lo chiamavano jeeg robot regia di Gabriele Mainetti Italia 2015
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lo chiamavano jeeg robot (2015)

 Trailer Trailer LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT

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locandina del film LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT

Titolo Originale: LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT

RegiaGabriele Mainetti

InterpretiClaudio Santamaria, Luca Marinelli, Ilenia Pastorelli, Francesco Formichetti, Salvatore Esposito, Antonia Truppo, Stefano Ambrogi, Maurizio Tesei, Gianluca Di Gennaro

Durata: h 1.52
NazionalitàItalia 2015
Generefantasy
Al cinema nel Febbraio 2016

•  Altri film di Gabriele Mainetti

Trama del film Lo chiamavano jeeg robot

Enzo Ceccotti entra in contatto con una sostanza radioattiva. A causa di un incidente scopre di avere un forza sovrumana. Ombroso, introverso e chiuso in se stesso, Enzo accoglie il dono dei nuovi poteri come una benedizione per la sua carriera di delinquente. Tutto cambia quando incontra Alessia, convinta che lui sia l'eroe del famoso cartone animato giapponese Jeeg Robot d'acciaio.

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Voto Visitatori:   7,44 / 10 (175 voti)7,44Grafico
Miglior attore protagonista (Claudio Santamaria)Miglior attrice protagonista (Ilenia Pastorelli)Miglior regista esordiente (Gabriele Mainetti)Miglior attore non protagonista (Luca Marinelli)Miglior attrice non protagonista (Antonia Truppo)Miglior produttoreMigliore montatore (Andrea Maguolo)
VINCITORE DI 7 PREMI DAVID DI DONATELLO:
Miglior attore protagonista (Claudio Santamaria), Miglior attrice protagonista (Ilenia Pastorelli), Miglior regista esordiente (Gabriele Mainetti), Miglior attore non protagonista (Luca Marinelli), Miglior attrice non protagonista (Antonia Truppo), Miglior produttore, Migliore montatore (Andrea Maguolo)
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Voti e commenti su Lo chiamavano jeeg robot, 175 opinioni inserite

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Gruppo COLLABORATORI SENIOR ferro84  @  04/12/2020 13:20:01
   8½ / 10
Film bellissimo, un risultato straordinario che dimostra che anche in due stanze e un tinello sia possibile far viaggiare la fantasia.
Rendiamo grazie a Mainetti per portare in scena uno spaccato della Roma di perfieria raccontato senza il solito "taglio documentaristico" aggiungo io del ***** di cui ne abbiamo piene le scatole ma trovando una chiave di racconto diverso.
Le chiavi narrative vanno esplorate e non scimmiottando gli americani come fa Salvatores, ma personalizzando un racconto tenuto conto dei limiti, oggettivi, della nostra industria cinematografica, sia di budget che di Know How.

La seconda parte è il clichè del genere, perchè Mainetti non è snob, non vuole che si dice che è un film di supereroi ma solo per finta perchè "lui non bada a questo a lui iteressa altro..". No a lui interessano i supereroi e ce lo sbatte in faccia, rifuggendo da facili snobbismi.
Il cinema d'autore può essere anche di genere.

Bravissimo e azzeccatissimo Santamaria così come convincente la Pastorelli, mmolto più adesso che nei film successivi che farà

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Ultima risposta 09/12/2020 18.01.39
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Cianopanza  @  17/05/2018 21:46:06
   7 / 10
Film che ha fatto er bbotto. Se ne è parlato tantissimo. Se si tralasciano alcuni vezzi di regia tipicamente italiana con i soggetti statici in carrellate lentissime. Se si tralascia l'audio in presa diretta spesso incomprensibile, con gli attori che qua e là bofonchiano o fanno sbalzi di dinamiche, passando dal bisbiglio all'urlo nella stessa frase. Tralasciando ste cose pessime che penalizzano molti film italiani, il mio voto è comunque un generoso 7. Si ok, il finale svacca

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER. Ad un certo punto scatta un po' l'impazienza e la voglia che finisca rapido. Comunque vale la pena, anche per una certi quadretti romanacci e di borgata, alcune scelte fumettose e l'uso interessante di un certo cinismo.

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Ultima risposta 18/05/2018 09.36.18
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gemellino86  @  10/03/2018 11:57:07
   8 / 10
Una piacevole sorpresa questo film di Mainetti dove troviamo azione, violenza e sentimento in un cocktail che omaggia un po' il cinema americano. Niente effetti speciali ma non manca l'approfondimento dei personaggi. Bravi gli attori. Ottimo il montaggio.

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Ultima risposta 10/03/2018 22.35.45
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Invia una mail all'autore del commento Atton  @  14/02/2018 19:06:21
   8 / 10
Bellissimo!!! L'idea di fondo è interessante ma è lo sviluppo della stessa a renderla geniale. La storia simil fumetto Marvel è solo una curiosa cornice per raccontare l'italianità più recondita, dalla criminilità di strada dei reietti di periferia a quella più organizzata che mette bombe per ricattare lo Stato (e come non pensare all'orrendo periodo stragista 92-93 che ci fa ancora tanto male). E poi il fascino delle storie dove i protaganisti sono dei perdenti, isolati dal resto della società, avrà sempre effetto su di me. Menzione particolare per Ilenia Pastorelli, attrice dilettante che grazie all'eccellente lavoro psicologico fatto su di lei dal regista sfodera una prestazione degna di una stella del cinema. Se sia fuoco di paglia o no ce lo dirà il tempo.

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Ultima risposta 10/03/2018 22.29.30
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Invia una mail all'autore del commento pikke71  @  20/03/2017 20:38:42
   3 / 10
ridicolo, insopportabile e macchiettistico romanesco. Mancava solo che a un certo punto qualcuno dicesse "o famo strano?!"

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Ultima risposta 10/01/2018 17.42.16
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Gruppo COLLABORATORI Mr Black  @  03/11/2016 16:16:10
   7½ / 10
Buon film davvero, raro per una produzione italiana. Peccato per l'ambientazione romanesca che sporca tutto e qualche volta si ha difficoltà a comprendere i dialoghi. Avrei preferito togliere la solita provincialità dei film italiani e farli doppiare, piuttosto. Così rimangono sempre e solo prodotti italiani, inadatti al rilancio internazionale.

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Ultima risposta 04/11/2016 12.20.32
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maxwin  @  17/10/2016 09:48:51
   6 / 10
Un film che non ha emozionato, recitato non in modo egregio e sceneggiatura scialba "allungata" verso la noia. Film sopravvalutato.

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Ultima risposta 17/01/2017 22.34.05
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Arkantos  @  03/10/2016 10:02:51
   7 / 10
Data la critica entusiasta, mi aspettavo un pochettino di più, ma risulta comunque un prodotto molto curato, in questo film c'è pure SANTE, il rapper più satanista del pianeta... Sì, so che l'attore si chiama Salvatore Esposito, ma lo ricorderò per gli anni a venire proprio per il ruolo che ha avuto in quella monnezza di Zeta.

ATTENZIONE SPOILER!!!

Prodotto che risulta particolarmente curato nel profilo tecnico (gli effetti sono pure carini in relazione al budget), risulta piacevole da guardare; i personaggi sono matti, TUTTI MATTI: da Enzo che si guarda i porno passatisti gustandosi lo yogurt, a Alessia ossessionata dal mondo di JIGG RROBBBOT e non toccategli il lettore DVD che altrimenti vi sfregia la faccia, finendo il trittico con lo Zingaro che canticchia di continuo con improvvise crisi di rabbia che si risolvono con dell'Amuchina sulle mani; inutile dire che quest'ultimo sia stato il mio preferito.
Nonostante abbia trovato un po' troppo brusco il cambiamento del protagonista e un po' troppo tediosa la ragazza riguardo la Grotta del Fuoco e altre sue manassate, ho gradito anche la sceneggiatura, seppur non esente di difetti. Discreta la prova attoriale di tutti, anche se prevale Zingaro, peccato solo che non sia riuscito a comprendere buona parte dei dialoghi in dialetto romano, costringendomi a mettere i sottotitoli. Apprezzabili le scene d'azione, anche se in alcuni momenti si abusa un po' troppo di movimenti di camera veloci.
È un buon film che consiglio, anche se non lo considero il miglior film di genere italiano.

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Ultima risposta 04/10/2016 07.46.18
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Niko.g  @  18/09/2016 18:43:24
   7½ / 10
Straordinaria commistione di generi (fantasy, azione, sentimentale, gangster, comico) e finalmente un film italiano che inizia con un inseguimento a piedi! Incredibile! Pensavo che solo Mel Gibson potesse arrivare a tanto!

Claudio Santamaria (dal doppiare il Batman di Nolan si è ritrovato con la maschera di Jeeg) sa essere convincente nei panni del delinquente misantropo che dalla Tor Bella Monaca dell'anima rinasce sulla cima del Colosseo, ma a bucare lo schermo è Luca Marinelli con il suo cattivo degenerato e pervertito che copre l'aspetto più fumettistico e trash della vicenda.
Ilenia Pastorelli, che a leggere certi commenti pare la nuova Monica Vitti, è brava nelle parti drammatiche, mentre incespica nelle scene di raccordo, abbozzando una poco credibile passione nei confronti della serie giapponese (non è colpa sua, povera figlia). Vista l'importanza del ruolo (è il personaggio chiave del film) avrei fatto uno sforzo per affidare la parte alla Ramazzotti.
Trascurate, in generale, tutte le comparse (in particolare nell'esplosivo finale allo Stadio Olimpico quando però il difetto diventa non più trascurabile).

Senza dubbio un film coraggioso, divertente, citazionista, ma anche innovativo, con una sceneggiatura ricca di svolte narrative che rendono accattivante la visione e una scena cult girata sulle note di "Ti stringerò" di Nada, in cui Gabriele Mainetti si esalta (e noi con lui) alla regia.
Peccato che tanta cura dimostrata nella scelta e nell'utilizzo della colonna sonora, sia scivolata proprio sull'elemento simbolicamente più attrattivo: la sigla di "Jeeg robot d'acciaio" con la voce maestosa di Roberto Fogu, inspiegabilmente rifatta per le puntate in dvd. Perché? Perché??

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Ultima risposta 19/09/2016 11.39.38
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barone_rosso  @  06/09/2016 15:12:54
   6½ / 10
Un film sicuramente particolare nel panorama italiano, anche se non è un capolavoro. Escluso Santamaria, forse gli attori andavano scelti un po' meglio, per evitare di respirare troppo quell'atmosfera da telefilm italiano di serie B. Classificato come "fantasy" o peggio "fantascienza" è in realtà un film drammatico e nulla ha a che vedere coi film di supereroi d'oltre oceano (anche se qualcuno ha fatto degli improbabili paragoni).

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Ultima risposta 08/09/2016 10.46.27
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maurimiao68  @  02/09/2016 16:49:11
   4½ / 10
Che Boiata tremenda mamma mia...

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Ultima risposta 24/09/2016 02.59.41
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Tuco ElPuerco  @  02/09/2016 13:51:21
   4½ / 10
Poca roba....per di piu' poca roba già vista.

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Ultima risposta 03/09/2016 10.59.41
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zetazeta  @  15/05/2016 17:48:50
   4½ / 10
L'idea (per un film italiano) è sicuramente originale, ma il film è incredibilmente lento, il romanesco degli attori è troppo marcato e quindi poco comprensibile per i non romani, e il film dura almeno 20 minuti in più di quanto sarebbe dovuto durare. Non lo consiglio.
Questi 7 David di Donatello rappresentano il poco valore e l"inutilità stessa del premio.

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Ultima risposta 31/05/2016 23.07.09
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LucaT  @  05/05/2016 22:42:04
   4½ / 10
è un film coraggioso con alcune cose ben fatte
e la recitazione di Ilenia Pastorelli e Luca Marinelli sono la parte migliore
anche se nell'insieme non lo trovo un bel film sopratutto nella parte finale
ma che possa piacere o no è puramente una cosa personale del resto
ogni scarrafone è bello a mamma soja

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Ultima risposta 23/09/2019 00.25.23
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pontypool  @  05/05/2016 12:31:01
   5½ / 10
Se questo è un capolavoro allora occorre mettersi d'accordo sui termini. Il film è decente, gli attori sono discreti ma l'ho trovato, in molte parti, noioso, quasi soporifero.
Inoltre mi sembra un inno alla violenza. Come minimo da vietare ai minori di anni 13.
personalmente lo reputo sotto la sufficienza.

nb: volevo dire ai signori troll che possono anche risparmiarsi le solite parolacce e insulti destinati a chi non la pensa come loro. Non risponderò ma se vedo un insulto chiederò l'ip per eventuali denunce.

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Ultima risposta 18/05/2016 23.02.59
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Jumpy  @  03/05/2016 23:22:36
   8½ / 10
Un film in chi c'è tutto: comicità, commedia romantica, dramma, passioni, fantascienza, thriller, poliziesco, gangster, quasi perfettamente calibrati ed armonizzati.
Troppo caciarone in qualche passaggio ma ci sta, qualche scena eccessivamente didascalica, c'è da sottolineare però che era davvero difficile ed impegnativo inserire un'avventura di supereroi in un contesto nostrano senza rischiare di scimmiottare gli americani o, ancora peggio, di cadere nel ridicolo.
L'unica cosa che non mi ha convinto per tutto...

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Ilenia Pastorelli l'ho trovata straordinaria nella semplicità e nell'innocenza della suo personaggio...

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Il finale...

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Ultima risposta 04/05/2016 02.21.18
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billieray  @  03/05/2016 14:21:54
   6 / 10
premio il coraggio, ma non mi ha entusiasmato...... . Troppo romaneschismo, un po' di gomorra, suburra, romanzo criminale, è un non so che dello spettacolo "è stato la mafia di travaglio". Luca Marinelli bravo, santa maria un po' anonimo, la tipa bona è basta.

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Ultima risposta 25/05/2016 12.19.22
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bbjmm7  @  27/04/2016 20:06:16
   5 / 10
Se questo è il FILM che indica la rinascita del cinema italiano siamo messi maluccio. Non vedo attinenze con le capacità registiche creative dei nostri cugini americani. Sia per la storia in se che per il comparto tecnico siamo a livelli di un cortometraggio che sembra essere creato da un gruppo di amici. Ok ok ok..ben vengano queste operazioni ma la qualità è basica. Per quanto riguarda il film in se la storia mi sembra al quanto patetica. Scusate se esco dal coro ma davvero sono rimasto quasi insensibile ad una operazione come questa,

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Ultima risposta 06/05/2016 13.07.12
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stef123  @  27/04/2016 08:14:06
   6½ / 10
Un cattivo psicopatico (sicuramente de' à lazio) vede i suoi piani intralciati da un inconsapevole superman (ma non ancora eroe e sicuramente ex de' à roma).
La bella (guarda caso spiaccicata a Illary Blasi) porta verso il bene il nostro super eroe (un riferimento alla vita der pupone?).
Egli riuscirà a sventare un attentato durante il derby (organizzato dallo psicopatico laziale nella curva de' à roma), malgrado l'assoluta inettitudine della polizia (che guarda caso ha gli stessi colori de' à lazio).
Si capisce già che ci sarà un sequel dove il nostro Jeeg Robot farà qualcosa di bene sempre per à maggica (Roma calcio e la sua città).
Regia di ottimo livello, con buoni ritmi e soluzioni innovative per il cinema italiano - voto 8.
Sceneggiatura piena di buchi ed incongruenze (quelli della Marvel ci stanno più attenti)- buoni i dialoghi - voto 5.
Attori mediamente di buon livello con una grande prova del cattivo (luca marinelli)- voto 6,5.

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Ultima risposta 03/05/2016 22.17.50
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Jolly Roger  @  20/03/2016 21:54:13
   9 / 10
Il mio voto non è campanilistico, non c'entra niente il fatto che il film sia ambientato a Roma (città dalla quale sono distantissimo), né c'entra il fatto che si parli di uno dei miei cartoni preferiti dell'infanzia, il mitico Jeeg.

Quattro motivi per cui bisogna andare a vedere questo film:
1) LA PASSIONE che il regista ha profuso è straordinaria, tanto grande che ha contagiato tutti, soprattutto i tre attori principali;
2) LE EMOZIONI che trasmette sono forti e diversificate – tristezza, dolcezza, stupore…si piange, ci si commuove, ci si esalta, tutto nello stesso film;
3) E' UNA NOVITA' nel panorama italiano. Negli anni 70 e 80 non sarebbe stato inusuale produrre un film come questo. Oggi sì, perché non abbiamo più un'industria cinematografica in grado di finanziare e produrre del buon cinema. L'abbiamo distrutta per la mancanza di domanda interna. Dopo vent'anni di cinepanettoni, in cui l'unico intrattenimento "serio" sono stati dei mattonazzi sinistri ed intellettivamente banali per un pubblico di pseudo-intellettualoidi radical-chic, o reality shows per lobotomizzati, programmi tv di livello triviale con conduttrici semisvestite che si rivolgono a noi come se avessimo un cervello da bambini di tre anni…
Basta, è ora di chiedere qualcosa di meglio.
4) I PERSONAGGI sembrano usciti dalla penna di un grande scrittore. Così articolati e veri, tutti e tre: il buono (ma non totalmente buono!), il cattivo (ma simpaticamente fallimentare ed attaccabrighe), e Lei, a prima vista una ragazza autistica ed emotivamente danneggiata, ma con una grande umanità e saggezza nascoste sottopelle, di gran lunga il personaggio più profondo del film.

Chi non andrà a vedere al cinema questo film, non si lamenti più del fatto che il cinema italiano non è più quello che era negli anni 70 e 80.
Non incolpi la distribuzione, o il pubblico retrivo, o il simpatico (e meritevole) zalone, o i gombloddi.
Incolpi sé stesso.
Taccia e basta.
E' solo colpa di chi non domanda film come questi il fatto che film come questi non ci siano offerti.
Film che ricordano il grande cinema nostrano, fin dal titolo: quel "lo chiamavano Jeeg Robot" che tanto evoca il "lo chiamavano Trinità" dei tempi nostri. Non ci si stupisca delle gesta di Jeeg Santamaria, così come non ci stupivamo di Trinità, quando disarmava un avversario ferendolo alla mano sparandogli all'indietro, senza vederlo.

Ci sono scene, qui, che non si vedevano da anni in una pellicola italiana. Che culminano con quell'incredibile scena, una delle più grandi che io abbia mai visto…
quella introdotta da quel beffardo:

"BUONDI'!"

Fantastico.
Per me questo è il film dell'anno.
Grazie al regista.

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Ultima risposta 01/04/2016 14.26.25
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CyberWYX  @  17/03/2016 17:06:57
   7 / 10
Finalmente un buon film italiano, a tratti divertente, raramente esaltante, senza troppe pretese ma si fa seguire molto bene.

Innumerevoli i richiami al cinema tarantiniano, ai fumetti e ad una delle serie più belle di Nagai, una buona miscela che comunque acquista una personalità tutta sua.

Gli elementi tipici di un fumetto Marvel sono presenti, ed acquistano novità per l'originalissimo punto di vista borgataro dato il film si svolge tutto a Torbella monaca con qualche salto in altri famosi posti romani e i dialoghi sono quasi tutti in parlata romanesca.

Sono curioso di sapere come verrà giudicato in America :)

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Ultima risposta 31/03/2016 19.11.37
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dima  @  13/03/2016 21:12:10
   4 / 10
Praticamente è la versione pesante di spiderman in salsa italiana.
Ha il merito (l'unico) di aver tentato una strada assolutamente nuova: nessuno aveva mai provato (in Italia) a fare un film sui supereroi in versione drammatica (in realtà nemmeno in altre versioni che mi risulti).
Il tentativo purtroppo, a mio avviso, è fallito. Perchè? Perchè è noiso! Io almeno mi sono sonoramente annoiato, soprattutto nella seconda metà del film. Aggiungo che l'origine di questa noia e, a tratti, di una certa irritazione derivi da quel vizio insopportabile e del tutto italiano per cui se si vuol fare un film che dica qualcosa di interessante allora bisognia fare un film pesante. Se quando esci dal cinema non hai l'impressione che un mattone proveniente dalla Luna ti sia appena precipitato di spigolo sulle palle chiaramente non hai visto un bel film. Se invece non si vuol dire nulla di interessante beh, per quello ci sono i cinepanettoni e tutta quella schiera di film inguardabili che si nutrono di rutti, tette e corna. Credo che si possano fare film magnifici ed estremamente acuti rimanendo leggeri e godibili (vedi tutto Tarantino). Certo: ci sono film meravigliosi molto faticosi ma questo non è uno di quelli. Questo, invece, è uno di quelli che fa di tuitto per risultare pesante per poter essere giudicato intelligente (non c'è una battuata che è una in tutto il film), che crea il sintomo per convincerci della causa. E' sinceramente una dinamica che mi ha stufato!
Volete vedere un film impegnato sui supereroi? Vedere il cavaliere oscuro!

9 risposte al commento
Ultima risposta 27/04/2016 15.01.13
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Invia una mail all'autore del commento devilkiss73  @  11/03/2016 02:07:09
   3 / 10
Ma stiamo scherzando? Basta un po di pubblicità positiva che le persone diventano robottini a dire che bel film. Per me un film piatto, prevedibile, ridicolo nella trama, attori pessimi, fotografia inutile per nn parlare di musica inesistente( a parte la canzone di geeg). Molto ma molto meglio percetti sconosciuti.

11 risposte al commento
Ultima risposta 12/03/2016 01.04.27
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InvictuSteele  @  09/03/2016 13:02:14
   8 / 10
Un film imperdibile perché è una ventata di freschezza nel misero panorama cinematografico italiano, molto violento e drammatico e dove viene tralasciata l'ironia forzata tipica dei supereroi della Marvel. Qui siamo di fronte a un supereroe di periferia, volgare, rozzo, depresso, che vive da reietto nel quartiere più degradato di Roma. Santamaria e Marinelli si confermano grandi attori, seppur facilitati dal dialetto, e Mainetti dirige benissimo. Ora, non mi va di scendere nei particolari tecnici, comunque ottimi, vi basta sapere che questo film è italiano, ma non è il classico film italiano, poiché aggiunge qualcosa, è coraggioso e per questo va sicuramente premiato. Non a caso, Mainetti ha faticato a trovare finanziamenti da parte dei produttori, l'Italia è il paese delle commedia volgare o del dramma isterico-borghese da almeno 25 anni, il cinema è più che morto, l'arte è deceduta da tempo in questa mediocre società. Mainetti ha cercato finanziamenti altrove ed è stato coraggioso perché ha creduto nel progetto. Ha avuto ragione. Che questo sia da monito per i nostri produttori del ca@@o che stanno rovinando la cultura italiana e che sia un punto di partenza per ricominciare a costruire il nostro cinema con idee nuove. Che sia da esempio.

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Ultima risposta 09/03/2016 13.14.04
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kenpegawillzac  @  08/03/2016 18:08:36
   8½ / 10
Prima di commentare il film vorrei fare una piccola premessa.
Quando si parla di persone che parla di uomini che stanno per acquistare un superpotere "si gioca facile". La catarsi è immediata e lo spettatore è subito addolcito e paziente di aspettare cosa succede al protagonista con cui l'effetto immedesimazione è già bello che scattato. Su questa base si basano tutti i film del genere come Birdman o il vecchio The unbreakable con Bruce Willis e perchè no anche il primo spiderman (di ogni ciclo). L' idea quindi non è nuova e non originale però neanche usata molto dal cinema hollywodiano e non, quindi c'è ancora da poterci dire qualcosa su. Però uno stesso film senza l'acquisizione del potere da parte del protagonista risulterebbe noioso ai più (vedi Birdman).
Venendo al film nostrano voglio subito precisare che il film sostanzialmente gioca tutta la sua riuscita intorno a questo Jolly. Altrimenti anche lui sarebbe risultato noioso o appena sufficiente. Però a suo favore c'è da dire che lo fa molto bene.

La creazione di una Roma parallela e angosciante, attraversata e funestata dalle bande mafiose e criminali e quindi bisognosa di un supereroe è fatta molto bene VOTO 9.
Caratterizzazione del protagonista e trasmissione della sua personalità, molto Italiana (bravi a non scopiazzare gli americani) e al limite dell'emarginazione sociale, ottima VOTO 10.
La sua evoluzione da quando scopre che ha i poteri un poco meno, un poco troppo ordinaria VOTO 6,5, mezzo voto in più per la parte finale.
LA co-protagonista, può piacere o non piacere come scelta della personalità ma assolutamente originale e recitato benissimo VOTO 9
Il cattivo VOTO 7 meno meno: si è badato troppo a farlo psicopatico più che un cattivo che incute timore questa scelta mi è piaciuta meno.
Evoluzione della storia senza effetto Jolly 6,5, si poteva fare di più con effetto Jolly "superpoteri" voto 7,5. Un poco lentina e fermina in effetti la storia, in realtà come un poco tutti i film del genere ma alla fine comunque discretamente piacevole.
Coerenza della storia e coerenza delle scene "nella vita reale" voto 9. E' fatto bene da questo punto di vista dove spesso i cugini Americani hanno dei bug enormi.
Effetti speciali voto 10 di incoraggiamento. Il budget è quello che è, ormai non si fa un film senza un credito di imposta e senza che sia ritenuto di interesse culturale, però gli effetti speciali seppur minimi sono fatti bene e giocati sapientissimamente.
Brava Italia per una volta.
La media dei miei voti non fa 8,5 vero ? Perdonatemi ma l'effetto superpoteri a me piace sempre ;)

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Ultima risposta 08/03/2016 18.12.42
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Gruppo STAFF, Moderatore priss  @  06/03/2016 23:57:10
   10 / 10
Enzo Ceccotti non è una bella persona, non è uno che si fermerebbe a fare attraversare la strada alle vecchiette o che ti aiuterebbe a cambiare una ruota.
Enzo Ceccotti è uno scarto della nostra società, un burino chiuso nella propria ignoranza affettiva fatta di squallore e film porno... e poi un giorno senza neanche capire bene perchè gli capita di ricevere un dono: "i poteri", e poi un altro, ancora più grande: Alessia.

Alessia che è uno scarto ancora più scarto di Enzo. Alessia che è stata usata ed abusata da tutti. Alessia che per non vedere più tutto quello che ha già visto guarda solo Jeeg robot e lì vi prende dimora. Una matta... perchè solo una matta può vedere del bello nella gente di ***** che affolla i centri commerciali.

E poi c'è Fabbio... il perfetto antagonista di questo "spaidermen cacio e pepe", che canta Anna Oxa e ci crede pure...

3 personaggi incredibili per un film che ha tanti difetti, ma anche tanto orgoglio nel portare avanti l'idea che in fin dei conti in Italia si può fare anche qualcosa di diverso rispetto alle solite commedie caciarone che vanno avanti ad equivoci e parolacce. E allora basta... basta con le muccinate, i sentimenti urlati, le commediole scacciapensieri... basta!

E ora mi raccomando, oh voi che leggete il mio commento: venite qui a farmi notare che il 10 lo si riserva ai capolavori, vi lancio contro i cani dello zingaro.

6 risposte al commento
Ultima risposta 08/03/2016 14.14.48
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Strix  @  04/03/2016 02:11:17
   9 / 10
Questo tipo di film, in Italia, va spinto.

E' qualcosa di diverso dal solito, proprio come fu "il ragazzo invisibile" di Salvatores. Con la differenza che qui siamo di fronte a un'opera che può segnare l'inizio di un nuovo ciclo per tutto il cinema italiano.
Perchè LCJR è la prova che noi le idee ce le abbiamo, il talento pure; ci mancano solo i mezzi e le possibilità, se "loro" si decidono a tirar fuori i soldi, possiamo riportare il cinema nostrano a un livello degno, perlomeno all'altezza dei cugini spagnoli e francesi che per il momento stanno qualche spanna sopra.

Chiaramente il film non è esente da qualche pecca, ma nel complesso è sicuramente qualcosa di insolito a livello registico, buono a livello di trama con un'ottima performance dei 3 attori principali.

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Ultima risposta 04/03/2016 09.12.39
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Invia una mail all'autore del commento Tempesta  @  04/03/2016 01:08:17
   9 / 10
Forse la Marvel dovrebbe prendere appunti di come si partoriscono film di " Supereroi"
Questa pellicola e a dir poco impeccabile sotto ogni punto fi vista. Storia,attori e musica perfetti.
Forse se fosse stata la Marvel Disney a produrlo sarebbe stato un capolavoro la colpa e solo nostrq che non diamo il giusto valore a quesi gioiellini Italiani

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Ultima risposta 05/03/2016 23.34.26
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Wilding  @  03/03/2016 21:10:11
   5½ / 10
Mi aspettavo di meglio visto l'entusiasmo che lo accompagnava. Santamaria a parte gli interpreti non raggiungono la sufficienza, regia freddina, pellicola a tratti grottesca. Mediocre o poco più.

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Ultima risposta 08/05/2016 10.57.13
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Larry Filmaiolo  @  03/03/2016 17:22:15
   6 / 10
Commento a freddo. Freddino.
Aallora, capisco l' impatto entusiasta dell'(anti)superhero movie alla spaghetti roma con tanto di tocchi grotteschi: la cosa più eclatante ed emozionante di questo jeeg è però il mero fatto che sia stato prodotto. basta questo a riempirci di giubilo. Specialmente guardando al primo vero (merdoso) esperimento di salvatores, dal quale fortunatamente jeeg si stacca per tematiche target toni e tutto il resto. Dalla sua jeeg ha anche e soprattutto un regista veramente capace, e due interpreti di prim'ordine che oltre a credere fermamente nel progetto, ce lo fanno sentire a sprazzi vivo, pulsante, reale. Possibile ed estendibile come nuovo capostipite di un filone di roba come ne mancava da troppo tempo chez nous.
Quale è il motivo del sei?
Mah, ok, ce l'hanno fatta e sono stati bravi e sta pure piacendo molto a destra e a manca: ma quello che ci sembra eversivo non lo è fino in fondo, il ribaltamento classico dei cliché supereroistici non è esattamente una novità e non è che solo perché c'è Roma sullo sfondo, ci si deve per forza esaltare. Le impennate drammatiche stridono e lasciano un po' il tempo che trovano così come la sotto trama terroristica, i momenti " brutali"non lo sono fino in fondo, quelle umoristiche idem, la sensazione del pasticcio piacione impera. l'interpretazione non è ovviamente tutta dello stesso livello. Sto facendo le pulci? Ok ma non mi dite che ci troviamo già di fronte al film dell'anno. Le tętte della tipa del gf sono bellissime ma è l unica cosa che ha di bello.

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Ultima risposta 03/03/2016 17.23.58
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Invia una mail all'autore del commento SPIZZDAVIDE  @  02/03/2016 15:06:36
   3 / 10
Un film che non mi ha trasmesso niente ! Nè ironia , né stupore , nè originalità ! Anzi qualcosa me l'ha traamessa.....noia ( specie la seconda parte ). Sconsigliato.

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Ultima risposta 06/05/2016 13.09.18
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Gruppo STAFF, Moderatore Kater  @  28/02/2016 18:12:25
   9 / 10
"Da grandi poteri derivano grandi responsabilità" de' noantri.
Ottimerrimo esordio di Mainetti, che realizza un vero gioiellino dove si mescolano fantasy, divertimento, commozione, trash e pulp, il tutto condito in salsa coatta. Lungi dall'essere una mera accozzaglia di generi il film rilegge gli stereotipi supereroici riproponendoceli in una originale chiave tutta italiana.
Diretto benissimo e recitato ancora meglio, merita davvero di essere premiato dalla presenza in sala.

Quindi via, da vedere al cinema.

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Ultima risposta 06/05/2016 13.11.28
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vinicio  @  28/02/2016 14:00:31
   5 / 10
stranamente in questo periodo stò andando molto cercando qualche bella sorpresa e in parte questo film lo è stata... ho preferito di gran lunga la parte iniziale ma pian piano il film è riuscito ad annoiarmi abbastanza (forse per la lunghezza)... diciamo che l idea del film è buona ma la realizzazione zoppicante con molte scene che cadono nel trash, un cattivo che a me non ha convinto troppo e che nel corso della storia non riesce a farsi odiare... alla fine per me è stata una mezza delusione

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Ultima risposta 06/05/2016 13.12.51
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Gruppo COLLABORATORI SENIOR Invia una mail all'autore del commento kowalsky  @  27/02/2016 02:13:45
   8 / 10
Ci sono tante ragioni per preferire questo film a Deadpool e la prima e' che si tratta di un film italiano...roba pero' da "Notte brava" di Pasolini, da "Storie scellerate" di Citti in un ' eccentrica transazione tra film di genere action movie all'americana e cartoni animati giapponesi, qualcosa di Micheal Mann, Kitano, Tarantino, John Woo e Caligari messi insieme. Questo nuovo "Non essere cattivo" e' uno dei piu' bei film d'intrattenimento visti in questi anni. Sembra studiato a tavolino, forse lo e', ma cattura anche nei suoi eccessi, quando la linea di demarcazione tra parodia e autorialita' e' un confine assai labile. Non tutto e' messo a fuoco perfettamente, v. Il gigantesco personaggio fetente di Luca Marinelli, una specie di David Bowie sanguinario e psicopatico, ma Mainetti il linguaggio lo conosce a menadito e sfonda piu' realta' che vedono borgatari ultra' laziali o romanisti outsider e piccoli criminali aderire a uno spazio urbano tremendamente efficace...mai vista una Roma laida essere così attraente, come nei primi fotogrammi dove sembra di rivedere la fuga di Dustin Hoffman nel Maratoneta...Santamaria da' forza a un personaggio amaro e ombroso con la sua patina mai radicale di eroe romantico, che risorge sempre dalle ceneri. E poi Marinelli, l'ottimo Esposito, la finta svampita Pastorelli, ognuno sembra costruire un realismo di fondo davanti al l'eccentrica mise in scene della storia e dei singoli personaggi Come definire un film del genere se non un imperfetto ma indispensabile film DI GENERE? Forse solo un super-eroe urbano e' in grado di raccontare il degrado raccapricciante della Roma Capitale.

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Ultima risposta 12/03/2016 03.08.56
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matt_995  @  24/02/2016 11:23:44
   9 / 10
Un film dalla grande potenza emotiva. Non mi capitava da tempo di ridere, sussultare, gasarmi, commuovermi e... piangere per lo stesso film. E non mi sarebbe capitato per lungo tempo ancora se in quella giornata della Festa del Cinema di Roma non avessi combattuto e vinto contro il mio scetticismo iniziale e non avessi visto in anteprima il favoloso "Lo chiamavano Jeeg Robot".
Conoscevo già le due (mini)opere più famose del duo Mainetti-Guagliarone ma, per quanto mi avessero accattivato, non mi avevano fatto mai impazzire. Ma evidentemente al regista e allo sceneggiatore servivano dei tempi più lunghi per poter esprimere il proprio potenziale. Arriviamo al film...
E' un film che finalmente ripaga la fiducia di ogni tipo di spettatore: sia lo spettatore snob ed elitario che quello terra-terra, abituato al cinema delle grasse risate.
La regia di Mainetti ha un tocco elegante e delicato, che denota una certa ironia e sensibilità, pur raccontando personaggi e ambienti non proprio raffinati. Fa corrisponde con efficacia scene fracassone (realizzate saggiamente, senza strafare, consapevole dei propri limiti ma senza deludere il suo pubblico con trovate insulse) a scene di un'umanità senza paragoni. A tal proposito cito la scena del

Nascondi/Visualizza lo SPOILER SPOILER
E a questo punto è doveroso parlare del trio spettacolare di attori: un già fatto e finito Santamaria (rozzo, zozzo, gonfio, scorbutico) e un Marinelli al traguardo della consacrazione (ma è lo stesso Marinelli di Tutti i santi giorni di Virzì? Non credo... sarà il gemello malvagio!). Ma lo stupore più grande è per l'esordiente Ilenia Pastorelli, udite uditeeee, ex concorrente del gf, qui impegnata nel personaggio più difficile della storia, la ragazza problematica con l'ossessione per Jeeg. Ne esce senza dubbio vincitrice, come i suoi colleghi del resto.
Ma dopotutto c'è da dire che gli attori avessero a disposizione una sceneggiatura impeccabile. Tutto torna, tutto è al suo posto, ogni elemento, ogni dettaglio, ogni tic o caratteristica di un personaggio, ogni momento della storia è studiato con massima attenzione e accuratezza. Segno questo di chi di sceneggiatura se ne intende. Segno questo che dietro ogni parola, ogni azione, ogni sguardo c'è un ricco background (e questo vale per gli sceneggiatori ma anche e soprattutto per Mainetti) di film su film su film. Perchè, in effetti, LCJR è un film che trasuda passione cinematografica. E questo aspetto mi fa ricordare il giovane Tarantino: vedere Jeeg o i primi film del Quentin è come vederne altri 1000, è come vedere trasposto su pellicola un sentimento, una passione, gli occhi lucidi di un ragazzino che guarda chiuso in camera ore e ore e ore di vhs.
Bravi Mainetti & Co. Aggiungo un voto in più alla valutazione oggettiva proprio per questa passione che si percepisce ad ogni istante, e faccio finta di non ricordare il finale, ahimè, tirato un po' troppo per le lunghe!
Chapeau!

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Ultima risposta 28/02/2016 17.49.44
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