Un percorso misterioso, dove la realtà si confonde con il mistero, il sogno, l’amore, la morte... Una macchina procede lentamente nella famosa Mulholland Drive con a bordo una bruna fatale. La donna non è sola, qualcuno le sta puntando addosso una pistola. Ma il destino è più veloce, dalla direzione opposta, spunta un bolide che travolge la vettura.
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Datemi dell'ingorante, di chi non apprezza la "vera arte", ma anche per me questo film è proprio brutto brutto brutto....e: brutto
Incomprensibile, noioso, apparentemente (?) senza senso e con la necessità di un "manuale d'officina" per poterlo capire; oppure come dice qualcuno dei fan di lynch: "Non c'è bisogno di alcun manuale per Mulholland Drive né per Lynch, in quanto l'arte, quella vera, non ha bisogno di alcun manuale ma solo di essere sentita e capita"
Ma se io non l'ho nè sentita nè capita questa arte? Ma soprattutto se il film mi ha fatto letteralmente schifo... posso dare un voto pesantemente negativo o no?! Oppure bisogna dare solo voti positivi ai film che piacciono agli intellettualoni?!
Per me è lo stesso che per la pittura visto che ne fate un discorso di arte: mi trovo davanti alle opere di Giotto oppure a quelle degli impressionisti come Van Gogh e senza capirne o conoscerne i retroscena ne rimango estasiato, rapito, affascinato...mi trovo invece davanti un dipinto di arte astratta, moderna e (salvo rari casi) avverto invece sensazioni di ribrezzo ed inutilità tali da chiedermi dove sia l'arte in tali rappresentazioni.
Questo film mi ha dato la seconda sensazione.
Io odio i cinepanettoni all'Italiana ma qui siamo all'estremo opposto e come si sa, gli estremismi non fanno mai bene
Un ultimo appunto a quelli che commentano i voti negativi ai film dei loro idoli (è strano come solo chi commenta negativamente ha una pioggia di messaggi, ovviamente contro, no?!): preferivo di gran lunga quando su questo sito non si potevano commentare i voti e giudizi altrui. Uno ha la sua possibilità di voto e giudizio e dovrebbe finire lì. Se chi vota dice panzane o non motiva ci sono i moderatori. Invece così chi vota negativamente e motiva si trova comunque messaggi contro dei fan del film o del regista che non fanno altro che insultare (se non a parole ma di fatto) dando dell'ignorante, dicendo che se non capisce è meglio che non compri neanche mobili IKEA che tanto non riuscirebbe a montarli, ecc.
Io per dire sono un fano di un altro regista che come Lynch piace o non piace: M. Night Shyamalan E certamente mi dispiace parecchio leggere giudizi pesantemente negativi su film che magari io adoro. Però capisco (e questo noto non c'è in molte persone) che ognuno può avere visioni diverse delle cose e soprattutto gusti diversi. Quindi non vado a rompere le scatole ai giudizi che magari IO trovo assurdi.
L'assurdità semmai è cercare di far cambiare idea su film che non sono piaciuti (se a uno piace il nero e non il bianco non puoi fargli mica cambiare idea!) oppure insultare anche velatamente, oppure dire che se non gli piace quel regista faccia a meno di commentare...ecc
Con riguardo a quest'ultima cosa: allora dovrebbero esserci solo voti positivi?
Eppoi messaggi del tipo: hai votato negativo ma il voto è troppo basso. Invece è quello che provo e sento per questo film
Attento, impegnato, cinico e duro. Questi quattro aggettivi bastano per descrivere questo mezzo capolavoro firmato Lynch. Gran parte del merito va a una sceneggiatura che rasenta la perfezione e a dei grandi attori (Watts su tutte). Senza dubbio uno dei migliori film del regista.
Se non riuscite ad intepretare i film di lynch vi sconsiglio di comprare un armadio Ikea. Ennesima ritrova del fatto che lynch sia uno dei più grandi registi viventi.
andrebbe visto almeno 3 volte per decriptarlo l'ho visto una volta e letto un po di post qua e la ma come genere, storia, trama,messaggio o altro non mi ha dato praticamente nulla.
una ragazza sogna quello che avrebbe voluto nella vita reale, quando scopre il matrimonio imminente fa uccidere l'altra, poi per i sensi di colpa si suicida.
ecco il film in due righe, per alcuni un capolavoro assoluto per altri una ****** pazzesca (detta alla villaggio) io scelgo la seconda
Mi accodo ai due precedenti post. Sono certo che questa tipologia di film la ami o la odi. Non ci sono vie di mezzo. Vederlo e andare a tastoni nel tentativo di capire cosa aveva in mente di trasmettere il regista è assurdo. E puoi guardarlo quante volte ti pare, se non fai una ricerca per capirne il significato, o meglio ancora, leggere una sua interpretazione, rischi di aver perso solo tempo. Bocciato.
uso semplicemente una citazione di un amico per descrivere quello che provo di questa pellicola: "Se la tua arte ha bisogno che io mi legga un manuale (quindi una spiegazione), hai fallito".
La mia memoria corre a un'immagine sul Venerdì di repubblica, con la sequenza della attricetta cotonata che bacia sulle labbra Laura Harring. Vidi che sul morandini aveva un buon votone da tre stelle e mezzo ma non stetti a leggere più di tanto e lo catalogai nel mio immaginario come un thriller erotico molto noir e molto originale, secondo le superficialissime opinioni del magazine televisivo. Desiderai averlo, vederlo e innamorarmene, avevo 13 anni neanche, e un morandini nuovo di zecca tutto per me.. che stupido ero.. averlo visto a quell'età forse lo avrei apprezzato per il gusto delle immagini e la bravura mostruosa della Watts, ma non avrei mai colto il senso onirico e spettacolare, così cupo e estremo che lynch ci riesce a trasmettere (questo si coglie comunque a pelle.. ma la storia è tutto un altro discorso xD) .. vederlo poco tempo fa per la prima volta.. senza più quelle sensazioni di quei 4 anni fa..senza più quei contesti immaginifici e ingenui che contornavano la mia ingenuità e la mia cieca curiosità.. è stato incredibile lo stesso.. incredibile da vedere perchè stra adorerei provare (perlomeno) a meditare come fa il vecchio Lynch per cadere nell'oceano della creatività (e Cronenberg che dice che IL SOGNO è tutto.. così credevo anche io ma.. ) ma sono talmente inquietato da una miriade di cose che mi rende spaventato e rabbrividoso..così da solo..in silenzio totale..alle 23.40.. nel buio e nell'azzurro ho visto, dopo 4 anni.. MULHOLLAND DR. con il doppio delle ricezioni..perchè oltre all'incubo del film si sono aggiunti i miei incubi e le mie ansie, i miei fiati corti e i miei freddori stomacali.. in un crescendo di sensazioni minuscole che hanno composto un mosaico di emozioni indescrivibili.. anche per questo ho apprezzato moltissimo questo meraviglioso, indecifrabile sogno di pura bellezza visiva e ammalianti bugie.. vi ho aggiunto un poco di me.. Ma la scena dove RebekahDel Rio canta Llorando (versione sapgnola del clasico di Roy Orbison e K.d. lang) mentre le due protagoniste piangono e trovano la scatola (elemento chiave..ma uno dei tanti) non è forse un incanto? E' un'essenza, una presenza..un qualcosa di magnifico, di assurdo e trascendentale.. poi la descrizione del sogno.. il ritrovamento del cadavere... i due vecchi sadici... Angelo badalamenti che sputa il caffè... e poi i suonie le immagini..gli istanti: il telefono che suona... il WOOSH che coincide con la comparsa dell'uomo spaventoso.. i mafiosi al telefono..i fermi immagini cupi..il viaggio iniziale in auto.. le scene che solo all'apparenza restano inspiegate..come quella del ballo psichedelico prima dei titoli iniziali..e ovviamente i momenti memorabili.. come la conversazione alla festa (sembra proprio di essere catapultati dentro un sogno.. un sogno quotidiano e proprio per questo inquietante il doppio..come se essi uscissero dalla scatola cranica e dai mille labirinti del nostro immaginario e fossero trasposti eccezionalmente in immagini dal geniale cineasta), ilmassacro del killer imbranato, il rapporto carnale tra le due protagoniste, il provino da togliere il fiato fatto alla watts e il finale indimenticabile (Silencio..) .. Il tutto congegnato dentro a un puro sogno, un'intricatissima schiera di scenari e situazioni inquietanti e disperate, nere, fredde, mai troppo romantiche, mai troppo divertenti, mai troppo grottesche.. ma semplicemente LYNCHIANE.
E' un capolavoro perchè è tale in quanto originale da ogni puno di vista e soprattutto diretto in maniera eccelsa, si sente la mano di un maestro nonostante la difficoltà e la diversità della storia e della sua intelaiatura.. ma è anche un'odissea personale per ognuno di noi..in cui ritrovarci e perderci..forse capirci..forse no..ma l'essenza spirituale, onirica, memorabile di questa perla memorabile e senza tempo rimane anche dopo la settima o la decima visione, confermando quanto niente come la fantasia può creare l'immenso.
Naomi Watts non ha bisogno di ulteriori ciancerie..è una diva spettacolare. punto. Non le è da meno l'ambigua compagna harring, che tesse un personaggio difficile da offuscare. Justin Theroux non ha un portamento da cinema lynchiano, nè tantomeno un carisma degno di questo sogno ma grazie a dio riesce a non sfigurare nè lui ne l'opera. Ci sono poi cammei sparsi, badalamenti, Rebekah del Rio e anche Robert Forster.
Non capirci soddisfa lo stesso..capirci soddisfa ma delude al tempo stesso..comprendi che persino un fantastico viaggio nell'assurdità della mente e della distorsione, del tempo e dell'incubo, coem mai prima d'ora, richiede una spiegazione logica.. Lynch (forse anche perchè è mooolto furbo xD) disdegna spiegazioni logiche..ma lo fa per il bene delle sue geniali, incredibili invenzioni, per i frutti del suo ingegno sperimentale fuori da qualsiasi tipologia di genere o convenzione.. Non un film, ripeto, ma un sogno infinitamente grande, una rappresentazione perfetta di tutto ciò che può avere un film perfetto. O meglio,un sogno perfetto.
Quindi, sì, MULHOLLAND DR. è un fenomeno che spunta come l'arcobaleno tra le mille cianfrusaglie cinematografiche spacciatesi per oniriche visioni e esperienze affascinanti. Nulla può competere con questo favoloso viaggio. E' da brividi e nient'altro, non catalogabile, come già detto, e forse insopportabile, perchè forse lynch stanca e sembra spocchioso, ma è tutt'altro, una persona umile e coraggiosa, creativa fino ai confini del possibile (o dell'impossibile?) e soprattutto in maniera colta e affascinante, personalissima e spiazzante, unica. Un calcio in **** a tutti, questa rappresentazione.. (che nacque come episodio pilota di una serie mai più realizzata.. e divenuta un capolavoro cinematografio capace di rompere lo schermo) di vita surreale quanto eclettica, favolosa e unica come solo un genio può creare, parlando di tutti noi in un unico sogno.
"No hay banda, non c'è nessuna banda ma si sente una musica. E' tutta un'illusione...!" Il mio Professore di storia del cinema diceva sempre, "il cinema è un'illusione", Lynch ne da la conferma. Mulholland Drive è un capolavoro più unico che raro e potrei anche fermarmi qui...ma potrei anche aggiungere che è un film incomprensibile...come l'arte. Pretendere di mettersi davanti un quadro di Dalì e trovare un senso logico è molto complicato, l'arte è cosi; l'arte non ha senso, l'arte è banale, l'arte è affascinante perchè incomprensibile, un opera d'arte ti deve trasmettere emozioni, va capita e ancor di più va vissuta. Mulholland Drive è questo, è un opera d'arte che va vissuta facendosi trasportare dall'inconscio senza, (inizialmente), cercare troppe spiegazioni, perchè non è quello che conta. Quando ho terminato la mia prima visione alla fine non avevo capito assolutamente nulla, ma nello stesso tempo il film mi aveva suscitato infinite emozione e di come erano andate veramente le cose o di capire tutti i collegamenti non me ne poteva fregar di meno. Dopo una seconda visione e qualche spiegazione tutto, o quasi, era molto più chiaro. Lynch ci porta nei più oscuri meandri della mente umana con un atmosfera allucinante e surreale, dove il sogno diventa realtà e la realtà diventa incubo apparentemente senza nessun filo logico. Si riesce a sentire l'odore di morte nelle stanze che improvvisamente diventano buchi neri senza via d'uscita, si respira un atmosfera rarefatta di paura e terrore dove, come più volte dimostra anche il film, non si può sfuggire dall'incubo neanche nella realtà. Sembra di vivere un sogno per tutta la durata del film, grazie anche ad una colonna sonora da brividi che emerge dal buio di una Los Angeles affascinante, vista dalla Mulholland Drive, che come la definisce Lynch "una bellissima strada di giorno quanto misteriosa e pericolosa di notte".
NO ! Mi dispiace ma voi sapientoni mi avete proprio deluso stavolta,Lynch non fa altro che confezionare uno squallidissimo film di serie B e voi gridate al capolavoro,lento,banale a tratti volgare non merita nemmeno di stare sul sito,ripeto un b-movie con Naomi Watts ... nient'altro.
Un buon film: buone le atmosfere, molto buone le musiche, buona la sceneggiatura (meno complessa – e secondo alcuni geniale – di quello che sembra), regia buona (senza particolari punti esclamativi per la verità), eccellente la recitazione delle protagoniste, buona la fotografia…
Buono appunto: quello che francamente mi sfugge è perché questo film continui a incassare caterve di 10/10…c'è gente che parla addirittura di uno dei migliori film di sempre!
Quindi mi sono chiesto: ma piace così tanto perché è montato in ordine a-temporale o perché crea un mix tra sogno e realtà (con tutti i vari appellativi "genio" "geniale" ecc)? Bè non è stato certo lynch il primo a ricorrere a questo espediente..se così fosse allora memento oppure barton fink dei fratelli coen dovrebbero essere capolavori assoluti della storia del cinema! (tra l'altro la regia dei coen nel film citato è di livello indiscutibilmente superiore…)
Forse è per l'atmosfera conturbante ed onirica, la storia d'amore spiazzante, l'inquietudine che lo pervade? Certo questi elementi sono importanti e senz'altro molto ben sviluppati, ma mi viene il dubbio che tutti questi 10 non abbiano mai conosciuto o visto pellicole di ingmar bergman o di andrej tarkovskij, registi che avevano uno stile simile, ma con l'aggiunta di un sostrato filosofico-esistenziale-psicoanalitco di ben altro spessore rispetto a quello dei film di lynch…provate a guardare anche solo per curiosità un film come stalker: mulholland drive in fin dei conti è un film su una vicenda particolare, in quello c'è tutta la storia dell'uomo e dell'umanità…altro che silencio…
p.s. la critica a Hollywood l'aveva fatta billy wilder con sunset boulevard nel 1950! p.p.s. (per chi parla di "genio che ha inventato il genere film onirico") zerkalo di Tarkovskij è un capolavoro onirico del 1974!
Un film così poliedrico, malato, psichedelico e originale è perfettamente nello stile di Lynch. Peccato che il maestro supera sé stesso e forse è veramente il migliore della trilogia del sogno (premetto che non ho ancora visto Inland Empire). Benché inizialmente la trama si dipani in modo piuttosto chiaro ed esplicito (e perché no? Anche concitato) verso le fasi finali è veramente difficile capire ciò che veramente è successo e comprendere la chiave del mistero. E forse ci si puo' confondere
Ciononostante con l'aiuto di qualche "fan-interpretazione" e un po' di fantasia personale si puo' provare a delineare ciò che è successo e il dramma che si è consumato a cui non si puo' fare un applauso al regista. Il film emoziona in ogni sua parte e
Llorando di Rebekah fa venire i brividi da quanto è bella
. Un film secondo me perfetto e magico, che ognuno dovrebbe vedere a modo suo, dato che come sempre l'interpretazione è soprattutto strettamente personale. Un must.
Nonostante possa lasciare interdetti a una prima visione, questo film possiede una magia unica: personalmente l'ho visto più e più volte e ogni visione ha portato con sè nuovi stimoli. Non mi dilungo in considerazioni già fatte: questo film è folle, ma rimane comunque pura Arte.
Potrei chiamarti sintesi di assilli crepuscolari se qualcuno non ti avesse inventato per essere il mento di paglia nera da incontrare dietro un metifico bar O la messa in piega di un volto accartocciato nel letto a formulare la mia inquietudine in diagonale Ho sperimentato perfino la ninna nanna dei tuoi miraggi affinchè generasse un nuovo elemento nei miei
oscilla oscilla
al risveglio una coscienza viva fratturata a insegnare che la struttura dell'armonia è rinnovabile negli occhi chiusi e nel respiro lungo
non fatevi spaventare dal fatto che (come qualcuno dice) sia troppo enigmatico come film , se seguito per bene e con attenzione ... tutto si spiega e (quasi) tutti i misteri sono ben presto risolti.
consiglio di rivederlo piu' di una volta proprio per "capire tutto" (o quasi).
poesia visiva , una trama intricata e piacevolissima da seguire...e infine prova attoriale eccelsa .
bravo Lynch... uno dei pochi maestri rimasti in circolazione !
Uno dei miei film preferiti in assoluto. Lynch è un folle genio e solo lui poteva fare un film del genere. Da inchinarsi dinanzi. Un film che consiglio vivamente a tutti coloro che hanno il cervello sveglio e che amano i film onirici ed enigmatici. Spiegarlo a parole è impossibile perché nessun termine esistente riesce a descriverlo, bisogna vederlo e viverne le emozioni. INCREDIBILE.
Questo è uno di quei film che dopo aver visto ci vogliono un paio d'ore di riflessione. Dopo la visione se ne esce completamente sbigottiti e spiazzati. Per comprenderlo molte volte si ricorre a internet leggendo le varie interpretazioni, ma credo che la vera e propria interpretazione c'è l'abbia solo il regista. Il mio consiglio è di rivederlo un paio di volte per riuscire anche noi a capirlo, io l'ho rivisto (con piacere) ben quattro volte e sono riuscita a tratte una mia interpretazione. Lynch è conosciuto soprattutto per le sue opere anticonvenzionali e allucinanti, è Mulholland drive rappresenta uno dei suoi apici, a mio parere, infatti, Mulholland dr. è un affascinantissimo thriller denso e molto inquietante con degli attori davvero bravi, le atmosfere sono tremendamente suggestive e allettanti e il ritmo del film è psichedelico. Questo film è UNICO, è dato tale sono costretta a dargli un dieci.. Un vero Capolavoro..
Capolavoro assoluto firmato dal paranoico Lynch. Thriller perfettamente combinato senza sbavatura e da un fascino incredibile. Film che per capire bisogna vedere tutto dall’inizio alla fine senza distrarre né la vista né l’udito.
geniale! il mio film preferito di Lynch! l'ho amato dal primo momento, e dopo averlo rivisto, letto varie informazioni e capito fino in fondo l'ho amato ancora di più. Magistralmente costruito e diretto!
Il top, uno dei miei film preferiti ! Un Capolavoro firmato dal grande Lynch. Film dal fascino immenso, enigmatico, complesso, misterioso, allucinante, psichedelico, onirico. Magnifica la colonna sonora di Angelo Badalamenti, grandi interpreti, fotografia suggestiva e regia perfetta ! Adoro questo film.
Devo ammettere di aver odiato Mulholland Drive dopo la prima visione. Ma alla seconda visione ho cambiato totalmente idea: pur non essendo un capolavoro, come spesso viene considerato, Mulholland Drive è un'opera molto interessante. Preferisco Inland Empire per il grande impatto emotivo e intellettuale, ma è sicuramente un'altra conferma della maestria e della follia di questo regista.
la spiegazione l'hanno già data in tanti, e più che mai in questo film appare ben delineata nonostante tutti i giochetti di scatole cinesi care al regista. Abbandonando la chiave sogno / realtà questo film mi ha sempre suggestionato per altre cose tutto sommato, Lynch proveniva dal capolavoro supremo strade perdute e da un film più normale (quasi un rito di purificazione) come straight story, qui si ritorna in acque agitate e mai come altrove sono presenti tutte in una volta le ossessioni del regista: le inquadratura dell'asfalto illuminato a tratti dalle luci dell'auto, le carrellate sui muri vuoti, gli interni un po' kitsch e retrò, le citazioni al cinema hollywoodiano classico (uno su tutti: i microfoni a cerchio tipici dei Fifties). E qui emerge un'altra ossessione tipica: il confronto con quel tipo di cinema è in realtà per Lynch l'acquisizione dell'impossibilità di ritornarvi. Il mondo e il cinema odierno hanno perso quell'innocenza e quella zuccherosità. L'America stessa ha perso la sua innocenza e così anche il cinema. Il cinema non viaggia più su una strada lineare, ma su una lost highway. Ed ecco quindi che l'intreccio classico si spezza in mille trovate e situazioni al limite dell'inconscio. Alla fine la storia sembra esplodere in un incubo tanto caro al cinema lynchiano, con apparenze e fantasmi della mente, con sequenze oniriche freudiana fino al raccapriccio sadomaso e saffico.
Non ho molto da dire riguardo questo film, perchè mio malgrado, non l'ho capito. Sarà per il fatto che l'ho visto di sera, e l'attenzione non era proprio al 100%, però ho notato una gran confusione, è complicatissimo! Da rivedere sicuramente, ma ciò che mi ha colpito, è sata proprio l'atmosfera cupa, inquietante e le inquadrature davvero ottime, così come le musiche.
Molto complicato, trama molto originale, sono andato in lungo e in largo per cercare delle recensioni per spiegare a fondo il messaggio che vuole dare il regista..cmq, alcune scene sono inquietanti, la colonna sonora molto interessante, bravissima Naomi Watts, bel film intricato!
Che dire, rimango senza parole di fronte ai tanti 10 ricevuti da questa pellicola. Sono stato spinto a vederla proprio dal voto medio alto che si esprime non solo qui ma anche su altri lidi. E' forse l'unico film fra quelli che ho visto sinora, in cui nonostante l'impegno, non riesco a capire assolutamente nulla dal primo all'ultimo fotogramma... non mi era mai successo prima. Evidentemente la mia capacità di comprensione ha dei limiti, ma voglio cercare di consolarmi, dicendomi che non è il mio genere. Sicuramente mai più David Lynch se i suoi film sono tutti come questo!! Sento spesso dire che bisogna lasciarsi trasportare dalle emozioni senza cercare a tutti i costi un filo logico a quello che si sta vedendo: ebbene io ho dei limiti in questo senso: IL CAPIRE, ALMENO UN POCHINO, STA ALLA BASE DELLA MIA CAPACITA' DI EMOZIONARMI Impressionante comunque come i giudizi possano passare da un estremo (il mio) all'altro (la stragrande maggioranza di voi)
Film molto intricato (forse troppo) e intimistico. Scene ricche di fascino e originalità. Naomi Watts fantastica. Da seguire con attenzione e da rivedere senz'altro. Ritmo blando, ma adeguato all'atmosfera della sceneggiatura. Un film particolare, ma nel suo genere non il migliore.
Uno di quei film che forse nemmeno dopo la decima volta che lo vedi risulta tutto perfettamente chiaro.Di certo si tratta di un film originale,dove l'intreccio si scioglie in parte alla fine.Rimangono diversi dubbi e quando le domande alla fine diventano troppe forse si è esagerato con una sceneggiatura troppo contorta,oltre a questo seppure parliamo di un film intrigante,la prima parte è troppo lenta e poco coinvolgente.
Va beh, con la scusa che è "onirico" ecc, Lynch fa spesso e volentieri questi film inconcludenti e, a mio modestissimo parere, insignificanti. Mi spiace per i fan del regista ma a me è dispiaciuto averci perso del tempo a vederlo!
David Lynch secondo me è un regista veramente molte spanne sopra a quasi tutti gli altri. Fin dal suo esordio ha saputo creare film in grado di insinuare nello spettatore i sentimenti che lui voleva, ma con un'onestà davvero rara. Non c'è mai niente di gratuito nei suoi lavori e, anzi, ogni suo film è tanto curato da meritare multiple visioni. Questo, oltre ad essere estremamente intricato, incanta per la forza di alcuni momenti bellissimi e per come, al pari della protagonista, lo spettatore tenti di aggrapparsi a quel che riesce a capire per dare un senso alle immagini, pur vivendo già perfettamente i sentimenti che prova. E'vero che lo si può anche spiegare, ma la sua bellezza sta oltre la trama.
Capolavoro targato Lynch. Film che comunque necessita di più visioni per essere compreso per apprezzarne la genialità assoluta. Da vedere immediatamente!!!!!!!!
è un film che necessita di almeno tre visioni: la prima per farsi avvolgere dal suo fascino smisurato, la seconda per cercare di capire la storia nella sua complessità, la terza, dopo essersi documentati sui vari indizi che Lynch fa trapelare, per arrivare a cogliere la genialità di questa pellicola. una fusione sogno-realtà-inconscio-ricordo-speranza che viene magistralmente portata sullo schermo anche visivamente, oltre che concettualmente. uno dei film più belli visti in vita mia.
Fa compagnia a INLAND EMPIRE al vertice dell'opera di Lynch. Ciascuno scelga quello che preferisce: io gli preferisco di un niente il secondo, più complesso, altrettanto affascinante ma forse non altrettanto suggestivo; tuttavia, è questione di punti di vista soggettivi su due capolavori che si equivalgono per valore.
Lynch agisce sullo spettatore con gli strumenti di un musicista: non spiega, suggestiona. La sua classe sta in ciò: costruire trame razionalmente non ricomponibili ma dall'impianto rigorosissimo, come 'partiture' in cui le sequenze sono giustapposte con cura in ragione del loro potere di suggerire emozioni, creare sottili e misteriose risonanze.
Mulholland Drive: una lunga strada che porta a Hollywood, un corridoio che immette nel buio. Lì, in un incidente, una ragazza bruna perde la memoria. Se ne prende cura una biondina solare e sprizzante vitalità, giunta a Hollywood per un provino. La bionda e la bruna: riconosciamo subito questa contrapposizione cromatica, tipica delle figure femminili di Lynch (pensiamo a Velluto Blu, Strade perdute). Per oltre metà, il film si lascia seguire. La bruna è puro inconscio; sua unica reminiscenza, un nome di donna che, rintracciata sull'elenco, viene trovata morta in un villino. La tensione cresce, lentamente. Poi di colpo accelera. La sfumatura omosessuale latente si svela, inattesa; il film approda al suo cuore oscuro. In una sequenza magistrale, nel cuore della notte un illusionista ci ammalia in un grande teatro semideserto con una musica misteriosa, mentre la tensione giunge al parossismo. La realtà sfuma e l'illusione si fa realtà. L'ultima parte del film è la storia di quella donna che avevamo scoperto morta. Era la precedente amante della bruna, entrambe erano attrici. Abbandonata dalla bruna, ne seguiamo l'autodistruzione, in un flashback che non è un flashback: l'impressione è che la biondina sia giunta a identificarsi con lei. Dopo la forte tensione, il tono dell'ultima parte è spesso liberatorio, malignamente ironico. Mulholland Drive è la storia di un'iniziazione. La chiave del film è in quel cubo azzurro che la biondina scopre, con le mani tremanti, nella propria borsetta, durante lo spettacolo musicale notturno: all'acme del film, che giunge quando il fascino oscuro della bruna smemorata ha avvinto la biondina fino all'esplicito rapporto saffico. Quella scatola blu si può aprire con una chiave che fin dall'inizio abbiamo scoperto nella borsetta della bruna. La metafora è trasparente. Quella scatola è, da sempre, nella borsa della bionda, anche se viene scoperta solo ora: da essa usciranno, grazie alla chiave fornita dalla bruna, come da un vaso di pandora, tutti i segreti che si celavano nascosti sotto la solarità di una ragazza ingenua. Nonostante il film proceda a lungo ‘alla luce del sole', molte sono, nella prima parte, le avvisaglie sinistre del male che nella seconda celebrerà i suoi fasti. L'esperienza della protagonista è la stessa dello spettatore: scoprire il fascino che queste pulsioni maligne esercitano su di noi, già ben visibili, per quanto nascoste sotto una patina scintillante. C'è in tutto questo una sorta di peccato originale, alle cui conseguenze la protagonista non viene sottratta: è come se la biondina subisse gli effetti di questa 'iniziazione alla rovescia', vivendo una sorta di mutazione, un cambio d'identità tramite il quale si trova prigioniera del mondo cui ambiva. Con magistrale padronanza stilistica, in questa parabola anti-hollywoodiana Lynch si diverte a sconvolgere i confini tra colpa e innocenza.
Film, Regia, Sceneggiatura, Fotografia e Colonna sonora da Oscar e con questo ho già detto tutto. Magistrale David Lynch. Un film ESTREMAMENTE complesso ai limiti dell'incomprensibile, o forse incomprensibile, credo che non esisti una chiave giusta o una sbagliata di lettura, fatto sta che io non lo ho ancor compreso bene. Il ritmo è, a tratti lento e psichedelico, mentre in altri onirico e dinamico. Alcune parti sono "spaventose" e la tensione è sempre alta. Straordinaria è la potenza visiva. Ottime anche le interpretazioni. Dopo la visione sono rimasto per un po' "sconvolto" … Detto questo posso dire che per me è un CAPOLAVORO ! Meraviglioso … … e va a capirlo Lynch …
*****, *****, *****. Il senso c'è ma non ha senso. Lynch vuole dare una spiegazione finale dopo un ora e passa di p.alle diventate mongolfiere che non ha alcun valore. Che senso ha che sta *****ta giunge al cinema? Comunque apprezzo la sua ricostruzione inquietante di un incubo.
Davvero molto interessante questo film di David Lynch, il secondo di lui che vedo dopo "The Alphabet", che è un corto. Trama abbastanza originale e interessante, e per quanto riguarda il resto del film, è difficile trovare difetti, e sto parlando anche delle musiche e della tecnica, oltre agli attori che mi sono sembrati abbastanza adeguati al film. Realizzato con la solita "tecnica alla Lynch", cioè un film non del tutto completo a cui ognuno dà la sua interpretazione. Io la mia interpretazione l'ho data. Bisogna comunque riconoscere che è molto più difficile inventarsi film come questi che farne invece con una trama chiara, lineare e semplice. Credo che continuerò a vedere film di questo regista. "Mulholland Drive" mi ha lasciato un'impressione davvero positiva.
Silenzio. Anche quando sono stati scritti fiumi d'inchiostro, sprecati elogi e critiche su quello che è il più grande capolavoro degli ultimi dieci anni. Mulholland Dr. è al di là delle critiche e delle lodi, è un'opera d'arte, come INLAND EMPIRE, meno complesso, ma più mangetico. La scena del Club Silencio è a mio avviso tra le più belle scene del cinema, forse la più significativa, quella che inscena e rappresenta le nostre illusioni, come la realtà possa essere scossa e ribaltata e cosa sia il cinema. Il prestigiatore, il mago Melies, non è che George Melies, è il prestigiatore del cinema, della più grande magia del 20esimo secolo. Mulholland Dr. è la più bella storia d'amore e illusioni mai raccontata. Illusione della storia, illusioni dei personaggi, illusione di poter cambiare un destino crudele, di poter ricostruire un passato doloroso e di recuperare i propri errori, di rimediare... ma a differenza di INLAND EMPIRE, prima o poi ci si sveglia, ci si deve svegliare... è la realtà è "a pezzi", è frantumata... l'unico modo per venirne fuori, come in Apocalypse Now, è la morte. E' un film sul cinema, è una presa per **** da parte di Lynch all'industria cinematografica e, ironia della sorte, a controllare l'organizzazione mafiosa che tutto gestisce è un nano, un deforme. Ma Mulholland Dr. è una storia d'amore, una storia d'orrore anche: i sogni possono essere rosei e costituire una sorta di riscatto esistenziale, ma il mondo dei sogni è popolato anche da mostri orribili, presagi di morte che ci spingono a risvegliarci. E il cowboy sarà colui che rappresenta le conseguenze del nostro agire... tutto torna alla fine e bisogna scontare i propri errori, affrontare la realtà. Spiegare semplicemente la trama è da finocchi, è un'offesa a quest'opera d'arte che non nasce per essere spiegata, ma per essere sentita, perché è sofferta, è un pianto d'amore, è la fine di un idillio venuto a crearsi per sentirsi tra le stelle, per andare nella città dei sogni, dove tutti si è buoni e realizzati, dove l'amore ha un lieto fine... ma i sogni finiscono a Mulholland Dr. e le nostre paure, i nostri fantasmi - quelli che Laura Dern riuscirà con successo ad estirpare in INLAND EMPIRE, film tutto sommato ottimista - , il nostro Super-Io, ci assalgono e ci spingono al più tragico dei gesti. Ma in fondo il cinema non è che un modo per raccontare storie e le storie non servono che a lasciarci qualcosa. E Mulholland Dr. ci lascia, alla fine della visione, un fiume d'emozioni. Avremo riso per le gag di un killer imbranato o di un buffo regista, per le mezze frasi del mafioso(Badalamenti, compositore dell'eccellente colonna sonora), gioito per l'amore delle due protagoniste, provato terrore per le visioni di morte, e pianto per la tragica fine della protagonista. Ricostruire la trama è un'operazione nobile fintantoché non si limiti il film ad una dimensione unica, come di un puzzle da ricomporre... il film è bello per quello che è: una drammatica storia d'amore nella città dei sogni(o incubi?). Alla fin fine Mulholland Dr. e questo e tanto altro ancora, lo si potrebbe elogiare/liquidare in poche righe o scriverci interi libri, certo è un film unico nel suo genere che ha influito molto sul cinema degli ultimi anni, che piaccia o meno... a me personalmente è piaciuto come nessun altro film finora. E' forse il mio film preferito, o perlomeno tra i miei 5 preferiti(INLAND EMPIRE, 2001, C'era una volta in America, Film...) e certamente è qualcosa di indescrivibile, è come spiegare cosa sia l'amore. E parlare di ciò che si ama è sempre molto difficile. Quindi mi riferirò - a costo di non essere originale(ma chi dice che si debba per forza esserlo?) - all'ultima emblematica frase del film: Silencio.
Questo è un film unico nel suo genere...ho faticato non poco a capire gran parte dei simbolismi celati dietro ogni personaggio e ancora dopo averlo visto due volte faccio fatica a capire alcune cose (ad esempio il mostro con il cubo cosa rappresenta?)Comunque davvero visionario e allucinante Lynch...
E' trascorso un pò di tempo da qunado l'ho visto per la prima volta, però ricordo le emozioni che ha saputo darmi la trama seppur "confusa" e della quale è difficile comprendere tutto..però credo che sia proprio questo il segreto del film di Lynch e cioè lasciarti con l'amaro in bocca alla fine per "costringerti" a rivederlo.. In ogni caso un capolavoro assoluto!
sono passati diversi anni da quando l'ho visto la prima volta in tv a un orario impossibile.. ricordo che pur capendo ben poco rimasi affascinato da questo film... mi è rimasto impresso nella memoria...poi l'ho rivisto unn qualche tempo fa e... beh, geniale... veramente un'opera d'arte coi fiocchi... guardate Mulholland Dr. e fra 50 anni sarà uno dei film che ricorderete.
Lo metto un gradino sotto Shining, forse perché preferisco le cose un po' più chiare che i film da interpretare però a prima vista ti rendi conto di essere di fronte ad un capolavoro assoluto. Non voglio dilungarmi, spiegazioni del film le trovate su google se vi servono. Sembra di vivere in un sogno per 2 ore e mezza. Assoltamente da vedere, anche se non lo consiglio a tutti ma solo a chi ha una mente molto aperta...
Mi ha affascinato meno di strade perdute... Non so il perkè... forse perkè odio l ambientazione hollywoodiana o forse perchè non mi ha trasmesso abbastanza angoscia... cmq un ottimo film solitamente incomprensbile come tutti gli altri del maestro (escludasi ovviamente una storia vera).
Non saprei quale aggettivo usare per descrivere al meglio questo film...capolavoro è troppo scontato; immenso; eccezionale...non so, aiutatemi voi. Per capire che film geniale è basta vederlo un volta e cercare tutte le varie spiegazioni su internet. Solo così potete capire la genialità di questo film. Ogni personaggio, ogni cosa che viene mostrata su schermo non è messa li a casaccio. Tutto ha un perchè. Una metafora sulla vita oserei dire. Molto probabilmente il miglior Lynch di sempre.
Un viaggio nell'inconscio, Freud in immagini. E' il classico film che alla fine, quando se ne coglie il disegno complessivo, si sente subito la necessità di rivedere, alla luce della consapevolezza raggiunta, per rileggerlo e fare caso a tutti i particolari, e collegamenti, che non si erano messi a fuoco durante la prima visione. Atmosfera trasognata che rapisce anche grazie alle musiche di Badalamenti.
Dispiace leggere commenti che lo bollano come indecifrabile e incomprensibile quando l'ennesima opera di Lynch è in realtà tanto facile da capire e da interpretare. Non mi dilungo per l'ennesima volta sul fatto che per me ognuno può darne la visione che vuole,tanto a Lynch la visione univoca non interessa minimamente. Se abbiamo bisogno ogni volta di accettare passivamente ogni cosa e di aver bisogno assoluto che un film sia "spiegato" è perché non riusciamo a vedere oltre il nostro naso. Quindi se si vuole vedere un film di Lynch come questo,meglio fare silenzio e lasciarsi trasportare nella sua mente visionaria,incredibile e allucinante,e magari cercare una risposta da soli a ciò che si vede e ci emoziona.
Non è semplice definire il capolavoro assoluto della filmografia di un regista per me tanto affezionato ed importante come Lynch. Se da un lato il suo percorso con il tempo è diventato sempre più surreale ed estraniante,dall'altro i suoi capolavori maggiori sono da ricercarsi in tutti i suoi film a partire da Strade perdute. Degli altri non parlo,ad esempio il film a cui sono più affezionato è Fuoco cammina con me,ma riconosco che da un certo punto in poi Lynch è diventato veramente qualcosa di inafferabile ed incatalogabile. Allora se da un lato Twin Peaks è il suo progetto perfetto,per il Cinema è Mulholland Drive ad essere il suo film probabilmente più rappresentativo,raffinato ed emozionante. E non mi scaldo più di tanto nel vedere delle bocciature clamorose,nè mi interessa perché riconosco che Lynch possa stare sulle scatole a molti,che però devono anche riconoscere la loro poca elasticità mentale.
Qualcuno,non a torto,lo ha scelto come film del decennio. D'accordissimo, non solo per il film ma anche per uno dei registi che più di tutti si merita l'appellativo di geniale,abusato al giorno d'oggi per troppi registi che al confronto perdono in espressività e profondità. Lynch sta scardinando le regole convenzionali del Cinema sempre di più,perdendosi in trip conscio di non ritrovarsi,spezzando le trame pur dando un importanza alla storia principale che a livello inconscio e di emozioni funziona eccome. E Inland Empire sarà il vero trip,quello sì senza una "spiegazione",probabilmente il suo film più coerente con Eraserhead proprio perché senza coerenza.
Musica di Badalamenti tetra e tragica,personaggi che rimangono impressi senza dire una battuta (c'è anche il nano di Twin Peaks non più nano,nella finzione).
Storia che aleggia sempre tra sogno e incubo,con alcune scene veramente indimenticabili. Il gusto grottesco e ironico del regista tocca il suo apice in alcune scene incredibilmente divertenti,ma quella epocale del killer "pasticcione" è veramente da scompisciarsi. Ma Mulholland Drive si prende anche sul serio e parte da subito con un incidente e la presentazione di due personaggi ingenui e teneri,donne in difficoltà interpretate magnificamente da Naomi Watts e Laura Harring. Il loro viaggio è lento,la storia d'amore è veramente ben confezionata e passionale,mai volgare o perversa ma genuina. A grosse linee è inutile parlare della trama di un film che deve essere visto. Ma questa volta Lynch non tralascia una critica ad Hollywood e anche a sè stesso: il boss,interpretato da Badalamenti (compositore storico del regista)che sputa il caffè sembra essere uno spunto autoironico dato che Lynch è un fissato dei questa bevanda.
"è lei,la ragazza"
Una vera e propria critica al sistema che impone e castra il regista anche solo per una scelta artistica. I personaggi sono meravigliosi,e quello del cowboy è proprio quello che ti aspetti dal regista,un personaggio cattivo (?) e glaciale,perverso senza mostrare alcune perversione visibile.
Lynch lo ricorda nella scena fantastica del club silencio: No hay banda,è tutto registrato. Tutto è un trucco,tutto è finzione ma si rimane ammaliati fino alla fine nel guardare le pennellate che il regista di Missoula imprime sulla tela dello schermo. Quindi all'improvviso il sogno non diventa realtà,diventa incubo: i personaggi non si ribaltano,al contrario sono sempre gli stessi ma senza più i loro sogni o le loro aspirazioni. La storia si fa sempre più crudele e struggente (la Watts che si masturba disperata è una sequenze veramente dolorosa),fino alla "risoluzione" del mistero che può portare alla comprensione dell'intera trama. Prima parte sogno,seconda parte realtà. è cosi? In realtà MD non è mai realtà,è sempre in bilico tra sogno e incubo. è questa la forza di ogni film del regista,questa è la forza di questo film che è riuscito a far ricredere anche molti detrattori di Lynch nonostante MD non abbia niente da invidiare a Strade perdute e al successivo Inland Empire. La struttura alla fine è sempre circolare:non c'è una spiegazione che riduca il tutto a semplice sogno/realtà,nulla che possa spiegare enigmi e false piste senza contraddire altri enigmi e altre situazioni nel film. Gi elementi del finale del film ritornano nella prima parte,MD necessita assolutamente una seconda visione per apprezzare ancora di più come Lynch sia riuscito a far combaciare diversi elementi senza per questo dare una risposta alle sue (false) domande. Una struggente e vera (per quanto palesemente finta nella sua componente visionaria) storia d'amore e di sogni infranti,questo è MD,il resto ha poca importanza dal punto di vista della trama. L'eplosione di follia nel finale in cui i simboli della speranza inseguono la protagonista,spaventosi e maligni,è una scena che veramente fa paura. E il tragico finale non è che un circolo che ritorna quandosi rivede il film,ogni volta con occhi diversi ma ogni volta consci di vedere un capolavoro per profondità e immagini che ha alla base una storia d'amore e tradimento,di sogni e illusioni. E dalla spiegazione non si esce,forse perché una spiegazione semplicemente non c'è. Non può esserci UNA spiegazione. Credevamo di esserne usciti,ma siamo sempre rinchiusi dentro la scatola. E il finale immenso,con l'ultima inquadratura da brividi non ci da nessuna indicazione se non la più coerente ed essenziale per amare questo film e questo regista.
Bello,non c'ho capito un ca.zzo ma curioso. Lynch riesce sempre in modo eccellente ad ipnotizzare lo spettatore con le sue atmosfere stranianti e morbose.
Solo Lynch può rendere tanto terrificanti due vecchietti e un barbone da fartela fare sotto. Capolavoro assoluto di uno dei pochi geni del cinema ancora in circolazione.
Per poter riuscire a comprendere subito questo capolavoro bisognerebbe che Lynch fosse seduto accanto a noi, a suggerirci tutto quello che gli passava per la testa. Ma poi verrebbe voglia di zittirlo malamente, ed abbandonarci al libero fluire dei suoi sogni, delle sue associazioni mentali. Il Genio di Lynch sta a mio parere nell'aver colto l'essenza del cinema ed avergli ridato di nuovo la grande dignità dell'arte: non conta tanto la storia narrata, o meglio la storia è solo un mezzo, il vero fine è l'atto di mostrare in sé, il poter comunicare le emozioni e l'illusione che il cinema altro non è: credo che la scena del teatro, oltre a essere una delle migliori di tutta la storia del cinema, sia anche rappresentativa in tal senso. E non a caso siamo a Hollywood (con la quale Lynch, giustamente, non ha buoni rapporti e di cui ne fa un ritratto spietato), la 'città dei sogni': ma i sogni di chi? Che poi, ad essere pragamatici, ad una seconda visione la trama è quasi del tutto chiara: un viaggio nella psiche e nell'inconscio, l'impero della mente di cui David è l'imperatore indiscusso. Lynch prende spunto dal surrealismo (evidente la citazione della chiave di 'Meshes of the afternoon' di Maya Deren) ma lo riformula, lo ricrea per esprimere il suo io più profondo: il che lo rende uno dei pochi artisti nel cinema degni di chiamarsi così. Splendide e sensualissime Naomi Watts e Laura Harring, regia perfetta e musiche di Badalamenti che si sposano perfettamente con il grande impatto visivo delle immagini.
Mulholland drive è senza ombra di dubbio un ottimo film, curato in maniera impeccabile, certamente ostico e contorto (non sarò certo il primo a suggerire di fare attenzione ai minimi particolari), ma dal fascino decisamente notevole. Le due protagoniste dal nome mutevole ci trasportano con una buona dose di carisma attraverso questo visionario incubo/racconto del buon Lynch, lasciandoci alla fine un po' perplessi, ma anche sicuri di aver speso bene il nostro tempo.
davvero impegnativo questo film..sinceramente prima di aver letto qualche commento avevo capito ben poco..mi è piaciuta tantissimo l'interpretazione di naomi watts, meno quella della mora..
l'ho compreso a fondo grazie ai commenti, ma lo giudico troppo complesso per me e per un pubblico medio...
Quando un film diventa un vero e proprio viaggio per testare la tua attivita' celebrale e per comprendere appieno la trama con tinte da giallo e soprattutto(grazie alla dannata scatola blu XD)con sfumatura onirica e psicologia Freudiana della pellicola d'oro di David Lynch. Esclusivamente dedicato ai masochisti che si vogliono fare un trip mentale in un'esperienza thriller/drammatico unica.(Donnie Darko e Memento insegnano oltre a questo).
Di Lynch avevo già visto Twin Peaks (capolavoro, almeno fino a quando se ne occupava lui..), diversi corti e Inland Empire, quindi sapevo benissimo a cosa andavo incontro.
Non concordo con chi dice di non essere riuscito a seguirlo, la storia rimane seppur misteriosa e un filo inquietatante, abbastanza comprensibile fino alla mezz'ora finale
Quando a teatro le due protagoniste trovano il misterioso cubo blu ed improvvisamente sembra di venir spediti all'interno di un'altra storia dove tutto è rivoltato
A quel punto si, può andarti in pappa il cervello, che è quello che è successo a me, ma se dicessi che è stata una sensazione spiacevole mentirei.. al contrario di Inland Empire, dove ci si perde nei meandri della storia dopo venti minuti scarsi.
Detto questo, ora dovrei spiegare il motivo per cui do 9, ma sinceramente non lo so fare.. Posso solo consigliarlo a chi ha visto Donnie Darko, l'ha compreso e vorrebbe provare qualcosa di un filino più complicato.
In una parola: ODIOSO. Ho aspettato per ore che il film prendesse un senso, ma nulla. Finisce lasciandoti nella convinzione di avre sprecato 2 ore e mezza della tua vita a guardare non si sa bene cosa... Evitatelo come la peste!
dopo aver visto inland empire e nei tempi passati anche qualcos'altro, stavo quasi per mollare con questo lynch. Però questo titolo mi piaceva troppo e quindi me lo sono visto. La prima volta sono rimasto affascinato dalle musiche, dalla regia e anche dalla prova di Naomi Watts. Arrivati pero più o meno alle 2 ore, non ce l'ho fatta, ho perso definitivamente il filo e ho spento. Alla seconda visione, finalmente ci sono arrivato!!! anche la sceneggiatura aveva un senso!!! Il film dunque è molto bello però veramente di difficile lettura e secondo me questo regista si autocompiace nel rendere tutto così troppo, troppo difficile. insomma, qualche indizio evidente in più... ...è un film, mica un rebus....
Questo sì che è un film! A parte che girato benissimo, gli attori sono bravissimi e ottimamente calati nella parte, la colonna sonora è azzeccatissima, perfetti gli effetti sonori eccetera, c'è una storia, una trama, si deve pensare per capirne un pezzetto e basta, e tornarci su dopo un po per continuare a capire (se se ne ha voglia!.. altrimenti va bene così!). I film devono far pensare almeno un minimo, non dico tantissimo ma un minimo sì! Altro che AVATAR DI STA MINK**!
Rielaboro alcuni miei giudizi per meglio proporzionarli ad altre mie valutazioni.
Beh....Cosa dire su Mulholland Drive?....Potremo cominciare col decantare la strabiliante interpretazione di Naomi Watts. Continuare con le sempre fantastiche musiche dirette impeccabilmente da Badalamenti. Finire col confermare il talento e la genialità di Lynch. Quanto più ci si sforzi di cercare di interpretare il film A PRIMA VISTA, più ci si rassegna ad essere vittime delle immagini sullo schermo che ti trascinano verso la conclusione dell'opera e al tanto sospirato "NON CI HO CAPITO NIENTE":))))))). Per Mulholland Drive, per fortuna, non come in STRADE PERDUTE, è possibile sciogliere ogni dubbio, volgendo particolare attenzione alla scena iniziale (dura pochissimo). Una volta realizzata l'importanza di quella sequenza, allora tutto diventa più chiaro, ed il film, in un lampo, diviene di facile interpretazione. Tutto questo, a testimonianza del fatto di come nei film di Lynch la cosa più importante siano le immagini ma soprattutto i particolari. Niente è gettato lì per caso. Ogni sequenza, ogni singola cosa è fondamentale per l'interpretazione del film. Il cinema è anche questo.
il commento di Banchelli l'ho letto,quindi ora il film l' ho capito ma questo non modifica minimamente il mio giudizio su questo film,per me è uno dei + brutti mai visti.
Parlate di film geniale ma "Memento" di Nolan gli dà 10 a 0...
Visto 3 giorni fa e ancora non l'ho digerito per bene, la recitazione e la regia sono di un alto livello, il problema è capire il film!
finito di vedere ho cercato la "soluzione" su internet per capirlo al 100%, dopo aver letto 2-3 recensioni sono riuscito a farmi un idea sul film e sul finale. Se ci fosse stato un pizzico in più di elementi nel film per capirlo meglio il mio voto sarebbe 9, ma dato che ho dovuto cercare la spiegazione su internet mi limito a un 8 e mezzo.
Non ci ho capito praticamente niente. Film molto contorto, forse troppo per i miei gusti. Trama poco chiara ed aperta a molte interpretazioni e dubbi.
C'è da dire che questo "Mulholland Drive", volenti o nolenti, resta in testa per parecchie ore e giorni, soprattutto grazie all'inquietudine provocata da Lynch/Badalamenti, ma ancor di più per la morbosa e travolgente sensualità delle due bellissime protagoniste.
Che Lynch sia un genio pazzo è fuor di discussione, ma questo film è davvero davvero difficile. Forse era proprio il suo intento.
Guardando i Film del Maestro Lynch mi viene in mente un frammento del film "La Storia Infinita" quando il libraio dice al protagonista che un libro quando lo si legge una seconda volta non è mai uguale alla prima.
Niente di più vero.
I Film di Lynch non nascono per essere visti una sola volta, ma almeno (dico almeno) Due, e bisogna considerare le successive visioni come parte di un'unica visione. Non a caso la maggior parte dei film di Lynch sembrano proprio non finire mai, la fine del film coincide perfettamente con l'inizio e viceversa (Strade Perdute), come appunto il simbolo dell'infinito.
Sul dizionario alla voce “onirico”, dovrebbe esserci un riferimento a questa pellicola. Lo stesso Freud, parlando di “lavoro onirico”, considera i sogni come una sequenza irrazionale e alogica di eventi. Questo è Mulholland drive, diviso tra pensiero latente (il desiderio inconscio della ragazza di avere una vita migliore) e contenuto manifesto (quello che sogna e che effettivamente noi spettatori vediamo). In quest’ottica il concetto di tempo perde il suo significato, quello che per noi è un film di 2 ore e mezza, probabilmente non è altro che un pensiero, un desiderio, una paura fatta di pochi istanti da una ragazza oppressa dal rimorso e prossima alla morte. Dico probabilmente perché non deve esserci una ricerca esasperata di un significato; lo stesso Lynch riferito al cassetto e alla chiave: “non ho la più pallida idea di cosa significhino”. Eppure niente è fine a se stesso, niente è casuale quando parliamo di psiche, soprattutto se ti chiami David Lynch.
E' un film che non vuole dire NIENTE. E' la prima pellicola di David Lynch che abbia visto e credo proprio pure l'ultima che mai vedrò. Che il caro DL si dia all'ippica, è meglio per tutti.
Che dire, è il primo film di Lynch che vedo e ne sono rimasto subito affascinato, l'ho inserito subito nella mia lista dei film preferiti. Psicologico, inquietante, enigmatico, misterioso, intrigante, insomma è un film bellissmo.
Capolavoro di Lynch. Sulle possibili interpretazioni si sono scritti libri e sprecate parole, non mi dilungo. Pellicola dell'enorme potenza visiva, ti risucchia e ti trasporta dall'inizio alla fine. Una sorta di viaggio onirico da vivere assaporando tutte le emozioni che ti da. (Nel DVD non c'è la divisione in capitoli per specifica richiesta di Lynch che ritiene che i suoi film vadano visti dall'inizio alla fine). Da vedere assolutamente. Probabilmente il miglior film del decennio.
Punta massima raggiunta da Lynch sinora nonchè il mio film preferito tra i tanti capolavori di questo grande regista.
Il film, che inizialmente era stato concepito come il pilota di uan serie tv (un'altro Twin Peaks??? Magari!), pesca a piene mani, citandoli piuttosto palesemente, anche a volte solo di sfuggita (come l'inquadrare una chiave), da altri capolavori quali opere di Maya Deren (Meshes of the afternoon, Ritual in trasfigured time, At land), Viale del tramonto di Wilder, lo stesso Strade Perdute (all'inizio soprattutto, possibile interpretazione ne è l'incidente, che si ricollega magari al finale di Lost Highway) ecc..
Il film è nettamente suddiviso in due parti, una reale, l'altra onirica; Lynch non rinuncia a tocchi weirdissimi (il baubau, la sequenza irreale iniziale, ecc.), temi controversi (l'amore saffico), elementi tipici della sua cinematografia (la donna maltrattata, l'autostrada di notte) ma il lungometraggio tutto sommato è tra i suoi lavori più lineari e comprensibili.
Tutti magnifici gli attori, con due splendide e bravissime protagoniste.
Musiche e cameo (problematico col caffè) di Angelo Badalamenti.
Consiglio la lettura dell'omonimo libro del mio (spero) futuro professore Luca Malavasi.