rush (2013)

Allora,se devo dare il voto al film,come trama,sequenze spettacolari,suspance,rivalita' sportiva,adrenalina,gli darei anche 6,5 o 7.Ma qui non siamo davanti a un semplice film,siamo davanti a un film biografico.Dove si racconta la vita di personaggi realmente esistiti con tanto di nome e cognome.Bene,quello che ho visto non mi e' piaciuto.Il film dovrebbe essere un film che racconta vicende sportive e basta,invece diventa come uno dei tanti film dove c'e' il "cattivo" e il "buono".In questo caso il "cattivo" e' Lauda,che viene dipinto come un codardo,opportunista che pensa solo ai propri interessi.Odiato da tutti nel circuito automobilistico.Dall'altra parte il "buono" , ovvero James Hunt.Amato da tutti,bello e dannato che sa divertirsi e divertire,amato da tutti gli altri piloti e dalla gente. Ma cos'e' un film western ? O un racconto di una rivalita' sportiva? Sembra di vedere Clint Eastwood e Lee Van Cliff !!! Poi,come se non bastasse,si va anche sull'aspetto fisico.Lauda,il "cattivo" e' anche brutto,tanto da essere paragonato a un topo.Hunt il "buono" e' anche il "bello" quello che si diverte e si gode la vita ? Ma che messaggio si vuol far passare ? Che chi e' bello,nella vita e' anche un vincente? Chi e' brutto e' odiato e invidioso ? Ma che cosa assurda. Un film sportivo che fa passare un vincente,uno che ha fatto la storia della formula uno come un perdente invidioso.No,mi spiace,ma Howard ha toppato alla grande.Ciliegina sulla "torta". Le scene delle dcure di Lauda dopo l'incidente. Era necessario far vedere quando gli tolgono le garze dalla faccia e quando gli infilano il tubo nella gola ,fino ai polmoni,per pulirglieli? Io non mi impressiono di certo,perche' ho visto e mi piace il genere horror.Ma questo non e' un horror e queste scene,degne di "Hostel" in un film sportivo mi sembra che non centrano nullaRipeto se non aveva prestese di essere il racconto della rivalita' tra Lauda e Hunt poteva andare bene,anzi era un bel film.Essendo una biografia,secondo me e' fatto male.

Il regista riesce a costruire due biografie in parallelo lasciando allo spettatore la scelta di quale personaggio "preferire"...
Non ho vissuto la formula 1 di fine anni '70, ma il film rende molto bene l'idea di come poteva essere quel mondo ai tempi, senza la sicurezza e la tutela dei piloti.

L'ultima fatica di Howard è un film sullo sport, sulla rivalità tra due campioni, sul sacrificio e sul rischio. Howard si conferma un regista capace soprattutto nella parte centrale e finale del film. Ottima la ricostruzione dell'incidente di Lauda ed anche i momenti prima e durante la gara di Fuji.
Buona la caratterizzazione dei protagonisti, meno quella dei comprimari, alcuni lasciati troppo in disparte altri fin troppo presenti (come la moglie di Lauda).
Complessivamente un buon film che è riuscito a non farmi annoiare, nonostante io non sia una fan dell'automobilismo.

Un capolavoro , Howard non sbaglia un colpo. Film davvero ottimo sotto ogni aspetto, dalla regia alle musiche al cast ( e chi l'avrebbe mai detto che anche Hemsworth poteva farcela ) .
Non vedo l'ora di averlo nella mia collezione blu-ray e rigustarmelo a dovere nella tranquillità di casa mia. Consigliatissimo ad appassionati e non di formula 1 e NON

Un film di questo genere diretto da Howard... era inevitabile che fosse in alcuni passaggi didascalico in modo esagerato.
In alcuni aspetti poi i protagonisti mi sono sembrati caricati nelle loro peculiarità (disciplinato e rigidino Lauda, genio e sregolatezza Hunt), ma appunto, si tratta di un film... farne un freddo e distaccato racconto-cronaca dei fatti l'avrebbe reso un indigeribile mattonazzo per il grande pubblico a cui è chiaramente destinato.
La tanto discussa ricostruzione dell'incidente, anche a me è sembrata troppo in secondo piano, forse per non allungare il film, ho notato però che...

SPOILER
Per gli appassionati di Formula 1 è imperdibile, ma anche per gli altri, secondo me una visione la merita, se non altro perché narra fatti sportivi realmente accaduti.

Pur non essendo un appassionato di formula uno, il film ti coinvolge e appassiona. Fantastico Ron Howard cosi come i due attori principali.
Magnetico

E' naturale che il film di Howard meriti di piazzarsi al primo posto della gara, anche perche' di film di questo genere non ce ne sono molti (torna in mente il sottovalutato Linea rossa 7000 di Howard Hawks). Posso ben dire che ero fortemente prevenuto nei confronti di Howard, che e' un cineasta di grande mestiere ma che forse si priva spesso e volentieri dell'interiorita' per compiacere Hollywood. Non posso dire di essere stato smentito, se penso che per i primi quaranta minuti al di la' di un soundtrack azzeccato (Thin Lizzy, gli Slade, Jimmy Cliff) persino Micheal Bay avrebbe potuto fare di meglio...e del resto non sono i dialoghi ne' le prove attoriali (appena discrete se vogliamo, cfr. Insopportabile la moglie devota di Lauda) la ragione del successo del film: sorvolo poi su un P. Favino in trasferta che non riesce mai a rendere credibile un campione come Clay Ragazzoni (colpa di Howard?). E tuttavia Rush funziona a meraviglia, soprattutto nella parte centrale. Perche' riesce a scoperchiare questo margine oscuro tra divertimento competizione e morte, tra passione e sacrificio. Anche se fa di Lauda un filosofo della sportivita' e gli piace raccontare di Hunt come cover-man dal bel volto ehm filo-ariano, questo film esce cmq. dai binari della prevedibilita' raccontando come uno sport come quello automobilistico sia sempre in bilico tra la vita e la morte. Howard gira splendidamente i minuti che precedono la gara sul monte Fuji per esempio. E anche se qua e la' prevale un delirio visivo piuttosto Spielberghiano (non e' un complimento) il dualismo tra due tipologie di campioni diversi ha qualcosa di eroico e di letterario. In pratica, non resta che soprassedere al tono romanzato e piuttosto ingenuo della storia, perche' cio' che colpisce e' la forma privata, necrofila ma necessaria, della realta'. Per una volta e' giusto posare i piedi su quel venti per cento di possibilita' di restare vivi (non e' benevolo neanche con Enzo Ferrari e questo mi sorprende, diciamo positivamente).

Sempre ottimo Howard quando si tratta di girare blockbusteroni godibili. La vicenda è appassionante già di suo, i due protagonisti sono bravissimi e la sequenza dell'incidente di Niki è davvero perfetta.

da ex appassionato di formula 1 rimango deluso dalla ricostruzione storica dei fatti narrati.
Innanzitutto l'incidente di lauda è stato ricostruito senza neanche citare Arturio Merzario senza il quale niki lauda sarebbe morto! e questo è un errore grave in un film che pretende di incentrarsi sul duello lauda e Hunt e sulle loro carriere sportive, le varie gare, poi si limitano a spezzoni di filmati d'epoca in cui vengono narrati solo episodi dei vari gran premi con l'unica eccezione del finale che è la parte migliore del film

narritivamente il film è poi deludente con dialoghi veramente insufficienti. 2 ore di film in cui si salvano quindi sono 25 minuti finali. Un film che dovrebbe piacere al pubblico americano che va matto per gli eventi raccontati in questo modo. A me non è piaciuto per niente.
lo trovo un blockbuster di buon livello ma comunque un blockbuster.

riassumendo: ricostruzione dell'incidente di lauda incompleta
superficiale nei dialoghi
narrazione da film tv
ottimo per quanto riguarda l'azione e il finale ma un po' poco
mi sarei aspettato di più. qui vedo voti addirittura intorno al 9, voto che darei a capolavori non a film di questo genere.
magari 1 come voto è un po' bassino e 9 è eccessivo.
malgrado quello che pensano tutti (in Italia è considerato grave delitto mettersi contro l'opinione della maggioranza) io gli affibio un voto sotto la sufficienza.
questo film può essere godibile quanto vi pare ma una volta uscito dal cinema rimani con l'idea di aver visto uno dei tanti che si dimenticano dopo qualche giorno.
sicuramente sopravvalutato

Film bellissimo, emozionante, da non perdere assolutamente, capace di appassionare anche chi non ha mai seguito una gara di Formula Uno.

Quoto semplicemente quello che hanno detto anche altri prima di me

bel film, avvincente e spettacolare ma....il solito Ron Howard che punta al blackbusterone e che nel nome dello show banalizza e modifica la realtà. Sicuramente per fare un film che duri tot bisogna sintetizzare ma oltre alla sintesi lasciando fuori una figura chiave come quella di Merzario , ci sono state delle sviste certamente nella ricostruzione storica della formula uno...e qualche scena poco credibile, tipo quella della notte alla BRM....ma io credo anche nella storia stessa. Infatti Ron Howard dopo aver chiesto la consulenza di Lauda ha apprezzato che questo non ha criticato acune sue scelte (che evidentemente si discostavano dai fatti reali).

In ogni modo il giudizio complessivo è positivo. Film avvincente e trascinante, senza dubbio.
Anzi ci fossero state più scene di formula 1 e magari qualcosa di più tecnico su auto e motori avrei ulteriormente gradito.
Ma Howard ha candidamente ammesso di non saper niente di tutto ciò e di non essersi mai interessato di auto fino ad ora.
Non dò giudizi più alti per quanto scritto sopra.
Sicuramente comunque meglio tanto per dire di "Cinderella Man" dove Howard la realtà l'aveva proprio stravolta

Stupendo, non seguo molto la formula 1, non mi interessa se la storia reale si discosta o cose simili. Il film è fatto benissimo e intrattiene, Stop.

Non sono amante della formula 1 ma questo è un grandissimo film davvero da nn perdere

VOTO PERSONALE AL FILM : 1
VOTO PERSONALE AL FILM, PER CHI NON CONOSCE VERAMENTE I FATTI: 8
VOTO PERSONALE A RON HOWARD COME REGISTA DEL FILM : 4


cerco di motivare il mio voto insufficiente per questo film: innanzitutto voglio dire che se guardate questo film,non sapendo e non volendo sapere come sono andati veramente i fatti, allora e un buonissimo film, avvincente e spettacolare!
ma se come me da un film come questo,che narra la storia di 2 piloti di formula uno, volete che sia rappresentata il piu giustamente possibile la realta, allora rimarrete delusi!

come si fa a non citare nel film ARTURO MERZARIO?
colui che salvo la vita a lauda!
per me e un vero scandalo!

guardo sempre la trasmissione GRIGLIA DI PARTENZA,dove e spesso ospite proprio lo stesso arturo merzario,che ha spiegato piu volte,come andarono i fatti quel giorno.....
dopo l'incidente, si fermarono altri piloti per soccorrere lauda, ma non EBBERO IL CORAGGIO DI AVVICINARSI ALLA MACCHINA per salvare lauda, perche ebbero paura....invece ARTURO MERZARIO SI AVVICINO ALLA MACCHINA IN FIAMME, E LO TIRO FUORI, RISCHIANDO LA SUA VITA!

REPUTO UNO SCANDALO CHE NON SIA STATO FATTO IL SUO NOME NEL FILM!

l'evento dell'incidente di lauda, e una parte del film fondamentale, ED E STATA TRATTATA COSI???????

ora mi chiedo, perche non e stata inserita la figura di merzario?
ho sentito ieri che ron howard per documentarsi sul film, ha usato un libro che narra della vita di JAMES HUNT, ed ha chiesto anche una CONSULENZA DI LAUDA....ora mi chiedo, puo darsi che RON HOWARD essendo americano, e di conseguenza capendone zero di formula uno, non sapesse nemmeno che esistesse MERZARIO (forse non sapeva neanche chi fossero LAUDA e HUNT)
ma perche non chiedere a lauda chi lo avesse salvato? ma possibile che nessuno abbia detto a ron howard dell'esistenza di merzario?

e poi per finire, ma perche lauda non ha detto a ron howard " IO TI DO LE IFORMAZIONI CHE VUOI PER FARE IL FILM,pero te metti nel film la figura di MERZARIO"

senza arturo, questo film non si sarebbe potuto fare, e lo stesso lauda non sarebbe diventato il pilota che e...ma soprattutto... SAREBBE MORTO!
be io mi aspettavo piu gratitudine da lauda,verso merzario...ma forse e questa e una mia opinione personale, la ruggine che c'era tra i 2, non e mai scomparsa....ricordiamo che lauda fece perdere un campionato europeo a merzario nel 1971 che correva con la ABARTH,poi ci fu anche anche il fatto che lauda gli soffio il posto in FERRARI...insomma tra i 2 non c'e mai stata simpatia.

pero per concludere se io fossi stato lauda, avrei detto a RON HOWARD: io sono qui a parlare con te,SOLO PER MERITO DI UN EROE CHE FU ARTURO MERZARIO, ed esigio che sia messa la sua figura nel film, altrimenti non ti do nessuna informazione a riguardo.... ma forse lauda ha guardato solo il suo compenso, e non sa cosa significhi la parola GRATITUDINE.

discreto film ben recitato e godibile, ma con una serie di ingenuità sulla formula 1 di quegli anni, che iniziai a seguire proprio allora: nel film i cambi gomme in gara sono ridicoli, arriva Lauda alla BRM (1973) ed in una notte di lavoro con i meccanici migliora la macchina (ma dai!), Arturo Merzario che tira fuori Lauda dall'auto in fiamme (e gli salva la vita) non viene nemmeno citato e poi molti altri errori/banalizzazioni.
come al solito ron howard cerca di scavare senza riuscire ad andare molto in fondo, semplifica, banalizza, stereotipa, ma il film ha ritmo ed avvince, soprattutto se non conoscete bene la storia di quegli anni di formula 1.
per avere approfondimenti sulle incongruenze, leggere l'intervista ai meccanici Ferrai di niki lauda (su repubblica del 30 settembre) che bocciano il film.

Magnifico film sulla storia dei piloti Lauda e Hunt.
storia tanto avvincente quanto difficile da credere vera che viene spostata sul grande schermo in maniera impeccabile
Il ritmo frenetico vi prenderà allo stomaco e vi trascinerà dentro la passione, la vita e il dolore di entrambi i protagonisti.
Sentimenti che nascono da cause differenti come differenti risultano le vite di entrambi protagonisti.
Non si tifa per l'uno o per l'altro anche se i nomi Ferrari e Lauda evocano ricordi vissuti o raccontati, non c'è l'eroe e il suo antagonista, manca la presenza del buono e del cattivo, ed è questo impostante fattore che da una struttura totalmente diversa al film che da un potenziale pericolo d'infantilismo, passa invece a pieni voti ad una storia vera cruda ed adulta.
Finale reale e fuori dagli schemi.
Non importa che si conoscano a priori la storia dei protagonisti per seguire il film, sarà il film a guidare voi nelle loro storie

Pellicola davvero eccezionale, direi l'apice della cinematografia di Howard. Da un lato Lauda, un ''orologio svizzero'', sempre accorto e prudente ma a tratti presuntuoso, dall'altro Hunt, uno ''sciupafemmine'' supergrinoso pronto a tutto, da un lato una forte rivalità, dall'altro una profonda stima e amicizia fuori pista. Due piloti profondamente diversi ma allo stesso tempo così indispensabili l'uno per l'altro. Film che appassiona anche i non amanti delle corse.

Davvero ben realizzato! La trama ricalca piuttosto fedelmente le vicende realmente accadute, romanzando forse solo in parte le storie d'amore dei due protagonisti. Bellissime le scene girate in pista con le auto ufficiali e i circuiti rivisti in chiave storica. Ottime anche le prove degli attori protagonisti, in particolare Lauda che somiglia veramente all'originale.
Consigliato anche per i non amanti del genere!

Gran bel film riesce a coinvolgere e a commuovere.
Attori tutti bravi regia ottima!Da non perdere.

Il rombo dei motori, due leggende della formula uno, auto e atmosfere anni settanta, un ottimo regista e due ottimi attori, questo è Rush: un film che parla di formula uno (probabilmente lo sport più tecnico al mondo) senza risultare ne ostico ai neofiti e ne superficiale per chi fa colazione a base di pitstop e gomme raining.
La trama è semplice ma avvincente: la storia di due uomini opposti che si temono ma soprattutto si invidiano a vicenda.
Gli unici due nei della pellicola sono la prima mezz'ora non proprio folgorante e le musiche a mio parere un pò scarne.

Film talmente reale da riuscire a far immedesimare una persona inesperta e non particolarmente appassionata di F1 come me. Si sentono i rumori e si assaporano i colori della metà degli anni 70. E' la storia di una rivalità, lo scontro tra due sportivi dagli opposti stili di vita, la razionalità di uno contro l'imprevedibilità dell'altro. Due uomini così diversi che sanno però rispettarsi ed imparare l'uno dall'altro. Genuino.

Mi è piaciuto molto anche se pensavo fosse un po' più adrenalinico.

E' comunque un ottimo film biografico diretto molto bene.
Ottima anche la prova degli attori.

Nulla da dire, gran film anche per non appassionati di formula uno o di film sul mondo sportivo.
Grande trama, grande storia umana di contrapposizione e rispetto. Ottimi gli attori.Fotografia e colonna sonora al top.
Un film che tiene attaccati allo schermo . Gioiello di Howard

Brividi per il gioiello di Howard.
Non sono un appassionato di Formula 1, ma questa avvincente storia mi ha rapito ugualmente. Il bello e popolarissimo James Hunt lotta per diversi mondiali contro il sicuro cervellone Niki Lauda. Dalla faida fra i due, ne esce un'importante storia di vita. Caldo e istintivo il primo, freddo e calcolatore il secondo, fra i due si sviluppò comunque un legame, né d'odio, né d'amore, piuttosto fatto di rispetto e invidia reciproci, per alcuni aspetti di entrambi i due protagonisti. La fotografia è uno dei punti forti del film, a mio avviso forse il migliore. E' uno dei migliori film dell'anno, a mio modesto parere e merita assolutamente di essere visto, se possibile al cinema.

Giocattolone di scarsa profondità. Essì a discapito di quanto detto da molti, non ho trovato personaggi interessanti e sfaccettati. Eppure la storia su carta era esplosiva, e invece l'abbondare dei cliché irrita e non coinvolge. Gli attori (bravi) sono sprecati e non aiutati da una sceneggiatura piatta. Una delusione...

Bruttissime, bisogna dirlo, le riprese delle gare. Troppo "false" e leccate.

Un film interessante, ma non mi ha convinto pienamente per dare un voto più alto.

Avvincente ricostruzione della rivalità tra Hunt e Lauda. Ben riproposte le atmosfere dell'epoca, come risultano credibili i due protagonisti. Non un capolavoro, ma sicuramente godibile.

Veramente ben fatto, grande rievocazione storica della battaglia fra questi 2 campioni, 2 piloti uno diversissimo dall'altro sia come guida sia come carattere sia come usi e costumi, ma fra di loro, una forte amicizia. L'uno senza l'altro non sarebbero passati alla storia.

Visto ieri sera in una sala completamente piena. Premesso che la Formula uno mi appassiona da sempre (anche se quella odierna non centra nulla con quella trattata qui) e il voto è dettato anche da questo, resta comunque il fatto che questo resta un gran film. Del resto il materiale dal quale attingere c'era e non poteva essere più adatto a una pellicola cinematografica. La rivalità tra due grandissimi piloti, il gravissimo incidente di uno dei due, il miracoloso ritorno dopo appena quaranta giorni e il campionato deciso all'ultima gara. Credo che nemmeno una vicenda romanzata avrebbe potuto regalare di meglio.
Al di là di tutto questo, però, c'è l'ottimo lavoro di un Ron Howard che mostra di saperci fare anche in ambito sportivo. A livello registico e di montaggio il film è davvero impeccabile, splendide le sequenze delle corse e molto realistici gli incidenti. Poi rivedere il Nordschleife (seppur in un film) percorso di nuovo dalle vetture di quegli anni è una gioia per gli occhi; a livello di fascino e soggezione nessun circuito e neanche lontanamente paragonabile al "Ring". La scena dell'incidente di Lauda accompagnata dalle musiche di Zimmer è da brividi.
Nemmeno gli attori fanno il semplice compitino anzi, li ho trovati estremamente calati nella parte, specialmente Bruehl. Oltre alla spaventosa somiglianza con Lauda riesce a rendergli giustizia persino nell'atteggiamento schivo e introverso, nella maniacale precisione per la cura dell'auto e nella scarsa simpatia che provata (ricambiata) verso gli altri piloti. Tutti tranne uno, quel James Hunt che più distante di lui non poteva essere a livello non solo personale, ma anche di pilota: il lavoro metodico che si scontra con una scarsa preparazione, la razionalità con l'istinto, un talento costruito giorno dopo giorno con quello cristallino del pilota inglese. Tutte differenze che riescono in un qualche modo ad accomunare i due piloti che, tra litigi e battibecchi, riescono comunque a provare rispetto l'uno per l'altro. Un rispetto che, col tempo, si trasformerà pure in un'amicizia particolare e mai troppo evidente. Significative le parole dell'austriaco sul finale del film
A questo proposito non è male nemmeno l'interpretazione di Hemsworth, meno intensa di quella del compagno ma pur sempre buona. Il resto del cast ha un ruolo piuttosto marginale, forse fatta eccezione per Alexandra Maria Lara e Favino nell'inaspettato ruolo di Regazzoni, compagno di scuderia dello stesso Lauda.

Sono uscito dalla sala completamente soddisfatto, e non solo perché il film ha superato le mie aspettative, ma anche perché credo che Howard sia riuscito a regalare un prodotto che piace e piacerà anche a chi questo sport non lo segue.




SPOILER

Emozionante ricostruzione della storica rivalità che vide protagonisti Niki Lauda e James Hunt.

Ron Howard dimostra di essere un regista estremamente versatile: il rosso di Happy Days fece centro qualche anno fa con il racconto politico dello scandalo Watergate. Non meno fortuna trovò "A Beautiful Mind" nel 2001, complice la grande interpretazione di Russell Crowe nei panni del matematico John Forbes Nash jr.
Dopo anni immerso in pellicole di denuncia politica e rivisitazioni cinematografiche di alcuni best-seller, Howard si da al mondo dei motori, e che esordio per lui!
Ancora una volta si affida ad un protagonista australiano: Chris Hemsworth, la cui somiglianza con John Hunt è semplicemente impressionante. L'altro protagonista è invece Daniel Bruehl. Anche con l'attore tedesco si fa una gran fatica a distinguerlo dal vero Niki Lauda.

Il film di Howard va premiato. L'impianto grafico è ineccepibile e le ricostruzioni delle grandi gare che hanno segnato la storia della Formula 1 sono una gioia per gli occhi. Il merito del regista statunitense è stato quello di aver applicato tanta ricerca narrativa e cura verso i dettagli ad una pellicola già di per se tecnicamente efficace.
I personaggi sono pieni di vita e passione, che per lo spettatore sarà impossibile riuscire a prendere le parti di uno dei due piloti.
Un film da vedere, anche per chi non sopporta la Formula 1!

Magnifico!!Davvero magnifico!!Howard non esce molto dai canoni delle storie che raccontano di una rivalità,ma qua è fatto tutto a regola d'arte.La caratterizzazione e la psicologia dei 2 personaggi,la loro storia,la loro rivalità e soprattutto il loro approcio alla Formula 1..tutta una scenggiatura perfettamente armoniosa.Emozioni a gogo sempre di più quindi,soprattutto dall'inizio del GP fino alle fantastiche gare finali.E nemmeno il finale lascia l'amaro in bocca.Complimenti Howard!!!Speriamo bene per l'oscar...

Una regia validissima fa da cornice a un film ben riuscito in tutti gli aspetti.
Il tendem Hemsworth-Bruehl è impeccabile e la storica rivalità tra questi due piloti è riportata sul grande schermo in maniera ottimale: le sequenze delle gare e la fotografia dell intero mondo Formula Uno sono fanatstiche,permettendo allo spettatore di immedesimarsi in pieno con i due piloti.

"Più sei vicino alla morte e più ti senti vivo"

Il capolavoro del 2013!Ron Howard è tornato alla grande e questo giro non ha deluso le aspettative. Massima cura dei dettagli, delle inquadrature, una regia perfetta per un film non facile visto che rappresentare uno sport sul grande schermo non è mai stata una passeggiata. Valore aggiunto le musiche di Zimmer che denotano come tutto sia stato pensato con la ragione e non con superficialità commerciale. Da rivedere di sicuro in lingua originale! :)

Gran bel film riesce a coinvolgere e a commuovere.

Era più di un mese che non commentavo un film su questo sito e quindi do un saluto a tutti gli utenti, ben ritrovati. Passiamo al film: l'ho visto ieri sera al cinema con la mia famiglia e devo dire che mi è piaciuto tantissimo. E' ben recitato con due ottimi attori, la regia è ottima, trama azzecata, la sceneggiatura è perfetta. Poi sono stati tutti bravissimi perchè hanno ricostruito perfettamente le macchine, gli autodromi e persino l'atmosfera di quel tempo. Anche le musiche sono molto belle. Unica pecca è che si vede troppo che le scene degli incidenti ( in particolare quello di Lauda ) sono finte. E' comunque un ottimo film.

Che gran bel film!! Imperdibile per gli amanti della "vecchia" F1

Il razionale, il calcolo, la professionalità contro l'istinto, la passione; un dualismo tipico dell'essere umano che Ron Howard ha saputo rappresentare partendo da fatti ralmente accaduti. Un film da 8 (anche più) in pagella, interpretazioni ottime, una regia curatissima in tutti i dettagli capace di trasmettere adrenalina e pathos per tutti i 123'. Le musiche di Zimmer danno quel tocco in più che rendono tutta la passione e la battaglia che le corse di formula 1 portano con se.
Ron Howard è tornato alla grande con questo lungometraggio dimostrando ancora una volta le sue qualità e come riesca a descrivere ancora una volta a tutto tondo personalità importanti, con tutti i loro pregi e difetti.

A mio modesto parere lo state esaltando veramente troppo.
Nelle mani di un altro regista sarebbe potuto essere un film epico.
A tratti davvero banale e superficiale.

Ho visto il film, e posso scrivere tutto in maiuscolo oggi. Mi è strapiaciuto, per chi come me ha vissuto quegli anni e quella rivalità è semplicemente sublime vederla riportata sullo schermo... grande regia, grandi attori, effetti, ambientazione.... tutto.... lo rivedrò più volte perchè mi ha davvero colpito. Da non perdere

Un film ben fatto, volutamente non troppo emozionante per cercare di cavalcare un realismo di carne e motori (e da quel punto di vista è in assoluto il miglior film di automobilismo realizzato).

Piacevolissima pellicola che riporta alla mente un mondo epico che, ormai, non c'è più. Allorquando le capacità e l'abilità dell'uomo erano ben più importanti del mezzo meccanico, Rush intreccia le vite (diversissime) di due veri campioni delle auto rombanti. Sorprendentemente bravi i due protagonisti, ottima la regia ed eccellente il ritmo impresso alla pellicola.
Rush è due ore che scorrono via che è un piacere, velocissime come i bolidi guidati dai due campioni. Complimenti a Ron Howard, ci ha regalato una pellicola piena di emozioni, curatissima e caratterizzata dall'ottima ricostruzione storica.


SPOILER

La storia appassiona ma comunque in alcune parti l'ho trovato molto banale. Sembra che il regista non si sia impegnato molto per renderlo più interessante di quel minimo che la storia già dava da sé.

Ancora migliore di come mi sarei aspettato perché è un fil completo sia sotto aspetti tecnici che dal punto di vista emotivo!
Una bellissima storia raccontata da una sceneggiatura senza sbavature e dietro la sapiente regia di un Ron Howard ancora in grande spolvero...inquadrature fantastiche per quanto concerne le corse, che fanno salire l'adrenalina e ti sbalzano in pista!
Grande cura dei dettagli, fotografia che ricorda davvero gli anni 70 così come la scelta dei costumi...sonoro fantastico e colonna sonora molto buona.
Il cast credo sia stato molto azzeccato con due attori che oltre ad essere molto bravi assomigliavano realmente ai due piloti (merito del trucco per quanto concerne Lauda)...
Non conoscevo, non seguendo la Formula 1, questo storico antagonismo e devo dire che la storia mi ha davvero appassionato (io tifavo per Hunt) e i due caratteri/psicologie sono stati ampiamente descritti in questa pellicola che può essere anche considerata un blockbuster ma di certo non è finta ed esibizionista...certamente qualcosa sarà stato caricato e romanzato ma credo che Howard abbia messo su qualcosa di sincero che va oltre le sfide automobilistiche ma che riguarda due grandi sportivi ma prima ancora uomini!
Commovente Lauda dopo l'incidente, commovente la tenacia di Hunt nell'ultima corsa...una storia che doveva essere raccontata e per fortuna lo hanno fatto in modo egregio!
Un filmone per tutti, appassionati e non di corse, che merita assolutamente tutti gli elogi ricevuti senza girarci tanto intorno.

Bellissimo film, scritto benissimo, girato alla Grande e recitato veramente molto bene.
Consigliatissimo a chi vuole vedere un film con la F maiuscola.

film magnifico, non perdetelo. ritengo che per il suo genere possa diventare un cult questo film. la storia è descritta bene e la supervisione di niki lauda da un tocco di autenticità al film. attori bravissimi e scene magnifiche. una bella immagine di un circus che non esiste più e di uomini veri, ma non era piacevole vedere per ogni gp un incidente.insomma ron howard a fatto un bel lavoro

Visto ieri al cinema . Che sorpresa ! ammetto che non sapevo nulla su questo film , non avendo visto nemmeno il trailer non sapevo come avrebbero sviluppato la storia perciò non sapevo che aspettarmi . Son rimasto piacevolmente sorpreso , il lavoro di ricostruzione dell'epoca è davvero strepitoso , fin nei minimi dettagli ! inoltre Rush regala scene e inquadrature davvero suggestive . Unica nota dolente i dialoghi , che rasentano il ridicolo , ma poco importa visto il risultato finale . Da vedere anche se non siete appassionati di F1 .

SPOILER

Non bisogna essere appassionati di F1 per vedere questo film così come non bisogna essere appassionati di cinema per vedere questo film. Come si suol dire, "scorre bene".
P.S.
Un po' sorpreso breve parte di Favino. Sarà per il doppiaggio da lui stesso effettuato, ma non rende come al solito.

Alla fine Ricky Cunningham ha avuto il suo comics-movie, dopotutto i supereroi ci sono, i caschi le loro maschere, le loro imprese senza dubbio straordinarie, traboccanti di pathos ed epos. Insomma tutto in grado di coinvolgere anche i meno avvezzi a questo sport e in quanto agli appassionati della disciplina tratteranno a stento l'entusiasmo con valutazioni superiori al sette.

Buon film. Del resto la vicenda si prestava bene ad una trasposizione cinematografica.

Confesso che fin mi dispiace dare un 'votone' del genere a un film sulla formula 1, perchè è uno sport che non seguo e trovo completamente disinteressante, però:
- La vicenda sportiva è talmente straordinaria da sembrare fiction più che realtà.
- La vicende umane sono ben evidenziate, vere, e non superficiali.
- E' diretto, girato, e montato alla perfezione.
- Film che ha un avvio non troppo convincente ma migliora nettamente nella seconda parte, si segue volentieri, è coinvolgente, emoziona e lascia qualcosa.
Dunque: purtroppo per la mia avversione a questo sport..., meno di così non potevo dargli! :-)
Consigliatissimo.

premetto che sono un grande appassionato di F1 ma per questo motivo ero carico di grandi aspettative. il voto massimo in realtà andrebbe dato a R. Howard perché è riuscito a realizzare un film davvero difficile, perché si è dovuto rapportare con un mondo di tecnologia ma soprattutto perché dalla troppa "tecnica" si è dovuto allontanare nella misura giusta per rendere questo film amabile sia per l'appassionato di auto e sia per qualunque altro spettatore.
Inoltre Howard ha rappresentato il dualismo tra Lauda e Hunt concentrandosi sulle diversità di carattere e sullo stile di vita dimostrando una completa imparzialità sulle capacità dei due piloti.
Visione romantica di uno dei dualismi più belli della storia della formula 1

Premetto che per motivi anagrafici ho iniziato a seguire la F1 dall'epoca + o - di Hakkinen, Schumacher, Damon Hill e compagnia, per cui sulla ricostruzione degli eventi del film trovo difficoltà ad esprimermi. In ogni caso, prima di un dualismo sportivo, quanto raccontato è una storia di vita in una F1 che sembra parecchio distante da quella attuale. E non solo sotto il profilo della sicurezza, delle vetture, dell'organizzazione, ma anche dei piloti, costretti a domare delle belve senza gli aiuti che ci sono oggi e probabilmente più soggette al "fattore umano".

Storia avvincente e mai noiosa, anche perchè conoscevo vagamente i veri eventi come...


SPOILER

Emozionanti varie vicende di contorno, come le storie d'amore, memorabili alcune sequenze mozzafiato e drammi dei due protagonisti.

Lauda/Bruehl risalta sia per la sua storia, segnata da un incidente quasi mortale, che per passione e determinazione che lo inducono a tornare in pista poco più di un mese dopo aver ricevuto l'estrema unzione. Ottima l'interpretazione dell'attore, cosi come la rappresentazione del suo aspetto dopo l'incidente. Hunt/Hemsworth un pò più scontato come personaggio, ma sempre interessante e deciso a non perdere il confronto col rivale.

Film consigliato ad amanti e non della F1 anni '70, ben bilanciato tra l'aspetto sportivo e quello personale dei protagonisti e delle persone che avevano accanto.

mi è piaciuto molto. Un gran bel film, su una storia vera, come di recente si vede poco. Un film appassionate, confezionato in maniera ottima, a partire dalla regia di Howard curata e di qualità, una buona fotografia, una colonna sonora che accompagna egregiamente la vicenda, un ritmo incalzante e momenti di grande impatto emotivo, sopratutto nella parte dell'incidente e nella parte finale. Mi ha coinvolto e preso per tutta la durata senza alcun calo, l'ho trovato veramente ben fatto. Viene gestito benissimo il mix tra stile documentaristico e racconto cinematografico-drammatico, con l'aggiunta delle consuete e funzionali immagini reali finali. Dialoghi curati, ottima attinenza ai fatti (per quel che so della vicenda), personaggi ben caratterizzati e ben interpetati, sopratutto Daniel Bruhel offre una prestazione decisamente convincente, ma anche Chris Hemsworth è ben calato nella parte. Sono ben fatti sia i momenti sportivi, sia i momenti personali della storia. Sicuramente merita considerazione ai prossimi Oscar.

mi e' piaciuto molto questo film, una ricostruzione avvincente del mondiale 1976 e la contrapposizione tra cuore e testa, passione e ragione, e' davvero azzeccata e coinvolgente ...visto anche come successivamebtesono andate le cose ai 2 piloti,

SPOILER

Buono. Anche se nelle mani di un altro regista poteva venir fuori qualcosa di veramente epico. Del resto la storia di Niki Lauda è quanto di più cinematografico si possa immaginare: dall'incidente al rientro su una monoposto dopo appena 41 giorni con addosso ancora ferite sanguinanti, passando per il calvario della breve riabilitazione fino al mondiale giocato punto a punto con Hunt in quell'ultimo gran premio del giappone sotto una pioggia torrenziale.
Quello che non mi ha convinto sono i caratteri dei personaggi secondari (ridotti a misere macchiette) e l'accavallarsi di momenti fondamentali nella vita del pilota riassunti troppo banalmente nella prima parte. Ma è chiaro, Howard tende alla spettacolarizzazione, non vede l'ora di mostrare la sua ricostruzione dell'incidente (incredibilmente perfetta) puntando tutto sull'adrenalina. Ok, ci sta, ma si poteva fare davvero tanto ma tanto meglio. Un 7.

grande storia sportiva ben portata sullo schermo, regia classica dotata di ritmo e belle musiche. speravo in qlche effetto speciale in piu nelle corse ma il budget basso deve aver influito.
cmq molto avvincente sopratt x chi cm me non conosce la storia e i suoi colpi di scena.

SPOILER

Eccellente ricostruzione di un epoca in cui l'uomo contava più della vettura e non viceversa, ron howard dopo un paio di colpi a vuoto, estrae dal cilindro un gran bel prodotto. Ottima anche la scelta dei protagonisti, davvero credibili

Film da pelle d'oca, diretto magistralmente da Howard, l'interpretazione di Lauda da parte di Bruhl è assolutamente splendida, sono felice di aver visto un prodotto lontano dallo spirito hollywodiano, capace di raccontare la fredda cronaca senza sfociare eccessivamente nel romanzesco, insomma per me è da oscar

Da un soggiorno con faccia a faccia serrato, al mondo della formula uno, Howard mette in mostra un nuovo duello senza esclusione di colpi, teso e serrato. Per esigenze puramente cinematografiche il regista americano romanza una rivalità non così accesa come era nella realtà e calcando molto la mano, descrive due diversi tipi di egocentrismo: sfrontato fino all'incoscienza di Hunt, ai limiti dell'ascetismo puro quello di Lauda.
Dalla caratterizzazione dei personaggi ho avuto l'impressione di un piccolo squilibrio nei confronti di Lauda. Più affascinante il suo processo di umanizzazione da parte di uomo che era considerato realmente un computer per la freddezza che possedeva. Un uomo che ritirandosi al Fuji compì da un certo punto di vista un gesto di ribellione, la rivedicazione di un diritto ad avere paura in un mondo, quello della formula uno dell'epoca, dove veramente ad ogni corsa si rischiava la morte.
Diversamente però da Frost/Nixon, la concentrazione su questi due personaggi e l'evoluzione del loro rapporto, fagocita quasi tutto ciò che sta loro attorno. I caratteri secondari mi sono sembrati poco più che abbozzi o figure di contorno, ma la tensione e l'adrenalina della pista si sente in tutta la sua spettacolarità e il suo brivido. Stupenda la ricostruzione dell'incidente di Lauda al Nurburgring, pressochè identica all'originale.

Da non appassionato di F1 devo dire che questo film mi ha stregato. La prima parte è forse un pò troppo anacronistica e tiepida, ma nella seconda decolla delineando i profili dei personaggi alla grande. Un duello che è un mito. La regia Di Ron Howard è sempre sinonimo di garanzia.

Ron Howard ci regala un biopic di altissimo livello sulla rivalità-amicizia tra Niki Lauda e James Hunt.
Lo stile documentaristico è mescolato a momenti di vita e duelli in pista all'ultimo respiro tra due piloti dallo stile completamente diverso.
La Formula 1 è piena di confronti tra uomini e mezzi meccanici, sicuramente però, la storia raccontataci da Howard è la più drammatica e pittoresca.
In "Rush" si respira a pieni polmoni l'atmosfera della pista, si sentono i rumori che la contraddistinguono e si vivono quegli attimi che fanno la differenza tra un buon pilota e un campione del mondo.
Ottime le riprese in prima persona, che dal punto di vista visivo valorizzano e mettono in risalto le difficoltà e le abilità dei piloti dell'epoca. Giusta la scelta di ricostruire la drammatica scena riguardante l'incidente di Lauda, documentandosi però balza all'occhio la dimenticanza degli sceneggiatori nell'attribuire ad Arturo Merzario il salvataggio del pilota Austriaco, si è comunque preferito dedicare più tempo alla veloce ma dolorosa ripresa in ospedale di Lauda cui fu anche impartita l'estrema unzione date le disastrose condizioni in cui il suo corpo e i suoi polmoni si trovavano.
Daniel Bruehl interpreta l'austriaco in maniera convincente, la scelta di Hemsworth nei panni di James Hunt appare invece un po' forzata, forse perché si è deciso di accrescere ulteriormente, nella pellicola, la fama di playboy del pilota britannico.
Impossibile prima di concludere non citare Hans Zimmer, capace di confezionare ancora una volta una colonna sonora avvolgente e pertinente alle sequenze riprodotte sul grande schermo, donando con la sua musica un'esperienza sensoriale totale allo spettatore.
Fa sempre piacere, come nel caso di questo film, sentire qualche timido applauso nella sala a fine proiezione, almeno una nomination ai prossimi Oscar è più che doverosa.

SPOILER

Per chi ha vissuto dal vivo quel periodo, "rush" è veramente un tuffo nel passato. Realizzato con estremo professionismo, ma sempre con una regia efficiente quanto impersonale, tipica di Howard, il film è godibile ed anche relativamente appassionante. Belle le scene di corsa, anche se il cielo nel GP finale sembra uscito dritto dritto da "300"

Quello che successe nel Campionato di F1 1976 fu roba da film.
Squalifiche,ricorsi,pioggia,vento,le fiamme dell'inferno.
E,a sfidarsi,2 piloti che più diversi non si poteva.
Genio e sregolatezza James 'The Shunt' Hunt e l'orologio austriaco Niki Lauda.
Uno pronto a dare la vita per la gloria,l'altro disposto ad accettare fino al 20% di possibilità di morire (calcolato con le chiappe).
Una sceneggiatura 12 cilindri boxer bella e pronta.
Il problema era portarla sul grande schermo.
Il mondo della F1 è hollywoodiano ma cinematograficamente complicato.
Ron Howard ci prova e realizza delle riprese in pista da urlo,con una riproduzione
delle auto,delle tute,dei caschi maniacale.
L'ambiente c'è alla grande grazie anche ad una fotografia che punta all'epica dei cavalieri senza paura.
Meno riuscita la parte non agonistica,gestita con un filo di gas.
Ma il cast degli attori è azzeccatissimo.
Hemsworth ha dovuto solo mettersi la tuta.
Il Bruehl post rogo fa paura,raggiungendo l'apice nell'ultima scena all'aeroporto,con cappellino e capelli un pò lunghi sul collo:è Lauda.
Pelle d'oca.

Un buon prodotto d'intrattenimento, sicuramente avvincente nelle scene d'azione e altrettanto superficiale nella scrittura dei dialoghi e nel disegno dei caratteri.

Rush è come una bibita frizzante che si beve (volentieri) tutta d'un fiato ma che alla fine non ti lascia molto nel palato.

Impossibile (per me) dargli più di 6.

Bellissimo Howard riesce a rendere "digeribile" la F1 anche per "ignoranti" come la mia ragazza..riuscendo ad emozionare ed a tratti commuovere (sorprendendo).
Credibilissimi gli attori,Bravissimo Daniel Brühl!

Da appassionato di f1 devo dire che Ron Howard ci ha fatto un gran bel regalo!
Film spettacolare che fa emergere la rivalità tra 2 uomini straordinari.

Film che tutti possono vedere!

SPOILER

Davvero una piacevolissima sorpresa , film sulla vera storia dei due piloti strutturato veramente alla grande . Non proprio un capolavoro ma direi comunque un film da non lasciarsi scappare . Ci poteva stare anche un 8 .
;)

Devo dire che l'argomento "Formula 1" mi ha sempre lasciato indifferente. Sapevo che l'avrei dovuto vedere, dato che il mio ragazzo aspettava l'uscita del film già prima probabilmente che ne fosse comunicata l'esistenza. Un paio di settimane prima dell'uscita ho cominciato, per curiosità, a documentarmi sulla vicenda, e ne sono rimasta affascinata. Ho atteso con ansia l'uscita del film, che mi ha coinvolto parecchio. L'interpretazione di Daniel Brühl nel ruolo di Niki Lauda è semplicemente superba, la vicenda è incalzante, non ha mai annoiato, e ha fatto capire come era la Formula 1 di un tempo, molto più appassionante di quella odierna.

Davvero bel prodotto soprattutto per chi è nostalgico della vecchia F1 con cambio manuale.
Trama ben orchestrata, che trasferisce grande attenzione. Talvolta anche la sceneggiatura/fotografia è veramente godibile.

AVVINCENTE

Bellissimo film, uno dei migliori di Ron Howard. Bravissimi gli attori (spero in una nomination di Bruehl per gli oscar), regia perfetta e musiche molto belle.

Gran bel film, a me è piaciuto e come ho detto non capisco quasi niente della F1 ma questo film è riuscito a trasmettermi l'emozione della gara, il senso della competizione umana e fuori dalla pista prima ancora che sportiva: bravo Hemsworth, ideale nel ruolo di bellone, ma a rubare la scena a TUTTI è ancora un grande Daniel Bruhl (e mi aspetto la NOMINATION per il ruolo), sistematico, costantemente carico a mille e quasi privo di emozioni come lo era il pilota austriaco.

Ron Howard si riconferma un regista sicuro di quel che fa, uno che magari non farà mai il capolavoro da ricordare nei decenni ma MAI un film sotto la media, sempre godibile dal pubblico e oramai lo fa da 25 anni e avrà sbagliato un paio di film al massimo il resto son chiacchiere, tutti film ben sopra la sufficienza e questo è ben sopra essere il buon film, è ottimo, di certo una goduria per un'appassionato che di certo lo avrà apprezzato persino più di me.

Finale a Monza al cardiopalma; gare riprodotte con estrema fedeltà, anche se viste principalmente in soggettiva

Non seguo più la formula 1 da circa una decina d'anni(troppi trenini,gare che si giocano esclusivamente sulle qualificazioni,scomparsa quasi totale dei sorpassi),ma in passato ero ferocemente appassionato.
Il periodo Hunt/Lauda è stato meraviglioso;si parlava della Formula 1 degli anni 70...quella Formula 1 che trasmetteva adrenalina solo a guardarla,che ogni qual volta si assisteva ad un azzardo,da parte di un pilota,ti sentivi andare il cuore in gola insieme a lui.
I periodi clamorosi di questo sport sono stati tanti;sia precedentemente agli eventi del film(qualcuno a nominato Jimmy Clark?),sia successivamente (Senna /Prost)....ma credo che la storia di Niki Lauda sia la più pittoresca.

Desideravo da tempo un bel film sulla formula 1....non biogragico o documentaristico...un film dai canoni hollywoodiani che trasmettesse forti emozioni allo spettatore;un film che trasmettesse l'epicità di un tale sport così tremendamente rischioso,che mettesse in risalto la passione morbosa dei piloti che ne hanno fatto parte.

Ron Howard non mi soddisfa sempre(anche se "a Beautiful Mind" l'ho reputato grandioso),ma questa volta è riuscito a farmi un piccolo regalo.
Ho vissuto la storia di questi due piloti con passione.
Sono rimasto catturato dalla bellezza scenica dei gran premi,affascinato dalla passione di Lauda per i motori,inorridito dal terribile dramma di quel terribile incidente,e dalla determinazione che continuava a rimanere accesa come una dinamo nel cuore del pilota Austriaco.

Ho apprezzato moltissimo anche il montaggio durante le contese in pista;si dava importanza ai personaggi,ai piloti,alle situazioni...ma sopratutto ai particolari dirompenti delle autovetture.

Probabilmente si poteva fare un pochino di più sulla costruzione di alcuni dialoghi,ma sono rimasto affascinato da questo film,lo devo ammettere.
Per me va più che bene,se non si desidera qualcosa di più biografico.

Mi sembra un buon film. Anch'io non ho sempre amato Ron Howard (va un po' a corrente alternata diciamo) ma questa volta ha fatto un ottimo lavoro. Gli attori sono nella parte e la regia assicura costante tensione e scorrevolezza.. tant'è che le due ore passano senza mai annoiarsi.
I dialoghi sono mediocri (d'altra parte non si va per vedere un film di Lynch) ma la storia viene gestita bene, riportando gloriosamente in superficie gli anni in cui questo sport non era ancora sopraffatto dal perfezionamento tecnico ma si guidava ancora col cuore e col coraggio.
Consigliato, specie in questa stagione cinematografica penosa.

Film bellissimo, da vedere assolutamente, anche per chi non è appassionato di f1... Commovente!!!

In una parola:SPETTACOLARE!!!!!!!!!!!

Un film in grado di appassionare ed emozionare anche chi, come me, non ha mai seguito una gara di Formula Uno. Sequenze spettacolari e attori formidabili (compreso Favino...grande!), un film che non perde colpi per oltre 2 ore. Ron Howard è bravissimo a rappresentare la feroce rivalità tra i due piloti, accomunati dalla frenesia di vincere, di spingere l' acceleratore fino in fondo e scommettere anche con la morte pur di ottenere la vittoria. Vale davvero la pena spendere 8 euro per vederlo su grande schermo (in dvd perderà parte del suo fascino).

Veramente ottimo, il dualismo fra Hunt e Lauda raccontato in una storia che non perde mai colpi fino al bellissimo finale.
Come film è molto "americano", comunque lo consiglio a tutti, anche ai non amanti della F1.

Premessa; sono stato costretto ad andare a guardare quest'ammasso di letame, diretto dallo stesso pezzente regista autore del Codice da vinci, uno dei film più soporiferi della storia, e ho già detto tutto. Basta guardare il trailer per capire quant'è stupido Rush, dovrebbe essere drammatico invece sembra un blockbuster d'azione, uno di quelli che ti fanno scoppiare gli occhi fuori dalle orbita e scoppiare i timpani per il caos.

Gli attori recitano da cani, non se ne salva uno, soprattutto quello che fa Mickey Lauda, non gli assomiglia per niente. Poi che cacchio ci faceva l'attoruncolo delle fiction italine?

Pessimo pessimo in ogni dove, insomma un ******ne pazzesco, merita di scomparire nell'oblio il più presto possibile. Non guardatelo!

SPOILER

La domanda sorge spontanea: Perché non fare un film sulla rivalità Prost-Senna ben più accesa e ricca di spunti cinematografici di quella Lauda-Hunt? boh forse il regista ha più nostalgia degli anni '70 che quella anni '80\'90.
Rush alla fine è un discreto filmetto sportivo che a tratti irrita (nel 2013 le scene sulla pista sono ancora inferiori al vetusto Grand Prix del 1966) e a tratti emoziona (la lucidità di Lauda anche nella scelta fatta nel gran premio del Fuji) anche perché si sa che sono cose realmente accadute nella realtà. A mio parere vale sicuramente la visione ma non griderei al miracolo.

Se L'Italia fosse un paese civile dopo la scena degli italiani a Trento che danno un passaggio a Lauda e futura consorte l'ambasciata USA sarebbe sotto assedio stile Argo.

Devo dire che questo "Rush" è davvero un bel film anche se preferisco il motociclismo alla Formula 1. La regia vale più degli attori. Prima parte migliore della seconda.