the road regia di John Hillcoat USA 2009
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the road (2009)

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locandina del film THE ROAD

Titolo Originale: THE ROAD

RegiaJohn Hillcoat

InterpretiViggo Mortensen, Charlize Theron, Robert Duvall, Guy Pearce, Molly Parker, Garret Dillahunt, Michael K. Williams, Bob Jennings, Jack Erdie, Brenna Roth, Kodi Smit-McPhee

Durata: h 1.52
NazionalitàUSA 2009
Generedrammatico
Al cinema nel Maggio 2010

•  Altri film di John Hillcoat

Trama del film The road

Sulla strada un uomo e un bambino procedono dietro a un carrello e dentro "una notte più buia del buio e un giorno più grigio di quello passato". Una pioggia radioattiva ha spento i colori del mondo, una guerra o forse un'apocalisse nucleare ha terminato la natura e le sue creature: gli alberi cadono, gli uccelli hanno perso l'intenzione del volo, il mare ha esaurito il blu, gli uomini non sognano più e si nutrono di uomini e crudeltà. Dal passato verso un futuro che non si vede si muovono un padre e un figlio, resistendo alle intemperie e agli assalti dei disperati con due colpi in canna e il fuoco dell'amore. In viaggio verso sud, il genitore racconta al bambino la sua vita a colori, piena di musica e della dolcezza bionda di sua madre, inghiottita dalla notte e dalla paura di sopravvivere. Lungo la strada il ragazzo esplorerà la propria umanità, imparando la conoscenza del bene e del male.

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Voto Visitatori:   6,90 / 10 (263 voti)6,90Grafico
Voto Recensore:   6,00 / 10  6,00
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Voti e commenti su The road, 263 opinioni inserite

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Chemako  @  14/03/2011 19:01:06
   5 / 10
Invia una mail all'autore del commento mcnapo89  @  13/03/2011 21:27:11
   8 / 10
Film molto interessante che riesce a trasmettere qualcosa e al contempo farti saltare dalla poltrona in più di un'occasione..avvincente lo sceneraio post apocalittico e le dinamiche sociali che si vengono a creare in seguito alla scomparsa della civiltà e alla mancanza dei primissimi mezzi di sostentamento..concludendo posso affermare che questa pellicola ha tutte le carte in regole per meritarsi un 8 pieno amche se il finale potrebbe lasciare l'amaro in bocca a molti......

ste 10  @  13/03/2011 00:05:12
   7½ / 10
Buonissima regia per un film angosciante e apocalittico; il film a tratti risulta eccessivamente lento però complici anche le buone interpretazioni e le ottime ambientazioni con un che di metafisico il tutto risulta di buon livello

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  08/03/2011 23:48:45
   7 / 10
Un film non per tutti che mostra meno di quanto ci si potesse immaginare dal genere "Post-apocalittico"!
Sicuramente affascinante il rapporto tra Padre-figlio dove il primo vuole portare il secondo nel credere in un futuro che sembrerebbe impossibile,lo stesso futuro a cui la moglie,e Madre,non ha creduto!
E' anche un viaggio di formazione per il giovane protagonista che fino a quel momento non sapeva distinguere il bene dal male...e nemmeno lo spettatore puo' farlo perche i sospetti del padre,che saranno anche i nostri,risulteranno,in alcuni casi,infondati!
Il regista cerca in tutti i modi di rendere il meno spettacolare possibile la pellicola mostrando rare e brevi scene d'azione in alcuni casi rallentando i dialoghi...il personaggio di Duvall rende un po' monotono il film,a mio avviso!
Un modo diverso,e comunque riuscito,di raccontare il "futuro" dell'umanita' ma anche la crescita di un innocente in un Mondo senza speranza di pace!

Lory_noir  @  06/03/2011 20:44:07
   6 / 10
Visto e rivisto. Punti interessanti, altri medi, altri ancora piuttosto bassi. Il bambino non mi è piaciuto non so se a causa del doppiaggio.

YourBestEnemy  @  04/03/2011 07:11:04
   6 / 10
Niente di che, il solito filmino su un mondo apocalittico con i protagonisti che girovagano per sopravvivere e i soliti cattivi che si sbranano fra di loro per mangiare. In tanto mi avevano detto che questo film era bello ma mi aspettavo decisamente qualcosa di più. Troppo lungo, in molti punti piatto e noiosissimo e anche prevedibile. Bravissimo Mortensen che è stato quello che ha portato avanti il film perchè il personaggio del ragazzino non era poi così simpatico anzi io l'ho trovato parecchio irritante in alcuni punti. Se non si ha nulla da fare e volete vedere un filmettino allora potete guardarlo ma non aspettatevi un gran film.

alan  @  04/03/2011 01:52:36
   3 / 10
Genere ormai trito e ritrito che con questo filmaccio tocca decisamente il fondo

Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  17/01/2011 20:12:05
   6 / 10
Bella la messa in scena nello stesso tempo tematica troppo abusata e non c'è niente di effettivamente innovativo.
Onestamente parlare di mondi post-apocalittici è sempre affascinante ma a mio giudizio il rischio fotocopia è troppo forte e la sensazione di insoddistazione alla fine visione è inevitabile.

Iteressante la parentesi "cannibala" ma nel complesso niente di che anzi troppe incongruenze sopratutto nel finale posticcio e consolatorio che stride con l'andazzo del film, senza contare che il ragazzino è insopportabile.

july85  @  16/01/2011 17:49:29
   7½ / 10
L'ho trovato lineare e per nulla pesante.

harlan  @  12/01/2011 00:35:51
   5½ / 10
no, non va bene. the road è un film sicuramente ben fatto. ambientazioni e fotografia sono perfette. interpretazioni anche. ma troppo poco denso di accadimenti e soprattutto superficiale per certi versi. il film, si concentra infatti, tutto sul rapporto padre figlio, e in questo l'obiettivo percepibile di rendere visibile sofferenza, angoscia, paure e timori è bel che raggiunto, ma ci si dimentica di far accadere qualcosa che possa suscitare l'interesse dello spettatore durante lungo tutto il percorso.... gli unici "diversivi" vengono lasciati in sospeso senza alcun risvolto ne spiegazione. a mio parere un maggiore intreccio della trama a scapito di un minore accanimento sul contentuo del rapproto padre figliio avrebbe giovato e non poco alla pellicola.

biosman2010  @  10/01/2011 21:04:38
   6½ / 10
Un pò piatto, e poi come se mancassero elementi importanti per consetire allo spettatore di capire l'evoluzione di una situazione così estrema, dove non esisteva più nessun animale o pianta di cui cibarsi e il cannibalismo era quasi l'unica fonte di sopravvivenza.
Comunque abbastanza angosciante e si lascia vedere anche se..


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Greengoblin  @  07/01/2011 22:12:14
   9½ / 10
bel film,molto angoscioso e riesce a prendere lo spettatore

Runo  @  03/01/2011 02:16:44
   4 / 10
No, non ci siamo... buona l' idea ma il film è di una noia mortale, non mi ha trasmesso nulla... soporifero.

unpoeta67  @  16/12/2010 10:27:01
   5 / 10
premetto che non ho letto il libro dunque il mio giudizio si basa essenzialmente su quello che ho visto. BEh! , sinceramente non posso giudicare sufficiente questo lunghissimo e lentissimo film che vede impegnati a dir molto 10 attori ( ma il cachet se lo saranno diviso in 2/3 ) in uno scenario apocalittico. Un viaggio senza meta, senza senso, con mille domande che restano sospese....tempo perso.

Eraser  @  09/12/2010 13:36:42
   4½ / 10
"Lentissimo" è il primo aggettivo che mi viene in mente per descrivere questo film. Oltretutto dura anche quasi 2 ore...se avessero tolto alcune scene da noia mortale credo che avrebbero reso il film + godibile.
Altro lato negativo: il film ha una trama troppo superficiale e lascia molti lati oscuri anche durante i (pochi) flashback (che invece dovrebbero chiarire la storia!). Si tratta esclusivamente di un continuo passaggio tra disperazione, desolazione, malessere e sopravvivenza; di film così ce ne sono parecchi e anche molto + belli e completi di The road.
Accettabile, infine, la volontà degli attori e del regista di far percepire allo spettatore sentimenti quali angoscia, sofferenza, rabbia, impotenza e speranza finale, ma nel complesso il film non mi ha convinto per nulla.

Gregory90  @  01/12/2010 23:41:53
   6½ / 10
Film di qualità. Regia impeccabile, stupendi gli ambienti che esasperano al massimo la solitudine e la ricerca di sopravvivenza. Filo centrale aiutato anche dagli scarsissimi dialoghi presenti. ottima la tecnica del flashback. Bravissimi i pochi attori tra cui un splendido V. Mortensen. Ahimè ritmo molto ma molto basso. A me può sembrare una pecca ad altri no xò, 6,5 solo per questo. Film d'altri tempi (futuri?)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  01/12/2010 14:56:29
   7 / 10
Desolazione… disperazione… solitudine… sopravvivenza.
Un film che andrebbe bene per prepararci psicologicamente in caso accadesse una probabile terza guerra mondiale, o la fine del mondo come più vi piace…
C'è da dire comunque che la trama non ha espedienti per rendere il film qualcosa di unico, si mantiene su un buon livello senza escogitare punti di svolta o chiavi di lettura… e non c'è niente che insegna a sopravvivere.
Si respira l'angoscia, si ascoltano i tristi monologhi, si assiste alla morte.

Alex2782  @  21/11/2010 11:48:33
   5½ / 10
sicuramente un film toccante ma noioso a tratti, molto narrativo ma portato troppo sulle lunghe, unico importante difetto, per il resto bravo sia viggo che il ragazzino ma per me non basta a trasformare il voto in sufficienza

Invia una mail all'autore del commento brabus  @  19/11/2010 11:45:56
   10 / 10
McLovin  @  18/11/2010 17:06:05
   7 / 10
Buona pellicola post-apocalittica con una notevole interpretazione di Viggo Mortensen. Finale deludente non all'altezza del resto del film. Comunque interessante.

1 risposta al commento
Ultima risposta 18/11/2010 17.58.37
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sonoalessio  @  14/11/2010 20:44:45
   5 / 10
Da vedere assolutamente in un giorno di pioggia dopo aver saputo che la fidanzata vi ha lasciato, la vostra macchina è stata tamponata e la vostra squadra del cuore ha perso 5 a 0 in casa. preferibilmente con una lametta in mano

Leonard Shelby  @  09/11/2010 23:44:18
   7 / 10
La trasposizione cinematografica del romanzo di Cormac McCarthy mantiene tutto sommato le aspettative, che per quanto mi riguarda erano molto alte.

Lo scenario post-apocalittico nel quale i due protagonisti(padre e figlio) si trovano coinvolti è devastante:
Un grigio tetro domina incontrastato, rendendo privo di vita il mondo circostante.
Desolazione, senso di impotenza...
Si può solo tentare di sopravvivere più a lungo, andando a sud, cercando di sostenersi a vicenda con l'amore dell'uno verso l'altro.
I ricordi(quelli sì luminosi e intensi) riaffiorano spesso lungo la strada da percorrere, una strada nel quale la fame non dà pace e in cui ogni incontro con altri sopravvissuti può rivelarsi fatale.

Pensare che il film sia lento, noioso o senza ritmo è senz'altro plausibile, ma è innegabile che è quanto di più verosimile si possa immaginare da un film catastrofico.
Viene dato spazio nullo alla catastrofe di cui non sappiamo un bel niente ma è invece ampio quello dedicato ai sentimenti, alle reazioni che l'uomo dovrebbe provare in tali situazioni.
Il rapporto padre-figlio è il centro di tutto, l'amore reciproco l'unica cosa che consente di resistere alle intemperie.
Un film davvero sorprendente per la sua normalità e anormalità al tempo stesso.
I nostri occhi sono stati abituati a vedere esplosioni e botti di capodanno in nei film apocalittici, ma qui ne veniamo privati.
Mancano scene memorabili o momenti che prevalgono per importanza ai fini della trama, non sappiamo cosa sia accaduto prima, nè cosa accadrà dopo.
I protagonisti sono uomini comuni, non eroi...
Tutto questo è all'apparenza un difetto ma in realtà costituisce la vera essenza del film.
Viggo Mortensen oltre a essere uno dei miei attori preferiti è anche uno dei migliori in circolazione e questa eccellente interpretazione ne è l'ennesima prova.
Brevi ma sentite le apparizioni di Duvall, Pearce e di Charlize Theron.
Non sarà un capolavoro, ma è da premiare per la sua originalità e per il suo non essersi piegato alla spettacolarizzazione superflua e alle banalità che troppe volte abbiamo visto in questi casi.

Invia una mail all'autore del commento Il Cartaio  @  05/11/2010 14:43:22
   8½ / 10
The Road è un film strepitoso!!! Toccante, dolce e sentimentale ma allo stesso tempo crudo e durissimo. Il soffocante grigiore che fagocita il paesaggio, l'assenza di qualsiasi tipo di colore o suono trasportano lo spettatore in quel desolato mondo in rovina. Splendido il rapporto padre/figlio dove l'uno impara qualcosa dall'altro per adattarsi ad uno stile di vita nuovo e terrificante. Rimarcati infatti, in modo eccezionale, i valori umani che il padre insegna al figlio e che, con lo svolgersi della storia, il bambino mette in pratica finendo per insegnare lui qualcosa al padre. Solo una pecca per questo film che ho trovato meraviglioso... il finale, forse un pò troppo semplicistico e sbrigativo... The Road è assolutamnte da vedere!

Max23  @  22/10/2010 11:37:21
   7 / 10
Film crudo e appasionante.
Una catastrofe che riduce l'umanità a pochi elementi, squadroni di persone senza scrupoli che arrivano al cannibalismo, scenari post apocalittici (personalmente li ho trovati tristemente affascinanti), degrado senza speranza di ripresa.
Su questo sfondo la storia di un padre che senza perdere la speranza viaggia col figlio verso una meta di non sicura esistenza cercando di essere forte per tutti e due...

Un buon film per chi ama il genere. Sicuramente le ragazze o mogli che siano lo troveranno eccessivamente crudo, sicuramente sconsigliato per i più piccoli.

Tylerdog86  @  21/10/2010 21:14:17
   7 / 10
Film ben fatto, buoni i contenuti e la regia, atmosfere perfette e abbastanza buona anche la fotografia. La storia poteva essere meglio sopratutto nel finale che ho trovato un pò sbrigativo ma tutto sommato un buon film...lo consiglio agli amanti dei film catastrofici, sicuramente fuori dal comune nella sua tipologia...

camifilm  @  16/10/2010 21:12:45
   6½ / 10
Buona storia. Belle rappresentazioni scenorafiche. Crudeltà allo stato animale. Un mondo perso, senza più natura. Il cammino di un padre che insegna al figlio a cavarsela da solo.

Ci voleva maggior coraggio nel finale. Dura pochi istanti e non ha un senso con il film in se, con quello si crede voglia rappresentare il racconto nel suo svolgimento. Pochi sono i film che non terminano come questo (non dico come), e che di conseguenza restano "nella storia" del cinema, mentre questo resta solo un film godibile e nulla più.

Il voto va tutto alle interpretazioni degli attori ed alla scenografia e buona parte del racconto. A me personalmente ha deluso il finale che ritengo semplicistico e convenzionale, non si discosta da altri film, meno impegnati.

despise  @  12/10/2010 09:32:04
   6½ / 10
Il futuro post-apocalittico di questo film è forse il più credibile che io abbia mai visto: cupo, agghiacciante, desolante.
In più non c'è spettacolarizzazione delle situazioni (finalmente!) ma tanto realismo.
E pessimismo. Cosmico.
Un film di intense emozioni, questo è sicuro, ma non per tutti.
La resa scenografica è molto buona, rende davvero quel senso di sporco e di
natura morta (in contrasto con i "colori" dei ricordi del protagonista) e l'interpretazione di Viggo Mortensen mi è sembrata davvero di alto livello.
Ma c'è qualcosa che non mi va giù:

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Con un finale diverso avrei gridato al capolavoro.
Ed invece trattasi "solamente" di un buon film.

mr orange  @  04/10/2010 19:08:45
   5½ / 10
mah, sicuramente un film toccante ma a tratti veramente noioso.
per quanto si possa apprezzare il tema del film alcune sequenze non hanno proprio logica specialmente nel finale un pò sbrigativo.

TeoLoco7  @  04/10/2010 18:07:18
   6½ / 10
pensavo meglio invece a tratti rischiavo anche di addormentarmi, peccato perchè l'idea di base e ottima, meno ottima la realizzazione.
Sicuramente poteva svolgersi meglio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Egobrain  @  26/09/2010 16:05:28
   5 / 10
The Road è una pellicola avvolta nel grigiore della tragedia,in un catastrofismo assoluto ma possibilistico.Divido due sezioni del genere post-apocalittico,quella fantascientifica e quell'altra,più realista e materiale di cui The Road ne fa parte.
Se quindi troviamo dei pregi dal punto di vista emotivo e morale non possiamo dire lo stesso sull'intrattenimento,che risulta pressochè assente,in una sensazione generale di apatia.Bella la fotografia e plauso alla tenerezza dei personaggi ma come ho gia detto il film è estremamente noioso.Emotivamente può toccare,ma lo spettatore è decisamente passivo,non riusciamo ad individuare un plot principale,non accade niente di narrativamente significativo.

Febrisio  @  26/09/2010 10:34:18
   7½ / 10
Le visioni di film post-apocalittici rischiano spesso di esagerare da un lato più fantasioso, guadagnando in spettacolarità, ma di conseguenza perdendo in credibilità. The Road, quasi come da titolo, prende un'altra strada, quella più realistica.

Un film non adatto a tutti, pur non mancando di evidenziarsi come prodotto di massa, avendo anche pregio di mostrare due grandi attori. Viggo Mortensen regala una bella rappresentazione del suo personaggio. Mentre Charlize Theron rimane un personaggio più in ombra, seppur figura indispensabile. Le scenografie risultano nella loro sporcizia, sin troppo perfette, esaltando però la cupa fotografia. La tensione è palpabile in molti momenti, non fine a se stessa, incontrando i vari personaggi, ma rimandome costantemente alla larga.
Eppure tutto questo bel contorno, farà storcere il naso a parecchia gente, che si ritroverà nel bel mezzo del film sprovveduto di una trama (strada) vera e propria. Lo spettatore più emotivo e sensibile si farà coinvolgere più facilmente, immedesimandosi non solo nella grave situazione, ma aiutato nel continuo e malinconico intercalarsi tra presente e passato del padre.

Paradossalmente The Road è un film che tratta del futuro, con un protagonista tristemente radicato al nostro presente. Il cammino tra padre e figlio è intenso. Il conflitto è generazionale; Il bambino accetta la situazione, il padre no. Il bambino non possiede un passato così negativo (ce l'ha, ma non capisce l'importanza), cerca di farsi strada, ottimista, alla ricerca di buone emozioni che lo possano aiutare in futuro e che lo facciano crescere normalmente, non nella paura.
L'altro, il padre, legato al triste passato, scappando dal presente. Volendo istruire il figlio con i suoi principi vitali, desiderando essere un modello di vita, ma nel contempo esempio anche da non seguire, se non nell'educazione di sani principi.


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In conclusione The Road, è un bel viaggio, ricco di paesaggi e tensione, anche se poco geografico, ma più personale, indicando, senza voler cedere troppo in risposte e nella retorica, celandosi in una delle innumerevoli strade da percorrere, la propria scelta di vita.

paride_86  @  21/09/2010 23:12:34
   7½ / 10
Interessante riflessione sugli archetipi umani che parte da una non meglio precisata catastrofe ambientale.
Cupo e poco appetibile, è sicuramente un film fuori dal coro che si fregia, però, della partecipazione di due attori che più hollywoodiani non si può: Viggo Mortensen e Charlize Theron.
Da vedere.

wblink  @  21/09/2010 19:27:59
   2 / 10
che film palloso...2 ore che diventano soporifere

1 risposta al commento
Ultima risposta 05/11/2010 14.30.51
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guidox  @  21/09/2010 17:58:25
   4½ / 10
peggio del libro, che avevo trovato comunque un ottimo esercizio di stile dell'autore e poco più.
si salvano le atmosfere (anche se nel libro va dato atto allo scrittore di avere una marcia in più) e l'interpretazione di Viggo Mortensen, che ormai non stupisce neanche più, visto che non ne sbaglia una.
la pecca più grossa, per me una vera e propria falla, è rappresentata dalla trama, poco credibile e piuttosto forzata, che serve per fare gioco al concetto che deve emergere.
esempio pratico: si gioca sul fatto che il bambino non abbia conosciuto il mondo precedente l'apocalisse, ma questo comporta che risulta piuttosto difficile la sopravvivenza per alcuni giorni, figuriamoci per mesi e anni...in quelle condizioni disperate.
vogliamo parlare dei cannibali? tengono prigioniere le loro vittime per mangiarle, come se fossero un allevamento umano.
peccato che un allevamento abbia bisogno di cibo per essere allevato, quindi il senso di fare dei prigionieri dove sarebbe?
e ancora: l'idea del carrello della spesa, oltre che essere una citazione, è un elemento niente male da inserire, ma che senso ha utilizzarlo quando il viaggio si compie su terreni impervi che negano nei fatti la sua utilità?
per non parlare del bunker e della barca, che sembrano tirate fuori da un'avventura punta e clicca alla stregua di un Monkey Island (grande gioco, ma è un'avventura grafica...).
certamente capisco che un film (e un libro) del genere, tende a dividere, o bianco o nero, specie perchè il concetto espresso è forte e non banale, ma secondo me c'è più che il semplice rigettarlo per via della tematica triste, drammatica e senza via d'uscita da parte di chi non lo apprezza.
personalmente non mi è piaciuto come sia stato messo in scena un concetto del genere.
ma capisco che è tutto mooolto soggettivo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  21/09/2010 15:34:26
   8½ / 10
Uomo e bambino,padre e figlio sulle vie di un America ingoiata dall'apocalisse,un cammino che è chimera (forse),o più probabilmente possibilità di riportare in auge quel fuoco di ardente umanità tumulato sotto cinerei strati radioattivi e coltri di torve nubi perennemente aleggianti in un cielo che non si può più definire tale.La terra irriconoscibile,annientata da una catastrofe di cui non è dato sapere ma che è indispensabile occasione di ripartenza.Il viaggio verso l'oceano come aspirazione da concretizzarsi nella crescita cosciente del bimbo e nell'espletamento della terminale missione paterna.
La funerea opera rinnegata da Dio è alla ricerca delle sue nuove divinità;i bambini con la loro pura interezza sono unica risorsa contro un mondo che si sfama con la sua stessa carne,irrefrenabile nella corsa ad un imbarbarimento primordiale.La protezione del bimbo non è stabilita solo da ovvio affetto,ma è mirata a donar luce ,ad incidere una nuova strada di fratellanza capace di elevare gli uomini dallo sfacelo.
Hillcoat riesce nell'impensabile portando sullo schermo il capolavoro letterario di Cormac McCarthy,riferendone con scrupolo i fondamenti dell'opera e pur perdendo inevitabilmente qualche impressione, a coglierne l'essenza descrivendo gesti e frasi di un rapporto che si beffa delle crudeli leggi del cupissimo mondo in cui sopravvive,edificato su un affetto impermeabile al decadimento morale e materiale, indirizzato dalla rettitudine propria di chi non ha perduto il rispetto nei confronti di se stesso e nei resti di un'umanità incollerita e allo sbando.
I dialoghi scarni,mai enfatici e ridondanti,si tuffano nel cuore dello spettatore trascinandolo in un incubo dagli scenari spettrali su cui insiste una percezione di costante minaccia .
Escluso qualsiasi tentativo di spettacolarizzare la trama ,rendendola più appetibile ad un pubblico assuefatto a pellicole molto meno intimiste,Hillcoat onora la lentezza del racconto prendendo opportune pause per narrare di gesti quotidiani per nulla casuali."The road" vive di immagini mai accessorie, sempre recanti un messaggio più o meno dichiarato.
Pregevoli i flashback in cui una gelida Charlize Theron rappresenta la resa,elemento spezzato di un nucleo che ostinato seguita a resistere in mezzo a mille avversità,pur perseguitato dal fantasma di un passato troppo doloroso.
Le minimali e malinconiche musiche di Nick Cave e Warren Ellis fanno da lugubre nenia ad immagini di cimiteriale sostanza.Viggo Mortensen è al solito interprete monumentale,il bambino(Kodi Smit-McPhee) una lieta sorpresa,il loro connubio naturale balena d'amore in un mondo dal cuore di tenebra in cui non tutto è perduto.

11 risposte al commento
Ultima risposta 15/11/2010 09.16.55
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Burdie  @  21/09/2010 09:08:18
   7 / 10
...difficile da commentare questo film tecnicamente ben fatto, ma dai contenuti effettivamente discutibili....

Di sicuro ti riveglia sul superfluo che oggi ruota intorno a noi e come possa essere dramamtico il ritorno ad un stato primitivo (ancora realtà attuale in alcune parti del mondo). Fortunatamente sono/siamo sulla sponda giusta.....

Film che lascia dell'amaro...

Eratostene  @  21/09/2010 02:11:56
   5 / 10
Quoto in tutto quello che ha detto l'utente muza. Questo film non si capisce dove vuole andare a parare. si, va bene mettere in risalto l'istinto di sopravvivenza e il rapporto padre figlio, ma diamine bisognava che...

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Mi permetto di dire che l'interpretazione di Viggo Mortensen è come al solito eccelsa. Più grandi produttori dovrebbero prenderlo in considerazione. Film lento lento lento.

muza  @  15/09/2010 22:37:16
   4½ / 10
Non ne ho capito molto il senso. Cioè? Un papà insegna a sopravvivere al suo bel bambino... Mmh ok, ma poi? La trama come continua? Lo scopo finale? Qualche piccola spiegazione sul da farsi? Il loro cammino è quidi inutile, se non per farci notare la dura sopravvivenza in un mondo alla Kenshiro, ah ok, dovrei quindi approfondire la sofferenza di quanto la vita è dura e quasi non si può definire tale.


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Tutti questi new movie sembrano fatti proprio senza idee, con delle trame o banali o come questa, che vuole farsi credere seria, dark e alternativa, profonda e superiore, ma in realtà, è tutto fumo e niente arrosto!

Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  24/08/2010 18:30:20
   6½ / 10
Attori bravissimi, il bambino è promettente, lento come ci si aspetta, ma il film ha i suoi momenti momenti drammatici e i rapporti con i vari "viadanti" colpiscono, il rapporto tra padre e figlio bhè, commovente

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1 risposta al commento
Ultima risposta 27/08/2010 11.57.17
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davmus  @  23/08/2010 18:45:35
   7½ / 10
A parte la storia, fotografia, etc etc, mi è piaciuta molto la tenerezza del padre verso il figlio (e viceversa). Si potrà dire retorica? forse, ma comunque molto bella!

Mik_94  @  22/08/2010 14:07:12
   6½ / 10
Non un brutto film, ma troppo lento! Bravo Viggo Mortensen e davvero sorprendente il bambino che interpreta suo figlio però, per me, ci doveva essere un pò di suspance... non so.
Comunque davvero buona l'idea di mettere in risalto l'aspetto più drammatico della vicenda che differenzia questo "The road" da pellicole apparentemente simili come "Io sono leggenda" e "The book of Eli" che ,però, non si avvalgono di personaggi così profondi e tanto ben caratterizzati. Triste il finale. :(

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Ultima risposta 23/08/2010 11.47.09
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Invia una mail all'autore del commento Sil.blue  @  19/08/2010 22:11:03
   7 / 10
è un film carino, forse un po lento ma merita 7 dai ;)

Dosto  @  19/08/2010 00:38:36
   7½ / 10
Il finale non mi è piaciuto.

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Alcune scelte sono un pò troppo melense ma il film, in generale, ha un grande impatto e una forza narrativa strabiliante. Mortensen non sarà il più grande attore di tutti i tempi ma a me piace molto.

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pardossi  @  17/08/2010 01:00:01
   7½ / 10
Quanto mi ha preso questo film, ti rimane dentro qualche giorno per la sua semplicità mescolata ad una razionale convinzione che potrebbe essere veramente così, a tratti dolce in altri crudele e spietato, nel complesso un ottimo film.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  30/07/2010 12:48:06
   6½ / 10
Non ho letto il libro di McCarthy, mi ripropongo di farlo presto, magari non in vacanza però.
Perciò il mio giudizio sul film, non mediato dall'opinione sulla trasposizione del romanzo, è indipendente e, in una parola, è piatto. Piatto perchè, a differenza dei blockbuster catastrofici tipici del cinema USA, The road ha il pregio di non essere un tremendo mix tra buoni sentimenti, azioni eroiche ed effetti speciali mirabolanti; ma piatto perchè il film, di contro, è freddo, glaciale, nonostante la crudezza di alcune situazioni non riesce a smuovere minimamente l'emotività.
Probabilmente la freddezza è una scelta di regista e sceneggiatore, per esplicitare la necessità dei due protagonisti - soprattutto del padre - di spegnere i sentimenti e semplicemente sopravvivere (condizione invece rifiutata dalla madre), tuttavia la mancanza totale di empatia è a mio avviso un difetto. Fa eccezione solamente il finale, a mio avviso troppo affrettato.
Padre e figlio sono comunque interpretati magistralmente: Viggo Mortensen è una maschera di scheletrico dolore, grandissimo.

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Ultima risposta 01/09/2010 15.59.44
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The Joker 95  @  30/07/2010 01:14:11
   8½ / 10
Bello, struggente, emozionante, commovente, tristissimo dramma ambientato in un mondo post-apocalittico, dove la gente per sopravvivere è pronta a tutto e dove non aspetteresti un attimo a spararti un colpo in testa. Davvero bello, ad alcuni potrebbe risultare troppo triste e potrebbe non piacergli, ma io lo consiglio a tutti. Poi, la storia è quella dell'amore tra un padre e un figlio e io il film l'ho visto al fianco di mio padre, quindi è stato ancora più emozionante :)

Mino e Mina  @  19/07/2010 20:48:44
   7 / 10
Film bello anche se molto lento
Ambientazioni molto suggestive, peccato per un finale alla buona.
Avrei preferito che ci fosse stata piu storia iniziale.
Da vedere senza pero troppe aspettative.

Nikilo  @  18/07/2010 19:14:01
   7½ / 10
In un mondo dove ormai la luce della civiltà pare essere un ricordo ormai lontano, l'uomo sembra esser tornato alla sua condizione di animale. A questo punto vige la lotta alla sopravvivenza, ormai sembra che l'umanità, si sia smarrita, e i pochi che ne conservano ancora qualche traccia, sono costretti inesorabilmente a lottare contro una natura impervia, e una fetta di umani che per poter sopravvivere si sono dati al cannibalismo. Saranno così un padre con suo figlio a dover fare i conti con questo nuovo mondo, in un lungo viaggio per raggiungere un posto "migliore".
The road, è un film post-apocalittico, diverso dal solito, grigio, malinconico, toccante, al contrario dei suoi fratelli, sembra non presentare gli stessi clichè che tanto penalizzavano pellicole come "Io sono leggenda", "The day after tomorrow", o anche "La Guerra dei mondi" ( faccio riferimento, al percorso compiuto dai protagonisti, presente in entrambe le pellicole ).
Anche il ricorso alla punta horror si discosta alla grande a i film sopracitati, non presenta gli stessi canoni, è più scarno, più veritiero, non eccessivo e strabordante faccio riferimento a 28 giorni dopo o di nuovo Io sono leggenda ( ce l'ho con il film di Will Smith ).
Nota di demerito è il finale, per quanto mi riguarda un po' buonista, e anche abbastanza fuoriluogo, visto e considerato il resto della trama, evidenziata da una pesante nota pessimista. Francamente non mi aspettavo un finale del genere, mi aspettavo qualcosa di crudo, al limite dello spietato, mi spiace dirlo ma ciò penalizza moltissimo la pellicola.
Sorvolando questa "piccola pecca" il film riesce a trasportare lo spettatore e a farlo calare all' interno del percorso che i due protagonisti fanno. Davvero bello, consigliato!

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Ultima risposta 20/07/2010 20.24.26
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kastalya  @  18/07/2010 12:43:20
   7 / 10
Il film è da vedere per tutti coloro che amano le ambientazioni post-apocalittiche.
Peccato solo per il finale che secondo me è molto deludente.

Ps per chi lo conosce ricorda un pò le atmosfere del gioco Fallout 3...

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Ultima risposta 17/08/2010 01.01.19
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AkaneTakibana  @  17/07/2010 01:36:59
   8 / 10
molto bello e a tratti davvero inquietante e spaventoso.. peccato per il finale buonista che stona parecchio con la drammaticità del film.. fosse stato piu' originale avrei aggiunto un voto alla pellicola.. cmq sia da vedere assolutamente

HHughes  @  14/07/2010 10:57:07
   7½ / 10
girato fedelmente al libro, questo The Road non è niente di particolare ma mantiene comunque un sapore particolare grazie alle idee di McCarthy. Intrigante se si è letto il libro, altrimenti può risultare un po' difficile.

atramblog  @  12/07/2010 08:34:07
   6 / 10
Mi aspettavo qualcosa di più....assolutamente angosciante.....qualche "americanata" veramente stonata....

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Ultima risposta 05/11/2010 14.54.08
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Azrharn  @  11/07/2010 13:01:25
   7 / 10
Angosciante e realistico purtroppo rovinato da un finale affrettato.

atreides  @  11/07/2010 10:45:15
   7 / 10
inquieta perchè è realistico, sulla sua lentezza...beh si in certi momenti stacchi gli occhi dallo schermo,alcune sequenze sono esageratamente prolungate,ma fanno parte della personalità del film, ottimo il cameo di duvall

Vinicius  @  08/07/2010 18:58:43
   6 / 10
Film veramente angosciante. Risulta comunque pittosto lento e noioso ed a volte i soli pensieri che suscita su quello che potrebbero farsi gli uomini fa rabbrividire. Ottima interpretazione e regia.

Sardello  @  06/07/2010 17:17:18
   7 / 10
Ho letto il romanzo a suo tempo e non appena sono venuto a conoscenza del film mi son chiesto "come ci riusciranno"?

Il romanzo è molto breve e intenso. Non si sa bene cosa sia succedo, il dove ed il come. Lunghe riflessioni e descrizioni di paesaggi desolati, dialoghi sempre uguali per aumentare il senso di angoscia.

Il film è un'ottima riproposizione del romanzo, ma la storia non penso sia delle più adatte al grande schermo. Il ritmo un po' lento può scoraggiare per chi sa già come andrà a finire il tutto.

lullaby2009  @  06/07/2010 12:15:09
   10 / 10
Un film di forte impatto emotivo e grande potenza visiva, una storia così cupa e angosciante da generare tensione pura, personalmente l'ho trovato più inquietante di molti horror, il ritmo lento accresce ancora di più il suo valore. Il crollo dei valori su cui si fonda la società civile genera mostri, l'istinto per la soppravvivenza trasforma gli uomini in animali disposti a tutto per sopravvivere. Bravissimo il regista a immergere subito lo spettatore nella storia senza soffermarsi sulle cause che hanno portato alla fine del mondo, la cosa più inquietante è la visione di ciò che rimane dell'umanità, inquieta di più quello che non si vede e che si può solo presumere che possa essere accaduto. Un film di rara bellezza, unico nel suo genere, imperdibile.

jimclark82  @  06/07/2010 00:25:15
   2 / 10
lento, troppo lento, un finale che non è lieto fine ma neanche tragico...solo gli scenari sono validi visto il genere di film...senza capo ne fine....

naughty bear  @  05/07/2010 20:50:39
   1½ / 10
Oddio che noia... Un film senza ne capo ne coda. Adeffetto soporifero da consigliare a chi ha problemi di insonnia ce stata gente che e scappata dalla sala a neanche meta film...

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Ultima risposta 05/11/2010 15.01.32
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marfsime  @  04/07/2010 22:36:04
   7 / 10
Pensavo non mi sarebbe piaciuto leggendo i commenti che lo descrivevano come un film lento e noioso..ed invece pur essendo effettivamente lento m'è sembrato un buon prodotto. Le vicende si sorreggono soprattutto sulla voce fuoricampo di Morgensen e sui suoi monologhi impreziositi da alcune considerazioni che danno diversi spunti di riflessione. Bravissimo Morgensen e se la cava egregiamente anche il bambino..buona la fotografia molto "natura morta" (in questo caso quanto mai azzeccata come descrizione). Il finale magari è un po' banale ma è una logica conclusione per un film del genere..non è di certo un capolavoro ma una una visione la merita.

Yosseph  @  03/07/2010 20:01:31
   6 / 10
Diretto dall'australiano John Hillcoat, The Road è un brutale adattamento misantropico del romanzo premio Pulitzer di Cormac McCarthy.
La premessa è semplice: l'apocalisse è avvenuta, il perché non importa. Tutto ciò che rimane da fare è sopravvivere.
Fuori l'aria è ormai un misto di neve e di cenere, le strade sono lande desolate e la maggior parte di coloro che continuano a sfidare la morte hanno fatto ricorso al cannibalismo.
Molti dei sopravvissuti si sono suicidati e vedere cadaveri è diventato normale. In questo scenario desolante un padre senza nome (Viggo Mortensen) e il suo giovane figlio al seguito (Kodi Smit-McPhee) si dirigono verso sud, ma non tanto perché credono di trovare un rifugio, quanto perché gli inverni al nord sono sempre più duri. Il loro pellegrinaggio è pieno di pericoli ma rimane comunque la loro unica flebile speranza di salvezza. La "vera" speranza è morta insieme a tutto il resto.
La performance di Viggo è brillante e coinvolgente: nel film è un uomo incrollabile, che sogna di notte una vita migliore e una moglie amorevole (Charlize Theron), ma si risveglia in un mondo dove il figlio può sperare in nient'altro che in una morte precoce.
Fugaci ma non meno importanti le apparizioni di Theron, Robert Duvall, Guy Pearce, Garret Dillahunt e Michael K. Williams. Ognuno porta qualcosa di diverso al tavolo, e il loro passaggio sullo schermo, sebbene sia molto breve, è fondamentale nel quadro del rapporto tra il padre e il figlio.

Tecnicamente è ben fatto: grande cura dei particolari (dall'abbigliamento alle foreste morenti, dai denti marci alla costa desolata), dialoghi limitati (ogni parola ha una ragione) e fotografia plumbea.
Hillcoat conferisce al film un'atmosfera straordinariamente suggestiva, ma il dramma manca di profondità e dimensione, e le scene tendono a confondersi insieme. Il ritmo è inoltre colpevolmente piatto, e nemmeno la costante minaccia di morte sostiene il basso livello di tensione.


Musha  @  01/07/2010 13:58:14
   3 / 10
Film con sicuramente delle pretese, ma rimane molto superficiale e soprattutto noioso

dibinho  @  01/07/2010 13:47:19
   7½ / 10
Bel film molto profondo, che si lascia seguire
eccellente fotografia, paesaggi grigi e desolati
Consigliato

Fr4nc3sc4  @  01/07/2010 01:50:23
   7 / 10
E' carino come film =)

Estonia  @  29/06/2010 21:52:45
   7½ / 10
L'umanità è alla fine del suo percorso tra le ceneri del nulla post-apocalittico di un disastro devastante, di cui niente è dato sapere, e la triste condizione in cui vive la maggior parte degli individui ridotti allo status disumanizzante e feroce di cannibali.
Un padre e un figlio senza nome attraversano il paesaggio arido, svuotato di qualsiasi presenza animale e costellato da una vegetazione morente, diretti verso il Sud, alla ricerca di un clima più mite, dell'occasione di una rinascita, di una speranza di salvezza.
Ogni incontro è una probabile minaccia, ogni volto, ogni gruppo di uomini può nascondere un'insidia e l'uomo, oltre a insegnare a suo figlio come difendersi, gli mostra con disperata fermezza qual è il modo più rapido per suicidarsi in caso di estrema necessità: dimensione umana terribile quella in cui un genitore è costretto ad arrivare anche solo a pensare di compiere un gesto del genere.
Ma compito dell'amore paterno è, allo stesso modo, quello di mantenere vivo nel figlio il "fuoco" della forza interiore, della solidarietà, ma soprattutto della pietas nei confronti dell'Altro da sé, dopo che la scelta rinunciataria della madre li ha lasciati soli a sopravvivere al cospetto di un destino imponderabile.
Lo spirito religioso che traspare palesemente da ogni dialogo tra l'uomo e il ragazzo, così come la desolata tristezza delle immagini dotate di una loro seppur drammatica bellezza, non appesantiscono la percezione né smorzano la partecipazione emotiva.
Ma quel finale così artificioso e poco congruente, eppure fedele al romanzo da cui è tratta la pellicola, indebolisce parzialmente la seconda parte di un film comunque magnifico e sconvolgente.

F. Moro  @  27/06/2010 10:34:05
   6½ / 10
Un film senza ne capo ne coda, ti trovi in balia degli eventi senza sapere neanche il motivo che ha portato i due protagonisti in quella determinata circostanza ed il film ti lascia senza sapere neppure come andrà a finire (sembra un episodio di un telefilm). Trama inesistente, colonna sonora fatta di alberi che cadono e di fiamme che bruciano qua e là. Lento come non so che cosa, pellicola che si porta avanti a fatica con una narrazione che inizia in un modo e finisce in quel modo. Finti colpi di scena, che aggiungono particolari che non arricchiscono per niente la storia ma servono solo per proporre allo spettatore altri sbigottamenti ed ulteriori domande sul perché e per come è successo questo e quello senza avere mai una risposta. Ho dato comunque la sufficienza per la bravura degli attori (Viggo Mortensen e Charlize Theron) e per la crudezza ma anche realisticità e bravura con la quale è stato realizzato da John Hillcoat. Ma credo che ciò non basti ad evitare che tutti sbadiglino in sala e non vedano l'ora che finisca (c'è stata gente che a metà film ha preso e se ne è andata dalla sala!).

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Ultima risposta 28/06/2010 12.46.31
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Invia una mail all'autore del commento Lord_Lykos  @  26/06/2010 18:36:59
   8 / 10
Film veramente molto bello ed emozionante *-*
lo consiglio vivamente a tutti ;)

Stiv_pro  @  25/06/2010 15:37:39
   7½ / 10
mi è piaciuto molto, un film bello da seguire e con vari colpi di scena davvero inaspettati!

nn ho apprezzato tanto il finale, però lo consiglio cmq a tutti!

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  24/06/2010 09:22:36
   6½ / 10
Non poteva venire meglio di così. O forse sì, ma non in mano a un esordiente e con i Weinstein alla produzione e tutte le ingerenze che ciò comporta. E' già un miracolo non aver assistito a una sorta di super viggo contro i cannibali apocalittici.
Poteva accadere...
Il problema di questo film (forse è un problema solo per chi ha letto il libro) è lo sfasamento che si crea tra un testo di riferimento quasi mistico-religioso e un adattamento che invece si concentra "solo" sul rapporto padre-figlio. Lo spiegone di Viggo a Duvall non basta a restituire il senso di sacralità della missione del protagonista e così anche il finale, debole già nel romanzo, diventa stucchevole nel film e non assume la logica provvidenziale che aveva sulla pagina scritta.
Per il resto, è un film molto ben girato, che rende alla perfezione l' atmosfera disperata del romanzo. Forse c'è qualche flashback di troppo e la musica (inzeppata ovunque) è davvero insopportabile. Ma, come ho detto prima, non credo si potesse pretendere di più ed è apprezzabile lo sforzo di costruire un film post apocalittico al di fuori degli schemi tipici di certo cinema americano.

WildHorse  @  23/06/2010 23:22:44
   9 / 10
Non è da tutti dirigere un film del genere. Questo regista ci è riuscito benissimo, rendendo al meglio il senso di disorientamento post-catastrofe. La storia fa riflettere. La strada percorsa e da percorrere è la stessa delle antiche cività distrutte. E' la strada verso la rinascita, dritta, lenta e dura e difficile. Il film ti fa pensare al passato, a quanto è stata ostica quella strada che ci ha portati al presente, a quante situazioni "naturalmente assurde" ha dovuto passare l'umanità affinché si arrivasse a un minimo di civiltà più o meno civile... civiltà destinata a morire, umanità destinata a riprendere il ciclo...

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Bellissimo.

valis  @  22/06/2010 18:40:00
   9 / 10
nel grigio di una terra desolata un padre e un figlio vagano su strade deserte in un viaggio senza speranza verso il mare. cupo e senza speranza il film rende a mio modo di vedere l'atmosfera del libro.i dialoghi sono brevi, parole uscite fuori dai denti con fatica, ma pesanti come macigni.il mondo di mccarthy è popolato da bande di cannibali che riducono i loro simili a bestie da macello, perdendo ogni scintilla divina.la metafora bibblica qui è evidentissima.del resto il film è intriso da una forte vena religiosa, soprattutto nella scena finale.la speranza è l'unica cosa che tiene in vita l'uomo, speranza che il padre aveva smarrito e il figlio ha ritrovato nella conclusione affidandosi ad uno sconosciuto.bellissimo.

maitton  @  22/06/2010 00:42:32
   5 / 10
questo e'uno dei pochi casi in cui il mio voto dista abbastanza dalla media.sapevo che prima o poi doveva succedere...comunque sabato sono andato al cinema, e onestamente questo film mi ha fucilato proprio. regia nulla e musica zero.

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Ultima risposta 24/06/2010 11.49.33
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dido69  @  21/06/2010 23:15:21
   6½ / 10
Un film angosciante, ai più sensibili potrebbe venir voglia di suicidarsi. Tutto sommato non è male, forse un pò noioso, visto che non succede mai nulla.

Gruppo COLLABORATORI peter-ray  @  21/06/2010 20:37:02
   5½ / 10
Forse sono io di vedute uh po' strette, ma il finale ha guastato quanto di buono poteva offrire il film, che già di suo propone lo stereotipo dello scenario post-apocalittico alla Ken Shiro.

Ciò non toglie che Mortensen sia stato effettivamente bravo; il bambino, oltre che bravo è anche molto bello (se mi dicessero che è il vero filgio di Charlize Theron ci credei senza batter ciglio) ma per il resto è un film da dimenticare

goodwolf  @  21/06/2010 17:57:06
   7 / 10
Il film è davvero semplice, forse fin troppo: padre e figlio che camminano in cerca di qualcosa per tutta la durata del film. I dialoghi sono ridotti all'osso e quasi sempre di una banalità sconcertante. Però tutto sommato il film mi è piaciuto, grazie al suo incedere lento ( e soprattutto alla fotografia) non fai fatica ad immedesimarti in quei paesaggi desolati e grigi. Grande interpretazione di Mortensen (che, dato il look, sembra davvero Aragorn).
Finale abbastanza discutibile.

fantasydreams  @  20/06/2010 17:07:05
   7½ / 10
Viggo Mortensen, che sembra ormai affezionato a sceneggiature complesse, veste i logori panni del padre, e nel farlo tira fuori tutta la durezza possibile dall’espressioni del suo viso, ma purtroppo a tratti ci ricorda ancora quel fiero Aragorn.

filipporich  @  20/06/2010 15:41:01
   5 / 10
Non mi ha convinto. Aveva potenzialità per essere un buon film ma risulta troppo scontato dal primo all'ultimo fotogramma. Non succede nulla di inatteso, nulla che ti fa pensare per un secondo: qui il film potrebbe prendere una piega interessante.
Per questo più che vederlo il film si subisce.

Una nota sulle cose positive voglio farla: la fotografia stupenda e viggo molto bravo e convincente.

Inoltre

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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR oh dae-soo  @  18/06/2010 01:12:41
   9 / 10
ATTENZIONE: il commento potrebbe contenere anticipazioni.

La Speranza è un diritto di tutti, del migliore e peggior uomo, del più felice e del più disperato. Non si può vivere senza speranza, quasi ossimoricamente non si può. The Road ha lo straordinario coraggio di farci credere che, al contrario, ce la si può fare.
Film grandioso, inumanamente bellissimo. Non tutti possono sopportarlo perchè fa paura, non noia, esplorare così a fondo il buio dell'anima sapendo che non si arriverà mai più alla luce.
Ancora Cormac McCarthy.Il pessimismo relativo di "No country for old men" evolve nel pessimismo assoluto del semplice "No country". Non ci sarà mai più nessuna terra per l' Uomo, nessun paese, solo strade su strade di disperazione da percorrere. Che mondo è quello in cui un padre è costretto ad "insegnare" al proprio figlio il suicidio? Che cosa è successo per far sì che gli uomini si mangino a vicenda? La Fine del mondo, tante volte raccontata sullo schermo raramente coincideva nelle altre pellicole con la fine dell'uomo, della sua anima. La Natura, la Guerra o chissàcosa hanno distrutto il nostro mondo. In seguito il Tempo, la Fame, la Disperazione hanno distrutto l'uomo. Cosa rimane? Rimane l'amore che un padre può dare al proprio figlio. Rimane l'amore che un figlio può dare al proprio padre. Solo questo rapporto varrebbe da solo la grandezza di questo film. E' facile raccontare amicizia, solidarietà, amore, tutti lo fanno. Meno facile è raccontare tali sentimenti quando questi sono totalmente incondizionati, puri, vivi, in un mondo senza più un domani.
E' un messaggio di vita quello che The Road ci regala. Perchè vivere ancora, perchè soffrire, perchè lottare malgrado la certezza matematica che niente serva più? Perchè gioire davanti a provviste di cibo, godersi la bellezza di una doccia se poi comunque la nostra fine è segnata? The Road è come un interminabile Miglio Verde, lungo migliaia di km e decine di anni. Nessun governatore fermerà l'esecuzione, la morte sarà certa e orribile ma finchè le gambe ci sorreggono manteniamo la dignità di essere uomini, rispettiamo questa meraviglia chiamata vita.
E la cosa incredibile, paradossale di The Road, è come al suo interno ci sia un percorso di formazione di un ragazzo, un' educazione alla vita che in realtà non avrebbe senso. La formazione, l'educazione, presuppongono un futuro, e un miglioramento in esso. Qui non c'è futuro, ma forse riveste ancora importanza il morire da Uomo, acquisire quella maturità che alla fine ti farà accettare l'inevitabile.
Forse non avrei mai voluto vedere The Road perchè tutto sommato anche a me piace viver sereno. L' ho visto però, e dimenticarlo è impresa veramente dura. E come Wall-e è il massimo risultato di sempre nell'animazione, The Road, che molto gli somiglia, è probabilmente il best del genere. Una cosa sola gli avrei chiesto in più però, quella che il cartone ci regala: un briciolo di speranza, una minuscola, verdissima, piantina verde.

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Ultima risposta 26/06/2010 22.19.46
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benny257  @  18/06/2010 00:58:58
   9½ / 10
Non capisco le recensioni negative. E' un film che tocca ed arriva al cuore. Pensate a vivere con vostro figlio in un posto dove non c'è più nulla e dove gli uomoni si sono ridotti ad uccidersi per sopravvivere.
Forse chi ha dato un voto negativo si aspettava un film come 2012 ( mi sembra si chimasse cos' quel film apocalittico uscito qualche mese fa)....ma fortunatamente questo film non ha nulla a vedere con quell'insulso film.
Andatelo a vedere. Mi ringrazieretw.

ILGLIFO  @  17/06/2010 14:44:10
   3 / 10
PREMESSA: TUTTO QUELLA CHE SEGUE, FINO ALLA PAROLA "AHI", E' SOLO UN LUNGO PROLOGO ALLA RECENSIONE DEL FILM. POTETE ANCHE SALTARLA SE VI INTERESSA SOLO LA MIA OPINIONE.

<< La speranza è l'ultima a morire, infatti muore di solitudine....>>

Questa frase riassume sinteticamente una delle mie visioni della vita(sono troppo mentalmente frazionato per averne una sola).

Ottimista depresso potrebbe essere una buona definizione per il mio stato d'animo standard.

Eppure ieri ho pensato seriamente al suicidio e solo un attacco di tirchieria fulminea mi ha salvato.

Ma partiamo dall'inizio.

Sarà che la sera prima ero andato a letto incazzato, sarà che, da un breve sondaggio telefonico che ho commissionato ad una nota agenzia di sondaggi (la stessa che usano certi politici) risulta inequivocabilmente che:

- E' un periodo pesante per tutti (Per colpa dell'Opposizione sembra)
- Tutti amano Berlusconi (Non chiedetemi di questo dato, io non avevo chiesto nulla ma sembra che ormai sia un servizio standard che ti offrono quando fai un sondaggio...mi hanno detto "Ma come, fai un sondaggio e non ne approfitti per chiedere della popolarità di Berlusconi? E che lo fai a fare!"
ed io ho capitolato...)

...sarà che a me sto sondaggio mi era costato caro e sembrava un po' un'in*u**ta...sarà quel che sarà (Ricchi e Poveri docet) ma ero veramente di pessimo umore.

Diciamo che mi sentivo come il CD che raccoglie i successi (?) di Marco Masini: Triste, con un buco al centro e abbandonato a prendere polvere in un autogrill dove tutti ordinano il Camogli.

Aspettavo solo che qualcuno mi lanciasse una salvagente, una distrazione culturale...qualcosa che mi strappasse alla sbornia di noia che mi aveva costretto a vomitare tempo in infinite tazze di caffè che nella mia mente avevano forma di cesso.

Insomma, la situazione era critica, quando all'improvviso....SQUILLA IL TELEFONO!

...sembra che non sia ancora scoccato l'ultimo rintocco per la speranza....

SI VA AL CINEMA! IL CINEMA! IL CINEMA!

(E qui si innesca il mio disturbo bipolare che mi porta da uno stato di prostrazione mentale ad uno di esaltazione)

IL CINEMA: Finestra di vita sulla vita!
IL CINEMA: La stanza dove i collezionisti di emozioni conservano le loro raccolte di immotivate palpitazioni e di vibranti turbamenti!
IL CINEMA: Lì, dove gli occhi si sgranano quando non si inumidiscono e le bocche si spalancano quando non si serrano!

Si, il cinema è la risposta alla sarcocinia (Sarcastica e cinica ironia) che mi assale.

Si va! Si va!
Entro in sala, mi siedo e solo nel momento in cui sprofondo nella poltrona mi rendo conto che non ho la minina idea di che film sto per vedere.....so solo che c' è Viggo Aragon o come si chiama lui...

Ahi.

Vabbè. Mi volto verso qualcuno della mia compagnia e chiedo: "Ma cosa siamo venuti a vedere, alla fine?"
(FINE PREMESSA)

"THE ROAD"

"Oh *****...."

E' questo il momento preciso in cui mi rendo conto di avere commesso il mio grosso, grasso errore giornaliero.
Avevo letto di The Road in rete e l'avevo classificato nella categoria "Devono portarmici chiuso in sacco di iuta, ammanettato e legato come un salame Beretta per costringermi a vederlo".
Ed invece c'ero venuto di mia sponde...

The road (La strada) è un film che parte con delle ottime premesse:
in Italia non volevano distribuirlo perchè troppo deprimente.
Per quanto mi riguarda la recensione potrebbe anche concludersi qui ma sperando in una sua componente catartica vado avanti.

Il cast sarebbe di tutto rispetto (Viggo Mortensen, Charlize Theron, Robert Duvall) se non fosse che il mio, di rispetto, l'hanno perso con questa interpretazione.

Già di suo Mortensen ha in dotazione due espressioni. Con la spada e senza.

In questo film supera se stesso riuscendo a NON avere espressione anche SENZA spada.

Ha freddo? Espressione Standard
Ha caldo? Espressione Standard
Ha Tiepido? Espressione Standard
Gli appare un pinguino vestito da Pikachu con in mano un mazza chiodata e gli chiede se gli può indicare la strada per il magico mondo di Oz?
Espressione standard

L'altro attore protagonista, il bambino Kodi Smit-McPhee, seconda mia modesta opinione l'avrebbero scartato anche per fare la pubblicità dei Ringo.
Ogni volta che recitava una battuta sentivo un cane collezionista di fumetti latrare in lontananza, come se qualcuno lo stesse percuotendo in una copia del numero 1 originale di Dylan Dog (Doppio Dolore, fisico e mentale).

Charlize Theron è più irriconoscibile di quando recitò in Monster, ma molto meno espressiva.
La cosa più pregnante che dice in tutto il film è "NO". Glieno fanno dire spesso. Almeno una ventina di volte.
Fate un po' voi.

E dopo aver analizzato la parte migliore del film, passiamo a cosa non mi è piaciuto.

La storia è così gratuitamente triste che a 3/4 del film i mie testicoli si sono guardati in faccia (provocandomi una torsione testicolare) e il più intraprendente dei due ha detto all'altro: "Senti io me ne vado. Se vuoi venire con me fino alla porta bene, ma fuori di qui ognuno per la sua strada.... che sto film mi ha così depresso che non voglio vedere nessuno per un po'. Nemmeno te che ti conosco da una vita".

Detto ciò ho solo sentito le palle che mi cadevano e visto con la coda dell' occhio due cosi che correvano verso l'uscita.

Non c'è Pathos, non c'è Logos.
O meglio, se il Logos manca del tutto (e in questa riuscita scelta stilistica si colloca uno dei pochi punti di forza del film) il Pathos è monodimensionale, affrancandosi esclusivamente sulla lunghezza d'onda della disperata tristezza melanconica.

Perchè? Perchè? Perchè?

Ora, si va al cinema per varie ragioni(a meno di essere degli amanti del cinema tali da trascendere il primo semplice piano comunicativo dell'opera....e non è il mio caso)...sostanzialmente io ne individuo tre:

- Per distrarsi (era il mio caso) dal quotidiano
- Per emozionarsi
- Per vivere un'esperienza (indotta)che faccia scaturire una riflessione in noi.

Partendo da questo assioma il film ha fallito da tutti i punti di vista.

Non mi ha distratto dalla mia quotidianità...mi ha solo ricordato, attraverso la metafora della post apocalittico, che sono in arrivo tempi cupi.

Non mi emozionato, ne attraverso le immagini, viste e riviste milioni di volte in decine di film, ne con i dialoghi (veramente la parte più squallida del film, soprattutto quelli tra padre e figlio) ne con la storia in se per se, che racconta in sostanza una camminata tra le rovine, ne con il finale scontato e prevedibile dopo appena 5 minuti di film.

Sul finale vorrei aggiungere un nota. Il film, per i miei parametri è brutto ed inutile ma poteva essere almeno cattivo.
Perchè anche i cattivi hanno il loro fascino...

Questa pellicola poteva essere paragonata ad uno ******* che ti prende a pugni nello stomaco e ti lascia per terra a sputare sangue e bile....ma il vero *******, il vero cattivo, uno di quei bastardi che si riesce ad odiare con ogni mitocondrio primo che con ogni cellula...ecco...uno ******* non ti chiede mai scusa dopo che ti ha colpito.
Questo film lo fa. Col suo finale, sdolcinato, inverosimile e raffazzopato lo fa.
Ti chiede scusa dopo che ti ha colpito e così confessa a se stesso e allo spettatore la sua colpa. L'essere gratuito portatore di insignificante cattiva tristezza.


Infine, l'opera fallisce anche nel suo ultimo possibile scopo. Far scaturire una riflessione.
Nulla. Tracciato piatto, spina staccata e autopsia in corso.
Non c'è alcuna traccia di vita nella speranza di suscitare una qualche forma interiore di pensiero conscio....

Per poter riassumere il tutto in una sola frase questo film è una lunga passeggiata nella ***** esistenziale della sconfitta.

Tutto male insomma? No. Non è vero.

La fotografia è OTTIMA. Ci vuole una grande abilità a riuscire a rendere il bianco e il nero come guide cromatiche dominanti in una pellicola a colori.
Qualche idea folgante c'è, purtroppo non sfruttata a dovere.
Sicuramente nel libro da cui il film è stato tratto ( La strada di Cormac McCarthy, vincitore del Premio Pulitzer 2007) ci sono dei meccanismi narrativi di introspezione tali da poter essere modulati dal lettore.

La cosidetta Lettura Attiva, permette di modulare la narrazione del racconto, assorbendo in dosi diluite la forma espressiva dell'opera e la sua capacità disturbante.

Nel cinema invece il fruitore subisce una Lettura Passiva. Non vi è la possibilità di una modulazione della percezione della (tentata) induzione di emozione.

Per dirlo in due parole, quando il libro diventa un aspirapolvere di positività, lo puoi chiudere.
Ti ci voglio a chiudere lo schermo del cinema.


Insomma, è andata così.
Io ero depresso di mio, volevo tirarmi su e mi hanno portato a vedere il film più depressivo della storia del cinema.
A un certo punto ero così prostrato psicologicamente che ho pensato : "Basta, la faccio finita. Mi infilo la cannuccia della Coca Cola nell' occhio fino al cervello e spingo forte."


E così sarebbe andata...se non fosse che all'ingresso la Coca non l' avevo comprata.
Infatti dopo che mi avevano chiesto 1,5 euro per una bottiglietta d'acqua da 0,5 cc non ho avuto il pelo sullo stomaco per chiedergli un bicchiere di Coca Cola....e solo questo attacco improvviso di tirchieria mi ha salvato la vita...

Certo, ho passato metà a film a supplicare Viggo di sparare a me con i soli due proiettili rimasti nella pistola e non al figlio...ma non ho avuto risposta alcuna e oggi sono qui a scrivere questa rece...

Insomma, un film imperdibile! Portateci il vostro peggior nemico e chiudetecelo dentro. Ma prima non dimenticatevi di offrigli una Coca...con cannuccia.

Il Glifo Prolisso

Ps:Il termine Sarcocinia non l'ho inventato io ma un apposito ufficio stampa. Giuro.

P.P.s: non lasciatevi ingannare dall'ottimo trailer...

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Ultima risposta 12/11/2010 22.39.56
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