Carlo Verdone torna a vestire i panni dei mitici personaggi dei suoi primi film, ovviamente cresciuti: ci sarà Leo, il bullo di Un sacco bello, ormai sposato, ma anche l'insopportabile Raniero e il coatto Ivano, protagonisti di Viaggi di nozze.
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Verdone tenta un ritorno al glorioso passato, riprendendo un po' il modello del film ad episodi già visto in diversi suoi cult, questa volta non utilizzando un montaggio alternato quanto mettendo gli episodi in sequenza e in un certo senso riesumando i suoi grandi personaggi che dopo "Viaggi di nozze" sembravano essere stati accantonati, infatti c'è la famigliola un po' imbranata che parla strano, come accadeva a Leo, o Mimmo, nei primi due film, questa volta alle prese con la morte della nonna e con un'onoranza funebre pessima, interessata solo al guadagno che gliene farà vedere di tutti i colori, fino all'arrivo del fratello rompiscatole dall'Australia, con un tosto equivoco finale.
Il secondo episodio invece riporta in scena il tipico personaggio pignolo e logorroico che ha già avuto grande popolarità in "Bianco, Rosso e Verdone" e sempre "Viaggi di nozze", qui nel ruolo di un professore universitario fissato con l'arte, perfezionista e un po' dispotico, che vuole il figlio trovi al più presto una ragazza, invitando lui stesso una studentessa con le stesse passioni del figlio per farli legare, in questo episodio la verve comica è accentuata dall'insopportabilità del soggetto, che catalizza tutta l'attenzione su di sé, con la sua estrema pignoleria e una certa ipocrisia di fondo - interessante la scena dove va a prostitute e conosce il monastero bizantino di quella sconosciuta città moldava da cui proviene la ragazza -, così come viene messa in risalto l'estrema disperazione dei personaggi nello stare in contatto con lui, dal figlio e la nuova ragazza alla domestica anziana restata lì per proteggere il figlio, arrivando ad un finale tutto sommato interessante.
Il terzo episodio mostra la famiglia coatta per eccellenza alle prese con un viaggio in un lussuoso hotel a Taormina, in mezzo a svariate persone snob, è forse il più triste dei tre, mostrando una certa disillusione di fondo data dai vari tentativi dei personaggi di elevarsi e intraprendere relazioni con le persone incontrare nel luogo, che falliranno miseramente dopo avergli creato grandi aspettative, l'unico che riuscirà ad avere un rapporto sincero è il figlio, dalla spiccata incomunicabilità, che si rifugia dietro al calcio per via di genitori totalmente disinteressati a lui, qui Verdone accentua una certa comicità coatta, dalle vociate in piscina che disturbano la quiete del posto all'usanza di lasciare cospicue mance allo staff per mostrarsi abbienti e al livello degli altri ospiti.
Nel complesso qualcosa di carino qua e là c'è, tuttavia è un film in cui si nota un netto calo di qualità rispetto alle opere simili precedenti di Verdone, nonostante la componente drammatica in fondo riesca ad emergere, quella danneggiata è la comicità, la freschezza delle gag viene a mancare, si ride raramente - forse l'unica volta che ho riso davvero è quanto il Verdone coatto confonde la posizione del missionario chiamandola "del samaritano" -, abbastanza dimenticabile.
Il primo dei tre episodi è inguardabile, credo il punto più basso in assoluto della carriera di Verdone, sul livello dei cinepanettoni. L'episodio centrale è l'unico che mi è piaciucchiato, il terzo si solleva di poco dal cinepanettone (per l'intreccio può ricordare i vaghi cilichè di genere... poteva andar bene negli anni '80, non nel 2000 e qualcosa). Neanche c'è stato lo sforzo di intrecciare in qualche modo le tre storie tra loro, un film buttato lì, senza troppo impegno.
Suddiviso in tre episodi di durata diversa questo film di Verdone è l'ennesima, stanca riproposizione dei personaggi - cavalli di battaglia del regista: lui come interprete è migliorato enormemente, ma se non si ride mai qualche problema evidentemente c'è. Funzionasse almeno come cartina di tornasole di un'Italietta distratta e caciarona sarebbe anche passabile, invece niente, è un prodotto piatto di cui francamente non si sentiva la mancanza. Si salva solo la Gerini, a tratti davvero inarginabile.
Decisamente il peggior Verdone ion assoluto. Personaggi ormai triti e ritriti. Qualche scena divertente c'è eccome, ma purtroppo non basta per fare un film.
Verdone tenta, invano, di riproporre qualcosa che anni prima riuscì alla grande.. Lui ci mette impegno, ma purtroppo il risultato non è lo stesso.. Gli episodi sono semplici, e anche abbastanza prevedibili. A volte si ride, ma non il film non riesce mai a decollare.. Poi diciamo pure che compaiono 2/3 "attori" abbastanza apatici che non aiutano.
Verdone è e rimarrà un grande attore con una comicità unica, ma in questo film che è la sagra del già visto, il risultato non è proprio dei migliori!!!! I suoi personaggi fammo sempre ridere, forse un po troppo imbottito di sdolcinerie e carinerie.
Per dirla come Sora Lella: "GRANDE, GROSSO E FREGNONE!" (che confonde 'na sorca co' n'par de mutande). Il peggior film di Verdone che abbia mai visto, regia stanca, recitazione imbarazzante. Ennesimo sequel fallito in toto. Come sempre, per i sequel dei film commedia "di 30 anni fa", sembra che i protagonisti siano stati un ventennio in coma per essere catapultati nel 2000, con senso di smarrimento degli stessi e dello spettatore. Fare un sequel e riuscirci è sempre difficile, chi ricorda l'originale lo colloca in un'"età d'oro dell'innocenza", improvvisamente "macchiata" dalle banalità quotidiane odierne. Essi vivono, si, ma nelle pellicole di 30 anni or sono, non in queste. È molto difficile riuscire a far proseguire una trama senza inciampare nel ridicolo, nel grottesco. Ma qui i personaggi caricaturali (ma tragicomici e amari) di Verdone sono delle caricature di essi stessi.
La regia è sfaldata, inesistente, defunta... Ma Verdone, con le sue tragedie amarissime sulla solitudine infinita umana, per me rimane un grande. Film da poco ne aveva già fatti negli anni '80, e dai '90 ci sono stati alti e bassi, forse perché con "Compagni di scuola", a mio giudizio il suo film migliore, egli ha raggiunto il picco. Insomma, 'sto film è una c4g4ta pazzesca!
Non l'ho trovata del tutto riuscita. ALcuni personaggi sono stati sfruttati malamente, non tutti sono stati all'altezza. Forse c'era il reale desiderio di recuperarli (come omaggio magari) ma non c'era una precisa sceneggiatura.
Difficile riesumare film CULT, anche se propri. Qui riesce in parte, ma capisco i voti più bassi.
Un lavoro di molto migliore rispetto ad altri tentativi di recupero che hanno rischiato solo di danneggiare il film CULT originale: febbre da cavallo vado a vivere da solo allenatore nel pallone e quello con Abatantuono.
Anche se adoro i film di Verdone devo dire che questa pellicola e mediocre...forse il film più brutto che ha fatto. Gli episodi sono scadenti e non fanno ridere a parte Massimo Marino nel ruolo del funzionario delle onoranze funebri coatto e cocainomane che è abbastanza divertente. Per il resto non si salva niente.
Scialbo a tratti persino noioso, Carlo Verdone rispolvera i suoi vecchi personaggi che lo hanno reso famoso, ma è tutto troppo visto e rivisto, un Verdone spento e poco ispirato, le battute che fanno ridere sono poche, e gli episodi francamente, non li ho trovati un granchè.
Noioso, poco divertente, quasi antipatico, guardate o riguardate piuttosto: Bianco rosso e verdone, un sacco bello, viaggi di nozze. Questo film delude sia come un forzato "seguito" della storia di alcuni personaggi, sia come preso a se stante. Evitabile.
Carlo, ascoltami...piuttosto che fare film come questo, perché non lasci perdere? Lo sappiamo che sei bravo, lo sappiamo dagli altri film, perché ogni tanto ci devi piantare qualche ca..ta come questo? Sì, lo so, i dindi, ma ne hai tanti, dài, facci il piacere...sul primo episodio taccio, che è meglio, sul secondo pure, sul terzo mi esprimo: tolti i paesaggi siciliani e il popò di Claudia, che ci fai vedere ogni cinque minuti perché è davvero bello e sai che siamo quasi costretti ad andare a chiuderci in bagno, che rimane?
Il ritorno di Verdone nel film a episodi è di una sciatteria inaudita in ogni ambito. Tre barzellette lugubri e noiose che non fanno quasi mai ridere ma che soprattutto non hanno un bel niente da dire. Esasperante e biecamente commerciale, una rentree che ha deluso milioni di fans. Speriamo solo che Carlo non si faccia più manipolare dal produttore di turno. Del cast si salva la bravissima Gerini.
Una media pesata tra lo schifo del primo episodio (si salva unicamente il cassamortaro), il sufficiente secondo e il discreto terzo. Caro Carlo...puoi e devi fare di meglio... :)
Secondo me Verdone doveva lasciare i suoi ottimi personaggi di Viaggi di Nozze e Un Sacco Bello lì dov'erano. Infatti i tre episodi non sono un granché e spicca quello della coppia di coatti soprattutto perché gli altri due sono assai sotto tono. Il Verdone di un tempo si è ormai perso.
Simpatico ma solamente a tratti. Verdone non risolleva le sorti di un film fatto probabilmente solamente per motivi commerciali. L'episodio coatto e quello del professore sono simpatici ma non decollano mai,il resto è da buttare. E dura pure troppo.
La cosa che mi ha deluso di piu' di Verdone,e che non mi aspettavo,è come perfino lui cada nel patetico con l'ultima storia...stucchevole e mielosa degna del peggior Moccia!Solo nei prim minuti diverte grazie alla simpatica coppia di coatti... La prima storia diverte solo a tratti e presto diventa ripetitiva, accompagnata da una musica sconcertante realizzata da un bambino di prima elementare con la sua diamonica! Il secondo episodio si salva...ma solo perche il personaggio è quello che mi piace di piu'... Un buco nell'acqua...
un film sciocco, prevedibile, a tratti grottesco... il primo episodio... 'na schifezza! giusto un pò di curiosità per Massimo Marino... voto 3... il secondo è quello che mi è piaciuto di più... voto 7... per il terzo avevo invece più aspettative... risultato: patetico! voto 5...
Operazione commerciale ad opera di de Laurentiis e sorprende che Verdone si sia prestato ad un'operazione di questo genere. I 3 episodi sono brutti e noiosi. Anche il terzo episodio, quello con la splendida Gerini, non sfugge al fallimento generale, tanto da sembrare diretto da un Neri Parenti qualsiasi. Infatti ciò che colpisce di più in questo prodotto è la regia veramente anonima. Un flop artistico che, spero, faccia riflettere Carlo sull'importanza di una propria dignitosa identità artistica rispetto alle operazioni di cassetta. De Laurentiis ha altri ronzini in scuderia utili ai suoi scopi.
mi piace tantissimo verdone , ma con questo film non ci siamo proprio. si ride una volta ogni mezz'ora e a parte la gerini gli attori sono pessimi! 3! anche lo stesso verdone è apparso molto forzato!
Film assolutamente inutile... Nulla a che vedere con il quasi omonimo... altra classe. Si può tranquillamente evitare. Operazione puramente commerciale.
Va migliorando di epidodio in episodio, ma sa già di visto. Anzi, alcuni personaggi a Verdone non riescono più come un tempo. Primo episodio: 4 Secondo episodio: 5 Terzo episodio: 6,5 Media= 5
Sono un fan di Verdone,ma questo ennesimo film ad episodi non mi ha convinto molto.Le trovate divertenti latinano e il film non riesce a decollare.La stima per l'attore e regista Verdone rimane,ma forse occorre lasciare che i vari Leo,Raniero e soci,riposino in pace.Amen.
Piccolo passo avanto rispetto a quell'idiozia del "Mio miglior nemico" ma resta insufficiente. Verdone ha ormai smarrito la vena e fa solo il verso a se stesso. Il terzo è il migliore degli episodi ma davvero tutto già visto. Guardatelo solo se gratis.
Sconsiglio vivemente di andare a vedere questo film...lento,noioso e insignificante. merita 1 perchè non mi aspettavo che Verdone potesse compiere questo scempio!
premetto che il vecchio Verdone mi piace tantissimo. Ma questo film è veramente indegno. Lungo oltremodo, non fa ridere, non fa piangere, non serve proprio a nulla. Anche la parlata del primo episodio, che ha fatto storia, risulta sgradevole. Pessimo!
delusione. il film è diviso in tre storie, la prima è pesantemente insufficente, sfocia nel ridicolo e nel banale per tutta la sua durata ed è una palla mostruosa, gli attori di contorno sono scandalosi e il doppiaggio effettuato da verdone stesso per i figli e per il fratello è troppo palesemente finto. nel secondo verdone riesce a tenere il ritmo leggermente più alto in modo da evitarci troppa noia, comunque rimangono attori incapaci, situazioni ridicole e poco humour. nel terzo si assiste a vari miglioramenti innanzi tutto anche gli attori da contorno recitano più che dignitosamente, il ritmo è quasi sempre abbastanza alto anche se purtroppo l'eccessiva durata di questo capitolo lo rende spesso pesante.
da evitare, ma se proprio lo dovete guardare almeno saltate la prima ora.
Di una noia mortale. Mi sono leggermente svegliato solo nella parte finale. Ho mezzo sorriso solo una volta anche se non mi ricordo quando. Cinema ammutolito. Se lo poteva risparmiare.
Credo che l'idea di base fosse buona, i primi due episodi li ho trovati veramente poco interessanti per nulla divertenti, piu' carino decisamente il terzo episodio, sicuramente con qualche spunto in piu' per ridere. Di sicuro il fatto che ricordi molto i due personaggi di viaggi di nozze ha aiutato, ma anche perchè la storia da un piccolo insegnamento LE APPARENZE A VOLTE INGANNANO verita' assoluta!
credo che abbia stufato è stato un grande ma reciclare vecchi personaggi a distanza d'anni nn porta + da nessuna parte o trova nuove piste o siamo al capolinea
Mi risulta difficile commentare negativamente un film di Verdone,l’attore e regista romano mi è infatti molto simpatico e trovo il suo operato molto spesso capace di divertire con acume senza scadere mai nella commediaccia più becera.Purtroppo però il suo ultimo film non riesce a colpire nel segno come in passato. Tre episodi stanno alla base di “Grande,grosso e Verdone”. Molto debole il primo,Verdone veste i panni di un padre di famiglia imbranato e sfortunato,alle prese con la tumulazione del corpo della madre recentemente scomparsa.La storiella si trascina senza eccellere,si sorride giusto quanto entra in scena il becchino cocainomane,ma per il resto questo moderno Fantozzi versione capitolina non diverte granchè,fiaccato anche dalla presenza di comprimari inadatti,come i due figli doppiati in maniera più che discutibile e dall’incapacità di Geppi Cucciari. Meglio il secondo episodio dove Verdone tiene in piedi praticamente da solo la baracca grazie alla nota interpretazione dell’insopportabile e saccente professore.Falso perbenista,puttaniere e maneggione, deciso a dare una svegliata al timido figlio con il suo comportamento sarà causa di varie sventure.Si ride con parsimonia,tra il dolce e l’amaro, tutto sommato senza raggiungere particolari vette comiche ma senza neppure scadere nella noia. Il terzo episodio dei coatti in vacanza è sicuramente il migliore.Non solo perché Verdone riesce a scatenarsi nei panni del buzzurro,ma anche grazie ad una serie di siparietti gustosi messi a disposizione di una trama banale finchè si vuole ma sicuramente ben ritmata.In questo caso poi il simpatico Carlo è affiancato da coprotagonisti di tutto rispetto,su tutti la bellissima Claudia Gerini,attrice ormai capace di interpretare ruoli sia caricaturali che drammatici con grande naturalezza. La miscela di tic e nevrosi dell’italiano unite a quelle dell’autore romano, che da sempre porta le sue fobie sullo schermo, questa volta funziona a singhiozzo,forse perché poco sentita e più figlia di un’operazione commerciale che di un vero bisogno di ridare una spolveratina ad alcuni suoi personaggi indimenticabili. Sarà per la prossima.
Veramente brutto!! Il peggior film di Verodne degli ultimi anni... Si salva soltanto il terzo episodio che arriva ha stento a una risicata sufficienza! Il primo e il secondo episodio sono da scartare... Peccato!!!!
Verdone ritorna nel 2008 con la sua classica trama a tre. Come c'era da aspettarsi, il risultato è mediocre.
Che dire, nel primo episodio non si ride affatto, nel secondo (il migliore) si ride eccome, il terzo mette una tristezza incredibile (sarà perchè dura davvero troppo). Non mi ha entusiasmato, ogni volta che lo rivedo salto il primo e l'ultimo episodio e mi vedo solo il secondo.
Non riuscito semplicemente perchè al giorno d'oggi c'è continua crisi di idee e tutto ricade nella banalità. CON L'ECCESSIVO INTENTO DI FAR RIDERE, SI OTTIENE L'EFFETTO CONTRARIO. in ogni caso godibile, altrimenti non avrei messo 5.
Dispiace dare un giudizio del genere a Carlo, ma G.G.eV. è proprio un filmetto. chi ha amato il Verdone storico non può che concordare: opera scialba, che scopiazza volutamente e chiaramente dai suoi classici, aggiungendoci clichés a go-go. Certo, c'è da dire che la produzione chiaramente non è stata d'aiuto, ma Facesse almeno ridere............. Aridatece Mimmoooooo!!!!!
L'unico spezzone veramente degno del film è quello su Raniero. ci sarebbe voluto un film a parte. gli altri due spezzoni (Leo e Ivano) fanno pena. Non è un film da Verdone. Raniero: 3,5 punti Leo: 0 punti Ivano: 0 punti
Il voto che dò è esattamente ciò che penso: "cosi cosi, solo se non paghi"
Io l'ho visto (per fortuna) a 1 euro al cinema, e devo dire che mi ha deluso abbastanza. Dopo gli ultimi film di verdone pensavo fosse un altro di quelli in cui esci col sorriso stampato, e invece...
Prima grossa risata all'inizio (per merito della voce dei figli) e poi ho passato le 2 ore (e +) del film a intervallare accenni di sorriso ad angoscia affinchè finisse presto (per capire stavo con un amico ed entrambi ci giravamo sulla poltrona perchè s'eravamo stancati di vederlo)
Soggettivamente posso dire che NON è assolutamente da cinema e "da Verdone", perchè sà di già visto e di film fatto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE per racimolare qualche soldo. Le interpretazioni di Verdone sono sempre belle (perchè è bravo lui e non si può dire altro) ma NON fa ridere, NON m'ha fatto ridere (se non in qualche sporadica occasione)...Ecco la motivazione del mio voto: un film comico che non fa ridere e che risulta scontato che voto può meritare?
giudicate voi, ma secondo me guardatevelo in televisione quando esce in videoteca se proprio volete vederlo! ;)
Se mi son fatto più di tre risate è molto. Delusione totale per quest'ultimo film di Verdone, che fino a qualche film fa adoravo. Verdone ha voluto rifare i vecchi film (quelli belli) ricchi di strepitose gag, curando però troppo le sceneggiature, volendo per forza creare delle storie che, essendo gli episodi brevi (a parte l'ultimo), lasciavano pochissimo spazio alle gag e alle battute. Era molto meglio se faceva come ai vecchi tempi scegliendo un tema comune (come il viaggio di nozze) e svolgendolo seguendo tre diversi personaggi...
Ahimé,con "Grande Grosso e Verdone" il buon Carlo si accinge a toccare uno dei punti più bassi della sua carriera. Il primo episodio è di una tristezza infinita;il bambinone invecchiato non funziona più ed è sconcertante notare come Verdone sembra aver perso anche quella capacità mimica che lo contraddistingue da sempre.Velo pietoso sul resto della combriccola,Geppi Cucciari&figli. Voto: 4 Il secondo episodio a mio avviso è il migliore dei tre;Il vecchio Furio non ha perso lo smalto e la cattiveria di un tempo ma si è saputo riciclare nel sordido professore. Oltretutto la sceneggiatura,condita da quel tocco di cinismo nero al quale Carlo ci ha abituati è sicuramente più funzionale alle grandi doti interpretative del macchiettista romano.Voto: 6.5 Il terzo episodio si trova esattamente nel mezzo.Anche la coppia coatta è invecchiata ma continua a deliziarci con le sue immancabili lezioni di "ssile".I tempi sono cambiati e la crisi matrimoniale già accennata in Viaggi di nozze è ormai un dato di fatto .Dopo averlo fatto in tutte le maniere possibili( famolo co' i Pearl Jem,sott'acqua,in macchina a 220) finalmente convengono che sia giunto il momento di farlo "normale". E qui paradossalmente è la Gerini che riesce a salvare baracca e burattini: Enza Sessa è sicuramente il personaggio più riuscito.Voto:5 Detto questo,non mi sento di affibbiare al film un voto complessivo inferiore al 5,per il grande affetto che nutro nei confronti di uno dei più grandi attori italiani di sempre.
5 di stima per Verdone, perchè il film è di una pochezza sconcertante. Il primo episodio è incommentabile, per tutta la sua durata ho provato una tenerezza infinita per il povero Verdone, ridotto (costretto) a fare la macchietta di se stesso. Il secondo episodio è forse il meno peggio; il personaggio del precisino è sempre reso bene e qualche situazione comica alla fine salta fuori. Il terzo episodio ripriomba nell'anonimia, poco incisivo, quasi per nulla divertente, nonostante Verdone ce la metta veramente tutta, così come l'ottima Gerini, straordinaria nel ruolo che le diede successo in viaggi di nozze. Ma la cosa che dà più fastidio è la sensazione che questo film sia un prodotto più di de laurentiis che non di Verdone, con alcune trovate che assolutamente non appartengono al repertorio di quest'ultimo: le storielle d'amore tra teeneager bellocci, i figli ed il fratello di Leo doppiati da Verdone, i commenti della gente "comune" che sottolineano le caratteristiche dei personaggi verdoniani e la fotografia televisiva. Certo, questo filmaccio ha incassato uno sfacelo di soldi e Verdone non è mai stato così ricco; ma a che prezzo?
Ma lo devo anche commenta sto film ?!?!?! Film inutile ancora non capisco cosa c'è di comico, le prime 2 storie ti danno i nervi l'ultima si può anche vedere ma anche essa insignificante. Nel complesso film lungo e noioso niente a che vedere con bianco, rosso e Verdone che è magnifico ma di 20 anni fà. Anche Verdone è andato... da dimenticare!
Forse il peggior film di Verdone. NON mi scappa nemmeno una risata o un sorriso e per 2 ore e mezza mi sono annoiato moltissimo. Davvero deludente e noioso. Prima storia: 4- Seconda storia: 4 Terza storia: 5
Minestra riscaldata e pure sciapa. Carino se non si ha nulla di meglio da fare, qualche risata la strappa, ma sono scene e battute gia viste e sentite...secondo me i 3 episodi sono tutti sullo stesso piano, se poi dobbiamo dare 7 al 3 episodio solo x le cosce della Gerini allora ok... una copia dei precedenti cavalli di battagli di Verdone messi in un unico film (forse x far contenti i fans).
Pessimo. Un film che si è rivelato una sofferenza di 2 ore e passa augurandosi che finiscano il prima possibile; i primi due episodi sono veramente scandalosi, trama irrisoria, comicità 0, spunti interessanti nemmeno a pagarli oro; il terzo episodio un pò meglio (grazie alla gerini e al figlio, già visto in mio fratello è figlio unico nei panni del giovane ribelle accio), anche perchè onestamente era veramente impossibile fare peggio... Ps. sono stato costretto a vederlo xkè tutte le altre sale erano piene! se capiterà anche a voi....andate a farvi una pizza!! 5 euro sicuramente spesi meglio!!
Filmettini ino ino. Nella sala c'era qualcuno che si spisciava letteralmente addosso dalle risate. Io dico che chi rideva lo faceva perchè "è un film di verdone, DEVE fare ridere perchè Verdone è troppo mitico", oppure io non ho il minimo gusto per la comicità. Qualche battutina (nemmeno tanto divertente comunque) c'è, ma di lì a dire che è un bel film c'è in mezzo il mare. I primi 2 episodi sono penosi: ci sono stati dei momenti in cui ho anche sbadigliato di gusto. Il terzo è quello un pò più carino, ma comunque non direi che va oltre la sufficienza. Mi sta anche simpatico Verdone, ma davvero siamo di fronte al solito spettacolo per il popolino medio. Se questa è comicità.............
Ci vorrebbero tre commenti separati per poi eseguire una media: 1 episodio : 3 - Il personaggio che perde di più rispetto al passato, storiella banale e la tipica voce di Leo viene caricata a tal punto da risultare stucchevole a un certo punto. 2 episodio : 5 - Qui il personaggio torna in alcuni frangenti (il "boccaglio") a far ridere di gusto. Peccato che sia un po rovinato dal contorno di un amore fanciullesco interpretato da cani. 3 episodio : 7 - Si conclude in crescendo con la fantastica Claudia Gerini in splendida forma (sbav-sbav) e la grandiosa topica delle mance affibbiate a chiunque dal coattone Morene. Nota di merito per il ragazzino che interpreta alla grande la parte del figlio.
MEDIA = 5
In definitiva non mi aspettavo un Verdone ai livelli dei fasti antichi anche perche sarebbe stato sovraumano poter riproporre adeguatamente quei fenomeni di comicità nostrana, ma resta il fatto che si guarda sempre con piacere.
3 voti parziali: Leo: voto 2...storia inutile e nemmeno divertente. Raniero: voto 4,5...molta tristezza, qualche bella trovata, ma poco di veramente buono. Moreno: voto 8,5 Verdone torna al top famiglia coatta in ambiante chic
Verdone in caduta libera. Dopo aver partecipato a vari titoli spensierati nei quali lasciava spazio anche ad altri attori riducendo il suo, Verdone riprova a fare il colpo grosso con la vecchia formula dei tre episodi di cui è sempre il protagonista. C'è una differenza però: gli episodi non sono spezzati ma ne vediamo uno alla volta, il che potrebbe già creare un pò di monotonia. Ma il problema non è questo, i personaggi di Verdone sono invecchiati insieme a lui, le idee mancano. Episodio I : il protagonista è Leo, lo sfig.ato, il bonaccione, l'ingenuo. Lo abbiamo già visto in Un sacco bello (anche lì si chiamava Leo...), in una fenomenale forma in Bianco, Rosso e Verdone (Mimmo, vero fulcro di comicità del film) e in Viaggi di nozze (Giovannino, bastonato dalla sorte). La partner è Geppi Cucciari, pessima trovata pubblicitaria quella di portarla al cinema. L'episodio cerca di giocare su varie trovate come la voce dei due bimbi, che fa sorridere solo la prima volta ma poi innervosisce; le situazioni che vogliono essere esilaranti sono imbarazzanti, la storia è ridicola e mai divertente. Primo episodio dunque tristissimo, il punto più basso toccato da Verdone. Episodio II : protagonista è Callisto, professorone pedante con gli scheletri nell'armadio. Praticamente una versione aggiustata di Furio e del mitico Raniero (i quali però opprimevano le mogli e non il figlio) e se vogliamo anche del padre di Ruggero interpretato da Mario Brega (sembra quasi una bestemmia però paragonarlo a lui...). Qui la dignità di Verdone si risolleva un pò nei primi minuti, il personaggio è abbastanza simpatico, bella soprattutto la scena del blow-job in macchina. Peccato che poi scada in una frivola storia d'amore (?) assurda, con attoruncoli impediti. Episodio III : finalmente protagonisti quasi all'altezza dei suoi predecessori, la coppia Moreno-Enza è un calco della coppia Ivano-Jessica, la più attiva sessualmente in Viaggi di nozze. Questo episodio rappresenta in maniera assolutamente realistica il tipico atteggiamento dei coatti in vacanza, vogliosi di apparire signori ma, proprio per questo, riconoscibili da miglia (ad esempio Moreno che sbandiera mance per ogni cosa). E' l'episodio più guardabile anche perchè c'è un'attrice all'altezza, la favolosa Claudia Gerini. Con questo la media del film si rialza a 5 (se non ci fosse stato avrebbe meritato molto meno). Bè che volete fare ? Tutti sbagliano prima o poi, e lui fino ad ora non lo aveva mai fatto...
Mi dispiace molto non poter dare la sufficienza ad un film di Carlo Verdone, che, nonostante il passo falso con questa pellicola, rimane per me uno dei migliori attori italiani da 20 anni ad oggi... purtroppo converrete con me che è veramente impossibile non storgere il naso davanti a "Grande, Grosso e Verdone". Il film a differenza di altre sue simili, ma ben più divertenti pellicole (Bianco Rosso e Verdone o Viaggi Di Nozze) scorre via senza lasciar traccia della tanto attesa comicità verdoniana. Si ridacchia un pò di più con il terzo episodio ma gli altri due... aimè sono a dir poco soporiferi, in primis quello del professore puttaniere! Peccato, peccato, peccato... mi aspettavo di farmi un ora e mezza di risate e invece Sig Sig... me ne sono tornato a casa sconsolato... il voto non è estremamente basso perchè... insomma dai.... Verdone è sempre Verdone dopotutto no? IL CARTAIO
Si salva la solo la terza storia, per il resto un film banale! certo sapevo cosa andavo a vedere, però rispetto ai film predecessori, non c'è paragone!
Spesso il confine fra il brillante e il pacchiano, fra il comico ed il patetico non viene colto dal regista. Imbarcando su di una malsicura narrazione prolissa e ridondante, un grottesco carrozzone di personaggi i cui caratteri vengono accentuati sino al paradosso ed alla straziante esasperazione, Verdone certo farà botteghino assicurato, ma stavolta crolla il mito della fine caratterizzazione, della sapiente ma garbata satira di costume, della comicità dei gesti e delle parole. Ciò che resta - salvo alcune pillole d'effetto ed una bella Gerini - è un film che non ha più nulla da dire e che viene brutalmente demolito da pessimi incastri narrativi, dialoghi inutili, idee malriuscite e soporifere. Peccato.
Premetto ke mi aspettavo molto di piu da uno come verdone,film pessimo location imbarazzanti battute e dialoghi sconcertanti a metà film mi stavo addormentando non vedevo l'ora che finisse strappa sorrisi ke si possono contare nelle dita di una mano. i 3 punti e mezzo sono di stima solo per verdone altrimenti sarebbe stato uno
Primo episodio imbarazzante, secondo episodio insignificante (atroci le interpretazioni del figlio e della fidanzata), terzo episodio sufficiente. Molto peggio di come credessi, non capisco come faccia la gente a dare la sufficienza a un film del genere; Verdone non si può abbassare a un livello pari a quello del cine-panettone.
Strano film. Vedi il trailer e pensi di andare a vedere i mitici personaggi di Verdone, di farti mille risate e di apprezzare il grande attore che è Carlo. Ti siedi e già alle prime scene noti qualcosa che non quadra. I personaggi appaiono ridicoli, goffi, ...impossibile da credere! Ho visto tutto il film e alla fine ti lascia pensare tanto. Tutto troppo strano. Tre personaggi ripresi e, come se fosse fatto apposta, smontati e abbandonati alla loro epoca. Non ci credo che sia un film riuscito male, non è fatto male, penso che sia stato fatto appositamente così. Il messaggio che ho ricavato è una protesta verso le nuove generazioni, totalmente diverse da quelle degli anni 80. La protesta è che oggi non esistono più quei personaggi, dove una volta non c'era bisogno di andare al cinema per vederli, bastava girare per le strade della propria città. Critica anche ai giovani che prendono forzatamente lo stile dei propri genitori senza tirare fuori un loro carattere, una loro personalità, forse perché troppo abituati alle mura domestiche e alla famiglia (nel film si vede tanto questo). Cmq il film è agghiacciante, non fa ridere, ti lascia l'amaro e pretende una risposta chiara da chi l'ha montato, una verità che non viene rivelata, ma per questa sicuramente si dovrà aspettare.
Strano film. Vedi il trailer e pensi di andare a vedere i mitici personaggi di Verdone, di farti mille risate e di apprezzare il grande attore che è Carlo. Ti siedi e già alle prime scene noti qualcosa che non quadra. I personaggi appaiono ridicoli, goffi, ...impossibile da credere! Ho visto tutto il film e alla fine ti lascia pensare tanto. Tutto troppo strano. Tre personaggi ripresi e, come se fosse fatto apposta, smontati e abbandonati alla loro epoca. Non ci credo che sia un film riuscito male, non è fatto male, penso che sia stato fatto appositamente così. Il messaggio che ho ricavato è una protesta verso le nuove generazioni, totalmente diverse da quelle degli anni 80. La protesta è che oggi non esistono più quei personaggi, dove una volta non c'era bisogno di andare al cinema per vederli, bastava girare per le strade della propria città. Critica anche ai giovani che prendono forzatamente lo stile dei propri genitori senza tirare fuori un loro carattere, una loro personalità, forse perché troppo abituati alle mura domestiche e alla famiglia (nel film si vede tanto questo). Cmq il film è agghiacciante, non fa ridere, ti lascia l'amaro e pretende una risposta chiara da chi l'ha montato, una verità che non viene rivelata, ma per questa sicuramente si dovrà aspettare.
Delusione totale.....credevo di andare a Vedere un film comico o almeno allegro ma non è stato niente di tutto questo. A parte questo dettaglio le tre storie sono terribili....la prima è inguardabile la seconda idem solo la terza diciamo che raggiunge appena la sufficenza....comunque sia un film noioso lento e che non ti da assolutamente nulla...un Verdone spento e che non esprime il meglio di se perchè rinchiuso in un ruolo non suo.Unica nota positiva è la Gerini che ha un feeling particolare con Verdone. Peccato per la cinematografia italiana.
Riproporre vecchi personaggi questa volta non paga del tutto. Verdone nei primi due episodi, sebbene sia all'altezza della situazione come attore, predica nel deserto. Tolto lui il nulla: Geppi Cucciari è inconsistente, nel secondo episodio, il meno riuscito dei tre, gli attori di contorno non emergono e secondo me c'era bisogno di maggiore freschezza visto che il personaggio di Verdone era praticamente identico al Raniero di Viaggi di nozze. Si salva indubbiamente la terza parte, più curata rispetto alle altre, dove finalmente si riesce a ridere e la Gerini è una spalla più che buona. Troppo poco per dire che è un film riuscito e mi dispiace per Verdone che ho amato in altre pellicole. E' un passo falso, certo, ma sono convinto che si riprenderà.