagonisti.

Buono il resto del cast, la regia e l'ambientazione che ricorda un po' il "The Wrestler" di Aronofsky (che qui troviamo infatti nella veste di produttore esecutivo), anche nella potente colonna sonora con brani di gruppi come Led Zeppelin, Aerosmith, Whitesnake, Rolling Stones, ma anche The Breeders, Red Hot Chili Peppers, Ben Harper.

Un godibile film prima che sul pugilato, sulla vita e le sue problematiche. Scorre via molto bene anche se con ha una forte dose di drammaticità quasi opprimente, ma grazie ad una grande prova di tutto il cast (favolisi Bale e Walhberg e Melissa Leo) e ad un piacevole ed incalazante finale emerge grandiosamente dalla massa. Oscar davvero meritati per le interpretazioni.

Finalmente un film fatto bene. Mi ha ricordato un pò million dollar baby devo dire ... cmq molto bello: storia intensa, il film non annoia mai. buone le prove degli attori

se questo è un film che stramerita l'oscar siamo prorio arrivati alla frutta!!!

Oscar strameritato. Ottima interpetrazione di Bale. Film molto bello nel suo genere.

Davvero un buon film. Merita di essere visto, nonostante la trama possa sembrare a prima vista scontata (la classica americanata) il film viene arricchito dal tema della dipendenza da crack, con un'interpretazione (a dir poco sublime) di Christian Bale che rende il tutto molto interessante e coinvolgente, degna di nota anche l'interpretazione di Melissa Leo.

un gran bel film, poco valutato nella notte degli oscar, un peccato davvero. il film scorre bene, la storia sembra molto vicina a quella reale.gli attori bravissimi.vale la pena vedero

Già dopo la prima scena si capisce il perché dell'Oscar a Bale, davvero meritato!
L'unica pecca di questo film è che molta gente non lo vedrà per principio, ormai satura di troppi film sulla boxe.
Peccato perché questa pellicola è molto ma molto di più di un semplice racconto sul pugilato

La descrizione della famiglia disfunzionale mi ha toccato da vicino, e l'ho trovata coinvolgente e di grande impatto.
Il film è chiaramente - e non è un demerito - volto a instaurare un rapporto di coinvolgimento con lo spettatore. Per questo non mi sento di additarne a difetto la retorica della parte conclusiva.
Invece, trovo che la generica riconciliazione cui si assiste tra le parti coinvolte nell'-affascinante- confiltto umano su cui il film germoglia, sia eccessivamente conciliante verso lo spettatore. E - per quanto tutto sia tratto da una storia vera, quindi i fatti son quelli - sono i risvolti umani, le asprezze, la durezza di scelte inevitabili, a sciogliersi come nulla di fatto. Come problemi passeggeri e quasi secondari, a un destino segnato dal trionfo.
E tutto questo è un peccato.

E' un ottimo film, con una magnifica interpretazione di Christian Bale, che si è strameritato l'oscar, personalmente non lo reputavo capace di una simile prova, mi ha stupito sul serio.
Per quanto riguarda il film che si basa sulla storia (vera) di Mickey peso leggero e di suo fratello, ex pugile che lo aiuta a sfondare nel mondo del pugilato, è raccontato con molta semplicità che aiuta a farti appassionare sempre di più alla storia.

Di sicuro un buon film, la storia viene ben raccontata, i personaggi sono ben interpretati (Christian Bale è veramente incredibile).
Non mi ha fatto impazzire il modo con cui sono state fatte le riprese, che a volte possono ricordare quelle di un documentario (telecamera a mano?), per fortuna solo alcune scene.
Le riprese sul ring le ho trovate inferiori a molti altri film come ad esempio "Million dollar baby" ma comunque non mi sono dispiaciute, dico solo che si potevano fare meglio.
L'aspetto familiare del pugile è trattato con molta cura e reso davvero bene, forse anche grazie alla Leo e a Bale.
Nell'insieme è un film di cui suggerisco la visione, anche a chi non piace la boxe, che non è l'unico tema fondamentale del film.

scialbo e banalotto. bravo Bale.

Un film di provincia americana che paga forse il prezzo della retorica ma alla fin fine contiene un buon messaggio di fondo e la storia (vissuta) non annoia mai specialmente per i ruoli di secondo piano come quello di Bale nei panni del fratello tossico e della Leo, matriarca della famiglia e manager dei suoi figli. Pure i terzi non sfigurano al racconto come le sorelle del protagonista che sembrano una mescolanza di personaggi alla Coen con quelli di Spike Lee.
Buon ritmo, battute dilettevoli ma soprattutto sincere in quel contesto "rurale" dell'America anni '90, un cinema di famiglia alla domenica sera.

"Appena alzato dal divano un ca22o, guarda quant'è grosso ... " 8/8.5

La storia è quella che ti aspetti e che regna più o meno in tutti i film sul pugilato. The Fighter però ha grandissimi pregi. Sarebbe quindi riduttivo definirlo film sul pugilato, quando in realtà è un film sulla famiglia e su tutti i temi collegati a questa, dai valori alle vergogne, dall'orgoglio alle delusioni, tutto sull'estesa famiglia provinciale di Micky Ward e Dicky Eklund. Quello che a mio parere è l'elemento più grande del film è la realtà; non c'è bisogno che mi dicano che sia tratto da una storia vera perché si capisce chiaramente che sia così per quanto veri sono i personaggi, naturali i loro caratteri e coerenti le loro azioni ed emozioni. E questo ovviamente è un grande merito anche degli attori in cui è impossibile trovare il peggiore, dato che tutti offrono una grandissima prova, ma è facilissimo dire chi sia il migliore. Christian Bale infatti è semplicemente mostruoso, è un qualcosa che non si può spiegare, tra le migliori interpretazioni di sempre e non nascondo che buona parte del voto se la sia guadagnata da solo. Da sottolineare anche il suo doppiaggio perfetto. Le scene in cui Dicky si butta dentro al cassonetto per motivi personali mi sono entrate nel cuore e non le dimenticherò mai.

poco coinvolgente nella prima parte, si risolleva solo nel finale.
film secondo me più sul dramma familiare e personale dei personaggi di cui troppe volte mi sono ritrovato annoiato. buona l'interpretazione di bale per il resto nella norma.

Fantastico Bale e trama ben raccontata e recitata.
Un finale esaltante e quasi da lacrimuccia.


SPOILER

Anche tutti gli altri attori recitano perfettamente immergendo lo spettatore nella pellicola con facilità e scorrevolezza.

Bellissimo film sul rapporto del pugile Mickey Ward con la sua famiglia. Meritatissimi gli oscar a Christian Bale e Melissa Leo, e ottima la regia di David O. Russell.
Ritmo un pochino lento ma ci sta, buona anche l'interpretazione di Mark Wahlberg.
DA vedere assolutamente.

film ben confezionato, ma poco coinvolgente e troppo schematico.
il protagonista è poco credibile, mentre Bale è bravo.
il problema, forse, è che i film sulla boxe finiscono con l'essere tutti simili tra di loro, con il protagonista perdente nella vita in cerca di riscatto.

Bravo Bale! Sta sempre più diventando il mio attore più meglio preferito.

Senza la sua interpretazione il film non so quanto avrebbe potuto dare.

Molto bello! Appassionante e coinvolgente, forse l'unica pecca è l'interpretazione un pò monocorde del protagonista, che impallidisce di fronte a quella di Bale giustamente premiata con l'Oscar. Sicuramente da vedere!

Molto bello, un Christian Bale davvero memorabile per un film in cui le emozioni si giocano sul filo, mai realmente espresse fino in fondo ma percebili nella loro intensità. Consigliato!

Un buon film. Molto ben rappresentata la vita di provincia americana e l'ignoranza estrema di una famiglia che rischia di condizionare fortemente la crescita umana e professionale del protagonista.

Un film che senza Christan Bale non sarebbe stato lo stesso, nel ruolo di Dicky Bale giganteggia in un ruolo non facile, un ex pugile ormai dedito solo alla droga, casinista e folle come non mai. Bale sfoggia un fisico magro e nervoso da tossico, con le movenze sopra le righe caratterizza il personaggio senza ridurlo a macchietta, il suo è assieme a Natalie Portman l'oscar più meritato. Sinceramente invece Melissa Leo non mi ha impressionato più di tanto, Amy Adams oltre ad essere un bel pezzo di ragazza è anche brava, in un ruolo che poteva risultare stereotipato, perfino Mark Walberg risulta in parte, anche se la sua mancanza di espressività è una delle sue carenze peggiori come attore. Quindi che dire? Sicuramente un film interessante, potrà sembrare scontato, ma ci sono alcune cose che non lo sono, inoltre essendo tratta da una storia vera poteva risultare stucchevole ma non lo è!
David O. Russel fà un film alla Darren Aronowsky, che infatti doveva dirigere lui dopo The Wrestler è lo maneggia in maniera saggia, con mestiere, creando un film che parla dei personaggi, degli errori, dei fallimenti, e del sacrificio, che deve fare un uomo, se non vuole passare la sua vita ad afaltare strade. In questo è un gran film, ora Bale torna a Gotham, quando sarà il suo turno di vincere l'oscar come attore protagonista?
" ora è il momento, sali sul ring prendi tutto quello che ti ha ostacolato, tutta la ***** che hai dovuto ingoiare e buttala la sù, è il tuo momento Mickey!"

le due ore di film passano senza momenti di noia.. niente di memorabile ma un buon film! ottimo Bale che ottiene un meritato Oscar.. interessante il fatto che non si trattasse della solita storia di un pugile ma che la vicenda si sia rivelata più complessa con le vicessitudini della sua famiglia e del fratello drogato.

Mi spiace ma l'ho trovato deboluccio e stereotipato. Se si esclude la valanga di retorica che travolge gli ultimi venti minuti finali, il film riesce pure a contenersi in un asciuttezza emozionale pregevole ma il manicheismo che permea alcune situazioni (l'ostilità dell'ex moglie di Micky, l'arresto dei due fratelli e ciò che ne consegue...) lo rende a tratti ruffiano e insincero. Anche la galleria di personaggi è mal curata: giusto risalto alle figure di secondo piano ma nessun approfondimento che tenga sul protagonista principale (oltretutto interpretato da un Wahlberg monoespressivo che non riesce a destare il minimo entusiasmo).
Di drammi familiari tra lo squallore della provincia se ne sono visti di migliori (come di peggiori), come film sportivo è risaputo ma ha un suo perché.
Inoltre la moralina che ne esce (cito: "A volte per vincere bisogna essere ciò che non si é") stride con la proposta di riscatto sociale più volte decantata, risultando oltretutto ambigua.
Il film è principalmente sostenuto dagli ottimi interpreti (Bale in testa) ben diretti da Russell che, da parte sua, pone freno fin troppo alle sperimentazioni visive sfoggiate nei precedenti "Three Kings" e "I heart Huckabees", adagiandosi su uno stile corretto o poco più.
Strepitosa colonna sonora.

Non so perchè, ma mi è piaciuto un casino!! C'è un pò di retorica sicuramente, e il tema del riscatto sociale e della droga sono un pò abusati ma qui sono affrontati in modo originale e decisamente più "fresco" del solito! C'è ritmo, buoni dialoghi, ottimo cast e Oscar meritati, e un Christian Bale mai così convincente (comincio ad apprezzare anche Wahlberg, guarda un pò cosa doveva succedere....).
Una scena su tutti? L'incontro di Micky seguito al telefono dal fratello con l'interposizione della madre! Fantastica!

Come si fa a non amare un film dove un uomo si vergogna di camminare nel suo quartiere dopo una sconfitta sul ring? (rettifico come si fa a non amare un uomo così?). E come si fa a non amare un film dove, in una straordinaria sequenza, un ex pugile fallito e detenuto in un carcere assiste inerme a un documentario tv che esalta nientemeno che il suo fallimento umano piuttosto che le (eroiche) imprese sportive del passato? Ti porti addosso il volto scavato di Christian Bale e una colonna sonora da urlo (Whitesnake, Led Zeppelin, Hall § Oates, Aerosmith, se non sbaglio pure i T-Rex) e la sensazione che la boxe sia lo sport più bello del mondo, e puoi essere pienamente soddisfatto della visione.
Tuttavia... tuttavia il film prodotto da Anorofsky (che come sappiamo doveva pure dirigere) risulta nel complesso troppo schematico e ridondante, frammentario e, sì, decisamente retorico. Intendiamoci, è una retorica, quella dell'uomo che cerca il suo riscatto (la sconfitta dell'avversario e la propria vittoria ai round) che strapiace e supera ogni perplessità, nonostante un'epilogo finale, diciamolo, francamente disastroso.
L'altra perplessità riguarda le interpretazioni dei due attori protagonisti: la contrapposizione tra Christian Bale-Nicky e Mark Wahlberg-Mikey, tra il bulletto scoppiato ma pieno di vitalità e il riflessivo gentleman "fautore di un micidiale pugno sinistro" è tecnicamente inaffidabile, per non dire grottesca.
Ora io non so se Bale avesse mai avuto un'esperienza di boxeur ma nei panni dell'ex pugile tossico e fallito le rarissime volte che implode con il suo pugno è tecnicamente più forte del blasonato fratellino.
Wahlberg-Mikey è un personaggio interessante sulla carta, perchè affidato tutto al suo bisogno riflessivo di separarsi dal nucleo familiare e al tempo stesso di non perdere quell'affetto ricattatorio che tuttavia prevale tuttavia negli incontri sul ring denota il disagio hollywoodiano del divo alle prese con l'impegno arduo di mettere alla prova la sua fisicità. Non è più, diciamolo, il rapper forzuto che faceva pubblicità alle mutande di Calvin Klein.
Film scandalosamente glamour, "The fighter" resta complessivamente un buon film (mancato?) che riesce ad essere persuasivo per almeno quattro elementi determinanti: la scena di Bale al carcere davanti alla tv, l'amarezza di Wahlberg dopo una sconfitta, i cinque minuti iniziali à la Spike Lee quando faceva davvero Spike Lee, la comunità stretta attorno a uno o due "miti locali", mettiamoci pure l'inusitata violenza dei cops in un momento che provocatoriamente rimanda a Rodney King e ai misfatti di L.A. di circa vent'anni fa.
Ma il tutto sembra nuovamente esaltare la forza del singolo smussando gli angoli, senza troppe concessioni alla finezza di cui proprio Anorofsky è un abile maestro.
Diciamo allora che più che esaltare i valori del riscatto morale il film tende a incentivarne altri, come la forza impulsiva e diretta della boxe, quella per cui forse neanche la tecnica è sufficiente, ma fa parte di una certa visione della vita.
Nel miraggio tra entusiasmo e delusione, non riesco per questo ad esprimere compiutamente un 7

Mi dispiace andare controcorrente, ma non mi è parso questo film straordinario. Concordo nel dire che la boxe assume un ruolo marginale. E' un film che credo sia piaciuto molto agli americani: c'è il dipinto della provincia americana, squallida, povera, umile che frustra chi ne vorrebbe emergere. C'è la ragazza che abbandona il college e si ritrova con un lavoro senza vie d'uscita.C'è la famiglia povera, ignorante e numerosa. C'è l'ex pugile che vive di ricordi, forse nemmeno autentici, e si abbandona alla droga. Insomma temi caldi, ancora di più in questo momento di crisi. E poi c'è il messaggio di speranza: uniti, grazie al sostegno soprattutto della famiglia, si può emergere dal grigiore, anche se si parte svantaggiati rispetto ad altri. E' proprio qui che il film mi è parso eccessivamente retorico, proponendo delle idee piuttosto trite e ritrite. Il tutto accompagnato da una regia abbastanza piatta e da un attore (Wahlberg) che ha due espressioni, o la sua o la sua con il sopracciglio rotto. Anche altri personaggi mi sono sembrati troppo sopra le righe, a partire dalla madre e le sorelle. Insomma per essere un film migliore, a mio parere, l'aspetto sociale e quello psicologico dei personaggi andavano maggiormente approfonditi.

Come già detto da altri utenti, più che un film sulla boxe è un film con la boxe che tratta della situazione familiare del protagonista.
Bello e commovente anche se restando nello stesso ambito ho preferito "Hurricane" con Denzel Washington.

Questo non è un film sulla boxe,è un film con la boxe.Altrimenti si sarebbe chiamato The Boxer.
Storia di un ragazzo,di 2 fratelli,di una famiglia che combattono per emergere:e il loro viatico è il pugilato (sportivo e manageriale).Ce la faranno?

Basta guardare la locandina del film per conoscere la psicologia dei due fratelli...uno succube dell'altro,due pugili con diverse capacita' e caratteri ma entrambi con la stessa Madre troppo egoista per accorgersi del suo comportamento diseguale nei confronti dei figli!
Come nei migliori film che parlano di boxe piu' che affrontare il lato sportivo della vicenda si tende,giustamente,a raccontare le storie dei protagonisti che nella maggioranza dei casi vengono da posti sperduti,poveri, dalla malavita,con famiglie difficili!
Una societa' capace di creare mostri (come le sorelle dei protagonisti) o miracoli umani!
Il bravo Russell entra perfettamente tra queste mura domestiche mischiando ironia e dramma facendoci riflettere!
Un buon film che a quanto leggo su Wikipedia è stato molto fedele nel raccontare le reale vicenda!

Pur non annoiando per tutta la sua durata, grazie ad un mix sapiente di ironia e dramma, "The Fighter" non può vantare una forza empatica particolarmente efficace, tanto che lo spettatore più che vivere il dramma, si limita a guardarlo. Buone la scelte musicali, la costruzione del contesto socio-culturale (che ricorda vagamente "Toro Scatenato" di Scorsese) e la caratterizzazione dei personaggi. Convincenti, a tal proposito, le interpretazioni. Strepitosa, nello specifico, quella di Cristian Bale, premiata non a caso con l'oscar.

film fiacco ke regge grazie agli attori x niente un capolavoro

Veramente un film fatto bene, vale la pena vederlo. Su tutti la grande interpretazione di Bale, giustamente premiato con l'Oscar, cosi come Melissa Leo.

Non un vero e proprio film sulla boxe ma un film sulla famiglia e sui rapporti interpersonali quanto questi possano essere distruttivi, ossessivi, ma indissolubili.
Una sceneggiatura, basata su una storia vera, ben scritta; un'eccelente fotografia e soprattutto un cast in stato di grazia: davvero bravi tutti gli attori Bale in primis.
Un film diretto e duro, da vedere.

David O. Russell fa il compitino mentre Wahlberg e Christian Bale (io gli avrei dato l'Oscar per L'Uomo senza sonno, qui forza troppo il personaggio) reggono da soli l'intera scena.
Trattandosi di una storia vera, questo film non toglie nulla ma non regala nemmeno grandi emozioni. Insomma, alla fine ho avuto la sensazione di aver visto un buon film, lineare ed interessante, senza aver provato niente di speciale.
Una buona prova per tutti, sia come regia che come recitazione, ma non facciamo paragoni con Rocky!