gran torino regia di Clint Eastwood USA 2008
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gran torino (2008)

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locandina del film GRAN TORINO

Titolo Originale: GRAN TORINO

RegiaClint Eastwood

InterpretiClint Eastwood, Cory Hardrict, John Carroll Lynch, Geraldine Hughes, Brian Haley, Dreama Walker

Durata: h 1.56
NazionalitàUSA 2008
Generedrammatico
Al cinema nel Marzo 2009

•  Altri film di Clint Eastwood

Trama del film Gran torino

Walt Kowalski è un veterano della guerra di Corea, uomo indurito dal tempo e dalla vita, con un pessimo rapporto con la propria famiglia. Quando un gruppo di immigrati asiatici si trasferisce a vivere vicino a lui, l’uomo si troverà costretto ad affrontare i propri pregiudizi.

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Voto Visitatori:   8,49 / 10 (600 voti)8,49Grafico
Voto Recensore:   7,50 / 10  7,50
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO DAVID DI DONATELLO:
Miglior film straniero
Miglior film straniero
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
Miglior film straniero
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Voti e commenti su Gran torino, 600 opinioni inserite

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Jambo  @  29/03/2009 22:48:32
   9 / 10
Film magnifico, storia molto bella...Meravigliosa interpretazione di Clint Eastwood
Da vedere!!!!!

anar  @  29/03/2009 20:51:52
   6½ / 10
klint è sempre Klint, il film si lasci guardare volentieri, la seconda parte perdè un pò, e diventa a tratti banale,. un buon film ma nulla di particolare.

2 risposte al commento
Ultima risposta 22/07/2009 01.19.35
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Bathory  @  29/03/2009 20:10:11
   7 / 10
Parlare di delusione nei confronti dell'ultimo film dell'eterno Clint non è giusto, però mi aspettavo qualcosa in più.
Questo Gran Torino può essere visto come un'analisi, una denuncia, uno spaccato della società americana odierna con tutti i suoi numerosi difetti (razzismo, paura del diverso, bullismo), però è innegabile che Eastwood è rimasto vittima di alcuni luoghi comuni che caratterizzano gli USA, pur risultando effettivamente funzionali allo svolgimento e al messaggio finale della pellicola.

Nonostante tutto però il film convince, se non altro perchè Clint Eastwood con la sua straordinaria interpretazione e la regia molto asciutta (mi ha ricordato molto i fratelli Dardenne in alcuni punti), riesce a reggere da solo un film che risulta leggermente affrettato in alcuni punti (la rivoluzione interiore di Kowalski sembra avvenire quasi da un momento all'altro).

Molti hanno esaltato il finale, di indubbia potenza visiva ed emozionale, ma francamente è abbastanza prevedibile, se non altro perchè è l'unica conclusione plausibile e sensata, pur essendo stata improntata la pellicola su un binario completamente opposto..

Lunga vita a uno dei più grandi registi degli ultimi anni.

2 risposte al commento
Ultima risposta 29/03/2009 20.35.02
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jolly  @  29/03/2009 19:36:39
   10 / 10
Grandioso Clint film assolutamente da vedere..
finito il film avrei voluto rivederelo nuovamente!

Chemako  @  29/03/2009 19:22:18
   8 / 10
Si'....qualche scena e' un po lenta, ma...Clint e' mitico!!!!!

Jackass89  @  29/03/2009 18:24:00
   9½ / 10
Sopra le mie aspettative! andrei a rivederlo volentieri, straordinario Eastwood!

Invia una mail all'autore del commento nrgjak  @  29/03/2009 16:45:27
   9 / 10
film strepitoso, commenvente, lento ma mai noioso, nè banale o stereotipato.
clint eastwood immenso

minuano  @  29/03/2009 16:01:13
   3 / 10
Non ho capito:
a) se è un'autoparodia all'eterno cow-boy monoespressione (con o senza sigaro... nel caso di specie sigaretta / con o senza cappello... nel caso di specie cappellino)
b) se è proprio un film ridicolo.

In ogni caso due palle.

13 risposte al commento
Ultima risposta 24/09/2010 11.00.00
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andrez  @  29/03/2009 15:18:22
   9½ / 10
Clint non delude mai!Un'interpretazione magistrale!

andrea_83  @  29/03/2009 15:14:55
   9½ / 10
Solo Clint poteva creare un film eccellente tra una veranda, una strada e dei musi gialli.
Interpretrazione magistrale, del "giovane" attore , commuove per la sua tenerezza che si porta sulle spalle il fardello degli anni che passano e della sua malattia, contrapposta alla crudeltà delle sue convinzioni e del suo razzismo sostenuto.
A volte duro e violento, a volte commovente e ironico, tra uno sputo e uno "sputacchio", ci racconta questa "favola" Americana con grande maestria e con l'esperienza di una vita vissuta con grandi rimpianti ed emozioni!!
Austera e spettacolare la scelta dell'eredità, l'indifferenza ripagata per l'appunto con "l'indifferenza ereditaria"!!
Gli eroi non esistono esistono solo i rimpianti, e la redenzione è l'unico modo per riscattarsi moralmente del grande peso che ci si porta nel cuore..la morte vista attraverso i propri occhi...

pardossi  @  29/03/2009 14:41:19
   8½ / 10
Se devo commentare questo film in base alle emozioni che trasmette allora è un grandissimo film, con una sceneggiatura fantastica, molto intelligente e che ha in serbo un grande insegnamento, come definire Clint se non un grande artista nonchè un eccellente regista, regalaci altre perle simili!

jiko  @  29/03/2009 13:52:37
   10 / 10
Imperdibile...Clint Eastwood non smette mai di stupirci e ci regala un altro capolavoro. Una regia impeccabile, un film intenso, coinvolgente, mai banale. Chapeau.

androjoker  @  29/03/2009 11:47:39
   5 / 10
Sarà che da Clint Eastwood mi aspettavo di più...
Il tema è sicuramente interessante ma il film l'ho trovato comunque troppo lento, troppo piatto.
Non mi ha emozionato.

Trools87  @  29/03/2009 03:55:04
   9 / 10
stupendo, un film che fa riflettere... grande Clint Eastwood

kastalya  @  29/03/2009 00:53:31
   10 / 10
Ben recitato, mai banale, commovente.
Clint Eastwood ai suoi livelli più alti.

Un film da vedere e da ammirare.

batisgrulla  @  28/03/2009 20:24:00
   7 / 10
Ragazzi il film è bello, si lascia guardare e scorre bene. Clint è un grande. A mio avviso però la media non rispecchia il reale valore del film: non si parla certo di capolavoro. Inoltre, soprattutto all'inizio, mi è sembrato di vedere il festival dell'ovvio: i messicani bulli, i cinesi strani, il prete che rompe ecc. ecc.. A mio avviso troppi stereotipi.

Invia una mail all'autore del commento EnglishRain  @  28/03/2009 01:59:36
   9½ / 10
Io amo Clint Eastwood! Questo è un altro suo grande capolavoro! Un film semplice ma fantastico. Grottesco edivertente in alcune parti, tragico e drammatico in altre ancora. Il protagonista è fantasticamente interpretato, il personaggio è sublime e incredibilmente caratterizzato: La trama è ben fatta e la sceneggiatura ottimamente scritta. Imperdibile!

filipporich  @  28/03/2009 01:46:56
   8 / 10
Non male. Niente di super speciale o incredibile però un ottimo film, con una giusta trama. Clint voto 10 come attore.

xanter  @  28/03/2009 00:39:52
   8 / 10
E' un buon film anche se non mi ha dato la sensazione di capolavoro indimenticabile, credo più che altro che sancisca una splendida carriera di un uomo che alla soglia degli 80 anni e con un fisico invidiato anche da molti giovani, riesce ancora a dirigere e recitare con una lucidità e semplicità inimitabili.

SteveMaister  @  28/03/2009 00:37:18
   7 / 10
DIciamo che non sono rimasto deluso anche perchè altrimenti non avrei messo questo voto però mi aspettavo qualcosina in piu,il film è davero lento nella prima parte..a parer mio molta poca azione. clint eastwood rimane sempre un grande

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@Chiara@  @  28/03/2009 00:27:40
   9½ / 10
Bè direi che è un film non eccellente ma di pù! Clint arriva sempre più in alto, dove non ti aspetti! Una storia chesottolinea valori profondi e autentici, primo tra tutti l'antirazzismo. Questa volta Clint interpreta un vecchio scontroso e terribilmente razzista, chiaramente indignato con tutto ciò che lo circonda. Reduce della guerra di Corea, Walt è deluso della realtà intorno a lui e si porta dietro un fardello pesante. Avverte una terribile perdita di senso nel suo Paese ormai in decadenza, negli americani, come suo figlio, che comperano auto giapponesi, nei giovani, come sua nipote, che vestono in modo inadeguato e non pensano che alla materialità, nel suo quartiere divenuto ormai una sorta di "rifugio" per famiglie orientali. Saranno una serie di casualità ad avvicinare Walt a quel mondo e a quelle persone che credeva così diverse, così distanti e inferiori e da quì inizia la storia di un uomo che si riscopre e mette in discussione tutta la sua vita, le sue convinzioni, il suo orgoglio. E' un film intenso e molto piacevole, Clint ha saputo costruire un perfetto equilibrio tra serietà e tagliente ironia, riuscendo ancora una volta a rappresentare la vita così come è davvero, con una onestà intellettuale indescrivibile. Da vedere per forza, è una lezione fondamentale.

All I Want  @  27/03/2009 18:31:16
   7 / 10
E' un bel film fatto bene ma non ha assolutamente nulla di nuovo o stupefacente..

Mi aspettavo molto di più... reputo Changeling molto superiore

Spero di non essere assalito dato che tutti hanno dato 9 e 10, ma il film non ha fatto scattare in me quella scintilla che succede con i capolavori...

un ora dopo l'uscita dal cinema avevo già dimenticato tutto

tooglife  @  27/03/2009 16:18:16
   9½ / 10
Un film poeticamente ruvido,senza punti fermi.Parlare di eroi,o di anti-eroi in contrapposizione è alquanto sterile rispetto al personaggio messo in scena dal grande Clint.Davvero un gioiello,in attesa dei nuovi lavori del regista.
Voglio sottolineare anch'io la prova di Eastwood semplicemente facendovi notare come il decadimento messo in scena dall'attore vi abbia convinto di essere di fronte ad un uomo sul viale del tramonto,quando in realtà si sta parlando di un regista-attore affermato e non certo arrivato.

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pier(pa)  @  27/03/2009 16:11:51
   9 / 10
Gran Torino è un film che "si prepara". Eastwood ci mette di fronte ad una storia classica, gestita in modo classico.
Kowalski è un personaggio stereotipato, un ex soldato e meccanico pensionato, Americano in senso sciovinista, razzista. E', infine, un uomo anziano, abitudinario, radicato nel suo mondo. Niente più che la vicinanza con una famiglia allargata di asiatici potrebbe scatenare la sua xenofobia.
Ma lo stesso Kowalski ha preparata già in sé la sua redenzione. Rispetto ad una famiglia costituita da due figli idioti (entrambi emblema della mediocrità borghese), comprende di avere "molte più cose in comune con questa gente", e non impara la tolleranza (al cui fondo c'è sempre il Derridiano residuo della "sopportazione", il conservamento di uno stato di superiore che accetta e inferiore che è accettato), ma l'uguaglianza della differenza. Aiuta il giovane Thao (maestosa l'ironia di Eastwood, che conserva i "soprannomi" razzisti per tutto il film, proprio a conferma dell'effettivo cambiamento di "senso" degli stessi), la sorella, all'insegna del rispetto per l'intera famiglia.

Eppure, tutto questo, per realizzarsi ha bisogno del "nemico". Solo la banda di teppisti (e anche qualcosa di più), solo la loro violenza, la loro arroganza sa muovere Kowalski verso la riflessione, la comprensione dell'unilateralità delle sue idee. Per questo il film potrebbe risultare banale e in fondo poco potente, se l'uomo (kowalski) ha bisogno di un pretesto estrinseco per smascherare il suo proprio comportamento come inadeguato e cambiarlo.

Eastwood però sa vincere col finale; finale preparato dall'intera pellicola, tanto è vero che gli ultimi istanti sembrano collocarsi al di fuori dell'idea che si era fatta fino a quel momento.

Il nemico che aveva portato Kowalski a "cambiare" è riconosciuto dallo stesso Kowalski (ed eccolo qui il vero cambiamento) come amico; è reso innocuo per questo. Eastwood porta il suo personaggio a combattere "l'intolleranza" con la "tolleranza", ed è questa la sua potenza. Possibilità che nessun altro gli avrebbe potuto dare se non proprio il nemico da tollerare, cioè l'intolleranza da tollerare (con le solite molte virgolette per la parola).
C'è molta gratitudine di Kowalski verso il suo nemico, proprio nel momento del sacrificio.

giulymovie  @  27/03/2009 14:53:32
   9½ / 10
eccellente, capolavoro!

edo88  @  27/03/2009 11:53:05
   9 / 10
Clint Eastwook a 78 anni ha ancora la forza, non che la capacità e il coraggio, di girare e interpretare film come Gran Torino.
Non lo considero il suo capolavoro (Changeling, Million Dollar Baby, Gli Spietati e probabilmente altri che non ho ancora visto), ma è comunque un film ottimamente girato, con un cast eccellente (notare come Clint in quanto a cast non sbagli un colpo - il bimbo in Changeling e i ragazzi qua sono esordienti ma assolutamente all'altezza), una storia appassionante e ben scritta e un finale che ti entra dentro.
Rozzo e volgare nelle scene (lui che sputa sempre) e nei dialoghi, ma anche tenero e divertente (i vicini, ad esempio).
Un bellissimo squarcio di vita americana.
Peccato per alcune macchiette.
Splendide la scena e la canzone finale.

Non perdetelo.

jack2057  @  27/03/2009 01:29:38
   7½ / 10
lennydee  @  27/03/2009 01:25:23
   9 / 10
Clint è un grande e in questo film dimostra tutta la sua bravura. Il film è una lezione di vita e di solidarietà. Complimenti!

heartbreaker  @  26/03/2009 22:15:11
   8½ / 10
Semplicemente divino. Non so, non riesco a immaginare come Clint Eastwood arrivato a ottant'anni, riesca ancora a stupire il suo pubblico con un film del genre. Invece di stare a casa a godersi la pensione Clint ci regala Gran Torino, una favola moderna, una favola contro il razzismo, una favola sulla redenzione, sull'accettare i "diversi" anche se poi diversi non sono tanto.

E ancora, una favola sulla religione, sulla Vita e sulla Morte.

Clint Eastwood è maestoso: ritaglia battute perfette, riesce a far sorridere con alcune "sparate" assolutamente memorabili, riesce a far paura con il suo sguardo cagnesco, riesce a far commuovere con i suoi occhi di ghiaccio e soprattutto riesce ad essere credibile nel ruolo del duro alla sua età.

Un film che non puoi far restare indifferenti, vuoi per l'ottima interpretazione di Clint, vuoi per l'ottima sceneggiatura, vuoi per la morale di fondo del film...

Il Testamento Artistico di Clint Eastwood.

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saraceno12  @  26/03/2009 21:51:28
   6 / 10
Un film sui buoni sentimenti che ha il sapore del gia' visto e rivisto. Lode a Clint, maschera eterna che come regista pecca per mancanza di iniziativa e di sperimentazione. Il burbero redento, è un'idea trita e ritrita che ha anche stufato un po'

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Ultima risposta 28/03/2009 15.18.57
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Gruppo COLLABORATORI ULTRAVIOLENCE78  @  26/03/2009 20:35:52
   7½ / 10
Con quest’opera Clint Eastwood lascia il suo “testamento” sulla tolleranza e sul senso di fratellanza, che travalica i limiti dei vincoli di sangue e di razza.
In un perfetto equilibrio tra ironia e dramma, il regista di San Francisco racconta una storia semplice, lineare ma altamente pregnante e densa di significati morali. A tal fine, egli designa come protagonista Walt Kowalski: un reduce della guerra di Corea, prototipo del conservatore americano caratterizzato da un radicato senso nazionalista ai limiti dell’antisemitismo. Eastwood ne mette subito in luce il carattere burbero, scontroso (richiamandosi, sotto quest’aspetto, al Kowalski “brandiano” di “Un Tram che si chiama desiderio”); ma tratto tratto che la narrazione prosegue si fanno strada anche le ragioni che lo hanno reso così: dal dolore per la perdita della moglie all’atteggiamento distaccato e quasi anaffettivo della famiglia fino –tornando indietro negli anni- alla sua atroce esperienza di guerra, che ha fomentato in lui un forte senso di indifferenza mista a sospetto nei confronti del “diverso”: alterità che inizialmente viene percepita in quella gente di colore che ha “invaso” il suo quartiere fino a farlo diventare un ghetto. Il processo di ravvedimento parte proprio dal rapporto che questi instaura, suo malgrado, con i membri di una famiglia hmong, suoi vicini di casa, e in particolare con il ragazzino Thao e sua sorella. I pregiudizi e i sospetti si trasmutano a poco a poco in sinceri e profondi sentimenti di amicizia, che colmano nella vita di Kowalski il vuoto lasciato dalla sua famiglia. Ed è qui che emerge in tutta la sua forza l’apodittico messaggio morale del film al quale dovrebbe ispirarsi la “nuova America”: un America che non deve più limitarsi a fondarsi sull’istituto della famiglia –spesso e volentieri foriero più di pene e disgrazie che di altro- ma su un senso di fratellanza più puro, che affondi le proprie radici in rapporti umani veri e sinceri, che prescindano da qualsiasi tipo di sovrastruttura (razze, ceti, famiglia ecc…). E questo messaggio è già racchiuso nel nome stesso –di origine polacca- del protagonista: uno “straniero” che è diventato parte integrante della società americana.
Come in “Changeling” (nel quale l’idea del rinnovamento risiede nella necessità di sconfiggere e superare l’arroganza del Potere attraverso l’azione del singolo, che incontra successivamente il sostegno della collettività), anche in “Gran Torino” è l’atto-sacrificio di una persona a innalzarsi a paradigma da cui attingere la lezione per il futuro. La scena finale in cui Kowalski s’immola costituisce un bellissimo momento cinematografico, nel quale si ribadisce con estremo impeto, e in maniera netta e definitiva, il senso dell’insegnamento che vuole trasmettere il regista: una sorta di passaggio del testimone alle nuove generazioni, per le quali l’esempio della non-violenza varrebbe come l’unica forma di ribellione, capace di generare cambiamenti.
Dopo “Changeling”, Eastwood torna a proporre –e in maniera più marcata- la sua idea di cinema c.d. classico dagli esiti concilianti: il film è diretto con estrema classe e sobrietà, senza il ricorso ad espedienti melodrammatici, e ciò in virtù della (giusta) vena ironica che percorre tutta la narrazione, controbilanciando gli effetti della tragedia. Non c’è buonismo nè si avvertono edulcorazioni, ma alla fine –come è successo per “Changelig”- ho avuto la sensazione che la visuale di Eastwood rischiasse di sconfinare nell’utopismo.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  26/03/2009 15:48:01
   8½ / 10
Giunto alla soglia degli 80 anni il grande Clint continua nella sua ricerca di pace personale,evidenziata attraverso gli argomenti trattati con approccio sempre elegante.
Il desiderio di dar voce a quei valori che ormai paiono perduti viene illustrato con la massima chiarezza,al fine di far smuovere qualche coscienza davanti ad una società che ha perduto la sua identità e che necessita di gente dai forti principi e dallo spiccato senso solidale per potersi rialzare dal fango in cui è scivolata.
In “Gran Torino” la società multirazziale è una realtà consolidata con i suoi pregi e difetti.Il burbero ed attempato protagonista,veterano di guerra, vi ci si trova catapultato suo malgrado.Apparentemente razzista e misantropo riuscirà ad andare oltre il banale pregiudizio e soprattutto a ricrearsi intorno un ambiente appagante,volontariamente cancellato dopo un fattaccio avvenuto durante la guerra di Corea.Episodio per il quale,in una delle scene più significative e controverse,non chiede perdono a Dio,ma espia le proprie colpe alla sua maniera,mettendo in primo piano il proprio onore e trovando in se stesso l’unica via per cercare il riscatto per le sue mancanze di soldato e padre.Non è infatti un caso che prenda a cuore il giovane vicino di casa,un ragazzo di etnia Hmong, perseguitato da una gang di delinquenti e manchevole di una figura paterna capace di indirizzarlo.
Walt Kowalsky,nome del protagonista e chiaro omaggio a Brando,sguardo truce e battuta tagliente sempre pronta è una figura meno complessa di quel che sembra,alieno in un mondo in cui non si è integrato, indirizza la sua rabbia repressa nei confronti di ciò che gli è sconosciuto.Il suo tentativo di rimanere ancorato al passato è quasi commovente,la splendida Gran Torino è lì a testimonianza di un tempo svanito per sempre.Saranno proprio quei principi cresciuti ed assimilati nel corso degli anni,e venuti meno in determinati frangenti, ad indurlo a fare ammenda per raggiungere la consapevolezza di essere stato,nonostante tutto,un brav’uomo.
Film molto bello,semplice dal punto di vista formale e narrativo,allo stesso tempo denso di significati.

18 risposte al commento
Ultima risposta 05/10/2009 15.44.37
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THEANSWER  @  26/03/2009 12:18:09
   10 / 10
Un film strepitoso. Con il finale merietebbe anche il 10 e lode.
Un Clint Eastwood imperiale.
Da guardare e riguardare.

Hartigan81  @  26/03/2009 09:38:59
   8½ / 10
secondo me assieme a letters from jwo jima il piu bel film di eastwood da regista...grande anche la sua interpretazione è uno scandalo che non sia stato candidato all'oscar...forse perche affronta il tema del razzismo da un certo punto di vista...

Manu90  @  26/03/2009 09:32:29
   8½ / 10
Gran film, non c'è che dire. Poi Clint Eastwood ha classe da vendere, eccezzionale.
Dopo "Gli Spietati" il regista/attore non ha più sbagliato un colpo.

Amilcare  @  26/03/2009 08:53:53
   10 / 10
Film assolutamente imperdibile, Clint Eastwood immenso in questa interpretazione, senza dubbio la sua migliore. Film che difficilmente cadrà nel dimenticatoio. imperdibile

wallabyy  @  26/03/2009 01:23:23
   10 / 10
Ragazzi, che film!! Da vedere assolutamente, grande, grandissimo Clint.

teten  @  26/03/2009 01:03:57
   8½ / 10
Gran film, trama avvincente e ben costruita, gran regia, gran tutto quanto...ma sopratutto: che classe Clint Eastwood, ragazzi che stile, CHAPEAU!!!

godfa982  @  26/03/2009 01:00:09
   9½ / 10
Il capolavoro di Clint? forse si!!!
Per molti altri autori sarebbe il capolavoro di una vita, un qualcosa di irripetibile..per questo giovanotto invece mi concedo il beneficio del dubbio. Che carriera...è gia storia del cinema nonostante negli ultimi anni ne stia ancora scrivendo importanti capitoli, un vero e proprio monumento vivente.

Un fiero americano con tanto di bandiera a stelle e strisce che sventola fiera fuori la sua porta. Un uomo solo, che sceglie con i suoi modi di fare al limite della sopportazione di allontanarsi dalla sua famiglia e suo malgrado lentamente e, forse non involontariamente, di avvicinarsi ai cinesi immigrati che hanno invaso la sua patria e soprattutto il suo quartiere. Paradossalmente scoprirà piano piano di avere piu punti in comune con i "mangiacani", cosi attaccati alle loro tradizioni e cosi fieri delle loro origini (proprio come lui), che con i suoi figli cosi squallidamente neo-americani.

Balzano all'occhio evidenti punti in comune con le sue precedenti opere, in modo particolare con million dollar baby: innanzitutto il personaggio interpretato da Eastwood è per certi aspetti molto simile allo scorbutico allenatore di boxe: entrambi duri, molto diretti e a dir poco odiosi. ma solo all'apparenza, in realtà per entrambi è un semplice meccanismo di difesa che usano per evitare di rivivere determinate situazioni ed emozioni. Il rapporto conflittuale all'apparenza con la religione e con il prete di quartiere, ma che in realta ha semplicemente con se stesso. Il legame paterno che si instaura con "la ragazza" pugile e il ragazzino "muso giallo" e la crescita personale che ne consegue e infine il sacrificio finale. Con questo non voglio certo intendere che le due pellicole siano identiche ma come sia evidente il fatto che portino la stessa firma. Ciò lo si nota anche da un punto di vista meramente stilistico: la fotografia, lo stile registico (come sempre nei suoi film) asciutto ed essenziale sono peculiarità che ormai contraddistinguono il suo cinema rendendolo riconosciblissimo e quindi unico nel suo genere.

Zio Clint si concede un ulteriore tocco di classe: il famoso signor Macguffin di hitchcockiana memoria e che ha dato tanto lustro molti anni dopo al signor Tarantino e ad una certa valigetta. ("siamo contenti?")
In questo caso il cosiddetto espediente non puo che essere la Gran Torino: è con essa che tutto ha inizio, e soprattutto è attraverso essa che si sviluppa la storia ed è con essa che termina.

Un film incredibile, cosi crudo e allo stesso tempo cosi intenso ma soprattutto di una semplicità a dir poco disarmante!

Tanner  @  26/03/2009 00:35:09
   8½ / 10
Davvero un'ottima scelta. Il film fa ridere e piangere, non ha particolari morali, è un elogio alla giustizia fai da te (fino a un certo punto) e in parte una critica ai genitori "moderni".

La scena del barbiere è da antologia, davvero memorabile, un grande clint!

Enry!!!!  @  25/03/2009 16:24:38
   10 / 10
Davvero un grande film!
Certo che con Eastwood non ci si poteva aspettare di meno!!
Grande regista e fantastico attore.
Andate a vederlo che merita!
(Grande scena anche con la bellissima Ford Gran Torino)

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Gardner  @  25/03/2009 16:01:34
   9 / 10
Al cinema danno l'ultimo film di John Ford, la gente accorre.
Un sacco di gente che non sa nemmeno chi è Liberty Valance appalude e si commuove per l'ennesimo magnifico film di Clint Eastwood. Asciugata regia (fin da Mystic River) e interpretazione si diverte a sfiorare molti epos cinematografici: razzismo, il giustiziere, la morte incombente e lo fa da punti di vista narrativi inediti.
Ma il debito con Ford rimane grandissimo (non è una diminuzione di merito, anzi). Nell'America profonda (la vera America) Ford è l'Autore per eccellenza. Una civetteria di cui forse pochi si sono accorti: nell'andatura lenta e dinoccolata Clint richiama uno dei grandi attori fordiani: Henry Fonda. Per chi ci riesce, recuperi "Sfida senza paura" di Paul Newman, dove compare un mitico Henry Fonda che si muove pressapoco cone nonno Clint.
Mi domando se il film (già molto apprezzato) lo sarebbe ancora di più se la gente lo collocasse esattamente nella storia del cinema, stabilendo i corretti riferimenti con il titano del cinema. ("Il più grande regista di sempre", secondo Orson Welles)

Gruppo COLLABORATORI Harpo  @  25/03/2009 15:58:09
   9½ / 10
Clint Eastwood mi ha fatto venire dubbi circa la mia eterosessualità.
Un vero spettacolo: la sua miglior prova da interprete, uno dei suoi film più belli. Davvero uno spaccato magnifico di un ghetto americano. Assolutamente imperdibile.

1 risposta al commento
Ultima risposta 26/03/2009 18.12.14
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forzalube  @  25/03/2009 15:36:17
   6½ / 10
Io più che al genere drammatico lo ascriverei al genere comico viste le numerose battute taglienti e divertenti. Ammetto che durante la visione mi sono divertito e che il finale (sebbene prevedibile) è potente, ma nel complesso non lo giudico un gran film.
I difetti più grandi mi sembrano che la trama si sviluppa in maniera banale e totalmente prevedibile e che i personaggi sono molto schematici e monolitici (direi più delle caricature che delle vere persone in carne ed ossa).
Insomma cinema classico ed accattivante grazie all'ottima interpretazione dello stesso Eastwood che si cuce addosso un personaggio su misura, ma alla fine, classico per classico, preferisco Changeling.

Gruppo COLLABORATORI martina74  @  25/03/2009 13:45:41
   9 / 10
Con "Gran Torino", il grande Clint firma un film meraviglioso, elegante, lineare e tagliente come una lama. Il vecchio cowboy dalla faccia di cuoio si cala nei panni di uno yankee all'antica e senza sfumature, un reduce di guerra chiuso nella sua torre d'avorio di solitudine, pregiudizi, nostalgie e recriminazioni.
Kowalsky il polacco è stanco di vivere, assalito dai mali fisici, dalla rassegnazione dell'uomo americano da generazioni, che ha dimenticato cosa significa l'immigrazione. E' il padre fallito, è l'uomo piccolo che ha perso l'amore della sua vita e si porta dietro un fardello che non riesce e non vuole abbandonare.
Ironico e tragico, il film assorbe energie e attenzione, trascina dentro la vicenda senza apparentemente scalfire l'emotività grazie alla trama ridotta all'osso e alla regia classica e inappuntabile.
Girato tra una veranda e un paio di strade, cela i sentimenti e il vissuto di generazioni di americani passatie futuri, scomodando temi importanti senza retorica e senza cercare la lacrima.
Grazie Clint, mostro di bravura.

3 risposte al commento
Ultima risposta 29/03/2009 01.06.47
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eraserhead  @  25/03/2009 01:07:42
   10 / 10
Grandissimo film
Mi chiedo come possa eastwood essere così produttivo alla sua età
E rimanendo sempre su questi livelli
Io a malapena riesco a trovare la forza di recarmi al cinema
Scherzi a parte
Affresco spaventosamente reale (artificioso alle volte, e non è sempre un difetto) della società americana
"Ho più cose in comune con questi musi gialli che con quei pervertiti dei miei figli"
Una frase che rappresenta la presa di coscienza della stupidità dell'omologazione etnica
Spaventosamente commovente l'ultimo tentativo di riallacciarsi alle sue radici, fallimentare su tutti i fronti
Come al solito diretto, senza fronzoli, clint fornisce l'ennesima grande prova, registica e recitativa
C'è solo da inchinarsi a un grandissimo

Gruppo COLLABORATORI matteoscarface  @  25/03/2009 00:58:12
   8½ / 10
l'ultimo film di quella macchina da guerra che è Clint Eastwood, una delle ultimissime leggende del cinema, quelle insomma che si avvicinano allo stato di semidivinità e che forse neanche esistono realmente, così elevati artisticamente da non poter far altro che rendergli omaggio, è un film di una forza incredibile. E per questo va reso merito non solo al capo ma anche allo sceneggiatore che ha scritto un film davvero ottimo, diretto poi in modo classico. Per dirla breve è uno di quei rari casi in cui a contare veramente sono ancora la storia, la recitazione e la regia, e non gli effetti speciali. Quanto non mi era piaciuto il precedente Changeling, troppo manualistico per essere vero, tanto ho apprezzato Gran Torino. Come ha detto qualcuno sotto, è l'ispettore Callaghan una volta ritirato. Eastwood non solo produce e dirige ma interpreta in maniera magistrale, mettendo mano al suo vecchio repertorio poliziesco e western nelle scene finali. La sua faccia è veramente qualcosa di unico, da conservare in cassaforte. Ed è sincero, assolutamente privo di retorica, pochi riescono a fare un film onesto che non ceda nè al buonismo nè all'esagerazione dei toni. Racconta una storia difficile, in modo anche semplice, senza uscire mai dall'area di due case confinanti, mostrando anche un componente base della società americana, ovvero quella di una società fondata e costruita sul prodotto nato dall'incontro di razze provenienti da tutto il mondo.

crimal9436  @  24/03/2009 18:00:45
   8 / 10
Invia una mail all'autore del commento stuntman bob  @  24/03/2009 16:29:49
   8 / 10
Gran bel film di Clint per chiudere la sua carriera di attore,pensavo sarebbe stato un film noioso,e non mi sono del tutto sbagliato ma anche se lento il film scorre con un ritmo regolare,del tutto godibile,il vecchio Clint ha creato un personaggio calzante a pennello con il suo aspetto rude e burbero,con una vena di ironia,il finale me l immaginavo sarebbe stato così,ma non mi ha deluso comunque,nel complesso ottimo film,e lo dice uno che non va matto per i film con eastwood alla regia

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Led_zeppelin  @  24/03/2009 13:09:29
   7½ / 10
Tutto sommato un bel film ma sembra nn spiccare mai anche se il finale è qualcosa di fantastico, ed è proprio per questo finale che il mio è un 7 e 1/2.

Ottimo clint come sempre, duro quanto basta e avvolte anche divertente.

apaa  @  24/03/2009 12:32:30
   8 / 10
veramente un bel film,da vedere assolutamente,con un grandissimo clint,trama molto bella e drammatica,con il confronto generazionale.
il finale non mi è piaciuto,avrei preferito che finiva in un altra maniera.

bellissimo

sildino77  @  24/03/2009 09:53:18
   6½ / 10
Buon film, anche se un po lentino, ma si va avanti grazie alla grossa interpretazione di Clint. Mi aspettavo di vedere un duro scontro generazional/razziale fra il veterano di guerra bianco e le gang di teppisti "naturalizzati", invece principalmente si è di fronte ad una simpatica storia di amicizia fra il giovane mongolo e il vecchio burbero, con molta autoironia.

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1 risposta al commento
Ultima risposta 24/03/2009 10.19.05
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Leonida86  @  24/03/2009 00:03:38
   7½ / 10
Film che si regge solo sull'interpretazione del protagonista...ma con un Protagonista così non può cheavere le fondamenta solidissime. Interpretazione superlativa che da sola vale il prezzo del biglietto. Il resto del film è solo un contorno, che però non guasta. Film da vedere.

Max23  @  23/03/2009 22:58:15
   9 / 10
Accidenti, sono davvero felice di aver visto questo film!
Non avevo dubbi sulla qualità di Eastwood (sia come attore che come regista), ma ora ne sono ancora più convinto!!
Film stupendo, mi ha fatto sganasciare dalle risate nella prima parte (non è un film comico, lo so, ma trovo che il personaggio interpretato da Eastwood sia spassosissimo) e commuovere nella seconda parte...
Consigliatissimo!

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pincopalla75  @  23/03/2009 20:12:39
   9 / 10
un film struggente come milionar dollar baby da vedere.....

rufy  @  23/03/2009 19:31:45
   9½ / 10
Era dai tempi di Braveheart che non vedevo un film con un finale cosi travolgente e da pelle d'oca...
tutto il film è stato ottimo, ti tiene incollato allo schermo tutto il tempo, e non manca qualche risata dovuta al "caratteraccio" dell'ottimo clint...
tocca tante tematiche, importanti e che danno spunti di riflessione...
poi ripeto, finale che ti fa rimanere incollato alla poltrona del cinema ben oltre la fine del film...

TheLegend  @  23/03/2009 19:17:07
   7 / 10
buon film...non un capolavoro però

marcodinamo  @  23/03/2009 18:36:30
   6½ / 10
Bel tema, buon film, qualche buona trovata ma c'è qualcosa che non mi convince; come ha già detto qualcuno, il film pare non decollare mai.

simone76roma  @  23/03/2009 14:39:59
   8½ / 10
concordo con gli altri.......e' un ottimo film.Poco da aggiungere a parte un finale quasi scontato.

marvy  @  23/03/2009 14:20:21
   8 / 10
Veramente carino e commovente, con un Clint Eastwood degno di nota. E' un film che fa riflettere sull'integrazione delle razze. Da vedere.

Miky85  @  23/03/2009 12:03:42
   8½ / 10
Dopo l'ottimo changeling, clint sforna un'altro capolavoro, che dire GRAN FILM.

orwell00  @  23/03/2009 10:39:29
   8½ / 10
Eastwood ovunque giri i suoi film dimostra di essere ancora in grado di raccontare i temi a lui cari in modo magistrale.
Forse un pò forzato e retorico ma comunque sincero e mai banale.
Nonno Walt è un personaggio destinato a restare...

spockino  @  23/03/2009 10:06:58
   9 / 10
rob.k  @  23/03/2009 08:44:48
   8 / 10
Bellissimo, altro che gli oscar rubati di Millionaire e Benjamin Button. Un film che riesce a essere drammatico e divertente contemporaneamente... Il personaggio di Kowalsky è fantastico.

iwsaa  @  23/03/2009 07:50:37
   9 / 10
all'inizio non lo volevo vedere ma poi l'ho scaricato
se devo esser sincero son contento di averlo visto.
mi ha preso fin dall'inizio e secondo me è molto importante per un film
molto bello!

Marin3  @  22/03/2009 21:50:51
   10 / 10
un bellissimo lascito di clint, che vuole concludere la sua carriera cinematografica

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER

ibrahimovic83  @  22/03/2009 18:05:01
   9½ / 10
Film pieno di significato...ke tratta di tematiche difficili ma molto interessanti...criticando neanche tanto velatamente la società moderna americana..curate le iquadrature ke tendono a simboleggiare la visione del diverso da parte del protagonista..molto furbo il finale ke esalta l'astuzia ma più ke altro l'esperienza del protagonista...
Clint Eastwood si conferma ancora come grandissimo regista e nonostante l'atà, ancora un Ottimo Attore.. Il personaggio di Kowalski non poteva trovare un interprete meglio di lui.
UN MITO ASSOLUTO!!!!!!!

stef@no76  @  22/03/2009 14:49:03
   9 / 10
Eccezzionale interpretazione di Clint Eastwood!!! Da vedere

Rorschach  @  22/03/2009 14:27:41
   8½ / 10
Recitazione strepitosa di Eastwood in una storia bella ed originale. Bello il legame che si crea tra il giovane coreano "Ta(rd)o" e Walt. Straordinario il finale che non mi aspettavo. Questo film c'insegna che non ci sono pregiudizi che non possono essere superati anche dal più testardo.

redtears  @  22/03/2009 13:59:15
   9½ / 10
Sono completamente d'accordo con xxxgabryxxx0840.

Consiglio la visione sul grande schermo a tutti.

xxxgabryxxx0840  @  22/03/2009 13:03:09
   9 / 10
Grazie a Clint Eastwood che, dopo essere stato immenso attore, si conferma nuovamente anche grande regista e solleva il cinema dalla mediocrità vista negli ultimi tempi. Una grande pellicola, con il personaggio di Kowalski cucito apposta per se stesso. Ironia tagliente e tanti risvolti reali all'interno della società, come integrazione e razzismo. Tutto ruota attorno a Walt Kowalski, tutto ruota attorno a Clint Eastwood. Finora la miglior uscita del 2008/09. Gli oscar a "The millionaire" fanno sorridere...

FABRIT  @  22/03/2009 12:40:56
   9 / 10
Un capolavoro!Come non mi capitava di vedere da tempo!Il testamento di Clint Eastwood!Grazie Clint,grazie di tutte le emozioni che ci hai dato...ma stavolta è stata un' emozione davvero molto forte che mi sono trovato in un bagno di lacrime ,come non mi capitava da tanto tempo al cinema!Grazie di cuore........

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento matteo200486  @  22/03/2009 12:12:19
   9 / 10
"Avete mai fatto caso che ogni tanto si incontra qualcuno che non va fatto incazzare? Quello sono io"

L'ultima fatica del regista/attore/produttore di San Francisco è una vera gioia per il cuore. Uno di quei film che soddisfano e riappacificano con quel mondo cinematografico in grado di emozionare anche nella più completa semplicità. Infatti il film di Eastwood è un film semplice, classico oserei dire, lineare ma terribilmente diretto ed emozionante. Eastwood è al centro della scena per tutta la durata della pellicola ed è magnifico ed in forma nonostante i quasi ottant'anni che pesano sulle sue spalle. Una bellissima interpretazione, quasi una summa dei personaggi che ha affrontato durante la sua lunga carriera. La regia è classica con i tipici pregi e difetti che caratterizzano le opere del regista californiano.
Ottima la messa in scena degli stereotipi anticoreani.
Un film ottimo, uno dei migliori dell'anno.

"Quanti topi di fogna possono starci in una stanza?"

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Ultima risposta 13/04/2009 11.42.21
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thething999  @  22/03/2009 11:20:38
   8 / 10
Ero indeciso tra il 7,5 e l'8. Ho scelto l'8. Allora, l'idea mi è piaciuta molto, come dopotutto il tentativo far quadrare la storia in poco più di un'ora e mezza, perchè questa trama, estremamente lineare, è sorretta però da personaggi in astio reciproco, quindi a mio parere la prima mezz'ora riesci bene a rendere l'idea che Clint di cinesi non ne vuole sapere, ed è riuscita bene anche la conciliazione sempre in funzione del fatto che il film ha una durata normale per una storia che di persè tenderebbe ad allungarsi. Non mi è piaciuta molto l'interpretazione del ragazzino se devo essere sincero. La macchina è stupenda :) . il film è complessivamente bello, ma manca qualcosa nel finale e nel momento in cui Clint fà amicizie.

alfrar  @  22/03/2009 10:28:49
   9 / 10
Se un ragazzo chiedesse al padre cos'e' il cinema, senz'altro gli risponderebbe; incomincia vedentoti Gran Torino!
Capolavoro assoluto sotto ogni punto di vista. Dalla sceneggiatura alla recitazione, niente e'lasciato al caso!
Eastwood supera di nuovo se stesso, confezionando un film che prendera' parte della nostra collana di pellicole preferite.

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Ultima risposta 17/12/2010 22.51.41
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Sestri Potente  @  22/03/2009 10:23:31
   10 / 10
Un altro capolavoro del grande Clint Eastwood: semplice, diretto, sincero, interpretato con una maestria ed un'eleganza senza eguali. Clint è come il vino: più invecchia e più migliora. "Gran Torino" è uno di quei film che sai già di poter amare fin dai primi fotogrammi, perché tutto, dalla fotografia ai dialoghi, è curato nei minimi dettagli.
Sottolineo nuovamente che fino a pochi mesi fa aveva realizzato un capolavoro come"Changeling", ma ora si può davvero dire che Clint abbia creato il suo film perfetto!

simonssj  @  22/03/2009 10:14:52
   8½ / 10
Classico film da 8, in cui gli aspetti tecnici sono perfetti ma la troppa sequenziazione del film (termine non tecnico, ma d'altronde non sono un tecnico...) stona un pò col resto: mi riferisco al fatto che l'intera pellicola è formata da piccole scene, spesso di un paio di minuti, con continui salti temporali in avanti (mattina-sera-il giorno dopo....) risultando più una serie di episodi collegati tra loro che un vero e proprio film, manca un pò quel senso di continuità (ripeto, a livello visivo, non nel significato generale del film). Bello tutto il resto, dall'ironia, al bel personaggio della sorella di Tao, alle dinamiche di questa mega famiglia coreana, fino anche al personaggio del prete, ben disegnato; e poi c'è Clint, che da solo vale mezzo voto in più: espressione di ghiaccio (senza cappello, questa!), mugugni, smorfie, sguardo intelligentissimo, dànno veramento quel tocco in più e mi viene da sperare che non abbandoni la carriera di attore, non ancora. Se lo facesse davvero, sarebbe comunque un bell'addio alle scene

akkimo  @  22/03/2009 09:47:28
   8½ / 10
Quando sono uscito dalla sala non ero granchè entusiasta del film, certo tecnicamente ineccepibile, fotografia, montaggio, regia, metrica, il clint attore, tutto molto curato, ma la sceneggiatura, mi sono detto, non rientra nelle mie corde, non mi ha emozionato come da aspettativa.

Sono passati due giorni e mi capita ancora di pensare al vecchio Walt, al suo sguardo, alle sue uscite al vetriolo, ai suoi silenzi seduto sulla panchetta a bere birra, al suo coraggio, alla fierezza, alla dignità..
Non capita spesso

kenpegawillzac  @  22/03/2009 01:56:29
   10 / 10
Allora, questo è uno di quei film che appena lo finisci di vedere ti viene voglia di dimenticarlo per rivedertelo ancora come se fosse la prima volta per rigustarelo di nuovo tutto. Stupendo dall'inizio alla fine. Trama non impegnatissima ma lineare che ti prende moltissimo. La storia tra clint e il ragazzo ti coinvolge nella sua semplicit magnifica. Ci sono buone parti comiche da far invidia alle miglior commedie. L' attore che interpetra Tao, recita discretamente, sicuramente meglio del protagonista di the milionare.

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goodwolf  @  22/03/2009 01:55:15
   7 / 10
Un film certamente di spessore al quale però non mancano tanti difetti: i soliti personaggi estremi di eastwood, troppo estremi sia nel bene che nel male. L'ho trovato anche abbastanza prolisso e non eccelso a livello di regia. Nonostante tutto questo merita un buon voto.

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