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Veramente troppo derivativo quest'ultimo episodio della serie che pesca a piene mani dai romanzi di King e da quel capolavoro che è "La casa". La storia non è riuscita a coinvolgermi ed ho trovato anche il finale poca roba,facilmente intuibile e non particolarmente curato. Tirando le somme sulla serie nel complesso penso di poter dire che è un operazione riuscita solo a metà,agli episodi di buona qualità o soltanto decenti se ne alternano altrettanti mediocri (quando non proprio pessimi) che ovviamente minano la qualità complessiva del prodotto. Una visione gli si può anche concedere,sopratutto se vi piace il genere,non aspettatevi nulla di eccezionale però.
Per i primi 10 minuti mi ha molto intrigato ma poi scade nel banale e nel ripetitivo senza contare gli effetti speciali così così ed alcune scelte tecniche opinabili. E' un mega mix di idee e citazioni da altri film, primo su tutte la casa ovviamente. Ci sarebbe tante buone cose per cui vorrei dare la sufficienza ma davvero mi a ha annoiato ad un certo punto.
Questo episodio mi sembra che sia il più horror di tutti gli episodi della serie. devo dire che come idea non è niente male ed è stata messa in pratica abbastanza bene (forse si poteva fare meglio ma dato che dura solo 40 minuti non si poteva far di più). richiama un pò il film "la casa" di Sam Raimi. pregi:
la solita baita di legno sperduta nel bosco, la setta iniziale nella notte di Halloween da parte delle streghe, le bambine usate come mandanti a portare il libro maledetto, lo scrittore di libri horror che ha il blocco dello scrittore, l'oscurità che uccide e infetta quelli della casa, il fatto di voler allontanare l'oscurità con la luce e toppando gli spifferi di porte e finestre con le coperte, il fatto che succeda quello che c'è scritto nel libro, il fatto che una delle streghe era l'amante dello scrittore ed era stata lei a scrivere il libro di successo per lui e tutto quel casino era opera sua perchè lui aveva preferito la moglie, e che alla fine tutto torna com'era alle 21:45 e si ripete tutto all'infinito. buoni gli effetti speciali
Indubbiamente più movimentato, ma veramente scarso. Regia improvvista, fotografia pure, attori pessimi, si salva solo l'effetto speciale oscurità. Non sta in piedi, fra gli episodi perggiori della serie.
Episodio di Fear Itself poco innovativo e poco convincente che si basa su uno spunto tutto sommato accettabile ma che ha dalla sua una sceneggiatura poca curata e una realizzazione che non può certo entusiasmare…
Qualcosina qua e là di decente si vede pure ma nel complesso non lascia mai il segno… Si può giusto apprezzare il finale alla Twilight Zone che però da solo non riesce a salvare in corner il mediometraggio…
Banalotto e scontato revival della solita casetta sperduta, dove aleggia una maledizione che più insulsa e melliflua di così non si può! Male le recitazioni, malissimo la trama, che non può certo reggere grazie a smorfie ed urla sguaiate di una malcapitata infetta, nè grazie ad inutili momenti di buio meramente riempitivi, all'interno di uno scialbo contesto generale. E così la saga Fear Itself si congeda senza lasciare troppi rimpianti, se non quello di aver indicato come NON realizzare una serie horror saccheggiando a piene mani da mediocri clichè del genere ed arrabbattando alla meno peggio storie che di terrore e tensione non hanno nulla, se non la sigla iniziale (unica nota positiva in un mare di banalità).
Nemmeno questo ultimo episodio riesce ad essere pienamente convincente. Mescola in maniera maldestra influenze kinghiane con La Casa di Sam Raimi. Questo mediometraggio racchiude molte caratteristiche di questa serie: dei buoni spunti di partenza non sfruttati a dovere (nel migliore dei casi) o brutti senza se e senza ma. A livello qualitativo inferiore anche alla seconda serie dei Masters. Non sono gli stessi registi certamente, a parte qualche eccezione, ma un qualcosa di superiore alla complessiva mediocrità mostrata lo auspicavo.
Episodio poco riuscito,molto derivativo e omaggiante in modo troppo manifesto il Re del Brivido Stephen King.Tutto già visto,a partire da un antefatto ridicolo cui fa seguito uno script che incorpora tutti i quanti i cliché dell’home-invasion.Qua e là un pizzico di tensione si avverte,complice l’efficace make-up degli infettati,in questo caso vittime non di un virus o similari ma di un’oscurità senziente che oltre ad essere contagiosa tende a fagocitare tutto ciò con cui viene a contatto.Sono però molto deboli i presupposti,con scrittore in pieno blocco creativo e improbabile riunione di supporto in uno chalet sperduto con cellulari che (guarda caso) non hanno copertura. Colpi di scena abbastanza prevedibili e catfight finale senza mordente. Anche ”La Casa” di Raimi è uno dei tanti film che vengono in mente guardando questo scialbo lavoro di tal Eduardo Rodriguez,regista sconosciuto e non si fatica a comprenderne le ragioni.
Secondo me qualche buono spunto tutto sommato c'è..però la storia è abbastanza inverosimile e l'illogicità dei protagonisti regna sovrana. Finale discreto ma nemmeno poi molto innovativo..non pienamente sufficiente.
E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween. E tutto tornò com'era alle 9:45 di quella notte di Halloween... ecc. ecc.
Banale è banale, se non di più, ma pre me non è fatto poi così male, con tutto che ne riconosco le macroscopiche incongruenze. L'unica cosa, io avrei evitato il finale con la voce off esplicativa, manco gli spettatori fossero così decerebrati, che so, da accostare L'Armadio ad un film di Dario Argento.
Probabilmente l'episodio più brutto della serie, non basta lo script e la presenza nel cast del bravo Johnatan Scaech (Splendidi amori, The doom generation, prom night del 2008) per alzare la qualità.
Lo sconosciuto e non troppo prolifico Eduardo Rodriguez (pare che in passato abbia presnetato ad ogni modo un corto a Cannes) non è comunque l'ultimo dei registi, ma la solita storia - ambientata nel Maine peraltro -, palesemente Stephenkinghiana, della casetta sperduta in un bosco su cui grava una maledizione è vista e stravista.
Alla fine ****spoiler****, ma allo spettatore la delusione però rimane.
Brutto episodio questo ultimo mediometraggio dei "fear itself", la storia è ridicola e la suspance è uguale a 0 per tutta la durata del film....sembra quasi che il regista abbia avuto addirittura difficoltà ad arrivare ai 40 minuti previsti per la durata dell'episodio. Evitatelo.