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Ennesima rivisitazione del mito del lupo mannaro trattato questa volta con ironia e senza mai prendersi sul serio. Divertente inizialmente e abbastanza originale a tratti,si sente però la mancanza di una componente horror più marcata,così si lascia visionare ma non ricordare.
Dopo lo spirito delle montagne che cambia un po genere qua ci prova anche la bestia..creando una commedia horror che lascia con l'amaro in bocca da tutte le parti.. Attori odiosi Trama scontata e vista in altri milioni di film totalmente identica Non fa mai fare un sorriso Il colpo di scena finale ancora una volta insulso Da boccare in pieno
Nulla di che ma meno peggio di quanto il voto trasparisse...commedia horror dalla sceneggiatura esigua e povera di idee che tuttavia intrattiene anche se la "soluzione del mistero" è una baggianata ridicola! Arrapante la moglie del protagonista :)
La boiata prima o poi doveva arrivare. mi sembrava strano che avessero fatto una serie impeccabile! questo episodio è davvero brutto e noioso. (a tratti pure ridicolo)
Estremamente televisivo. Più che un horror strizza l'occhio alle dark commedy, o forse proprio una commedia di intrattenimento. Non è proprio malvagio ma assolutamente fuori contesto, e comunque senza nessuno spunto degno di nota.
Godibile disimpegno televisivo condito da un accentuato humor e da battute sottili e leggere. Insomma, un brioso passatempo senza troppe pretese, con una curiosa storia di licantropia ed un protagonista buontempone che strappa simpatia a prima vista.
La riuscita di film come Un lupo mannaro americano a Londra era la miscela perfetta tra horror, suspence ed umorismo nero. Non è questo il caso: l'umorismo è presente e ben sostenuto da un protagonista indovinato per la parte, ciò che manca è la suspence e non è cosa da poco in un horror.
Episodio non esattamente indimenticabile sulla licantropia, che si rende sufficientemente godibile grazie al simpatico veterinario, ma che onestamente poco c'entra con una serie horror; sono infatti assenti tutte le caratteristiche fondamentali del genere e in questo il “buon” Ernest Dickerson ha toppato alla grande.
Forse l'episodio più agghiacciante,in senso negativo, tra quelli visionati sino ad oggi.Altro "Fear Itself" diretto dall'ennesimo signor nessuno(o quasi),tale Ernest Dickerson,attivo soprattutto in ambito televisivo.Il suo operato nell'episodio in questione è di dozzinale valore,non solo per il ritmo blando ma anche per via di una regia senza picchi che tradisce chiaramente il settore lavorativo predominante del regista. L'umorismo di cui è permeato l'episodio funziona pochino,anche se il corpulento protagonista e la popputa moglie formano una coppia amabile quanto basta.Nel complesso la storiella a tema licantropico trasmette gran noia per quanto si cerchi di ravvivare il tutto tramite qualche espediente che strizza l'occhio alla black comedy.Troppe le incongruenze e le contraddizioni alla faccia della durata ridotta.Alla fine sembra di assistere ad un Dottor Dolittle in salsa horror e la cosa è francamente sconcertante,tenuto anche conto del fatto che lo screenplay è opera di Max Landis ,figlio snaturato di quel John che di lupi mannari se ne intende(va) eccome.
Per fortuna il film non si prende sul serio, altrimenti abbondavano le cose patetiche. Difficile stabilire se il protagonista è un grande attore che recita male volutamente per rientrare nell'ironia del film, o se sia semplicemente incapace. Nel 2008 non sono nemmeno riusciti ad abbozzare una trasformazione da uomo a lupo. Trama che non convince affatto. Ma ripeto, per fortuna è al 90% ironico e solo al 10% horror, anzi tentativo di horror.
Non bruttissimo ma nemmeno sufficiente questo mediometraggio. Carina l'idea di sfruttare molto l'ironia del soggetto ma non c'è per nulla tensione e la storia coinvolge solo in parte.
non e che mi ha entisiasmato molto,di horror ce veramente poco,nemmeno thriller,e fatto in modo ironico e a tratti divertente,non saprei proprio come classificarlo...
Episodio che non entrerà di certo nella storia della serie ma che comunque ho trovato carino..soprattutto perchè leggero e piacevole..certo se poi vi aspettate un vero e proprio horror statene alla larga perchè scene di tensione e splatter sono ridotte ai minimi termini.
... ciò a dimostrare che i film scritti dal figlio di John Landis può dirigerli solo John Landis, poi questo Dickerson già aveva fatto una figuraccia con Moh the v word.
Discreto misto tra ironia e film su lupi mannari; scritto dal figlio di John Landis tra l'altro, è recitato con brio e discretamente ben diretto dal Dickerson de Il cavaliere del male, uno dei 3 film tratti dal serial Tales from the crypt.
Molto probabilmente l'episodio più scherzoso e leggero dell'intera serie, tranquilla parentesi tra mostri pelle ossa, visioni, morti viventi, scambi di identità, comunità cattivone, etc..
Spero che questo episodio sia il più brutto della serie. Dickerson crea un mediometraggio con una trama lineare e semplice, ma per niente originale; inoltre anche tecnicamente non è granchè, almeno per gli effetti assomiglia ad un horror di inizio anni 80; per fortuna c'è il colpo di scena finale, ma davvero poca cosa per raggiungere la sufficienza. Da vedere solo per completare la visione dell'intera serie....altrimenti evitatelo.