la citta' di dio (2002)

un bel film davvero, talvolta molto crudo. principalmente descrive una lotta tra bande nella desolazione dei quartieri della città di Dio. Mi è piaciuta la regia e il montaggio, alcune scene mostrate tre volte da differenti angolazioni. Il film mostra anche questà realtà di violenza minorile e disagio sociale, ma lo fa senza approfondire troppo. Film da vedere.

Bellissimo! Un "c'era un volta in america" (per storia e tematiche, in quanto è agli antipodi per regia e montaggio) in salsa sud americana.

Straconsigliatissimo a tutti.

Stupendo FILM-DOCUMENTARIO sulla vita delle bande di una delle maggiori favela del brasile : la città di Dio, il film riesce a pienamente nell'intento di catturare lo spettatore grazie a degli interpreti stupendi e ad una trama sorprendente...ottima regia e fotografia...INDIMENTICABILE!!!

Decisamente ben fatto...soddisfattissimo.

A Rio de Janeiro la città di dio è un quartiere non solo senza dio, ma anche senza legge, senza luce, senza ordine, senza infanzia. Disperato e indigente. E fin qui è realtà.
Traffici, bande rivali, lotte di territorio, giovanissimi randagi, spari: forse troppi? Veridicità tradita da una regia decisamente ritmata (siamo in Brasile, d'altronde) che comincia e si conclude nell’inseguimento della gallina. Un po’ alla “Amores perros” di Inarritu, per intenderci. Giungla di corpi colpiti. Non è paese per vecchi, per davvero!
Coinvolge la sua violenza come un samba, e non ha l’immediatezza e la crudità, forse, delle foto di un reporter.

Uno dei film più crudi e devastanti della storia..
Il solo pensare che sia una vicenda realmente accaduta fa capire quanto sia drammatica la situazione in Brasile..
Meirelles alla sua prima apparizione come regista, dipinge perfettamente uno spaccato di mondo cosi difficile e complesso, con una maestria davvero invidiabile.

Un vero pugno nello stomaco.

Film interessante e coinvolgente che mostra il degrado, la violenza e i traffici illeciti ad opera di spietate bande locali organizzate, che crescono e proliferano tra le favelas brasiliane della Città di D.io, una delle aree urbane più pericolose di Rio. Il tutto ovviamente condito da sparatorie, rapine, omicidi e vendette.
Ma in questo inferno abitato da angeli con la pistola, qualcuno riesce a non farsi coinvolgere cercando di perseguire i propri sogni.

Coinvolge, diverte, i personaggi ti rimangono dentro. Ti porta nel Brasile delle favelas e ti colpisce dritto al petto.

Gran film.

La storia è interessante, non si corre il pericolo di annoiarsi, ed è pregevole il modo in cui è strutturata, molto semplice e lineare.
Ambientazione ed atmosfere, rispetto all'opera editoriale da cui la pellicola è tratta, sono state trasposte molto bene.

Buono, ma non è il capolavoro che in molti vogliono far credere. Sicuramente una bella sorpresa visto quello che esce nelle sale ultimamente, ma eccessivamente sopravvalutato

Sicuramente tiene incollati allo schermo, ritmo, azione e regia sono di primissimo livello, ma non basta questo per gridare al capolavoro. La storia e i personaggi sono troppo stereopitati e pittoreschi; se si tolgono violenza e ambientazioni, della ricostruzione sociale e culturale delle favelas non resta molto. Benchè sia credibile che la vita in quei luoghi sia qualcosa di veramente vicino all'inferno, non mi ha trasmesso pienamente quella sensazione di autenticità che invece un film come "Gomorra", al quale spesso viene paragonato (anche se questo è anteriore), possiede.

Adoro questo film...un capolavoro unico!

SPOILER

Una buona pellicola, niente di più. Sopravvalutato a mio avviso ed un pò troppo stereotipato. Comunque da vedere

Dio che tristezza!
mi spiace, ho finito adesso la visione, e non riesco a scrivere nient'altro....

SPOILER

bellissimo e coivolgente...da non perdere!!!

film molto bello ambientato nelle favelas brasiliane con una crudezza e un cinismo che lascia sbigottiti,incredibilmente reale,da vedere assolutamente.

veramente un film ben fatto che raccontà la realtà delle favelas senza autocensurarsi e senza cadere nel banale;evita inoltre di soffermarsi troppo su alcuni argomenti che avrebbero solo tolto al film senza arricchirlo minimamente.

C'è poco da commentare. Un vero capolavoro, ben articolato, veritiero, con immagini che ti rimangono impresse a lungo.
Bravissimi gli attori. Sconvolgente per la sua mancanza di compiacersi in particolari che, alla lunga, potrebbero rivelarsi macabri.
Da vedere assolutamente.

Ambientato nell'omonima favela, "La città di dio" racconta la storia criminale delle sue bande durante gli anni '60 e '70.
Molto avvincente mentre lo si guarda, facilmente dimenticabile quando è finito.
Questo film non fa altro che illustrare - peraltro molto accuratamente - una lunga guerra tra baby-criminali, senza fermarsi però ad indagare nel tessuto sociale, a chiedersi perché possa fiorire tale violenza e soprattutto come mai esista questa realtà nelle favelas (come invece succede in "Tropa de Elite", che però è visivamente inferiore a "La città di dio"). Insomma, una guerra tra bande per la conquista del potere potrebbe essere ambientata ovunque: questo film gioca la carta esotica dell'ambientazione brasiliana e come asso nella manica butta sul tavolo la diffusissima criminalità minorile.
Il risultato, come ho già detto, è molto avvincente da guardare: il film coinvolge ed è confezionato piuttosto bene. Ma questo non può bastare quando si analizzano certi frangenti.

Un'occhiata controsole.

Di sicuro nn è uno di quei film di intrattenimento che puoi vedere il sabato sera con gli amici o con la ragazza;E' un film crudo e reale che racconta uno spaccato di vita in una delle tante favelas dimenticate da Dio e dagli uomini che per ironia porta come nome proprio "città di Dio"; Narrato benissimo senza tregua con incalzante dinamismo che porta a un intreccio di storie e di vite partendo dagli anni 60 fino agli anni 80.Due ore intense in un tunnel di violenza, di guerra tra bande dove la vita conta poco e "l'onestà non paga" che ti lascia alla fine senza fiato.

film da vedere assolutamente!

Un film molto ben narrato che costruisce 20 anni in una favelas di Rio, la Città di Dio. Pensavo fosse più documentaristico, e mi son ritrovato una pellicola moderna, ben costruita. Lascia lo spettatore senza respiro; nella favelas non hai tempo di prender fiato. Solitamente film con droga e di conseguenza loro boss, la loro scalata verso le vette del potere, non le trovo così affiatate. Per fortuna non è il caso di Citiy of God.
Attori bravi, buon montaggio, buona la regia, bella fotografia, narrazione scoppiettante. Insomma un film da vedere assolutamente!

SPOILER

uno dei film più belli che abbia mai visto... da vedere.

Uno dei film più belli che abbia mai visto, bello tutto, dentro e fuori.

Che filmone ragazzi!!! veramente bellissimo!! fantastici gli attori,bravissimi i bambini! non sapevo che nelle favelas la vita era a questi livelli....
da vedere assolutamente!

Film crudo e molto realistico sulla "City of God", nome emblematico per una favela di Rio de Janeiro. Sin dalla soggettiva iniziale della gallina si capisce in che modo e quanto il regista ci voglia far conoscere quel mondo, nella sua verità, nella sua spietatezza e nei suoi colori. Un film in cui la violenza è la parola chiave e "l'onestà non paga".
L'unica pecca è la lunghezza del film che penalizza l'icisività del messaggio.
Da vedere.

Uno dei film più belli di sempre, guardare per credere! Zè Pequeno strepitoso...non ci sono altre parole da aggiungere..

Merielles e Lund si rivelano essere una sorta di Taratino brasiliani ed hanno sfornato il loro Pulp Fiction con grande talento. Un’ottima fotografia accentua il realismo delle scene forti che si susseguono per tutta la durata del film, la suddivisione in storie e i continui flasch-back, in pieno stile Tarantiniano, danno al film una buona fluidità ed una facile leggibilità.

da non perdere!

Film ben fatto da vedere

Molto bello..racconta perfettamente con magnifiche sceneggiature la realtà degradante e la criminalità organizzata delle favelas brasiliane..
un film/documentario riuscitissimo..assolutamente da vedere

bellissimo film! da vedere!!!

tra i migliori film che vedrete da qui alla morte (tuà)

Ottima regia, ottimi attori, ottima trama. Tuttavia ho come la sensazione che si potesse fare di più nel finale. Per me avrebbe preso mezzo voto in più fosse stato più curato. Non so, mi è sembrato che sia stato trascurato....poi magari mi sbaglio.

Un mosaico di storie che si intrecciano raccontate con ferocia brutale,ed una bravura che ha dell'incredibile...da fare invidia alle grandi produzioni americane!
Bellissimo il contributo finale che associa attori con i personaggi che interpretano!

Davvero un ottimo film, confronta diversi aspetti delle favelas brasiliane.

Bel film.
Consigliato ++++

Un bellissimo film che porta in scena qualcosa di nuovo, un "gangster movie" ambietato nelle favelas brasiliane, con parecchi personaggi unici e decisamente originali. Uno sguardo da dentro a quella che è una situazione reale, realizzato in maniera eccellente.

"L'onestà non paga"

Capolavoro che portò alla ribalta Fernando Meirelles, successivamente regista del più famoso The Constant Gardener.
Tratto dal romanzo omonimo di Paulo Lins, City of God racconta lucidamente e con un realismo incredibile lo sviluppo della malavita nella favela denominata la Città di Di0.
Un film che fa del realismo il suo punto di forza assolutamente lontano dalle confezioni hollywoodiane.
Un film crudo e immensamente triste. Nichilista fino all'ultimo fotogramma, ma in grado di analizzare lucidamente il degrado e la malavita delle favelas.
Una realtà degradata, dove nessuno vale nulla, e tutti combattono per soddisfare la propria sete di vendetta o la brama di potere.
Un film corale bellissimo, con un'ottima regia e un montaggio veramente fantastico.
Consigliatissimo per tutti coloro che amano il cinema perchè senza dubbio questo è un grande film. Personalmente lo ritengo un "fottuto" capolavoro.
Con la speranza che Meirelles ritorni su ottimi livelli già con l'imminente Blindness.

forse il film più agghiacciante che abbia mai visto; scene di violenza, assassinii, lotte di potere, droga,armi, follia; un quartiere di Rio de janeiro guardato con occhi disincantati e nella sua cruda quotidianità; il tutto raccontato con una sceneggiatura davvero ottima, un montaggio eccezionale, un regista che firma davvero il CAPOLAVORO. la sequenza iniziale è davvero memorabile, cosi' come memorabili sono tantissime scene che non possono lasciare indifferenti. mi chiedo come possa essere cosi' poco famoso un film di tale perfezione artistica e narrativa.

Film duro e crudo sulla vita nelle povere Favelas brasiliane descrivendo, in modo un po' troppo didascalico, una storia vera.
Buona la regia con alcune sequenze, come quella iniziale, davvero di alta fattura, bravissimi gli attori, bellissimo il personaggio di Buscape', buona la musica.
Il finale è forse un po' troppo superficiale e affrettato, ma non pregiudica la riuscita del film,davvero ottimo.

Siamo di fronte a un capolavoro.
Perchè questo film è così poco conosciuto???!!!
La Vita delle favelas nuda e cruda, povertà, crimine, rispetto(o meglio non rispetto), il tutto narrato in maniera cruda e toccante. Ma il film in certi momenti diventa anche pura azione e gangster movie.Le storie dei personaggi sono perfettamente intrecciate una sull'altra, senza mai creare eccessiva confusione, colpi di scena a raffica e spettatore sempre coinvolto anche se il film dura parecchio. Inquadrature splendide, scene indimenticabili e buona colonna sonora.
Assolutamente da vedere!

Io mi chiedo come mai di questi film non se ne parla... all'orecchio mi è arrivato tramite passa parola e per caso l'ho visto in terza serata su La 7.
Nonostante non ci fossero attori famosi, lo colloco tra i film più belli che abbia mai visto... molto coinvolgente... sicuramente da non vedere in presenza di bambini.

Meno conosciuto di quello che realmente merita, è un bellissimo film sulla criminalità nelle favelas brasiliane

Film clamoroso, l'ho scoperto per caso al blockbuster e ne sono rimasto affascinato.
Peccato che non abbia avuto la pubblicità adeguata per un capolavoro del genere.
Che dire, è una pellicola che lascia molto amaro in bocca, e che fa vivere pienamente la realtà dei sobborghi di una città come Rio de Janeiro, lo scontro per il possesso del territorio per il commercio di stupefacenti tra ragazzi che sono partiti dal nulla e ritornano al nulla, e i sogni e le paure di un ragazzo che riesce in qualche modo a sottrarsi a tutto questo ma non in maniera totale (causa la sua curiosità da fotoreporter, non esce come potrebbe fare dalle situazioni della Città di Dio, ma ne documenta gli eventi)
Bellisiimo!!

Ho scoperto questo film per caso e sono rimasto veramente affascinato,un film bellissimo basato su una storia vera,attori sconosciuti ma molto bravi ed una regia superba fanno di questo film una pellicola da vedere assolutamente

Girato e montato in modo stupendo! Bella colonna sonora! Attori tutti sconosciuti ma bravissimi! Tratto da una storia vera (magari un pò romanzato in alcuni punti), racconta la storia di tutti i giorni delle favelas brasiliane! Non si può rimanere indifferenti di fronte ad un tale dramma, di fronte alla realtà che ci circonda!
Bellissimo!

molto molto bello... un ritratto della parte povera del brasile,dove si spaccia,si uccide cm se niente fosse

Fantastico film brasiliano..consiglio la visione in lingua originale a chi capisce il portoghese. Fighissimo..

Appena finito di vederlo.
Mi.nchia..
Scusate il francesismo, ma a caldo è questo il primo commento che mi viene in mente.
Cmq sì, lo consiglio, ovviamente.

SPOILER

questo è uno di quei film che ti lascia di stucco...principalmente perche sai che tutto cio che hai visto(o quasi)è vero...è accaduto e accade oggi in quei luoghi!
il regista è molto bravo a rendere la storia mai banale e sempre frenetica,le due ore passano che è una meraviglia...non mancano pero i colpi allo stomaco e mi riferisco in particolare alle sequenze con protagonisti i bambini...cattivissime scene ma purtroppo anche reali...

film banale... lungo all'inverosimile per quello che dve trasmettere, non mi spiego tutti questi elogi.
Da rivlutare al ribasso

a me non è piaciuto.Non credo sia da elogiare più di tanto.
Preferisco altri film.

gran bel film..copia un po' clichés qua e là e li riveste in un abito nuovo..mischia un po' di tarantino, un po' di fincher con vari melodrammi e i classici film di povertà..xò lo fa molto bene..
xò...{spoiler}
in ogni caso guardare questo film nn è assolutamente buttar via 2 ore..son due ore spese molto bene..ke tra l'altro non annoiano nemmeno

SPOILER

Gran film!!

Solo questo xche non c'ho proprio voglia de scrive.......

Questo film dovrebbero vederlo tutti, così come PAID IN FULL.

Capolavoro, dal punto di vista registico, sonoro, delle interpretazioni, e della cronologia del racconto. E naturalmente, perfetto nella STORIA !!

Brr, fa venire i brividi pensare ke quei poveri bambini sono cresciuti là..

Unico.

leggermente didascalico, ma davvero bello!

veramente veramente bello.
montaggio bellissimo, dinamico, intenso, drammatico.
storia allucinante.
da vedere e suggerire a tutti!

Decisamente molto sopra la media, ed anzi grandissimo film. Anzitutto è girato e montato magistralmente. Poi racconta una storia sostanzialmente vera. E' (o almeno sembra) interpretato da veri ragazzi di strada: che saranno magari non eccellenti attori, ma sono veri come la storia che racconta. Documentato, ma non documentario, terribile quando deve esserlo, in qualche punto perfino dolce, molto più spesso amaro. Vero che rischia di cadere nel pulp: ma chi di noi andrebbe a fare solo una passeggiata di mattina, in una favela?
Ragazzi soli con sé stessi, completamente soli. Famiglia, stato, società assenti. Niente retorica da parte del regista: ma noi come possiamo non interrogarci su questa latitanza totale dei valori veri di solidarietà?
Dopo un'ora e tre quarti del film, quando iniziano le scene nella redazione del giornale, la redazione sembra, rispetto alla favela, un luogo di un altra terra, lontana non pochi chilometri ma anni luce.
Veramente superlativa la scena in cui, in pochi minuti, con un montaggio forsennato è descritta la storia e la vita dei diversi successivi occupanti della boca del fuoco, l'appartamento in cui si svolge lo spaccio, in cui ha inizio la seconda parte del film.

SPOILER

la soggettiva iniziale della gallina
con quello strepitoso montaggio da riuscitissimo effetto koulechov
è qualcosa da antologia

e l'incipit di questo poema brasiliano
non è che un assaggio delle gesta
del trio tenerezza
di zepequeno
di buscapè
di benè
..



gran film di spessore..

senza pietà....!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! un film peticamente violentissimo ed esagerato, volutamente, nel finale bellico in città...

Straordinario. Una vera, vera, vera sorpresa...

un capolavoro

Gran film! Quoto completamente il commento di quadruplo; film spietatamente vero, pugno in faccia che toglie ogni ingenuità (per chi l'avesse) sull'immagine del Brasile da cartolina. Ottima regia e veramente grandi interpreti.

Capolavoro assoluto..

Questi sono i miei film preferiti. Che spettacolo!!!!

Del film si è abbondantemente parlato. E i giudizi che hanno preceduto il mio hanno detto molto riguardo al soggetto, che affronta una durissima realtà: quella della criminalità nelle favelas brasiliane. Allora preferisco non dilungarmi su quello che mi è piaciuto, ma sul perchè non ho dato 8 a questo gran bel film. Difetti lievissimi che non scalfiscono però (ci tengo a precisarlo) la bravura dei registi nè quella dello scrittore Paulo Lins.
Sinceramente si poteva anche decidere di mettere qualche morto in meno; roba da poco, giusto per non dare quell'impronta un pò "pulp" a certe scene.
E poi, personalmente avrei approfondito un tantinello il discorso religioso, dato che in Brasile più che in ogni altra parte del mondo esiste questo connubio tra sacro e profano che poi si palesa nella diade criminalità e fede.
Detto ciò mi concedo le trasposizioni di due concetti del film al mondo occidentale.
La prima è appunto questa investitura divina che i criminali (come Ze Pequeno nel film), ricevono da questi santoni profano-religiosi. E questo ci fa pensare alle sacre famiglie di mafia, dove si giura fedeltà alla "famiglia" sul nome dei santi e di cristo.
Il secondo concetto riguarda invece l'intera ossatura del film. Il suo "muro portante" : zone di periferia in mano a cosche (rivali) di criminali che uccidono e saccheggiano, dividendosi il controllo della città in nome del potere.
Zone franche dove la polizia ormai non mette neppure piede.
Beh, allora arrivo a dire: dov'è la differenza con alcune zone del napoletano dove c'e' in media un morto al giorno, e le braccia della giustizia sembrano non arrivare affatto? Ognuno ha le sue favelas allora. E non è solo un discorso di povertà visto che l'Italia non è certo un "paese povero".

Viaggio nei paradisi e negli inferi delle favelas brasiliane: vita comune, sogni , violenze, droga e una ricca dose di ironia fanno da sfondo alla fucina della malavita giovanile di Rio.
Fotografia e una sceneggiatura al servizio dei "cattivi" ne fanno da padroni.

Ottima fotografia e ottimo film, molto crudo e toccante. da vedere assolutamente.

Gli omicidi e i soprusi si svolgono all'ordine del giorno a Rio de Janeiro, dove un manipolo di ragazzini tenta la scalata al potere della malavita.
Per compierla non viene risparmiato nessuno: vengono sgretolate amicizie, freddati bambini, distrutti matrimoni, rinnegati rapporti di sangue... l'ascesa è lunga e ardua, non si può guardare in faccia a nessuno!
Ed è proprio l'infanzia rubata a colpire più di ogni cosa: anzichè giocare e studiare i bambini imparano ben presto a impugnare una pistola e a destreggiarsi tra i quartieri malfamati di una città ormai allo sbando; una città violenta, sanguinaria, vera, ma proprio per questo sempre capace di conservare il suo fascino, la sua verginità, il suo odore di America Latina.
Questo è l'altro volto del Brasile: dietro il carnevale, la festa, la samba, esiste anche la favela.

L'immagine che resta è quella del ghigno di Zé Pequeno nel momento di sparare un altro colpo.
E poi un altro. E un altro ancora.

Da vedere in lingua originale.

Uno dei film più belli che abbia mai visto.
Uno dei film più sconvolgenti che abbia mai visto.
Uno dei film più interessanti che abbia mai visto.
Uno dei film migliori che abbia mai visto.
Uno dei film più magici che abbia mai visto.
Uno dei film più spietati che abbia mai visto.
Uno dei film più brasileiri che abbia mai visto.
130 minuti di realistica, devastante, disperata violenza nella favela "Città di Dio" in una carrellata dagli anni Sessanta fino ad oggi.
per tutto il film mi risuonava la frase di Buscafè "L'onestà non paga" e vedevo il percorso di autodistruzione di Ze Pequeno e a ogni rivincita sussurravo "L'onestà non paga eh Byscafè?". Fernando Meirelles descrive con massacrante realismo una realtà che conosciamo zero e che nella visione crea un impatto così forte che è impossibile trattenere la commozione. mi sta facendo pensare molto, penso che sia un film importantissimo da riproporre in ogni occasione, assolutamente da non dimenticare. è geniale come Meirelles gestisce la quantità enorme di materiale in una fluidità così impressionante, da far impallidire Kubrick e Tarantino. che bello l'intreccio temporale in modo che la scena si veda tre volte in punti di vista differenti mi ha rievocato gioielli come Rapina a Mano Armata e Jackie Brown, che belle le musiche, gli ambienti, CHE BELLO IL BRASILE!! che bravi gli interpreti. CHE FILM.

Dedicato a tutti quelli che ancora idealizzano il Brasile con spiaggie bianche, samba e Ronaldinho che ride..
In realtà questo paese ha un tasso di criminalità e di mortalità infantile tra i più alti del mondo.
E i bambini sono forse i protagonisti di questo stupendo Cidade de Deus: c'è
chi vuole scappare dalla povertà attraverso la malavita come Zè e chi cerca di trovare la sua via al di fuori dei facili guadagni illegali come Buscapè.
Attorno alle loro vite si sviluppano diverse storie parallele in qualche modo legate tra loro, essenzialmente tramite la violenza e la difficile vita nelle favelas di Rio de Janeiro.
La città di Dio è vista dal regista attraverso gli occhi dei bambini, delle loro famiglie, dalla polizia e dai media: nessuno è colpevole e nessuno è innocente, questa è la realtà nuda e cruda.
Oltre all'elevato valore delle tematiche trattate, Meirelles dimostra una gran capacità tecnica attraverso una struttura narrativa originale e delle sequenze (come quella iniziale del mercato e quella del nascondiglio di Blackie) da ricordare a lungo.
Assolutamente uno dei più bei film degli ultimi anni.

Bellissimo ! un capolavoro assoluto .

Capolavoro. Uno dei miei film preferiti.

Il film è ambientato in una favela di Rio, dove delle gang rivali si affrontano a colpi di arma da fuoco, su questo sfondo, fatto anche di bellissime ambientazioni, ci viene raccontata la storia del giovane Buscapè, che, direi finalmente, non'è la storia della sua ascesa/declino con morale finale nel mondo della malavita, ma bensì la storia della sua passione per la fotografia che sembra essere l'unico e difficile modo per sottrarsi allo stile di vita imposto dalla favela.
Veramente difficile trovare un difetto a questo film, bellissime le inquadrature, ottimo l'uso dei colori e anche la fotografia è molto bella.

Una vita non conta nulla, nella Città di Di0.
Non c'è posto per aspirazioni, nè passioni, nè amore o illusioni, nella favela.
Nella Città di Di0 non importa chi tu sia, nè cosa tu pensi della vita, e questo perchè la vita non ha alcun significato, nella Città di Di0.
Poche cose hanno importanza nella Città di Di0, e poche cose hanno valore.
Meno ancora sono le cose durature.
In cambio di tutto questo, la Città di Di0 chiede in tributo l'anima ed il corpo riarso dal sole dei suoi abitanti.
Quando però tutto è perduto, c'è sempre posto per un miracolo.
D'altra parte quale luogo potrebbe mai essere uno scenario migliore per un miracolo, della Città di Di0?

Spietato scorcio dell’esistenza di strada in una favela. Criminalità efferata di bambini cresciuti troppo in fretta e in mezzo alla miseria in mano a bande che li crescono nell’apologia della delinquenza, spaccio, violenza, brevi vite e morti unite da un filo sottilissimo, fatica di rimanere puliti quando la via più veloce è quella moralmente sbagliata, crudeltà gratuita e iniziazioni a colpi di pistola: una storia vera raccontata in modo crudo e brutale, ma con la voce di Buscapè, uno che non ci sta e che ha solo il desiderio di un barlume di felicità, che troverà con una macchina fotografica in mano, mentre la favela cambia divenendo sempre più violenta.
Un film bellissimo anche nella fotografia e nel montaggio, che ci lascia sempre col fiato sospeso a seguire le disgraziate vicende di gente ai margini. Quasi un capolavoro.

grandissimo fil..un "quei bravi ragazzi" ambientato nelle favelas di rio....dove chi la fa da padrone non sono gli adulti ma i bambini:sono loro a comandare la vita nella città di dio; la vita nella città non vale nulla...vane meno di qualche grammo di cocaina.

Un luogo chiamato Citta’ di D.io potrebbe far pensare ad un posto dove pace e serenita’ regnano sovrani,dove la gente vive in armonia e tranquillita’…purtroppo le cose stanno molto diversamente,si tratta infatti di una delle favelas piu’ pericolose e violente del Brasile,un luogo dove nessun essere umano vorrebbe entrare,un luogo ove gli istinti piu’ bassi prendono vita.
L’unico obiettivo è sopravvivere,non ha importanza come…la soprafazione del piu’ debole è all’ordine del giorno,l’utilizzo della violenza è un mezzo scontato,lo spargimento di sangue è il fine ultimo e diffusissimo per raggiungere lo scopo.
Tratto dall’omonimo romanzo di Paulo Lins,e notevolmente edulcorato rispetto al libro,il film diretto a quattro mani da Fernando Mereilles e Katia Lund si propone come un violento pugno nello stomaco,che ci mostra le condizione aberranti di vita all’interno di una favela.
Girato quasi come un documentario,ci trascina in vortice di violenza che parte dagli anni’60 sino a raggiungere gli anni ’80,quando il regno fondato sul traffico della droga di Ze Pequeno raggiunse il suo apice.
Ottima la delineazione dei personaggi,fotografia eccellente,scelte registiche azzeccatissime fanno di questo film un piccolo capolavoro del genere.
Intrigante il dipanarsi ed intrecciarsi delle storie,il destino dei personaggi,la loro sorte decisa dalle loro scelte,ma anche dal posto dove sono nati e cresciuti dove i sentimenti sono banditi e dove solo la grande determinazione di aspirare ad un futuro migliore puo’ fare,in positivo,la differenza.

Si potrebbe definire una sorta di "Quei bravi ragazzi" ambientato nelle favelas di Rio de Janeiro anzichè nella Brooklyn di Scorsese. Con pochi mezzi a disposizione e attori improvvisati il regista di San Paolo (da un romanzo di Paulo Lins) erige un opera documento su 10 anni di storia alla Città di Dio che impressiona per veridicità ed efferatezze, raccontando senza fronzoli e moralismi, di un buco nero nel mondo che nessuno vuole vedere e conoscere. La pellicola assume importanza soprattutto come "testamento" ma la regia è sapiente e impeccabile e ci trasporta nel malsano ambiente malavitoso immergendoci in una realtà finora troppo poco raccontata. Perfetta la caratterizzazione dei due boss Zé Pequeno e Bené. 4 Nominations all'Oscar ma nessun premio.