carnage (2011) regia di Roman Polanski Francia, Germania, Polonia, Spagna 2011
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carnage (2011)

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locandina del film CARNAGE (2011)

Titolo Originale: CARNAGE

RegiaRoman Polanski

InterpretiJodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz, John C. Reilly

Durata: h 1.19
NazionalitàFrancia, Germania, Polonia, Spagna 2011
Generedrammatico
Al cinema nel Settembre 2011

•  Altri film di Roman Polanski

Trama del film Carnage (2011)

Dopo una lite dei rispettivi figli, due coppie si incontrano per discutere dell'accaduto e per cercare di risolvere la questione pacificamente, ma, sorprendentemente, si lasciano sfuggire il controllo della situazione..

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Voto Visitatori:   7,28 / 10 (231 voti)7,28Grafico
Voto Recensore:   8,00 / 10  8,00
Migliore sceneggiatura non originale
VINCITORE DI 1 PREMIO CÉSAR:
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Voti e commenti su Carnage (2011), 231 opinioni inserite

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david briar  @  08/10/2011 23:05:12
   7½ / 10
Avevo aspettative alte su questo film.Quello che probabilmente è il mio regista preferito insieme a quattro attori che apprezzo molto potevano essere solo faville.Allo stesso tempo però avevo qualche riserva,in quanto non mi convinceva un granchè la trama,e temevo potesse risultare un compitino ben confezionato in cui la mano di Polanski si vedesse poco.

Speravo in meglio,tuttavia alla fin fine sono rimasto soddisfatto.
"Carnage" è un film dalla struttura molto teatrale e dalla buona sceneggiatura,con dei dialoghi ben calibrati che vanno in crescendo verso la schiettezza.
La regia di Polanski è ottima(non straordinaria come al solito)e fa bene il suo lavoro,inquadrando i personaggi sempre in modo ambiguo.Dal punto di vista formale risultano particolarmente riusciti gli ultimi 20 minuti,in cui si intravede che c'è un genio dietro la macchina da presa.

Il cast è eccellente.Faccio fatica a trovare chi sia il più bravo/a.

Personalmente ho sempre amato moltissimo Kate Winslet,che qua è incredibile come al solito,riesce a dare veramente tante sfumature al suo personaggio con la sua espressività,passa con scioltezza dal disagio nascosto alla schietta rabbia.Fra i quattro preferisco lei,ma si tratta di gusti personali.

Christoph Waltz ha il ruolo più forte,quello più divertito e più sarcastico,e lui è sicuramente bravo,come avevo già notato in "Bastardi senza gloria",ma la sua è l'interpretazione più facile,e non concordo con chi dice che spicchi rispetto agli altri.

John C.Reilly a mio parere ha un ruolo ben più difficile da sostenere,in quanto dev'essere molto misurato per poi passare a umori un po' diversi.Ho sempre stimato molto questo sottovalutato interprete,e credo che anche in questo caso sia molto competente.

Jodie Foster ha il ruolo che risulta più antipatico,quello più ingrato,e lei lo controlla alla grande,considerando che poteva facilmente sfuggirgli di mano.

"Carnage"è un buon film,che tratta temi interessanti,ma da un genio come Roman Polanski mi aspetto maggiore incisività,caratteristica che ha sempre avuto e che qui non è molto in mostra,anche se il finale e la scena del vomito sono memorabili.
Comunque,un film consigliabile,certo non al livello dei migliori Polanski,ma comunque una pellicola da vedere..

Invia una mail all'autore del commento nightmare95  @  08/10/2011 16:12:23
   7½ / 10
Un ottimo film, con delle interpretazioni straordinarie: Waltz 10, Reilly 9, Winslet 9 ,Foster 7.
Anche se il film è girato in una sola stanza, riesce benissimo a intrattenere lo spettatore con scene molto divertenti e simpatiche. CONSIGLIATO!!!

7219415  @  07/10/2011 20:33:09
   9 / 10
ECCEZIONALE...era tantissimo tempo che non vedevo un film al cinema uscendo completamente soddisfatto...questo film è geniale...girato tutto in una stanza...fa sbellicare dal ridere e nello stesso tempo riflettere...interpretazioni eccezionali...assolutamente da vedere

Gruppo COLLABORATORI Marco Iafrate  @  07/10/2011 17:25:43
   8 / 10
La telecamera fissa inquadra un parco cittadino, due tigli in livrea invernale dominano la scena, sullo sfondo c'è un parco giochi per bambini, sul prato adiacente un gruppo di ragazzi sta camminando mentre parlottano tra di loro, due si staccano dagli altri e cominciano a darsi dei spintoni, uno afferra un bastone e colpisce l'altro al volto che si accascia sanguinante. Circa 1 ora e 20 minuti dopo stessa inquadratura, stessi tigli, alcuni passanti portano a spasso i propri cani, ora i due ragazzi parlano serenamente tra di loro tutto è placidamente normale come se non fosse successo niente al pari di un abbraccio tra due pugili sfiniti dopo un incontro, all'interno di questi due momenti di vita quotidiana, in quegli 80 minuti di intervallo che dividono un litigio con una riconciliazione, all' insaputa dei protagonisti (i ragazzi non verranno coinvolti) avviene quello che l'infinita diversità delle menti umane fa sì che avvenga quando ci si confronta nella ricerca di quello che è giusto e di quello che è sbagliato, i rispettivi genitori si incontrano a casa di una delle due coppie per risolvere la questione pacificamente ma le cose non vanno esattamente come si erano immaginati.

Il film, geniale nella sua semplicità, è la risposta a chi pensa che l'essere umano abbia delle qualità imposte dalla natura e tali rimangano per tutto il resto della vita, una rendita garantita da una convinzione: "Io sono così, è il mio carattere", succede invece che si creino delle condizioni dove tutte queste certezze crollano miseramente e viene fuori il dottor Jekyll che è dentro ognuno di noi, i quattro genitori con il passare dei minuti abbandonano il loro dialogare pacato e rispettoso sul problema causato dai propri figli e, in un' involuzione inarrestabile, tirano fuori il peggio del loro carattere.
Straordinaria la prova dei quattro attori, costretti ad una infinità di battute battibecchi dialoghi taglienti, e quando non ci sono le parole giganteggiano i gesti, i sorrisi appena accennati, gli sguardi al vetriolo, i brevi silenzi necessari a metabolizzare l'attacco e organizzare la difesa.

Una nota di merito mi sembra d'obbligo per kate Winslet la cui bravura riesce ad essere superiore anche alla sua bellezza, incantevole fin quando il suo aplomb fa trasudare eleganza e sensualità, morbosamente accattivante quando un paio di bicchieri di whisky le fanno saltare i freni inibitori .

Le cose non sono mai come ci appaiono e il tentativo di farle andare come pensiamo è sempre destinato al fallimento, forse è meglio adattarsi ai voleri della natura che esige sempre quel che le spetta, non è possibile domarla, i quattro volenterosi genitori si vengono a trovare nella tipica condizione in cui ognuno ha la bramosia di dimostrare la propria forza e la propria saggezza ma non c'è forza e saggezza che possano eliminare le normali debolezze fisiche, quella inclinazione che loro pensano ancorata alla propria personalità cede miserevolmente agli istinti tanto da non ottenere dal loro incontro nessun risultato.

"Ieri sera ho visto la sua amica Jane Fonda in tv. Dopo volevo comprare un poster del Ku Klux Klan".

odyssey89  @  06/10/2011 17:00:42
   8 / 10
Il film di Polanski non è semplicemente tratto da un'opera teatrale. Il film di Polanski è un film teatrale, del miglior teatro contemporaneo, e da catalogarsi all'interno del genere "teatro dell'assurdo", sulla scia dei maestri Beckett, Ionesco e Pinter. Pur non raggiungendo (impresa forse impossibile) la perfezione e la profondità di capolavori quali "Aspettando Godot", "Delirio a due" o "Il ritorno a casa" la drammaturgia di Yasmina Reza ( co-sceneggiatrice assieme al regista) resta comunque di ottimo livello e di alta qualità: un affresco lucido e grottesco della società borghese odierna, chiusa, avida, egoista, invidiosa, maleducata e volgare, falsa, frustrata, ma soprattutto debole e infelice. Il palcoscenico è un salotto di una famiglia non ricchissima ma senza dubbio benestante, alle estremità del palco verso le quinte laterali troviamo da una parte il bagno, dall'altra il corridoio che dalla porta d'ingresso conduce all'ascensore. L'azione si svolge tutta qui. Non ci sono salti temporali, non sappiamo nulla del passato né del futuro dei personaggi, essi sono vivi e vivono in quel preciso momento e in quel preciso spazio ( che è un po' il compito di ogni attore ogni volta che va in scena ), li troviamo in salotto e li lasciamo in salotto. La sola cosa che sappiamo è il motivo del perché sono lì, o forse neanche quello, dal momento che il personaggio di Alan afferma da subito di non aver alcun interesse ad essere venuto e di essere stato costretto. La questione del figlio pestato diventa il pretesto e la miccia per far esplodere frustrazioni represse, l'infelicità latente e per levare la maschera del falso buonismo: ecco allora che le coppie mutano, prima una famiglia contro l'altra, poi le donne contro gli uomini, quindi tutti contro tutti. Tutto questo sarà servito a risolvere il problema ( ? ) per cui si sono trovati?
Il film funziona molto e come in ogni testo "assurdo" che si rispetti il tutto è tragicamente spassoso; la regia è impeccabile e l'ottima sceneggiatura è al servizio di 4 attori semplicemente straordinari ( forse mezzo punto in più per la Foster e Waltz ). Tutto in realtà è molto curato dalla fotografia agli essenziali costumi ( di Milena Canonero, "Barry Lyndon"). Polanski dimostra come con un solido copione ed eccezionali attori si possa fare grande cinema. Essenzialità e grandezza. Non per tutti. Da vedere!

addicted  @  05/10/2011 19:22:00
   7½ / 10
Una bella riduzione cinematografica di una sceneggiatura teatrale. Unità di luogo e tempo, in cui si srotola un copione scoppiettante e crudele. Non è un capolavoro, ma trasuda tanto amore per la messa in scena, per la caratterizzazione dei personaggi, per l'adattamento, che suscita una simpatia istintiva.

uzzyubis  @  05/10/2011 12:50:46
   7½ / 10
ATTORI:
Straordinari in una recitazione che, visto l'ambientazione (tutta in una stanza), deve essere per forza sopra le righe. I magnifici 4 di questa pellicola ci riescono a pieno usando una mimica facciale che da tempo non vedevo sul grande schermo e che a me personalmente sembra, in maniera prepotente, una perfetta trasposizione teatrale al cinema.

REGIA:
Stupenda! con un Polansky al top. Delle inquadrature che sono quasi una carezza ai personaggi sempre più, con il passere dei minuti, in preda al delirio.
Passa da un personaggio all'altro, da un isterismo all'altro, da un'ossessione all'altra senza stacchi netti ma accompagnando lo spettatore nella stanza.

SCENEGGIATURA:
La trasposizione filmica della piéce teatrale l'ho trovata molto azzeccata anzi la trovo perfetta nel trovare un equilibrio che al cinema per forza di cose deve essere diverso rispetto al teatro.

TEMATICHE:
Interessanti soprattuto i giochi di ruoli tra le coppie che si scambiano lungo il film, arrivando quindi al classico maschi contro femmine, e l'accanimento a turno su ogni partecipante al massacro.

Le persone rimangono bambini nel litigio ma non nel perdono, dove i freni e gli scudi che ci costruiamo durante l'arco della vita ci portano a limitazioni che non tutti sanno o accettano d'avere.

tnx_hitman  @  05/10/2011 01:30:40
   8 / 10
Un'isterica Jodie Foster,un'ansiosa Kate Winslet,un"pazzoide figl.io di put.tana"di nome John C.Reilly e un impassibile e implacabile Christoph Waltz(lui un grande) danno vita ad una vicenda articolata che entra nell'animo delle persone che apparentemente vogliono sembrare perbene per non rivelare la vera natura della loro personalita',che tratta del perbenismo come arma per non rompere nessuna regola sociale,che esplicita il vero menefreghismo degli adulti che coprono il ruolo di genitori nei confronti della loro creatura da crescere ed accudire,che attacca il solito personaggio dell'uomo irresponsabile che utilizza strumenti elettronici come se fossero dei tubi di ossigeno da far penetrare nel proprio corpo e senza di quello la vita non esiste.......

Quanto materiale che bolle in 1 h e 15 minuti di pellicola.Roman Polanski un genio questa volta,aiutato da una sceneggiatura organizzata a DOC per far riflettere migliaia di famiglie.
Il clima ansiogeno che si crea nel film in un ambiente claustrofobico che a poco a poco si restringe sempre piu' a seconda degli umori dei protagonisti l'ho percepito eccome e mi fa arrotondare il voto da un mio iniziale 7 e mezzo ad un 8 pieno pieno.

Da vedere.

lukef  @  04/10/2011 18:29:29
   7 / 10
Grande regia e grande interpretazione. Forse la trasposizione cinematografica di quella che era un'opera teatrale poteva essere eseguita in modo più radicale; il film risente infatti di espedienti che risultano forzati sul grande schermo (dove gli spazi di manovra sono di gran lunga superiori). La prima parte stenta un po' a decollare, si riprende nella seconda. Grazie anche alla notevole cura, complessivamente mi è parso un film carino ed originale, non un capolavoro.

spoonji  @  04/10/2011 14:47:29
   6½ / 10
Calcolando che è la trasposizione di una piece teatrale, c'è un'unica location, la fotografia è ridotta all'osso = Polanski è partito da un'ottima base di partenza e ci ha messo dei bravi attori, la sua firma e questo è bastato per far gridare al capolavoro.
La forza del tutto sono i dialoghi e l'interpretazione degli attori, alla quale va dato atto al regista di aver lavorato bene con loro.
Dialoghi che fra l'altro ricordano molto quelli di Magnolia come senso di surrealità e come atmosfera. Non credo sia stato un caso la scelta di John C. Reilly, che in alcuni tratti sembra quasi stia facendo lo stesso personaggio interpretato nel film di Anderson.
Interessante, disturbante, ma semplicemente un film carino.
Waltz è un eroe.

Enomis  @  04/10/2011 14:46:52
   5 / 10
Trama iniziale intrigante e cast di buon livello (ottima performance della Foster), ma lo svolgimento del film è scontato e ripetitivo. Dalle premesse pensavo fosse meglio.

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Larry Filmaiolo  @  03/10/2011 15:56:34
   8 / 10
Film bello e allo stesso tempo terribile. Oltre alla bravura disarmante degli attori, vanno sottolineate una regia raffinata e una sceneggiatura impeccabile. Annoiarsi è impossibile. Almeno io non mi sono per niente annoiato ma fin dall'inizio ho avvertito uno strano senso d'inquietudine, quasi di nausea, ad attanagliarmi le viscere, che si è propagato amaramente fino ai titoli di coda, scemando un po' nel finale.
Per quanto riguarda la morale: il film andrebbe visto da TUTTE le coppie sposate di nazionalità americana, se non di tutto il mondo occidentale. Per capire quanto male siamo messi.

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2 risposte al commento
Ultima risposta 04/10/2011 17.01.17
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zeta  @  03/10/2011 13:04:05
   7 / 10
Bentornato Polansky. Finalmente ha prodotto qualcosa che merita di essere visto. E' vero, non è tutta farina del suo sacco, perché il film è tratto da uno spettacolo teatrale. E l'impostazione teatrale si vde, soprattutto nella sceneggiatura e nelle movenze degli attori. Waltz mi è piaciuto tantissimo, cos' come Jodie Foster. Eccessiva la Winslet, mediocre Reilly. Ma la bravura di Polansky è quella di proporre uno spettacolo teatrale adattato al cinema, in una stanza chiusa, senza che ci sia possibilità di annoiarsi e si sorride anche perché ciò che accade tra i quattro protagonisti è qualcosa di molto frequente, con gli adulti incapaci di risolvere le loro questioni, senza mettere in gioco le frustrazioni quotidiane, mentre i ragazzini, veri saggi, superano tutto con grande semplicità. Qualcosa di diverso, sicuramente, nella mediocrità di questo periodo

zakfett  @  03/10/2011 09:45:22
   7½ / 10
La faccia insolente da schiaffi di Christoph Waltz è strepitosa; un pò isterica l'interpretazione della Foster (forse è il doppiaggio a farla sembrare così).
Il film è la trasposizione di una pièce teatrale e come tale la storia si sviluppa in un ambiente circoscritto.

Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  03/10/2011 00:39:19
   5½ / 10
Ma tutti sti voti così alti per cosa? Sì è vero, è un film girato praticamente in un appartamento (praticamente non hanno speso nulla), vedere 4 personaggi che cambiano umore ogni 5 minuti...la trama è anche buona, fa riflettere, ma na pesantezza esagerata...
Stiamo diventando sempre più robot che guardano le recensioni positive e ci si accoda, assurdo...

4 risposte al commento
Ultima risposta 28/12/2011 10.28.58
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marcodinamo  @  02/10/2011 12:28:02
   7½ / 10
qui il voto va solo agli attori: Waltz 9, Winslet 8.5, Reilly 7, Foster 5,5. Media 7.5

3 risposte al commento
Ultima risposta 02/10/2011 23.49.49
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claudio54  @  02/10/2011 10:19:14
   8 / 10
otto, c'è poco da discutere. Scrittura, regia, interpretazione, tutto da otto

Invia una mail all'autore del commento Sgabroz  @  02/10/2011 02:32:41
   9 / 10
Edredone  @  30/09/2011 15:43:25
   7½ / 10
Gran bel film consigliatissimo strappa anche belle risate ironiche !!

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Freddy Krueger  @  30/09/2011 00:35:03
   7½ / 10
Polanski. Un nome, una garanzia.
Un film veramente pazzoide, con dialoghi stratosferici, quattri grandi attori degni di essere chiamati tutti per nome (Jodie Foster, Kate Winslet, Christoph Waltz e John C. Reilly) peccato però che i doppiaggi italiani non mi hanno entusiasmato. Stupefacente come un film di 1h15 girato in una stanza sappia intrattenere tirando fuori moltissimi argomenti attuali e satirizzarli.
Un'ultima cosa: Alexandre Desplat molto presto verrà ricordato fra i più grandi insieme a John Williams e Hans Zimmer.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento Caio  @  29/09/2011 21:43:14
   8 / 10
Mi è piaciuto molto! Dialoghi affilati come un rasoio e 4 attori superlativi! Non so chi sia più brava tra la Foster e la Winslet, mi hanno fatto morire dalle risate!

Invia una mail all'autore del commento leogreco  @  28/09/2011 21:03:40
   7 / 10
Per essere un film girato in un appartamento è un buon film ... ma dare 9 mi sembra davvero eccessivo ... allora che voto dovremmo dare al "Padrino"???
Gli attori recitano benissimo, Waltz è davvero un grande ... delude un po' Jodie Foster ... in alcune scene è troppo innaturale.

paride_86  @  28/09/2011 02:43:03
   7½ / 10
Eccezionale film di attori tra cui brilla, indiscusso, Christoph Waltz.
"Carnage" è una feroce satira della borghesia - alta e bassa - in cui ognuno di noi si può riconoscere e che fa ridere a denti stretti perché colpisce duro.
Oltre ad essere ben scritto è girato in maniera magistrale, soprattutto tenendo conto che si svolge per la maggior parte in un interno.
Polanski è davvero un grande artista/regista, su questo non c'è dubbio.
Solo una cosa mi lascia un po' perplesso quando vedo i suoi film: quanto è giusto pagare il biglietto per far guadagnare uno stupratore (impunito) di bambine?

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Ultima risposta 20/10/2011 18.45.25
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SteveMaister  @  27/09/2011 00:13:55
   4½ / 10
Film di una bruttezza rara... L'unica nota positiva e' la recitazione dei 4 attori...
Film a mio parere soporifero..
Ad oggi mi chiedo quale sia il senso di questa pellicola.... Bha...
Guardatelo solo se non dovete pagare...!!!!!
Finale che ti lascia allibito ( in senso negativo)

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Ultima risposta 27/09/2011 22.49.54
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Invia una mail all'autore del commento albatros70  @  27/09/2011 00:06:45
   7 / 10
Mi ha ricordato subito molto "the big kahuna" film molto bello interamente girato in una camera d'albergo.
Questo è davvero un film ben "dialogato" con una Foster in stato di grazia. Da vedere sicuramente e con un finale che non ho trovato così banale....

Invia una mail all'autore del commento Jason XI  @  26/09/2011 14:59:34
   7½ / 10
Il messaggio arriva in pieno... portato all'estremo.. ma neanche tanto..... talvolta, durante il film, sorge qualche dubbio su come si possa trascinare fino in fondo e come.... ma il merito di Roman è che alla fine racchiude il tutto in 80m scarsi onde evitare il sopraggiungere di un affaticamento mentale virtualmente latente. Bravi tutti... ma delirante la Foster a tratti sfigurata dal proprio delirio ansioso. Teatrale

suzuki71  @  26/09/2011 08:57:21
   9 / 10
Quando ho letto dal critico di Repubblica (non ricordo se era la Aspesi o chi) che questo film meritava 6\6, che equivale a dire "indimenticabile", stentavo un po' a crederci. Beh, questo film è davvero indimenticabile, una piccola pietra miliare recitato in maniera straordinaria. Non aggiungo altro a quanto detto da tutti, ma è davvero una continua goduria vedere 4 super attori portare avanti una magnifica sceneggiatura in maniera così perfetta. Bellissimo finale, positivo e ironico: la Vita è molto più semplice di quello che si elucubra, e risolve i conflitti da sè. Chapeu!

tonnorefanio  @  25/09/2011 22:42:30
   8½ / 10
Un film spettacolare, che é anche un mal di testa, ma va visto assolutamente

BrundleFly  @  25/09/2011 20:39:39
   7½ / 10
Polanski tiene alta l'attenzione per tutta la durata nel film, nonostante la vicenda si svolga quasi interamente nella stessa stanza. Merito di un cast eccezionale (3 premi Oscar e un candidato), dialoghi be scritti e di una regia asciutta ma efficace. Lo spettatore è portato continuamente a cambiare schieramento pro e contro i vari personaggi in una situazione molto surreale e portata all'eccesso, ma che rispecchia perfettamente l'idea della maschera ipocrita e perbenista che tutti sotto sotto indossiamo.

franky83  @  25/09/2011 16:17:37
   7½ / 10
Recitato benissimo,finale un pò deludente

jiko  @  25/09/2011 13:25:41
   9 / 10
Una grande prova di regia e di recitazione, con un meraviglioso quartetto di attori in stato di grazia, con Jodie Foster un gradino sopra a tutti. Dialoghi taglienti e brillanti, Polanski è abilissimo nel mostrare uno scenario paradossale dove crolla ogni facciata perbenista, lasciando spazio alle nevrosi e al cinismo dei protagonisti. Da vedere, consigliatissimo.

Jack_Burton  @  24/09/2011 09:19:04
   9 / 10
Il fatto che il film sia diretto da Polanski mi ha inizialmente fatto venire qualche dubbio nella decisione di vederlo (dato che non ho un grande feeling con questo regista), ma poi vuoi perchè la storia mi incuriosiva, vuoi perchè ce l'avevo gratis, vuoi perchè non sapevo cosa fare quella sera sono andato lo stesso...e meno male l'ho fatto !!! Film assurdo, divertente, profondo che fa riflettere...non è che nel crescere anzichè diventare più intelligienti si diventa solo più finti ???

Mephistopheles  @  23/09/2011 22:40:49
   7½ / 10
Polanski riesce, anche e soprattutto grazie a un ottimo cast, a dar vita a un'opera sui generis che riesce a condensare in meno di un'ora e mezza quel vortice di passioni, sentimenti e disagi che spesso, nella vita di ogni giorno, risulta celato da un velo di indifferenza e ipocrisia. Un pretesto banale come una zuffa tra ragazzini fa nascere lo spunto per indagare i meccanismi che accomunano ogni uomo nel momento in cui si trova di fronte al progressivo svelamento della maschera, di pirandelliana memoria, che è costretto a portare per mantenere controllo e stabilità nella vita. Unico neo sta a mio parere nell'eccessivo ripetersi di schemi o situazioni (tratto tipico di una recitazione da teatro e non da grande schermo) che a lungo andare può risultare fastidioso.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento emans  @  23/09/2011 21:06:40
   7 / 10
Un litigio tra ragazzi è la scusa per mettere a confronto due famiglie di New York con i loro protezionismi eccessivi nei confronti dei figli e con l'ipocrisia di cercare di essere il piu' accomidante possibile!
L'aria si fara' presto incandescente e i quattro bravissimi protagonisti non tarderanno a mostrare il vero volto del proprio carattere...con l'aiuto di un po' di alcol...
Per 80 minuti non facciamo altro che vedere queste quattro persone parlare tra di loro e solo con una sceneggiatura brillante come questa si puo' tenere lontano la noia...
Tra i quattro solo la Foster ho trovato un tantino eccessiva nel suo sproloquio finale...

anthony  @  23/09/2011 13:35:02
   9 / 10
Non posso che premiare in toto questo film teatrale..
Un'angoscia frenetica, esasperante e allo stesso tempo incredibilmente accattivante e divertente prende lo spettatore..per catapultarlo, in ultima istanza, in fondo al tunnel delle convenzioni, dei luoghi comuni e del "climaterio" di qualsivoglia emozione pura e allo stato brado.
La ridicolizzazzione della Borghesia in salsa salottiera dove, la telecamera, ci mette il suo per centrare ed esaminare minuziosamente i piccoli crimini dell'imbolsaggine totale della società bianca figlia della "pace terrificante" dove le cannonate risuonano per mano di centri commerciali, convenzioni, pubblicità accecanti e mero impoverimento critico e mentale della persona-oggetto.
Quattro attori strabilianti (Waltz è una cima, la Winslet si conferma la migliore attrice della sua generazione, la Foster e C.Really offrono interpretazioni, anch'essi, da fuoricalsse). Una regia curata e asciutta.

Roman Polanski, regista di alti bassi, talvolta sottovalutato e qualche altra sopravvalutato, firma quello che è il suo capolavoro comico-tragico.

7 risposte al commento
Ultima risposta 27/09/2011 11.02.34
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR jack_torrence  @  23/09/2011 12:36:40
   7 / 10
Un elegante esercizio di stile, condotto con indubbia maestria e senso scenico cinematografico. Un'operazione di mestiere e divertimento da un grande regista un po' sopravvalutato (dagli anni '70 in poi).
Polanski si mette al servizio di uno script teso e micidiale, che ben si adatta alla sua poetica della paranoia e della claustrofobia. E riusce a rendere tesa una banale vicenda di litigi e improperi che scadono nel turpiloquio. Tesa sì, ma non troppo interessante: che quei quattro splendidi interpreti (alcune volte un po' troppo sopra le righe come la Foster alla fine; irresistibile Walz) finiranno per scannarsi, lo si capisce, ce lo aspettiamo, e poi un po' ci satura.

Metafora dell'homo homini lupus? Sì certo.
Ma Polanski ci priva anche del piacere liberatorio insito nello smascheramento delle convenzioni civili e dell'ipocrisia, poiché ci impedisce di provare empatia per alcun personaggio, e svelando il lato meschino e misantropo degli uomini, come delle donne.
Ma questo nichilismo è di maniera: non è viscerale, nè sofferto. E non è geniale.
Un gioco al massacro che - come film - è più un gioco che un massacro.

10 risposte al commento
Ultima risposta 24/09/2011 14.26.07
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Invia una mail all'autore del commento cayonet  @  23/09/2011 12:15:48
   8 / 10
L'esule Polanski si concede una 'divagazione' rispetto a quello in cui siam avvezzi a conoscerlo, porta sullo schermo una piece teatrale ficcante e intrisa di umor a tratti cinico e 'dark' con dialoghi incalzanti i quali donano alla pellicola un ottimo ritmo.
Tutta la regia è sapientemente dosata e fa da cornice a 4 recitazioni di tutto rispetto, 4 cooprotagonisti che sfoderano una grande prova.
Consigliato assolutamente!

WongKarWai  @  23/09/2011 09:19:46
   8 / 10
Ottimo film sorretto da una buona regia, un'ottima sceneggiatura e grandi prove degli attori. Il film per diversi aspetti può essere assimilato a un capolavoro come "L'angelo sterminatore". Due famiglie borghesi rinchiuse nell'alto (non è un caso che l'appartamento sia ai piani alti) delle loro posizioni, dei loro clichet sociali, delle loro maschere che cadono ad una ad una nel corso del film fino alla regressione dell'uomo alla sua vera natura: aggressiva, violenta, infantile. Coloro che si riuniscono per giudicare due bambini in virtù delle loro posizioni di professionisiti e genitori, nella "civile società occidentale di cui siamo fieri di fare parte", si ritrovano a regolare la questione nella stessa identica maniera. D'altronde anche se la nostra società cerca di coprirlo con buone maniere e moralità, l'uomo continua ad essere mosso nei suoi istinti più profondi dal "dio del massacro" , il nostro istinto ci spinge alla sopraffazione dell'altro, all'egoismo. Il bambino non è altro che l'uomo primordiale che ancora non è stato condizionato dalle "buone maniere". Polanski è un maestro a muoversi negli spazi stretti angusti, ottima l'alternanza tra commedia (anche se le risate sono a denti stretti e amare) e parti drammatiche e angoscianti. Ho trovato un po' forzati alcuni aspetti e un po' schematiche le contrapposizioni che si creano durante il film (prima parte forte della coppia contro parte forte, poi parti deboli, poi uomini contro donne, poi uomo contro uomo e donna contro donna ecc.). alcune parti sono eccessivamente spiegate allo spettatore (ad esempio che l'alcol fa venire fuori il lato più recondito dell'uomo). La caratterizzazione psicologica dei personaggi non avrebbe potuto essere migliore invece. Grande prova degli attori, su tutti Christoph Waltz. Nel complesso un ottimo prodotto.

forzalube  @  23/09/2011 05:00:12
   8 / 10
Avete già detto tutto e sottoscrivo.

L'ipocrisia delle convenzioni sociali viene smascherata in appena 79'. Merito di un grande testo teatrale e di 4 ottimi interpreti.

PS: Devo dire però che a casa ci scorniamo maggiormente anche se siamo solo in 2.

bisio100  @  22/09/2011 03:11:09
   9½ / 10
Geniale!! Tutte le sfumature del carattere umano in 80 minuti! Oltretutto, non facile rendere questo con 4 persone in un salotto. Grandissimo Polanski.

Gruppo COLLABORATORI atticus  @  22/09/2011 01:07:30
   8½ / 10
Fantastico! Un film liberatorio, sacrosanta celebrazione del diritto a spiattellare in faccia al prossimo tutte le più orribili nefandezze che pensiamo sul suo conto. Ma il film di Polanski va oltre, offrendo un ritratto spietato e micidiale della pochezza umana in fatto di confronto, un orrore nascosto che alla lunga distrugge tutte le regole ipocrite del buon comportamento civile, che impone il rispetto a persone che non lo meritano e non lo desiderano. Per certi aspetti anarchico e rivoluzionario ma mai gratuito, la sceneggiatura offre un crescendo di devastazione (im)morale perfettamente ponderato in tutti e quattro i personaggi: c'è la moglie irreprensibile che va nel panico se le mettono in discussione i suoi principi educativi ed umanitari, e il marito che sbraca in una franca ammissione di spregevolezza caratteriale; poi c'è la moglie fragile e sottovalutata che 'esplode' per eccesso di bile, e il marito beffardo e arrogante che piagniucola per il blackberry annegato.
Un distillato di umori simile non lo si vedeva dai tempi del primo Nichols o del Greenaway migliore, un grande autore come Roman Polanski riesce addirittura nell'impresa di farti adorare simili personaggi, fino a riderne alle lacrime.
Film straordinario, lucidissima fotografia di un interno psicologico sempre più impazzito. Magistrali gli attori, veri e propri fuoriclasse della recitazione (la Winslet è a dir poco divina nella sua ebrezza scorretta e nel suo conato di astio represso [sequenza cult!], e Waltz è sempre più sublime nella sua irritante perfidia, scatenata come non mai la Foster, magnifico Reilly) detenuti in uno scenario di algida bellezza. E mai che ci fosse un minimo di sensazione di teatro filmato, mai: un tocco da maestro.

Cuba  @  21/09/2011 17:13:37
   9 / 10
Splendida prova di regia e interpretazione....ottanta minuti senza sbavature...si nasce soli e si muore soli e il Dio del massacro ci accompagna lungo tutta l'esistenza....

Gruppo REDAZIONE Pasionaria  @  21/09/2011 14:40:13
   8½ / 10
Polanski è un maestro nella direzione, non solo dei suoi attori, dai quali riesce ad estrapolare l’estro migliore, soprattutto nell’intercettare ogni sfumatura della psiche umana e nello stanarla. Così da costruire, anche in un piccolo spazio scenico come un salotto, un racconto chiaro, completo e dinamico, dove l’intreccio si vivacizza grazie al ritmo incalzante di una dialettica che modifica continuamente le alleanze fra i protagonisti, denudandoli dell’ apparente “bon ton” borghese, tanto ipocrita quanto costrittivo. Che sollievo quando finalmente l’alcool libera i protagonisti dalle proprie maschere sociali precostruite, lanciandoli disordinatamente ciascuno verso le personali recriminazioni! Finalmente la verità.
Commedia satirica e feroce perché straccia il velo con spietato cinismo, per questo anche liberatoria; Polanski ci regala un lavoro di raffinata maestria, godibile dall’inizio alla fine, senza neanche un istante di noia.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR foxycleo  @  21/09/2011 13:50:37
   8 / 10
Polanski firma ancora una volta un grande film.
Ad ambientazione unica svolto in tempo reale il film tratto dalla piéce teatrale di Yasmina Reza, anche co-sceneggiatrice della versione cinematografica, è brillante nei dialoghi e nella caraterizzazione dei personaggi, oltre ad essere magistralmente diretto e interpretato.
Quattro attori che offrono interpretazioni intense, credibili con dialoghi mozzafiato e un ritmo sostenuto riescono a rendere avvincente un film solo apparentemente statico.
Bel dramma delle relazioni umane che riesce a mettere sotto la lente d'ingrandimento la cupidigia, l'egoismo, l'intolleranza e il cinismo che caraterrizzano la personalità dell'uomo.

Tautotes  @  21/09/2011 13:34:22
   7½ / 10
Deliziosa commedia nera, dove spicca su tutti la straordinaria interpretazione di uno dei migliori attori del momento, Cristoph Waltz, senza nulla togliere agli altri bravi attori. Quando l'ipocrisia si sfalda e l'alcol inizia a circolare, tutto assume un altro sapore. Tranne per il personaggio di Waltz, l'unico sincero sempre, una sincerità a tratti irritante.
Da vedere.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR Invia una mail all'autore del commento LukeMC67  @  21/09/2011 01:33:36
   7 / 10
Che succede se all'odiatissima (quanto praticata) ipocrisia col suo corollario linguaggio "politically correct" sostituissimo una sana sincerità col suo connesso linguaggio volgare e fuori luogo? Ebbene, sarebbe la fine della convivenza, della (nostra) civiltà: affiorerebbero subito i non-detti accumulati da una vita e, soprattutto, i sensi di colpa addossatici dagli altri.
Per dimostrare questa tesi, armato del bisturi affilatissimo di una delle commedie-rivelazione del teatro contemporaneo, Roman Polanski costruisce "in vitro" lo scontro tra due famiglie che si dilaniano (il "carnage" del titolo) per futili motivi fino a scadere nel ridicolo e nel grottesco.
Sì, in questa operazione non c'è una sola sbavatura di regia; sì, tutto si regge sulle spalle di quattro bravissimi attori che fanno a gara per superarsi (penalizzati però da un doppiaggio discutibile di cui fa le spese soprattutto Jodie Foster); sì lo script è davvero di ferro (e ancora una volta Polanski lo co-firma con l'autore dell'opera da cui trae il suo film); sì, i dialoghi somigliano a delle lame di Toledo lanciate in modo random e dunque per questo devastanti; sì, la stupenda partitura listziana di Alexandre Desplat commenta con divertito, ironico contrappunto titoli di testa e di coda; sì, dopo una partenza un po' incerta il film imbocca deciso la strada del ritmo incalzante (in un kammerspiel: incredibile ma vero)... eppure tanta perfezione mi ha suggerito un'assenza dell'anima, un'artificiosità dell'insieme, un sublime distacco dalla materia narrata che mi ha francamente dato molto fastidio.
A meno che questo fastidio non sia inconsciamente causato dalle provocazioni continue che grondano dal testo di questa ultima pellicola di Polanski: in tal caso saremmo di fronte a un capolavoro senza essercene accorti...

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Ultima risposta 07/10/2011 07.37.20
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The Legend  @  20/09/2011 22:03:03
   7 / 10
In un film girato interamente in un'unica stanza di una casa qualunque, per non annoiare, occorre una straordinaria forza dei personaggi e dei dialoghi.

Qui l'alchimia riesce: Polanski dispone bene le sue figure, bravi a cucinare un buon piatto partendo dal nulla.

Gruppo COLLABORATORI SENIOR The Gaunt  @  20/09/2011 21:34:47
   8 / 10
In circa 80 minuti assistiamo allo sgretolamento delle convenzioni sociali fondate sull'ipocrisia del reciproco rispetto a tutti i costi, come pedaggio per salvare un'apparenza che si rivela solo un vuoto formalismo fine a se stesso. Un meccanismo che reprime le pulsioni istintive in cui la sua stessa distruzione ha quasi un valore catartico che ci mostra quello che in fondo siamo, sia in un appartamento newyorkese o nella regione del Darfour.
Una commedia nerissima dai dialoghi talmente brillanti da non farti accorgere la sua breve durata e un gruppo di attori eccezionale. Ognuno di essi in fondo è un archetipo caratteriale riconoscibile, tranne forse per il personaggio della Winstlet, più sfuggente, probabilmente il puù sfaccettato dei quattro tanto che non sono riusciito ad inquadrare del tutto il suo carattere.

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Ultima risposta 21/09/2011 23.51.44
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Gruppo COLLABORATORI JUNIOR strange_river  @  20/09/2011 18:43:00
   8½ / 10
E' indiscutibilmente bravura: di quella che può benissimo essere una rappresentazione teatrale, Polanski fa un bellissimo esempio di cinema, perfetto nel ritmo incalzante, negli stacchi, nel gioco dell'andirivieni degli ospiti, perfino nel rubare l'immagine riflessa nello specchio.
E non parliamo dei dialoghi.
Su un set ridotto ad un appartamento newyorkese, due coppie dapprima cercano di confrontarsi “civilmente” (le virgolette sono d'obbligo), ma ben presto prendono a fronteggiarsi duramente fino a perdere ogni parvenza di autocontrollo e trasformando quella specie di seduta in un massacro reciproco, prima tra coppie opposte e infine dentro le coppie stesse.
Tutta la messinscena della convivenza e della tolleranza non regge l'urto della violenza che, repressa, viene covata sotto i sorrisi di convenienza.
La brutalità del non detto nei rapporti esce con la furia di un geyser e lascia sfiniti gli astanti.
Una bella sferzata contro l'ipocrisia, quasi a ripristinare un ordine naturale, spontaneo e cattivo, che si fa beffe delle “belle parole” e che viene incarnato infine dai bambini coinvolti nella tanto vituperata rissa.
Si sogghigna parecchio, ma ci si può rispecchiare facilmente.
Eccezionali gli interpreti, Waltz è uno spettacolo, ma Jodie Foster è imprendibile.

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Ultima risposta 22/09/2011 15.56.14
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willard  @  20/09/2011 14:16:42
   9 / 10
Non si può far altro che dare cinque stelle a questa incredibile prova di puro intrattenimento teatrale cinematografico.

Sotto la splendida regia di Roman Polanski e la magnifica interpretazione di quattro fuoriclasse come Christoph Waltz, Kate Winslet, Jodie Foster e John C. Reilly, non si può far altro che applaudire al termine di questa commedia esuberante, che da un incontro quasi banale tra i quattro personaggi, in nemmeno 80 minuti, sviluppa in modo grottesco e geniale un'esplosione di battute e osservazioni sulla società e il mondo attuale.

Tratto dall'opera teatrale "God Of Carnage" di Yasmina Reza (anche co-sceneggiatrice insieme a Polanski), questo film non può che farci ulteriormente riflettere sul fatto che la "classe non è acqua".

Chapeau!!

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Ultima risposta 20/09/2011 14.37.09
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Delfina  @  20/09/2011 12:37:32
   8 / 10
Tratto dalla commedia della scrittrice Yasmina Reza, francese di origine iraniana, questo nuovo lavoro di Polanski è un raffinato gioiello di abilità registica. Molto teatrale, ottimi attori, da gustare con calma (e concedendosi sia qualche sorriso, che qualche sogghigno).

Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  20/09/2011 01:46:07
   8 / 10
Tipico film fiore all'occhiello di tutta l'intellighenzia cinefila da addetti ai lavori, "Carnage" va "ascoltato" fino in fondo, altrimenti rimane la sensazione di un'esercizio di stile ottimamente realizzato ma poco incisivo. Guardacaso l'operazione - abbastanza lontana dalla mia idea di cinema (per inciso ho amato alla follia opere come "Il lungo viaggio verso la notte" o "Chi ha paura di Virginia Woolf?") mi lascia dentro più interrogativi e inquietudini di un film di Scorsese. Sembra quasi che il film risponda a una sola domanda tipo "cosa accadrebbe se un giorno dicessimo a tutte le persone che conosciamo o incontriamo per strada quello che pensiamo di loro"? Uh che spasso POTER dare alla vicina di casa della p.u.t.t.a.n.a. rinc.o.g.l.i.o.n.i.t.a. o dire al datore di lavoro che è una gran testa di c...
potrebbe uscirne un moto liberatorio (se collettivo) invece per i protagonisti di questa storia risulta sconveniente, un gioco distruttivo con cui persino Bunuel avrebbe seri problemi.
L'aderenza all'ipocrisia sociale, come trattato dei rapporti umani, mette in luce soprattutto la fragilità delle nostre vite alla ricerca costante dello scontro o, in apparenza, al paravento in cui ripararsi. Ma neanche si può dire che l'unico elemento coerente, Penelope (vs. Jodie Foster, strepitosa!!!) sia fuori dal gioco delle meschinità e della mediocrità corrente, anzi probabilmente proprio la sua visione progressista la rende impertinente, come una "maestrina" che guida il gregge verso una nuova luce.
E' piuttosto interessante oltretutto vedere quanto - malgrado le divisioni e gli insulti - alla fine il tutto prenda la piega dell'identità sessuale: uomini contro donne e viceversa, una nuova eterna alleanza tesa a soffocare l'identità degli altri e, di fatto, la nostra.
Funziona tutto perfettamente anche se... prendi uno script con dialoghi strepitosi, metti insieme 4 attori fantastici e il gioco è fatto. Invero ho avuto l'impressione che in questa mise in scene di contrasti sarebbe stata necessaria maggior improvvisazione, perchè in qualche contesto l'espressività recitativa sembra pesantemente influenzata dalla talentuosa e circoscritta impetuosità dei dialoghi.
Ma sono futili perplessità davanti a un'opera Polanskiana - che ci crediate o no - al cento per cento, come un "Coltello nell'acqua" riscritto in un elegante appartamento, circa 50 anni dopo

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Ultima risposta 22/09/2011 17.10.27
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Niko.g  @  20/09/2011 00:29:28
   6½ / 10
Certe tipologie di commedie, pur essendo adattamenti di testi teatrali, sono perfettamente rappresentabili anche sul grande schermo, ma con i dovuti accorgimenti. Le note stonate di Carnage, a mio giudizio, sono l'interpretazione e l'annesso doppiaggio, decisamente eccessivi, esasperati ed ancorati ad un contesto teatrale. Una teatralità, soprattutto nella degenerazione finale, che non punge come dovrebbe, diventa poco credibile e, invece di esaltarsi in una controllata metamorfosi comportamentale, finisce per affogare nell'isterismo e nello scotch (migliore attore non protagonista).
Non resta che il bellissimo finale: improvviso, minimale, liberatorio.

Gruppo COLLABORATORI Terry Malloy  @  20/09/2011 00:10:24
   8½ / 10
Polanski rispolvera un modulo noto al cinema, ma che pochi vogliono davvero mettere in atto perchè rischiosissimo e davvero arduo da realizzare in modo convincente. La semplicità di una storia del genere è solo apparente. In realtà un film del genere "costa" molto di più di quanto sembri.
L'impressione che si ha è che Polanski abbia preso quattro giganti della recitazione e abbia semplicemente detto loro: "scannatevi, ma conservate le buone maniere".

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Ultima risposta 23/06/2013 14.34.40
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ughetto  @  19/09/2011 21:53:43
   7 / 10
per valutare questo film bisogna chiedersi quanto pesa la piacevolezza nel voto complessivo. e quanto pesa il contenuto.
a mio avviso l'opera è davvero godibile: sceneggiatura ben congegnata, dialoghi brillanti, attori ottimi (?); ma ha un contenuto che si approssima elegantemente allo zero.
quello che però in fondo fa prevalere il voto positivo è la regia.
filmare in un solo interno tutta l'opera è una sfida stilistica di grande livello. e il fatto che il risultato finale sia buono, come mi è sembrato esserlo in questo caso, non è per niente ma per niente scontato.

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Ultima risposta 20/09/2011 22.10.15
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cyberkay  @  19/09/2011 18:03:34
   9 / 10
Eccellente, assolutamente da non perdere.

-Uskebasi-  @  19/09/2011 12:50:22
   8 / 10
Da ringraziare a vita Tarantino e il giorno in cui scelse Waltz ad interpretare Landa in Bastardi senza gloria, così che il mondo ha ora il privilegio di ammirare questo attore mostruoso altrimenti sconosciuto. Se gli si affianca poi la miglior attrice vivente, un buon Reilly, e una Jodie Foster in stato di grazia, il risultato non può che essere ottimo, a maggior ragione in un film dove c'è praticamente solo recitazione. Un'ora e un quarto in tempo reale in una stanza con dialoghi scritti quasi divinamente. Concreto, divertente, pungente e mai noioso, un'analisi sull'Uomo nella sua totalità che si perde forse in piccoli e rari momenti, ma fare un film del genere non è affatto semplice.
Finale di un'intelligenza superiore.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR jem.  @  19/09/2011 12:27:27
   8½ / 10
Claustrofobico è la prima parola che mi è venuta in mente.
Mi sono sentita intrappolata in quel salotto, partecipe del crescendo di follia che invade i personaggi.
Recitazione ad altissimi livelli, su tutti troneggia la Foster.
Perfetto il finale.

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Ultima risposta 12/10/2011 20.49.37
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Beefheart  @  19/09/2011 10:39:10
   7½ / 10
Buon film, vagamente bergmaniano, sulla modesta natura che ci contraddistingue e che non tarda a palesarsi ogni qualvolta siamo chiamati al confronto allo scoperto.
Crescendo disimpariamo a vincere, disimpariamo a perdere, disimpariamo a misurarci; ed essendo tutto ciò terribilmente umano, risulta inevitabilmente buffo, goffo, grottesco.
Polanski economizza da fuoriclasse girando il tutto (a parte gli esterni a camera fissa in apertura e chiusura) tra salotto, cucina e bagno di un anonimo appartamento di città, dove i quattro (ed unici) attori protagonisti si dimenano e cimentano in una grande grande prova da applausi, tra dialoghi serrati, mimiche facciali, gestualità e passioni che raggiungono lo spettatore divertendolo.

Invia una mail all'autore del commento logical  @  19/09/2011 02:38:34
   6 / 10
Polanski non esce dalla sua Gstaad per le sue note faccende processuali, quindi avrà ancora coscienza di sé e del suo glorioso passato, no? e allora perchè confezionare una simpatica commedia che andrebbe più che bene in un teatrino francese? Un pedante esercizio di stile che sembra uscito dalle mani di Rohmer, rococo borghese contemporaneo senza una vera ferocia o con qualche colpo di genio. I personaggi evolvono in tutte le prevedibili direzioni del rapporto urbano senza un reale chiasso che possa disturbare un cane. Lontano anni luce dalla gelida apocalissi anarchica à la Dogville, Polanski sembra quasi raccontare la noia dei suoi arresti domiciliari a cui in effetti ci si sente condannati.

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Ultima risposta 19/09/2011 21.45.22
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Sestri Potente  @  18/09/2011 21:02:42
   8 / 10
Una commedia davvero unica nel suo genere.
Come ben sappiamo, i condomini esaltano le doti registiche di Polanski, e allora ecco quattro attori (Christoph Waltz il migliore), tre stanze e un corridoio, tanto basta per raccontarci un incontro di pura follia tra genitori più immaturi dei loro figli.
Il bello è che queste cose succedono davvero!

Gruppo COLLABORATORI Invia una mail all'autore del commento L.P.  @  18/09/2011 11:32:01
   8½ / 10
A parte che è un film di dialoghi e attori, ed entrambi rasentano la perfezione.
Ma come diavolo fa POlanski a rendere così poco statica e così movimentata una vicenda che si svolge in una sola stanza per l' 80% del tempo?
Io sono rimasta esterrefatta da come sia ancora possibile fare Cinema con così poco, che poi è in realtà tantissimo.
Scrittura, regia, attori. Ed esce fuori una delle commedie più belle degli ultimi anni.

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Ultima risposta 19/09/2011 10.51.12
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Martofrog  @  18/09/2011 11:16:01
   7 / 10
Piacevole, divertente talvolta sopra le righe.

Invia una mail all'autore del commento Suskis  @  18/09/2011 09:07:34
   7 / 10
Non era materiale da film: a teatro sicuramente avrebbe reso meglio. Tutti gli attori sono bravi ed infatti l'intero film si regge su di loro ed i dialoghi divertenti. Molto cinico e nichilista (l'unico coerente dall'inizio alla fine è l'avvocato senza scrupoli) mi ha lasciato perplesso nel finale "buonista" (considerata la vicenda giudiziaria di Polanski, l'ho trovata una specie di auto-assoluzione).

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Ultima risposta 23/09/2011 04.46.18
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Leonardo76  @  18/09/2011 00:47:59
   7 / 10
ok la trama non sarà originalissima (perbenismo di facciata) ma il film tiene per merito degli attori e di alcune trovate divertenti (il tormentone del telefonino su tutti). Da evitare se si odiano le commedie teatrali.

rapture  @  17/09/2011 15:10:47
   6½ / 10
Buona regia e interpretazioni ok, ma non mi racconta molto di nuovo, sviluppi non sorprendenti e abbastanza telefonati, si salva appunto per le inquadrature asfissianti e gli attori che si calano molto bene nelle parti.

Gruppo COLLABORATORI JUNIOR pier91  @  17/09/2011 02:50:55
   8 / 10
(Presenti spoiler)
Una commedia claustrofobica vivace e intelligente che sottende una sottile riflessione sul dislivello irrecuperabile fra infanzia e "adultità". La scelta degli ambienti lo sottolinea ulteriormente: nel parco gioco i due bambini si scontrano e infine si riappacificano, nella stanza borghesemente arredata madri e padri s'arruffano ma non giungono a soluzione. Il ritratto che Polanski inscena dei rapporti umani è spassoso ma sfiduciato. La solidarietà, maschile o femminile che sia, dura il tempo di una fuggevole empatia, la civiltà di modi si ferma alle intenzioni, l'educazione genitoriale è corriva oppure bigotta.
In uno spazio serrato di hitchcockiana e lumettiana memoria si susseguono vicende farsesche e sparate dialettiche talvolta davvero esilaranti (micidiale la battuta su Jane Fonda e il Ku Klux Klan). Attori brillanti, perfetti sia Reilly che Waltz, leggermente fuori controllo la Foster e la Winslet, ma comunque ammirevoli.

Gruppo REDAZIONE VincentVega1  @  17/09/2011 00:56:04
   8 / 10
Straordinaria commedia della rabbia, rappresentata da una guerra soffocata fra le quattro mura domestiche. L'arma è la parola: una parola che distrugge e scarnifica l'essere umano, preda di una natura che lo rende carnefice di sè stesso.
Non esistono alleanze, ognuno combatte per nascondere le proprie debolezze e per prevalere sull'altro.

Come in un vortice, l'inizio collasserà nella fine e si risolverà con un nulla di fatto. Perché tanto l'uomo non imparerà mai nulla.

Attori brillanti, su tutti Waltz, diretti da un Polanski che sbircia dal buco della serratura.

simonssj  @  17/09/2011 00:30:46
   8½ / 10
un ragazzino picchia un altro. I genitori dell'aggredente vanno a casa di quelli dell'aggredito per accordarsi sui pagamenti e le responsabilità...quella che doveva essere una toccata e fuga diventa un film di 80 minuti gestito magnificamente dai 4 magnifici protagonisti, trasformandosi in un trattato sul buonismo, la falsità, la mediocrità (con coloro che vi si sono rassegnati, con coloro che ci stanno benissimo e coloro che tentano disperatamente di sfuggirne) in un climax di tensione e rabbia. Le telefonate dei de protagonisti maschili sono un capolavoro (così come l'espressività di Waltz), forse l'unica sopra le righe è la Winslet dopo qualche bicchierino di troppo.
Nel complesso un gioiellino

Luca&Teatro  @  17/09/2011 00:27:13
   1 / 10
Mai vista una cosa del genere,non so' esprimere il termine esatto x definire questo che non vorrei nemmeno chiamare "Film", vorrei tanto essere volgare nel giudizio, ma so' che non verra' pubblicato,e quindi mi limitero'.... (inconcludente, stupido,lento,irritante,nevrotico,ecc..) L'unica cosa salvabile e' l'interpretazione degli attori...

24 risposte al commento
Ultima risposta 23/09/2011 20.58.44
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Mastermovies  @  16/09/2011 22:39:35
   8½ / 10
Un esemplare gioco al massacro di impianto teatrale, preciso come un orologio e dove il crescendo di rabbia e tensione è gestito in maniera perfetta.
Polanski gira giustamente senza eccessi lasciando che siano gli attori e i dialoghi ( brillanti ) a condurre il gioco.
I 4 protagonisti sono perfetti, tra cui spiccano una Foster che mette i brividi in certi momenti e un Waltz strepitoso ( ancor più quando risponde al telefono 200 volte ) ma anche gli altri sono bravissimi.
Il film ci mette un pò a decollare, ma alla fine và che è un piacere.
A mio parere il finale è forse la parte più debole, ma è comunque ineccepibile.
Caldamente consigliato a chi ama questo genere di film.

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A cura di The Gaunt

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ANYWHERE ANYTIME
Locandina del film ANYWHERE ANYTIME Regia: Milad Tangshir
Interpreti: Ibrahima Sambou, Moussa Dicko Diango, Success Edemakhiota
Genere: drammatico

Recensione a cura di The Gaunt

HIT MAN - KILLER PER CASO
Locandina del film HIT MAN - KILLER PER CASO Regia: Richard Linklater
Interpreti: Glen Powell, Adria Arjona, Austin Amelio, Retta, Sanjay Rao, Molly Bernard, Evan Holtzman, Gralen Bryant Banks, Mike Markoff, Bryant Carroll, Enrique Bush, Bri Myles, Kate Adair, Martin Bats Bradford, Morgana Shaw, Ritchie Montgomery, Richard Robichaux, Jo-Ann Robinson, Jonas Lerway, Kim Baptiste, Sara Osi Scott, Anthony Michael Frederick, Duffy Austin, Jordan Joseph, Garrison Allen, Beth Bartley, Jordan Salloum, John Raley, Tre Styles, Donna DuPlantier, Michele Jang, Stephanie Hong
Genere: azione

Recensione a cura di The Gaunt

archivio


LA ZONA D'INTERESSE
Locandina del film LA ZONA D'INTERESSE Regia: Jonathan Glazer
Interpreti: Christian Friedel, Sandra Hüller, Medusa Knopf, Daniel Holzberg, Ralph Herforth, Maximilian Beck, Sascha Maaz, Wolfgang Lampl, Johann Karthaus, Freya Kreutzkam, Lilli Falk, Nele Ahrensmeier, Stephanie Petrowitz, Marie Rosa Tietjen, Ralf Zillmann, Imogen Kogge, Zuzanna Kobiela, Julia Polaczek, Luis Noah Witte, Christopher Manavi, Kalman Wilson, Martyna Poznanski, Anastazja Drobniak, Cecylia Pekala, Andrey Isaev
Genere: drammatico

Recensione a cura di Gabriele Nasisi

MARILYN HA GLI OCCHI NERI
Locandina del film MARILYN HA GLI OCCHI NERI Regia: Simone Godano
Interpreti: Miriam Leone, Stefano Accorsi, Thomas Trabacchi, Mario Pirrello, Orietta Notari, Marco Messeri, Andrea Di Casa, Valentina Oteri, Ariella Reggio, Astrid Meloni, Giulia Patrignani, Vanessa Compagnucci, Lucio Patané, Agnese Brighittini
Genere: commedia

Recensione a cura di Severino Faccin

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