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Mi spiace abbassare un pò la media essendo un grande estimatore di Scorsese... ma secondo me pur essendo un buon film manca di qualcosa...e cmq non sicuramenre è il suo milgiore. Grande come sempre De Niro! Cmq da vedere almeno una volta.
Altro grande capolavoro della coppia De Niro - Scorsese. Il regista riesce a cogliere e mostrare tutto il male presente nelle strade di New York, con scene di forte impatto e realismo. Tutto ciò visto dagli occhi di un ex Marine reduce dal Vietnam, che poco a poco affonda sempre più nel baratro della pazzia causa il disturbo da stress post traumatico. L'intera pellicola è molto realistica, calza a pennello la vita non ottimale di quell'epoca, strade invase da drogati, spacciatori e prostitute, lo stesso protagonista è simbolo di come i reduci dalla guerra diventassero persone stressate e non giustamente ricompensate dalla società e dal governo per quello che hanno fatto per il proprio paese. Una pellicola forte, cruda nel suo far vedere la realtà, ed in questo Scorsese è un maestro. Lode anche a De Niro, in una delle sue interpretazione più magistrali, memorabile il suo monologo davanti allo specchio. In conclusione, un film che nel tempo è diventato famoso per aver mostrato per la prima volta l'impatto sui soldati delle guerra in Vietnam, in una New York fine anni '80, rappresentando lo squallore della città e la bassezza in cui era caduta in maniera perfetta. Un film sicuramente non facile, ma sicuramente un cult del cinema, una pietra miliare ed un capolavoro di Scorsese, che bisogna vedere almeno una volta.
Nelle strade puzzolenti di New York, un tassista gira la città in lungo e in largo, non ha paura dei quartieri malfamati o dei clienti spesso pericolosi. Lavora di notte, non dorme di giorno, è un reduce del Vietnam. Conduce una vita solitaria e gli unici contatti con la società gli ha con i suoi cosidetti compagni di lavoro. Introverso, ma sincero e a suo modo giusto. Stanco di un mondo marcio e decadente, senza giustizia, decide di dare una svolta alla sua vita e a quella degli altri, motivarsi e agire per una giusta causa. Con un po' di fortuna e tanta testardaggine ci riesce. E' questo il Taxi Driver che ho sempre visto, uno dei tanti titoli rappresentanti della New Hollywood che certamente ha mosso le acque nel settore/genere e ispirato parecchi autori in futuro. Coraggioso e memorabile, riuscito e anche fortunato, ma non lodevole come spesso viene definito.
Buon film, ma speravo che la psicologia del protagonista venisse più approfondita. Consiglio Seul Contre Tous di Gaspare Noè che si ispira a questo, ma è decisamente più profondo. (Lo publicizzo un po' perchè non è molto conosciuto, ma merita tantissimo.)
un De Niro alle prese con la malavita di New York e con una delusione amorosa che non può superare facilmente . ottima la sua interpretazione anche se il dopiaggio in lingua italiana da quel qualcosa di piu in alcuni frangenti . belle le scenografie e le musiche di sottofondo .di certo i momenti piu emozionanti della storia del cinema restano il primo incontro con una jodie foster giovincella e impegnata nella parte della prostituta e il famoso monologo di fronte ad uno specchio e per di piu armato fino ai denti . Anche se per molti il film è un vero e proprio cult al sottoscritto è parso di guardare solo un buon film e nient'altro .Da Scorsese mi aspettavo molta piu azione e sparatorie. resta comunque un film fatto davvero bene .
stupito di non avere ancora commentato questo filmone, che ritengo il capolavoro assoluto di Scorsese, addirittura superiore a Quei Bravi Ragazzi. Opera particolarissima che si avvale di una sceneggiatura folle e magistrale, con un'anima di denuncia spietata nei confronti della società dell'epoca, e soprattutto di un interprete d'eccezione come De Niro, qui al top del top delle sue performances, che arriva a spaventare lo spettatore nei panni di uno dei più celebri personaggi degli anni 70. L'anima nera di un' epoca e l'ambigua pazzia di un uomo, portate con somma arte al cinema: rimarrà grande fino all'eternità
Per me è Il film. Sarò di parte, ma io amo tutto di Taxi Driver, dai personaggi alle musiche, alle ambientazioni. Il film che mi ha piu' coinvolto emotivamente. Ringrazierò per sempre Martin e Bob per le emozioni che mi ha regalato questa pellicola.
UN FILMONE CHE RIMANE NELLA STORIA DEL CINEMA UN DE NIRO MEMORABILE CHE SENTE IL BISOGNO DI FARE PULIZIA IN UNA SOCIETà ORMAI IPOCRITA RESTA IL MIO FILM PREFERITO GRANDE BOB
Altisonante interpretazione di De Niro in un film ad alto tasso di psicologia introspettiva e con una romantica ma selvaggia visione della vita di un uomo ai confini della società. Cult.
Devo dire che da amante del cinema e di un fenomeno come De Niro, mi aspettavo qualcosina in più. De Niro è fenomenale e sicuramente questo film rappresenta forse il suo punto più alto di recitazione alla pari di Toro Scatenato, ma nel complesso il film secondo me manca di qualcosa che avrebbe reso meglio il suo significato. Il voto che dò è quello che il film mi trasmette, perciò a priori dico che se qualcuno leggendo pensa che non si può dare a questo film lo stesso voto che ad esempio viene dato in questi giorni a film come Benvenuti al Sud o a Checco Zalone, dico solo che è frutto dell'emozione che il film mi ha dato... Essendo comunque un gran film, vale la pena vederlo!!!
Pellicola di notevole impatto emotivo. Robert De Niro porta avanti un film intero praticamente da solo. La musica è di Herrmann e si sente. Tra l'altro la scena del post-sparatoria l'ho trovata molto hitchcockiana. Un racconto amaro da digerire lentamente.
"Ma dici a me? Ma dici a me? ... Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? Non ci sono che io qui" Solo per questo pezzo improvvisato dal grande De Niro merita 10...
Ecco un altro film targato scorsese. Film devastante non si può commentare facilmente perchè non si trovano le parole. Ottima l'interpretazione di Robert. da vedere!
Mi ero persa questa perla, veramente un capolavoro. Travis non è un personaggio contorto, contorta è la realtà che lo circonda, fino al degrado della sua stessa ragione. Ottimo.
finalmente sono riuscito a vederlo. bellissimo film, ambientazioni perfette. Un De Niro in grande forma che interpreta bene il solitario nella grande città che prova a far giustizia.
classico esempio di film dove l'eccellenza va a cascata: l'atmosfera rende in modo magnifico e diventa il setting ideale per raccontare la storia di Travis, psicotico reduce del Vietnam, adesso tassista di notte in una New York malata e sudicia nell'anima, che fatica ad avere una vita normale, insofferente verso tutto quello che lo circonda e soprattutto lo avvolge. un De Niro mostruoso ci regala una performance indimenticabile, dando vita ad alcune scene che ormai sono entrate di diritto nella storia del cinema. il miglior Scorsese di sempre.
ordinaria storia di alienazione metropolitana, srotolata con infinita grazia e mestiere dal grande Scorsese, il protagonista arriva a rispondere con la violenza alla decadenza urbana e morale, ma la sua è inanzitutto una reazione per scongiurare il pericolo di trasformarsi in un vegetale come il 99% dei suoi conterranei colleghi newyorkesi che accettano l'imbarbarimento voluto dall'alto con assoluta impotenza e menefreghismo, una reazione di violenza quella di Travis in un tempo in cui la violenza del capitale e di tutti gli interessati alla ideologia consumistica, buonista, nichilista ed in seguito globalista (sono prospettive diverse del medesimo fenomeno) è gigantesca. Questa del protagonista è violenza che è "levatrice della storia", anche per la reazione che provoca (un tempo almeno si stava sulla stessa barca, anche se alcuni tentavano di scalciare via gli altri).
Ottimo de Niro. Il film sta sostanzialmente in piedi grazie alla bravura del protagonista, con un altro attore probabilmente nessuno oggi ricorderebbe più questo film, abbastanza vuoto a parte qualche scena particolarmente intensa...
Quando la solitudine e la repressione di un uomo sfocia nella rabbia e nell'alienazione completa verso una società marcia e senza scrupoli. Capolavoro indiscutibile firmato Scorsese, con un Robert de Niro in pieno stato di grazia e con una Jodie Foster solo all'inizio di una sfavillante carriera. E' già stato detto troppo.
Amico diario, ho vissuto troppo a lungo in posti dove le pallottole fischiavano vicino alle orecchie, e adesso che sono tornato non trovo modo di darmi pace. Durante la notte vago solo per la città, invisibile agli occhi di tutti. Di giorno vedo film di persone nude senza eccitarmi. Ventiquattro ore è un periodo di tempo interminabile, mi servirebbe uno scopo, dovrei finirla di creare circostanze solo per me stesso. La solitudine mi perseguita: nelle strade affollate, nei bar, ovunque. Possiederei volentieri uno di quei "yellow cab", mi piacerebbe girare per la città come un condottiero, tenere tra le mani il volante nel bel mezzo del Bronx, di Brooklyn, di Harlem. Magari scarrozzare i negri e qualche finocchio.
Le cornee sono offese dalle lampeggianti e attraenti luci notturne, l'anima coccolata dalle suadenti note di un sax inconfondibile, il mio taxi carezzato da fumi che risalgono dall'asfalto, i fari puntati sugli affascinanti locali strip-porno. Osservo chi mi sta intorno e non vedo altro che *******, papponi, ladri, politici arrivisti e mogli tro*e. Faccio bagnare la carrozzeria dalla pioggia di questo cielo così uguale a quello della giungla, e mi accorgo che l'auto e il paesaggio sono ancora più lerci.
L'appartamento dove vivo è piccolo, degradato e spoglio; l'umidità si infiltra nelle mura e trafigge le mie forze. Dovrei allenarmi di più. Il fisico mingherlino e i muscoli sfibrati li nascondo sotto le camicie a quadretti. Tagliarmi i capelli farà bene alla mia presa di coscienza, adesso più coerente che mai. La mia anima di soldato è pulita, e così deve essere il mondo che mi circonda. Qualcuno dovrà pur capirmi. Quella bionda elegante e leggiadra, o quella ragazzina così discinta, per esempio. Come ti chiami? Mi terresti compagnia? Gli ho raccontato di me, della mia vita irregolare, dei dischi che non ho mai ascoltato e dei film che non ho mai visto. Delle mie intenzioni protettive.
Quante volte mi sono fermato. Quanto tempo ho trascorso osservando la mia immagine riflessa allo specchio. E quante volte ho immaginato di sparare. Uccidere quella persona così tremendamente costante, livellata, immutabile quale sono. Un giorno vorrò "orgasmizzarmi" anch'io: fanc*lo ai mal di testa e ai medicinali, alle soap-opera, alla televisione e ai suoi programmi seducenti.
"In ogni strada di questo paese c'è un nessuno che sogna di diventare qualcuno. È un uomo dimenticato e solitario che deve disperatamente provare di essere vivo." Travis Bickle
Capolavoro! Quasi mi mancano le parole per descrivere tanta genialità,un lavoro davvero stupendo quello di Scorsese. De Niro in un interpretazione che varrebbe almeno un oscar,eccellente direi. Film che descrive la solitudine in modo perfetto,analizzandone ogni più piccolo problema in maniera altrettanto buona. La scena in cui Trevis parla davanti allo specchio entra di diritto nella scene cult del cinema e poi:l'acconciatura finale dei capelli di questo:semplicemente geniale. Consigliato a tutti gli amanti della settima arte,vale la pena.
Il miglior film di Scorsese, una mente geniale! Incredibili i controversi presenti, De Niro insuperabile.Guardate questo film, vale una parte della storia del cinema!
Un piccolo capolavoro ragazzi non c'è nulla da dire, il miglior film si Scorsese che ho visto fino adesso senza ombra di dubbio. Taxi driver: un film che personalmente mi ha colpito molto, sia dal punto di vista della regia, sia dalla rabbia repressa che tiene dentro, che porto un uomo di nome Travis Bickle all'urlo più potente che esista: il dolore interiore. Il film e girato in maniera perfetta: la rappresentazione di una New York malsana, violenta e senza scrupoli attraverso il taxi del povero Travis e attraverso a delle atmosfere perfette e in alcuni casi molto cupe. C'è da dire che il film, seppur duri molto, difficilmente annoia, si riesce sempre a guardarlo e tiene dei ritmi molto buoni, anche se bisogna seguirlo attentamente per capirlo bene. Volevo sottolineare due cose anche: prima cosa le ottime musiche che circondano l'atmosfera in tutto film, seconda cosa invece riguarda il finale del film, io la definisco semplicemente straordinario, probabilmente uno dei migliori finali che ho visto fino adesso. Insomma, un'altro film si Scorsese che mi ha preso alla grande, con un Robert De Niro semplicemente straordinario. Da vedere.
So di andare controcorrente, ma sinceramente a me sto film non è piaciuto affatto. Mi ha annoiato a morte, e l'ho trovato assolutamente inconsistente...sarà che l'ho visto più di 30 anni dopo l'uscita, ma mi duole ammettere che non mi è piaciuto per niente
Un capolavoro senza tempo, diretto in maniera eccellente da Scorsese e interpretato magistralmente da Robert de Niro nei panni di un taxista che scorrazza di notte nei malfamati quartieri di New York. Un film esemplare che tocca con assoluta veridicità quanto una persona ingenua e semplice, che crede ancora nell'amore e nell'amicizia possa trasformarsi in uno psicopatico omicida, vittima di una solitudine e di un'alienazione che lo portano ad allontanarsi sempre più da una società corrotta e violenta. Il personaggio di Travis è reso in maniera stupefacente, profondo e impietoso, così duttile e facile da manipolare ma allo stesso tempo che combatte per ciò che non è giusto, fino a spingersi ad un finale confuso e assolutamente contraddittorio, ipocrita, ambiguo. Taxi Driver è un film straordinario, imperdibile.
uno dei film + conosciuti di Scorsese, non è il suo migliore, la storia è semplice e lineare, ma DeNIro che parla allo specchio è leggendario, il risultato complessivo è un buon film di un regista ancora alle prime armi, che in futuro si sarebbe superato, ma considerato come appunto uno dei primi lavori, ha un suo fascino e non delude le aspettative
Alienazione... il non sentirsi parte integrante di un sistema che non ti rispecchia e sembra fregarsene delle tue paure... voglia di sovvertire autonomamente le regole perchè si è semplicemente stufi. E' il triste e tragico destino dell'uomo del tempo... e Scorsese lo racconta magistralmente con un De Niro leggendario
Cosa si nasconde dentro ad ogni uomo? E' la domanda che mi sono posto guardando il film e alla quale anche il protagonista non sembra saper dare una risposta. Molto bello anche se leggermente sopravvalutato.
Un eccezionale De Niro tiene su livelli altissimi un film controverso, drammatico, ma dannatamente efficace nel mostrare cosa può lasciarti sul groppone un'esperienza come quella vissuta dal protagonista.
capolavoro mai superato dal tempo, dallo spazio, una delle prove artistiche più grandi della storia, robert de Niro in questo film disegna il suo capolavoro eterno, Scorsese ne è il sarto e confeziona una storia strepitosa da tutti i punti di vista, ma lui , Robert de Niro , lui che la interpreta... Divino.
La più alta rappresentazione dell’alienazione dell’uomo mai realizzata al cinema. Tecnicamente divino e con un Robert De Niro eccelso.
"In ogni strada di questo paese c'è un nessuno che sogna di diventare qualcuno. È un uomo dimenticato e solitario che deve disperatamente provare di essere vivo!"
Un capolavoro ,splendido film introspettivo che si regge grazie ad uno stratosferico De Niro in un interpretazione magnifica. Una New York divisa tra giorno e notte ma è proprio la New York notturna,quella delle luci al neon rosse e dei film porno, la vera città in cui Travis fa il suo lavoro di tassista. Ogni suo tentativo di approcciarsi al prossimo viene scambiato per qualcos'altro che la sua semplice ingenuità. Questo porta Travis ad una visione del mondo particolare,sempre più disperato e solo. Lo porta ad una confusione morale che fa nascere in lui più di una contraddizione nel suo comportamento (coe gli fa anche notare la ragazza che invita ad un appuntamento). Alla fine farà la cosa giusta nel modo sbagliato fallendo miseramente anche in questo. Ed è proprio un finale che ricalca in una certa maniera quello di Arancia meccanica quello a cui assistiamo alla fine,volutamente ambiguo. Molto bello il cambio di tonalità nel finale,con una fotografia ancora più cruda fredda e con degli effetti violentissimi che portano il film ad un cambio brusco e improvviso. Non mi aspettavo un finale del genere,comunque. Scorsese dirige alla grande e Jodie Foster e Harvey Keitel sono bravissimi. Film da vedere.
il pessimismo esistenziale raccontato da Scorsese. splendida l'atmosfera che riesce a far respirare nel film. ottima la caretterizzazione dei personaggi, interpretati alla perfezione.
Film terribilmente asettico, buona prova di De Niro (che francamente ha avuto nella sua carriera ruoli ben più difficili di questo) e buona colonna sonora
Un De Niro da pazzi...ultra magnetico e schizzato, reduce dal Vietnam, insonne, che non si adatta al ritmo cittadino, anzi ne scopre il lato più sporco, la feccia che egli vuol ripulire, sia per futili motivi legati ad un appuntamento fallito, sia per un fatto di solitudine cronica che lo lascia cadere sempre più nel baratro.
Incredibile il finale, cruento, schizofrenico, ben caratterizzato dal
Cult metà anni setttanta. Un giovanissimo ma già formidabile De Niro fa protagonista a una introspezione nella follia umana e nella terribile alienazione di alcuni lavori. Di sicuro 35 anni fa avrebbe fatto molto più effetto di oggi, infatti gran parte del film mi è risultata noiosetta e vuota e non all'altezza delle mie aspettative. Solo verso la fine si capiscono le intenzioni più profonde del personaggio, che durante tutto il film si sono potute solo intuire, e tutto quadra. Come ho già detto non mi ha soddisfatto a pieno colmando le mie aspettative, ma di certo è un grandissimo film.
Uno dei film più sconvolgenti e intensi che io abbia mai visto, frutto di collaborazioni artistiche (Scorsese, De Niro, Foster, Schrader, Herrmann...) fuori dal comune. Cinema ai massimi livelli, tra le vette inarrivabili. Tra i più belli della settima arte.
Scorsese presenta questa pellicola immergendoci all'istante in una autentica tragedia sociologica attinente alla periferia newyorkese anni '70. Travis Bickle personifica in modo alquanto atipico la solitudine,la noia,la stanchezza di vivere.A tratti bislacco e disinibito ,in altri tetro e insidioso il protagonista ,dai finestrini del suo yellow taxy ,osserva il mondo esterno procedendo lentamente lungo il percorso della follia incarnata dalle strade caotiche e fumiganti di una New York notturna viziosa e malsana.Travis ingenuamente ignaro della sua perversione e della sua rabbia recondita cerca persone in grado di capirlo,di parlare la sua stessa lingua ,di masticare la sua stessa visione del mondo(un boccone piuttosto amaro).La disperazione di questo emblematico personaggio (incarnabile con l'uomo comune che è a contatto con il mondo sempre più degradato)è dovuta anche al suo vissuto per nulla trascurabile che ricalca un altra grande tragedia inerente alla guerra in Vietnam che il regista plasma inserendo in un contesto che fonde a quest'ultima la tragedia sociale attinente ai giorni nostri:il degrado,il deterioramento della società(estremo in alcune città).Scorsese si fa artefice di un film divenuto ormai CULT rivelando un eccelso Robert de Niro e una personale capacità di fare del cinema che considero singolare e invidiabile.
film molto bello,a tratti magari un po noiosetto,ma ha un finale bellissimo incredibilmente violento.Intrepretazioni sia da parte di De Niro (che giovane che era!) che da una Foster bambina veramente fantastica.Non è il mio film preferito,ma sicuramente è da vedere.Imperdibile.
Jodie Foster... brava! De Niro ... bravo! scene ormai entrate nel CULT MOVIE. Un film datato, ma che si lascia ancora ben vedere. Storia cruda, immediata, senza fronzoli. Diretta. Consigliato 100%
Travis Bickle è un veterano del Vietnam che, tormentato dall'insonnia, trova lavoro come tassista notturno. Ed è proprio girando di notte per le strade di New York che ne scoprirà il lato più marcio.
Quando si metterà in testa di ripulire la città da tutto il suo schifo, sarà la fine.
Come al solito, anzi più del solito, grande De Niro. Il protagonista è probabilmente il migliore antieroe mai visto sullo schermo. Da vedere assolutamente.
Parlare di capolavoro mi sembra alquanto esagerato per un film che,esaminato attentamente,presenta alcuni difetti.Molte situazioni vngono infatti trattate con molta superficialità e fretta,i risvolti psicologici che spingono il protagonista alla "pazzia" non vengono molto approfonditi anche se vengono immaginati dallo spettatore;il tutto però ha finito per non suscitarmi molte emozioni. è un film tecnicamente molto valido,così come la storia su cui si basa e che cerca di raccontare senza però riuscirci pienamente. Ottimo De Niro che praticamente regge il film da solo. Finale troppo sbrigativo e che mi ha suscitato alcuni dubbi.
In ogni strada di questo paese c'è un nessuno che sogna di diventare qualcuno. È un uomo dimenticato e solitario che deve disperatamente provare di essere vivo.
Film bellissimo, epocale, spietato, crudo e cinico. La regia di Scorsese e la recitazione di De Niro a livelli semplicemente inarrivabili. Scene che rimarranno nella storia, una su tutte quella del monologo allo specchio. Perfetto ritratto di come una società malata nel midollo non possa far altro che portare all'alienazione e alla pazzia più totale. La cattiveria con cui viene descritta New York ha pochi pari nella storia del cinema: ad ogni angolo c'è violenza, marcio, depravazione. A questo proposito impossibile non citare la scena della tentata rapina, con conseguente reazione del gestore. Avrei dato 10 se il film si fosse fermato alla splendida sequenza che ritrae ciò che era rimasto dopo la sparatoria, perchè il finale non mi è proprio andato giù, al punto tale da dover togliere ben due punti. Quelle crude e poetiche inquadrature di cui sopra, infatti, penso fossero la giusta conclusione a questa storia, il cui profondo nichilismo va a cozzare prepotentemente con lo pseudo happy-end degli ultimissimi minuti, il quale presenta anche delle incongruenze non da poco: innanzitutto Travis aveva ricevuto una pallottola nel collo, e mi sembra strano che possa portare come conseguenze una semplice e piccola cicatrice. Inoltre lui ha ucciso ben tre uomini, ciononostante viene rimesso poco credibilmente subito in libertà, senza processi e addirittura da eroe. Insomma, questo finale mi è sembrato appiccicato forzatamente per raddolcire un po' la pillola, forse pensando al giudizio dei produttori. Fatto sta che io l'avrei preferita così, amara, senza neanche un granello di zucchero.
Grande capolavoro di Martin Scorsese.Taxi Driver e'la storia di un reduce del vietnam alienato e che non puo(e forse in fondo non vuole)reintegrarsi nella societa',interpretato da un Robert De Niro al massimo della sua espressivita'....le riprese di una New York squallida e notturna e la grande regia di Scorsese fanno il resto donando a questa opera un aura malsana e proprio per questo estremamente affascinante..e'passato alla storia il famoso monologo allo specchio,giustamente direi...
Piccolo aneddoto personale: La prima volta vidi questo film in una vecchia videocassetta registrata da TV. Purtroppo (o meglio dire per fortuna) la registrazione s'interrompeva nel punto in cui i poliziotti irrompono nel palazzo dov'è avvenuta la strage. E per anni ho creduto che quello fosse il degno finale d'un film davvero molto bello. Qualche tempo più tardi, ahimè, decisi di rivederlo in DVD, ed ecco l'amara sorpresa: il film prosegue, e il finale non m'è piaciuto affatto. A parte questo, le atmosfere decadenti d'una New York notturna, il senso di solitudine, il degrado della condizione mentale del protagonista (interpretato da un ottimo De Niro) ed altro ancora, ne fanno una pellicola intensa e indimenticabile.
capolavoro di Scorsese...una viaggio nella vita solitaria e drammatica di un uomo che prende dall'inizio alla fine...Jodie Foster brava anche da ragazzina
Pellicola sfuocata e simbolicamente decerebrata, è facilmente ritenibile il capolavoro, per antonomasia e fama, del regista italo-americano Martin Scorsese.In questo film, che inquadra nell'arco della sua lunga durata un'epoca, un tempo, un "American way of life" pregiatamente corrispondente agli anni '70, era in cui in città come New York era estremamente opportuno e alquanto interessante osservare, alla stregua di antropologi e sociologi esploratori delle fenomenologie dell'animo umano ( in addizione ai loro corrispettivi rifacimenti nella vita giornaliera e lavorativa), questa molteplicità, caos, disordine di forme conturbabnti, messe in moto da un filo al quale sono terribilmente (!) legati (come delle marionette), e vedere, un pò come disse Epicuro nella sua introduzione al "De rerum natura", dalla propria posizione di sicurezza (in questo caso di instabilità patologica e affettiva) il resto dell'umanità ( sia ben chiaro, non società) andare terribilmente alla deriva.Il taxista Travis Bickle è la metafora per la stanchezza, la noia, la disillusione e l'indelebile onta di fatica e sofferenza, e quindi solitudine, che tutti gli uomini recano con sè al loro interno, sebbene non lo diano mai a mostrare ( gli altri non comprenderebbero).Il suo stesso rivoltarsi, la sua magniloquente metamorfosi è indizio di un dilaniatissimo "status" dell'Io afflitto, che, mediante il cambiamento in quelle che sono le "formae animi" offerte dalla società, diviene suo artefice e sacrificatore carnale, e, in definitiva, capro espiatorio e "bonus casus belli".L'omologazione è anticipazione dellla reminiscenza sensitiva ( il diario).Per quanto riguarda il lato tecnico, non ho mai visto una fotografia così incantevole ed oleografica come quella curata con amore dal direttore MIchael Chapman: la scena iniziale è veramente totalizzante e , al contempo, estemporaneamente pacificante.Capolavoro.
Film innovativo per il tempo in cui è uscito, regia all'avanguardia, una bellissima fotografia....ma se uno lo vede ora per la prima volta non può definirlo più un capolavoro, dato che non riesce a trasmettere il senso di claustrofobia tanto ricercato dal regista. Grandissimo De Niro.
è certamente un bel film, ma non mi sento di usare la parola capolavoro. la pellicola ha un certo fascino e per l' epoca era certamente innovativo, ma c'è qualche incogruenza e alcune scene finiscono per annoiare. certo, rappresenta in modo interessante la follia umana, ma a mio parere non è un film da 10, ma da 7,5 , visto che ha i suoi difetti ma vale la pena vederlo. bravo de niro.
non mi è piaciuto affatto... mi aspettavo molto di più da quello che è considerato un capolavoro del cinema mondiale... di certo non per me... Storia lenta e noiosa, non vedevo l'ora che finiva e anche la scena finale non è niente di particolare... De Niro da semplicemente di matto! capisco che dietro c'è tutto un discorso: reduce dal vietnam, asociale ecc. ecc., ma questo non basta come "alibi" per il comportamento, o forse non è reso bene...
de niro e il finale salvano questo film per me ampiamente sopravvalutato..non è male ma nemmeno un capolavoro,keitel pappone fa un certo effetto e le ambientazioni della new york notturna del periodo sono proprio come le imnmaginavo io
un capolavoro! è una vita che guardo film e non ne ho mai commentato uno! adesso vado a raffica... ho una buonissima memoria quindi me li ricordo tutti dai più belli (almeno per me) ai più orrendi! questo E' un CAPOLAVORO e De Niro stratosferico.