che - guerrilla regia di Steven Soderbergh USA 2008
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che - guerrilla (2008)

 Trailer Trailer CHE - GUERRILLA

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locandina del film CHE - GUERRILLA

Titolo Originale: CHE

RegiaSteven Soderbergh

InterpretiBenicio Del Toro, Demian Bichir, Santiago Cabrera, Elvira Mínguez, Jorge Perugorría, Edgar Ramirez, Victor Rasuk, Armando Riesco, Catalina Sandino Moreno, Rodrigo Santoro, Unax Ugalde, Yul Vázquez, Carlos Bardem, Joaquim de Almeida, Eduard Fernández

Durata: h 2.00
NazionalitàUSA 2008
Generebiografico
Al cinema nel Maggio 2009

•  Altri film di Steven Soderbergh

Trama del film Che - guerrilla

Che è il titolo del doppio film presentato al Festival di Cannes da Steven Soderbergh, nel quale vengono accorpate le due pellicole realizzate dal regista americano che raccontano la storia di Ernesto Guevara, detto “Che”. Il primo film è L’argentino, e racconta la storia di Guevara ai tempi della rivoluzione cubana dei barbudos guidati da Fidel Castro; il secondo, Guerrilla, s’incentra sulla parte finale della vita del Che, raccontando le sue partecipazioni a rivolte e rivoluzioni in Africa e in Sud America.

Film collegati a CHE - GUERRILLA

 •  CHE - L'ARGENTINO, 2009

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Voto Visitatori:   6,30 / 10 (37 voti)6,30Grafico
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Voti e commenti su Che - guerrilla, 37 opinioni inserite

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  Pagina di 1  

Filman  @  08/05/2024 11:19:55
   5 / 10
L'esistenza di questo secondo tempo non fa che rendere più inutile l'intero progetto.
In CHE - GUERRILLA si vedono solo eventi marginali a tutta la questione, generalizzata all'iconizzazione e alla santificazione del rivoluzionario per eccellenza, comprese le scene delle conferenze all'ONU, finalizzate unicamente al suo incensamento, e che però mancano totalmente di un discorso storico-politico di contesto. Belle le riprese nei boschi ma questo film di Steven Soderbergh è assolutamente deleterio.

Invia una mail all'autore del commento luca986  @  30/07/2021 23:40:52
   7½ / 10
Più che discreto.

Thorondir  @  30/05/2019 11:58:24
   6½ / 10
Soderbergh cambia tono rispetto al primo: lo stile è quasi documentaristico, asettico, distaccato. La stessa figura del Che è marginale: più che un film biografico sembra una ricostruzione documentaristica sulla guerriglia nella Bolivia, tra uno sguardo che cerca di raccontarci le difficoltà organizzative e la penuria di cibo da una parte e i tentativi controrivluzionari dall'altra. Belli gli scenari e le location, ma il film non ha potenza e i personaggi appaiono e scompaiono sullo schermo senza reale approfondimento.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  07/10/2017 11:51:44
   5 / 10
Questa seconda parte si concentra sul lento declinio del rivoluzionario Argentino che vede mettersi contro anche quei contadini che tanto ha difeso.
Resta pero' quel senso di disagio per via di alcune lungaggini di troppo che mi portano ad affermare che realizzando un solo film si poteva benissimo racchiudere in 2 ore tutta la storia.
Sfilacciato a dismisura, anche considerando che non ci sono momenti di azione a parte qualche rara paratoria sulle montagne.
Sparisce la figura di Castro e non resta nessun comprimario degno di nota...Ernesto Guevara è solo, in tutti i sensi.

Gruppo COLLABORATORI Compagneros  @  01/04/2015 21:10:55
   6½ / 10
Secondo capitolo firmato Soderbergh, qui alle prese con la parte finale della vita del Che. Montaggio lineare che rende la pellicola meno godibile della precedente. Sempre bravo Del Toro.

Sbrillo  @  05/06/2014 03:22:33
   5 / 10
buona la fotografia....ma il film è davvero poco coinvolgente e abbastanza noioso!!!

nyc93  @  28/10/2012 20:13:24
   1½ / 10
gemellino86  @  03/11/2011 10:51:21
   6½ / 10
Inferiore al primo ma rimane un film ben fatto e abbastanza coinvolgente. Bravo Del Toro e buona fotografia. Da vedere per completare la storia.

Goldust  @  02/11/2011 12:26:36
   5½ / 10
La seconda parte della biografia del Che ricalca abbastanza fedelmente lo stile asciutto e asettico del primo capitolo spiegando le ragioni dell'insuccesso della rivoluzione cubana esportata in Bolivia. I numerosi combattimenti nella giungla lo rendono a tratti claustrofobico e le due ore abbondanti di visione non sono una passeggiata. Probabilmente l'intenzione di Soderbergh era quella di descrivere il lato umano - prima di quello militare - del Comandante Guevara, ma aggiunge poco a quanto già precedentemente detto: la mia impressione è che avrebbe fatto meglio a limitarsi a Che - l'Argentino.

Ch.Chaplin  @  18/08/2011 19:58:23
   6½ / 10
medesimo stile del primo film e stessi commenti. l'unica cosa è che già durante il film steso non vedo l'utilità di questo "Che Guerrilla"..francamente avrei preferito che Soderbergh si fosse concentrato totalmente sul primo film..anche dal punto di vista emotivo, concludere con una vittoria rischiara l'animo, con una morte fa tacere anche la rivoluzione nelle menti..e nello stato pietoso in cui ci ritroviamo non sarebbe poi male...

Gruppo COLLABORATORI SENIOR elio91  @  22/05/2011 23:19:27
   7½ / 10
Stilisticamente la seconda parte del Che secondo Soderbergh è uguale alla prima,stesso stile documentaristico distaccato,predominanza di scene a campo aperto nella campagna stavolta boliviana e non cubana,realismo esasperato fino all'eccesso. L'emozione quindi non decolla mai a parte un piccolissimo barlume nella parte finale,che nel contesto risulta sempre con i piedi per terra e rispettosa nel raccontare la caduta di un uomo considerato da molti un mito e giustamente Soderbergh fa uscire di scena Guevara con la stessa dignità con la quale ha vissuto. E per la prima volta la telecamera si concede una soggettiva del protagonista,per l'unica volta all'interno di quasi quattro ore di pellicola sentiamo e vediamo ciò che passa nella testa del Che negli ultimi istanti della sua vita. Non sembra ma non è stato l'unico rischio preso dal regista in questa monumentale impresa di voler portare e riumanizzare il mito di Ernesto Guevara al cinema. Tutta la difficoltà del progetto è già stata espressa nel commento alla prima parte e non mi dilungherò oltre sotto questo aspetto.
Guerriglia è comunque leggermente superiore all'Argentino. La storia di rivoluzione che racconta è speculare solo per quel che riguarda il nome dato che si tratta di un fallimento e quest'aria di disfatta si preannuncia sin dai problemi e dalle diserzioni degli uomini del Che,laddove nella speculare rivoluzione cubana erano problemi di poco conto qui lentamente portano alla totale disfatta. Molte di più anche le scene di azione e la seconda parte del film risulta molto più interessante della prima da vedere.
I difetti sono gli stessi che gli permettono di ritagliarsi un posto di rilievo nella filmografia del sopravvalutato Soderbergh: freddezza documentaristica eccessiva che permette di entrare in un terreno delicatissimo senza alcuna retorica o patetismo,interpretazioni magistrali per quanto impossibili da approfondire più di tanto a causa dello stile di cui sopra. Se questo era l'unico modo possibile di trattare un personaggio del genere,senza ideologizzarlo ulteriormente,né idolatrarlo o disprezzarlo ma rendendolo umano,allora il film è riuscito e l'operazione nel complesso merita un 8.

Ah,non che ci sia bisogno di nominarlo perché è magnifico ma Del Toro qui è il Che,non lo interpreta,diventa proprio lui. La colonna portante di un progetto che poteva naufragare con il minimo errore.

lukef  @  22/04/2011 15:09:02
   8 / 10
Anche questa seconda parte l'ho trovata in linea con la prima, quindi molto bella (vedi il mio commento sull'argentino). Forse in alcuni momenti un po' più lenta e ripetitiva ma con un finale davvero toccante.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  27/09/2010 12:24:16
   7 / 10
La seconda parte della storia del Che ha pregi e difetti simili alla prima. Il ritmo continua da essere molto lento e qualche sbadiglio ci scappa. Ma Del Toro, sempre perfetto nel ruolo, riesce a regalarci una parte finale (ultimi 10 minuti circa) davvero emozionante che rende reale il passaggio dal Mito all'Uomo.

pinnazza  @  21/08/2010 16:18:38
   6½ / 10
Sostanzialmente il medesimo giudizio del primo film sul Che (L'Argentino), anche se in questo caso il taglio è meno storico

uzzyubis  @  01/07/2010 12:36:32
   7½ / 10
Al contrario di molti ho preferito questa secona parte boliviana. C'è chi ha scritto che non si risalta la figura carismatica del che. Questo non lo trovo molto azzeccato come commento, credo che Soderbergh lo ricostruisce in chiave più umana e più, probabilmente, realistica.
Insomma mi sembra che il personaggio esca dalle bandiere e dalle magliette. Il mito ritorna mano.

ste 10  @  10/06/2010 16:43:03
   7 / 10
Ho trovato questa seconda parte un po' piú pesante da seguire del precedente.
Risulta comunque interessante per la parte di storia che tratta, cioè quella meno conosciuta della vita del Che.
Degna conclusione di un'opera comunque riuscita e veritiera nella descrizione del personaggio e degli eventi.

Signor Wolf  @  02/05/2010 10:52:57
   6 / 10
L'ho trovato un pò sotto al precedente, forse per la storia non è a lieto fine, forse perchè certe situzioni come la vita e l'organizzazione nella guerriglia sono già trattate nell' Argentino

Invia una mail all'autore del commento mcnapo89  @  24/02/2010 21:24:18
   7½ / 10
Il film mantiene lo stesso spirito narrativo del primo film ma coinvolge un pò meno, probabilmente perchè nella prima pellicola si narra l'avvenimento principale e più eclatante della vita del Che...molto belli gli ultimi 20 min...
MOLTO BELLO!!!!

dagon  @  22/02/2010 15:21:54
   4 / 10
4 ore di film totali e non riesce minimamente a far uscire l'importanza storica ed il carisma del Che. Già il primo capitolo era mediocre e piatto, ma questa seconda parte è la noia fatta celluloide: il Che è solo un tizio che cammina nella boscaglia per due ore, costretto, di tanto in tanto, a qualche scaramuccia. Film a pathos zero, il che, considerato il personaggio che dovrebbe celebrare, è veramente un delitto.

Gruppo REDAZIONE maremare  @  11/02/2010 02:04:48
   7 / 10
Pregi e difetti identici al primo capitolo.
Solo negli ultimi 15 minuti un barlume di emozione rompe la sountuosa asetticità della pellicola.

Wally  @  12/12/2009 02:09:08
   5 / 10
Potrei fare un copia e incolla del commento alla prima parte.... Aggiungendo che il 5 in questa parte va solo a Del Toro e ai suoi colleghi... Il film, da quanto è noioso, mi è risultato davvero insopportabile! Non capisco il motivo dell eccessiva durata quando buona parte dei 2 film non è altro che un via vai di spostamenti da un punto all altro... Voi dite è fedele alla storia??? Se così è io dico: vaffanc-ulo alla storia e a Soderbergh

LoSpaccone  @  15/11/2009 12:16:29
   6½ / 10
Per stile e toni continua sulla stessa falsariga del primo episodio, questa volta focalizzandosi sugli ultimi giorni della vita del Che, quelli che lo vedono impegnato nella guerriglia in Bolivia, fino alla sua morte. Siamo sempre di fronte ad un onesto e distaccato resoconto cronacistico, senza il pathos necessario che sottolinei da una parte la solitudine del Che, sempre più malato e consapevole della sua fine, e dall'altra la bella scena finale. Forse qui Del Toro è ancora meglio che nel precedente episodio.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento mkmonti  @  04/11/2009 14:44:16
   5½ / 10
La seconda parte del film di Soderbergh sul Che appare a tratti poco coinvolgente, non offrendo allo spettatore numerosi elementi e portando una ricostruzione davvero esigua. Nulla da dire sulla perfomenca di Benicio Del Toro, ancora all'altezza, ma davvero ci si aspettava qualcosa in più.

-Platypus-  @  06/10/2009 16:14:20
   6½ / 10
leggermente inferiore all'altro.
mancano un pò di dettagli non proprio trascurabili su come sono andate realmente le cose. forse però sono cose troppo soggettive e qui non ci si è voluti esporre.

ciò non toglie che lo considero comunque un buon film.

TheLegend  @  06/10/2009 04:58:47
   5½ / 10
Più facile da seguire del primo capitolo ma purtroppo esageratamente noioso e poco coinvolgente.
Trovo che complessivamente in entrambi i film non sia stato fatto un lavoro all'altezza della storia che si voleva raccontare.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Andre85  @  05/10/2009 15:27:03
   6½ / 10
a grandi linee dovrei ripete ciò che ho scritto su "che - l'argentino", però il secondo film risulta ancora più soporifero

impressionante benicio del toro

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento tylerdurden73  @  30/09/2009 11:40:30
   6 / 10
Poco convincente quanto la prima parte,il capitolo conclusivo sulle gesta di Che Guevara ha un andamento soporifero non sempre facilmente tollerabile.Basato per intero sul tentativo di rivoluzione in terra boliviana, si snoda in maniera ipnotica attraverso immagini dalla notevole resa visiva catturate da una regia misurata ed avvolgente.Come in “Che –L’argentino” però ho trovato poco azzeccate le scelte narrative che finiscono con il frammentare la storia,rendendola troppo schematica e appassionante solo in sporadici episodi.
Il film spicca il volo solo nelle occasioni in cui la personalità del Che viene messa sotto i riflettori,l’impegno di Benicio Del Toro rende giustizia allo spessore umano del leader rivoluzionario al quale però raramente viene concessa la possibilità di esprimere la propria indole e di approfondire gli ideali da cui era mosso. Soderbergh lascia che il personaggio mantenga un’aurea misteriosa,quasi leggendaria in linea con ciò che è realmente diventato,ma l’idea in fin dei conti appare controproducente,incapace di generare se non empatia quanto meno una sincera curiosità nello spettatore.Incomprensibile anche la scelta di non approfondire le motivazioni della sconfitta,si intuiscono solo superficialmente,ma il passaggio attraverso certe situazioni è troppo superficiale.
Un parziale riscatto avviene nella parte finale,finalmente coinvolgente e capace di delineare con trasporto una figura sino a quel punto troppo nebulosa.Il senso opprimente della sconfitta,che si respira per tutta la durata della pellicola,prende vita in maniera potente attraverso le suggestioni visive e verbali create da Soderbergh,la morte senza celebrazioni e senza gloria è ripresa con grande rispetto,senza inquadrare la vittima che cade a terra esanime,ovviamente inconscia di aver scavato un profondo solco nella storia contemporanea e nell’immaginario collettivo.

corey  @  12/05/2009 22:42:21
   7 / 10
sullo stesso livello dell'argentino con in più gli ultimi 20 minuti che sono davvero notevoli,gli ultimi momenti di vita del che tradito..per il resto buon documentario in alcuni punti lento ma godibile nel complesso

NandoMericoni  @  12/05/2009 10:19:47
   7 / 10
il livello generale del film è sicuramente buono, forse un pò "piatto" in alcuni tratti ma la ricostruzione storica è molto fedele.
Ottimo Benicio Del Toro...

freddy71  @  12/05/2009 00:50:53
   6 / 10
Se e' possibile direi che e' stato peggio del primo....a cui avevo dato 1/2 voto in piu' per l'interpretazione di del toro che si e' confemata anche stavolta...pero' secondo me il film e' risultato un po' piu' piatto del precedente dove almeno c'era qualche cosa di piu' dovuto al discorso del che alle nazioni unite oppure al racconto dell'organizzazione della rivoluzione.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  06/05/2009 19:48:19
   7½ / 10
Attraverso immagini che sembrano uscite (magari un feedback indiretto chissà) dalla Resistenza italiana, "Che-guerrilla" è un film più compatto, lirico e meno schematico del precedente.
Certamente il Che di Sodelbergh è uno sforzo produttivo di notevole portata, così antidiluviano (nonostante la sua lunghezza) antiretorico e formalmente "distaccato". L'impressione netta è che il regista abbia avuto timore del suo personaggio, ma forse è vero il contrario.
Ma per quanto il distacco ideologico e culturale sia forte, una sensazione d'ambiguità aleggia fra le immagini, con quelle cittadine boliviane come set cinematografici (il western per es.), o nei volti anonimi (spersonalizzati) del casting: a volte non sembrano tanto diversi dai marines Usa nel vietnam di tanti film del genere.
Cose già viste, dopotutto? Sì e no (il breve intenso dialogo del Che con un giovane soldato sembra confutare questa ipotesi).
Passo dopo passo il Che di Del Toro (non è più quello di Sodelbergh in questo senso) rafforza l'impressione c.r.i.s.t.o.l.o.g.i.c.a. che avevo avvistato nel film precedente: no more slogan, sembra dirci il regista, quando sembra di assistere a un cenacolo dove qualcuno "tradirà la causa" (o della fine di ogni apoteosi di potere, anche eroica).
Il Che che perde forza, che diventa "uomo" (non più icona) che cede al suo inerme destino prima di collocarsi nell'inevitabile Mito (quello che potrebbe essere un terzo episodio inedito e irrealizzato).
"Credo nell'uomo" sembra dirci davanti ai suoi "discepoli", o al suo Ponzio Pilato, ai contadini che hanno precedentemente assistito ai suoi "miracoli".
Ma per ogni messia immolato resta una storia a giudicarlo.
Forse l'incapacità volontaria di mettersi al servizio del personaggio mi ha reso intransigente (splendida comunque tutta la fotografia, efficacissimo il montaggio, quasi lisergico nella sua disciplina visiva) ma credo proprio che gli ultimi trenta minuti del film siano tra le pagine più alte del cinema di oggi, e forse i momenti più alti della carriera di Sodelbergh.
Con quel rammarico che spegne i nostri entusiasmi (un pò idealisti mitomani ingenuamente "uomini di fede") quando troviamo quest'eroe non esente da fragilità e debolezze: una rivoluzione si paga, sempre

marcodinamo  @  06/05/2009 18:58:03
   6½ / 10
Si respira un senso di ineluttabilità. Stride la differenza fra l'entusiasmo dell'esperienza cubana e l'ignavia delle genti boliviane. Il Che di Soderbergh complessivamente non è un capolavoro come film ma risulta essere un buon documentario.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Satyr  @  06/05/2009 17:30:44
   7½ / 10
Simile nello svolgimento e nel registro narrativo la seconda parte del dittico di Soderbergh distrugge pezzo per pezzo il mito di Che Guevara, evidenziando una notevole differenza soprattutto nei contenuti: dove nella prima parte da un ideale nasceva la speranza di una vita migliore, nella seconda si respira un'aria di morte e disfatta totale, immersi in qualcosa di molto vicino a una vera e propia tragedia greca. Purtroppo insieme alle caratteristiche di base, il regista ricalca perfettamente il difetto portante del primo episodio: lo stile documentaristico, voluto e ricercato, non garantisce un'anima alla pellicola, redendo la visione ulteriormente difficile e pesante da digerire, con parecchie lungaggini sicuramente evitabili. La scelta rimane coraggiosa e imponente, forse la vita di Guevara non si poteva raccontare diversamente senza rischiare di cadere in un mare di retorica, eroismi gratuiti e processi postumi. Il ritratto che ne fuoriesce è sincero e fedele, e per Soderbergh, regista finto-autoriale e finto-indipendente è un risultato non da poco.

Rimango combattuto sul voto finale, siamo lontani dal capolavoro pur parlando secondo me di un grandissimo film: i pregi - soprattutto quelli tecnici - superano di gran lunga i difetti e Del Toro rimane - come era lecito attendersi - la vera e propia colonna portante del film...vedere per credere l'ultima mezz'ora, con il Che SPOILER - in attesa di essere fucilato: paradossalmente, una volta abbandonata la dimensione corale, giunge il miglior momento di entrambe le pellicole.

4 risposte al commento
Ultima risposta 06/05/2009 20.20.14
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  04/05/2009 21:18:05
   6½ / 10
Guerrilla mi è sembrato più riuscito del capitolo precedente. Soderbergh mantiene lo stesso stile del capitolo precedente, ma rispetto all'Argentino tale scelta si rivela più appropriata per descrivere quel senso di sconfitta che aleggia nelle montagne boliviane. Ci troviamo di fronte ad uomo che inesorabilmente sente la terra che scotta sotto i suoi piedi, l'avversario che fa terra bruciata fino a farlo rimanere solo con il suo incrollabile idealismo. Ciò che Soderbergh ci fa vedere (o tenta di farlo) è il suo calvario in una terra che non lo vuole. Forse approfondendo maggiormente i motivi di questa sconfitta invece di accennarli soltanto sarebbe stato più esauriente. Complessivamente non si tratta di un film pienamente riuscito, meglio Guerrilla che l'Argentino a mio parere, ma si poteva e si doveva fare di più in entrambe le parti. Un peccato perchè Benicio Del Toro ha offerto un'interpretazione ottima e credo che il dittico sarà ricordato solo per lui.

buratta  @  04/05/2009 02:26:09
   4 / 10
film assolutamente non coinvolgente noioso e lento...se volevano fare la cronostoria del "che" almeno potevano farla completa, mah...

Rand  @  02/05/2009 11:07:43
   9 / 10
la fine di un icona, il Che che contro tutte le avversità decide di rischiare qualcosa di più, pagando per le sue convinzioni.
Meno spettacolare della prima parte, più chiuso e desolante, si concentra sugli uomini, quelli che morirono e quelli che sopravvissero, facendone un affresco rigoroso, spartano e spietato.
Questa è la storia in fiction di quello che è stato, potrà non piacerci ma è la verità.
Tutto il resto sono chiacchiere, è facile per la gente dire che non è granche, perchè non lo fanno loro un film su Ernesto Guevara?
Ma soprattutto perchè non si vogliono rendere conto che a scanso di equivoci nella società ci sono i conformisti e moderati, la maggioranza, che neanche pensano che sia possibile cambiare le cose, vedono questi film è li reputano la cronaca di un fallimento, senza pensare che loro non hanno fatto mai quasi nulla di rilevante per cambiare le cose.
Il film riflette tutto ciò, e sarà sempre così, fino a quando tutti noi ci naconderemo dietro la nostra ignavia, per questo la pellicola è così terribile, perchè dovrebbe farci riflettere sullo stato della democrazia...
"io credo nell'uomo"

2 risposte al commento
Ultima risposta 03/05/2009 12.03.58
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jolly  @  01/05/2009 19:36:25
   7 / 10
In linea con la prima parte "Che l'argentino". Tagliata di netto l'esperienza Congolese si viene proiettati direttamente a LA PAZ in Bolivia.
Ottima cronistoria un po meno coinvolgente del primo film

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HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

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LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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