ichi the killer (2001)

Prima di tutto bisognerebbe capire da cosa è dipesa questa media così alta!
1) Togliamo un buon 30% di votanti che leggono 9 e mettona altri 9...
2) Togliamo un altro 30% di idioti che mettono 10 dove vedono la violenza...
3) Togliamo anche quelli deboli di stomaco, che vodono i primi 10 min, e mettono 1...

Quello che resta da chiedersi è se ichi the killer è diventato oggetto di culto perchè è un film particolare e ben girato, oppure perchè tali scene cruente lo rendono un prodotto estremamente raro e fuori da ogni standard, a cui bisogna dare 10 per distinguersi dalle persone comuni che guardano film commerciali.

Io personalmente...l'ho trovato bizzaro, e nonostante le troppe scene crude, piacevole da rivedere, grazie soprattutto all'ottima caratterizzazione dei personaggi, sia primari che secondari...ichi, però effettivamente non è questo granchè, risulta spesso pesante, snervante, e deleterio per lo scorrimento del film, a differenza di Cakiarha (o come si scrive) carismatico e divertente.
Altra osservazione, ci sono dei passaggi poco chiari, un pò sorvolati, la storia se non si fa attenzione rischia di scivolare in secondo piano, preceduta da sangue e torture e domande come "chi è jijì" oppure "che ci fanno tutti nello stesso palazzo" oppure "che c'entra questo e chi è quest'altro" diventeranno sempre più frequenti...
Im definitiva, un film ben girato e al di fuori di ogni schema, bizzarro, e a volte divertente...un Pulp fiction meno originale ma più esasperato (paragone da prendere con le pinze) dove un 1 mi sembra assurdo, ma un 10 decisamente troppo.

Preferisco Audition...ma devo ammettere che qui c'è tutto di più di verso si possa immaginare in un film. Violenza a parte, che non ho troppo gradito, è davvero una cosa nuova. Da vedere assolutamente per i fan del regista, e per gli altri non saprei se consigliarlo, è poco digeribile.

Ognuno di noi ha una parte sadica ed una masochista. Ichi è sadico al 100%
Eccezionale Miike!!!

Forse non è il mio genere, un misto di violenza, sadismo e scene al limite del grottesco, ma non riesco proprio ad apprezzare i film di questo regista, tanto osannato da critica e pubblico, ma che su di me ha un effetto terribilmente soporifero.

DELUSIONE... MI ASPETTAVO UN'ALTRO GENERE DI FILM.........
NO COMMENT.

Violento, malsano, sanguinolento girato da Dio e interpretato magistralmente da Asano.
La poetica assurda, violenta e visionaria di un regista fuori dal mondo!

Livelli di estrema violenza per un film dai personaggi malati e sadici.
A volte però la violenza risulta troppo gratuita.
Film molto particolare e sicuramente da vedere.

insieme a Audition il miglior miike

Ho voluto rivederlo prima di dargli un voto definitivo.
Il voto è 9 = capolavoro, nella mia top5.
Non è un film perfetto (ok non esistono film perfetti, infatti un 10 vero non l'ho mai dato, se non un paio di volte per alzare la media), ma a mio parere se Miike ci avesse dedicato un pò più di tempo sarebbe uscito ancora meglio. Vabbè, ormai lo conosciamo, la sua prolificità è allo stesso tempo difetto e pregio.
Lo spettatore che si avvicina al film superficialente, partendo con l'idea di guardarsi il "solito" splatter nipponico, si perde il 70% del film. ITK è un film a più livelli, che affronta tematiche importanti e profonde in una via inconvenzionale, da un lato originale e spassosa, dall'altro in modo drammatico.
Soffermiamoci poi sull'aspetto tecnico e stilistico. La regia è sublime, si fonde perfettamente con la sceneggiatura, un'opera d'arte di per sè. La fotografia. Straodinaria. Alcune scene, fisse, trasudano sentimenti come raramente si è visto prima, soprattutto in un FILM DEL GENERE.
Si, è veramente violento (violenza non gratuita), posso capire che ad alcuni possa non piacere, ma a chi è veramente open-minded e poco impressionabile non può che considerarlo un film magnifico, soprattutto se conosce il regista o il cinema asiatico più in generale, dove le scene crude, in qualsiasi genere di pellicola, vengono (giustamente) mostrate molto più frequentemente che nelle produzioni occidentali, anche per avvicinare il film maggiormente alla realtà (nel caso di Ichi sono volutamente esagerate, ma non guastano).
CULT.

uno dei migliori film di Miike, splatter, iperviolento, gratuitamente volgare e malato

Dopo aver visto il bizzarro Dead or Alive, ho intravisto i trailers di Audition e di Ichi The killer come extra nel dvd ed entrambi mi hanno interessato.
Entrambi mi sono piaciuti moltissimo!
In particolare ho visto moltissime volte la versione non censurata di Ichi e mi è parso un film davvero fantastico. I personaggi che crea Miike sono caratterizzati in maniera perfetta. E un protagonista tanto ignobile non si era mai visto credo!

Jellybelly
27/08/2006 16.46.04
[…] La violenza è puro pretesto visivo, tanto eccessiva da non disturbare, soprattutto con il procedere della pellicola. […]
Verissimo. Proseguo nel forum.

Mauro Lanari

Film pazzesco diretto dal mitico Miike, questo Ichi The Killer mi ha stupito non solo per l'eccessiva dose di violenza presente in alcune (anzi molte) scene, ma anche per la straordinaria caratterizzazione dei vari personaggi, ad un primo impatto semplici caricature di un fumetto, ma in realtà sviluppati in modo psicologicamente assai complesso.
Gioiello del cinema orientale!

E' il primo film di Miike che guardo e credo che sia malato... Ok il film è tratto da un fumetto ma vedere che tutti i personaggi sono pazzi non mi è piaciuto molto...In se il film non l ho trovato squallido, anzi, abbastanza scorrevole solo che odio Ichi... Come personaggio è una m...a e ha una tuta orribile! invece Kakihara è un personaggio spettacolare... meno male c era lui con le sue torture in questo film... resta una cosa nel finale che non ho capito:

SPOILER

Boh... Non mi è piaciuto per niente. Storia assurda e personaggi assurdi

SPOILER
Posso capire che sia preso da un fumetto e che sia una conversione a film di generi tipo Ken Shiro.
E' violenza allo stato puro e apparentemente con poco senso. Bello il personaggio di Kakihara, così masochista che è felice della possibilità di essere torturato da Ichi, personaggio orribile a mio parere. Diverse scene e riprese sono ben fatte e le torture realissime, tanto da farmi senso. Se sei un sadico e amante di splatter questo è il film per te se no te lo sconsiglio.

Un film che mischia realtà e fantasia in una storia dalla trama assurda, come i personaggi del resto, in cui bene e male non sono scindibili.
Takeshi mike ci mostra la vita dei bassifondi, come avviene in giappone ma come potrebbe avvenire in america, in italia e in tutte le parti del mondo, una verità nascosta che molti non vedono o fanno finta di non vedere, fatta di violenza e soldi sporchi.
In sostanza un piccolo capolavoro del cinema orientale che, per l'ennesima volta, dimostra quanto il cinema italiano (e non solo) abbia ancora molto da imparare.

Tante scene di violenza originali e da voltastomaco; personaggi assurdi, completamente pazzi e fuori da ogni logica. Sadismo, masochismo e torture.
Grande film di Miike che magari come storia di base avrebbe potuto dare un po' di più. Comuque le scene indimenticabili abbondano

Film decisamente interessante e affascinante con ottime scene splatter,tipiche alla Tarantino,anche se trattate in modo piu violento.
La figura di Kakihara mi ha particolarmente affascinato,poichè molto originale ed essenziale nel film,a cui gli dona quel tocco di specialità in piu per farlo essere ancora più bello..veramente molto bello!

questo film è meraviglioso, a partire dalla soffusa linea che delimita il Bene dal Male, finalmente vediamo entità egoistiche rivaleggiarsi e non macchiette come anche nel recente "Cavaliere Oscuro" (per capirci, quella ciofeca dell' ultimo batman). Quasi stirneriano con innesti di Sade e Masoch.

Insieme ad "Audition" il più noto film del geniale Takashi Miike è sicuramente questo,un viaggio brutale ed efferato costruito in maniera mirabile attraverso caratterizzazioni a dir poco sublimi dei personaggi,calati magnificamente all’interno di una trama che miscela lo yakuza movie con dosi veramente massicce di splatter e gore.Che non sia un film per tutti è palese,la violenza non lascia nulla all’immaginazione,Miike si spinge dove altri registi non oserebbero mai,riuscendo comunque a sfornare un prodotto molto curato ed a tratti quasi sperimentale,caratteristica ravvisabile in alcune scelte in sede di montaggio e regia,oltre che nella colonna sonora dai ritmi ossessivi.
La violenza pur essendo spesso sopra le righe e quasi fumettistica(non per altro il film è tratto da un celebre e censurato manga),riesce ugualmente a far male,la ferocia dei personaggi è senza limiti,non vi è distinzione tra buoni e cattivi e anche le dosi di sapiente ironia sparse qua e là non eliminano quella sensazione di disagio che spesso colpisce lo spettatore.Il fine ultimo di Miike è proprio quello di spiazzare il fruitore della sua opera,incapace di destreggiarsi tra qualche risata,fiumi di sangue,frattaglie varie,pestaggi e violenze assortite .L’abilità del regista sta non solo nei suoi virtuosisimi ma anche nella capacità di rendere credibili(nei loro eccessi)tutti i personaggi, a partire da Ichi e Kakihara,i due indimenticabili antagonisti.Il primo un nerd psicotico e sadico,con un costume che sembra quello di un supereroe,armato con lame letali;il secondo uno yakuza dai vestiti sgargianti capace di infliggere torture d’ogni genere anche senza una motivazione valida,dedito all'autolesionismo,a testimonianza della propria tendenza al masochismo.Poli opposti che si attraggono in un finale indimenticabile,come del resto tante altre scene che rimarranno a lungo impresse nella memoria.
“Ichi the killer” è un lavoro estremo ed in quanto tale è da sconsigliarsi a quelle persone facilmente impressionabili,per tutti gli altri un’esperienza da non perdere come quasi tutti i film del maestro nipponico.

Sicuramente molti pensano che io faccio film violenti per il gusto di farli o perchè mi piace la violenza. Personalmente non penso sia così, non penso a quello che succederà oltre lo schermo ma semplicemente faccio istintivamente quello che sento di fare, quindi lo metto in scena in quanto tale. Non penso che i miei film siano particolarmente violenti. Nel caso di Sulle tracce del terrore ci sono delle scene di tortura. Sono cose che possono effettivamente succedere. Io non ho fatto altro che riprendere questa possibile realtà e trovo che sia un'espressione di sincerità»
(Takahi Miike)

Che delusione! Leggendo i commenti e parlando con il vecchio Julian (che a questo film ha dato 8.5) mi aspettavo un capolavoro. Invece mi sono ritrovato ad annoiarmi davanti ad un film di due ore in giapponese. "Ichi the killer" ha, a mio avviso, poche parti interessanti

SPOILER. Sarà che a me questi film un po' splatter annoiano, perchè un conto è vedere un pestaggio o una scena di tortura come quella de "Il maratoneta", un conto è vedere sangue e budella sparsi per una stanza: secondo me quando in un film si esaspera la violenza, è come quando a teatro si "carica" troppo un personaggio. Si annoia lo spettatore. Dopo Ju-on, altra delusione per me dal cinema orientale. Forse è tempo di buttarsi su Kurosawa!

Benvenuti in un mondo dove violenza è virtù e depravazione stile di vita; un'universo che sa d'incumpiuto nella sua continua et irresistibile ricerca del piacere sadomasochista.

Welcome to the 'meraviglioserrimo' Miike's world.

"Quando fai male a qualcuno devi metterci anima".

Una stupefacente orgia visiva.

I buchi nella sceneggiatura sono letteralmente paurosi..ma mi rendo conto che in questo caso la storia passa in secondo piano..tutto il film è un pretesto per mostrare tutta la fantasia perversa di Miike con torture di ogni genere violenza e sangue che scorre a ettolitri! Finale un po' troppo fumoso..che lascia aperte diverse interpretazioni..comunque merita sicuramente una visione.

"Ichi The Killer" è un film dove Takashi Miike esplora tutta l'agghiacciante estetica del dolore: Dalle perversioni sessuali alle torture, da i drammi familiari al sadismo è uno "Tsunami" di immagini disturbanti e disturbate, e tutto condito con un pò di sana (LOL) ironia. Film cmq interessantissimo sotto tutti i punti di vista. La fotografia è carica di tutto il fascino del manga dal quale è tratto, il sonoro è molto ben curato. Per gli amanti del genere è un film da non perdere.

SPOILER

Fantastico film che non è difficile intuire sia tratto da un manga (manga che mi procurerò) per caratterizzazione dei personaggi e violenza. Sicuramente è una delle cose più strane che abbia visto da 10 anni a questa parte (escluso Lynch). Tanto sangue, tanto gore, tutto grottesco. C'è qualcosa che non mi convince solo nella parte di poco precedente alla fine (fine che non mi è chiara, altro motivo per leggere il manga). Sicuramente solo per gli amanti del genere.

è un film che eccelle sia nella violenza che nell'ironia.i gangster come i ngozu sono imbranati e pasticcioni ma anche capaci di efferratezze innominabili. da vedere consapevoli di essere di fronte a qualcosa di unico,perchè questo regista è atipico e lontano da ogni standard e ogni film lo conferma,secondo me.

Riflessione sul dolore e sulla sofferenza, l'(in)capacità di agire/subire in un mondo dominato dalla perversione e dalla violenza.
Il dolore come catarsi e l'efferatezza (in)consapevole come puro sfogo e bisogno. Ognuno è abbandonato a sè e nessuno ha possibilità di scelta ma può solo attendere che tutto si compia come decisione predestinata da un pessimismo non aperto ad alcuna soluzione. Violenza mostrata ma nascosata nell'intervallarsi del non visto e mai visto.
Humour che contorna tutte le scene nell'inenarrabile efferatezza che nin potrebbe altrimenti essere mostrata. Rimane una profonda indagine nel bisogno umano dell'altro uomo. Potente strumento visionario ed eclettico specialmente nell'incipit (Tsukamotiano nel sapiente uso montaggio/musica) e nel bellissimo finale.
Un'esperienza che stordisce e inquieta. Interpreti tutti grandiosi e perfettamente nel ruolo, musica così strana e assurda da essere perfetta nel complesso.
Una buona opera.

Voto 8/8.5

Da vedere! Come molti film che vengono da questa parte del mondo c'è una buona dose di perversione che rende unico questo film, non solo nella crudeltà di alcune scene (le varie torture o l'autoflagellazione per es.) ma anche nei temi e nel finale. Il film dura 2ore ma non ci si annoia di certo visto il ritmo veloce e la trama coinvolgente.
Consigliatissimo, specialmente pe gli amanti del genere.

una bella trama non troppo semplice come invece mi aspettavo e con un finale davvero criptico, effetti splatter a volte troppo volutamente esagerati ma comunque è straordinario per come sono stati caratterizzati tutti i personaggi, anche quelli considerati minori. consigliata la visione solamente ai stomaci forti perchè non ho mai provato questo senso di disgusto che mi ha invece lasciato questo film in qualche scene di tortura.

se sarebbe durato mezzora di meno forse il dieci ci stava tutto........

SPOILER

Parliamo un po’ di Takashi Miike, e del film che viene considerato rappresentativo delle sue intenzioni (anche se è sbagliato inquadrare l’autore, data la filmografia vastissima e i continui cambi di registro): “Ichi the killer”…
Tagliamo subito la testa al toro: non è un horror, al massimo un film disturbante, piuttosto estremo e con momenti splatter…
OCCHIO AGLI SPOILER!
Ichi the killer parte come uno yakuza-movie per poi svelarsi per quello che è: la ricerca del masochista e psicopatico Kakihara dell'altra metà, il sadico Ichi, uno s****to, piagnucolante ragazzo trasformato in un sanguinario giustiziere dal misterioso Jiji (lo Tsukamoto del brutto “Tetsuo: the iron man”, tanto per dirne uno) , che a sua volte vorrebbe vendicarsi di Kakihara per motivi che resteranno oscuri, come molti altri…
Il film è questo: un masochista da una parte, e un sadico (ma è Jiji che muove i suoi fili, grazie ad una curiosa pratica ipnotica) dall’altra…
Alla fine Kakihara trova Ichi, rimane deluso perchè il “sadico” nel frattempo, ingannato dall’ipnosi, crede di aver ucciso il “fratello” (un ex poliziotto diventato uno degli uomini di Kakihara), steso a terra frigna come un bambino, incapace di trovare la forza per scontrarsi con Kakihara, che vorrebbe ricevere il tanto agognato dolore totale.
In preda allo sconforto il masochista si rende sordo con degli spilloni, un’allucinazione, provocata sicuramente dal ferimento, gli fa credere che Ichi si sia finalmente ridestato (in realtà viene preso a calci dal figlio dell’ex poliziotto), che lo affronti e che lo butti giù dalla tromba delle scale. In realtà Kakihara ha fatto tutto da solo, trovando comunque nel sogno la circostanza felice che l’ha ucciso.
Jiji in seguito guarda il corpo di Kakihara, si accorge di non aver ottenuto gioia e si suicida, in un finale abbastanza misterioso e criptico, secondo scuola giapponese…
Tutto qui, questo è il film, non c’è altro, il resto sono ellissi che lasciano intendere tutto e niente…
FINE SPOILER.
Capolavoro?? Non scherziamo via.
Sicuramente un film interessante, folle, e la follia nel cinema va sempre preservata, è cosa preziosa, ma la sensazione che il furbissimo Miike abbia realizzato una provocazione per gli ingenui è assai grande…
Infatti il film è un capolavoro per quelli che si perdono nei sofismi e nelle elucubrazioni da circo, o per quelli che seguono le mode (quelle snob) spasimando per i registi del momento…
Intendiamoci, Miike sa il fatto suo, non è sprovveduto e sa come offrire buoni momenti e buona exploitation, ma i significati più profondi e intellettuali lasciamoli stare per favore, e credo che sia la cosa che pensi lo stesso Miike, che mi immagino sghignazzante ogni volta che qualche fenomeno tenta la lettura mistica e siderale dell’opera…
Miike è uno che si diverte, che gioca anarchico con il materiale che ha in mano, provoca (quando ha voglia di provocare) e ride osservando le reazioni…
L’ho capito quando vidi “Audition”, che da consueto melodramma (pallosissimo) si trasforma in un onirico deragliamento con tortura annessa, che sfotte la nostra percezione…
Un provocatore, che gode quando qualcuno crede ai suoi scherzi (in un certo senso è valido il discorso che si fa con Lynch, che a volte mette in scena i propri incubi e deliri senza richiedere di capirli, per la serie “il significato l’opera ce l’ha, ma è mio e mio soltanto, voi potete solo constatare questo o sforzarvi inutilmente di trovarlo, avendo poco rispetto per voi stessi”…), abile, astuto, folle, genialoide per come usa lo spettatore, ma di certo non un genio, nel senso reale del termine…
Miike è il re dei furbastri, è pur vero che a volte i furbastri riescono a realizzare assoluti capolavori, ma per adesso nei suoi film che ho visto ho percepito solo il gusto sfrenato del perculare…
Se sono capolavori questi allora siete più masochisti di Kakihara, senza dubbio…

Dall’oriente, per ora, di capolavori estremi ho visto solo qualcosa di Fruit Chan e soprattutto la trilogia della vendetta del Chan-Wook, in particolare l’episodio “Mr. Vendetta” (superiore al pur straordinario Oldboy), lucido, chiaro, disperato, struggente, con attimi lirici e impressionanti, su tutti le sequenze col ragazzo spastico e quella con la bambina, ormai defunta, che appare in sogno al padre. Sembra quasi una presenza fantasmatica, alla “The Ring”, ma lo shock e la disperazione riescono a toccare livelli decisamente più alti, credetemi…

Uno dei migliori film di Miike, senza dubbio.


Trama nemmeno troppo pretestuosa ed originale, bravissimi ed indicatissimi attori, regia perfetta.
Azzeccatissima l'aria che si respira inoltre, non troppo scanzonata ma nemmeno da farsa però.
Un fondamentale punto di riferimento splatter ed ultragore quindi.

Buoni in generale gli SFX (quando non si guarda troppo al dettaglio però) e splendide le varie lotte tra i personaggi.


Consigliatissimo!

SPOILER

Una delle opere più malate, sanguinarie e violente che abbia mai visto! Regia perfetta, così come sono perfetti la recitazione e gli effetti speciali ultra-splatter (forse, però, un po' troppo "digitale" il taglio a metà dello stupratore). Insomma, un vero masterpiece!

OH mio dio!!! questo film è paurosamente geniale!
mi vergogno un po' a dire che mi è piaciuto tantissimo e ch non riuscivo a staccare gli occhi dalle scene più agghiaccianti....

L'unica pecca sono alcune scene troppo esagerate, inverosimili... ridicole insomma! ovvero quando la gente viene segata in due da una lametta della scarpa.. ma daaai...

Per il resto è un film da vedere assolutamente! Consigliato a pervertiti e malati!
Sadismo, masochismo, sesso e violenza.. ce n'è per tutti i gusti!

Mitico Kakihara!!!!!

Pellicola molto sadica e violenta, con scene splatter veramente ben realizzate. Eccezionale il personaggio di Takihara, mentre mi ha deluso molto quello di Ichi. Ho l'impressione che si potesse chiedere di più a questo film, soprattutto per quanto riguarda lo sviluppo dei personaggi

A dire il vero il film non mi è sembrato poi un gran ke, mi è sembrato il classico film in cui un gruppo di cinesi cercano di ammazzarsi l'un l'altro senza motivo apparente. Non so di ke genere si tratti, ma penso sia soltanto uno splatter con un breve accenno di trama (cosa che negli altri splatter è addirittura assente). Ma poi anke la trama non mi è sembrata poi gran ke:
2 psicopatici che creano enormi pozze di sangue al loro passaggio e ke lottano senza un motivo logico ma piu ke altro per il solo desidero di far male e farsi male.
Il mio voto per questo film sarebbe un 5,5/6 perkè i personaggi almeno sono psicologicamente definiti, ma non mi sembra il caso di classificarlo come capolavoro.
Invece metterò come voto un 9 perkè non voglio rovinare la media del film e perkè confido che qualkuno di voi sarà disposto a spiegarmi cosa rende questo film cosi bello e affascinante questo film, tanto da farmi cambiare idea a da farmelo valutare effettivamente 9. (visto che non credo sia possibile cambiare i propri voti dopo averli inseriti)

Visionario, violento, poetico.

Caos visivo.

Un film magnifico visto con i sottotitoli, ma adesso va acquistato il dvd in italiano, il finale è un pò particalere e a dire la verità non ho capito un granche, per il resto è pura perfezione.

SPOILER

Ichi the Killer = violenza, sadismo, perversione, orrore, pazzia....sono tante le aggettivazioni ke potrebbero essere adatte a questo film che, devo ammettere, mi ha lasciato un pò esterefatto (in senso buono). Ne avevo sentito parlare tanto ma non ero mai risucito a vederlo. Bhè, dopo averlo visto, anzi mentre lo guardavo, mi sembrava di vivere un incubo allucinato più ke vedere un semplice film. Come ho letto in un commento, Ichi The Killer o si ama o si odia ed io lo amo, perchè sempre sopra le righe e perchè non è sola e pura violenza, ma anche ottima caratterizzazione psicologica dei vari personaggi, senza contare l'assurdo e paradossale personaggio di Kakihara (quello della locandina) che domica questo film per il suo carisma e follia perversa.

Viaggio nell'orrore. Fermate intermedie: dolore, violenza, sofferenza e follia.

Spaventosamente perfetto!!!

Allora vi do un consiglio: quando programmate di vedere Ichi the killer mangiate tre ore prima, possibilmente poco, e fate tutto quello che dovete fare per liberarvi lo stomaco.
In quelle tre ore e durante la visione del film non toccate popcorn o coca cola.
Vi dico questo perchè potreste avere brutte esperienze.
Se avete fatto l'errore di iniziare la visione con lo stomaco pieno, procuratevi un secchio o un sacchetto da tenere nelle vicinanze.
Inoltre sconsiglio la visione a chiunque si sia impressionato con film tipo Saw, ai più deboli di stomaco, ai bambini, alle maggior parte delle ragazze e soprattutto agli ematofobi.
Apparte gli scherzi, il mondo di Miike esce da tutti gli schemi tradizionali, è caratterizzato da un sadismo e un masochismo a dir poco estremo e presenta numerose scene di una violenza assurda realizzate con ottimi effetti.
Ed è una storia sporca, i cui protagonisti vanno in cerca di violenza gratuita e di sangue, si eccitano con esso e sono psicologicamente instabili, controllati e manovrati dall'alto.
Definiamolo un thriller/splatter altamente sperimentale e ben riuscito.
Se tutti i film di Miike sono così...

SPOILER

Partiamo dai pro:

Tecnicamente davvero molto bello, stiloso, inquadrature geniali, montaggio impeccabile, si vede che Miike ha le palle come regista!
Caratterizzazione dei personaggi ottima! Addirittura ci si affeziona anche ai comprimari, si riesce a carpire qualcosa anche di loro, si scava nell'animo di chiunque in questo film!
Kakihara (è un pro, personaggio fantastico)

Contro (a mio modo di vedere) :

Partiamo dalla colonna sonora, un pò scarna, alcune sequenze potevano esser accompagnate da musiche più adatte forse o comunque diciamo che semplicemente non mi è rimasta impressa, quindi poco incisiva!
Alcune scene splatter risultano eccessive e ridicole (non tutte...), forzate oltre misura col chiaro intento di "sdrammatizzare" se così si può dire, ma perchè fare questo? Avrei trovato più giusto rendere meno esagerate tali scene ed eliminare gli elementi grotteschi e ridicoli!


SPOILER

In conclusione è un buon film che come dice il 6 e 1/2 di Filmscoop poteva dare di più, o in un qualche modo poteva esser fatto meglio!

F-A-N-T-A-S-T-I-C-O

Il film scorre piacevolmente e alcune scene splatter sono davvero magiche! I personaggi sono tutti molto interessanti e fuori dal comune, ma ho avuto molte difficoltà a capire la trama e il finale. Un film che ti lascia con molto punti interrogativi, ma che è comunque godibile da vedere!

Ichi the killer non lascia indifferenti: o si ama o si odia. E’ quasi necessario nella vita vedere un film come questo: caotico, forte, violento, psicotico, depravato e al tempo stesso affascinante, originale, catartico e appassionante. Miike lo sa e questo gli piace.
Adora mettere lo spettatore tra il monitor e la parete, sconcertarlo, offrirgli violenza pura, sangue, dolore e pazzia e collocare, in modo magistrale, un sottile senso dell’ironia davanti al quale è difficile reagire in maniera moderata.
Semplicemente gustatevelo, abbandonate l’innocenza e la ragione o perdetevi nell’intento.

veramente un film bellissimo..visto in giapponese poi con i sottotitoli rende ancora di piu..ormai cmq hanno gia detto tt gli altri utenti, sopratutto il grande cash con la sua fantastica recensione che aconsiglio a tutti di leggere..
uno dei film piu malati,perversi,masochisti e sadici che abbia visto, ma il tt è alleggerito da una buona dose di trash.. il personaggio di kakihara è davvero inquietante, bellissime le musiche che ricordano un po qll degli spaghetti western, ottimo lo splatter ben fatto..
veramente bello

ke non è 1 film x tutti lo si era capito..non tanto x le scene di violenza ma + ke altro x il suo profondo significato. dopo averlo visto non mi era sembrato tutto questo capolavore ma poi leggendo la recensione di cash l ho rivalutato completamente !! kakihara idolo indiscusso della pellicola e magistralmente vestito ( mi è venuta voglia di comprarmi 1 camicia come la sua e di ossigenarmi i capelli uahauhaua ) . finale stupendo anke se..( spoiler )

SPOILER

Un film per certi versi audace e provocatorio. Un mondo popolato da personaggi schiavi delle loro stesse pulsioni emotive passando da vittima a carnefice e viceversa. Pellicola molto sopra le righe, ma che allo stesso tempo riesce a stemperare la violenza rappresentata sconfinando nel grottesco. Certamente un lavoro più che interessante che vale la pena di vedere.

Film psicologicamente e visivamente bellissimo, ma a mio modesto giudizio ha il grosso difetto di durare mezz'ora di troppo: l'adrenalina si diluisce in attesa del finale, e la ripetitività della violenza ha effetto anestetizzante sulla sensibilità, tanto che attendevo che finisse con il timore che non ne fosse valsa la pena... Inferiore ad Audition, che mi ha lasciato più meditabondo, vale comunque il prezzo del biglietto.

un'autentica sorpresa: era da tempo che non vedevo un regista scavare così avidamente e professionalmente nella mente, nell'anima, nel cuore dell'uomo.
condisce i personaggi con tutto: ironia, umorismo, violenza, desiderio, sentimento. probabilmente Jane Austen sarebbe la scrittrice migliore della Storia se avesse conosciuto Miike.

non so perchè mi sia piaciuto tanto, sicuramente non per le scene di violenza, visto che non mi hanno dato nessun tipo di fastidio e curiosità!! forse la sceneggiatura estremamente solida e i due protagonisti rivali rendono tutto il film estremamente accattivante ed interessante!! voler sapere come vada a finire è ciò che si vuole già dai primi minuti!!

non saprei dire altro, secondo me i punti di forza del film sono proprio questi, a parte uno stile registico veramente impressionante!!

Davvero un bel film, anche se diverso dagli altri film di Miike che ho visto. Qui infatti la violenza è soprattutto fisica e meno psicologica, le scene di tortura e di combattimento sono intervallate da forti dosi di ironia e umorismo, che in altri film come Audition e Imprint mancano totalmente. E' comunque un film difficile da dimenticare, con una carrellata di personaggi assurdi (senza scomodare Ichi e Kakihara, guardate i due detective fratelli) e scene pazzesche (il tizio tagliato a metà con un calcio è fenomenale).

Guardatelo, ma solo se non siete deboli di stomaco.

impressionante la violenza contenuta in questo film , sangue, budella, miste a crudeltà e lame roventi... bello .
Ma dopo tutta questa violenza gratuita (certo uno che nn ne vuole vedere nn guarda qst film) , c'è qualcos'altro? mmmmhh...

Oh che ca.zzo de film!!!! Certo che mike c'ha proprio la fissa degli spilloni eh?!?:)

Unico difetto la sceneggiatura un pò blanda. Torture clamorose, personaggi che non sara facile dimenticare (Kakihara numero 1!!!) e anche umorismo.

Dai commenti mi aspettavo qualcosina di più....x questo mi fermo a 9!!

ammetto di essere un grande fan di takeshi miike,infatti AUDITION è bellissimo,ma non sono riuscito ad apprezzare pienamente questo film,forse è per le esagerate aspettattive che avevo su di lui,visto che è stato definito da tutti un CAPOLAVORO.cmq ammetto che molte trovate sono geniali,come: La storia,la manipolazione psicologica di ichi facendogli credere di aver assistito ad uno stupro di gruppo,e la colonna sonora,veramente azzeccata,soprattutto nel duello finale con kakihara (l'abbinamento della musica ai movimenti ossessivi dei personaggi ha reso quella scena indimenticabile).ma secondo me il film ha commesso l'errore di dilungarsi troppo sulle scene di violenza e mutilazione(a parte gli omicidi di ichi che sono assolutamente necessari per comprendere la sua psicologia).insomma voglio dire le torture di kakihara hanno poco a che fare con l'arte cinematografica,sembrano inserite per sadico divertimento,insomma anche se io stesso apprezzo molti film dove abbondano le scene gore e splatter,nel contesto di questo film,sembrano inserite,per divertirsi sadicamente,e per di più sembrano essere quelle più apprezzate dai fan di miike.per rendere più interessante questo film,miike avrebbe dovuto approfondire in modo più dettagliato la psicologia,non solo di ichi ma di tutti i personaggi,INSOMMA RENDERLO DISTURBANTE NON VISIVAMENTE MA PSICOLOGICAMENTE.CMQ IL FILM MERITA SICURAMENTE UNA VISIONE RIBADISCO CHE ALCUNE TROVATE SONO VERAMENTE GENIALI E QUESTO Dà AL GIà AL FILM UNA SUFFICIENZA PIENA,MA TAKESHI MIIKE HA FATTO DI MEGLIO.

il boss yakuza Anjo sparisce portando dietro il denaro della sua gang. Kakihara, membro della famiglia di Anjo, è convinto che il boss (x il quale, tra l'altro, prova una "particolare" forma di passione) sia stato rapito, e inizia, così, a cercarlo. le ricerche lo porteranno, in un primo momento, a sospettare della banda rivale di Takayama. in realtà, il rapimento era stato organizzato da Jijii, intenzionato a mettere le gang una contro l'altra e a vendicarsi della sua esclusione dal sindacato. quest'ultimo, x realizzare il suo piano, si servirà, ipnotizzandolo, del giovane Ichi, un ragazzo molto insucuro e timido, ma che, in situazioni di forte pressione, riesce a sviluppare un'incredibile furia omicida.
"Ichi The Killer" è sperimentazione del dolore in tutte le sue forme, finalizzata al raggiungimento di un piacere sempre più pieno, ricercato o involontario, in cui i ruoli di vittima e carnefice si interscambiano fino a fondersi, diventando due lati della stessa medaglia (Ichi, la classica persona che non farebbe male ad una mosca, è in realtà il serial killer n° 1, mentre Kakihara, il cattivo temuto da tutti, gode nell'essere "dominato"), inscindibili, come, a volte, lo sono sogno e realtà: Kakihara, che nutriva molte aspettative nei confronti di Ichi, deluso dal comportamento di quest'ultimo, trova in se stesso un finale alternativo, mentre le lacrime versate da Ichi sono l'ultimo collegamento con il mondo reale.
il regista conferisce un ritmo "feroce" alla storia, grazie alla consueta tecnica da "videoclip", ed è prodigo di particolari x il povero spettatore. alcune scene gore hanno dell'incredibile (vedi, ad es., la scena in cui Kakihara si taglia la lingua - che Chan-wook Park si sia visto il film? -, quella in cui si toglie i piercing x aprire le sue grandi fauci e quella in cui vengono tagliati i capezzoli alla povera Myu-Myu).
partecipa al film un'altra grande icona del cinema nipponico, Shynia Tsukamoto, autore di "Tetsuo: The Iron Man", nei panni di Jijii.
CAPOLAVORO!! VOTO 10!! L

Ma che davvero l'ho visto più di un anno fa ed ero convinta di averlo già commentato? Pare de si... e invece no!
Devo aver subito una lobotomia nel mentre....

Tarantino deve anche a sto film il suo splendido kill bill
dal quale ha attinto a piene mani... impossibile non notarlo
spero che una cena gliel'abbia almeno offerta a takashione-san!

morti freschi a pezzettoni
spremute de sangue
capocce rotanti
mandibole scoperchiate
tutine da motocross
vestitucci fig. acciosi
sono solo alcuni ingredienti di questa pellicola tra lo splatter , il film d'azione e la telenovela che consiglio di vedere assolutissimamente a chi ama Tarantino e co.
...ma anche no!

assolutamente,a mio parer,il miglior film di miike.
ora spettiamo il suo nuovo film DJANGO.
speriamo in bene.

Come sono deluso!!!
il film mi ha deluso perchè sentendo parlare di un capolavoro mi aspettavo decisamente qualcosa in più di questo fumettone iper cinetico. Ci sono momenti di ottimo cinema (soprattutto da un punto di vista tecnico), i personaggi sono tratteggiati con discreta cura, ma talmente macchiettistici e simbolici (un sadico che se la deve vedere con un masochista...) che, a mio avviso, perdono molto del loro spessore. Nota dolente a parte l'attore che interpreta Ichi. L'ho trovato davvero fuori parte, uno s fi gato piagnucoloso, lamentoso che non ha la faccio, il fisico e il carisma per interpretare personaggi del genere.
La nota dolente è stata la mia aspettativa di trovarmi di fronte ad un grande film, quando in realtà si tratta di un discreto film di genere con qualche trovata volutamente e forzatamente sopra le righe che non riesce a rialzarne le sorte. La cosa che però mi ha rovinato la serata e mi ha convinto a non fidarmi più così cecamente dei commenti e le recensioni di questo forum è stata la violenza teoricamente contenuta in quest'opera.
Il recensore e molti degli utenti hanno parlato di una dose così esasperata di violenza sangue, ecc. da rendere la visione del film adatta solo a stomaci forti.
Per carità violento è violento, ma si tratta di violenza talmente stilizzata da non infastidire nemmeno un bambino! Ad esempio, la scena madre del tipo appeso x la pelle a degli uncini, a cui vengono bucate le guance con degli spilloni e su cui viene versato olio bollente (con tanto di gamberi) è veramente poco riuscita.
Il povero scemo a cui riservano il trattamento sembra solo vagamente "infastidito" dalla cosa. Questa mancanza di realismo ha fatto sì che anche le 2 o 3 scene estreme del film risultassero quasi puerili.
Non prendetemi per un pervertito alla ricerca di violenza a tutti i costi, ma se mi aspetto di vedere un film estremo voglio che lo sia davvero.
oltretutto ho ordinato pure la versione integrale Olandese a 2 dischi. DELUSIONE!!!

perverso!"!! malato!!! violento!!! in alcune parti violentissimo...!!! e che personaggi!!! e che personaggi!! eroi - antieroi!!! cattivi punk crudelissimi!!!!


Un vero assoluto capolavoro!!!

mhahahaha
finalmente un buon film sanguinolento

SPOILER
cn la trama davvero azzeccata,mi ha disturbato parekkio nn tanto x le scene di splatter ma x la follia di ichi(incredibile) apparte quelle scene la storia è ottima e confermo una cosa ke dico da tempo:
gli orientali sono malati

SPOILER
davvero bello

Tecnicamente ben diretto, "Ichi the Killer" è una pellicola che rimane in piedi unicamente per la sua devastante e macabra raccolta di efferatezze, oltre la quale rimane ben poco di memorabile. L'unico personaggio veramente interessante non è Ichi (troppo piagnucolone e dal volto "poco" psicopatico per essere credibile)ma il boss masochista Kakihara, dal fantastico passo ciondolante e dal guardaroba very cool, perennemente alla ricerca di "insolita" soddisfazione fisica personale. Mike pur confermando in diverse sequenze di avere un certo talento con la mdp, e allegerendo i toni con una certa vena humor, non va oltre ad un prodotto per una ristretta cerchia di accaniti "fan" dello splatter estremo.

Ehm... che dire? Nulla. Guardatevelo e non rompete le palle.

Un fantastico Yakuza Movie Pulpeggiante, uno spettacolare mix neopunk di generi e probabilmente il miglior film tratto da un fumetto (Koroshiya Ichi ovvero Uno - Il Killer) che tra l'altro purtroppo non ho ancora letto.

Visibile unicamente in sottotitoli, la cui cosa non è affatto un limite, visto che non ho apprezzato più di tanto le voci di "Audition" sempre di Miike, il lavoro del regista giapponese fila che è una bellezza..

Scene di una violenza al limite dell'immaginabile non sono affatto fine a se stesse, ma una conseguenze delle pazzesche caratteristiche dei protagonisti, che solo a fine film vengono capite in pieno dallo spettatore.

--------SPOILER PILLOLE-----------------------------------------------------------

La scena del titolo è una delle più assurde e originali che abbia mai visto, spettacolare e divertente.
I grandi film come sempre si sorreggono su grandi personaggi, e raramente ho visto personaggi meglio delineati dei due protagonisti.

Sono due originalissimi antieroi:

Ichi, che dovrebbe essere quello buono, è un ragazzino turbato dalla nascita, s****to, pazzo pervertito che gode a vedere le donne sanguinare, ha un improbabile giubbotto con un uno gigante giallo dietro (ICHI) e scarpe taglienti con cui fa macelli. Ogni assassinio che commette piange a dirotto.

Takihara, il cattivo con la C maiuscola, è un folle masochista che gode nell'essere picchiato, vuole morire nel pieno dolore e gode nel vedere soffrire la gente come un bambino che tortura incauti piccoli animaletti come lucertole. Veste da Dio con un guardaroba pazzesco, capa e pizzetto ossigenati e mascella sganasciabile a comando staccando gli anellini laterali.

Vi lascio immaginare il loro scontro finale alla fine del film. Estremamente minimalista ma spettacolare, con tempi scene e movimenti che mi hanno ricordato il miglior Leone.

Il tizio che poi si leva il cappotto mostrando insospettabilmente una montagna di muscoli è un altro colpo di scena fumetto/geniale/artistico alla "Grosso Guaio a C.." di Carpenter.

Unica pecca forse la scenografia, poco variabile in tutto il film e forse monotona, ma alla fine quando in un quadro geniale un particolare stona, fa di tutto il pezzo nel complesso un'opera ancora più geniale.. E la voglio vedere così .. 10 !

...un film adrenalinico, con un'ottima regia e un grande attore come Asano... Se devo trovagli un difetto è il fatto che le torture e le violenze sono un pò troppe... Gli esempi di Audition e Imprint sono emblematici: film a tratti molto violenti ma mai eccessivi nel senso quantitativo e temporale. In Ichi invece sono, a mio parere, troppe le parti dedicate alle torturre ecc... Rimane cmq un ottimo film, da vedere per gli amanti del genere e del regista...

Sono rimasto molto deluso da questo film visto che lo aspettavo decisamente migliore. Ho preferito di gran lunga "Audition", sia in termini di coinvolgimento che di storia. Niente da dire sulla regia, molto particolare, ma credo che sia un discreto film che con una serie di correzioni sarebbe potuto divenire buono. Molta violenza, però è il film che non scorre così lineare come avrei preferito; le idee sono buone, ma gli manca qualcosa...6,5 è per me il suo voto. Per fortuna, quantomeno, che non è nella Top 25! Ah già, in alcune scene mi ha fatto venire in mente "Ken Shiro".

L'ho scoperto grazie a filmscoop e al fatto che sia stato nella top 25 di tutti i tempi. Che dire, per me assolutamente non merita di essere annoverato tra i migliori 25 di sempre...dai! Gran parte del film è violenza violenza violenza, ma non quella kubrickiana, bensi una violenza gratuita, volutamente grottesca ed irreale, che rende il film a tratti una macchietta. Gli attori non sono nulla di che, la regia non l'ho ttovata ne innovativa ne particolarmente audace, perche non basta far schizzare il sangue come fontane o staccare braccia con le mani per rendere grande un film, se poi non c'è una storia, degli attori ed una regia di qualita'.

Certo si fa vedere e merita una sufficienza, ma considerarlo tra i capolavori del cinema di sempre è assurdo!

Ma allora è tutto vero quello che si dice su questo film!!!E io che l'ho scoperto solo adesso...Incredibile, malatissimo e...stupendo!!Vi prego, consigliatemi uno degli altri 6547 film di Takashi Miike!!

Inferiore ad "Audition",a cui ho dato un 6,ma non mi sento di dare un' insufficienza perchè il film scorre comunque bene nel fiume di sangue e perversione.

Davvero ben riuscito il personaggio di Kakihara un miscuglio di follia che inquieta ,ma a volte fa sorridere.

Comunque, secondo me, lo stesso Old Boy è superiore a questo film che
presenta una storia alquanto ridicola.

Finalmente sono riuscito a vedere questo film , cattivissimo pieno di sangue .
Un buon film da vedere assolutamente.

Quanta violenza gratuita, quanto sangue, che stron....!
Ma che razza di film è:un horror?un thriller?una commedia?un film d'azione ma!?
Qualunque cosa sia il mio giudizio non cambia uno dei film più stupidi che abbia mai visto.

Film incredibile, come pochi sul mercato, vale la pena vederlo, attenti però quelli impressionabili, ci sono scene davvero forti.

film molto affascinante anche se con finale un pò scontato , sicuramente un buon film. nel film non si vedono altro che persone di ambiente asiatico ,questo aspetto non mi permette di entrare completamente nella storia infastidendomi, prometto che questo sarà il mio ultimo film con personaggi asiatici, e giusto per la cronaca non è stata una mia scelta vederlo ma una scelta di gruppo . é solo un mio problema questo o anche altre persone la pensano come me?
Rispottando il voto secondo me questo è un film che non andrei mai a vedere al cinema, (ah...lo stesso problema mi sorge qundo devo vedere un film con un personaggio di sesso femminile che fa la parte dell'eroe)

Sono contenta di portare questo capolavoro in top 25 sarebbero tanti gli aggettivi per descrivere questo film.
Un cult del cinema orientale...

La sceneggiatura sicuramente non è il suo forte, ma visivamente ha davvero pochi rivali. Irriverente, satirico, capace di fare un fiolm a metà tra l'azione e lo splatter con un’eleganza degna di un Kubrik. La cosa che più mi ha colpito è stata la capacità registica di riuscire a reggere il gioco eccessivo senza mai scadere e ripetersi. Davvero un regista da tenere sotto stretta e attenta osservazione.

Se vabbè...E' già stato detto tutto!
Mi limito a votarlo...Cult assoluto!

e cosa kiedere di più ad un film? veramente bellissimo!

Allucinante, crudo, surreale, grottesco, divertente prodotto di Takeshi Miike… La violenza è talmente eccessiva da risultare addirittura parodistica, la caratterizzazione dei personaggi è a dir poco eccellente (soprattutto quella di Kakihara vero e proprio mattatore del film, interpretato magnificamente da Anabo) … Le perversioni, la malinconia, la tristezza, le torture, le violenze sono frullati in un atmosfera dove splatter e ultragore la fanno da padrone… E’ però impossibile non sorridere quando Kakihara si toglie il piercing che ha ai lati della bocca o quando Jijii si spoglia… Ottima la prova registica, buona la colonna sonora, stupendo il finale…

Sadico, ironico, spietato, commovente, sardonico.
Un gioiello di tecnica e sadica ironia. Personaggi fantastici, a partire dal carismatico Kakhiara fino ad arrivare al misterioso Jiji. La descrizione psicologica è estremamente profonda nonostante i personaggi siano in qualche modo caricaturali. E' forse questa la sua potenza, il fatto di essere estremo sotto ogni punto di vista, di calcare la mano sugli aspetti più sadici della natura umana. Ichi the killer è una riflessione sul sadismo umano, anzi ne è il ritratto.
Un film imperdibile insomma, girato in maniera impeccabile e al tempo stesso orignale. Qui veramente la perfezione, se non viene raggiunta, viene toccata in pieno.